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Alice Allevi #7
Il ladro gentiluomo
Alice Allevi, finalmente Specialista in Medicina Legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l’affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell’Istituto di Medicina Legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola.
Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un’autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco della vittima. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L’ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi…
Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un’autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco della vittima. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L’ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi…
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First published October 15, 2018
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About the author
Alessia Gazzola
27 books809 followersAlessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’allieva, che ha fatto conoscere e amare al pubblico italiano, e a quello dei principali Paesi europei dove è uscito, un nuovo e accattivante personaggio: Alice Allevi. Ama viaggiare, leggere e cucinare. Vive a Verona con il marito e le sue due piccole bambine.
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Displaying 1 - 30 of 142 reviews
October 14, 2021
Butta il cuore oltre l'ostacolo Alice
La Gazzola fa bene a fermarsi e dedicarsi ad altro, fa bene a staccarsi dalla sua Allieva e lo dico con la morte nel cuore, perché Alice mi mancherà tantissimo e l’attesa sarà infinita.
Ma c'è proprio bisogno di uno stop e si vede. La parte gialla è minima, tirata via, poco approfondita ed è un grandissimo peccato perché la Gazzola ha sempre gestito tutto alla perfezione.
Io ho divorato questa storia! Mi è piaciuta! Ma devo riconoscerne anche i limiti.
Alice è finalmente riuscita a scalfire la corazza dell'amato CC, ma invece di godersi l’idillo è costretta a trasferirsi a Domodossola, lontano da Roma, dall'Istituto e da Claudio.
L'autrice fa un lavorone su Claudio: preparativi perché assisterete a scene tanto sognate e che vi lasceranno a bocca spalancata. 😍 Il problema è che la Gazzola quando si tratta della coppia ci va sempre giù pesante. Claudio sbaglia, Alice soffre, Alice si incavola e reagisce, sbaglia e Claudio soffre. Solo che, il lettore, che è coinvolto nella storia dal POV di Alice, non se ne rende conto. Magari altri POV di Claudio sarebbero graditi…
Da un lato, questo tenermi sulle spine, questo ping-pong emotivo, questo problema di comunicazione tra Alice e CC mi incolla alle pagine, ma dall'altro per la cara Alice (e per CC) gradirei un po' di calma. È vero che la vita è imprevedibile, ma così è troppo!
L'attesa mi ucciderà, Alessia, sappilo!😭
La Gazzola fa bene a fermarsi e dedicarsi ad altro, fa bene a staccarsi dalla sua Allieva e lo dico con la morte nel cuore, perché Alice mi mancherà tantissimo e l’attesa sarà infinita.
Ma c'è proprio bisogno di uno stop e si vede. La parte gialla è minima, tirata via, poco approfondita ed è un grandissimo peccato perché la Gazzola ha sempre gestito tutto alla perfezione.
Io ho divorato questa storia! Mi è piaciuta! Ma devo riconoscerne anche i limiti.
Alice è finalmente riuscita a scalfire la corazza dell'amato CC, ma invece di godersi l’idillo è costretta a trasferirsi a Domodossola, lontano da Roma, dall'Istituto e da Claudio.
L'autrice fa un lavorone su Claudio: preparativi perché assisterete a scene tanto sognate e che vi lasceranno a bocca spalancata. 😍 Il problema è che la Gazzola quando si tratta della coppia ci va sempre giù pesante. Claudio sbaglia, Alice soffre, Alice si incavola e reagisce, sbaglia e Claudio soffre. Solo che, il lettore, che è coinvolto nella storia dal POV di Alice, non se ne rende conto. Magari altri POV di Claudio sarebbero graditi…
Da un lato, questo tenermi sulle spine, questo ping-pong emotivo, questo problema di comunicazione tra Alice e CC mi incolla alle pagine, ma dall'altro per la cara Alice (e per CC) gradirei un po' di calma. È vero che la vita è imprevedibile, ma così è troppo!
L'attesa mi ucciderà, Alessia, sappilo!😭
January 7, 2019
SERIE ALICE ALLEVI n. 7
Complice le vacanze natalizie, l'ho iniziato una mattina e l'ho finito la sera stessa.
Questo libro mi ha emozionato. Le vicende di Alice e CC mi hanno letteralmente strappato il cuore. Tanto che ad un certo punto ho anche versato una lacrima.
Bello davvero. E il finale *_*
Mi è piaciuta anche l'idea di un pov di CC. Ci stava proprio, e posso dire finalmente? Sapevamo tutto di Alice, ma di CC proprio nulla.
Unica pecca...ma il caso su cui indagava è stato un pò lasciato da parte. Peccato. A me piaceva questo intreccio Alice vita privata e lavorativa.
Leggendo poi i ringraziameni finali ho scoperto che questo sarà, al momento, l'ultimo della serie.
Gazzola mi hai spezzato il cuore! Ma posso capire che ormai non si poteva più continuare con questo tira e molla, e soprattutto che la parte rosa prevalesse sulla parte investigativa.
E' stata però una bella serie, piena di risate, lacrime e un pò di mistero.
Ricorderò con affetto tutti i personaggi: Alice, CC, la nonna di Alice, l'investigatore Calligaris, Malcomess e figlio, la Wally! insomma un pò tutti :)
Quattro stelle e mezzo ^^
Complice le vacanze natalizie, l'ho iniziato una mattina e l'ho finito la sera stessa.
Questo libro mi ha emozionato. Le vicende di Alice e CC mi hanno letteralmente strappato il cuore. Tanto che ad un certo punto ho anche versato una lacrima.
Bello davvero. E il finale *_*
Mi è piaciuta anche l'idea di un pov di CC. Ci stava proprio, e posso dire finalmente? Sapevamo tutto di Alice, ma di CC proprio nulla.
Unica pecca...ma il caso su cui indagava è stato un pò lasciato da parte. Peccato. A me piaceva questo intreccio Alice vita privata e lavorativa.
Leggendo poi i ringraziameni finali ho scoperto che questo sarà, al momento, l'ultimo della serie.
Gazzola mi hai spezzato il cuore! Ma posso capire che ormai non si poteva più continuare con questo tira e molla, e soprattutto che la parte rosa prevalesse sulla parte investigativa.
E' stata però una bella serie, piena di risate, lacrime e un pò di mistero.
Ricorderò con affetto tutti i personaggi: Alice, CC, la nonna di Alice, l'investigatore Calligaris, Malcomess e figlio, la Wally! insomma un pò tutti :)
Quattro stelle e mezzo ^^
November 19, 2018
Per quanto grandi possano sembrarci i nostri problemi, purtroppo troveremo sempre qualcuno vicino a noi che ne ha di peggiori. È triste a dirsi, ma se non altro questo ci distoglierà dalla contemplazione del nostro ombelico e ci ricorderà che non siamo gli unici a cui, più o meno spesso, la vita va storta.
E sicuramente la vita di Alice, così come si legge in quest'ultima puntata, non è per niente facile.
"D" di Domodossola (eh, sì, come nel gioco): è in questa piccola città che Alice si vedrà costretta ad andare; certo, un po' se l'è voluta, causa la sua impulsività, ma tanto gioco ha fatto la volontà della sua "nemica" per eccellenza: la Wally, che ha colto immediatamente la palla al balzo per togliersela di torno.
Ma come la stessa Alice afferma: il nemico è indispensabile nei rapporti umani. L'avversario è colui che ci consente di esplorare le nostre zone d'ombra. Ce ne rende coscienti. E non solo ci permette di attraversarle, ma soprattutto, alzando la posta, fa sì che tiriamo fuori le risorse migliori.
Storia forse un po' dimessa, complici il clima brumoso e l'ambiente con poche attrattive di una cittadina che niente ha a che vedere con la Capitale. Ed anche i personaggi sono lontani da quelli a cui la Gazzola ci ha abituati.
Eppure anche qui l'ingenuità e la superficialità di Alice colpiscono ancora, dando l'avvio ad una storia "gialla" discreta (storia che, manco a dirlo, si concluderà con successo, per una serie combinata di fortuna e intuizione), che finisce però per fare da sfondo alle vicissitudini personali della nostra Allieva (e del bel CC, inevitabilmente).
