Las raíces de los pueblos son como las raíces de los árboles: consolidan el terreno para las generaciones futuras. Y cada historia perdida, u olvidada, puede contener muchas verdades.
El tiempo ha pasado y en Fairy Oak han cambiado muchas cosas, y es fácil caer en la melancolía al mirar viejas fotografías mientras se toma el té recordando a viejos amigos y grandes aventuras.
Pero cuando la memoria arriba al año de la ballena, los corazones tienden a latir deprisa y las caras, a sonreír. ¡Qué año aquel! Todo comenzó con una clase de Historia, continuó con una leyenda y se complicó cuando cada alumno de la honorable escuela Horace McCrips tuvo que hacer el árbol genealógico de su familia. Vainilla y Pervinca, con sus amigos de siempre, siguen el rastro de una historia perdida y de sus antiguos protagonistas. Y mientras su mirada nos hace retroceder al maravilloso valle de Verdellano, las viejas amistades se reafirman, nacen otras, surgen nuevos amores y se desvelan sueños que se hacen realidad.
Elisabetta Gnone is an Italian writer. In April 2001, she co-created the Italian comic/magazine W.I.T.C.H. with Alessandro Barbucci and Barbara Canepa. The publication was later made into the television series of the same name. Gnone also wrote the children's trilogy Fairy Oak: Il segreto delle gemelle (The Secret of the Twins), L'incanto del buio (The Spell of Darkness), and Il potere della luce (The Power of Light). She expanded the Fairy Oak Universe with four more books, "The four mysteries": "Captain Grisam's love", "Shirley's wizarding days", "Flox smiles in autumn", and "Good-bye Fairy Oak".
Temo che questa sarà una recensione fuori dal coro, quindi farò un paio di dovute (forse) premesse. Questo libro mi ha delusa, e spiegherò per quali motivi, ma prima di tutto: Premessa numero uno: non mi è sfuggito che il target siano lettori bambini e pre-adolescenti, e che quindi la mia recensione possa sembrare fuori luogo. Eppure (premessa numero due), questo libro si accoda alla trilogia originale che lessi quando bambina lo ero anche sulla carta, ed è stato pubblicizzato proprio come un tuffo nel passato, rispolverando ricordi di luoghi e amici che ho conservato con affetto per ben quindici anni. Ne consegue che questo libro sia anche un richiamo nostalgico rivolto a chi il mondo delle gemelle Periwinkle lo conosceva (e amava) già.
Tagliando corto, La Storia Perduta mi ha delusa principalmente perché: - Emerge un sapore estremamente conservatore nel modo in cui l'autrice delinea il comportamento, i ruoli di genere, le aspettative e il destino dei personaggi all'interno della comunità. Il fatto che questo sia un libro per bambini non giustifica, a mio parere, questa visione intenzionalmente tradizionale di equilibrio e armonia - anche i lettori più giovani possono essere educati a discutere e osservare con criticità il mondo. Il fatto poi che tutti, ma soprattutto Pervinca, siano perfettamente soddisfatti dei ritmi di vita del villaggio mi fa sorgere molti dubbi sulla coerenza del mondo di Fairy Oak e dei suoi abitanti per come ci erano stati presentati nei libri precedenti. - Non veniamo a sapere nulla di nuovo sui personaggi, che anzi risultano monodimensionali, bloccati nella personalità e abitudini con cui li abbiamo lasciati alla fine della trilogia originale. In tutte le (quasi) 400 pagine di questo romanzo, non ci verrà detto altro di Flox Pollimon che non riguardi il suo amore per i colori o la sua sgangheratezza. Zero. Stesso trattamento per tutti gli altri.
----(SPOILER: ma perché tutti si devono poi sposare con il fidanzatino di quando avevano tredici anni?? FINE SPOILER)
- Il romanzo non risulta avventuroso, il ritmo della ricerca si fa sostenuto soltanto nelle ultime dieci pagine. Viene a mancare quella deliziosa aura di mistero che aleggiava negli altri romanzi della serie. La trama secondaria, in cui la Banda vuole insegnare ad un nuovo amico ad amare il suo cane, ha dei buoni presupposti, e ne comprendo l'intento di dare un insegnamento, ma che sdolcinatezza! E com'è ripetitivo! Penso che anche a otto anni, se avessi dovuto rileggere così tante volte in una pagina che i cani non sono oggetti, avrei lanciato il libro dall'altra parte della stanza. Mi ha dato l'impressione che la scrittrice non avesse una trama avvincente da esporre, quanto più nostalgia di scrivere di questi personaggi. - Questa nostalgia non arriva fino al lettore. Mi ero emozionata tantissimo all'idea di avere anche un piccolo scampolo di una storia nuova ambientata a Fairy Oak, eppure questo romanzo non mi ha coinvolto, non ho ritrovato lo stesso sapore che mi aveva tanto affascinata. Come dire, manca di magia. La sospensione di incredulità non viene sostenuta, ci sono troppe incoerenze narrative, le (poche) idee che avevamo su come funziona la magia a Fairy Oak vengono messe in dubbio. Mah. - Questo ultimo punto riguarda invece le illustrazioni contenute all'interno del libro. L'impostazione grafica e le illustrazioni che accompagnavano i libri precedenti mi avevano fatta letteralmente innamorare, grazie allo stile inimitabile di Alessia Martusciello. In questo ultimo volume, almeno da quanto riportato all'interno, pare che le illustrazioni siano state eseguite da un altro artista. Purtroppo questo risulta evidente, e io ho trovato i disegni abbastanza bruttini, i personaggi rigidi, slegati dallo sfondo. Poco riuscita anche questa parte dell'impostazione grafica, insomma.
