What do you think?
Rate this book
Requiem #1
Requiem d'inverno
Lei è un Obolo, il migliore di tutti.
Lui è il Dio degli Inferi.
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak. Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei Morti?
Lui è il Dio degli Inferi.
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti. In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak. Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron. Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il Dio dei Morti?
493 pages, Kindle Edition
Published November 13, 2021
6 people are currently reading
124 people want to read
Ratings & Reviews
Friends & Following
Create a free account to discover what your friends think of this book!
Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 47 reviews
December 13, 2021
Il richiamo dell’Ade è qualcosa che quasi non riesco a ignorare.
Ultimamente pare essere diventato di moda ambientare storie d’amore tra i confini dell’oltretomba e francamente ero un po’ restia sul cominciare Requiem d’Inverno. Tenerlo da conto e liberarmi delle numerose letture a tema o cavalcare l’onda della novità col rischio di non apprezzarlo come dovrei? Che dilemma.
Eppure la curiosità – come al solito- ha avuto la meglio e io ho deciso di tuffarmi in questa nuova lettura. E che lettura!
Se ero partita con un accenno di idea su ciò che avrei trovato in questo libro, be’, mi sono ricreduta dopo pochissime pagine. La storia della giovane Lenora è complicata, forse anche troppo. Prima donna, poi Obolo, sempre adorata figlia e altrettanto amata sorella. Ma anche promessa sposa e destinata principessa. Tutto in una vita sola.
Voi vi chiederete come sia possibile tutto questo, vero?
Sì, in effetti qualcosa potrebbe risultare pesante in fase di lettura. L’ennesima aggiunta ad una vita già di per sé rocambolesca. Cambi di idea repentini, tira e molla morali, camei di personaggi che destabilizzano e che spariscono subito dopo.
Ma qualche nota stonata non diminuisce certamente l’attrattiva del libro.
Una lettura che mi ha piacevolmente stupita. Una narrazione cruda e intensa per un romanzo ricco di originalità, mistero e perché no, amore.
Ultimamente pare essere diventato di moda ambientare storie d’amore tra i confini dell’oltretomba e francamente ero un po’ restia sul cominciare Requiem d’Inverno. Tenerlo da conto e liberarmi delle numerose letture a tema o cavalcare l’onda della novità col rischio di non apprezzarlo come dovrei? Che dilemma.
Eppure la curiosità – come al solito- ha avuto la meglio e io ho deciso di tuffarmi in questa nuova lettura. E che lettura!
“Resterai nell’Ade e farai tutto ciò che ti chiederò, senza battere ciglio?”
“Siete un dio, sovrano dell’Ade. Il vostro volere è sacro.”
“Oh, davvero? E te ne sei accorta soltanto adesso?”
Se ero partita con un accenno di idea su ciò che avrei trovato in questo libro, be’, mi sono ricreduta dopo pochissime pagine. La storia della giovane Lenora è complicata, forse anche troppo. Prima donna, poi Obolo, sempre adorata figlia e altrettanto amata sorella. Ma anche promessa sposa e destinata principessa. Tutto in una vita sola.
Voi vi chiederete come sia possibile tutto questo, vero?
Sì, in effetti qualcosa potrebbe risultare pesante in fase di lettura. L’ennesima aggiunta ad una vita già di per sé rocambolesca. Cambi di idea repentini, tira e molla morali, camei di personaggi che destabilizzano e che spariscono subito dopo.
Ma qualche nota stonata non diminuisce certamente l’attrattiva del libro.
Una lettura che mi ha piacevolmente stupita. Una narrazione cruda e intensa per un romanzo ricco di originalità, mistero e perché no, amore.
“Lenora, ricorda che la morte e l’amore sono entrambi inesorabili, esattamente come il tempo. Non puoi fermarli, né piegarli ai tuoi desideri. Ti trascinano dove non vuoi andare e sono impietosi. Non lasciano scampo, mai, neanche quando potresti pensare il contrario.”
Krisha, ora devo assolutamente capire cos’hai in serbo per il povero Obolo Lenora.
Cherry.
https://www.thedirtyclubofbooks.it/re...
November 17, 2021
La storia di Krisha è originale, fuori dai soliti schemi infatti quando ho cominciato la lettura di questo libro non mi aspettavo ciò che invece ho trovato. Una sorpresa positiva, ovviamente ed è sempre bello quando capita.
Krisha ha saputo tracciare una storia del tutto poco ordinaria creando personaggi nuovi e interessanti su cui vuoi saperne di più a cominciare dalla protagonista indiscussa e voce narrante, una principessa diversa dal solito che di certo vi conquisterà.
Consiglio la lettura di questo libro agli amanti del fantasy in primis, ma anche a chi cerca del romance e a chi è appassionato di dark perchè qui troverete davvero di tutto.
Krisha ha saputo tracciare una storia del tutto poco ordinaria creando personaggi nuovi e interessanti su cui vuoi saperne di più a cominciare dalla protagonista indiscussa e voce narrante, una principessa diversa dal solito che di certo vi conquisterà.
Consiglio la lettura di questo libro agli amanti del fantasy in primis, ma anche a chi cerca del romance e a chi è appassionato di dark perchè qui troverete davvero di tutto.
February 27, 2022
Un vero e proprio romanzo gotico! Atmosfere cupe e a tratti macabre, una penna molto descrittiva e quasi barocca, una protagonista non sempre gradevole o affascinante divisa tra il legame ossessivo e incestuoso condiviso con il fratello (fatto di tira e molla) e la fuga dal legame (magico) inspiegabile e pericoloso con il principe degli inferi.
Devo dire che questo romanzo si è provato molto diverso da ciò che mi aspettavo, ma la lettura mi ha divertita moltissimo lo stesso: le vicende di Lenora, sospesa tra il mondo dei vivi e quello dei morti grazie alla sua professione di Obolo, ma sopratutto grazie al suo misterioso legame con Acheron, sono ricche di drammi e svolte improvvise.
Davvero interessante e originale il mondo creato dall’autrice, dove gli Oboli sono giovani donne pagate per traghettare attraverso un varco dimensionale le anime dei morti (sigillate nei loro cadaveri cucendo occhi e bocca) e pagano il pedaggio cedendo parte della loro energia vitale ai giudici dell’ oltretomba.
Sono molto curiosa di vedere cosa ci riserverà il seguito perché molto è ancora rimasto da scoprire.
Perché Acheron ha fatto quello che ha fatto? Perché Lenora è così perseguitata dal ricordo della sorellina morta, e perché quest’ultima non si trova nei campi fioriti? Non vedo l’ora di sapere !
Devo dire che questo romanzo si è provato molto diverso da ciò che mi aspettavo, ma la lettura mi ha divertita moltissimo lo stesso: le vicende di Lenora, sospesa tra il mondo dei vivi e quello dei morti grazie alla sua professione di Obolo, ma sopratutto grazie al suo misterioso legame con Acheron, sono ricche di drammi e svolte improvvise.
Davvero interessante e originale il mondo creato dall’autrice, dove gli Oboli sono giovani donne pagate per traghettare attraverso un varco dimensionale le anime dei morti (sigillate nei loro cadaveri cucendo occhi e bocca) e pagano il pedaggio cedendo parte della loro energia vitale ai giudici dell’ oltretomba.
Sono molto curiosa di vedere cosa ci riserverà il seguito perché molto è ancora rimasto da scoprire.
Perché Acheron ha fatto quello che ha fatto? Perché Lenora è così perseguitata dal ricordo della sorellina morta, e perché quest’ultima non si trova nei campi fioriti? Non vedo l’ora di sapere !
March 10, 2022
Recensione completa sul blog t.ly/OgQo
Il romanzo racconta la storia di Lenova. Un obolo, colei che accompagna i morti nell’aldilà, pagando loro la traversata ad un giudice di Ade.
Il compito seppur molto importante è gravoso, stanca la mente e il fisico. Lei è descritta come una bellissima e giovane donna. Vive con l’amato fratello Julian, che vi avviso, tra loro ce amore romantico, e la madre. Il romanzo è in ambientazione storica, cosi come le usanze, di fatto la giovane avrà la proposta per un corteggiamento dal bel Duca di Burdak, che certo è bello ma anche un uomo che corre su ogni gonnella, un personaggio viscido. Lenova è comunque consapevole di essere ormai adulta e si rassegna alle pressione accettando questo corteggiamento.
🍂 «Sono io che ti ho chiamata.» «Voi?»
Ho la voce ormai fievole, un esile sussurro che si spezza sul suo respiro, profumato di narcisi.
«Sì. Condividi con me il tuo soffio vitale, piccola umana. Salvami.» 🍂
Durante una sua attraversata però, incontra il Sommo Giudice, questo scatena in lei sentimenti profondi e devastanti. Il giudice di fatto è bellissimo ma la sua aura è pericolosa e cupa.
🍂 “Resterai nell’Ade e farai tutto ciò che ti chiederò, senza battere ciglio?”
“Siete un dio, sovrano dell’Ade. Il vostro volere è sacro.”
“Oh, davvero? E te ne sei accorta soltanto adesso?”🍂
Il romanzo racconta la storia di Lenova. Un obolo, colei che accompagna i morti nell’aldilà, pagando loro la traversata ad un giudice di Ade.
Il compito seppur molto importante è gravoso, stanca la mente e il fisico. Lei è descritta come una bellissima e giovane donna. Vive con l’amato fratello Julian, che vi avviso, tra loro ce amore romantico, e la madre. Il romanzo è in ambientazione storica, cosi come le usanze, di fatto la giovane avrà la proposta per un corteggiamento dal bel Duca di Burdak, che certo è bello ma anche un uomo che corre su ogni gonnella, un personaggio viscido. Lenova è comunque consapevole di essere ormai adulta e si rassegna alle pressione accettando questo corteggiamento.