E di vicende, sia private che professionali, ne succedono così tante da restare perfino commossi.
Di sicuro Alice è cresciuta, la Vita (sì, quella con la 'V' maiuscola) l'ha resa donna. È ancora fragile, ma di una fragilità diversa, più consapevole, che è in grado di farle prendere decisioni più concrete. Anche se ancora con un grande punto interrogativo. Ma tant'è.
D'altra parte, alla fine, perché non giocarsi il tutto per tutto, seguendo il consiglio della tanto amata nonna Amalia?
Butta il cuore oltre l'ostacolo, Alice.
E lei, Alice, lo fa.
Lasciando noi orfani, almeno per un po'!
🆕 2018
E sicuramente la vita di Alice, così come si legge in quest'ultima puntata, non è per niente facile.
"D" di Domodossola (eh, sì, come nel gioco): è in questa piccola città che Alice si vedrà costretta ad andare; certo, un po' se l'è voluta, causa la sua impulsività, ma tanto gioco ha fatto la volontà della sua "nemica" per eccellenza: la Wally, che ha colto immediatamente la palla al balzo per togliersela di torno.
Ma come la stessa Alice afferma: il nemico è indispensabile nei rapporti umani. L'avversario è colui che ci consente di esplorare le nostre zone d'ombra. Ce ne rende coscienti. E non solo ci permette di attraversarle, ma soprattutto, alzando la posta, fa sì che tiriamo fuori le risorse migliori.
Storia forse un po' dimessa, complici il clima brumoso e l'ambiente con poche attrattive di una cittadina che niente ha a che vedere con la Capitale. Ed anche i personaggi sono lontani da quelli a cui la Gazzola ci ha abituati.
Eppure anche qui l'ingenuità e la superficialità di Alice colpiscono ancora, dando l'avvio ad una storia "gialla" discreta (storia che, manco a dirlo, si concluderà con successo, per una serie combinata di fortuna e intuizione), che finisce però per fare da sfondo alle vicissitudini personali della nostra Allieva (e del bel CC, inevitabilmente).
E di vicende, sia private che professionali, ne succedono così tante da restare perfino commossi.
Di sicuro Alice è cresciuta, la Vita (sì, quella con la 'V' maiuscola) l'ha resa donna. È ancora fragile, ma di una fragilità diversa, più consapevole, che è in grado di farle prendere decisioni più concrete. Anche se ancora con un grande punto interrogativo. Ma tant'è.
D'altra parte, alla fine, perché non giocarsi il tutto per tutto, seguendo il consiglio della tanto amata nonna Amalia?
Butta il cuore oltre l'ostacolo, Alice.
E lei, Alice, lo fa.
Lasciando noi orfani, almeno per un po'!
🆕 2018
November 16, 2023
"Ecco, signorina, è arrivato il momento di renderti conto che per le stronzate puoi pagare un prezzo che non riesci nemmeno ad immaginare. Che nella vita ci vuole attenzione, perché è questione di un attimo e ti giochi tutto. E che chi hai accanto non può pararti il culo in eterno".
Nel precedente volume ( Arabesque ) avevamo visto come molte cose fossero cambiate per Alice Allevi… e questo romanzo, una volta per tutte, ce ne ha dato conferma. Tant'è vero che, come ha spiegato la stessa autrice nei ringraziamenti finali, questo ottavo libro (che con Un regalo inatteso diventano nove) sulla nostra Alice è l'ultimo. Ma voi ci credete?
Ma veniamo a noi. In Il ladro gentiluomo, e quasi come se ci trovassimo alle prese con due distinti libri, il giallo-Gazzola ed il rosa-Allevi. Tuttavia, a farla da padrona in quasi tutte le pagine del romanzo non è tanto la storia in sé (un gioiello dato per disperso in seguito ad un furto, poi ritrovato, poi nuovamente rubato, poi nuovamente ritrovato), ma è la parte che riguarda le ragioni del cuore della protagonista… sempre più tormentata dall'amore-odio per il suo Claudio Conforti.
A proposito di quest'ultimo: ad un certo punto si nota un chiamo omaggio della Gazzola verso la sua stessa serie TV, soprattutto quando Claudio Conforti viene scambiato per Lino Guanciale, l'attore che ne riveste i panni nel piccolo schermo.
Comunque, per quanto riguarda la parte del giallo vero e proprio, che è leggerino e godibile (come in tutti i libri della serie dell'Allieva) ma perfettamente costruito e comprensibile anche ai profani della medicina legale, mi ha lasciato un solo dubbio: il ladro del gioiello come poteva sapere quando Alice (è lei infatti che lo trova, durante un'autopsia, nella pancia di un morto) lo avrebbe consegnarlo alle autorità competenti?
[https://lastanzadiantonio.blogspot.co...]
Nel precedente volume ( Arabesque ) avevamo visto come molte cose fossero cambiate per Alice Allevi… e questo romanzo, una volta per tutte, ce ne ha dato conferma. Tant'è vero che, come ha spiegato la stessa autrice nei ringraziamenti finali, questo ottavo libro (che con Un regalo inatteso diventano nove) sulla nostra Alice è l'ultimo. Ma voi ci credete?
Ma veniamo a noi. In Il ladro gentiluomo, e quasi come se ci trovassimo alle prese con due distinti libri, il giallo-Gazzola ed il rosa-Allevi. Tuttavia, a farla da padrona in quasi tutte le pagine del romanzo non è tanto la storia in sé (un gioiello dato per disperso in seguito ad un furto, poi ritrovato, poi nuovamente rubato, poi nuovamente ritrovato), ma è la parte che riguarda le ragioni del cuore della protagonista… sempre più tormentata dall'amore-odio per il suo Claudio Conforti.
A proposito di quest'ultimo: ad un certo punto si nota un chiamo omaggio della Gazzola verso la sua stessa serie TV, soprattutto quando Claudio Conforti viene scambiato per Lino Guanciale, l'attore che ne riveste i panni nel piccolo schermo.
Comunque, per quanto riguarda la parte del giallo vero e proprio, che è leggerino e godibile (come in tutti i libri della serie dell'Allieva) ma perfettamente costruito e comprensibile anche ai profani della medicina legale, mi ha lasciato un solo dubbio: il ladro del gioiello come poteva sapere quando Alice (è lei infatti che lo trova, durante un'autopsia, nella pancia di un morto) lo avrebbe consegnarlo alle autorità competenti?
[https://lastanzadiantonio.blogspot.co...]
October 23, 2019
Bel finale, speriamo un domani di leggere qualche nuova avventura di Alice ☺
October 30, 2018
3,5 stelline
Eccoci con la settima avventura di Alice Allevi, il mio medico legale preferito.
Devo dire che questa storia sotto alcuni punti di vista mi è piaciuta, sotto altri per niente.
Partiamo da un presupposto: questo libro non è un giallo, come invece viene definito.
Il fatto è che il caso c’è, è presente, ma è totalmente secondario. Così facendo, non mi ha preso minimamente, anzi, praticamente me ne sono dimenticata dopo poco, trovandomi quasi stupita quando è stato ripreso nel finale. In realtà il finale mi è piaciuto, l’ho trovato molto particolare, ma mancando tutta la base su cui costruirlo l’ho trovato un po’ troppo buttato lì.
In questo libro, infatti, prevalgono le emozioni della protagonista e la sua crescita personale, molto più evidente che nei romanzi precedenti, dove già c’era comunque stata.
I temi trattati dal romanzo sono vari e relativi a vari ambiti, sia amorosi che legati al dover abbandonare il luogo in cui si è cresciuti per lavoro, ma non solo, però, per quanto li abbia trovati molto interessanti e mi siano piaciuti, non sempre sono stati totalmente approfonditi, anzi, a volte sono rimasti molto superficiali.
Per quel che riguarda i personaggi, ovviamente ho amato Alice e Claudio, che ormai per me sono una certezza, sia presi come singoli che come coppia. Alice è sempre la solita dolce imbranata con la testa tra le nuvole che adoro e a cui vorrei un po’ assomigliare (ma solo un po’, eh…). Claudio, invece, in questo libro mi è piaciuto, sì, ma spesso avrei voluto prenderlo a calci per alcune sue scelte.
