Durante una lezione di chimica, la vita ordinaria del sedicenne Caleb O’Neil viene stravolta: Bent Holloman, un suo compagno di corso dalla salute precaria, viene colto da un attacco cardiaco e Caleb reagisce sentendosi male a propria volta. Prima di svenire, però, si manifestano in lui voci che non conosce e sentimenti che non gli appartengono, e al posto del suo migliore amico Richard compare una figura dai tratti celestiali. Se Caleb all’inizio liquida tutto come una reazione dovuta allo spavento, si convince di stare impazzendo non appena insorgono altri eventi sovrannaturali che lo spingono ad avvicinarsi a Bent. Così, da semplici compagni di scuola, i due diventano prima amici per poi esplorare una diversa sfera di emozioni che li confonde e al contempo li fa sentire bene. Non sanno, tuttavia, che dovranno fare i conti con maledizioni, magia, angeli, demoni e con il legame più forte di tutti, quello che collega l’anima al corpo e che ha permesso a due persone, molti anni prima, di continuare a vivere; unite dallo stesso battito.
Elena Mauro, nata a Monza il 24 febbraio 1994, vive tra colline e conigli in un paese in provincia di Milano. Da sempre appassionata di libri e manga, inizia a scrivere fanfiction sui suoi personaggi preferiti, per poi scoprire che può avere “figli propri”. Così si approccia ai romanzi originali, pubblicandoli inizialmente su piattaforme gratuite online. Nei suoi racconti tratta spesso tematiche LGBT, ma non impone ai suoi “bambini” alcuna etichetta, li lascia liberi di esprimere l’amore come la più naturale manifestazione di sentimento. Ha solo un piccolo problema: si innamora a prima battitura di ogni suo personaggio.
Nayeli - per RFS . «Smettila con queste cazzate, smettila e basta! Sai che sei forte, altrimenti non saresti qui, oggi, ma chiuso nella tua cameretta tutta in ordine così come vuole tua mamma, e non saresti qui in generale, perché avresti mollato tempo fa. E invece non l’hai fatto, e sai perché? Perché. Sei. Forte. Non vuoi o non credi di esserlo? Okay, allora lascia che sia un altro a essere forte per te. Io voglio essere forte per te. E spaccherò la faccia a tutti i Webb del mondo per essere forte per te. Ti difendo io da tutti i bastardi.» (Tratto dal libro)
È un vero peccato che io non abbia capito l’ultima riga dell’ultimo capitolo, il finale mi ha lasciata a dir poco perplessa.
Dato che sia la vicenda romantica che quella fantasy sono complete, il finale aperto non si spiega se non con una metafora esistenziale piuttosto frustrante, oppure con un ipotetico secondo episodio che dovrà svilupparsi senza agganci, su questioni irrisolte di nuova gestazione.
Inutile dire che avrei preferito un cenno a fine libro che spiegasse meglio prima dei ringraziamenti, per non rimanere con l’amaro in bocca.
Per il resto, mi è parso di sfogliare pagine glitterate di magia: Elena Mauro ha questa meravigliosa capacità di scrivere fantasy in modo realistico, di farci percepire un’altra dimensione in modo palpabile.
Uno spasmo mi fa piegare in avanti, devo appoggiarmi al bordo del letto per non cadere. Di nuovo voci che non conosco entrano nella mia testa, sentimenti di pericolo e stanchezza, rabbia, paura e speranza. (Tratto dal libro)
Inoltre, pur trattando di ragazzi sedicenni (che non sono esattamente il mio genere di personaggio preferito), l’ho trovata una storia credibile, deliziosa e romantica, che ci racconta della nascita di un amore adolescenziale tenerissimo. I protagonisti, ben lontani dagli spocchiosi cliché che popolano gli young adult, sono spontanei, ingenui, pieni di insicurezze, alle prese con le loro prime esperienze e la ricerca delle propria identità.
Gli trema leggermente il labbro e nulla di più, e continua a fissarmi nell’attesa di una risposta. «Per te,» dico in un soffio, cercando di convincere anche me stesso. «Devi vivere per te.» «Credi che ne valga la pena?» «Assolutamente.» (Tratto dal libro)
Ma quello che davvero mi ha affascinata è come vengono gestite le tracce fantasy e contemporanea, come la storia di due adolescenti in un mondo parallelo fatto di magia, angeli e demoni si mescola con l’avventura di due ragazzi odierni che frequentano la scuola e hanno a malapena il motorino (quando i genitori non li mettono in punizione).
Una commistione che si fa via via sempre più forte, due trame separate che mischiano pian piano sempre più elementi, convogliando in un finale quasi epico che le porta a risoluzione entrambe.