🍂 «Sono io che ti ho chiamata.» «Voi?»
Ho la voce ormai fievole, un esile sussurro che si spezza sul suo respiro, profumato di narcisi.
«Sì. Condividi con me il tuo soffio vitale, piccola umana. Salvami.» 🍂
Durante una sua attraversata però, incontra il Sommo Giudice, questo scatena in lei sentimenti profondi e devastanti. Il giudice di fatto è bellissimo ma la sua aura è pericolosa e cupa.
🍂 “Resterai nell’Ade e farai tutto ciò che ti chiederò, senza battere ciglio?”
“Siete un dio, sovrano dell’Ade. Il vostro volere è sacro.”
“Oh, davvero? E te ne sei accorta soltanto adesso?”🍂
March 26, 2022
Bellissimo!
Scritto divinamente! È una rivisitazione del mito di Ade e Persefone, ambientata in un mondo medievale in cui gli Oboli sono incarnati da giovani fanciulle che offrono ai Giudici dell’Oltretomba il loro soffio vitale.
Lo stile è una meraviglia! Molto poetico e fiabesco, anche se la storia è davvero cupa, l’eroina mi ha fatto pena, non fa che soffrire lottando disperatamente per il suo cuore e per la libertà. I personaggi maschili, terreni e ultraterreni che siano, mi sono parsi tutti da condannare, però sono impeccabili nella loro caratterizzazione.
Sono molto curiosa di sapere come proseguirà la storia!
Scritto divinamente! È una rivisitazione del mito di Ade e Persefone, ambientata in un mondo medievale in cui gli Oboli sono incarnati da giovani fanciulle che offrono ai Giudici dell’Oltretomba il loro soffio vitale.
Lo stile è una meraviglia! Molto poetico e fiabesco, anche se la storia è davvero cupa, l’eroina mi ha fatto pena, non fa che soffrire lottando disperatamente per il suo cuore e per la libertà. I personaggi maschili, terreni e ultraterreni che siano, mi sono parsi tutti da condannare, però sono impeccabili nella loro caratterizzazione.
Sono molto curiosa di sapere come proseguirà la storia!
October 18, 2023
Ho letto recensioni dove questo libro viene definito lento e noioso, ma la mia esperienza di lettura con Requiem d'Inverno è stata totalmente all'opposto. È un libro che si prende il suo tempo, questo sicuramente, ma la storia in continua evoluzione, e succede veramente di tutto!
Il worldbuilding è originale ed ammaliante, a metà tra il gotico ed il fantasy, che trae solo un iniziale spunto dal mito di Ade e Persefone per prendere in una direzione del tutto propria.
Ho apprezzato tantissimo l'alternarsi della vicenda tra il mondo dei vivi ed il Regno dell'Ade, diversi ed interessanti entrambi.
Inizio subito la lettura del secondo e ultimo volume!
Il worldbuilding è originale ed ammaliante, a metà tra il gotico ed il fantasy, che trae solo un iniziale spunto dal mito di Ade e Persefone per prendere in una direzione del tutto propria.
Ho apprezzato tantissimo l'alternarsi della vicenda tra il mondo dei vivi ed il Regno dell'Ade, diversi ed interessanti entrambi.
Inizio subito la lettura del secondo e ultimo volume!
December 28, 2022
Molto carino, la prima parte fatica un po' ad ingranare ma dalla seconda in poi scorre meglio, la protagonista evolve meglio verso il finale maaaa devo dire di essere terribilmente curiosa di come si concluderà la storia nel secondo libro( e di come evolverà il rapporto tra i protagonisti)
È un peccato che il signore dell'Ade però sia poco presente da un certo punto in poi, tra le diverse rivisitazioni è quello che mi è piaciuto di più (giudizio di persefone e LO a parte)
È un peccato che il signore dell'Ade però sia poco presente da un certo punto in poi, tra le diverse rivisitazioni è quello che mi è piaciuto di più (giudizio di persefone e LO a parte)
July 5, 2022
Ammetto che di solito sono prevenuta verso gli autori italiani, che hanno tutti lo stesso stile di scrittura monotono e narrano tutti delle stesse tematiche. Invece questa scrittrice ha uno stile innovativo, e nonostante racconti del mito di Ade e Persefone (molto in voga) lo fa in un modo unico, creando il mondo degli oboli e inserendolo in un backgroung ottocentesco. Non si limita a parlare della storia d'amore, ma vediamo anche le singole avventure della protagonista, le sue ambizioni: ha una mente e una volontà all'infuori della relazione amorosa. Quindi i personaggi sono ben caratterizzati, la storia mai noiosa e le vicende non scontate. Insomma, si distingue dalla massa.
December 22, 2022
Ho scoperto questa dilogia per caso, attraverso un video TikTok.
Non ho abbandonato questo primo volume per la storia e la curiosità. Mi è sembrata una storia originale, che richiama leggermente il mito di Ade e Persefone e potrebbe piacere agli amanti della coppia, infatti è ispirata ad essa ma è completamente diversa sotto molti aspetti. La cosa che proprio non mi è piaciuta è la storia tra Leonora e julian, non capisco il senso di averla inserita, forse solo per la parte finale ma si poteva arrivare anche senza la storia d’amore fraterna, insomma.
Ci sono molte cose in effetti che avrei evitato. (Alcune cose che magari non si capiscono all’inizio verranno poi spiegate nel secondo e ultimo libro.)
L’ambientazione del regno dell’Ade non è niente male, avrei preferito alcune parti più descrittive ma la creazione di questo mondo non mi è dispiaciuta affatto.
Geniale l’idea di trasformare cerbero in tre cani/umani differenti e con diverse caratteristiche, obbedienti al loro sovrano solo quando esso è cosciente e spietati al primo cenno di debolezza.
Acheron molto impostato, serio e con altrettante debolezze che scopriremo piano piano.
Leonora, non saprei come definirla. Forte ma a tratti debole? La solita protagonista femminile, in questo volume non l’ho trovata particolarmente interessante.
Come anticipavo all’inizio ho proseguito per la curiosità verso il mondo creato e la coppia. La lettura di questo primo volume non mi ha presa particolarmente.
⭐️⭐️/5
Non ho abbandonato questo primo volume per la storia e la curiosità. Mi è sembrata una storia originale, che richiama leggermente il mito di Ade e Persefone e potrebbe piacere agli amanti della coppia, infatti è ispirata ad essa ma è completamente diversa sotto molti aspetti. La cosa che proprio non mi è piaciuta è la storia tra Leonora e julian, non capisco il senso di averla inserita, forse solo per la parte finale ma si poteva arrivare anche senza la storia d’amore fraterna, insomma.
Ci sono molte cose in effetti che avrei evitato. (Alcune cose che magari non si capiscono all’inizio verranno poi spiegate nel secondo e ultimo libro.)
L’ambientazione del regno dell’Ade non è niente male, avrei preferito alcune parti più descrittive ma la creazione di questo mondo non mi è dispiaciuta affatto.
Geniale l’idea di trasformare cerbero in tre cani/umani differenti e con diverse caratteristiche, obbedienti al loro sovrano solo quando esso è cosciente e spietati al primo cenno di debolezza.
Acheron molto impostato, serio e con altrettante debolezze che scopriremo piano piano.
Leonora, non saprei come definirla. Forte ma a tratti debole? La solita protagonista femminile, in questo volume non l’ho trovata particolarmente interessante.
Come anticipavo all’inizio ho proseguito per la curiosità verso il mondo creato e la coppia. La lettura di questo primo volume non mi ha presa particolarmente.
⭐️⭐️/5
This entire review has been hidden because of spoilers.
December 23, 2021
VOTO: 4,5 STELLINE.
RECENSITO DA LEXIE PER IL BLOG DI "LIBRI E SOGNALIBRI"
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
Vi è mai capitato di scoprire per puro caso un’autrice a voi sconosciuta e di restare ammaliate dalla sua incantevole storia?
Ecco. Questo è ciò che mi è successo con Krisha Skies e con la sua bellissima favola oscura, anche se si tratta soltanto del primo volume di una dilogia che promette tenebre, misteri… e scintille.
Lenora Beaufort ha ventun anni ed è un Obolo, una delle fanciulle destinate ad accompagnare i defunti nell’Aldilà, sotto lauta ricompensa da parte dei loro familiari. Per far ottenere ai trapassati la vita eterna nei Campi Fioriti dell’Ade, gli Oboli devono offrire in cambio un soffio di vita al Giudice Infernale che incontrano di volta in volta, donandogli così potenza e vigore.
Durante il trapasso di una sua cara amica, però, Lenora rischia di perdere il controllo, sia per il coinvolgimento emotivo legato alla morte di una persona a cui era legata, sia per il fatto di ritrovarsi faccia a faccia con Acheron, il Sommo Giudice in persona, (il sovrano infernale che aveva già incontrato il giorno stesso della sua iniziazione), l’unico in grado di destabilizzarla coi suoi tratti così divinamente perfetti e al contempo terribilmente umani.
E per la seconda volta Lenora è costretta a infrangere tutte le principali regole che vigono nell’Oltretomba.
«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia…
Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto…»
Acheron è malato e lei sembra essere la sua cura.
I loro incontri, inizialmente casuali e poi palesemente voluti da Lui, talvolta sono caratterizzati da un’insolita dolcezza, altre volte da una leggerezza che fa sorridere e infine da un’attrazione che in questo volume è ancora solo accennata e volutamente tenuta a freno.