Certo, loro due assieme, qualsiasi sia l’argomento di conversazione, continuano a farmi venire gli occhi a cuoricino.
Nel complesso un libro più profondo dei precedenti e meno giallo, fatto di alti e bassi, ma comunque una lettura molto veloce e scorrevole.
Alice e Claudio restano una delle mie coppie librose preferite e i ringraziamenti sono praticamente stati in grado di farmi piangere…
Eccoci con la settima avventura di Alice Allevi, il mio medico legale preferito.
Devo dire che questa storia sotto alcuni punti di vista mi è piaciuta, sotto altri per niente.
Partiamo da un presupposto: questo libro non è un giallo, come invece viene definito.
Il fatto è che il caso c’è, è presente, ma è totalmente secondario. Così facendo, non mi ha preso minimamente, anzi, praticamente me ne sono dimenticata dopo poco, trovandomi quasi stupita quando è stato ripreso nel finale. In realtà il finale mi è piaciuto, l’ho trovato molto particolare, ma mancando tutta la base su cui costruirlo l’ho trovato un po’ troppo buttato lì.
In questo libro, infatti, prevalgono le emozioni della protagonista e la sua crescita personale, molto più evidente che nei romanzi precedenti, dove già c’era comunque stata.
I temi trattati dal romanzo sono vari e relativi a vari ambiti, sia amorosi che legati al dover abbandonare il luogo in cui si è cresciuti per lavoro, ma non solo, però, per quanto li abbia trovati molto interessanti e mi siano piaciuti, non sempre sono stati totalmente approfonditi, anzi, a volte sono rimasti molto superficiali.
Per quel che riguarda i personaggi, ovviamente ho amato Alice e Claudio, che ormai per me sono una certezza, sia presi come singoli che come coppia. Alice è sempre la solita dolce imbranata con la testa tra le nuvole che adoro e a cui vorrei un po’ assomigliare (ma solo un po’, eh…). Claudio, invece, in questo libro mi è piaciuto, sì, ma spesso avrei voluto prenderlo a calci per alcune sue scelte.
Certo, loro due assieme, qualsiasi sia l’argomento di conversazione, continuano a farmi venire gli occhi a cuoricino.
Nel complesso un libro più profondo dei precedenti e meno giallo, fatto di alti e bassi, ma comunque una lettura molto veloce e scorrevole.
Alice e Claudio restano una delle mie coppie librose preferite e i ringraziamenti sono praticamente stati in grado di farmi piangere…
April 26, 2019
Appena finito di leggere i ringraziamenti... con gli occhi lucidi. Arrivederci Alice, spero che tornerai presto!
October 31, 2018
Al contrario di molte lettrici io sono contenta che questa serie si prenda una pausa.
Sono stufa che Alice faccia due passi avanti e tre indietro, sinceramente, e anche del continuo tiramolla con CC.
Questo libro è un allungamento del brodo se mai se ne è visto uno, e per non avere il coraggio di puntare di più sulla parte investigativa (sia mai che si diventi una giallista seria) si va a creare rogne nel già precario rapporto sentimentale di Alice.
Il cambio di scenario avrebbe invece potuto essere l'inizio di una nuova fase - finalmente matura - sia di Alice che dei libri.
Meglio quindi dire stop per un po', cosa buona e giusta anche considerato che con il successo della serie TV è meglio lasciar fare agli sceneggiatori.
Sono stufa che Alice faccia due passi avanti e tre indietro, sinceramente, e anche del continuo tiramolla con CC.
Questo libro è un allungamento del brodo se mai se ne è visto uno, e per non avere il coraggio di puntare di più sulla parte investigativa (sia mai che si diventi una giallista seria) si va a creare rogne nel già precario rapporto sentimentale di Alice.
Il cambio di scenario avrebbe invece potuto essere l'inizio di una nuova fase - finalmente matura - sia di Alice che dei libri.
Meglio quindi dire stop per un po', cosa buona e giusta anche considerato che con il successo della serie TV è meglio lasciar fare agli sceneggiatori.
October 15, 2018
Recensione sul blog: https://ikigai.altervista.org/il-ladr...
Avete letto bene, è più di una settimana che mi tengo la bocca cucita, tranne con la Mon e le altre partecipanti al Review Party, su questa lettura e finalmente è venuto il momento di parlarvene.
Aspettavo questo libro da 11 mesi, dal momento esatto in cui sono arrivata all’ultima riga di Arabesque, quella con la zampata meschina della Wally. Quello che vi posso assicurare è che non rimarrete delusi da questo nuovo capitolo delle avventure di Alice Allevi. Mi dovete però promettere che, una volta arrivati in fondo – ma in fondo anche ai ringraziamenti -, mi scriverete e ne parleremo insieme. L’alternativa è mettervi in un angolino, abbracciarvi le ginocchia e dondolarvi fissando il vuoto. Non dirò altro.
Da qui in poi non posso garantire l’assenza di spoiler relativi ai libri precedenti, mentre invece, come sempre, se vi manca solo l’ultimo potete leggere con tranquillità.
Ne Il ladro gentiluomo troviamo, come era stato per gli altri capitoli, la nostra Alice esattamente dove l’avevamo lasciata, appena uscita dall’ennesima crisi d’amore, non troppo pronta alla cattiveria che sta per farle la Wally. Se in un momento buio aveva chiesto un trasferimento alla temibile professoressa Boschi, ora che il suo futuro appare decisamente più roseo, Alice non è decisamente pronta a spostarsi, lasciare Roma, il suo istituto, i suoi amici, CC. Ovviamente non ha scelta e si ritrova così catapultata a Domodossola.
Il trasferimento di Alice è sicuramente una ventata d’aria fresca, sia nella sua vita che narrativamente parlando: pur restando presenti, Lara, Paolone, la Boschi e tutti gli altri sfumano un po’ in secondo piano, lasciando campo libero a nuovi personaggi che riescono ad incuriosirci evitando il rischio ���stagno’ che insidia le serie lunghe.
Domodossola, e con lei i suoi protagonisti, è totalmente diversa da Roma e ci permette di scoprire nuovi aspetti del carattere di Alice che continua ad evolvere anche in questo libro, nonostante rimanga quel suo lato sbadato che abbiamo imparato ad amare.
Conosciamo un CC un po’ diverso, forse – e dico forse – un po’ più umano e più vero. Un CC che, udite udite, sembra provare delle emozioni.
Il caso l’ho trovato molto ben strutturato, in grado di incuriosire il lettore fino all’ultimo con più colpi di scena. Il colpevole è difficile da indovinare, ma Alice si dimostra cresciuta anche in questo senso. La sua curiosità non la abbandona, ma è in grado di tenerla a bada cercando di trarne solo il meglio. In questo libro, il caso risulta anche più presente rispetto agli ultimi volumi che erano maggiormente incentrati sulla vita di Alice.
Se devo trovargli un difetto, direi che ci sono stati alcuni passaggi un po’ veloci. Ormai mi sono affezionata ai miei protagonisti e vederli evolvere, in certi casi, così velocemente mi ha messo un po’ di tristezza, forse semplicemente perché avrei voluto che se ne parlasse di più, per sentirli ancora più vicini. Idem la vita sentimentale di Alice che vi ho già detto essere, in questo volume, un pochino meno totalizzante rispetto a come ci eravamo abituati. Anche in questo caso abbiamo delle svolte molto rapide, dei momenti che forse potevano essere approfonditi di più. Ma, ripeto, io non faccio testo perché veramente le avventure dell’Allieva le ho divorate e ridivorate e non ne ho mai abbastanza.
Nel complesso il libro mi è piaciuto moltissimo, il primo posto lo mantiene Arabesque, ma questo direi che si gioca tranquillamente la top 3. Tra qualche rilettura vi dirò che posto si è guadagnato.
Una cosa di cui sono certa è che la Gazzola, con questa serie, mi ha davvero stregata. Adoro gli standalone, le serie non sempre mi soddisfano soprattutto se superano i 3 libri. Ed invece Alessia ha costruito qualcosa di affascinante, sempre fresco e diverso, dinamico. Ora non ci resta che sperare che non sia finita qui, a prescindere dall’attesa.
