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Un certo Dostoevskij. Biografia polifonica in lettere, diari e testimonianze

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Aleksandr Egorovič Vrangel’, amico di Dostoevskij negli anni dell’esilio in Siberia, racconta che il grande romanziere addomesticò delle bisce per spaventare a morte le donne che si ostinavano a rubargli i fiori dalle aiuole. «In seguito», ricorda Vrangel’, «ridemmo a più non posso per molto tempo, ripensando all’accaduto». Che Fëdor Michajlovič fosse un tipo particolare lo sapevano un po’ tutti i suoi amici: mentre lo ascoltava leggere in anteprima ad alta voce il romanzo Povera gente, lo scrittore Grigorovič ricorda che «pieno di ammirazione all’inverosimile, qualche volta tentai di saltargli al collo; mi tratteneva solo la sua avversione verso le effusioni rumorose ed espressive». Abbiamo in fin dei conti un’idea un po’ stereotipata di Dostoevskij: il grande scrittore cupo e meditabondo, tormentato dai suoi stessi pensieri, idealmente sempre emaciato come nelle foto in Siberia. Questo è quello che succede ogni volta che si sedimentano le letture critiche di secoli di saggi e biografie, riducendo la persona a personaggio. Ma, a sentire la viva voce di chi l’ha conosciuto, il più grande romanziere russo dell’Ottocento era anche un procrastinatore che non voleva mai mettersi a lavoro, o un oratore brillante tra amici che diventava poi ansioso e taciturno quando si trovava tra estranei. Un certo Dostoevskij, simpatico ad alcuni e antipatico a molti, golosissimo di dolci, prodigo di prestiti, con una bassa opinione di sé e della sua opera ma cordiale verso gli ammiratori. Uno che a sedici anni, quando morì Puškin, avrebbe voluto portare il lutto e che da studente dovette ripetere l’anno perché l’insegnante di algebra «voleva sicuramente bocciarmi». Un marito geloso ma affettuoso, un padre che addobbava l’albero di Natale in piedi su uno sgabello e ballava la mazurka con i figli. Lo storico della letteratura Pavel Fokin in questa biografia polifonica ricostruisce per la prima volta la vita dell’autore attraverso fonti contemporanee: aneddoti, lettere, atti di processi e memorie scritti da poeti, rivoluzionari, critici, parenti e amici. Un certo Dostoevskij ci restituisce la vita romanzesca di uno dei più amati scrittori di sempre, attraverso la stima dei colleghi, la soggezione dei conoscenti, la tenerezza dei familiari, il ricordo prezioso di chi ebbe modo di incontrarlo anche solo una volta.

477 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2007

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About the author

Pavel Fokin

14 books1 follower
Pavel Evgenievich Fokin Павел Фокин [Павел Евгеньевич Фокин] is a writer and biographer. Literary historian, candidate of philological sciences. Leading researcher at the State Literary Museum, Moscow. Personal biographer of Alexander Zinoviev. Author-compiler of the book series "Classics without gloss", books and more than 70 articles on the history of Russian literature and methods of teaching it.

Pavel Fokin graduated from the Faculty of Philology of the Kaliningrad State University in 1988. From 1991 to 1994 he studied at the correspondence postgraduate study at the Institute of Russian Literature of the Russian Academy of Sciences (Pushkin House). In 1995 he defended his Ph.D. thesis on the topic "The structure and image of the author in the" Diary of a writer "1876-1877. F.M. Dostoevsky ”. Author of the scientific concept of the exposition of the State Literary Museum “What is my faith. Spiritual search of Russian literature. To the 2000th anniversary of the Nativity of Christ ”(Moscow, Petrovka st., 28)

P. Fokin is a regular participant in the annual International Readings “Dostoevsky and World Culture” (St. Petersburg, since 1988), “Dostoevsky and Modernity” (Staraya Russa, since 1989), seminars of the German Society of F.M. Dostoevsky (1993 - 1997, 1999, 2000). He took part in the IX and X Congresses of the International Dostoevsky Society (New York, 1998; Baden-Baden, 2001), in the International Symposium “Dostoevsky and the 21st Century” (Chiba, Japan, 2000).

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Displaying 1 - 4 of 4 reviews
Profile Image for Dana Loo.
767 reviews6 followers
April 9, 2024
Ho letto parecchie biografie su Dostoevskij ma questa a più voci, costruita grazie alle testimonianze personali di chi lo ha conosciuto veramente e amato, e apprezzato e venerato è una delle più originali e ci fa conoscere un po' di più e meglio, soprattutto come uomo, il più grande, a mio parere, scrittore russo di tutti i tempi...
Profile Image for Engi.
229 reviews277 followers
December 23, 2023
"Camminavo lungo la prospettiva Nevskij con uno studente di medicina. C'imbattemmo in Dostoevskij, veniva verso di noi. Lo studente si tolse rapido il berretto. 'Davvero conosce Fëdor Michajlovič?' chiesi. 'Non lo conosco di persona', risposte lo studente, 'non gli ho fatto un inchino, mi sono scoperto il capo davanti a lui come faccio sempre quando passo davanti al monumento di Puškin a Mosca"

Testo per veri fan di Fedja, da cui emerge il ritratto di un uomo sensibile e introverso, a cui piacciono i bambini e i dolci, un "penitente" che legge ogni volta in cui può e strega tutti quando lo fa ad alta voce. Particolarmente toccanti gli estratti dal memoriale di Anna Grigor'evna e il racconto, da vari punti di vista, del famoso discorso a Puškin.

"Sono ancora come fracassato" mia nuova frase passepartout per descrivere un evento che mi ha causato una qualsiasi forte emozione.
Profile Image for Ramzy.
43 reviews7 followers
January 3, 2023
350 صفحة عن حياة دوستو كانت قليلة في حقه من وجهة نطري
Profile Image for Rodjanikov.
93 reviews14 followers
January 15, 2023
I've reached levels of parasocialism I didn't think possible
I love him, that's all
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