In sintesi, leggere questo libro non mi ha dato nulla, e mi è dispiaciuto moltissimo. Sarei molto curiosa di sapere cosa ne penserebbe un lettore più giovane e che non avesse mai affrontato la saga originale.
La historia perdida se publica 15 años después de la saga de Fairy Oak y trae recuerdos a quienes leímos estos libros hace ya muchos años. En este tomo los personajes investigarán sobre sus antepasados y sobre quién fundó el pueblo de Fairy Oak. Tendremos aventuras, misterios, secretos, magia y mucha amistad.
En general son libros dirigidos a un público infantil/Middle Grade pero de todas formas disfruté mucho de leer esta historia. No será el mejor libro de la saga pero eso ni importa, me trajo lindos recuerdos y me hizo sentir como en casa.
È stato bello tornare a Fairy Oak, anche se questo libro mi sarebbe piaciuto molto di più se non avesse perso la magia delle storie precedenti... Tra l'altro mi è mancata Shirley Poppy e penso ancora che Elisabetta Gnone avrebbe fatto molto meglio a scrivere un libro sulle gemelle a 16/18 anni. Noi, tutti quelli che siamo cresciuti insieme a loro, vorremmo magari leggere una storia di loro come giovane donne, non sessantenni. Un po' delusa.
Quanta magia c'è in un libro per bambini/ragazzi!?
Il continuo di una delle mie saghe preferite. 🍂 Sono ufficialmente tornata a casa, con le mie gemelle preferite e quanto sono cresciute, insieme a me, nonostante la distanza dei nostri mondi. Eppure la loro magia è rimasta, anzi, è diventata ancor più forte e bella. 🦋
Quanti anni sono passati da quando mi perdevo in queste pagine... e quanta vita nel mezzo. Col tempo ho realizzato che molto non funziona o non è giusto nelle saghe con cui sono cresciuta, ma la magia che sono state in grado di evocare in me è un dono che custodirò per sempre. Oggi lascio da parte tutto quello che ho imparato, le opinioni decise su questioni adulte sempre difficili e complicate, e ritorno bambina, nonostante gli inevitabili difetti di un’opera molto umana, per visitare questo mondo lontano che mi ha fatto tanto sognare.
(Però SANTO CIELO il conformismo ai ruoli di genere mi sta straziando. Capisco che la scrittrice voglia che si tramandino le tradizioni ma è poi così sensato che entrambe le sorelle si accontentino di fare le madri? Specialmente Pervinca! Perché non è diventata un’artista itinerante o un’avventuriera come desiderava da ragazza? Non che mi aspettassi altro... comunque è per questo che ho dato 4 stelle)
In occasione del quindicesimo anno della saga, Elisabetta Gnone torna a farci sognare con le avventure di Fairy Oak. Vaniglia e Pervinca ci coinvolgono nelle loro quotidiane lezioni di storia, in particolare quelle brutte e noiose di storia tenute dal professor Ernomous, soprannominato Orcomorto. La loro nuova avventura, e quella dei compagni di classe, inizia quando la dolcissima professoressa Foresta sostituirà il professore Ernomous e troverà un modo curioso e appassionante per coinvolgere gli studenti nell’apprendere la materia. Ognuno di loro dovrà ricostruire l’albero genealogico della propria famiglia e capire chi ha fondato Fairy Oak. Fra sfogliare gli album di famiglia, domande da porre agli anziani, ricerche in biblioteca e ricerche sul luogo, Vaniglia, Pervinca, assieme ai loro amici Tommy, Francis e Desmo, cercheranno di rimettere insieme tutti i pezzi della storia che man mano scopriranno, ponendo domande, imparando ad ascoltare e osservare quello che li circonda. A tutto questo si notano le prime avvisaglie della crescita dei personaggi che iniziano a provare le prime cotte ed accorgersi che si può essere di più che semplici amici. A rendere tutto più avventuroso ci sarà la leggenda di una balena che ha solcato il mare vicino a Fairy Oak. La narrazione è come sempre molto fluida ed evocativa, nella mente del lettore ogni singolo dettaglio descritto viene ben immaginato. I personaggi hanno dei tratti che li caratterizzano e quello che a me è sempre piaciuto è la normalità dell’età delle fate, streghe o maghi, indipendentemente dai loro poteri magici. Un messaggio che ho sempre apprezzato nei libri di Elisabetta Gnone, è il rispetto per la natura e la sua celebrazione con la ciclicità che viene espressa sotto forma di brina, un colore o il profumo dell’aria. Non è il primo libro che leggo degli abitanti magici di Fairy Oak e ogni volta è un dolcissimo tuffo nelle atmosfere genuine e semplici come solo i racconti per bambini riescono a far provare. È tutto delicato, piacevole e sognante. Un bellissimo racconto che possono leggere anche gli adulti perché non si è mai abbastanza grandi per lasciarsi trasportare dalla fantasia e magari chissà, riuscire a scorgere la coda della balena.