Voi nel frattempo mettetevi in pari, e scrivetemi per dirmi che ne pensate di questo volume.
Avete letto bene, è più di una settimana che mi tengo la bocca cucita, tranne con la Mon e le altre partecipanti al Review Party, su questa lettura e finalmente è venuto il momento di parlarvene.
Aspettavo questo libro da 11 mesi, dal momento esatto in cui sono arrivata all’ultima riga di Arabesque, quella con la zampata meschina della Wally. Quello che vi posso assicurare è che non rimarrete delusi da questo nuovo capitolo delle avventure di Alice Allevi. Mi dovete però promettere che, una volta arrivati in fondo – ma in fondo anche ai ringraziamenti -, mi scriverete e ne parleremo insieme. L’alternativa è mettervi in un angolino, abbracciarvi le ginocchia e dondolarvi fissando il vuoto. Non dirò altro.
Da qui in poi non posso garantire l’assenza di spoiler relativi ai libri precedenti, mentre invece, come sempre, se vi manca solo l’ultimo potete leggere con tranquillità.
Ne Il ladro gentiluomo troviamo, come era stato per gli altri capitoli, la nostra Alice esattamente dove l’avevamo lasciata, appena uscita dall’ennesima crisi d’amore, non troppo pronta alla cattiveria che sta per farle la Wally. Se in un momento buio aveva chiesto un trasferimento alla temibile professoressa Boschi, ora che il suo futuro appare decisamente più roseo, Alice non è decisamente pronta a spostarsi, lasciare Roma, il suo istituto, i suoi amici, CC. Ovviamente non ha scelta e si ritrova così catapultata a Domodossola.
Il trasferimento di Alice è sicuramente una ventata d’aria fresca, sia nella sua vita che narrativamente parlando: pur restando presenti, Lara, Paolone, la Boschi e tutti gli altri sfumano un po’ in secondo piano, lasciando campo libero a nuovi personaggi che riescono ad incuriosirci evitando il rischio ���stagno’ che insidia le serie lunghe.
Domodossola, e con lei i suoi protagonisti, è totalmente diversa da Roma e ci permette di scoprire nuovi aspetti del carattere di Alice che continua ad evolvere anche in questo libro, nonostante rimanga quel suo lato sbadato che abbiamo imparato ad amare.
Conosciamo un CC un po’ diverso, forse – e dico forse – un po’ più umano e più vero. Un CC che, udite udite, sembra provare delle emozioni.
Il caso l’ho trovato molto ben strutturato, in grado di incuriosire il lettore fino all’ultimo con più colpi di scena. Il colpevole è difficile da indovinare, ma Alice si dimostra cresciuta anche in questo senso. La sua curiosità non la abbandona, ma è in grado di tenerla a bada cercando di trarne solo il meglio. In questo libro, il caso risulta anche più presente rispetto agli ultimi volumi che erano maggiormente incentrati sulla vita di Alice.
Se devo trovargli un difetto, direi che ci sono stati alcuni passaggi un po’ veloci. Ormai mi sono affezionata ai miei protagonisti e vederli evolvere, in certi casi, così velocemente mi ha messo un po’ di tristezza, forse semplicemente perché avrei voluto che se ne parlasse di più, per sentirli ancora più vicini. Idem la vita sentimentale di Alice che vi ho già detto essere, in questo volume, un pochino meno totalizzante rispetto a come ci eravamo abituati. Anche in questo caso abbiamo delle svolte molto rapide, dei momenti che forse potevano essere approfonditi di più. Ma, ripeto, io non faccio testo perché veramente le avventure dell’Allieva le ho divorate e ridivorate e non ne ho mai abbastanza.
Nel complesso il libro mi è piaciuto moltissimo, il primo posto lo mantiene Arabesque, ma questo direi che si gioca tranquillamente la top 3. Tra qualche rilettura vi dirò che posto si è guadagnato.
Una cosa di cui sono certa è che la Gazzola, con questa serie, mi ha davvero stregata. Adoro gli standalone, le serie non sempre mi soddisfano soprattutto se superano i 3 libri. Ed invece Alessia ha costruito qualcosa di affascinante, sempre fresco e diverso, dinamico. Ora non ci resta che sperare che non sia finita qui, a prescindere dall’attesa.
Voi nel frattempo mettetevi in pari, e scrivetemi per dirmi che ne pensate di questo volume.
July 26, 2020
Con questo libro si chiudono le vicende di Alice Allevi: un po’ mi dispiace, perché mi sono affezionata a lei e ho sempre trovato piacevoli le sue (dis)avventure, ma credo sia giusto che la Gazzola abbia deciso di dedicarsi ad altro, capisco che un autore possa avere bisogno di nuovi stimoli.
In quest’ultima avventura la trama gialla è più marginale rispetto ad altre volte in quanto molto spazio è riservato alle vicende personali della protagonista e soprattutto al suo rapporto con Claudio. Il bel dottor Conforti (che nei primi libri non sopportavo) si è evoluto, dietro alla solita maschera distaccata ha fatto intravedere i suoi sentimenti, le sue paure (mi è piaciuto molto il capitolo scritto dal punto di vista di CC, ti fa capire almeno in parte i motivi che lo spingono a “mordere” la vita) e questa maturazione del personaggio me lo ha fatto apprezzare di più.
Anche Alice è maturata, è più sicura e meno indecisa e si scopre capace di affrontare le situazioni e di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”.
Ciao Alice, mi mancherai!
In quest’ultima avventura la trama gialla è più marginale rispetto ad altre volte in quanto molto spazio è riservato alle vicende personali della protagonista e soprattutto al suo rapporto con Claudio. Il bel dottor Conforti (che nei primi libri non sopportavo) si è evoluto, dietro alla solita maschera distaccata ha fatto intravedere i suoi sentimenti, le sue paure (mi è piaciuto molto il capitolo scritto dal punto di vista di CC, ti fa capire almeno in parte i motivi che lo spingono a “mordere” la vita) e questa maturazione del personaggio me lo ha fatto apprezzare di più.
Anche Alice è maturata, è più sicura e meno indecisa e si scopre capace di affrontare le situazioni e di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”.
Ciao Alice, mi mancherai!
October 20, 2018
«Io sono sbagliato per te.»
«E io per te. Però ci amiamo. Perché è ancora così, vero?»
«Alice, per me è sempre stato così.»
«Devi ammettere che hai fatto di tutto per non farmelo capire.»
«Su questo proporrei di sorvolare. Perché il vero problema adesso è un altro. Ho preso un anno di aspettativa e domani ho un volo per l’America. Che si fa?» Aspetta una risposta. O forse, una proposta. Butta il cuore oltre l’ostacolo, Alice. «Portami con te, no?»
Non avrei mai pensato di dirlo per un libro della Gazzola, ma porca la miseria se questo libro m'ha stremato emotivamente. Avrei voluto prendermela comoda, dopo una certa cosa, ma--sfuriate che non mi sarei mai aspettata di voler fare a Claudio che mi ballano nel cervello a parte--la curiosità e il masochismo m'hanno fregato.
October 30, 2018
Per quanto non una delle sue storie migliori, il fatto che per chi sa quanto sarà l'ultima, mi è dispiaciuto parecchio.....A bien tot Alice!
March 22, 2022
Se l'ultimo libro mi aveva fatto venire voglia di continuare, questo ha stroncato le mie speranze. Quante volte si può sbattere la testa contro il muro prima di capire che è meglio non farlo?
Alice Allevi deve aver battuto ogni record in questo senso visti i tiri e molla con il suo "amatissimo" dottore, Claudio.
I loro litigi sono qualcosa di surreale: capisco la commedia degli equivoci, ma quando c'è un fraintendimento si aspetta con calma e lo si fa capire. No, invece facciamoci trecento pagine di pippe mentali parlando di amore, di vita, facendo i filosofi senza capire nulla. Le conclusioni che emergono dalle sue pippe mentali poi sono allucinanti: perché questa fiducia indefessa nell'amore, Alice? Perché? Ti fai solo male!
Alice continua a lasciarmi perplessa: perché continuare ad incaponirsi con qualcuno che ti tratta male, non ti comprende, al primo ostacolo se ne va e con cui non riesci ad avere una conversazione adulta?
