Nell'autunno del 1888, a Londra, non meno di cinque donne furono assassinate e orribilmente mutilate da un uomo che agiva come un autentico predatore misogino, la cui identità ancora oggi è sconosciuta.
Jack lo squartatore è il primo assassino seriale dell'epoca moderna: questo libro racconta tutto quanto si sa di lui e dei suoi crimini.
Non male. In poche pagine riescono a fare una panoramica globale dei delitti, delle vittime e del possibile Jack the Ripper che rimane e rimarrà per sempre avvolto nel mistero..
Una forma alucinante de contar la historia del primer asesino en serie de la historia. Un ensayo en forma de novela y sobre todo un respeto absoluto hacia las víctimas y profundizando mucho más en sus vidas, dejando en un lado al mismísimo asesino. Maravilloso.
Attraverso poche pagine vengono ricostruiti la storia e il profilo psicologico di una figura controversa, inquietante ed enigmatica. È tutto basato su fonti storiche: rapporti dei medici legali, estratti di giornali e interviste. Ho apprezzato che per una volta si cerca di mettere in luce le vittime. Alla fine è presente un profilo psicologico che è stato molto interessante da leggere. Molto dettagliato ed esplicito nelle descrizioni dei delitti, quindi forse adatto a stomaci forti; tutto sommato lettura scorrevole.
Dossier dettagliato e dal ritmo incalzante, provvisto di descrizioni crude (per questa ragione non adatte a tutti) e basato su documenti autentici del periodo vittoriano – dai rapporti di polizia agli esami autoptici dei medici legali, dagli articoli delle testate giornalistiche più rinomate dell'epoca ai memoriali degli ispettori coinvolti direttamente nel caso – questo volume della collana I volti del male assolve pienamente alla sua funzione.
Ho trovato che Jack lo Squartatore - Un demonio a Whitechapel restituisca dignità alle vittime – spesso citate in extremis, come fossero mere comparse e non le vere protagoniste del caso – e ho molto apprezzato le informazioni (note e meno note) sugli anni precedenti al periodo di prostituzione.
Il contesto storico è degnamente rappresentato, ed è lodevole il modo in cui sia eviscerato anche il passato dei presunti Jack, che cessano di essere delle figure vaghe, dei nomi rilegati in fondo alla pagina, per poter meglio trasformarsi in possibili squartatori con una storia, un volto, dei possibili moventi.
Secondo dossier della collana I volti del male che leggo, dopo quello incentrato su Joseph Mengele. Ho trovato questo volume strutturato di gran lunga meglio rispetto al primo, con passaggi romanzati meno ingombranti e meno confusionari. Essi sono inoltre molto crudi, così da rendere benissimo la violenza e la drammaticità dei delitti commessi da Jack lo Squartatore. Le fonti storiche mi sono sembrate esaurienti e ben spiegate, riescono a dare un quadro completo della situazione sociale attraversata all'epoca da Whitechapel. Un focus particolare viene dato anche alla storia personale delle vittime, al profilo dei vari sospettati, alle teorie circolanti dopo il 1888 circa l'identità dell'assassino e al lavoro svolto - non troppo bene - dall'allora capo di Scotland Yard. Consigliatissimo.
Bellissimo libro per contenuto, adeguatezza e pertinenza delle fonti, aggiornate fino ai nostri giorni. Avrei dato cinque stelle se non fosse stato per errori di battitura e punteggiatura meno sporadici di quanto dovrebbero essere. La cosa che più ho apprezzato è stata la presenza del profilo psicologico condotto dal criminologo Vicente Garrido, che fornisce delucidazioni soddisfacenti in merito alle ragioni e azioni dell’assassino ed alla sua importanza storica, spiegando anche alcuni fondamenti della psicologia ed indagine criminale forense
Un'ottima inchiesta su un assassino seriale rimasto anonimo dal 1888, divenuto emblema del criminale spietato, depravato e beffardo, che agisce con freddezza e si prende gioco della polizia. Il volume è esauriente, con tutte le informazioni utili circa il passato, il presente e il futuro del caso, raccontate in un coinvolgente stile romanzesco. Unico difetto sono alcuni errori di sintassi nelle prime pagine, dopo i quali il libro scorre privo di intoppi.
Ricco di refusi e con una traduzione che lascia a desiderare, è comunque un testo che riporta documenti e ricostruisce uno scenario. Può essere utile come fonte di documentazione, anche perché fornisce una ricca bibliografia.