Es muy complicado expresar por completo lo mucho que me hace sentir Fairy Oak. Me ha acompañado desde que era pequeña y comencé a disfrutar mucho más de la lectura. El primer libro de la trilogía me llegó junto con el segundo cuando este acababa de salir y fue el descubrimiento de un mundo nuevo que nunca se ha ido de mi corazón.
Volver a sus personajes con La historia perdida y ver lo que ha sido de ellos ahora que son ancianos, ha sido sumergirme en la nostalgia. He llegado incluso a soltar alguna que otra lagrimilla al ver cómo habían crecido y descubrir una nueva historia de sus infancias. Mientras Pervinca y Vainilla recordaban como recuperaron la historia durante su niñez, yo recordé lo que sentía cada vez que abría alguno de estos libros.
Para aquellos que sois fans de la trilogía, no dudéis en leerlo porque no defrauda. Sigue igual que siempre, lleno de nostalgia e inocencia. Para los nuevos lectores, es hora de que descubráis una forma de volver a la infancia.
Premesso che ho cominciato a conoscere la scrittura di Elisabetta Gnone durante l'adolescenza di mia figlia che era una fan sfegatata della sua creazione a fumetti "W.I.T.C.H." dove 5 ragazze (le loro iniziali nel titolo) tramite il controllo di elementi naturali lottano contro il male.
Siamo poi passate alla saga di "Fairy Oak" dove la tata fata Felí narrava in prima persona le avventure di Vaniglia e Pervinca, due gemelle identiche e opposte, nel villaggio di Fairy Oak nella valle di Verdepiano.
Poi mia figlia è cresciuta e la saga, con i fumetti, sono finiti sul piano della libreria e sostituiti da altre letture.
Ciò nonostante ho un occhio di riguardo per quel mondo fantasy che ho condiviso con mia figlia, e che per questo mi è rimasto nel cuore, e così mi sono cimentata con questa nuova storia di Fairy Oak.
Sono passati tanti anni, Vaniglia e Pervinca, spose, madri e nonne vivono ancora nel villaggio di Fairy Oak.
La sistemazione di un cassetto pieno di foto di famiglia è il pretesto per riportarci là dove tutto è iniziato e dove è ancora confortevole tornare.
Me ha hecho mucha ilusión volver a Fairy Oak después de más de diez años; reencontrarme con los personajes, con lo tierno y bonito, y lleno de luz que está todo es una preciosidad. Ahora bien, he de decir que no ha sido una de esas veces en las que aunque sea un libro infantil lo disfrutas igual, porque se me ha hecho algo lento y poco emocionante, no sentía que la historia "perdida" sobre la ballena llegase a arrancar y no es hasta prácticamente el final cuando ocurre todo, por lo que me ha dado algo de penilla. Aun así, ha sido magnífico volver a este mundo.
Un salto nel passato per i fan di Fairy Oak, un riscoprire personaggi amati crescendo e al contempo conoscerne di nuovi, saltando tra passato e futuro sulla scia di un’antica leggenda. Piacevole da leggere, ottimo libro per ragazzi e adulti che hanno ancora voglia di sognare con Vaniglia, Pervinca, Grisam e tutti i ragazzi di Fairy Oak.
Ha pasado mucho tiempo desde la época de juventud de las hermanas Periwinkle, por eso es fácil caer en la melancolía al mirar viejas fotografías, y recordar amigos y aventuras. Eso es lo que ocurre cuando algo les hace recordar el año de la ballena: todo comenzó en una clase de Historia, continuó con una leyenda, y se complicó cuando cada alumno tuvo que hacer el árbol genealógico de su familia. Vainilla y Pervinca, junto con sus amigos, siguieron el rastro de una historia perdida, y de sus protagonistas
Me repito, pero os podéis imaginar que me ha hecho muchísima ilusión volver a Fairy Oak, reencontrarme con tantos personajes a los que ya había prácticamente olvidado, y volver a cogerles cariño, porque si hay algo en esta historia, es amor, y dulzura. Es fascinante lo mucho que llega a transmitir, lo tranquilo pero maravilloso que es, y bueno, una preciosidad en resumen.
