…Fu allora che la potente immaginazione di Charlotte Brontë, già autrice di Jane Eyre, iniziò il processo di creazione di un nuovo personaggio. Questa volta la protagonista della sua novella sarebbe stata sua madre, Maria Branwell, morta ormai da più di trent'anni, ma tornata a rivivere per lei attraverso quelle parole così vivide ancora impresse su pochi fogli consumati dal tempo. Lei, la sua unica figlia sopravvissuta, avrebbe scritto per Maria quello che doveva essere stato una sorta di diario personale ai tempi della sua vita in Cornovaglia e anche dopo, una volta sposata, nello Yorkshire; un resoconto annuale che avrebbe ricreato la giovane donna di allora con speranze e aspettative sconosciute a tutti e inghiottite per sempre dal tempo.
Maddalena De Leo ha regalato a tutti i lettori, specialmente agli appassionati del mondo classico e delle storie che riguardano le sorelle Brontë, un libro che è un vero gioiello.
Con una prefazione, che invito tutti a leggere prima di iniziare la lettura, si apre il cammino alla scoperta di Maria Branwell, la madre delle sorelle Brontë scomparsa quando le figlie erano ancora troppo piccole. Il libro custodisce delle lettere che Maria Branwell ha scritto durante la sua vita e che l’autrice ha utilizzato per ricostruire la storia di una Donna e di una Madre con un gran cuore e con ancora tanto da dire.
La narrazione è molto scorrevole e ogni capitolo è una lettera che Maria scrive nel giorno del suo compleanno, alcune saranno invece più ravvicinate per raccontare degli avvenimenti importanti che non potevano aspettare l’anno successivo.
In poco meno di 230 pagine, l’autrice è riuscita a darci un quadro completo della vita difficile e della straordinarietà d’animo di Maria Branwell, facendocela conoscere appieno e facendoci sentire coinvolti sin dal racconto della sua giovane età.
Questo libro è stata una piacevole lettura. Ripercorrere la vita di questa donna, madre di grandi autrici, mi ha fatto tanta tenerezza. Il suo diario racconta i suoi trascorsi nel suo intimo, in modo anche molto semplice. Una donna molto forte e coraggiosa, che non si è mai persa d’anima anche durante la malattia. La cosa che mi ha colpito molto è stata la sua fede molto forte, nonostante le varie superstizioni della sua Cornovaglia! Dai vari racconti si evince anche il modo di vivere dei poveri e l’unione tra le persone che rendevano la vita più serena. Si poteva vivere di nulla purchè si stava insieme. Molto bello davvero, con un velo di tristezza sicuramente. Una moglie che ha sempre creduto nei progetti del marito anche se quest’ultimo poteva fare di più e considerarla in più ma erano anche dei tempi molto diversi dal nostro quindi possiamo chiudere un occhio in questo caso.
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Una biografia romanzata immersiva, fedele nella sua ricostruzione storica e dallo stile impeccabile! L'autrice ha svolto uno splendido lavoro. Al termine del volume vi sono, in appendice, 9 lettere che Maria Branwell scrisse a Patrick Brontë durante il loro fidanzamento. Libro consigliatissimo 🥰