Spezzi una lancia per Claudio, che almeno è coerente a se stesso...
E il crimine? Bah, vi direi qualcosa se fossi riuscita a seguirlo, ma tra i traumi e i piagnistei di Alice onestamente me lo sono perso .
Diamo un plauso alla conclusione: bravi, dopo 7 libri ancora non avete imparato a prendere delle decisioni sensate.
Alice Allevi deve aver battuto ogni record in questo senso visti i tiri e molla con il suo "amatissimo" dottore, Claudio.
I loro litigi sono qualcosa di surreale: capisco la commedia degli equivoci, ma quando c'è un fraintendimento si aspetta con calma e lo si fa capire. No, invece facciamoci trecento pagine di pippe mentali parlando di amore, di vita, facendo i filosofi senza capire nulla. Le conclusioni che emergono dalle sue pippe mentali poi sono allucinanti: perché questa fiducia indefessa nell'amore, Alice? Perché? Ti fai solo male!
Alice continua a lasciarmi perplessa: perché continuare ad incaponirsi con qualcuno che ti tratta male, non ti comprende, al primo ostacolo se ne va e con cui non riesci ad avere una conversazione adulta?
Spezzi una lancia per Claudio, che almeno è coerente a se stesso...
E il crimine? Bah, vi direi qualcosa se fossi riuscita a seguirlo, ma tra i traumi e i piagnistei di Alice onestamente me lo sono perso .
Diamo un plauso alla conclusione: bravi, dopo 7 libri ancora non avete imparato a prendere delle decisioni sensate.
November 14, 2018
Alice Allevi è finalmente Specialista in Medicina Legale e altrettanto finalmente ha coronato il suo sogno d’amore con Claudio Conforti, andando a convivere con lui.
Ma la gioia di questa perfezione raggiunta è destinata ad infrangersi immediatamente perché la Wally ha accolto a braccia aperte la sua richiesta di trasferimento, avanzata in uno dei tanti momenti di profondo sconforto sentimentale, e ha visto bene di mandarla abbastanza lontana da Roma e cioè a Domodossola, nel profondo Nord, nell’Istituto di Medicina Legale.
Catapultata nel nuovo ambiente, Alice non cambia le sue abitudini e la consegna di un diamante, trovato nello stomaco del cadavere a cui sta facendo l’autopsia, ad un falso poliziotto, innesca ancora una volta l’investigatrice che c’è in lei, aiutando ancora una volta gli inquirenti a risolvere il complesso caso con le sue indagini private e le sue intuizioni.
E la storia d’amore con Conforti? Beh, in un modo o nell’altro si risolverà anch’essa e in maniera inaspettata.
Inutile dire che la serie di Alice Allevi l’ho sempre seguita con entusiasmo, ad ogni uscita ho letteralmente divorato il libro in poche ore.
Solo che questa volta non sono stata pienamente soddisfatta della storia, c’è stato un qualcosa che ha frenato un po’ i miei entusiasmi. Questo qualcosa lo potrei definire in una sorta di frettolosità che ho percepito da parte dell’autrice nel voler concludere questo ciclo (infatti come lei stessa afferma nei ringraziamenti, questo è stato l’ultimo romanzo della serie de “L’allieva”), frettolosità che ho colto nella mancanza della consueta cura dei particolari nell’investigazione e risoluzione del caso da parte della protagonista e una maggiore attenzione invece all’aspetto rosa della vita di Alice, ma che ho sentito come una forzatura. Anche il personaggio di Conforti è stato un po’ tralasciato, facendolo anzi diventare un po’ troppo sentimentale per come ci aveva abituati.
Non ho ritrovato, infine, la Gazzola che fa ridere e divertire della goffaggine di Alice e delle sue spesso esilaranti elucubrazioni mentali, davvero un peccato.
Ciò nonostante sono stata contenta di aver letto l’intera serie, seguendola passo passo; mi sono divertita e ho letto anche qualcosa di diverso dal solito.
Chissà ora cosa proporrà di nuovo l’autrice…attendo con una certa trepidazione, anche perché sono sicura che non deluderà.
Ma la gioia di questa perfezione raggiunta è destinata ad infrangersi immediatamente perché la Wally ha accolto a braccia aperte la sua richiesta di trasferimento, avanzata in uno dei tanti momenti di profondo sconforto sentimentale, e ha visto bene di mandarla abbastanza lontana da Roma e cioè a Domodossola, nel profondo Nord, nell’Istituto di Medicina Legale.
Catapultata nel nuovo ambiente, Alice non cambia le sue abitudini e la consegna di un diamante, trovato nello stomaco del cadavere a cui sta facendo l’autopsia, ad un falso poliziotto, innesca ancora una volta l’investigatrice che c’è in lei, aiutando ancora una volta gli inquirenti a risolvere il complesso caso con le sue indagini private e le sue intuizioni.
E la storia d’amore con Conforti? Beh, in un modo o nell’altro si risolverà anch’essa e in maniera inaspettata.
Inutile dire che la serie di Alice Allevi l’ho sempre seguita con entusiasmo, ad ogni uscita ho letteralmente divorato il libro in poche ore.
Solo che questa volta non sono stata pienamente soddisfatta della storia, c’è stato un qualcosa che ha frenato un po’ i miei entusiasmi. Questo qualcosa lo potrei definire in una sorta di frettolosità che ho percepito da parte dell’autrice nel voler concludere questo ciclo (infatti come lei stessa afferma nei ringraziamenti, questo è stato l’ultimo romanzo della serie de “L’allieva”), frettolosità che ho colto nella mancanza della consueta cura dei particolari nell’investigazione e risoluzione del caso da parte della protagonista e una maggiore attenzione invece all’aspetto rosa della vita di Alice, ma che ho sentito come una forzatura. Anche il personaggio di Conforti è stato un po’ tralasciato, facendolo anzi diventare un po’ troppo sentimentale per come ci aveva abituati.
Non ho ritrovato, infine, la Gazzola che fa ridere e divertire della goffaggine di Alice e delle sue spesso esilaranti elucubrazioni mentali, davvero un peccato.
Ciò nonostante sono stata contenta di aver letto l’intera serie, seguendola passo passo; mi sono divertita e ho letto anche qualcosa di diverso dal solito.
Chissà ora cosa proporrà di nuovo l’autrice…attendo con una certa trepidazione, anche perché sono sicura che non deluderà.
October 24, 2018
NON IL PAESE DELLE MERAVIGLIE
Io mi auguro seriamente che questi libri della Gazzola possano non avere mai fine, mi sono così affezionata ad Alice e a tutti gli altri personaggi ricorrenti da sentirli ormai parte della mia quotidianità. Nemmeno a farlo apposta, in un servizio andato in onda nemmeno mezz'ora fa, gli interpreti di Alice e Claudio nella fortunata serie TV (la seconda stagione inizia domani sera, non sto più nella pelle!) hanno messo in luce proprio quest'aspetto: "Perché piace tanto [l'Allieva]?", gli è stato chiesto; e sulle loro labbra sono affiorati termini come "genuinità" e "spontaneità". Ed è infatti con estrema naturalezza che ogni volta si fa ritorno nel mondo di Alice, soprattutto per chi ormai la conosce bene, e diviene automatico appassionarsi più alla sua vicenda personale che al caso da lei seguito (non proprio brillante questo qui, a mio parere).
Un mondo non tutto rose e fiori, certo, ben diverso dal Paese delle Meraviglie in cui si ritrova l'omonima dell'Allevi, un'altra sognatrice. Un mondo che ci è tristemente noto, che non ci risparmia nulla. Ma che la mitica Alice c'insegna a prendere con intraprendenza ed ironia.
"«Di cosa ti occupi, Alice?»
«Medicina legale»
«Oh, interessante. Come quella dei romanzi... come si chiama? Kay Scarpetta?»
«No. Come il dottor Pasquano di Montalbano.»"