«Se io sono l’incarnazione di Selik,» riprende, «e tu quella di Gavin, quali sono i veri sentimenti di Bent e Caleb?» Fa una piccola pausa, in cui vedo il suo pomo d’Adamo abbassarsi e poi alzarsi. «Sei innamorato di me o della mia anima?» (Tratto dal libro)
In sostanza, è tutto molto efficace: dialoghi, scrittura, coerenza interna, caratterizzazioni e spontaneità dei ragazzi, tranne il gran punto di domanda che ci rimane addosso nel chiudere il libro.
«Devi stare tranquillo.» «È difficile.» Gli afferro il volto e lo costringo a un lungo bacio a stampo, poi mi perdo con i miei occhi tra il grigio e il verde nei suoi castani. «Non m’importa niente di essere maledetto. Fino all’altro giorno neppure sapevo dell’esistenza di angeli, demoni o che le anime si reincarnassero; secondo te può importarmi che non avrò un’altra vita dopo di questa? Quello che stiamo vivendo è reale, questa è la nostra vita, non ce ne serve un’altra. Perché non pensiamo soltanto a viverla appieno? Noi siamo qui e oggi.» (Tratto dal libro)
Due battiti all’unisono è un romanzo che mescola in sé il genere fantasy e il genere romance, per dar vita a uno young adult che, per alcuni aspetti, mi ha convinto moltissimo. Devo ammettere che la parola – per quanto poco forbita – che mi è balenata in testa, sia leggendo la trama sia iniziando a immergermi nella storia di Bent, Caleb, Richard e compagni è stata “figo”. Avevo aspettative abbastanza alte per questo libro e sono state rispettate solo in parte.
Partiamo da ciò che mi è piaciuto di più. Prima di tutto, Elena Mauro è una scrittrice assolutamente impeccabile. Penso che non ci sia nessuna sbavatura nella sua prosa. Ha dimostrato una grande maturità dalla prima all’ultima riga, offrendo al lettore un libro scorrevolissimo. Stile chiaro, semplice, lineare e piacevole. L’idea alla base della storia era molto interessante. E lo stesso dubbio che attanaglia i personaggi per molte pagine – il loro amore autentico o semplicemente stanno vivendo una storia che era già scritta per loro e nella quale non hanno avuto alcun tipo di peso – stimola la riflessione del lettore. Una riflessione che tocca il tema dei sentimenti, del destino ma anche e soprattutto quello del libero arbitrio. Le scene più eminentemente “fantasy” sono ben scritte e, a mio avviso, sono molto intriganti.
Tuttavia, per passare agli aspetti che meno mi hanno conquistato… Le scene fantasy sono quasi un dettaglio, se paragonate allo spazio dato alle scene sentimentali e alle interazioni fra i protagonisti. A un certo punto della storia, ciò che rendeva Due battiti all’unisono davvero originale è sparito in secondo piano, perdendosi nello sfondo delle scene romantiche. Infine, ho trovato il finale anticlimatico per la rapidità con cui si arriva al plot twist (in merito all’identità del villain della storia) e allo scontro finale. Davvero esiguo lo spazio riservato a un finale che prometteva bene ma che è stato portato sulle pagine in modo troppo sintetico e senza la giusta profondità.
Questo è proprio un bell'esempio di libro per ragazzi: l'avventura da eroe, la crescita, le amicizie, i tradimenti e anche gli amori, per non parlare della magia. Ha davvero tutto il necessaire, ma ti frega sul finale con cliffangher e ti lascia un po' "MACCHECOS-?!" XD Che non è affatto un male, anzi! La fortuna è sapere che il seguito non tarderà ad arrivare.
Ho apprezzato molti elementi di questa lettura, che scivola via davvero in fretta. Mi hanno convinto un po' meno le parti relative a Gavin e Selik, che avevano troppo un sapore "manghereccio" per i miei gusti, mentre ho adorato quelle ambientate nel presente di Caleb e Bent. L'utilizzo della prima persona non mi ha sempre convinta, però si sentiva davvero bene la voce "giovane" di Caleb, tutti i suoi sedici anni, con gesti folli, a volte estremi e che tendono a "esplodere", in un senso o in un altro (siamo così melodrammatici da adolescenti!). Il suo personaggio è quello che emerge più forte, più vivo e più brillante - anche perché la vicenda è tutta dal suo punto di vista - ma mi è piaciuto molto anche Richard, con il suo genuino stupore e la sua mente più analitica e posata (ALMENO LUI! XD). E il padre di Caleb è un puccino, vi sfido a dire il contrario. U_U Papo dell'anno.