Lenora si caccerà nei guai molto spesso, sia per colpa delle sue abilità di Obolo, sia a causa dell’interesse inspiegabile che Acheron nutre nei suoi confronti. Un interesse che nasconde un segreto importante e pericoloso che, a un certo punto, rischierà di sottrarre alla povera ragazza tutto ciò che ama, per una scelta compiuta da altri.
Lenora vive una travagliata guerra interiore. Da una parte c’è l’amore sbagliato che crede di provare per Julian, il fratello impetuoso e iperprotettivo, col quale ha un rapporto talmente intenso e morboso da sfociare in un desiderio reciproco a dir poco sconveniente.
D’altra parte ci sono i doveri nei confronti del suo futuro sposo (quel libertino odioso e infimo del Duca di Burdak) e infine quel legame strano ma potente che condivide col Sommo Giudice Infernale. Un legame che cresce lentamente… tra alti e bassi, tra battibecchi e scontri aperti, trascinando anche noi nella loro splendida altalena di emozioni.
Devo ammettere che quello di Lenora è un personaggio piuttosto particolare che ha scatenato in me emozioni contrastanti.
Ho biasimato molte delle sue scelte, soprattutto riguardo a suo fratello Julian, perché in sua presenza quella fanciulla finiva sempre per mostrare il lato peggiore di sé. Ho apprezzato moltissimo, invece, quello spirito coraggioso, fiero e indipendente, che lei lasciava emergere al cospetto di Acheron e della sua rude ma deliziosa arroganza.
La scrittrice usa uno stile davvero accattivante, talvolta rapido e diretto, talvolta un po’ più lento e descrittivo, ma sempre capace di catturare l’attenzione senza annoiarti mai. Uno stile che ho amato da impazzire perché prima ti fa conoscere il suo mondo dai tratti rinascimentali, fatto di feste in maschera e abiti sfarzosi, di potenti società segrete e abili macchinazioni politiche, e poi ti catapulta con veemenza in un’altra dimensione, quella oscura, quella fatta di nebbia e fango, di segugi infernali umanoidi e anime intrappolate all’interno di corpi prossimi alla decomposizione, ma anche fatta di immensi campi di fiori e palazzi regali la cui luminosità contrasta con l’altra faccia tenebrosa dell’Ade.
Il mondo dell’Oltretomba e quello della mitologia hanno sempre esercitato su di me un fascino indescrivibile, motivo per cui avevo delle aspettative molto alte nei confronti di questo romanzo.
Aspettative che, grazie a Dio, sono state pienamente soddisfatte.
Questa non è la classica storia romantica.
È una favola cupa che alterna attimi di infinita dolcezza a scene così crude da far venire la pelle d’oca e un terribile nodo allo stomaco.
Una versione del mondo dei morti che ho trovato assolutamente originale e accattivante.
E io non vedo l’ora di avere tra le mani il secondo volume della dilogia per scoprire quale destino travagliato la scrittrice riserverà alla nostra audace ma sventurata Lenora.
RECENSITO DA LEXIE PER IL BLOG DI "LIBRI E SOGNALIBRI"
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
Vi è mai capitato di scoprire per puro caso un’autrice a voi sconosciuta e di restare ammaliate dalla sua incantevole storia?
Ecco. Questo è ciò che mi è successo con Krisha Skies e con la sua bellissima favola oscura, anche se si tratta soltanto del primo volume di una dilogia che promette tenebre, misteri… e scintille.
Lenora Beaufort ha ventun anni ed è un Obolo, una delle fanciulle destinate ad accompagnare i defunti nell’Aldilà, sotto lauta ricompensa da parte dei loro familiari. Per far ottenere ai trapassati la vita eterna nei Campi Fioriti dell’Ade, gli Oboli devono offrire in cambio un soffio di vita al Giudice Infernale che incontrano di volta in volta, donandogli così potenza e vigore.
Durante il trapasso di una sua cara amica, però, Lenora rischia di perdere il controllo, sia per il coinvolgimento emotivo legato alla morte di una persona a cui era legata, sia per il fatto di ritrovarsi faccia a faccia con Acheron, il Sommo Giudice in persona, (il sovrano infernale che aveva già incontrato il giorno stesso della sua iniziazione), l’unico in grado di destabilizzarla coi suoi tratti così divinamente perfetti e al contempo terribilmente umani.
E per la seconda volta Lenora è costretta a infrangere tutte le principali regole che vigono nell’Oltretomba.
«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia…
Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto…»
Acheron è malato e lei sembra essere la sua cura.
I loro incontri, inizialmente casuali e poi palesemente voluti da Lui, talvolta sono caratterizzati da un’insolita dolcezza, altre volte da una leggerezza che fa sorridere e infine da un’attrazione che in questo volume è ancora solo accennata e volutamente tenuta a freno.
Lenora si caccerà nei guai molto spesso, sia per colpa delle sue abilità di Obolo, sia a causa dell’interesse inspiegabile che Acheron nutre nei suoi confronti. Un interesse che nasconde un segreto importante e pericoloso che, a un certo punto, rischierà di sottrarre alla povera ragazza tutto ciò che ama, per una scelta compiuta da altri.
Lenora vive una travagliata guerra interiore. Da una parte c’è l’amore sbagliato che crede di provare per Julian, il fratello impetuoso e iperprotettivo, col quale ha un rapporto talmente intenso e morboso da sfociare in un desiderio reciproco a dir poco sconveniente.
D’altra parte ci sono i doveri nei confronti del suo futuro sposo (quel libertino odioso e infimo del Duca di Burdak) e infine quel legame strano ma potente che condivide col Sommo Giudice Infernale. Un legame che cresce lentamente… tra alti e bassi, tra battibecchi e scontri aperti, trascinando anche noi nella loro splendida altalena di emozioni.
Devo ammettere che quello di Lenora è un personaggio piuttosto particolare che ha scatenato in me emozioni contrastanti.
Ho biasimato molte delle sue scelte, soprattutto riguardo a suo fratello Julian, perché in sua presenza quella fanciulla finiva sempre per mostrare il lato peggiore di sé. Ho apprezzato moltissimo, invece, quello spirito coraggioso, fiero e indipendente, che lei lasciava emergere al cospetto di Acheron e della sua rude ma deliziosa arroganza.
La scrittrice usa uno stile davvero accattivante, talvolta rapido e diretto, talvolta un po’ più lento e descrittivo, ma sempre capace di catturare l’attenzione senza annoiarti mai. Uno stile che ho amato da impazzire perché prima ti fa conoscere il suo mondo dai tratti rinascimentali, fatto di feste in maschera e abiti sfarzosi, di potenti società segrete e abili macchinazioni politiche, e poi ti catapulta con veemenza in un’altra dimensione, quella oscura, quella fatta di nebbia e fango, di segugi infernali umanoidi e anime intrappolate all’interno di corpi prossimi alla decomposizione, ma anche fatta di immensi campi di fiori e palazzi regali la cui luminosità contrasta con l’altra faccia tenebrosa dell’Ade.
Il mondo dell’Oltretomba e quello della mitologia hanno sempre esercitato su di me un fascino indescrivibile, motivo per cui avevo delle aspettative molto alte nei confronti di questo romanzo.
Aspettative che, grazie a Dio, sono state pienamente soddisfatte.
Questa non è la classica storia romantica.
È una favola cupa che alterna attimi di infinita dolcezza a scene così crude da far venire la pelle d’oca e un terribile nodo allo stomaco.
Una versione del mondo dei morti che ho trovato assolutamente originale e accattivante.
E io non vedo l’ora di avere tra le mani il secondo volume della dilogia per scoprire quale destino travagliato la scrittrice riserverà alla nostra audace ma sventurata Lenora.
March 6, 2022
ariannabooksfantasy_
🥀Il romanzo racconta la storia di Lenova. Un obolo, colei che accompagna i morti nell’aldilà, pagando loro la traversata ad un giudice di Ade.
Il compito seppur molto importante è gravoso, stanca la mente e il fisico. Lei è descritta come una bellissima e giovane donna. Vive con l’amato fratello Julian, che vi avviso, tra loro ce amore romantico, e la madre. Il romanzo è in ambientazione storica, cosi come le usanze, di fatto la giovane avrà la proposta per un corteggiamento dal bel Duca di Burdak, che certo è bello ma anche un uomo che corre su ogni gonnella, un personaggio viscido. Lenova è comunque consapevole di essere ormai adulta e si rassegna alle pressione accettando questo corteggiamento.
🍂 «Sono io che ti ho chiamata.» «Voi?» Ho la voce ormai fievole, un esile sussurro che si spezza sul suo respiro, profumato di narcisi. «Sì. Condividi con me il tuo soffio vitale, piccola umana. Salvami.» 🍂
Durante una sua attraversata però, incontra il Sommo Giudice, questo scatena in lei sentimenti profondi e devastanti. Il giudice di fatto è bellissimo ma la sua aura è pericolosa e cupa.
🍂 “Resterai nell’Ade e farai tutto ciò che ti chiederò, senza battere ciglio?” “Siete un dio, sovrano dell’Ade. Il vostro volere è sacro.” “Oh, davvero? E te ne sei accorta soltanto adesso?”🍂
È un racconto che di sofferenza, amore e avventura, in una società che rispetta il potete di Lei, ma lo teme abbastanza da volerla eliminare. Sono di fatto presenti, scene di violenza.
