L'idea generale sulle teorie del complotto è che siano un qualcosa di pericoloso e al tempo stesso di estremamente marginale, mentre i complottisti sarebbero dei pazzoidi che vanno in giro con gli occhi sgranati convinti di essere inseguiti da elicotteri neri. È un assunto, questo, che conforta la maggior parte delle persone: noi non siamo come loro. Ma la realtà è ben più complessa: le ricerche e gli studi più recenti dimostrano inequivocabilmente che il complottista può essere più o meno chiunque. Perché chiunque - in una o più fasi della sua vita - ha creduto ad almeno una teoria del complotto: in gergo, è finito «nella tana del Bianconiglio». Partendo dai Protocolli dei Savi di Sion, passando per QAnon e spingendosi fino alla pandemia e all'assalto al Congresso degli Stati Uniti, Leonardo Bianchi costruisce un quadro organico delle teorie del complotto, spiegando come nascono, in che modo e perché si diffondono, e cosa rivelano della società in cui viviamo. Il tutto senza mai rinunciare a quel rigore dell'analisi e del giudizio che ne fanno una delle voci più credibili e potenti del giornalismo italiano
Leonardo Bianchi (1986) è laureato in Giurisprudenza all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna. Giornalista e blogger, è news editor di VICE Italia. Collabora (o ha collaborato) con Valigia Blu, Internazionale e altre testate. Dal 2008 scrive di politica, attualità e cultura anche sul suo blog satirico La Privata Repubblica.
Ha pubblicato La Gente. Viaggio nell'Italia del risentimento (Minimum Fax, 2017).
Questi non sono una banda di pazzerelli un po' esagitati che credono alla terra piatta e al grafene nei vaccini: questi sono pericolosi, molto pericolosi! Dalla dittatura sanitaria, alla sostituzione etnica e al suprematismo bianco, si arriva a Trump e Musk, all'assalto a Capitol Hill, e alle stragi. E temo moltissimo che questo testo (molto documentato, link a tutte le fonti e corposa bibliografia alla fine) non esageri per niente.
Meglio non leggere le loro farneticazioni col sopracciglio alzato per aumentare la propria autostima sentendosi molto più intelligenti di coloro che credono alla qualunque: remember Luca Trani e Macerata E cosa c'è in fondo alla tana del Bianconiglio? Sempre o quasi una bella manciata di antisemitismo.
I saggi che pubblica la minimum fax li trovo sempre ben concepiti ed editati. Il libro di Bianchi esplica in maniera molto diretta e semplice le origini e gli sviluppi delle teorie complottistiche, con la loro matrice di estrema destra, informando non solo del quadro americano, ma globale, citando puntualmente anche la situazione in Italia. Come in un documentario sul complotto dei terrapiattisti (dal titolo "La terra è piatta", in originale "Behind the curve" che si può trovare su Netflix e che consiglio), ho trovato molta umanità da parte dell'autore nel trattare la condizione psicosociale dei complottisti, è troppo semplice ridurre tutto a un "vabbè ma questi sono matti". Lo consiglio vivamente.
Che fortuna aver trovato questo saggio! Mi è piaciuto davvero molto! Leonardo Bianchi ci porta nel mondo delirante dei complottisti, partendo dalla vicenda più recente ossia la pandemia. Racconta di come le teorie complottiste, portate avanti soprattutto dall'estrema destra, siano arrivate anche in politica e siano estremamente pericolose con la loro disinformazione. Negli ultimi due capitoli invece si parla dei deliri razzisti (che hanno anche portato ad attentati) e sui famigerati QAnon. Se vi interessa, è davvero un ottimo saggio per avere un'idea di quanto siano diffuse queste teorie e da qui approfondire!
Un libro sul disagio attuale, che può essere anche letto al contrario, come testimonianza degli illuminati che hanno combattuto contro le versioni “ufficiali” date dai mass media corrotti e dai politici bugiardi. Il caso QAnon spiegato bene, il caso Covid che letto da un complottista non farebbe che confermare il suo punto di vista. La bellezza è negli occhi di chi guarda, diceva il Poeta; il buonsenso è nella testa di chi legge, mi viene da aggiungere.