¿que qué tal me ha sentado reencontrarme con la saga de mi infancia quince años después con un libro sobre el pasado y los recuerdos mientras intento lidiar con el hecho de que me hago mayor? pues bastante mal, la verdad. gnone vuelve con una historia sobre las pequeñas cosas y esos días de juventud en los que el final del verano parece anunciar el fin del mundo, y es tan mágico como el primer día.
Lo so cosa stai pensando. “Giulia, è ovvio tu non abbia apprezzato questo libro. C’hai quasi trent’anni, miseria ladra, non puoi pretendere di essere emozionata da questo libro che ha come target bambini e pre-adolescenti.”
E va bene, hai anche ragione a pensare una cosa del genere, ma Fairy Oak è stata una serie molto importante durante la mia infanzia. E questo romanzo, pubblicato come anniversario dei 15 anni dall’uscita del primo libro, è stato pubblicizzato come un tuffo nel passato perciò chi meglio di me (una fan appassionata) per leggere questo romanzo? La nostalgia era cosa seria.
Ero pronta a questo tuffo. Ero pronta a incontrare nuovamente Vaniglia, Felì, Flox e Shirley (avrei fatto a meno di Pervinca, ma ormai non si può avere tutto dalla vita). Ero pronta a camminare nuovamente per le strade di Fairy Oak e godermi l’atmosfera di calma e dolcezza presente nel villaggio. Ero pronta a tutto. Questi personaggi sono stati parte di me per ben 15 anni. Mi aspettavo quindi che La Storia Perduta risvegliasse e riscaldasse il mio freddo e insensibile cuore.
Tagliamo la testa al toro: avevo torto. Ero pronta a tutto, ma non a questo, apparentemente. Questa aggiunta alla serie mi ha delusa e devo anche ammettere che ha rovinato un po’ i sentimenti che avevo nei confronti della trilogia originale.
E mi ha delusa per vari motivi. Allacciate le cinture perché ho un po’ di frustrazione da esprimere.
1. I personaggi sono piatti e senza personalità, complessità ne profondità. Non ci sono informazioni nuove sui personaggi; non sono cambiati e non sono cresciuti con il passare del tempo. Sono rimasti gli stessi per tutti questi anni. L’unico modo in cui potrei descriverli è mono-dimensionali. Nessuno è cambiato dalla fine della trilogia originale. Cioè… avrei preferito complessità e differenze e problemi e tensioni. Invece tutto era troppo semplice e piatto. I personaggi non erano reali; non erano umani, praticamente, dal tanto erano mono-dimensionali. Oh, vuoi un esempio? La personalità della mia dolce Flox era solo e solamente incentrata sul suo amore dei colori…E BASTA. La sua intera personalità si è rimpicciolito a questo e questo soltanto. E questo è successo non solo a Flox ma a tutti i protagonisti. Che frustrazione 😩 e che delusione.
2. L’evoluzione delle storie d’amore presenti nella trilogia negli anni è a dir poco ridicolo. E non aggiungo altro perché non voglio cadere negli spoilers. Ma dico solo questo: era derisorio.
3. La trama era noiosa. Non c’è davvero nessun altro modo in cui dirlo. Il ritmo era lento e mancava di mistero e finezza. Il tutto era troppo ripetitivo, troppo sdolcinato e, a dirla tutta, anche un po’ troppo infantile. Questo si è tradotto in una totale assenza di magia da parte del romanzo e una totale assenza di interesse da parte mia. Non ero coinvolta né interessata. Ero proprio solo annoiata.
4. Personalmente credo anche che il tutto era troppo nero-e-bianco. Non c’era complessità nella moralità e nei messaggi presenti nel romanzo. La morale e la storia erano semplificate e troppo cattivo VS buono. Ho capito che questo è un libro per bambini e pre-adolescenti, ma questo non vuol dire che non si possono approcciare (nel modo giusto) anche dei temi complicati e profondi. Questo non vuol dire che non può esserci un po’ di dubbia moralità, un po’ di complessità.
In conclusione (perché potrei rimanere qui per molto tempo), leggere questo libro non mi ha arricchito ma proprio per niente. L’opposto però è successo: questo romanzo ha (anche se solo leggermente) rovinato un po’ i sentimenti che avevo nei confronti della trilogia originale.
