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Braconniers

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Tous les matins, avant l’aube, une femme sort d’une maison de cantonnier, parcourt douze kilomètres sur une voie ferrée désaffectée et se couche juste après le tournant trop serré, en attendant le train « qui fera tomber sa tête en bas de la digue, dans le fleuve ». Tous les matins, un homme, son nuage d’expiations amères tenu en laisse, parcourt ces mêmes douze kilomètres pour ramener sa femme à la maison.

Sept jours durant, face au regard morne d’Elisa, dans un monologue rythmé, obsessionnel, envoûtant, Augusto dévoile progressivement les fantômes de son passé, laissant apparaître ses secrets, ses failles, ses culpabilités. Le chant d’une vie consumée, la litanie d’une tragédie familiale aux accents bibliques, l’histoire d’une damnation, une allégorie du dernier siècle de l’Italie, et aussi, peut-être, un manuel de résistance pour devenir braconniers, clandestins de la pensée à l’heure de la banalité.

144 pages, Paperback

First published December 27, 2012

11 people want to read

About the author

Alessandro Cinquegrani

7 books4 followers

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Community Reviews

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2 (18%)
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Displaying 1 - 3 of 3 reviews
Profile Image for RangerSix.
136 reviews5 followers
November 4, 2021
È un libro notevole con una particolarità: è scritto con la tecnica del flusso di coscienza. Ultimamente anche Remo Rapino (con il suo “Vita morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”) ci ha provato vincendo il Campiello nel 2020 e ottenendo molto più successo di Cinquegrani, ma a me “Cacciatori di frodo” è piaciuto di più.

Protagonista è un uomo del nordest italiano, Augusto, benestante proprietario di un inceneritore per lo smaltimento di pneumatici. Tutti i giorni sua moglie cerca di ammazzarsi aspettando il treno che le faccia rotolare la testa giù dagli argini e nel il fiume. E tutti i giorni lui percorre dodici chilometri suppergiù di binario morto per andare a recuperarla. Tutti i giorni, da quando il loro piccolo di diciotto mesi è caduto dalla finestra. Dodici chilometri di pensieri e ricordi, considerazioni e scoperte di verità nascoste. Che lui stesso, che la sua stessa mente gli ha finora nascosto.

Un flusso di coscienza esiziale e catartico al tempo stesso, di poco più di cento pagine. Pagine fitte, piene. Non solo perché gli a capo si contano in tutto il libro sulla punta delle dita, e non solo perché i periodi possono durare pagine intere. Ma anche e soprattutto perché ogni pagina contiene una cifra, un barlume, un’espiazione, un rimorso, un contrasto, un rifugio, una rabbia, un motivo per cui il protagonista è adesso l’individuo che è.

Con uno stile consapevole e apprezzabile, Alessandro Cinquegrani, oggi professore di critica letteraria all’Università Ca’ Foscari, dà vita a un fiume, ordinato e musicale, di parole che gridano per le ingiustizie di cui il protagonista si sente vittima, che ha visto perpetrare attorno a lui, che lo hanno da sempre circondato. Un fiume, come quel Piave dei fanti il 24 maggio, che scorre nei suoi pensieri e li accompagna nel loro fluire ininterrotto scandendone corso e velocità
Profile Image for Slawka Scarso.
Author 15 books30 followers
September 27, 2015
All'inizio l'ho odiato, pensando che non sarei mai e poi mai riuscita a finirlo. E confesso che tutte quelle ripetizioni poi ho preso a saltarle ma c'è comunque qualcosa di brillante nel romanzo.
Leggendo mi sono chiesta più volte come avrebbe mai potuto finirlo, e alla fine mi ha sorpresa.
Profile Image for Come Musica.
2,063 reviews629 followers
December 31, 2014
Una scrittura nuova.
Le ripetizioni rendono l'angoscia e la trasmettono.
Un libro che forse rileggerei a patto di essere sicura di essere immune da tutta l'ansia e l'angoscia che trasmette.
Displaying 1 - 3 of 3 reviews

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