Olga ha trentanove anni, abita in un paese al confine con la Svizzera ed è ossessionata dalla paura di perdere la memoria, com'è successo a sua madre. È stata lei a chiamarla come la Čechova, ma se l'allieva di Stanislavskij era corteggiatissima, Olga ha sempre diffidato dei maschi. «La tatuatrice che cancella i brutti ricordi», l'ha definita il «Corriere», dando una sgradita notorietà proprio a lei, cresciuta isolata come aveva deciso suo padre, che l'ha iniziata all'arte del combattimento. Quando scompare Melinda, un'amica milanese tatuata anni prima, Olga si getta nella sua ricerca. Così incontra l'attraente giornalista Gabriele Pasca, che sovverte ogni sua certezza sui sentimenti. Per scoprire che cosa si cela dietro le sparizioni di diverse donne, Olga dovrà sfuggire a un uomo spietato che la insegue. Un uomo con una piovra tatuata sul collo.
A recluse life in Trarego (Italy), with barely any neighbours and only the occasional tourist, should not be a good location for a tattoo parlour. Yet 39-year-old tattoo artist Olga Bellomo is both talented and paranoid enough to pull it off.
Having lived through her mother's ugly battle with Alzheimer's, Olga is constantly dreading her own demise in the same illness, keeping all acquaintances at arms length. But when one of her customers disappears under suspicious circumstances, she doesn't hesitate to jump into action, despite all her spidey-senses beeping in high alert.
Wanting to finish the 2022 challenge with a bang, I decided to read this novel in Italian, a language I am not fluent in. Being Latin-based, my comprehension level was decent (about 70%), though some of the stilistic choices left me rather baffled, affecting my perception of the character development significantly.
First, let's take the storytelling style. If it were up to me, I'd've gone for a first person narrative POV from Olga's perspective. This way, the reader could've focused more on the nature of her contradictory assessment of situational danger levels, caused by her lacking social skills and innate obstinacy, or even due to undiagnosed Autism.
Instead, the author decides on an omniscient narrator, that basically pools everyone's point of view together, making the protagonist seem an airhead for not realising when she's being duped. Coupled with the fact that the main story is constantly interrupted by training flashbacks from Olga's childhood, it made me wonder whether the needlessly complex character development was due to sloppy editing or just incomplete planning.
Second, the whole supernatural aspect's wasted potential. We're shown that Olga has believed in ghosts since childhood, due to having grown up in a heavily haunted place. Yet her adult self seems suspiciously dismissive of the occult, despite having a fortune telling friend/acquaintance who keeps giving her eerily specific and accurate advice. Granted, the fact that all this advice is delivered in a comical context doesn't help.
As such, the climactic moment where all these supernatural elements come together felt very out of place for me. I understand and applaud the intent, but would expect significantly more buildup for things to seem credibile enough.
Score: 3.3/5 stars
As a concept, Olga's transformation from a recluse into a badass sleuth certainly held quite a bit of promise. Following her change from an antisocial tattoo artist, to a reluctant member of a large friend group, made for a truly heart-warming, if occasionally exasperating, journey. Unfortunately, the execution just didn't convince me. Whether this is due to my lacking language skills, unreasonably high expectations, or some plot holes is up for debate.
On a personal note, I'm kind of excited to read more Italian books in the future, though I'll probably go for e-books to ensure a smoother reading experience (eReader dictionaries FTW!).
Una tatuatrice, un giornalista, delle escort e una famiglia allargata molto particolare. Un romanzo giallo molto carino. Olga é LA tatuatrice che cancella i ricordi. Un passato da nascondere e un futuro pressoché incerto. Una storia a tratti fantastica, che mescola l'impossibile con la vita di tutti i giorni. Mi ha divertito il modo di scrivere della Moscardelli. I suoi personaggi sono difficili da dimenticare.