Interessante per chi vuole approcciarsi alla figura di Jack Lo squartatore. Non è perfetto ma tutto sommato è molto godibile, ho trovato alcune imprecisioni ed errori dettati probabilmente da una revisione troppo veloce
Più che un libro è un dossier romanzato. Le vittime vengono presentate con quei pochi dati disponibili e molto spesso poco affidabili. Non essendoci mai stati testimoni ai fatti il criminale non è mai stato catturato e di conseguenza non si conoscono i motivi per cui tutto ciò è accaduto
Ovviamente sono stata attratta dal personaggio, ma è proprio in libricino con tanti nomi e date, però alla fine sono più confusa di prima, non ho neanche capito il numero esatti delle vittime, perché forse non lo sanno neanche... L'inizio prometteva anche bene, perché certi omicidi sono abbastanza dettagliati e mi hanno fatto quasi paura, però poi sono tutti uguali insomma, squarti di qua, squarti di là, strani organi in posti che non dovrebbero esserci etc... Interessante, ma speravo qualcosa di più...
Come start di questa nuova collana “I volti del male” Non potevano che partire dal capostipite dei Serial Killer. Su Jack e le indagini in se no c’è un granché da dire, ma descrivono molto bene il periodo storico e il perché questo caso è celebre ancora oggi!
Un volume snello che riassume anni di indagini sugli omicidi compiuti da Jack the Ripper a Whitechapel, quartiere povero e degradato, covo di ladri, assassini, criminali, alcolizzati e prostitute. Proprio queste ultime sono le sventurate vittime di Jack, che le attacca nel buio, le strangola, le sgozza e poi le sventra, distruggendo i loro volti ed organismi con una furia cieca e portandosi a volte via qualche pezzo come trofeo. Jack non è mai stato catturato: i sospettati sono stati molti, alcuni medici, alcuni macellai, alcuni ebrei, polacchi e stranieri che gli inglesi vedevano di mal occhio. Persino il nipote della regina Vittoria è stato per un periodo sospettato, persino un attore troppo bravo a recitare la parte di Mister Hyde. La polizia vagava in stato confusionario, non c’erano ancora le tecniche moderne di rilevamento del DNA e delle impronte, non si parlava ancora di profiling. Gli agenti facevano quello che potevano, e potevano ben poco. Il primo capitolo è molto romanzato: si vede Jack alle prese con uno dei delitti, si entra nei suoi pensieri, si capiscono le sue motivazioni. Gli altri capitoli racchiudono prove, articoli di giornale, le lettere che Jack ha inviato alla polizia vantandosi delle sue imprese, rapporti della polizia e referti dei medici legali, testimonianze di persone che hanno visto le vittime nelle loro ultime ore di vita e ne hanno poi raccontato la storia permettendo di ricostruire delle brevissime biografie di quelle sventurate donne. Che si assomigliano poi molto: già povere alla nascita, si danno all’alcolismo e a cattive frequentazioni e finiscono per vendere il proprio corpo per pagarmi una branda su cui dormire. Oppure nate in famiglie rispettabili e benestanti ma rovinate da matrimoni sbagliati: l’alcol è un passaggio obbligato per tutte, molte sono state arrestate per ubriachezza molesta, furti, atti osceni in luogo pubblico. Tutte hanno finito per lavorare come prostitute nel malfamato quartiere di Whitechapel, ombre indistinte nella notte finché un assassino seriale non ha consegnato i loro nomi all’immortalità. Il libro si conclude con un profilo psicologico di Jack lo Squartatore che, però, anche a distanza di più di un secolo dagli omicidi, riesce ancora a tenerci celata la sua vera identità.
“Non sopporto un certo tipo di donne, e non cesserò di squartarle finché non le avrò eliminate tutte. Lettera di Jack Lo Squartatore alla Central News Agency di Londra (25 settembre 1888).”
Con questo primo volume di Emse Italia della collana di libri monografici “I volti del male” ci troviamo a Londra, più precisamente nel quartiere Whitechapel, che durante la seconda metà dell’Ottocento fu teatro di uno dei peggiori killer della storia, Jack lo Squartatore. Jack lo Squartatore è molto più che un mito del true crime e della storia criminale della Londra vittoriana. Il suo impatto sulla criminologia e sulla cultura, nonostante lo «scarso» numero di vittime, non è stato superato da nessun altro assassino, per varie ragioni. Anzitutto, Jack è assurto al ruolo di primo assassino seriale della storia moderna perché, per la prima volta, la società si trovò di fronte a un «nuovo» tipo di assassino che uccideva in modo crudele e reiterato senza un movente «classico»: non aveva insomma altro scopo che quello di godere del piacere di trasformarsi in predatore. All’interno del piccolo libro viene spiegato tutto nel dettaglio, vengono analizzate le vittime, attraverso le loro biografie, viene spiegato il modus operandi dello Squartatore, le indagini che vennero fatte e infine i possibili colpevoli, ma si arrivò alla conclusione che non si potrà mai arrivare a conoscere l'identità dell'assassino di Whitechapel. È stato molto interessante addentrarsi nel mondo di Jack lo Squartatore, allo stesso tempo però molto inquietante e macabro, certi passi che venivano descritti, principalmente quelli di come Jack squartasse le donne, mi hanno fatto venire i brividi. Nonostante ciò comunque lo consiglio vivamente, è stata davvero una lettura avvincente.