Resta in qualunque caso una serie che mi ha marcato e che vivrà nel mio cuore per sempre, però La Storia Perduta mi ha lasciato un retrogusto amaro in bocca che, vedendo come è andato il 2020, non era particolarmente necessario :/
Per quanto mi riguarda questo libro non esiste e sarò molto più che felice di dimenticarmi completamente della sua esistenza e di vivere nella trilogia originale che la magnifica mente di Elisabetta Gnone ha creato :)
✨FAIRY OAK✨La historia perdida✨ De @duomoinfantiljuvenil @elisabettagnone
Volvemos a Fairy Oak después de 15 años junto a nuestras hermanas favoritas: ¡las Periwinkle!
Los que hemos crecido con esta saga, sabemos que somos como Vainilla o como Pervinca. Yo soy mas como la segunda: Vi. Ella ama a los animales y sobre todo a los que normalmente nadie quiere, y es una bruja de la oscuridad.
En este libro vemos el futuro de las hermanas, sus vidas de adultas y como recuerdan su niñez y en este caso nos narran el año de la ballena y las aventuras que corrieron ese año junto a sus amigos.
Ha sido como volver a mi niñez. Como veréis son libros infantiles, entretenidos, divertidos y tiernos. Esta aventura es super chula y como siempre, siendo amigos de los animales. Con sus enseñanzas y cosas bonitas, porque estos libros tienen muchos mensajes ocultos para los mas peques, para formar su personalidad y ver las cosas bellas de la vida.
Para leer este tomo hay que leer al menos la primera trilogía, o como poco el primero de los libros 🙂 Yo os lo recomiendo si amáis Fairy Oak. Os va a remover muchos sentimientos.
Sono trascorsi ben quindici anni da quando le gemelle Periwinkle hanno trovato per la prima volta uno spazio in libreria, ma soprattutto nei nostri cuori. In questi quindici anni non saprei calcolare quante volte ho riletto le avventure di Vaniglia e Pervinca, inizialmente da sola, e poi con mio figlio. Per quanto mi riguarda, quindi, non sono mai stata lontana dalla valle di Verdepiano per troppo tempo, per me Fairy Oak è sempre stata una sorta di appuntamento fisso. L'uscita de La Storia Perduta, però, ha segnato un ritorno importantissimo: non solo quello delle magiche ambientazioni e dei luoghi che tanto mi hanno fatto sognare, ma qualcosa di ancora più stupefacente, che ormai molti di noi temevano non sarebbe mai arrivato. Nuove avventure. Nuove storie, leggende che tornano alla luce e verità da troppo tempo dimenticate. Elisabetta Gnone, dopo tanto tempo, ci ha regalato un nuovo romanzo ambientato in questo splendido villaggio di maghi e streghe, e ritrovare i personaggi a cui nel corso del tempo mi sono tanto affezionata è stata un'emozione indescrivibile. L'idea che ci fossero ancora eventi da raccontare sulle gemelle, la fatina Felì, Grisam e il resto della banda mi ha riempita di gioia e mi sono letteralmente goduta ogni singola pagina di questo nuovo splendido romanzo, con calma, per assaporarne la magia, la delicatezza e la dolcezza che da sempre contraddistinguono le opere di questa meravigliosa autrice di cui ormai ho letto tutto. La Storia Perduta si apre con uno scenario che è riuscito a commuovermi e al tempo stesso a farmi sentire a casa, serena. Gli anni a Fairy Oak sono passati e le nostre amate gemelle Periwinkle, ormai anziane, ricordano una grande avventura vissuta insieme agli amici, che ci viene raccontata grazie ad un album fotografico e alle loro memorie. Questa doppia narrazione permette di ritrovare la banda al completo, nell'età dei primi amori e con una gran voglia di avventura, ma di scoprire anche un'atmosfera più quieta e malinconica, fatta di persone che ormai se ne sono andate, ma che vengono ancora ricordate con affetto. Come avrete capito il romanzo mi è piaciuto, ho ritrovato in queste pagine la magia e l'amore per la natura e per gli animali che da sempre caratterizzano questa saga, anche se inizialmente non è stato facilissimo abituarmi a questa versione aggiornata dei personaggi, devo ammetterlo. Quindici anni sono tanti anche per uno scrittore e ritrovare le voci delle proprie creature non è così immediato. Ho comunque amato moltissimo La Storia Perduta, per le emozioni meravigliose e dolcissime che mi ha regalato, e non vedo già l'ora di tornare a Fairy Oak con il prossimo libro, ma non posso negare che il tempo trascorso un po' si sia fatto sentire, penso ci vorrà ancora un po' prima che la penna della Gnone possa tornare a disegnare con naturalezza i personaggi che, per questo primo ritorno, ho sentito un po' forzati. Mi sono comunque goduta la lettura con tutto il cuore, ogni volta che torno a Verdepiano mi innamoro di nuovo di tutto - le scogliere, i profumi e i colori del villaggio e l'energia che emana - e sono prontissima a buttarmi a capofitto nelle prossime avventure che, speriamo, arriveranno presto. Ovviamente vi consiglio di recuperarlo se avete già letto la trilogia principale e la saga dei Quattro misteri! Non vedo l'ora di scoprire quali altre storie hanno in serbo per noi Vaniglia e Pervinca.