Fa disegni sulla pelle per coprire i ricordi o per fissarli, sa usare qualunque tipo di arma e conosce ogni tecnica di sopravvivenza. Ma con gli uomini è una frana, anzi li tiene proprio alla larga. È convinta che sarà sempre sola, ma forse sta per essere smentita. La comicità di Chiara Moscardelli sbarca sul Lago Maggiore per creare un nuovo, irresistibile personaggio femminile, che travolge il giallo italiano. Olga ha trentanove anni, abita in un paese al confine con la Svizzera ed è ossessionata dalla paura di perdere la memoria, com’è successo a sua madre. È stata lei a chiamarla come la Čechova, ma se l’allieva di Stanislavskij era corteggiatissima, Olga ha sempre diffidato dei maschi. «La tatuatrice che cancella i brutti ricordi», l’ha definita il «Corriere», dando una sgradita notorietà proprio a lei, cresciuta isolata come aveva deciso suo padre, che l’ha iniziata all’arte del combattimento. Quando scompare Melinda, un’amica milanese tatuata anni prima, Olga si getta nella sua ricerca. Così incontra l’attraente giornalista Gabriele Pasca, che sovverte ogni sua certezza sui sentimenti. Per scoprire che cosa si cela dietro le sparizioni di diverse donne, Olga dovrà sfuggire a un uomo spietato che la insegue. Un uomo con una piovra tatuata sul collo.
Che dire? A me è piaciuto da impazzire. I personaggi, la storia in se, i luoghi; tutto molto affascinante. Certo la storia è un po’ inverosimile, per diversi motivi, tra cui quelli più ovvi, che non scriverò per non spoilerare, però penso che tutta questa stranezza e, diciamo pure, fantascienza (per il tempo in cui ci troviamo e il luogo) vadano d’amore e d’accordo in questo libro. L’unica pecca secondo me è che l’autrice è stat un po’ troppo frettolosa nel voler concludere la storia. Se ci fossero state 50/80 pagine in più sicuramente non sarebbe sfociato nella banalità come è sembrato a me. Perché il libro parte benissimo, spiega tutto quello che c’è da sapere ma, poi, arriviamo alla scoperta della verità in un battibaleno e in un modo decisamente affrettato a parer mio, facendo così diventare banale anche il finale, che mi è parso un cliché allucinante. Però, a parte queste due pecche di non poco conto, non posso non dare meno di 4 stelle perché, nonostante tutto, il libro mia divertita (mi sono piegata in due dalle risate), mi sono innamorata dei personaggi (anche di quelli strambi), e mi sono appassionata alla scrittura di questa autrice. ⭐️⭐️⭐️⭐️
La ragazza che cancellava i ricordi è un perfetto libro da ombrellone. Questa però non deve essere presa come una affermazione negativa, ma vi invito a cogliere la sua accezione positiva. Positiva come l’ironia e la leggerezza che questo libro è in grado di infondere nel lettore. È un giallo che ha completamente svuotato la mia mente per qualche ora, immergendomi in luoghi a me personalmente conosciuti e che mi ha fatto scoprire qualche curiosità dell'antica arte giapponese del tatuaggio. Olga è per l’appunto una tatuatrice che si ritrova ad indagare sulla scomparsa di una delle sue amiche insieme ad un giornalista che imparerà ad apprezzare. E poi c’è il suo passato che finalmente sembra acquisire un senso. La protagonista evolve pagina dopo pagina, in linea col suo personaggio, regalando una piacevole lettura. Se si vuole fare i precisini, la narrazione “a diario” in alcuni punti toglie il senso di continuità all’azione, ma è un dettaglio che non pesa. Il libro mi ha rubato più di qualche sorriso ed è stata una vera boccata d’aria in un periodo un po’ caotico. Lo consiglierei a chi cerca un po’ di quiete e solarità, non a chi cerca un giallo o un thriller più chiuso e di azione.
