A come Amazzonia. I come India. Z come Zucchero. Ma anche Banana Pancakes, Hygge, Relax, Non-cacio e pepe e tanto altro. Cibo supersonico è un libro-mondo dentro cui perdersi e seguire strade inattese, nel quale Francesca e Chiara, un pezzetto alla volta, raccontano tantissime cose: la loro storia, dal primo incontro a oggi; la loro battaglia per la comunità LGBTQ+; la malattia di Francesca, che nel 2016 ha affrontato un tumore al seno; l’impegno per un mondo più sostenibile. Naturalmente, condividendo la loro storia, Chiara e Francesca ci aprono anche le porte della loro cucina, perché il collante che unisce e interseca tutti questi temi così apparentemente diversi e distanti tra loro è proprio il cibo. E così ci svelano per la prima volta oltre venti ricette – rigorosamente vegetali – tra le più richieste dalla loro community social e dalle persone che in questi anni le hanno volute a casa come chef a domicilio. "Cibo supersonico", arricchito da tante illustrazioni e da una selezione fotografica di alcune ricette, è un libro d’amore ma anche un libro ricco di parole importanti e che tocca tantissime tematiche attuali: la sostenibilità, il corpo femminile, la malattia, la sessualità e il genere, affinché nessuna di queste rimanga un tabù. Come scrivono Chiara e Francesca nell’introduzione, “un libro per tutti e che può rappresentare tutti, che contiene gli ingredienti principali della nostra storia, ma anche quelli per ricreare le vostre ricette più amate”.
Sarò di parte, perché ho avuto il privilegio di conoscerle, ma questo libro è una coccola.
Non è una passeggiata, perché tratta temi molto forti, ma mi è sembrato di leggerlo con la loro voce.
È stato un viaggio indietro nel tempo, a prima del covid e della guerra, ai tanti supperclub a cui ho partecipato, alle cene al buio... È una storia d'amore intensa, in tutti i sensi possibili.
A malincuore scrivo che non mi è piaciuto. Conosco il loro progetto ed ero curiosa di sapere più di loro. È significativo e liberatorio, trovo, il modo in cui si parla del tumore che Francesca ha combattuto giovanissima, ma è anche il tema fondante dell'intero libro su cui si torna a ogni capitolo: per me un filo eccessivo. L'insistenza retorica sulla loro storia d'amore è un'incitazione al diabete coatto per una come me e lo stile è stato arduo da apprezzare, pieno di dialoghi quotidiani che lo sviliscono e lo banalizzano. Mi ha interessata di più una certa prospettiva sulla malattia come occasione di crescita e amore per il proprio corpo, l'infanzia delle autrici, la comunita LGBTQI+, il veganesimo.. Ma è la scrittura enfatica, ridondante, farcita di melassa, che ha vanificato la mia esperienza di lettrice. Bellissime le foto delle ricette, così come il progetto grafico, ma ci vuole una cucina da stellato per realizzare i piatti proposti.
Libro onestamente scritto in modo molto banale, piatto, con un linguaggio più adatto a un post su Instagram di due righe. Senza nulla togliere alla loro storia personale, evitabile. Oltretutto aggiunge semplicemente dettagli a quanto già si trova sui loro social.
Se mi chiedessero di descrivere il significato di "rinascita", ad oggi utilizzerei la storia e le parole di Francesca e Chiara. Queste pagine racchiudono tante cose, ma soprattutto ci parlano della forza magica e incontenibile dell'amore, che tutto può, oltre lo spazio ed il tempo. Questa lettura è un grande regalo personale. Un intimo viaggio tra le parole per poi concedere a noi stessə di ritrovarci e riscoprirci, sotto lo sguardo premuroso e accogliente di chi ci ama.
Di solito leggo libri fantasy per portare la mente in posti lontani e sognare. Ho acquistato il libro dato che seguo Francesca e Ciarina su Instagram per i loro contenuti e avendo capito che non si trattava del solito libro di ricette (che avrei comprato comunque!) ho fatto un preordine subito ma senza troppe aspettative. Ho tritato il libro in 2 giorni nemmeno e ho pianto come una fontana. Inutile riassumere gli argomenti trattati, penso che ogni lettore leggendo la loro storia sentirà vibrare le sue corde in modo diverso e farà un viaggio personale seppur condiviso con le autrici. "Avere cura Unico metodo per Essere cura" Grazie per aver condiviso la vostra storia.