Io mi auguro seriamente che questi libri della Gazzola possano non avere mai fine, mi sono così affezionata ad Alice e a tutti gli altri personaggi ricorrenti da sentirli ormai parte della mia quotidianità. Nemmeno a farlo apposta, in un servizio andato in onda nemmeno mezz'ora fa, gli interpreti di Alice e Claudio nella fortunata serie TV (la seconda stagione inizia domani sera, non sto più nella pelle!) hanno messo in luce proprio quest'aspetto: "Perché piace tanto [l'Allieva]?", gli è stato chiesto; e sulle loro labbra sono affiorati termini come "genuinità" e "spontaneità". Ed è infatti con estrema naturalezza che ogni volta si fa ritorno nel mondo di Alice, soprattutto per chi ormai la conosce bene, e diviene automatico appassionarsi più alla sua vicenda personale che al caso da lei seguito (non proprio brillante questo qui, a mio parere).
Un mondo non tutto rose e fiori, certo, ben diverso dal Paese delle Meraviglie in cui si ritrova l'omonima dell'Allevi, un'altra sognatrice. Un mondo che ci è tristemente noto, che non ci risparmia nulla. Ma che la mitica Alice c'insegna a prendere con intraprendenza ed ironia.
"«Di cosa ti occupi, Alice?»
«Medicina legale»
«Oh, interessante. Come quella dei romanzi... come si chiama? Kay Scarpetta?»
«No. Come il dottor Pasquano di Montalbano.»"
September 7, 2019
Nonostante lo abbiano eletto come vincitore del premio Bancarella (al pari di altri libri gialli come "Il suggeritore"o "La gita a Tindari"), questo libro ha qualcosa che non mi convince. La trama gialla manca quasi o del tutto e fa quasi da sottofondo al resto, con Alice che in realtà ha intuizioni ma non indaga mai sul serio se non le vengono serviti gli indizi su un piatto d'argento e con una risoluzione che più che essere originale ha quasi del fantascientifico. In compenso, Alice si strugge ancora per Conforti e la loro storia, che di fatto è la colonna portante di questo episodio, viene ingarbugliata ulteriormente. Non era ora di dare una tregua a questi due e di darla, in tutta onestà, a noi lettori? Non era ora, magari, di dare una svolta definitiva in un senso o in un altro senza continuare a tirarla alla lunga nel dubbio? Infine, ho trovato che il racconto in generale manchi di freschezza e leggerezza che sono sempre stati, a parer mio, un punto di forza importante dell'autrice. Spero che il prossimo libro della serie, qualora ci sia, torni ai fasti dei precedenti. Tre stelle per affetto e perché, comunque, lo stile della Gazzola mi piace davvero.
October 17, 2018
Anche questa volta, il caso di cui si occupa Alice, non brilla in ingegnosità.
I libri della saga dell'Allieva non sono gialli molto intriganti, a pare mio, il loro fascino sta proprio in Alice, una protagonista maldestra la cui vita è quasi un totale casino.
Lei è una protagonista alla mano, una protagonista che può infastidire per la sua sbadataggine estrema ma che è simpatica perché è una persona come noi, piena di difetti (tantissimi) ma provvista di una cuore e di una tenacia unici.
A me piace leggere questi libri non tanto per i casi polizieschi (piuttosto banali) ma proprio per la vita di Alice, anche se a volte la sua sbadataggine è marcata in modo eccessivo, tanto che alla fine stanca.
I libri della saga dell'Allieva non sono gialli molto intriganti, a pare mio, il loro fascino sta proprio in Alice, una protagonista maldestra la cui vita è quasi un totale casino.
Lei è una protagonista alla mano, una protagonista che può infastidire per la sua sbadataggine estrema ma che è simpatica perché è una persona come noi, piena di difetti (tantissimi) ma provvista di una cuore e di una tenacia unici.
A me piace leggere questi libri non tanto per i casi polizieschi (piuttosto banali) ma proprio per la vita di Alice, anche se a volte la sua sbadataggine è marcata in modo eccessivo, tanto che alla fine stanca.
November 1, 2018
Sono un po' delusa. Mi è sembrato che il giallo fosse un po' svogliato, con gli indizi non sparsi come si deve, ma troppo a ridosso della rispettiva rivelazione. E quindi troppo facili da capire (vedi il profumo della donna misteriosa del nuovo capo di Alice e il miele, ma qui devo dire grazie a Miss Gail, che mi ha edotto tempo fa sull'esistenza di mieli allucinogeni). Non va molto meglio nemmeno con la parte romantica, che è migliore nella parte più amara, un po' scontata nel finale. Soprattutto non mi è piaciuto il riferimento alla serie TV, che vorrebbe essere una cosa nerd alla Castle, ma mi è sembrato solo piacione. Insomma, carino, ma molto sottotono rispetto al resto della serie.
October 24, 2018
Un'altra storia che scivola via. Mi stupisco ogni volta con quanta leggerezza ed equilibrio tra dolcezza, simpatia e "giallo" sia capace di creare ogni volta storie avvincenti e mai banali. Ogni volta vorrei che non finissero mai e invece puntualmente sono le storie che più divoro.
August 24, 2022
...ne manca uno alla fine della serie...ok...vado in un angolo a piangere!
October 19, 2018
«Che te ne fai dei ricordi? Sono sopravvalutati.
Come pure le aspettative. Il presente è tutto ciò che conosco.»
Non amo i gialli perché non sempre riesco a seguire trame troppo ingarbugliate e mi perdo in quella selva oscura che sono indizi e particolari, ma, diciamolo tranquillamente, che nei libri della Gazzola il colore giallo è sempre molto sfumato. Le scene violente ci sono, ma solo perché Alice, la protagonista indiscussa della serie, è un medico legale e si ritrova a vivere tra cadaveri e non sazia di aprire, squartare e verificare, si diverte anche a fare la detective!
A me i libri della Gazzola sono sempre piaciuti, alcuni più di altri, alcuni molto meno di altri, soprattutto dopo che è uscita la serie tv, quando alcune scene sembravano più televisive che narrative, ma in definitiva sempre libri piacevoli, divertenti, ben scritti ed io, che non ho il pallino del “giallo”, li apprezzavo forse tanto perché le trame erano talmente intuibili che forse, dico forse, se mi ci fossi impegnata, qualche caso lo avrei risolto anche io!
Parliamo dell’ultimo, cioè l’ottavo, in cui Alice si conferma l’imbranata cronica che è sempre stata, anche se la troviamo molto maturata ed in grado di muoversi da sola, a parte qualche piccola, piccolissima ed insignificante défaillance!
Per me è stato impossibile non paragonarmi a lei: nelle sue insicurezze ci sono quelle di tante donne che non credono di saper fare bene il proprio lavoro, in quell’accidia che spesso la coglie quando crede di non poter cambiare gli eventi della sua vita, c’è anche una paura di buttarsi comune a tante, nel suo amore spropositato per CC, Claudio Conforti, che ha sfidato dignità calpestata ed onore deriso, ho rivisto tante di noi che inseguono il loro amore, nonostante tutto!
Ho aspettato 8 libri per vederli insieme, per veder coronato il mio sogno, ops quello di Alice, per definire “finita bene” una storia di alti e bassi, e silenzi ed urla, durata anni ed anni ed anni, ho aspettato 8 libri per vedere un Claudio Conforti innamorato, anche se non molto orante come sempre, ma pur sempre innamorato, ed in effetti almeno questo l’ho visto, ma se mi aspettavo una storia tranquilla ed anche un po’ noiosa (quanto mi piace la noia in storie tanto travagliate) beh, le mie aspettative non sono state accontentate!
Come al solito la Gazzola ci lascia con una porta aperta, anzi proprio con un portone di possibilità, dato quello che dichiara nei ringraziamenti finali, ma devo dire che questo libro, pur avendo ancora meno degli altri un colore giallo definito e forte, mi è piaciuto. L’ho vissuto come un’evoluzione dei personaggi, della loro storia e di due vite che si sono rincorse, ma poi, comunque, trovate ed abbracciate.
Un’ultima considerazione: adoro Alice nella sua malinconia, nel suo non voler spostare troppo le cose per non rischiare di perderle, nella sua perseveranza nell’amare un tipo difficile ed unico come CC, nel suo non solo essere, ma accettare e sentirsi, un’inguaribile romantica!
«E io non sono una vigliacca. Lui lo è stato.
Ma io sono quella che, se ne vale la pena, si gioca l’ultimo frammento di cuore.