Non mi resta quindi che aspettare il sequel, per vedere cosa succederà.
Quando ho comprato questo libro, non sapevo cosa aspettarmi, quindi mi sono approcciata alla lettura con gli occhi di chi scopre la storia man mano. E devo dire la verità: l'ho adorata. Divorata. Mi ha tenuto incollata pagina dopo pagina, pendevo letteralmente dalle labbra dei protagonisti. Devo ammettere di essermi innamorata subito di Caleb, piccolo rissoso del mio cuore, e di aver sviluppato un affetto quasi materno per Bent. Il loro percorso è stato un crescendo di emozioni, tensione e amore, culminato con quel finale che probabilmente non perdonerò mai all'autrice, almeno finché non annuncerà la pubblicazione del sequel. Nota di merito a me per aver compreso prima del tempo il vero sviluppo della storia - non mi capita spesso, quindi me lo dico da sola! Ma brava l'autrice a creare una trama credibile, verosimile e soprattutto così intensa. Ho viaggiato con loro, sia sul motorino che con la fantasia, e a ogni scena era come averli davanti a me. Ho empatizzato parecchio, e per me è importantissimo ai fini della lettura riuscire a sviluppare un legame coi protagonisti, cosa che qui è stata praticamente naturale e quindi, di nuovo, lode all'autrice.
Due battiti all'unisono è un perfetto paranormal romance young adult, che unisce in sé gli aspetti fondamentali di entrambi i generi. Ci si rivolge a un pubblico giovane, ma non per questo disprezzabile dai lettori più adulti, anzi. Il punto di vista principale è quasi interamente affidato a Caleb, un ragazzo sfrontato e dal carattere sopra le righe, che senza rendersene conto si trova invischiato insieme al compagno di corso, Bent, in una storia di maledizioni, demoni e angeli. Ciò che mi ha colpito del libro è stata la capacità della scrittrice di creare una storia semplice, dalla trama lineare, ma soprattutto originale per come ha deciso di affrontare la dimensione "paranormale" del libro. I protagonisti sono tutti ben definiti, dai caratteri e dai modi riconoscibili; ben lontani dai "prescelti" che hanno subito tutte le risposte e tutte le abilità per uscire illesi dalle situazioni. Anzi. Caleb è uno di noi, uno che deve farsi spiegare più volte cosa gli sta succedendo attorno e comunque non è detto che lo capisca, uno che non ha vergogna di mostrare i propri sentimenti e le proprie paure. Non per questo risulta poco "eroe", perché in un lui c'è sopita una scintilla che si accende per la volontà di proteggere il suo amore per Bent. Bent, invece, è il suo opposto, più riflessivo e meno capace di gettarsi nel vuoto per paura delle conseguenze. Menzione d'onore va a Richard, l'amico che tutti vorremmo e che non sempre abbiamo. Quell'amico a cui ci rivolgiamo nei momenti difficili e sa sempre aiutarci, senza chiedere nulla in cambio. Il finale sorprende in più punti, fino ad arrivare al cliffhanger davvero ben gestito che porterà al secondo volume. E io non vedo l'ora di leggerlo.
"Tu mandi all'aria ogni insicurezza e mi fai sentire più forte. Come ci riesci?"
Una storia di magia divisa tra passato e presente, in cui il cerchio della reincarnazione mette alla prova le stesse anime che già avevano lottato in precedenza. Così si presenta questo libro durante la lettura, che risulta abbastanza scorrevole e piacevole. Non sono una grande fan dell'utilizzo del presente, soprattutto alla prima persona, ma pur non avendo particolarmente apprezzato lo stile ho decisamente apprezzato la trama, che rientra perfettamente nei miei gusti: due ragazzi che si conoscono e si innamorano quasi per caso, ma che allo stesso tempo erano destinati a rincontrarsi per via dell'unione delle loro anime. E non solo loro, ma anche gli altri elementi fondamentali del loro passato rientrano nel quadro che si delinea nel presente, in un incrocio di vite che va oltre il solo romanticismo classico. Alcune parti abbastanza prevedibili ma non per questo mal delineate. Il continuo percorrere la sottile linea dell'incertezza fa sì che si voglia andare avanti per essere sicuri di ciò che sta accadendo. I personaggi potrebbero essere meglio caratterizzati ma allo stesso tempo non mancano di nulla in particolare, alcune scene forse un po'sbrigative ma nel complesso godibili e ben collegate tra loro. Anche il continuo passare da un tempo all'altro l'ho trovato ben studiato, anche se avrei preferito più approfondimenti sul passato. In ogni caso, un libro che vale la pena leggere se si cerca un bel m/m fantasy.