Pura nostalgia de la infancia. Este libro se publicó 15 años después del ultimo tomo de la saga; es decir, sus lectores somos ahora adultos. Sin embargo, el libro sigue dirigiéndose a un público infantil (su estilo no ha evolucionado). Volver a sus páginas nos hace revivir todo lo que sentimos cuando leíamos Fairy Oak de pequeños.
En el ultimo tomo, nos despedimos de Vainilla y Pervinca cuando estas tenían 15 años. Ahora, han crecido, (¡tanto que ya son abuelas!). Me hubiera gustado que esta historia se basara más sobre su vida actual, sobre lo que pasó desde sus 15 años hasta entonces (y que nos hemos perdido...). Sin embargo, el libro entremezcla algunas pinceladas del presente con momentos del pasado, mientras ellas rebuscan en sus recuerdos de infancia. El 90% del libro es sobre una anécdota de su pasado, cuando para una tarea de clase todos tuvieron que investigar sobre sus árboles genealógicos y así descubrieron una "historia perdida" (relacionada con sus antepasados y una misteriosa ballena).
Además de las características dosis de magia, amistad, y aventura... en este también se habla del amor y el respeto hacia los animales.
Este libro gustará a todos los que disfrutaron de Fairy Oak en su infancia. Para los que no lo sepan, aún hay un último libro después de este: 'Fairy Oak. El destino de un hada, publicado en 2023.
quiero un montón a todos estos niños y casi lloro un montón de veces. nunca más me quejaré de que no hay canciones con mi nombre porque un personaje de Fairy oak lo tiene.
Después de 15 años de esta maravillosa historia, @duomoinfantiljuvenil nos trae una edición única en tapa dura, con ilustraciones a color de los personajes. Una verdadera joya que os va a encantar 😍 de hecho, sin la sobrecubierta es taaaaan bonito 😭 Han hecho un trabajo increíble. En esta nueva historia aflorarán los recuerdos y disfrutaremos de cómo empezó todo. Se reanudará la historia de la ballena, y tendremos puntos de vista diferentes a los anteriores libros, lo cuál lo hace muy interesante. Poder leer después de tantos años l evolución de los personajes y esa magia única de ellos, me ha parecido lo más 😍✨ ¡Gracias por traernos esta historia!💖
Con este libro he vuelto a ser aquella niña de 8 años que se aventuraba a abrir un libro con una portada preciosa, con escenarios boscosos y dos protagonistas que desde la portada me acompañarían en la saga que me inició como lectora. Cuando me enteré de que iban a publicar este libro tenía distintos miedos. Para empezar, temía que los recuerdos que tenía de este mundo fueran tan superficiales que no me permitiesen disfrutar de la historia como lo hacía de pequeña, pero la autora no ha perdido la capacidad de mantener frescos a sus personajes y los recuerdos que creamos con ellos, sumergiéndonos en las calles de Fairy Oak como quien va a visitar su pueblo y rememora sus vivencias pasadas. Mi segundo temor era el infundado de esta sociedad, de que ya no pudiera disfrutar de un libro "infantil", pero es que con esta historia hubiera sido imposible por lo que mencionaba más arriba. Lo único que me queda por decir es que agradezco haber visto el paso de los años en nuestras pequeñas gemelas (nunca hubiera imaginado verlas de madres, menos de abuelas, pero increíble), aunque me hubiera gustado ver un poco más de esa crecimiento que han sufrido, de toda esa vida que han vivido no de manera tan reducida. Pero por lo general no puedo sino agradecer a la señora Gnone por dejarnos vislumbrar esta "historia perdida" que a partir de hoy estará muy bien encontrada junto a sus predecesoras.
This was a wonderful, wonderful book! It was great to be back in Fairy Oak after all these years. This is a story about one of the many adventures that Vainilla and Pervinca lived when they were young, told by them reminiscing as they are older. I liked that, becuase we also get to see what has happened in their lives growing up... who did everyone end up with, as well as if they had children or not. My only complain is them being old ladies hahaha they should be middle age at least.
The story of the whale, which takes place when they are 13, was a beautiful tale to read. As always, they get together with their friends and the Captain's Band, working together to uncover the secrets of the village and of the whale. I also liked the backstory for the whale tale, but i wished it was a bit longer, or that we could see some of those love letters... hehehe As always, the book is full of beautiful illustrations, as well as some coloured pages! They show pictures from the year the story takes place... i would have liked a "present" family picture as well, you know?