Lo saluterò come tutti gli altri, come un’estranea,
come se non lo avessi amato per tutto questo tempo,
come se non lo amassi ancora.
Come se fosse una persona qualunque, che è passata di qui,
e dalla mia vita, solo per caso, solo per sbaglio, senza lasciare il segno.
Non metto nemmeno il camice.
Mi troverà come sono,
con la camicetta rossa, la gonna blu
e il cuore a pezzi.»
Un’ultimissima considerazione: adoro adoro adoro Claudio Conforti, in tutta la sua stronzaggine, in tutta la sua superbia, in tutta la sua ambizione, in tutta la sua caparbietà, in tutta quella tenerezza nascosta.
«Il punto è che io sono una testa di cazzo. E tu una romantica sognatrice.
che sogna il cavaliere senza macchia.
Cambia strada, Alice. Io ti amo, ma non sarò mai quello che vuoi tu.»
Come pure le aspettative. Il presente è tutto ciò che conosco.»
Non amo i gialli perché non sempre riesco a seguire trame troppo ingarbugliate e mi perdo in quella selva oscura che sono indizi e particolari, ma, diciamolo tranquillamente, che nei libri della Gazzola il colore giallo è sempre molto sfumato. Le scene violente ci sono, ma solo perché Alice, la protagonista indiscussa della serie, è un medico legale e si ritrova a vivere tra cadaveri e non sazia di aprire, squartare e verificare, si diverte anche a fare la detective!
A me i libri della Gazzola sono sempre piaciuti, alcuni più di altri, alcuni molto meno di altri, soprattutto dopo che è uscita la serie tv, quando alcune scene sembravano più televisive che narrative, ma in definitiva sempre libri piacevoli, divertenti, ben scritti ed io, che non ho il pallino del “giallo”, li apprezzavo forse tanto perché le trame erano talmente intuibili che forse, dico forse, se mi ci fossi impegnata, qualche caso lo avrei risolto anche io!
Parliamo dell’ultimo, cioè l’ottavo, in cui Alice si conferma l’imbranata cronica che è sempre stata, anche se la troviamo molto maturata ed in grado di muoversi da sola, a parte qualche piccola, piccolissima ed insignificante défaillance!
Per me è stato impossibile non paragonarmi a lei: nelle sue insicurezze ci sono quelle di tante donne che non credono di saper fare bene il proprio lavoro, in quell’accidia che spesso la coglie quando crede di non poter cambiare gli eventi della sua vita, c’è anche una paura di buttarsi comune a tante, nel suo amore spropositato per CC, Claudio Conforti, che ha sfidato dignità calpestata ed onore deriso, ho rivisto tante di noi che inseguono il loro amore, nonostante tutto!
Ho aspettato 8 libri per vederli insieme, per veder coronato il mio sogno, ops quello di Alice, per definire “finita bene” una storia di alti e bassi, e silenzi ed urla, durata anni ed anni ed anni, ho aspettato 8 libri per vedere un Claudio Conforti innamorato, anche se non molto orante come sempre, ma pur sempre innamorato, ed in effetti almeno questo l’ho visto, ma se mi aspettavo una storia tranquilla ed anche un po’ noiosa (quanto mi piace la noia in storie tanto travagliate) beh, le mie aspettative non sono state accontentate!
Come al solito la Gazzola ci lascia con una porta aperta, anzi proprio con un portone di possibilità, dato quello che dichiara nei ringraziamenti finali, ma devo dire che questo libro, pur avendo ancora meno degli altri un colore giallo definito e forte, mi è piaciuto. L’ho vissuto come un’evoluzione dei personaggi, della loro storia e di due vite che si sono rincorse, ma poi, comunque, trovate ed abbracciate.
Un’ultima considerazione: adoro Alice nella sua malinconia, nel suo non voler spostare troppo le cose per non rischiare di perderle, nella sua perseveranza nell’amare un tipo difficile ed unico come CC, nel suo non solo essere, ma accettare e sentirsi, un’inguaribile romantica!
«E io non sono una vigliacca. Lui lo è stato.
Ma io sono quella che, se ne vale la pena, si gioca l’ultimo frammento di cuore.
Lo saluterò come tutti gli altri, come un’estranea,
come se non lo avessi amato per tutto questo tempo,
come se non lo amassi ancora.
Come se fosse una persona qualunque, che è passata di qui,
e dalla mia vita, solo per caso, solo per sbaglio, senza lasciare il segno.
Non metto nemmeno il camice.
Mi troverà come sono,
con la camicetta rossa, la gonna blu
e il cuore a pezzi.»
Un’ultimissima considerazione: adoro adoro adoro Claudio Conforti, in tutta la sua stronzaggine, in tutta la sua superbia, in tutta la sua ambizione, in tutta la sua caparbietà, in tutta quella tenerezza nascosta.
«Il punto è che io sono una testa di cazzo. E tu una romantica sognatrice.
che sogna il cavaliere senza macchia.
Cambia strada, Alice. Io ti amo, ma non sarò mai quello che vuoi tu.»
June 4, 2021
Alice Allevi è "costretta" a intraprendere un nuovo percorso lavorativo lontano da Roma, dall'Istituto, da Calligaris e dal suo CC., niente di meno che a Domodossola, piccolo paesino dalle temperature al di sotto dello zero (brrrr)
.
Un nuovo caso che Alice dovrà affrontare quasi da sola; altri pasticci che solo lei può combinare. Intricato e interessante, dall'epilogo sconcertante.
.
Le cose procedono molto bene dal punto di vista sentimentale: la relazione è stabile, equilibrata e matura (ahhh sospiri di donne innamorate).
Fin quando a metà del libro, che si presuppone essere conclusivo, la catastrofe!!
Una tragedia che spacca il cuore, ed è lì, in quel momento che capisci il potere dello scrittore: con una parola può distruggere tutto; ma allo stesso tempo può creare strade diverse, tu sei in balia del suo "creare" e ne sei avvinto. Impossibile fuggire!
Ci ritroveremo a soffrire, a inveire, a temere il peggio, ma anche a incoraggiare, a sostenere, ad accettare e infine a sorridere.
.
Un viaggio di 8 libri durato 6 mesi.
Che incredibile avventura!
Grazie Alessia Gazzola!
Maaaaaa.... quest'ultimo libro sarà un romanzo conclusivo?! Nel 2018 forse! La Gazzola ha comunicato di essersi messa all'opera con una nuova storia dedicata ai nostri due personaggi preferiti, non solo per raccontare un nuovo e interessante caso, ma soprattutto per raccontare tutto quello che noi lettori voraci e più curiosi di Alice vogliamo sapere.
Per cui non ci resta che aspettare e nel frattempo recuperare ogni libro dell'Autrice.
.
The end!
.
Un nuovo caso che Alice dovrà affrontare quasi da sola; altri pasticci che solo lei può combinare. Intricato e interessante, dall'epilogo sconcertante.
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Le cose procedono molto bene dal punto di vista sentimentale: la relazione è stabile, equilibrata e matura (ahhh sospiri di donne innamorate).
Fin quando a metà del libro, che si presuppone essere conclusivo, la catastrofe!!
Una tragedia che spacca il cuore, ed è lì, in quel momento che capisci il potere dello scrittore: con una parola può distruggere tutto; ma allo stesso tempo può creare strade diverse, tu sei in balia del suo "creare" e ne sei avvinto. Impossibile fuggire!
Ci ritroveremo a soffrire, a inveire, a temere il peggio, ma anche a incoraggiare, a sostenere, ad accettare e infine a sorridere.
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Un viaggio di 8 libri durato 6 mesi.
Che incredibile avventura!
Grazie Alessia Gazzola!
Maaaaaa.... quest'ultimo libro sarà un romanzo conclusivo?! Nel 2018 forse! La Gazzola ha comunicato di essersi messa all'opera con una nuova storia dedicata ai nostri due personaggi preferiti, non solo per raccontare un nuovo e interessante caso, ma soprattutto per raccontare tutto quello che noi lettori voraci e più curiosi di Alice vogliamo sapere.
Per cui non ci resta che aspettare e nel frattempo recuperare ogni libro dell'Autrice.
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The end!