Bello bello, Jack come bozza dell'allegro chirurgo. Questo primo volume della collana è stato abbastanza all'altezza delle aspettative. Considerata anche la mole risicata, mi aspettavo qualcosa di semplice ma allo stesso tempo che mantenesse alta l'attenzione e così è stato. L'analisi del caso risulta abbastanza didascalica, nei primi capitoli troviamo una biografia storica dello Squartatore, la presentazione e la storia delle sue vittime, le indagini e gli errori della polizia di Scotland Yard. Successivamente ci vengono proposte le teorie dei sospetti, anche qui piuttosto schematiche e infine un'analisi del profilo psicologico del killer, una delle parti più interessanti. Insomma, se siete degli appassionati fanatici del caso sicuramente questo libro non vi darà nulla in più, ma se conoscete la storia a grandi linee e volete dettagli in più sono sicura che potrebbe essere un'ottima lettura. Sono curiosa di sapere come saranno i prossimi libri e se i casi verranno trattati tutti allo stesso modo.
Libro molto veloce che racconta le vicende note attorno alla figura di Jack lo Squartatore, le indagini e le vittime. Lettura appassionante ma non troppo approfondita. Ho apprezzato che per una volta si cerca di mettere in luce le vittime. Alla fine è presente un profilo psicologico che è stato molto interessante da leggere. Non scende nei dettagli, adatto a chi non ha già fatto diverse letture sull'argomento. Ottimo per chi vuole conoscere le vicende.
Very fast book that tells the known events around the figure of Jack the Ripper, the investigations and the victims. Exciting but not too thorough reading. I appreciated that for once they try to highlight the victims. At the end there is a psychological profile which was very interesting to read. It does not go into details, suitable for those who have not already done several readings on the subject. Great for those who want to know the events.
3.75 ⭐️. Obbiettivamente bisogna essere un po' forti di stomaco per leggere certe cose...
Ho comprato questo libro perché sono una grande appassionata di true crime e storie di cronaca nera, ma sopratutto perché sono enormemente affascinata da questo caso e non mi annoio mai nel leggere le interpretazioni della sua storia. In questo caso non si tratta assolutamente di qualcosa di romanzato, nè niente di inventato; Forse più semplicemente è una cronaca di quello che successe realmente a Londra tra il 1888 e il 1891 quando operò uno dei primi "Serial Killer". Non si può definire di certo questo libro particolarmente avvincente o dinamico, ma sicuramente ben fatto ed accurato anche dal punto di vista delle fonti, con citazioni di estratti di giornali dell'epoca particolarmente forti ma molto utili per avere un quadro genere della situazione.
Tutto sommato consigliato, se vi appassionano questo genere di cose 💀👑
Libriccino scritto davvero male, leggerlo è stato un supplizio, pieno di errori grammaticali e di refusi. Potrebbe essere interessante per chi è completamente digiuno della storia di Jack the ripper. Chi invece pensa di trovarci spunti interessanti o approfondimenti resterà molto deluso. Non approfondisce nessun aspetto. Non offre un profilo psicologico, uno spunto di riflessione sull'epoca in cui si sono svolti gli attroci eventi, pochissimo su gli errori commessi a suo tempo dalla polizia, qualche possibile colpevole buttato là alla fine e poco altro. Per me la parte più fastidiosa è stata il modo superficiale con cui vengono trattate le vittime, descritte solo nella loro parte peggiore, come se il fatto di vivere ai margini della società fosse un motivo più che sufficiente per essere uccise. Insomma, ne sconsiglio a tutti la lettura. C'è molto di meglio sull'argomento.
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Su suggerimento di @silvia_ventuno ho acquistato in edicola il primo libro della collana #ivoltidelmale edito da Emse , dedicato a Jack lo squartatore #undemonioawhitechapel. Si tratta di un saggio (più o meno) che cerca di fare chiarezza sui delitti del primo serial killer della storia ovvero #jacktheripper che si scatenò a Whitechapel tra agosto e novembre del 1888, l'autunno del terrore. La scrittura di questo volume è molto scorrevole e curata, ho apprezzato una certa ricercatezza nei termini che danno carattere e rendono più appassionante la ricostruzione dei fatti nudi e crudi.
A parte qualche refuso, si tratta di un lavoro ben fatto, breve ma intenso. Avviso tutti i lettori che contiene molti dettagli macabri e impressionanti di conseguenza consiglio la lettura solo se veramenti preparati.
Credo proprio che acquisterò altri volumi della stessa collana.