Overall, it was amazing to be back with Vi, Babú, Feli and their friends, and get invested in their games, and adventures, and the wonderful village! I wish i could live somewhere as beautiful and as friendly as Fairy Oak. Absolutely loved it!
Ho aspetta volutamente a leggere questo nuovo capitolo della storia di Fairy oak perché in un incontro con la Gnone era stato preannunciato un ritorno al villaggio e non volevo perciò restare di nuovo orfana troppo a lungo, dato che già la volta precedente era stato triste terminare la serie pensando che non ci saremmo più ritrovati. E quindi ecco che, con un nuovo volume già in libreria, era il momento più adatto e non potevo più attendere.
Per me ogni volta entrare in questi racconti equivale all’entrare in un mondo fuori dal tempo e dalla società in cui viviamo, con spazi, tempo e valori completamente diversi: una dimensione a misura umana, di un piccolo villaggio immerso nella natura, sul mare, dove tutti si conoscono e le famiglie vivono da secoli immersi nelle tradizioni e, perché no?, nelle simpatie e antipatie che le accompagnano da sempre e le cui ragioni si perdono nella notte dei tempi e sono andate anche un po’ perse. In questo villaggio vivono in armonia i Magici e i Non-magici e i bambini vanno a scuola, giocano, litigano, fanno i capricci, tutto senza mai perdere di vista il rispetto l’uno per l’altro e per il mondo che li circonda.
In questo libro però l’atmosfera che regna è un pochino diversa dagli altri precedenti. Qui troviamo Vaniglia (Babù) e Pervinca (Vì) in là con gli anni, colte dalla malinconia per il passato durante uno dei loro pomeriggi insieme in compagnia di un bel tè caldo, sfogliando le vecchie foto di quando erano bambine e ricordando un anno molto piacevole. Precisamente si tratta dell’anno in cui, grazie a due professori poco apprezzati, e ad una leggenda di una balena nel golfo del paese, riscoprirono l’importanza della storia e delle proprie radici, ed insieme la tolleranza e l’importanza del restare uniti.
E come avrebbe potuto non conquistarmi un tema del genere, da amante della storia e delle tradizioni, in un mondo che sembra abbia perso il proprio passato e i suoi insegnamenti?
“Il nostro albero” sospiró la supplente commossa, carezzando la foto. “Quello che ho imparato studiando la Storia è che le radici di un popolo sono come le radici di un bosco: intrecciandosi tra loro consolidano il terreno e forniscono nutrimento alle nuove generazioni “.
La loro ricerca è stata come sempre coinvolgente e affascinante. E a questa si sono affiancati la lotta per il rispetto degli animali, la nascita di nuove amicizie e perfino di nuovi amori.
Certo nella realtà non va tutto bene così come in quel paese, o meglio, non va più così, e ormai pochissime coppie restano incolumi al passare del tempo sposando il fidanzatino della scuola e facendo tanti figli e nipoti, e le sorelle continuano ad andare così d’accordo da vecchie come da bambine e i vecchi amici lo restano anche dopo, ma non è per me una cosa da disprezzare quanto piuttosto da rimpiangere perché ormai per lo più andata persa.
Ciò che regna incontrastato a Fairy oak è lo scorrere del tempo e l’importanza dell’alternanza delle stagioni, della luce e del buio e del giorno e della notte, come del coesistere di tutti gli opposti, perché senza l’uno non potrebbe esistere l’altro e non sarebbe apprezzato in maniera adeguata.
“Non sono cattiva, nessun Magico del buio lo è per via dei suoi poteri distruttivi, che hanno, infatti, una ragione per esistere. Non sono forse utili, direi necessari, l’ombra e la notte, l’autunno e l’inverno, il vento e la pioggia? Non sono, essi, indivisibili dalla luce e dal giorno, dalla primavera e dall’estate, dal caldo e dal sole? Vaniglia e io siamo identiche e opposte e, soprattutto, siamo indivisibili, come il giorno e la notte. Di questo, soprattutto, parlavano, Felì e zia Tomelilla, a mezzanotte, durante l’Ora del Racconto.”
Ha pasado el tiempo y en Fairy Oak las cosas han cambiado, entre ellas que Pervinca y Vainilla ya son abuelas. Un día se ponen a mirar fotografías y se acuerdan del año de la ballena, en el cual vivieron unos momentos inolvidables junto a sus amigos. Todo empezó con una clase de historia, una leyenda y árboles genealógicos. Las hermanas Periwinkle, junto a sus amigos, dicen seguir el rastro de la leyenda y descubren una historia fascinante. ¿Qué ocurrió en el año de la ballena?