January 13, 2020
Questo è l’epilogo delle vicende di Alice Allevi, che dopo aver finalmente trovato una dimensione al suo rapporto con Claudio Conforti si vede trasferita nella lontana Domodossola. Qui si troverà coinvolta in caso piuttosto complesso e, nonostante il grosso pasticcio iniziale, riuscirà alla fine a venirne a capo.
Allo stesso tempo le sue vicende personali avranno una svolta imprevista e molto problematica tanto mettere a dura prova la sua relazione con Claudio. Un finale non proprio semplice con svolte nel corso della storia impreviste e anche dolorose che metteranno Alice di fronte alla necessità di effettuare precise scelte.
Una serie che nel complesso mi è piaciuta molto, dove le vicende gialle sono solo lo sfondo al racconto della vita di Alice, l’indiscussa protagonista intorno a cui ruotano tutti i comprimari.
Nel complesso una serie da non perdere nonostante non abbia condiviso alcune scelte fatte nel corso di tutte le vicende, ma i libri sono ben scritti e i personaggi sono riusciti a conquistare le mie simpatie, tanto che mi dispiace sapere che non ci saranno più nuove avventure.
Allo stesso tempo le sue vicende personali avranno una svolta imprevista e molto problematica tanto mettere a dura prova la sua relazione con Claudio. Un finale non proprio semplice con svolte nel corso della storia impreviste e anche dolorose che metteranno Alice di fronte alla necessità di effettuare precise scelte.
Una serie che nel complesso mi è piaciuta molto, dove le vicende gialle sono solo lo sfondo al racconto della vita di Alice, l’indiscussa protagonista intorno a cui ruotano tutti i comprimari.
Nel complesso una serie da non perdere nonostante non abbia condiviso alcune scelte fatte nel corso di tutte le vicende, ma i libri sono ben scritti e i personaggi sono riusciti a conquistare le mie simpatie, tanto che mi dispiace sapere che non ci saranno più nuove avventure.
December 14, 2020
Nel 2020 ho letto l'intera serie di Alice Allevi, eccetto il primo libro che avevo letto un paio d'anni fa, e sono arrivata alla conclusione con una certa tristezza.
è vero che questo libro è più debole rispetto ai precedenti, specialmente per quel che riguarda il giallo che è poco avvincente e secondario rispetto alla vita personale di Alice, ma nel complesso mi è piaciuto. Principalmente perché le vicende di Alice mi hanno preso del tutto alla sprovvista: Da un lato
D'altro canto, mi sono immedesimata tantissimo in Alice e ho divorato la seconda parte del libro, curiosissima di vedere come sarebbe finita.
Come conclusione è abbastanza soddisfacente, ma non mi dispiacerebbe se tra qualche anno Alessia Gazzola tornasse a questa serie. Per quel che mi riguarda, certamente sentirò la mancanza di Alice.
è vero che questo libro è più debole rispetto ai precedenti, specialmente per quel che riguarda il giallo che è poco avvincente e secondario rispetto alla vita personale di Alice, ma nel complesso mi è piaciuto. Principalmente perché le vicende di Alice mi hanno preso del tutto alla sprovvista: Da un lato
D'altro canto, mi sono immedesimata tantissimo in Alice e ho divorato la seconda parte del libro, curiosissima di vedere come sarebbe finita.
Come conclusione è abbastanza soddisfacente, ma non mi dispiacerebbe se tra qualche anno Alessia Gazzola tornasse a questa serie. Per quel che mi riguarda, certamente sentirò la mancanza di Alice.
August 11, 2019
Ho finito di leggere questo libro ad ottobre scorso e credevo che mi sarebbe passata l'arrabbiatura facendo passare del tempo... e invece, sono ancora qui a chiedermi come abbia fatto la Gazzola a prendere un personaggio come Alice Allevi e a darle una fine del genere. Sono contenta che abbia vinto il Bancarella eh, non riesco a capacitarmi che lo abbia fatto con "Il ladro Gentiluomo". Che CC fosse un personaggio debole me lo aspettavo, che Alice non lotti per le sue ambizioni, no, questo non posso perdonarlo. Qui c'è il punto focale di tutta la storia, qui c'è racchiuso il messaggio che si vuole lanciare a giovani donne che si gettano nel mercato del lavoro e non riescono a prendere sul serio le scelte che fanno. Chi resta in fondo in primo piano? Chi vince tutto? Si certo, CC. Alice vince nella misura in cui fa un passo indietro per "amore" e questa non è la fine che volevo.
October 26, 2024
Con grande tristezza finisco la bellissima serie di Alice Allevi :'((((
Alessia Gazzola scrive: "...non credo alla parola «mai» e ancor meno al binomio «mai più», per questo motivo non dirò che questo libro è l'ultimo su Alice. Conoscendola tornerà a farsi viva, prima o poi.", spero quindi di ritrovarla in un prossimo futuro.
Un libro che ho letto in poche ore, soprattutto la seconda metà, ma la mia curiosità era alle stelle. :)
Anche in questo caso la parte del giallo è stata un po' oscurata da quella romance, peccato, perché anche questa era davvero carina. Sette libri e tutti con storie investigative diverse ed interessanti, anche se negli ultimi libri, purtroppo, sono passate un po' in secondo piano. :(
Lascio quindi Alice ma proseguirò con Alessia, con gli altri suoi libri...
Alessia Gazzola scrive: "...non credo alla parola «mai» e ancor meno al binomio «mai più», per questo motivo non dirò che questo libro è l'ultimo su Alice. Conoscendola tornerà a farsi viva, prima o poi.", spero quindi di ritrovarla in un prossimo futuro.
Un libro che ho letto in poche ore, soprattutto la seconda metà, ma la mia curiosità era alle stelle. :)
Anche in questo caso la parte del giallo è stata un po' oscurata da quella romance, peccato, perché anche questa era davvero carina. Sette libri e tutti con storie investigative diverse ed interessanti, anche se negli ultimi libri, purtroppo, sono passate un po' in secondo piano. :(
Lascio quindi Alice ma proseguirò con Alessia, con gli altri suoi libri...
January 11, 2020
Notevolmente sottotono quest'ultima avventura di Alice Allevi, medico legale.
Sottotono l'intreccio giallo, che ha basi interessanti ma sviluppo fiacco, e decisamente poco edificante la parte umana del libro: possibile che a 30 anni circa Alice sia ancora così banalmente soggiogata a CC, dipendendo costantemente da lui, dalle sue rare tenerezze e dall'ancora più raro senso di sostegno e comunione tra di loro? Pessimo esempio di affettività per le donne di oggi. Bocciatissimo!
Sottotono l'intreccio giallo, che ha basi interessanti ma sviluppo fiacco, e decisamente poco edificante la parte umana del libro: possibile che a 30 anni circa Alice sia ancora così banalmente soggiogata a CC, dipendendo costantemente da lui, dalle sue rare tenerezze e dall'ancora più raro senso di sostegno e comunione tra di loro? Pessimo esempio di affettività per le donne di oggi. Bocciatissimo!
August 13, 2025
Ho maratonato questa serie in un mese e mi sembra strano dire addio a questi personaggi, devo dire che questo capitolo finale mi è piaciuto perché ho trovato un'Alice più cresciuta e matura solo una cosa non mi è piaciuta, la mancanza di Anceschi e poi beh sarò la sola ma amen CC non ha mai fatto impazzire.
November 1, 2018
Non più brillante come gli esordi, ma meglio delle ultime volte.
e meglio ancora che ci si prenda una pausa da un personaggio sempre più prigioniero di se stesso.
E meglio meglio meglio ancorase poi la soluzione fosse l'abbandono del rosa, per virare al giallo.
e meglio ancora che ci si prenda una pausa da un personaggio sempre più prigioniero di se stesso.
E meglio meglio meglio ancorase poi la soluzione fosse l'abbandono del rosa, per virare al giallo.
September 27, 2021
Alixe Alleci viene trasferita dalla Wallu vicino a Domodossola
Appena arrivata deve subito aiutare la polizia a capire cos'è successoad un ragazzo morto durante un presunto furto.
Leggero, a tratti divertente
Appena arrivata deve subito aiutare la polizia a capire cos'è successoad un ragazzo morto durante un presunto furto.
Leggero, a tratti divertente
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