Considerando il prezzo col quale viene venduto in edicola (2,99€), sicuramente ne vale la pena. Intitolandosi "i volti del male" mi aspettavo forse un'introspezione maggiore su quello che possiamo sapere di Jack lo Squartatore, un'analisi che andasse oltre il racconto dei fatti e dell'inchiesta. Comunque vi sono spunti interessanti (soprattutto riguardanti le vite delle vittime) per me nuovi. Raccontare l'esperienza di vita delle cinque vittime ufficiali sicuramente offre un tragico spaccato di com'erano i sobborghi londinesi in età vittoriana. Infine, ho trovato un po' straniante l'introduzione romanzata dal punto di vista dell'assassino - forse un po' di cattivo gusto. Ma, come ho già detto, ne vale la pena.
È una raccolta molto interessante che espone l'attività omicida e il profilo criminologico dell'assassino attraverso molte testimonianze e fonti, una ricostruzione dettagliata di quell'autunno di terrore in cui Jack lo Squartatore uccise. Ci presenta chi fossero le vittime, le problematiche dell'epoca e quello che ancora oggi è il caso irrisolto per eccellenza. Molto interessante scoprire chi fosse (da un punto di vista di studi sulla persona) e cosa fece (e l'eventuale motivazione), è intrigante scoprire i fatti dell'epoca e ciò che lo rese così importante.
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Questo volumetto mescola true crime e romanzo, coinvolgendo il lettore nella storia e allo stesso tempo dandogli modo di ricevere molte notizie e informazioni storiche sulla faccenda (più che leggendaria) di Jack lo Squartatore.
Tutti conosciamo, almeno di fama, questa figura misteriosa sulla quale a tutt'oggi non è stata fatta luce. Non ci sono prove abbastanza sicure e certe sull'identità di quello che è stato a tutti gli effetti il primo serial killer documentato della Storia. Ma questo libro ci aiuta a farci un'idea di quel che è accaduto nel periodo in cui questo criminale ha tenuto in scacco Scotland Yard e tutta la città di Londra, riuscendo a mettere a punto i suoi omicidi senza mai farsi prendere. Ci sono molte nozioni sull'indagine (sia su chi l'ha condotta nel tempo, sia sui nomi dei sospettati e sul perché questi fossero tenuti d'occhio) in tutto il libro tranne che nel primo capitolo. Quest'ultimo è molto particolare, perché sfocia più nel romanzo che nella storicità (a differenza del resto del testo) in quanto è scritto dal punto di vista del killer che va a cercare, ingannare e colpire a morte una delle sue vittime.
Mi è piaciuto parecchio come si è trattato tutto l'argomento, e senza dubbio è intrigante leggere di figure come questa. Jack lo Squartatore è passato alla Storia e non è stato certo un personaggio positivo, eppure la mente umana tende sempre ad interessarsi a vicende come la sua, specie se rimaste irrisolte. Proprio questa mancanza di risoluzione, in fondo, ha agevolato tutte le varie interpretazioni in campo artistico che ancora si susseguono nella Storia: teatro, manga e anime, romanzi di ogni genere (perfino romance), cinema e chi più ne ha più ne metta.
Le descrizioni cruente dei suoi crimini sono talmente dettagliate che a volte portano al disgusto, e secondo me è un bene: bisogna sempre ricordare che, per quanto la sua sia ormai divenuta una figura leggendaria e spesso romanticizzata, si sta sempre parlando di un individuo perverso e pericoloso, efferato e crudele... Come purtroppo ce ne sono ancora troppi in giro.
Quindi sì, bello il true crime, belli i dark romance, bella la letteratura macabra e horror... Ma tenete sempre gli occhi aperti, nella realtà.
La colección empezó hacia atrás con la edición dedicada a Adolf Hitler, pero con este volumen volvieron a ganar terreno en calidad.
Una historia muy difícil de abordar debido a la época, contexto y falta de pruebas producidas (ni hablar del déficit de calidad en su recolección y conservación). Pero realmente el trabajo de investigación de múltiples fuentes, fue coordinado muy bien y la novela documental quedó exquisita.
La perfilación de Garrido siempre es un broche de oro: magnífico.
Excelente libro, me sorprendió gratamente. Una crónica sobre el asesino en serie mas famoso de la historia y también el más enigmático, ya que nunca se supo su verdadera identidad. La historia contada en forma de novela no solo se centra en Jack el destripador sino también, en sus víctimas, se narra la vida de cada una de ellas y en cómo llegaron a ejercer la prostitución, convirtiéndose en el blanco facil del asesino. Super recomendado.
lo que en un principio parecía no gustarme de la colección creo es su mayor fortaleza, que es la ficción novelada, es muy buena y no tan científico, cosa que en este libro hay muy poco y por eso baja mas la calificación, se sintió muy divulgativo, y menos entretenido este volumen.