Olga, a causa del suo passato cerca di vivere isolata e di non tessere relazioni personali. Riservata al limite dello scorbutico, disposta a dire la verità ad ogni costo , si rifugia a Trarego senza accorgersi che invece le relazioni personali suo malgrado si sono create . Si trova allora coinvolta nella sparizione di Grazia prima e Melinda poi, sue clienti e nel cercare di risolvere una trama sempre più complicata si imbatte in Gabriele , giornalista che sta indagando sul caso. Ho adorato tutti i personaggi di contorno , in particolare Max e Sebi e penso che la storia continuerà visto che ci sono cose sospese. Spero però di non dover aspettare tanto per leggere la fine dell'altra serie , che vede protagonista Teresa Papavero che io adoro.
ho provato la stessa sensazione di quando qualcuno ti parla di un film dando per scontato che tu l'abbia già visto... e comunque ci sono più ringraziamenti che storia.
Bello! Non mi aspettavo un giallo dal titolo, ma sono stata completamente rapita dalle vicende di Olga & co. Molto apprezzato il personaggio ed il lavoro della protagonista (è uno dei pochi libri che ha una tatuatrice e tra i personaggi principali). Super coinvolta dalla trama del giallo!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Ersilia F. - per RFS . È il primo libro che leggo di Chiara Moscardelli e devo dire che mi ha piacevolmente coinvolta. Lo stile è lineare, fluido, senza freni e racconta tutto quello che potrebbe passare per la testa ai suoi personaggi, rendendoli veri e credibili.
La ragazza che cancellava i ricordi è la storia di una donna che ha deciso di tenere lontano da sé gli altri, senza farsi coinvolgere sentimentalmente e, soprattutto, senza avere amici di cui preoccuparsi. Ma la sua vita è tutt’altro che vuota e priva di legami.
Partiamo dall’inizio. Olga vive in un paese della Sicilia insieme alla sua bella e smemorata madre, che non le ha mai rivelato l’identità del padre. Un giorno, mentre rientrava a casa, un uomo affascinante e misterioso la ferma, dicendole di essere l’ignoto genitore e che deve insegnarle a proteggersi dalla vita e dagli uomini, portatori di guai e sofferenze. Inizia, per la giovane, un estenuante quanto un duro l’addestramento, che la renderà letale come un ninja e fredda come un sicario. Crescendo, tiene bene a mente gli insegnamenti e diventa una tatuatrice abile e bravissima, vivendo sempre nell’ombra.
Ma la vita e le sue rocambolesche avventure bussano alla porta di Olga, travolgendone la routine quotidiana. Un’amica, Melinda, scompare in circostanze misteriose. La ragazza stava indagando sulla scomparsa di un’altra donna, che le aveva lasciato un messaggio criptico prima di sparire. Verrà fuori una verità terribile sulle varie scomparse. Perché le donne sono tutte escort della Milano notturna e qualcuno sta cercando di farle tacere, per sempre.
Una storia raccontata con garbo e tanto humor. Battute sagaci collegate a un’investigazione da agenti segreti. Olga è una vera forza della natura: impavida, coraggiosa, forte, ma è anche molto insicura, ha paura dei suoi sentimenti e di come la fanno sentire.
Ogni personaggio è ben caratterizzato, ma avrei voluto sapere di più sul passato del misterioso padre di Olga: cosa faceva, chi era, quali scheletri ha nell’armadio? Anche se capiamo cosa e come lo fa, di lui si sa poco.
Il finale lascia presupporre un seguito, perché è aperto e insinua qualche dubbio.
È un giallo che strizza l’occhio alla commedia, una commedia degli equivoci, che regala pagine di esilaranti battibecchi.
L’autrice ha coniugato la leggerezza della scrittura a fatti importanti su come vengono viste e trattate le donne, soprattutto chi pratica un certo mestiere.
Mi sono piaciuti i continui flashback del passato, che mettono in luce tutte le caratteristiche di Olga, ben descritta e profonda, con un grave problema di fiducia nel prossimo.