Un testo introduttivo efficace, ricco di riferimenti e scritto in uno stile giornalistico scorrevole e di facile comprensione. L'analisi non è mai particolarmente illuminante o originale, e la ricostruzione di diverse dinamiche è spesso piuttosto sbrigativa (in qualche caso anche semplicistica). L'intera sezione centrale, dedicata alla descrizione delle principali fantasie di complotto degli ultimi decenni, è decisamente sciapa e didascalica; lo schema dell'"inizio raccontando un fatto di cronaca e via via aggiungo contesto e analisi" è ripetuto fino allo sfinimento e mostra le corde abbastanza presto. Molto meglio le sezioni successive, specialmente quella sulle sorti post-Trump di Qanon, difficilmente discusse in altre pubblicazioni per via della loro assoluta contemporaneità. Peccato per il finale sulle "vie d'uscita" dal mindset cospirazionista: è ben impostato, ma decisamente troppo compresso per risultare incisivo.
Buon saggio per coloro (come la sottoscritta) digiuni dell'argomento. La parte a mio avviso più riuscita è la quarta, che descrive dalle origini fino alle conseguenze estreme la parabola di Qanon, dedicando spazio anche alle conseguenze sociali che il singolo soffre per l'adesione all'una o all'altra teoria del complotto, soprattutto nel momento in cui, resosi conto dell'inganno, si scopre tradito e ormai isolato dai suoi affetti. Meno approfondita la trattazione delle varie teorie del complotto variamente legate al covid-19, anche se Bianchi fornisce un elenco di testi su cui formarsi ulteriormente (su tutti, Spillover) e strumenti per orientarsi. Unico difetto, l'autore, per avvalorare la narrazione (a maggior ragione visto il problema di fondo che i complottisti hanno con le fonti) in alcuni punti bombarda il lettore di fonti e citazioni, lasciandolo confuso (ripeto, solo a volte) sull'effettiva natura e portata di alcuni fenomeni. Molto utile per neofiti.
Secondo libro di Leonardi Bianchi, dopo "La gente", che mi aveva molto entusiasmata. "Complotti!", rispetto a "La gente" sconta la pecca - a mio avviso - di essere meno investigativo, più ricostruttivo e soffermarsi più sui chi e i come che sui cosa e i perché: nello stile di Bianchi, devo dire, e di molta prosa saggistica di attualità, che talvolta appare come una compilazione di eventi e nomi, in maniera talvolta anche troppo dispersiva. Ad esempio, per quanto mi riguarda, sarebbe bastato occuparsi del documento dei Protocolli dei Savi di Sion, ripercorrerne la storia filologica, storica, sociale e politica da quando fu 'creato' ad oggi, e riscontrarne tutti gli intrecci con tutto il sottobosco di teorie del complotto e di 'manipolazioni' della "pancia del paese". Leggo questo libro - come molti altri, m'immagino, ci uniscono queste lettere - in giorni tristissimi per il nostro paese, in cui quei partiti che adoperano - affatto ingenuamente, anzi, tutt'altro - alcune delle teorie elencate in questo libro e nell'altro, La gente, fanno morire delle persone in mare, senza assistenza, consapevolmente, per il gusto e per la dimostrazione di forza che ne ricavano. Ed è per questo che ho apprezzato molto, più di tutto, la delicatezza con cui Leonardo Bianchi ha saputo trattare, soprattutto nelle sue ultime pagine, la fragilità di chi si affida alle menzogne di chi promette un futuro migliore, più luminoso, mentre dentro di noi c'è il baratro della solitudine e della disperazione. Il sistema economico e sociale quasi ci costringe e sospinge verso questa cecità in isolamento, e allora è vero quanto dice Erica Lagalisse, e riporta Bianchi, che essere consapevoli della falsità di certe teorie è anche quello privilegio. Forse saremo sempre criptocattolici, è una colpa? non lo so, ma nessuno si salva da solo; e certo, dobbiamo combattere come atto politico e di responsabilità etica qualsiasi affermazione di intransigente razzismo, misoginia e intolleranza nei confronti di gruppi di persone che non godono dei nostri stessi privilegi; ma c'è bisogno, quanto mai, di comprendere i fenomeni, capire i perché e i cosa, e domandarsi come si possa migliorare le condizioni di vita di tutti, proprio per evitare che qualcuno possa chiudersi in un'allucinatoria realtà parallela e paranoide.
