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Pensavo di essere io... invece è la Sindrome dell'Impostore. Come trasformare il senso di inadeguatezza nel nostro migliore alleato
Quante volte, dopo un successo, invece di godere dei risultati delle nostre fatiche, ci ritroviamo sopraffatti da un ingiustificato senso di inadeguatezza? Quante volte diamo ascolto alla vocina che ci sussurra «non lo meriti, sei una frode, presto la tua incompetenza verrà scoperta»?
Questa paura di essere «smascherati» è il sintomo più classico della Sindrome dell'Impostore. È una condizione silenziosa che affligge molte più persone di quanto non si pensi. Chi ne soffre vive sotto una cappa di ansia, senso di colpa, paura del giudizio altrui. Ma la Sindrome dell'Impostore non è una condanna. Anzi. Il primo passo è riconoscerla, per trasformarla in un trampolino verso una vita piena e consapevole.
Partendo dalla sua esperienza personale, Florencia Di Stefano-Abichain condivide in questo libro il suo percorso – e le sue strategie – per aiutarci a credere di nuovo in noi stessi e a riscoprire la gioia dell'autostima.
Questa paura di essere «smascherati» è il sintomo più classico della Sindrome dell'Impostore. È una condizione silenziosa che affligge molte più persone di quanto non si pensi. Chi ne soffre vive sotto una cappa di ansia, senso di colpa, paura del giudizio altrui. Ma la Sindrome dell'Impostore non è una condanna. Anzi. Il primo passo è riconoscerla, per trasformarla in un trampolino verso una vita piena e consapevole.
Partendo dalla sua esperienza personale, Florencia Di Stefano-Abichain condivide in questo libro il suo percorso – e le sue strategie – per aiutarci a credere di nuovo in noi stessi e a riscoprire la gioia dell'autostima.
- GenresPsychology
192 pages, Paperback
Published October 21, 2021
6 people are currently reading
171 people want to read
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Community Reviews
Displaying 1 - 4 of 4 reviews
January 18, 2022
Ho fatto un video al riguardo: https://youtu.be/Bw6ehscAuss
ed un altro ancora: https://youtu.be/thVytx6R1y4
Interessantissimo libro, in cui viene spiegato molto nel dettaglio cosa sia la sindrome dell'impostore, e attraverso l'esperienza personale dell'autrice, riesce molto facile identificarsi e empatizzare appieno con il problema. Interessantissimo il capitolo 12, in cui si parla della sindrome dell'impostore da una prospettiva al femminile, e interessantissimo il capitolo 13, in cui sono offerti suggerimenti pratici, sempre filtrati dall'esperienza pratica dell'autrice. Scrittura scorrevole, che grazie al tono ironico, ma mai sottovalutando l'argomento, riesce a farci entrare pienamente nell'argomento, dandocene una buona conoscenza, e lasciandoci la voglia di approfondire.
ed un altro ancora: https://youtu.be/thVytx6R1y4
Interessantissimo libro, in cui viene spiegato molto nel dettaglio cosa sia la sindrome dell'impostore, e attraverso l'esperienza personale dell'autrice, riesce molto facile identificarsi e empatizzare appieno con il problema. Interessantissimo il capitolo 12, in cui si parla della sindrome dell'impostore da una prospettiva al femminile, e interessantissimo il capitolo 13, in cui sono offerti suggerimenti pratici, sempre filtrati dall'esperienza pratica dell'autrice. Scrittura scorrevole, che grazie al tono ironico, ma mai sottovalutando l'argomento, riesce a farci entrare pienamente nell'argomento, dandocene una buona conoscenza, e lasciandoci la voglia di approfondire.
October 30, 2021
Bellissimo! Una scrittura piacevolissima e un sacco di spunti interessanti.
May 30, 2022
📖 "Siamo talmente insicuri da peccare di arroganza, dando per scontato che la nostra percezione sia una indiscutibile verità."
✒️ L'aggettivo che mi è saltato in mente dopo aver letto questo libro è "carino", non pretende di essere un saggio psicologico o di insegnare sintomi e rimedi di questa sindrome. È un libro estremamente scorrevole, una chiacchierata con l'autrice sul tema, traspare dal testo la simpatia, la dolcezza e la determinazione di Florencia Di Stefano e credo serva più a rendersi conto che la SI è molto diffusa e non si è soli, mal comune mezzo gaudio insomma.