🍂 La mano che fino a un attimo prima infiammava i miei sensi scende sotto il seno e, in un movimento repentino, perfora la cassa toracica. 🍂
Lenova sembra un personaggio troppo influenzabile, sono rare le volte che decide pienamente solo in base a ciò che lei vuole, non è sicuramente una combattente, ma ribadisco che nel periodo storico in cui è narrato il racconto, potrebbe anche andarci a nozze, di fatto è spesso la madre a decidere per lei.
Non dimentichiamoci della presenza delle misteriose e divine creature! Ade, Vanth e Acheron, amante dei personaggi “non umani”, avrei avuto il piacere di leggere molto più su loro, ma risultano davvero ben descritti nel complesso.
🍂 Il mio cuore è ridotto in così tanti frantumi che potrebbe aver anche smesso di battere senza che me ne accorgessi. Potrei essere già morta e, allora, quale sarebbe il posto migliore per me, se non l’Ade?🍂
La scrittura di Krisha è molto fluida e coinvolgente, articolata senza appesantire la lettura e piena di elementi che dimostrano uno studio dietro. Un paranormalromance particolare, un intreccio storico e mitologico (inferi), ben strutturato e sicuramente piacevole da leggere.
🥀Il romanzo racconta la storia di Lenova. Un obolo, colei che accompagna i morti nell’aldilà, pagando loro la traversata ad un giudice di Ade.
Il compito seppur molto importante è gravoso, stanca la mente e il fisico. Lei è descritta come una bellissima e giovane donna. Vive con l’amato fratello Julian, che vi avviso, tra loro ce amore romantico, e la madre. Il romanzo è in ambientazione storica, cosi come le usanze, di fatto la giovane avrà la proposta per un corteggiamento dal bel Duca di Burdak, che certo è bello ma anche un uomo che corre su ogni gonnella, un personaggio viscido. Lenova è comunque consapevole di essere ormai adulta e si rassegna alle pressione accettando questo corteggiamento.
🍂 «Sono io che ti ho chiamata.» «Voi?» Ho la voce ormai fievole, un esile sussurro che si spezza sul suo respiro, profumato di narcisi. «Sì. Condividi con me il tuo soffio vitale, piccola umana. Salvami.» 🍂
Durante una sua attraversata però, incontra il Sommo Giudice, questo scatena in lei sentimenti profondi e devastanti. Il giudice di fatto è bellissimo ma la sua aura è pericolosa e cupa.
🍂 “Resterai nell’Ade e farai tutto ciò che ti chiederò, senza battere ciglio?” “Siete un dio, sovrano dell’Ade. Il vostro volere è sacro.” “Oh, davvero? E te ne sei accorta soltanto adesso?”🍂
È un racconto che di sofferenza, amore e avventura, in una società che rispetta il potete di Lei, ma lo teme abbastanza da volerla eliminare. Sono di fatto presenti, scene di violenza.
🍂 La mano che fino a un attimo prima infiammava i miei sensi scende sotto il seno e, in un movimento repentino, perfora la cassa toracica. 🍂
Lenova sembra un personaggio troppo influenzabile, sono rare le volte che decide pienamente solo in base a ciò che lei vuole, non è sicuramente una combattente, ma ribadisco che nel periodo storico in cui è narrato il racconto, potrebbe anche andarci a nozze, di fatto è spesso la madre a decidere per lei.
Non dimentichiamoci della presenza delle misteriose e divine creature! Ade, Vanth e Acheron, amante dei personaggi “non umani”, avrei avuto il piacere di leggere molto più su loro, ma risultano davvero ben descritti nel complesso.
🍂 Il mio cuore è ridotto in così tanti frantumi che potrebbe aver anche smesso di battere senza che me ne accorgessi. Potrei essere già morta e, allora, quale sarebbe il posto migliore per me, se non l’Ade?🍂
La scrittura di Krisha è molto fluida e coinvolgente, articolata senza appesantire la lettura e piena di elementi che dimostrano uno studio dietro. Un paranormalromance particolare, un intreccio storico e mitologico (inferi), ben strutturato e sicuramente piacevole da leggere.
November 6, 2024
Devo essere sincero, avevo delle grandi aspettative visto che è un retelling del mito di Ade e Persefone, uno dei miti più amati e conosciuti.
Detto questo, possiamo iniziare.
La storia si incentra su Lenora e la sua famiglia che, nonostante non ci sia più una figura maschile a capo di essa, conducono uno stile di vita agiato.
Oltre ad essere molto bella e desiderata da uno degli uomini più potenti del suo paese, il duca di Burdak, nasce con una qualità piuttosto rara, ovvero quello di essere un Obolo ( coloro che portano i defunti nell'Ade).
Tutto molto bello, fino a quando, durante una traversata, il Principe del regno dei defunti le farà stringere un patto con lui che la porterà a prendere decisioni anche piuttosto estreme.
Che cosa ne penso di questo libro?
Innanzitutto, posso dire che è molto lenta come scrittura e, durante la lettura, ho pensato che poteva essere velocizzata.
Capisco benissimo che è il primo volume di una dilogia quindi l'autrice, probabilmente, voleva dare più spazio alla presentazione dei personaggi e al worldbilding.
Confido che sia più movimentato nel secondo e ultimo volume.
Ci sono diverse scene crude o che comunque potrebbero in qualche modo disturbare il lettore ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo. La scena che mi ha fatto più senso in assoluto è stata quella del salasso. Le scene dove incidono le carni credo che siano quelle peggiori da vedere nei film e leggere nei libri.
Oltre a questo, ho notato come l'autrice di questo romanzo abbia scritto in modo meticoloso il dolore e la sofferenza che provava nei diversi punti della vicenda la protagonista: dolore fisico, psicologico dovuto alle percosse o alle vivende vissute e all'amore proibito verso il fratello. Ci sono tanti fattori che cambiano anche in modo radicale Lenora, divenendo anche più forte ma instabile.
Il Sommo Giudice, ovvero Acheron, devo essere sincero non l'ho ancora ben inquadrato. Ho notato che è immaturo sotto diversi punti di vista, dolce in certe circostanze ma in altre insensibile, cosa che mi fa capire che è un personaggio instabile. Spero vivamente che ci sia un cambiamento radicale in lui, perché a sto punto potrei preferire di gran lunga il dio della Vita o il padre di Acheron, che è studiato per fare la parte del cattivo e trasuda molto questa cosa.
In ogni caso, mi è piaciuto particolarmente e non vedo l'ora di acquistare il secondo volume per vedere come andrà a finire questa storia.
Detto questo, possiamo iniziare.
La storia si incentra su Lenora e la sua famiglia che, nonostante non ci sia più una figura maschile a capo di essa, conducono uno stile di vita agiato.
Oltre ad essere molto bella e desiderata da uno degli uomini più potenti del suo paese, il duca di Burdak, nasce con una qualità piuttosto rara, ovvero quello di essere un Obolo ( coloro che portano i defunti nell'Ade).
Tutto molto bello, fino a quando, durante una traversata, il Principe del regno dei defunti le farà stringere un patto con lui che la porterà a prendere decisioni anche piuttosto estreme.
Che cosa ne penso di questo libro?
Innanzitutto, posso dire che è molto lenta come scrittura e, durante la lettura, ho pensato che poteva essere velocizzata.
Capisco benissimo che è il primo volume di una dilogia quindi l'autrice, probabilmente, voleva dare più spazio alla presentazione dei personaggi e al worldbilding.
Confido che sia più movimentato nel secondo e ultimo volume.
Ci sono diverse scene crude o che comunque potrebbero in qualche modo disturbare il lettore ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo. La scena che mi ha fatto più senso in assoluto è stata quella del salasso. Le scene dove incidono le carni credo che siano quelle peggiori da vedere nei film e leggere nei libri.
Oltre a questo, ho notato come l'autrice di questo romanzo abbia scritto in modo meticoloso il dolore e la sofferenza che provava nei diversi punti della vicenda la protagonista: dolore fisico, psicologico dovuto alle percosse o alle vivende vissute e all'amore proibito verso il fratello. Ci sono tanti fattori che cambiano anche in modo radicale Lenora, divenendo anche più forte ma instabile.
Il Sommo Giudice, ovvero Acheron, devo essere sincero non l'ho ancora ben inquadrato. Ho notato che è immaturo sotto diversi punti di vista, dolce in certe circostanze ma in altre insensibile, cosa che mi fa capire che è un personaggio instabile. Spero vivamente che ci sia un cambiamento radicale in lui, perché a sto punto potrei preferire di gran lunga il dio della Vita o il padre di Acheron, che è studiato per fare la parte del cattivo e trasuda molto questa cosa.
In ogni caso, mi è piaciuto particolarmente e non vedo l'ora di acquistare il secondo volume per vedere come andrà a finire questa storia.
January 23, 2024
"Sono sempre stata affascinata dalle ombre e da ciò che rappresentano: piccole zone di oscurità che possono esistere solo quando c’è luce. Se la luce si estingue, anche l’ombra smette di esistere, fagocitata da un’oscurità più grande.
A volte mi sento proprio come un’ombra in un perpetuo crepuscolo. Sempre sul punto di svanire, ingoiata da qualcosa che non posso controllare."
Luce e ombra. Senza l'una, non può esistere l'altra, che tuttavia ne rappresenta l'esatto opposto. Due elementi impalpabili, i cui confini sono allo stesso tempo netti e sottili, come tra la veglia e il sogno, tra la vita e la morte. Basta un nulla per passare da uno stato all'altro.
Requiem d'Inverno, di Krisha Skies, è avvolto in un'atmosfera da sogno e da brivido, in una dimensione in cui tempo e spazio sono spesso confusi, così come i sentimenti e gli stati d'animo di Lenora. Lei è la protagonista di una trama i cui rami si intrecciano in maniera sempre più intricata e le cui radici assorbono energia (o dovrei dire forza vitale?) dalla Venezia delle maschere e dal mito di Ade, dando vita a gemme nuove e incredibili.