Quince años después nos reencontramos con Fairy Oak, una historia que nos acompañó en nuestra infancia y que nos hizo aventurarnos en un pueblo idílico, con capas y capas de ropa, personajes entrañables y una historia apasionante. Desde luego, cuando Elisabetta Gnone nos contó en una entrevista que estaba escribiendo un libro y que sería una sorpresa, no imaginé que iba a volver a llevarnos de la mano hasta este pueblo.
Al parecer, no tenía previsto volver a estos personajes, para ella la historia se había cerrado ya hace muchos años, pero en un periódico cuenta que durante el confinamiento estricto se dio cuenta de lo muchísimo que le ayudaba la naturaleza y del consuelo que le daba. Así que decidió volver a este mundo, pero de una forma diferente.
La historia perdida empieza con Vainilla y Pervinca siendo ya todas unas abuelitas. La primera sigue viviendo en la casa familiar de los Periwinkle, junto a su marido, aunque la otra no vive muy lejos. Tienen una reunión familiar ese día, pero antes de ir a cenar con los demás, las gemelas se reúnen y ven un álbum de recuerdos junto a su hada Felí, que acaba de llegar. Juntas van recordando momentos hasta que llegan al año de la ballena y ahí empieza nuestra historia.
Después de 15 años @duomoinfantilyjuvenil nos trae de nuevo a Vainilla y Pervinca pero han pasado muchos años, ya no son dos niñas, al contrario, son dos ancianas, madres, abuelas...
Vainilla sigue viviendo en la casa familiar en la Calle de los Ogros, junto a su hermana Pervinca están viendo unas fotos cuando se ponen a recordar su adolescencia cuando ellas con sus amigos tuvieron que hacer un árbol genealógico todo lo atrás en el tiempo que pudieran llegar hasta el primer habitante de Fairy Oak.
En el transcurso de esta investigación descubren “el año de la ballena” y quienes fueron los protagonistas de esta leyenda.
Es una novela más calmada que la trilogía principal, donde la acción la encontraremos más al final del libro, pero eso no significa que no haya disfrutado de la lectura, ni mucho menos. Además está contado a tres voces, la de Felí, la de Vainilla y la de Pervinca, un cambio a las otras tres novelas anteriores que permitirán conocer los pensamientos de las hermanas.
Seguiremos encontrando un universo de magia, hadas y fantasía donde querremos vivir para siempre con los valores como la amistad, el amor y el respeto y cuidado de los animales
Con una edición maravillosa con ilustraciones de los personajes a todo color, en tapa dura con sobrecubierta especial hará que leas esta obra de manera mágica y te adentres en el mundo de Fairy Oak.
Podéis leerlo de forma independiente pero os aconsejo leer la trilogía principal antes.
Lo que aprendí estudiando Historia es que las raíces de un pueblo son como las raíces de un bosque: entrecruzándose, consolidan el terreno y proporcionan alimento a las nuevas generaciones.
El mejor abrazo que me van a dar jamás. Me la he pasado llorando de felicidad con este libro, por las cosas más tontas, sí, pero no lo cambio por nada del mundo. Ya desde el principio solo con volver a Fairy Oak me emocioné. Desde que empecé la relectura de esta saga hace ya un par de años, me he estado preparando para leer La historia perdida (¡por fin!) y celebrar con la autora y mi yo niña el aniversario de mi infancia, y del primer libro que leí y me hizo obsesionarme con la lectura. Tiene sus taras, no puedo decir que tenga una trama definida ni que sea tan “épico” como el resto de la saga, pero lo compensa con calidez.
Vainilla y Pervinca ya son abuelitas y las encontramos viendo viejas fotos y recordando viejas aventuras mientras se preparan para ir a cenar en familia. Entre esas fotos, vemos las que se hicieron el “año de la ballena” y empiezan a contarnos lo que aprendieron. No tiene más, solo recuerdos bonitos de un verano, de nuevas amistades que todavía persisten, de descubrimientos que cambiaron la manera que tenían de entender la historia de su pueblo y las relaciones con aquellos que no poseían magia. Y es lo más cozy que te puedas echar a la cara, la verdad, y yo vivo por y para esta mierda.
Qué bonito ha sido explorar con ellos, investigar leyendas perdidas, construir una casita en el árbol, vivir los primeros celos, jugar en el bosque con los perritos y comer dulces en el muelle. ¿Para qué quieres más? que se quede quien quiera con las tramas enrevesadas llenas de plot twist y finales cerrados con un objetivo claro, yo me quedo con el día a día tranquilo de unos pequeños casi adolescentes en un pueblecito perdido en la naturaleza, bebiendo agua de menta y buscando una ballena.
Gracias Elisabetta Gnone por hacer posible que estemos con las hermanas Periwinkle una vez más.