Nell’Occidente cristiano-giudaico – anche su indicazione del Genesi dove si ordina all’uomo di sottomettere i pesci del mare, gli uccelli del cielo e via dicendo – si è guardato per millenni agli animali come fonte di cibo, forza lavoro o, nel migliore dei casi, compagnia. Ma i nodi di questa visione fondata sulla presunta superiorità umana rispetto alle altre specie stanno ormai venendo al pettine, con tutte le catastrofiche conseguenze che ha avuto e avrà sulla natura e sul pianeta.In realtà, gli animali hanno gli stessi nostri diritti di abitare la Terra e, se si indaga nella letteratura, nella filosofia e soprattutto nelle scienze, si scopre che spesso hanno aiutato l’uomo a progredire, lo hanno ispirato o indirizzato nelle scoperte. In questo libro Piergiorgio Odifreddi, con la sua straordinaria capacità di metterci sempre un nuovo tarlo razionale nel cervello, fa una sorprendente carrellata di storie di scienza che, oltre all’uomo, hanno avuto per protagonisti degli animali. Si passa così dai conigli che, con la loro proverbiale prolificità, hanno esemplificato i numeri di Fibonacci ai ragni il cui filo resistentissimo, notò il chimico-scrittore Primo Levi, si solidifica secondo un processo più efficace di quelli messi a punto dall’uomo: per trazione. Il curioso, coltissimo e originale percorso di Odifreddi si snoda poi tra le rane e le torpedini di Galvani (queste ultime già utilizzate, secondo Plinio, nell’antichità per fare degli elettroshock naturali) e i moscerini di Morgan, indispensabili per gli studi sull’ereditarietà. E che dire del cane di Pavlov che (come le oche di Lorenz) ebbe lo straordinario merito di spostare l’attenzione degli psicologi dall’introspezione all’osservazione dei comportamenti? Eccezionali insegnamenti ci sono giunti da api e formiche, scimpanzé e mucche (quella di Jenner, pioniere dei vaccini). E poi, perché mai il gatto di Peano riesce sempre a cadere in piedi?Insomma, siamo ancora convinti di poter fare a meno degli animali…? Forse no, visto che è stata una semplice lumaca di mare a darci un’avveniristica lezione sulle sinapsi (tema su cui è fioccato più di un premio Nobel per la Medicina)!
Piergiorgio Odifreddi is an Italian mathematician, logician and aficionado of the history of science, who is also extremely active as a popular science writer and essayist, especially in a perspective of philosophical atheism as a member of the Italian Union of Rationalist Atheists and Agnostics.
Un libro carino, ma ogni capitolo mi sembra riduttivo e fine a se stesso, qualche pagina per ogni argomento e filone scientifico collegato in qualche modo (più o meno distante) al mondo animale. Ho trovato qualche spunto interessante fra le opere citate.
👨🎓Il titolo avrebbe dovuto essere "Io so TUTTO - Il nuovo calendario di Frate Piergiorgio" 🤷♀️Invece si chiama "Sorella scimmia, fratello verme" (foto), che adesso più che richiamo al cantico mi sembrano appellativi in famiglia. 🚁Me lo immagino lui a scrivere come se facesse l'elicottero coi gioielli di famiglia, niente mi sta antipatico non ce la posso fare. 📖L'unica cosa che mi è piaciuta molto è la bibliografia, accessibile (superficiale?) e divisa in settori, dalla quale si può attingere a piene mani anziché i soliti astrusi titoloni formato APA che si possono trovare solo con abbonamenti alle università.
PS "Piergiorgio Odifreddi - Sorella scimmia, fratello verme. Storie straordinarie di animali, scrittori e scienziati." Lui sarà pure un matematico, ma partendo dalla bacchettata che noi arrogantemente non ci consideriamo animali, mette poi un sottotitolo così. E ma allora dillo
Odifreddi è un erudito enciclopedico con io grande difetto di avere uno stile di scrittura che non riesce ad evitare che io mi metta a sbadigliare oppure mi distragga. È un limite mio evidentemente che non gli rende giustizia e per questo insisto nell'affrontare suoi scritti, ma gli esiti raramente cambiano.
Libro curioso che ripercorre una serie di scoperte scientifiche e naturalistiche. Lettura molto scorrevole (tranne gli ultimi capitoli relativi ai microrganismi) ma che affronta ogni tema in maniera molto superficiale, dando giusto due nozioni in croce.