(libro letto per documentarmi/confrontarmi per una cosa che sto scrivendo)
Diciamo che è meglio di un altro libro che ho letto dello stesso autore, anche se ora che ho letto questo ho visto che l'altro (che è venuto dopo) ne ricicla una parte del materiale, cosa che non mi fa apprezzare di più l'autore. Ma rispetto all'altro questo libro è comunque più solido, meno frettoloso, c'è dietro più ricerca, più dettaglio. I difetti comunque sono gli stessi: primo, prende molto da altri libri o articoli e aggiunge poco di originale, di proprio; secondo, tende a farsi soprattutto un lungo elenco dei diversi oggetti presi in esame (in questo caso, alcune delle più recenti teorie del complotto, tra cui soprattutto quelle legate al Covid-19, e poi il caso di QAnon) senza unirli in un discorso sufficientemente organico e ragionato. Subito prima di questo ho letto il libro in inglese di un ricercatore americano sempre sul movimento QAnon: l'autore inglese non solo ha fatto un lavoro di ricerca sui testi, ma ha contattato personalmente molti seguaci od oppositori del movimento, ha passato le giornate a seguirne direttamente le comunità on-line, è arrivato a infiltrarsi nei loro convegni e raduni. Poi, certo, lui può farlo perché vive e abita negli USA, mentre un ricercatore italiano da questo punto di vista ha molti più limiti. Però, insomma, è inevitabile notare la differenza in termini di risultati. Il libro non lo boccio comunque, ma perché a confronto con l'altro libro dell'autore risulta comunque migliore e alla fine, soprattutto per avvicinarsi a quel che è QAnon, una sua utilità ce l'ha.
Sicuramente l'autore non vuole correre rischi, e documenta con le fonti ogni fatto raccontato tramite note a piè di pagina. Parlando di complotti, è quasi necessario. Tuttavia, trovo che il libro sia parzialmente riuscito: si concentra sullo specifico del complottismo degli ultimi anni, con focus sul complottismo da pandemia e QAnon. L'approfondimento c'è, ma a volte si assiste a un elenco di fatti arido e sinceramente anche a tratti noiosetto: mi sarebbe piaciuto qualche excursus storico più ampio e qualche analisi psicologica e sociale maggiore. Ciononostante, il libro raggiunge un obiettivo: diminuire la già scarsa fiducia nell'umanità e nel futuro che il lettore poteva avere.
Interessante analisi sulle teorie del complotto. Come nascono, in che modo si sviluppano e come possono condizionare praticamente chiunque. Il libro spiega bene quanto la propensione a credere in una teoria del complotto è di fatto universale. L’autore analizza un momento storico come quello attuale perfetto per il proliferare delle teorie del complotto con due momenti chiave: la pandemia e l’assalto al congresso negli Stati Uniti il 6 gennaio del 2021. Un libro molto utile per cercare di capire cosa succede in un mondo che sembra ormai definitivamente impazzito.
*Sarebbero 2 stelle e mezzo Questo libro incuriosisce su una tematica quanto meno attuale. Fornisce dettagli e riferimenti senza sbilanciarsi in conclusioni, cosa che non sono riuscita pienamente ad apprezzare. L'intento era magari quello di imparzialità e di narrazione giornalistica, poteva però trovare spazio un'analisi ulteriore, che facesse fare al saggio quel salto di qualità nel mostrare ragionamenti elaborati sui fatti riportati e non solo un elenco di avvenimenti. La narrazione risulta inoltre a compartimenti un po' stagni, dove ogni capitolo a mio avviso riesce a parlarsi poco con gli altri. Avrei anche apprezzato un approfondimento migliore sulla situazione del nostro paese, grande assente in un libro di autore italiano.
Micro-recensioni (solo in italiano) per questo e per altri libri in questo post sul mio blog.
Potevo far passare un anno come il 2024 senza leggere qualcosa sul complottismo? Ovviamente no, e quindi ecco Leonardo Bianchi con Complotti! (l'autore riprende il titolo anche per un'ottima newsletter che seguo abitualmente e che consiglio) e Le prime gocce della tempesta. Vi si racconta di cospirazioni pandemiche, di Qanon, di estremamente presunta sostituzione etnica e di estremamente reale terrorismo di estrema destra. Due letture sconfortanti ma necessarie.
Leonardo Bianchi è uno dei migliori giornalisti e scrittori investigativi. La sua capacità di analisi è di ricerca di fonti è incredibile. Una fonte per allargare la propria conoscenza e informazione per essere portatori di fatti e non di congetture. Grazie Leonardo.