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima; non dirò nulla della trama per non togliere ai lettori il gusto della scoperta e per non rovinare sorprese che, credetemi, di certo non mancano.
Quel che posso dire è che l'autrice conferma la sua impareggiabile capacità di tratteggiare i personaggi, delineando a fuoco la protagonista e lasciando che il lettore conosca, attraverso gli occhi della stessa Lenora, anche i caratteri degli altri. Le descrizioni dettagliate ma mai eccessive arricchiscono la narrazione dando l'impressione di trovarsi di fronte allo schermo gigante di un cinema anziché davanti alle pagine di un libro, riuscendo a fare in modo che si visualizzi concretamente l'ambientazione a tinte dark e si percepiscano con chiarezza le forti emozioni contrastanti di Lenora.
A tutto ciò si aggiunge uno stile elegante e accattivante, con un lessico perfetto e senza esagerazioni.
Insomma, un romanzo consigliato non solo per la trama avvincente e piena di tensione, ma anche per il gusto che la lettura stessa porta con sé.
A volte mi sento proprio come un’ombra in un perpetuo crepuscolo. Sempre sul punto di svanire, ingoiata da qualcosa che non posso controllare."
Luce e ombra. Senza l'una, non può esistere l'altra, che tuttavia ne rappresenta l'esatto opposto. Due elementi impalpabili, i cui confini sono allo stesso tempo netti e sottili, come tra la veglia e il sogno, tra la vita e la morte. Basta un nulla per passare da uno stato all'altro.
Requiem d'Inverno, di Krisha Skies, è avvolto in un'atmosfera da sogno e da brivido, in una dimensione in cui tempo e spazio sono spesso confusi, così come i sentimenti e gli stati d'animo di Lenora. Lei è la protagonista di una trama i cui rami si intrecciano in maniera sempre più intricata e le cui radici assorbono energia (o dovrei dire forza vitale?) dalla Venezia delle maschere e dal mito di Ade, dando vita a gemme nuove e incredibili.
Ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima; non dirò nulla della trama per non togliere ai lettori il gusto della scoperta e per non rovinare sorprese che, credetemi, di certo non mancano.
Quel che posso dire è che l'autrice conferma la sua impareggiabile capacità di tratteggiare i personaggi, delineando a fuoco la protagonista e lasciando che il lettore conosca, attraverso gli occhi della stessa Lenora, anche i caratteri degli altri. Le descrizioni dettagliate ma mai eccessive arricchiscono la narrazione dando l'impressione di trovarsi di fronte allo schermo gigante di un cinema anziché davanti alle pagine di un libro, riuscendo a fare in modo che si visualizzi concretamente l'ambientazione a tinte dark e si percepiscano con chiarezza le forti emozioni contrastanti di Lenora.
A tutto ciò si aggiunge uno stile elegante e accattivante, con un lessico perfetto e senza esagerazioni.
Insomma, un romanzo consigliato non solo per la trama avvincente e piena di tensione, ma anche per il gusto che la lettura stessa porta con sé.
August 6, 2022
“«Non fingere di non averlo mai capito! Dietro ogni tuo sguardo, ogni tuo tocco… io lo so che c’è ciò che non vuoi ammettere con chiarezza, ma io adesso vorrei gridarlo al mondo! L’unico uomo… l’unico a cui voglia donare il mio cuore sei tu, … »”
Non starò a dilungarmi troppo su quanto adori Krisha e le sue opere...
Lo stile cattura, imprigiona fin dalle prime parole: "Requiem d’inverno" è un capolavoro suggestivo ed emozionante con un bel po’ di forbitten… (che non potrete non amare!)
È il primo retelling del mito di Ade e Persefone che leggo e sicuramente rimarrà il mio preferito in assoluto. Letto tutto d’un fiato, mi era impossibile trovare il momento giusto per interrompere la lettura. Un capitolo tira l’altro, tra colpi di scena ed estenuanti preghiere affinché Acheron smetta di essere tanto enigmatico (confido che nel seguito mi dia questa gioia!).
Informazioni sulla trama:
Lenora è un Obolo può quindi condurre i morti nell'Oltretomba in cambio di un pagamento ad una corporazione della Repubblica... Come ogni Obolo però deve cedere a sua volta qualcosa perché il defunto possa continuare la sua esistenza negli Inferi, e questo pagamento consiste nel fornire energia vitale al Giudice di turno... Ed è così che lei e Acheron si incontrano, e da quel momento lui farà di tutto per nutrirsi della sua energia vitale. Perché? Perché sono legati da qualcosa di incomprensibile, perché lui ha bisogno di lei… “«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia: non allontanarti da me. Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto: appartienimi!»”
Lenora si trova divisa tra tre tipi di amore: quello sincero e forte per il fratello Julian, tanto struggente quanto vietato; un amore più carnale per il fidanzato impostole, Hector, il duca di Burdak, e solo poi un amore incerto che prenderà corpo poco a poco per Acheron.
Krisha ha creato un mondo complesso con sfumature dark e molto simile a quello del 1700 per certi versi; un mondo e dei personaggi in grado di ammaliare e donare forti emozioni.
Non starò a dilungarmi troppo su quanto adori Krisha e le sue opere...
Lo stile cattura, imprigiona fin dalle prime parole: "Requiem d’inverno" è un capolavoro suggestivo ed emozionante con un bel po’ di forbitten… (che non potrete non amare!)
È il primo retelling del mito di Ade e Persefone che leggo e sicuramente rimarrà il mio preferito in assoluto. Letto tutto d’un fiato, mi era impossibile trovare il momento giusto per interrompere la lettura. Un capitolo tira l’altro, tra colpi di scena ed estenuanti preghiere affinché Acheron smetta di essere tanto enigmatico (confido che nel seguito mi dia questa gioia!).
Informazioni sulla trama:
Lenora è un Obolo può quindi condurre i morti nell'Oltretomba in cambio di un pagamento ad una corporazione della Repubblica... Come ogni Obolo però deve cedere a sua volta qualcosa perché il defunto possa continuare la sua esistenza negli Inferi, e questo pagamento consiste nel fornire energia vitale al Giudice di turno... Ed è così che lei e Acheron si incontrano, e da quel momento lui farà di tutto per nutrirsi della sua energia vitale. Perché? Perché sono legati da qualcosa di incomprensibile, perché lui ha bisogno di lei… “«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia: non allontanarti da me. Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto: appartienimi!»”
Lenora si trova divisa tra tre tipi di amore: quello sincero e forte per il fratello Julian, tanto struggente quanto vietato; un amore più carnale per il fidanzato impostole, Hector, il duca di Burdak, e solo poi un amore incerto che prenderà corpo poco a poco per Acheron.
Krisha ha creato un mondo complesso con sfumature dark e molto simile a quello del 1700 per certi versi; un mondo e dei personaggi in grado di ammaliare e donare forti emozioni.
This entire review has been hidden because of spoilers.
April 21, 2023
Lei è un Obolo, il migliore di tutti.
Lui è il Dio degli Inferi.
"Requiem d'Inverno" è stato il primo libro della mia settimana Persefone.
L'ho divorato e gustato.
Non pensavo di innamorarmi così del libro, ed invece....
Mi staccavo dalle pagine solo quando, a notte fonda, le lettere non iniziano a mischiarsi tra loro e quindi o dormivo o dormivo.
Lenora, la protagonista, è un Obolo.
Gli oboli (sempre donne) portano le anime dei defunti nell'Oltretomba.
Ma i Giudici valutano le anime dei trapassati? No, il posto del riposo eterno viene deciso da un "pagamento".
Faccio veramente difficoltà a non cadere nello spoiler perchè, dannazione, quante cose belle ci sono da descrivere o raccontare?!?
Lo stile di scrittura è raffinato, preciso, ordinato.
L'atmosfera va dal cupo/gotico al delicato.
Riprende il mito di Ade e Persefone, ma l'ho trovata nuova, rinfrescante.
I pilastri del mito ci sono ci sono, ma rivisitati in una storia nuova.
La caratterizzazione del personaggio di Lenora è F A N T A S T I C A.
Le frasi, i dialoghi, le immagini sono tutte studiate alla perfezione e incastrate magistralmente.
Acheron.. beh, il Sommo Giudice.
Di Acheron potrei scrivere mille pagine e avrei altre mille da scrivere.
Oltre ad Acheron ci sono altri personaggi maschili e sono uno più bello dell'altra. Ti trasmettono emozioni contrastanti: in un capitoli li ami, nell'altro li odi, nel terzo capisci di non aver capito nulla né nel primo né nel secondo
Ho apprezzato tantissimo, tra le mille cose:
- la "critica" verso la società contemporanea di Lenora;
- il "punzecchiamento" morale sul giudizio delle anime.
- il combattimento perenne, interiore, di Lenora verso quello che è giusto e quello che si deve fare.
Nel caso non si fosse capito...
ADORO QUESTO LIBRO.
Tutto ha un senso, anche se non lo capiamo subito.
Piccolo spoiler, ogni Obolo crea un proprio arco fiorito per andare nell'oltretomba.
Indovinata che fiore ha Lenora?
Il Narciso....
p.s io l'ho letto in ebook MA a breve arriverà la versione cartacea e non vedo l'ora di rileggerlo
Lui è il Dio degli Inferi.
"Requiem d'Inverno" è stato il primo libro della mia settimana Persefone.
L'ho divorato e gustato.