Un romanzo allegro, eppure carico di tematiche che portano alla riflessione.
allora devo dirvi che mi ha lasciato con l'amaro in bocca questo finale: ho apprezzato la risoluzione, i diversi omicidi e le parti di indagine (anche se in alcuni punti la scrittura non l'ho trovata molto scorrevole) MA queste ultime pagine mi hanno fatto fare un tuffo al cuore.
bravissima chiara che ha saputo mettermi ansia e farmi restare col fiato sospeso per tutte le pagine + carinissimi tutti gli amici di olga e gabriele >>
ecco una cosa che un po' mi é mancata é che io volevo sapere di piú sui tatuaggi, sui significati e vederla di piú in azione su questo campo
ps: appreciation post per alma che é stata super utile come solo le vecchiette possono essere
Questo thriller ha, se posso dirlo, sottili elementi “fantasy” che mi sono piaciuti tantissimo, una sorta di “solidarietà femminile” che non starò a spiegarvi ulteriormente per non spoilerarvi nulla. Ci tengo però a dirvi che questa sfaccettatura è molto sottile eppure si giostra in tutto il libro in una sorta di esaltazione della donna e della sua forza, complimenti all’autrice! Il libro è scorrevole e molto veloce da leggere, lo consiglio a chi vuole portarselo in spiaggia o in viaggio, sono solo 271 pagine (la mia edizione di Einaudi stile libero big) e davvero, è scorrevolissimo! (Ammetto di averlo finito in due giorni in cui ho anche fatto turni belli corposi) È un libro che, secondo me, va letto anche per la sua leggerezza e per cogliere i significati che esso nasconde. Un inno alle donne e alla loro forza, intrecciato a un thriller non troppo impegnativo ma piacevole da farsi scorrere tra le dita e nella mente.
Carino, leggero, un mistero da risolvere, personaggi simpatici. Ci sta. Tutto un po’ troppo in fretta e superficiale, forse per non annoiare. La protagonista è un po’ clichè, tenebrosa, cerca la solitudine, non puó affezionarsi a nessuno e fa la dura senza sapere perchè. Trama un po’ debole, non super convincente ma si fa leggere senza impegno. Basse aspettative, quasi romanzetto rosa con tracce di giallo.
"Non è cane, non è lupo, sa soltanto quello che non è." Cito Balto perché questo romanzo ha qualquadra che non cosa; un po' vorrebbe essere giallo, un po' vorrebbe essere comico, un po' drammatico. La protagonista, la tatuatrice Olga, è un eremita che non si fida di nessuno e controlla pure il pelo nel naso di qualsiasi persona con cui intrattiene un rapporto, eppure...qualcuno riesce a mentirle sotto il naso. Ha un'attitudine da karate kid, il fiuto da segugio, eppure...qualcuno riesce a pedinarla senza che se ne accorga. L'ambientazione milanese/svizzera è bella, le premesse della storia pure, ma ci sono veramente troppe cose inverosimili, sembra quasi un fantasy. Avevo qualche aspettativa di troppo, di qui le poche stelline.
Raga mi è piaciuto un sacco, che posso fare se non consigliarvelo. Mi aspettavo una semplice storia d'indagine e mi sono ritrovata coinvolta nelle vicende personali di Olga più di quanto mi sarei immaginata e ho apprezzato ogni pagina. La scrittura è molto scorrevole e la trama è ingarbugliata ma semplice da seguire. Brava Chiara Moscardelli, tvb
Una Moscardelli d'azione in questo libro, tra escort, tatuatrici, giornalisti e tipi poco raccomandabili. Una storia che nasce da quelle di quattro donne i cui destini si incrociano e a volte si migliorano. Piacevole lettura.
