Timidi o estroversi, rispettosi dei loro limiti o interventisti. In 75 anni di storia il presidente della Repubblica è stato di volta in volta garante, notaio, arbitro, ma anche un monarca a tempo, con la sua corte e i suoi intrighi. Il Quirinale è circondato da leggende nere e dall'ambizione di occuparlo che tenta tutti i principali leader. Le elezioni del presidente sono segnate, o precedute, da trattative segrete, tradimenti, scandali, interventi di poteri esterni ai grandi elettori che lo votano (ieri la Chiesa e la massoneria, gli Usa e l'Urss, oggi i social e l'Europa), perfino stragi (piazza Fontana, il rapimento e l'omicidio di Moro, l'eliminazione del giudice Falcone a Capaci). Nella lunga corsa sotterranea può capitare che i cavalli di razza vengano azzoppati mentre sono in vista del traguardo e che dal nulla spunti l'outsider. Per questo il conclave laico che porta all'elezione di un presidente della Repubblica, con le sue regole oscure, è un gioco imprevedibile e crudele, che racconta molto del nostro Paese, il Deep State italiano, in gran parte sconosciuto. Oggi più che mai. Con il venir meno dei partiti, in una società frammentata e ansiosa, il presidente è sempre di più il centro su cui ruotano tutti gli altri poteri, politici e economici, interni e internazionali. È il punto di equilibrio, chiamato a intervenire per evitare il collasso del Sistema, è la risposta alla crisi della nostra democrazia, ma rischia di essere anche la sua massima espressione.
Libro molto interessante, che ripercorre la storia delle elezioni del Presidente della Repubblica, raccontando molti aneddoti che hanno caratterizzato e deciso la storia del nostro Paese. Il libro affronta le dinamiche dietro una elezione di un Presidente. Non viene quindi seguito un filo cronologico, ma ci si muove nei vari temi comuni a tutte, o quasi, le elezioni e a partire da questi vengono narrate le storie delle varie elezioni. Questa credo sia una scelta giusta, che rende molto scorrevole il libro. Due cose però mi sono piaciute meno. La prima è che ho trovato nel libro un po' di piccole ripetizioni, ovvero alcune informazioni venivano riportate più volte, anche nel giro di pochissime pagine. Si tratta di piccoli incisi, che magari l'autore ha ritenuto opportuno ribadire, ma secondo me evitabili. La seconda è sul capitolo finale, che presenta, a mio parere, una eccessiva esaltazione di Draghi, in linea con la narrazione dell'ultimo periodo della stampa. Probabilmente Damilano era abbastanza convinto che sarebbe toccato all'ex Presidente della BCE (ero convinto anche io). Giudizio comunque assolutamente positivo.
Marco Damilano, massimo conoscitore della politica contemporanea italiana, è un ottima guida in questo viaggio nei meandri della Repubblica, ricostruita attraverso i suoi presidenti.
Meraviglioso il racconto della presidenza Pertini, con tanto di considerazioni storico-semiotiche di Umberto Eco ripresa dagli archivi. Avvincenti i racconti sui complotti, le vendette e i drammi personali dell'ultimo decennio: dal doppio mandato di Re Giorgio Napolitano, passando per la "carica dei 101" che ha pugnalato Prodi e ucciso il vecchio PD, fino ad arrivare all'elezione di Sergio Mattarella.
Alla fine del libro, un'analisi su Draghi-king e la presentazione dei candidati per le elezioni presidenziali del 2022.
La lettura è scorrevole ed interessante, ci sono un sacco di aneddoti sui Presidenti che non conoscevo, specie sui primi. Un paio di cose però non le ho apprezzate: 1) i primi capitoli trattano più tematiche generali ai Presidenti, gli ultimi sono invece incentrati su un Presidente (gli ultimi eletti, guarda caso: Ciampi, Napolitano e Mattarella.) Avrei preferito una scelta coerente. 2) l ultimo capitolo sembra una agiografia/spindoctoragio per Draghi presidente (sic). Lo avrei tolto, anche alla luce di come è andata.
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Libro incentrato sulla figura del Presidente della Repubblica e sulla competizione per il Quirinale. Corsa che, come l'autore descrive efficacemente, segue regole politiche proprie. Damilano tratteggiando i profili, la storia, i retroscena e le aspirazioni degli uomini succedutisi al Colle più alto, da De Nicola a Mattarella, e di coloro che non vi sono riusciti ricostruisce la storia repubblicana del Paese, di cui è un grande conoscitore.
Veramente illuminante. Uno spaccato a trecentosessanta gradi delle luci e ombre delle dinamiche relative all'elezione del Presidente della Repubblica. Un ritratto della figura del Capo dello Stato, dell'istituzione e dell'uomo.
Il Presidente è una persona, il Presidente è un’istituzione. Le persone sono fragili, le istituzioni sono fragili. Questo è il dramma del romanzo repubblicano. Il Presidente è il vertice del dramma, il protagonista del romanzo
Un bel libro di Damilano che ripercorre la storie delle elezioni e dei settennati dei Presidenti della Repubblica Italiana. Molto Interessanti gli aneddoti raccontati e le riflessioni molto interessanti che l'autore fa; si capisce molto bene il trasporto di Damilano verso il tema. Tuttavia c'è un podcast disponibile sulle piattaforme di streaming letto dall'autore stesso che copre praticamente tutti i capitoli del libro quindi non so se valga la pena di comprarlo.