Non pensavo di innamorarmi così del libro, ed invece....
Mi staccavo dalle pagine solo quando, a notte fonda, le lettere non iniziano a mischiarsi tra loro e quindi o dormivo o dormivo.
Lenora, la protagonista, è un Obolo.
Gli oboli (sempre donne) portano le anime dei defunti nell'Oltretomba.
Ma i Giudici valutano le anime dei trapassati? No, il posto del riposo eterno viene deciso da un "pagamento".
Faccio veramente difficoltà a non cadere nello spoiler perchè, dannazione, quante cose belle ci sono da descrivere o raccontare?!?
Lo stile di scrittura è raffinato, preciso, ordinato.
L'atmosfera va dal cupo/gotico al delicato.
Riprende il mito di Ade e Persefone, ma l'ho trovata nuova, rinfrescante.
I pilastri del mito ci sono ci sono, ma rivisitati in una storia nuova.
La caratterizzazione del personaggio di Lenora è F A N T A S T I C A.
Le frasi, i dialoghi, le immagini sono tutte studiate alla perfezione e incastrate magistralmente.
Acheron.. beh, il Sommo Giudice.
Di Acheron potrei scrivere mille pagine e avrei altre mille da scrivere.
Oltre ad Acheron ci sono altri personaggi maschili e sono uno più bello dell'altra. Ti trasmettono emozioni contrastanti: in un capitoli li ami, nell'altro li odi, nel terzo capisci di non aver capito nulla né nel primo né nel secondo
Ho apprezzato tantissimo, tra le mille cose:
- la "critica" verso la società contemporanea di Lenora;
- il "punzecchiamento" morale sul giudizio delle anime.
- il combattimento perenne, interiore, di Lenora verso quello che è giusto e quello che si deve fare.
Nel caso non si fosse capito...
ADORO QUESTO LIBRO.
Tutto ha un senso, anche se non lo capiamo subito.
Piccolo spoiler, ogni Obolo crea un proprio arco fiorito per andare nell'oltretomba.
Indovinata che fiore ha Lenora?
Il Narciso....
p.s io l'ho letto in ebook MA a breve arriverà la versione cartacea e non vedo l'ora di rileggerlo
July 20, 2022
Requiem d'inverno è la prima parte di una dilogia, che sarà seguita da Requiem di primavera. Il mito di Ade e Persefone è stato riproposto in diverse salse, più classico, rivisto in una chiave moderna e in tanti altri modi. Questo mito è uno dei miei preferiti ma in questo caso, quasi non si associa la trama al mito. Lenora è un Obolo e accompagna le anime dei morti, accompagnate dal corpo, verso i Campi fioriti, pagando ogni volta i giudici con parte del suo soffio vitale. Questa meccanica mi è piaciuta molto, l'ho trovata interessante e rende più vivido il racconto. L'incontro tra Lenora ed il Sommo Giudice Acheron è un incontro ed uno scontro appassionante. Alcuni misteri restano celati durante la lettura, scoprendo mano a mano le meccaniche che si basano su questo scambio e questo viaggio. Ma il libro non è incentrato solo su Lenora e Acheron, anzi, a volte ci si perde nelle vicende terrene di Lenora, quasi dimenticandosi dell'altro mondo, o quasi bramandolo. Lenora infatti ha una vita ricca di vicende e di incontri. I personaggi come i suoi amici, i suoi famigliari e suoi futuri famigliari, riempiono i vuoti quasi troppo. La scrittura è fluida e utilizza terminologie adatte a trasportare il lettore in un periodo storico antecedente al nostro, anche se non precisato. Gli usi e i costumi sono riconoscibili, ben descritti e ben contestualizzati. Consiglio il libro a chi vuole provare una lettura leggera ma interessante, con molti personaggi e storie che si intrecciano, partendo da quello che è il mito di Ade e Persefone, lasciandolo però marginale in questo primo libro.
Recensione completa sul blog Noi_leggiamo, anche su instagram e facebook
Recensione completa sul blog Noi_leggiamo, anche su instagram e facebook
March 4, 2023
Sebbene faccia parte di una numerosa famiglia, quella dei retelling del mito di Ade e Persefone, questo primo romanzo (facente parte di una dilogia) sin dalle prime pagine ha saputo distinguersi da tutti gli altri.
L'autrice ha scelto di raccontare la vicenda creando un intreccio del tutto nuovo, al punto che dello scheletro racconto originale è rimasto ben poco.
Abbiamo così come protagonista Lenora Beaufort, una ragazza di buona famiglia che, sia per far fronte ai debiti contratti dal defunto padre sia per ottenere prestigio, si impegna a traghettare i defunti nell'aldilà. Lenora dimostra ben presto di essere una donna con una propria forza e un carattere a stento domabile, ma con le proprie fragilità che la rendono un personaggio quadrato. Non è considerabile un personaggio puro di cuore al cento per cento, in quanto è disposta a tutto per ottenere ciò che vuole e l'opportunismo certo non le manca. In una società di stampo settecentesco dove la donna è considerata più come un oggetto che come una persona, Lenora sa come farsi ben notare per il suo anticonformismo, malgrado ci tenga comunque a rendere felice la madre che la vorrebbe più docile.
La vicenda, raccontata interamente dal punto di vista della protagonista, si divide tra il rischioso lavoro di traghettatore, l'amore innocente ma allo stesso tempo proibito per il fratello Julian e le vicissitudini che la portano a legarsi ad Acheron, affascinante e misterioso sovrano dell'Ade, il quale sembra nutrire per Lenora un interesse particolare.
La prosa presenta un lessico alto, raffinato, che però non scade mai nella pomposità e risulta molto scorrevole.
Lettura consigliata!
L'autrice ha scelto di raccontare la vicenda creando un intreccio del tutto nuovo, al punto che dello scheletro racconto originale è rimasto ben poco.
Abbiamo così come protagonista Lenora Beaufort, una ragazza di buona famiglia che, sia per far fronte ai debiti contratti dal defunto padre sia per ottenere prestigio, si impegna a traghettare i defunti nell'aldilà. Lenora dimostra ben presto di essere una donna con una propria forza e un carattere a stento domabile, ma con le proprie fragilità che la rendono un personaggio quadrato. Non è considerabile un personaggio puro di cuore al cento per cento, in quanto è disposta a tutto per ottenere ciò che vuole e l'opportunismo certo non le manca. In una società di stampo settecentesco dove la donna è considerata più come un oggetto che come una persona, Lenora sa come farsi ben notare per il suo anticonformismo, malgrado ci tenga comunque a rendere felice la madre che la vorrebbe più docile.
La vicenda, raccontata interamente dal punto di vista della protagonista, si divide tra il rischioso lavoro di traghettatore, l'amore innocente ma allo stesso tempo proibito per il fratello Julian e le vicissitudini che la portano a legarsi ad Acheron, affascinante e misterioso sovrano dell'Ade, il quale sembra nutrire per Lenora un interesse particolare.
La prosa presenta un lessico alto, raffinato, che però non scade mai nella pomposità e risulta molto scorrevole.
Lettura consigliata!
November 20, 2022
Lei è un Obolo, il migliore di tutti.
Lui è il Dio degli Inferi.
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
A volte non c’è bisogno di sapere molto per essere attirati nella rete travolgente di una lettura, basta lasciarsi trasportare da alcune parole che solleticano l’attenzione, parole nascoste tra le righe e che entrano nel cuore scombussolandolo e scuotendolo fino a farsi ascoltare.
Il mito di Ade è uno tra i miei preferiti, immaginandolo affascinante, conturbante e cattivo al punto giusto, si fa difficile non seguirlo e farsi ammaliare.
Per apprezzare in pieno questo romanzo si deve essere amanti del genere dark fantasy, così da poter entrare in simbiosi con i protagonisti e vivere le loro vicende facendole proprie, arricchendole con l’esperienza e la gioia di vivere in un mondo diverso dal solito vissuto.
L’autrice, di cui è il primo lavoro che leggo, è stata molto brava a saper intrecciare le diverse situazioni al fine di tenere alta l’attenzione del lettore.
Una rivisitazione del mito di Ade che consiglio di non perdere e, soprattutto, di non essere prevenuti/e come siamo soliti/e fare esprimendoci con la solita frase fatta, abbiamo già letto altro di simile.
Io la penso diversamente: ogni autore sa apportare quel qualcosa che rende il suo operato diverso da quello già letto.
«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia: non allontanarti da me. Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto: appartienimi!»
Alla prossima
Lui è il Dio degli Inferi.
«Ti ho dato il tuo primo bacio. L’unico che non ricorderai.»
A volte non c’è bisogno di sapere molto per essere attirati nella rete travolgente di una lettura, basta lasciarsi trasportare da alcune parole che solleticano l’attenzione, parole nascoste tra le righe e che entrano nel cuore scombussolandolo e scuotendolo fino a farsi ascoltare.
Il mito di Ade è uno tra i miei preferiti, immaginandolo affascinante, conturbante e cattivo al punto giusto, si fa difficile non seguirlo e farsi ammaliare.
Per apprezzare in pieno questo romanzo si deve essere amanti del genere dark fantasy, così da poter entrare in simbiosi con i protagonisti e vivere le loro vicende facendole proprie, arricchendole con l’esperienza e la gioia di vivere in un mondo diverso dal solito vissuto.
L’autrice, di cui è il primo lavoro che leggo, è stata molto brava a saper intrecciare le diverse situazioni al fine di tenere alta l’attenzione del lettore.
Una rivisitazione del mito di Ade che consiglio di non perdere e, soprattutto, di non essere prevenuti/e come siamo soliti/e fare esprimendoci con la solita frase fatta, abbiamo già letto altro di simile.