Oh finalmente una protagonista tosta, di quelle che non si fanno troppi problemi a dirti quello che pensano, anzi che proprio non riescono a farne a meno. Olga è una ragazza particolare, bella a modo suo, simpatica a modo suo, socievole... no neanche a modo suo. Olga vive bene con se stessa. Abita a Trarego, non lontano dal confine svizzero. Non lo avete mai sentito nominare? Ecco, è il posto giusto per lei! Qui ha aperto il suo salone di tatuaggi e, manco a dirlo, è proprio brava nel suo lavoro, ha quel tocco particolare, quella cura e quell'abilità che han fatto si che fosse nota nell'ambiente come "la tatuatrice che cancella i brutti ricordi". Ogni sua creazione è personalizzata, disegnata, creata per la persona che a lei si rivolge. Ma dietro a questa apparente normalità, Olga nasconde tanto, molto di più. Una madre morta da poco che fin da quando lei era piccola dimenticava le cose, un oggetto, una parola, un appuntamento, sua figlia, il suo nome, tutta la sua vita. L'Alzheimer l'aveva colpita e Olga conta ora i ricordi come pietre preziose, ma è un conto alla rovescia il suo: quando sarà il suo momento di iniziare a dimenticare? E poi il padre, beh la storia di suo padre non è chiara neanche a lei, sa solo che dopo essere sparito per buona parte della sua infanzia è segretamente tornato per addestrarla. Per cosa? Per tutto, anche per affrontare la sparizione di una escort sua amica, Melinda. Cercandola, Olga affronterà tanti pericoli, ma anche tante novità, ritroverà il padre, ne rivaluterà il ruolo ma soprattutto abbatterà tante certezze, prima fra tutte che non avrebbe mai provato niente per nessuno.
Il nuovo libro di Chiara Moscardelli mi è proprio piaciuto. Avevo bisogno di una lettura divertente ed energica, ed ecco arrivare nella mia vita Olga, una ragazza dal passato strano, diviso tra la paura di dimenticare e quella di scoprire cosa faccia veramente suo padre. Ha sempre vissuto isolata. Le sente sempre nella sua testa le parole che il padre non ha fatto altro che ripeterle: non farti notare Olga, niente social, niente amici, niente amore, niente che accenda un riflettore su di te, vattene Olga, vai lontana. E lei lo fa, va a Londra per un po' per poi però tornare in Italia. E qui suo malgrado un po' di notorietà le tocca grazie ai suoi tatuaggi. Il personaggio che però più ho amato (oltre al gattone Remington) è il giornalista Gabriele Pasca, pasticcione e piacione, riesce incredibilmente a mettersi nei guai e a essere nel posto giusto contemporaneamente. Il giallo che questi due detective sui generis si trovano ad affrontare non è dei più intricati, però è un romanzo che ti dà azione, movimento, avventura. Insomma, è stato un po' come vedere un bel film d'azione, ma di quelli divertenti. Avete presente? Quelli con Bruce Willis... solo che in questo caso Bruce sarebbe Olga.
Ora ho solo un dubbio? È il primo di una serie? Ritroverò cioè Olga e Gabriele? Perchè si conclude tutto, non si lasciano filoni aperti, però rimane una piccola finestrella ancora aperta e... beh, sarò anche contro corrente ma quando appaiono dei bei personaggi sulla scena a me piace ritrovarli anche in una nuova avventura e Olga e Gabriele mi piacerebbe vederli andare avanti! Chissà in quali altri pasticci possono inciampare!
Io ci provo a non avere pregiudizi verso la narrativa italiana contemporanea, però puntualmente rimango delusa.
Ho deciso di leggere questo libro per l’ambientazione tra il Lago Maggiore, Milano e la Svizzera. La trama ha anche del potenziale, ci sono tanti elementi interessanti come l’indagine tra criminalità, escort e delle misteriose sparizioni. Olga sarebbe anche una protagonista forte, con un passato oscuro e una buona dose di cazzimma. Però c’è qualcosa che non funziona, o almeno che per me non ha funzionato.
1. In primis ho trovato i personaggi poco profondi, stereotipati e prevedibili. Al limite della caricatura.
2. La trama fa acqua, ci sono cose che non hanno logica e sono troppo inverosimili. Il bello della lettura è immergersi in una realtà alternativa, in una “finzione” meticolosamente costruita. Quando la finzione è troppo evidente crolla tutta l’impalcatura e si porta via la magia. Il passato della protagonista è davvero troppo assurdo. Le sue qualità quasi sovrannaturali sono umanamente inconcepibili (pesa 40 chili ma ha la forza di atterrare un uomo; è capace di dissociarsi dalla realtà per non sentire il dolore fisico in pochi secondi; è super intelligente; piace agli uomini ma non le interessa; è la attuatrice più brava di tutte e potrei continuare ancora e ancora)
3. L’umorismo, sicuramente alleggerisce la narrazione ma è molto banale e a tratti demenziale
4. Il ritmo è buono, è scorrevole e i dialoghi alleggeriscono di molto la lettura. Questo è stato un punto a favore
Mi dispiace smontare i libri, sicuramente l’autrice è molto valida. Questo libro nello specifico non è particolarmente riuscito a mio parere. Avrei amato Olga se fosse stata un po’ più umana.