L’inizio di questa storia mi aveva preso moltissimo, la contemporaneità del malore tra Bent e Caleb mi aveva fatto sperare in qualcosa di finalmente diverso dal solito. E così è stato per la maggior parte del libro. Pur essendo una storia paranormale, trovo che verso la fine l’autrice si sia fatta un po’ prendere la mano dagli eventi descritti. Nonostante questo, ho trovato la narrazione ottima, con solo un paio di refusi fisiologici. I personaggi sono ben descritti, con Bent una spanna sopra Caleb, che invece non mi ha del tutto convinto. Il cattivo, di cui non vi farò il nome per evitare spoiler, è stata un’enorme sorpresa, ottimamente orchestrata dall’autrice. Un libro che ci parla di dubbi e insicurezze tipici degli adolescenti, di un amore acerbo ma, nonostante la giovane età dei due ragazzi, radicato profondamente nei loro cuori, così come in quelli di Gavin e Selik, vissuti secoli prima di loro, tuttavia, a loro stessi profondamente legati. Un libro adatto ai più giovani, dolce e con un cliffhanger che ci terrà in sospeso fino al prossimo volume, essendo questo il primo di una serie.
Caleb e Bent non sono molto amici, condividono solo qualche corso scolastico. Ma le cose cambiano quando Caleb è stufo di vedere Bent bullizzato per la sua salute cagionevole. Oltre ad essere diventati amici, scoprono anche che sono la reincarnazione di due amanti. Ciò ha un grande significato e da una svolta agli avvenimenti strani che stanno succedendo. Lettura molto veloce e scorrevole, molto coinvolgente. Ti senti rapita dalla lettura, non vuoi smettere di leggere fino a quando non lo finisci. Le descrizioni dei luoghi e delle emozioni sono disposte nei momenti giusti, tanto da farti sembrare lì con loro. Anche se non sono un'amante dei cambi di punti di vista, qui non mi sono pesati perché venivano separati dalla fine dei capitoli.
Ho letto questo libro grazie alla collaborazione intrapresa con l'autrice tramite il post di Chiaraeisuoilibri.
Devo dire che in sole 168 pagine questo libro mi ha trasmesso tantissimo. Mi ha trasmesso l'amore di Bent e Caleb due ragazzi come tanti,due esseri umani,che si ritrovano a non essere più solo loro stessi,che scoprono la verità sulla reincarnazione e su una delle loro vite precedenti. Mi ha trasmesso la loro confusione,per le cose che gli accadono,per i sentimenti che provano, per il dubbio che non siano loro quelle emozioni ma appartengano solo a Gavino e Selik. Mi ha trasmesso il sentimento di amicizia e di sostegno che lega prima Caleb e Richard e poi anche Bent e Richard, la voglia di sapere e conoscere di un ragazzo curioso,che in realtà non fa altro che cercare le risposte che aveva un tempo e che ora gli sono state sottratte. Ma non sono tutte positive le emozioni provate dai protagonisti di questo libro, c'è l'inadeguatezza che Caleb sente nei confronti della sua missione,quella di proteggere Bent, nell'impossibilità di dargli un aiuto concreto, ma c'è anche la paura e lo sconforto di Bent che vorrebbe solo che tutto finisse,che si è ritrovato,prima di conoscere Caleb, a desiderare l'oblio. Ma è proprio questo il bello perché queste paure,queste insicurezze iniziano un lento processo di cicatrizzazione quando lo spirito di Caleb e quello di Bent si scontrano, un percorso ancora non concluso,ma che li sta guarendo. È proprio questa dolcezza che mi ha fatto pensare ad un'altra storia,quella di Nick e Charlie,di Heartstopper, una dolcezza,un esserci l'uno per l'altro che ho ritrovato ed amato anche in questo libro,un sentimento capace di sanare lo spirito.