Io la penso diversamente: ogni autore sa apportare quel qualcosa che rende il suo operato diverso da quello già letto.
«Il calore della tua pelle può sciogliere il ghiaccio che imprigiona la mia: non allontanarti da me. Il battito del tuo cuore spezza le catene che mi straziano il petto: appartienimi!»
Alla prossima
December 1, 2021
Una parola per rappresentare questo romanzo? Originalità!
Sì, perché in ogni pagina ho trovato principalmente questo, la mente dell'autrice ha partorito un'infinità di idee che ha raggruppato creando una magnifica storia e un mondo pieno di luoghi e personaggi fantastici.
Partiamo dal ruolo della protagonista: Lenora è un Obolo, ovvero colei che è in grado di condurre i defunti nei Campi Fioriti, questa nuova idea di aldilà dove però non tutti possono arrivare, solo chi ha il giusto denaro a disposizione. Ho apprezzato molto questa distinzione, che richiama le differenze sociali anche in un mondo completamente diverso dal nostro. E chi non può andare nei Campi Fioriti che fine fa? Anche questa distinzione è molto interessante e vi invito a leggere il libro per saperne di più!
Ho apprezzato molto il personaggio di Lenora, solitamente non riesco a legarmi al protagonista, ma qui è diverso, forse grazie all'uso della prima persona al presente.
Mi complimento con l'autrice anche per questa scelta, per niente facile da gestire. Un ottimo lavoro!
Adoro il legame tra lei e Julian, a cui lei tiene tantissimo e lo dimostra spesso.
Questo romanzo è intriso di mistero, magia e originalità, è una scoperta continua, pagina dopo pagina.
Ho trovato la scrittura abbastanza scorrevole, anche se le descrizioni sono molte e ben dettagliate. Io apprezzo le descrizioni, quindi non è stato un problema.
Sì, perché in ogni pagina ho trovato principalmente questo, la mente dell'autrice ha partorito un'infinità di idee che ha raggruppato creando una magnifica storia e un mondo pieno di luoghi e personaggi fantastici.
Partiamo dal ruolo della protagonista: Lenora è un Obolo, ovvero colei che è in grado di condurre i defunti nei Campi Fioriti, questa nuova idea di aldilà dove però non tutti possono arrivare, solo chi ha il giusto denaro a disposizione. Ho apprezzato molto questa distinzione, che richiama le differenze sociali anche in un mondo completamente diverso dal nostro. E chi non può andare nei Campi Fioriti che fine fa? Anche questa distinzione è molto interessante e vi invito a leggere il libro per saperne di più!
Ho apprezzato molto il personaggio di Lenora, solitamente non riesco a legarmi al protagonista, ma qui è diverso, forse grazie all'uso della prima persona al presente.
Mi complimento con l'autrice anche per questa scelta, per niente facile da gestire. Un ottimo lavoro!
Adoro il legame tra lei e Julian, a cui lei tiene tantissimo e lo dimostra spesso.
Questo romanzo è intriso di mistero, magia e originalità, è una scoperta continua, pagina dopo pagina.
Ho trovato la scrittura abbastanza scorrevole, anche se le descrizioni sono molte e ben dettagliate. Io apprezzo le descrizioni, quindi non è stato un problema.
January 17, 2022
Parto dal presupposto che questo romanzo è il primo di una dilogia, quindi come potete ben sapere non è autoconclusivo, ma nonostante questo (io che non amo molto i libri con finale aperto) devo dire che non solo mi è piaciuto molto, ma ha celato in me un interesse sia sul piano evolutivo che su quello emotivo.
L’autrice ha creato una miscela, che comprende il dark, il fantasy e al tempo stesso troviamo anche il genere romance e devo dire che non è mai facile creare questa miscela perché potrebbe risultare un po’ caotica, ma in questo caso non è così.
I protagonisti principali sono tre; la nostra protagonista Leonora, suo fratello Julian e il Sommo principe dell’Ade, Acheron.
Tutti e tre sono degli elementi molto particolari che fusi insieme sono riusciti non solo a sorprendermi, ma mi hanno fatto emozionare come pochi hanno saputo fare.
Nonostante il romanzo sia molto corposo l’ho trovato alquanto scorrevole e devo dire che ogni dettaglio della storia è scritto talmente tanto bene che non mi sono posta nessuna domanda, perché ho trovato tutte le risposte.
La storia è piena di emozioni, non mancano le sorprese e l’adrenalina è tanta!
Non vedo l’ora di leggere il secondo volume 😍
Il mio voto è cinque coccole.
La vostra Arianna.
L’autrice ha creato una miscela, che comprende il dark, il fantasy e al tempo stesso troviamo anche il genere romance e devo dire che non è mai facile creare questa miscela perché potrebbe risultare un po’ caotica, ma in questo caso non è così.
I protagonisti principali sono tre; la nostra protagonista Leonora, suo fratello Julian e il Sommo principe dell’Ade, Acheron.
Tutti e tre sono degli elementi molto particolari che fusi insieme sono riusciti non solo a sorprendermi, ma mi hanno fatto emozionare come pochi hanno saputo fare.
Nonostante il romanzo sia molto corposo l’ho trovato alquanto scorrevole e devo dire che ogni dettaglio della storia è scritto talmente tanto bene che non mi sono posta nessuna domanda, perché ho trovato tutte le risposte.
La storia è piena di emozioni, non mancano le sorprese e l’adrenalina è tanta!
Non vedo l’ora di leggere il secondo volume 😍
Il mio voto è cinque coccole.
La vostra Arianna.
December 14, 2023
Stupri, violenza e incesti. Le autrici professionali avvertono i lettori nelle prime pagine se nel libro ci sono scene forti che potrebbero turbare i lettori, visto che non si può sapere che tipo di traumi ha subito la persona che andrà a leggere. Di questa cosa l'autrice si è evidentemente dimenticata, forse troppo impegnata a vantarsi sui social di aver scritto tanti libri in meno di 2 anni. Anche i liceali scrivano 10 temi l'anno, ma non se ne vantano perché degli scritti mediocri non ci di dovrebbe vantare.
Il romanzo è confusionario, sconclusionato, privo di emozioni, le descrizioni e le scene sono povere di dettagli, spesso scritte così male che è difficile anche solo immaginare la scena che ci viene raccontata.
È un susseguirsi si scuse traballanti per giustificare la trama e di scene noiose.
Vorrei indietro le ore perse a leggere questo racconto, perché chiamarlo libro è eccessivo
Il romanzo è confusionario, sconclusionato, privo di emozioni, le descrizioni e le scene sono povere di dettagli, spesso scritte così male che è difficile anche solo immaginare la scena che ci viene raccontata.
È un susseguirsi si scuse traballanti per giustificare la trama e di scene noiose.
Vorrei indietro le ore perse a leggere questo racconto, perché chiamarlo libro è eccessivo
May 14, 2023
Dopo un inizio traballante a causa delle mie aspettative diverse da quello che il libro è in realtà, la mia prima impressione è stata completamente superata. La prima parte sulla Terra è quella che ho apprezzato meno, anche se necessaria per contestualizzare la storia e i personaggi. Sicuro le vicende nell'Ade sono quelle che mi hanno coinvolta maggiormente.
Mi tocca ribadire che fino alla fine ho fatto molta fatica a comprendere la protagonista Leonora: l'ho trovava a tratti impulsiva e confusionaria nelle scelte e nei comportamenti, a volte molto adolescenziale negli atteggiamenti senza notare un suo sviluppo ma sono sicura che il situazione migliorerà nel secondo volume.
Per quanto riguarda lo stile dell'autrice all'inizio non avevo capito niente! Solo ora mi accorgo di quanto in realtà sia ricercato e curato, davvero piacevole da leggere, complimenti!
Mi tocca ribadire che fino alla fine ho fatto molta fatica a comprendere la protagonista Leonora: l'ho trovava a tratti impulsiva e confusionaria nelle scelte e nei comportamenti, a volte molto adolescenziale negli atteggiamenti senza notare un suo sviluppo ma sono sicura che il situazione migliorerà nel secondo volume.
Per quanto riguarda lo stile dell'autrice all'inizio non avevo capito niente! Solo ora mi accorgo di quanto in realtà sia ricercato e curato, davvero piacevole da leggere, complimenti!
November 1, 2024
Lo stile di Kris lo conoscevo già tramite il suo Eterno come la Notte e devo dire che come ha ricreato questo libro mi ha molto colpita.
Parliamo di morte, di vita, di dovere e di come una donna sia intrappolata in un mondo in cui non è che un mero suppellettile. Ma non solo, c'è anche amore, in tutte le sue forme complesse e impensabili.
Leonora è un Obolo. Un traghettatore di anime, ricca e bella, ma questo non le basta, lei vuole molto di più.
Acheron è il Signore dell'Ade e le ha messo gli occhi addosso.
Due anime destinate a unirsi, ma per scoprire come non vi resta che leggerlo.
Un retelling di Ade e Persefone diverso dal solito, che trascende ogni conoscenza di questi due personaggi.
Una lettura cruda, a volte con un black humor che alleggerisce un pochino la tensione. Una lettura adatta ad Halloween.
Parliamo di morte, di vita, di dovere e di come una donna sia intrappolata in un mondo in cui non è che un mero suppellettile. Ma non solo, c'è anche amore, in tutte le sue forme complesse e impensabili.
Leonora è un Obolo. Un traghettatore di anime, ricca e bella, ma questo non le basta, lei vuole molto di più.
Acheron è il Signore dell'Ade e le ha messo gli occhi addosso.