Un thriller che vorrebbe essere leggero/divertente/romantico ma che sbaglia quasi tutto e risulta completamente fuori fuoco. Un infelice mix di personaggi improbabili (a partire dalla protagonista, che ha una backstory ridicola) e situazioni assurde che a volte scadono nella comicità demenziale, altre volte si capisce che sono scritte per risultare ansiogene, pulp, da vero romanzo di genere, ma si risolvono in cretinate. Spiace perché l'autrice innanzitutto è simpatica e poi ha orecchio per i dialoghi, ma non basta.
È il primo libro che leggo di Chiara Moscardelli e devo dire che mi ha piacevolmente coinvolta. Lo stile è lineare, fluido, senza freni e racconta tutto quello che potrebbe passare per la testa ai suoi personaggi, rendendoli veri e credibili. La ragazza che cancellava i ricordi è la storia di una donna che ha deciso di tenere lontano da sé gli altri, senza farsi coinvolgere sentimentalmente e, soprattutto, senza avere amici di cui preoccuparsi. Ma la sua vita è tutt’altro che vuota e priva di legami. Partiamo dall’inizio. Olga vive in un paese della Sicilia insieme alla sua bella e smemorata madre, che non le ha mai rivelato l’identità del padre. Un giorno, mentre rientrava a casa, un uomo affascinante e misterioso la ferma, dicendole di essere l’ignoto genitore e che deve insegnarle a proteggersi dalla vita e dagli uomini, portatori di guai e sofferenze. Inizia, per la giovane, un estenuante quanto un duro l’addestramento, che la renderà letale come un ninja e fredda come un sicario. Crescendo, tiene bene a mente gli insegnamenti e diventa una tatuatrice abile e bravissima, vivendo sempre nell’ombra. Ma la vita e le sue rocambolesche avventure bussano alla porta di Olga, travolgendone la routine quotidiana. Un’amica, Melinda, scompare in circostanze misteriose. La ragazza stava indagando sulla scomparsa di un’altra donna, che le aveva lasciato un messaggio criptico prima di sparire. Verrà fuori una verità terribile sulle varie scomparse. Perché le donne sono tutte escort della Milano notturna e qualcuno sta cercando di farle tacere, per sempre. Una storia raccontata con garbo e tanto humor. Battute sagaci collegate a un’investigazione da agenti segreti. Olga è una vera forza della natura: impavida, coraggiosa, forte, ma è anche molto insicura, ha paura dei suoi sentimenti e di come la fanno sentire. Ogni personaggio è ben caratterizzato, ma avrei voluto sapere di più sul passato del misterioso padre di Olga: cosa faceva, chi era, quali scheletri ha nell’armadio? Anche se capiamo cosa e come lo fa, di lui si sa poco. Il finale lascia presupporre un seguito, perché è aperto e insinua qualche dubbio. È un giallo che strizza l’occhio alla commedia, una commedia degli equivoci, che regala pagine di esilaranti battibecchi. L’autrice ha coniugato la leggerezza della scrittura a fatti importanti su come vengono viste e trattate le donne, soprattutto chi pratica un certo mestiere. Mi sono piaciuti i continui flashback del passato, che mettono in luce tutte le caratteristiche di Olga, ben descritta e profonda, con un grave problema di fiducia nel prossimo. Un romanzo allegro, eppure carico di tematiche che portano alla riflessione.
Se c’è una cosa che mi dà sempre grande gioia nei romanzi di Chiara Moscardelli sono i dialoghi. Anche in “La ragazza che cancellava i ricordi” ci sono scambi di battute fulminanti, incredibilmente ironiche e divertenti, surreali e sfibranti, ma sempre di grande effetto.