Devo però ammettere che mi aspettavo una trattazione più "professionale", ma sono importanti anche le testimonianze dirette; il libro quindi è molto semplice, ma nella sua leggerezza può insegnare. Qualche giorno fa più volte mi sono ritrovata in luoghi pubblici o con persone che conosco a pensare "Oddio, adesso cosa penserà di me.. E se viene qui a domandarmi che rispondo.. Ma sarò risultata antipatica/troppo appiccicosa/troppo [inserire aggettivo].." Insomma, i miei soliti castelli mentali che ingigantiscono sempre le situazioni e mi fanno sentire sempre fuori posto e a disagio perchè mi importa tanto (troppo) di quello che pensa la gente, anche l'opinione dello sconosciuto che non incontrerò mai più nella mia vita.
La tecnica che ho imparato da questa lettura l'ho chiamata "Tecnica Sticazzi" perchè ogni volta che rimurginavo troppo mi dicevo "ma sticazzi" e mi sono sentita decisamente meglio!
Ovviamente questa tecnica la consiglio a chi pensa troppo al giudizio degli altri, ho incontrato diverse persone che invece dovrebbero imparare da chi ha la SI (scherzo, ma nemmeno troppo) e avere una sana sensibilità verso gli altri.
La parte che ho preferito sicuramente è l'ultima, dove affronta (sempre non proprio in modo approfondito) come mai questo comportamento affligge specialmente le donne, riportando anche qualche concetto femminista.
L'ho trovato in alcuni punti un pochino banale nella sua semplicità e purtroppo ho notato l'assenza di una biografia, dato che diceva di essersi informata sul tema. Complessivamente cerca di far luce su un problema poco trattato e che credo la nostra società "dell'apparenza" vada invece ad acuire.
✒️ L'aggettivo che mi è saltato in mente dopo aver letto questo libro è "carino", non pretende di essere un saggio psicologico o di insegnare sintomi e rimedi di questa sindrome. È un libro estremamente scorrevole, una chiacchierata con l'autrice sul tema, traspare dal testo la simpatia, la dolcezza e la determinazione di Florencia Di Stefano e credo serva più a rendersi conto che la SI è molto diffusa e non si è soli, mal comune mezzo gaudio insomma.
Devo però ammettere che mi aspettavo una trattazione più "professionale", ma sono importanti anche le testimonianze dirette; il libro quindi è molto semplice, ma nella sua leggerezza può insegnare. Qualche giorno fa più volte mi sono ritrovata in luoghi pubblici o con persone che conosco a pensare "Oddio, adesso cosa penserà di me.. E se viene qui a domandarmi che rispondo.. Ma sarò risultata antipatica/troppo appiccicosa/troppo [inserire aggettivo].." Insomma, i miei soliti castelli mentali che ingigantiscono sempre le situazioni e mi fanno sentire sempre fuori posto e a disagio perchè mi importa tanto (troppo) di quello che pensa la gente, anche l'opinione dello sconosciuto che non incontrerò mai più nella mia vita.
La tecnica che ho imparato da questa lettura l'ho chiamata "Tecnica Sticazzi" perchè ogni volta che rimurginavo troppo mi dicevo "ma sticazzi" e mi sono sentita decisamente meglio!
Ovviamente questa tecnica la consiglio a chi pensa troppo al giudizio degli altri, ho incontrato diverse persone che invece dovrebbero imparare da chi ha la SI (scherzo, ma nemmeno troppo) e avere una sana sensibilità verso gli altri.
La parte che ho preferito sicuramente è l'ultima, dove affronta (sempre non proprio in modo approfondito) come mai questo comportamento affligge specialmente le donne, riportando anche qualche concetto femminista.
L'ho trovato in alcuni punti un pochino banale nella sua semplicità e purtroppo ho notato l'assenza di una biografia, dato che diceva di essersi informata sul tema. Complessivamente cerca di far luce su un problema poco trattato e che credo la nostra società "dell'apparenza" vada invece ad acuire.
February 28, 2022
Libro assolutamente molto scorrevole, mi sono piaciute soprattutto la scrittura e come sono descritti i vari tipi di SI, il tutto legato da testimonianze autobiografiche o di persone conosciute dall’autrice. Unico appunto che mi sento di fare: personalmente ho notato in un paio di punti la semplificazione di concetti, che invece sarebbero potuti essere approfonditi, scelta probabilmente adottata per potersi rivolgere ad un pubblico più ampio e meno di nicchia
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