Due anime destinate a unirsi, ma per scoprire come non vi resta che leggerlo.
Un retelling di Ade e Persefone diverso dal solito, che trascende ogni conoscenza di questi due personaggi.
Una lettura cruda, a volte con un black humor che alleggerisce un pochino la tensione. Una lettura adatta ad Halloween.
December 13, 2021
Di quest’autrice avevo già letto Dark Wings che mi è piaciuto molto di più, anche per quanto riguarda la copertina.
Ci metto del mio: non amo i retelling e credo che il mito di Ade e Persefone sia stato fin troppo abusato, ragion per cui è difficile sorprendermi, anche se qui è presente solo come spunto narrativo iniziale e l’autrice crea un wordbuilding personale. Nonostante ciò, ho trovato questo libro noioso e ripetitivo, con una protagonista lagnosa e una trama piatta.
Do le tre stelle perché l’autrice sa scrivere bene, per quanto non abbia apprezzato il tempo presente, ma sono dettagli, le capacità di scrittura ci sono tutte, purtroppo non sono rimasta agganciata dalla trama, ma è sicuro un problema mio. Peccato!
Ci metto del mio: non amo i retelling e credo che il mito di Ade e Persefone sia stato fin troppo abusato, ragion per cui è difficile sorprendermi, anche se qui è presente solo come spunto narrativo iniziale e l’autrice crea un wordbuilding personale. Nonostante ciò, ho trovato questo libro noioso e ripetitivo, con una protagonista lagnosa e una trama piatta.
Do le tre stelle perché l’autrice sa scrivere bene, per quanto non abbia apprezzato il tempo presente, ma sono dettagli, le capacità di scrittura ci sono tutte, purtroppo non sono rimasta agganciata dalla trama, ma è sicuro un problema mio. Peccato!
December 10, 2021
Recensione completa su Peccati di Penna
Requiem d’Inverno di Krisha Skies è un fantasy ambientato in un mondo e tempo fittizio ma simile al nostro e richiamante l’800, ma con connotati diversi e uno stretto e particolare legame con l’aldilà.
Lenora, la protagonista, è un Obolo, ovvero una delle poche capaci di aprire varchi per l'aldilà e trasportare le anime nei Campi Fioriti; un vero lavoro con tanto di compenso, ma mal visto dalla religione tradizionale.
«Vedrai che andrà tutto bene.» La sua voce è così rassicurante che mi fa socchiudere gli occhi. «Da oggi in poi sarai ufficialmente un Obolo. Il migliore di tutti.»
Sospiro.
Un Obolo.
Già, è questo che sarò: una guida per i defunti. Colei che li accompagnerà nel loro viaggio estremo verso l’Ade
Lenora per i suoi trascorsi famigliari ha già ha avuto contatto con la perdita e la morte, esperienze che l’hanno segnata e influenzato tutta la sua famiglia: la madre e il fratello Julian, con il quale ha un rapporto molto, troppo, profondo. Lenora è un personaggio fortemente caratterizzato e molto sfortunato, attraversa numerose difficoltà (anche troppe, povera!) ed lo percepisco perennemente infelice, ma in effetti ha molti tormenti ad accompagnare la sua giovane vita e anche doveri, come quello di mantenere i suoi cari e trovare un buon marito. Durante una traversata da Obolo per accompagnare un defunto nell’aldilà, ha contatto diretto con il sommo giudice dell’Ade trovandosi improvvisamente legata a lui, anche se non capisce in che modo.
Il ruolo di Obolo è ben definito, una mansione con regole e peculiarità (come indossare una maschera per non farsi guardare dai giudici dell’Ade, aprire varchi tramite arcate fiorite, etc.), una creatura nuova nel fantasy, o almeno nuova per me. L’autrice reputo abbia scritto un’opera originale (nonostante i riferimenti al mito di Ade), e costruito un universo preciso e credibile con personaggi vari e con personalità nettamente distinguibili; uniche. ...continua
Testo fornito dall'editore.
Blog | FB | Twitter | IG 1| IG 2 | Tumblr | Pinterest
Requiem d’Inverno di Krisha Skies è un fantasy ambientato in un mondo e tempo fittizio ma simile al nostro e richiamante l’800, ma con connotati diversi e uno stretto e particolare legame con l’aldilà.
Lenora, la protagonista, è un Obolo, ovvero una delle poche capaci di aprire varchi per l'aldilà e trasportare le anime nei Campi Fioriti; un vero lavoro con tanto di compenso, ma mal visto dalla religione tradizionale.
«Vedrai che andrà tutto bene.» La sua voce è così rassicurante che mi fa socchiudere gli occhi. «Da oggi in poi sarai ufficialmente un Obolo. Il migliore di tutti.»
Sospiro.
Un Obolo.
Già, è questo che sarò: una guida per i defunti. Colei che li accompagnerà nel loro viaggio estremo verso l’Ade
Lenora per i suoi trascorsi famigliari ha già ha avuto contatto con la perdita e la morte, esperienze che l’hanno segnata e influenzato tutta la sua famiglia: la madre e il fratello Julian, con il quale ha un rapporto molto, troppo, profondo. Lenora è un personaggio fortemente caratterizzato e molto sfortunato, attraversa numerose difficoltà (anche troppe, povera!) ed lo percepisco perennemente infelice, ma in effetti ha molti tormenti ad accompagnare la sua giovane vita e anche doveri, come quello di mantenere i suoi cari e trovare un buon marito. Durante una traversata da Obolo per accompagnare un defunto nell’aldilà, ha contatto diretto con il sommo giudice dell’Ade trovandosi improvvisamente legata a lui, anche se non capisce in che modo.
Il ruolo di Obolo è ben definito, una mansione con regole e peculiarità (come indossare una maschera per non farsi guardare dai giudici dell’Ade, aprire varchi tramite arcate fiorite, etc.), una creatura nuova nel fantasy, o almeno nuova per me. L’autrice reputo abbia scritto un’opera originale (nonostante i riferimenti al mito di Ade), e costruito un universo preciso e credibile con personaggi vari e con personalità nettamente distinguibili; uniche. ...continua
Testo fornito dall'editore.
Blog | FB | Twitter | IG 1| IG 2 | Tumblr | Pinterest
November 26, 2021
RECENSIONE COMPLETA: https://leggimangiaviaggia.blogspot.c...
VALUTAZIONE: 5 Piume su 5
Recensione Del Blog Leggi Mangia Viaggia a Cura Di L’Aura
Oggi la nostra L’Aura partecipa al review tour del romanzo di Krisha Skies "Requiem D'Inverno" edito Words Edizioni.
Clicca per leggere la Recensione Completa
Buona Lettura L’Aura
VALUTAZIONE: 5 Piume su 5
Recensione Del Blog Leggi Mangia Viaggia a Cura Di L’Aura
Oggi la nostra L’Aura partecipa al review tour del romanzo di Krisha Skies "Requiem D'Inverno" edito Words Edizioni.
Clicca per leggere la Recensione Completa
Buona Lettura L’Aura
November 22, 2021
Un libro che ti conquista dalle prime pagine, che ti tiene incollato ad esse fino alla fine. La forza e la tenacia ma anche la fragilità e le paure di Lenora sono la cosa che ho amato di più. Cosa si è disposti a fare per trovare la felicità?
Un romanzo adrenalinico tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra amore e odio. Spesso la vita è già segnata dal destino o sono le scelte a condurci in certi luoghi?
Un romanzo adrenalinico tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra amore e odio. Spesso la vita è già segnata dal destino o sono le scelte a condurci in certi luoghi?
July 3, 2022
3.5
La storia è bella ma a mio modesto avviso la scrittura è caotica.
La storia avrebbe potuto dare tanto, ma non ho apprezzato la caratterizzazione della protagonista.
Le sue azioni sembrano seguire più le necessità di trama che il carattere del personaggio e questo mi ha confusa e lasciata perplessa in più di una occasione.
Ribadisco però che la storia è molto interessante, una novità assoluta e, in un mondo in cui non è per niente facile trovare idee davvero originali, mette la voglia di comprare anche il secondo volume per vedere "dove va a parare" la storia.
Trama da 5.
La storia è bella ma a mio modesto avviso la scrittura è caotica.
La storia avrebbe potuto dare tanto, ma non ho apprezzato la caratterizzazione della protagonista.
Le sue azioni sembrano seguire più le necessità di trama che il carattere del personaggio e questo mi ha confusa e lasciata perplessa in più di una occasione.
Ribadisco però che la storia è molto interessante, una novità assoluta e, in un mondo in cui non è per niente facile trovare idee davvero originali, mette la voglia di comprare anche il secondo volume per vedere "dove va a parare" la storia.
Trama da 5.
July 17, 2022
Tutto sommato è stata una lettura piacevole. Ispirato al mito di Ade e Persefone, racchiude degli elementi di originalità che in effeti spingono la lettura. Ovviamente è un romance, quindi l'intera trama ruota intorno alle relazioni amorose, ma una maggior attenzione al contorno ne avrebbe giovato, proprio perché non del tutto scontato. In ogni caso non male, leggerò anche io seguito.
November 30, 2022
Li ho amati su Wattpad, li ho amati anche ora. Molte cose le ricordavo, altre no, ma è stato un grandissimo piacere rileggere le vicende di Acheron, principe dell’Ade, e Lenora, Obolo con il potere di recarsi nel Regno dei Morti. Indubbiamente la base sono Ade e Persefone, ma anche se non vi interessa la mitologia e/o non conoscete il mito capirete ogni cosa alla perfezione!
Displaying 1 - 30 of 47 reviews