Gabriele Pasca, poi, in questo romanzo dà davvero il meglio di sé. Non ci poteva essere co-protagonista più adatto di lui, nel porsi accanto – e in contrapposizione – a Olga, tatuatrice solitaria, che credeva di aver fatto suoi tutti gli insegnamenti sul padre, specie quelli sul non mantenere rapporti con nessuno.
Senza capire – o forse, senza nemmeno accorgersene – di aver creato attorno a sé una piccola comunità. Anche questo è un elemento che ritorna nei romanzi della Moscardelli, una cornice di personaggi secondari variopinta e allegra, che aggiungono quel pizzico di sale necessario per rendere ancora più interessante la narrazione.
L’autrice sa delineare perfettamente le caratteristiche di ognuno, giocando anche su alcuni tratti chiave, che fanno venire voglia di conoscerli di persona, o magari di farsi fare un giro di tarocchi.
Il giallo raccontato ne “La ragazza che cancellava i ricordi” incrinerà la corazza di Olga, la quale dovrà fare i conti con la figura paterna, e accettare l’amore delle persone che le stanno vicine, anche quello di un certo campione di coccole, molto poco coraggioso, ma sicuramente impavido.
Sarà anche lo spunto per farsi nuove domande, o per pronunciare ad alta voce quelle che aveva sempre tenuto nascoste nel cuore, e per capire quale direzione prendere da adesso in avanti. Eh, perché quella di Olga, potrebbe essere una storia ancora tutta da scrivere.
Sono curiosa, lo ammetto, ma allo stesso tempo vorrei chiedere a Chiara Moscardelli: e di Teresa Papavero, avremo presto altre notizie?
Per anzianità direi che in questo momento voglio più bene a Teresa (sì, Agata, pure a te sono affezionata, stai tranquilla), ma Olga è un personaggio che si fa amare molto facilmente. Quindi, uffa, che si fa adesso?
“La ragazza che cancellava i ricordi” non è un semplice giallo, è molto di più. Seppur la trama ruota a torno alla sparizione dell’amica della protagonista, il libro non manca di spunti riflessivi. La protagonista è schiva, preferisce far da se ed è convinta di non riuscire ad amare e di non essere amata. Ma d’altronde, nessun uomo è un isola, e quando l’amica scompare qualcosa scatta in lei. Il punto forte di questo romanzo è proprio la protagonista, una ragazza forte e sveglia, che si rivela più fragile di quello che può mostrare e con più segreti di quelli che lei stessa credeva di possedere. La trama è scorrevole, i capitoli sono brevi e a rendere il tutto più piacevole sono le opinioni ironiche dell’autrice che si ripresentano lungo la narrazione, aiutando anche a capire meglio i luoghi, l’atmosfera, che passa da familiare e tranquilla ad angosciosa e sinistra, ma quello per cui aiuta soprattutto gli stati d’animo dei diversi persoggi. Il finale pare concludersi in modo aperto, trascinandosi diversi punti interrogativi e lasciando al lettore l’idea di un possibile continuo
è un giallo coinvolgente che mescola elementi di commedia e offre pagine esilaranti. La storia raccontata con garbo e tanto umorismo, con battute sagaci legate a un'indagine da agenti segreti. Olga è presentata come una vera forza della natura, coraggiosa ma anche molto insicura e timorosa dei propri sentimenti. Ogni personaggio è ben caratterizzato. La narrazione è arricchita da flashback del passato di Olga che sottolineano le caratteristiche del personaggio e il suo grave problema di fiducia nel prossimo. Spero in un seguito, anche perché il finale aperto lo fa presagire.
Chiara Moscardelli. È stata la prima volta per me, anche un po’ a caso in realtà. Sono stata attirata dalla copertina e una volta iniziata la storia non ho più smesso di leggerla fino a quando ho finito il libro. Un buon libro con un bel sorriso a fine lettura, consigliato
Personaggi simpatici, trama che fa acqua da tutte le parti in quanto a credibilità. Olga sfiora la categoria TSTL (too stupid to live) un po' troppe volte. Titolo del libro interessante ma non coerente col contenuto. Voce narrante piattissima.