⚠️⚠️⚠️⚠️Allerta spoiler⚠️⚠️⚠️
Il finale è qualcosa di assurdo un po' me l'aspettavo l'identità del demone,ma al tempo stesso non potevo credere che corrispondesse a quella di un ragazzo che sembrava così altruista e a cui sembrava importare davvero dei suoi amici. Queste considerazioni mi hanno tenuto con il fiato sospeso perché se da una parte si capisce la vera identità di Nigel dall'altra si passa il libro ad aspettare il fatidico momento della verità, un'attimo che potrebbe concludersi come in precedenza,mutare,in cui magari lo spirito di Nigel riuscirebbe a prendere il sopravvento su quello di Chiarda (cosa impossibile visto che è ormai morto,ma sarà un'informazione che verrà data solo alla fine) e a cambiare ed evitare una battaglia. Ma,se questo colpo di scena è atteso dal lettore che può intuirlo quello finale mi ha fatto dire "E adesso?..." perché dov'è finito Caleb? Cosa gli è successo? Nel secondo volume ricomparirà come nulla fosse ma con dei "poteri" in più oppure sarà compito di Richard e Bent cercarlo? E c'entrano qualcosa gli angeli ed i demoni di quel mondo magico che i ragazzi credono appartenere ad un'epoca lontana dalla loro in cui invece la magia non esiste? E se ci fosse di più dietro la reincarnazione delle loro anime? E se avessero una missione più grande? Per scoprirlo non resta altro da fare che attendere il secondo volume con il fiato sospeso...
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Ho cominciato a leggere questo libro, incuriosito dalla trama, ma anche e soprattutto da quanto dicevano altr* lettor" di cui tendo a fidarmi. E devo dire che la fiducia era nuovamenre ben riposta. Il libro si apre su due ragazzi, un sacerdote e un aspurante tale, che hanno appena sconfitto e abbattuto un demone con l'aiuto di un angelo. Il sacerdote però è perito nell'intento, ma l'altro ragazzo non accetta questa morte e chiede all'angelo di riportare il suo ragazzo in vita. Questo si rivela possibile solo se il sopdavvissuto accetterà di dividere il suo cuore con il compagno. Ci troviamo subito dopo nell'Inghilterra odierna, dove un sedicenne ancora un po' infantile si trova ad assistere al malore improvviso di un compagno di classe. Da questo momento le loro vite si intrecciano indissolubilmente, anche perché scopriranno di essere connessi ai due ragazzi che abbiamo visto nel prologo. Il rapporto tra i due comoagni di scuola (Caleb e Bent) muta in modo molto rapido - si scopriranno innamorati l'uno dell'altro in un tempo breve -, ma questo cambiamento è ben motivato e per nulla forzato. Entrambi i personaggi sono ben delineati e il loro comportamento, così come quello del comune amico Richard, è credibile. Tutta l'incastellatura fantasy che si basa su reincarnazione e trasmigrazione dell'anima (i tre ragazzi inglesi scoprono di essere la reincarnazione dei due ragazzi e dell'angelo visti all'inizio), regge perfettamente e sostiene tutta la narrazione. Ben calibrata sia la crescita dei tre personaggi sia lo svilupparsi del rapporto d'amore tra Caleb e Bent, mai smielato (i due ragazzi sono maschi all'inizio e rimangono maschi nonostante si amino). Il libro si chiude su un vero e proprio cliffhanger che, dopo il climax e lo svelamento dell'elemento "investigativo" (l'identità del demone che ha legato i tre ragazzi alle loro precedenti esistenze), prepara il terreno per il secondo volume. Lo stile è scorrevole e nient'affatto pesante e la narrazione passa da momenti angst o h/c a momenti teneri o divertenti in modo naturale. Consigliatissimo.
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Ho acquistato questo libro a occhi chiusi e con fiducia perché conoscevo già bene l'autrice, e devo dire che è stata una fiducia ben riposta. Ho divorato il libro in pochi giorni! Dipinge una storia d'amore che riesce a esser tenera senza essere sdolcinata, piena di momenti commoventi e anche qualche guizzo di divertimento, all'interno di una trama fantasy che si sviluppa tra presente e passato, con richiami a creature angeliche e soprannaturale, e un world building tratteggiato in modo leggero, ma ben fatto, solido, sempre coerente, presente e soprattutto coinvolgente. La presenza di richiami alchemici dà un guizzo di originalità a un tema fantasy molto usato, quello degli angeli, rendendo tutto interessante. I personaggi sono ben delineati, sia quelli principali che quelli secondari. Il mio preferito è stato Richard, il "terzo incomodo" della coppia, un personaggio in cui l'essere nerd "secchione" non è solo una banale caratteristica di personalità... il senso si rivelerà più avanti nella trama, ed è un dettaglio che rende il personaggio molto solido. L'unica critica negativa che mi sento di fare è il finale... più che il finale aperto che mi aspettavo dal primo libro di una saga, è un vero e proprio cliffhanger! Non c'è una conclusione dell'arco narrativo, che verrà risolto nel prossimo volume (o in quello dopo ancora, persino? Elena, non ci lasciare troppo appesi!) Non è un vero e proprio difetto, ma... mi ha lasciata a urlare improperi al soffitto nella mia stanza, con buona pace dei vicini di casa! E adesso chi aspetta?