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La crepa e la luce
Questo libro è il racconto di un cammino, quello che Gemma Capra, vedova del commissario Calabresi, ha percorso dal giorno dell'omicidio del marito, cinquant'anni fa.
Una strada tortuosa che, partendo dall'umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l'ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all'abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l'idea del perdono.
Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana.
Un'intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.
Una strada tortuosa che, partendo dall'umano desiderio di vendetta di una ragazza di 25 anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l'ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia e all'abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l'idea del perdono.
Un racconto che, partendo dalla vita di una giovane coppia che viene sconvolta dalla strage di Piazza Fontana, attraversa mezzo secolo, ricucendo i momenti intimi e privati con le vicende pubbliche della società italiana.
Un'intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una storia di amore e pace.
119 pages, Kindle Edition
First published March 1, 2022
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 55 reviews
March 13, 2022
Quanta forza, quanta dignità e quanta fede in questo libro.
March 16, 2022
Il prima e il dopo
“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”
È la preghiera che Gesù dalla Croce rivolge al Padre per i suoi crocifissori
Le ultime parole di Cristo sono state scelte per scrivere il necrologio con cui Gemma salutava dalle pagine di un quotidiano il marito, il commissario Calabresi.
Ed è stata questa voce, “potente e opportuna”, contro l’odio e il rancore degli anni di piombo, a dare una svolta a tutto.
In quelle parole c’era una chiamata precisa, diretta, da scoprire e poi maturata con il tempo.
Il cammino verso il perdono per Gemma è stato lungo e personale.
È stato un moto autonomo del cuore arrivato con il silenzio e la preghiera.
Una preghiera per tutti, vivi e morti, buoni e cattivi.
Gemma Calabresi Milite ha saputo trasformare il lutto, il dolore lacerante, nel motore della sua vita
La via verso il perdono ,non è mai facile perché da qualche parte, in agguato, c’è l’umano desiderio di vendicarsi .
Ma Gemma ha scelto la cultura della vita, la comprensione, il dialogo e ha capito, quel 17 maggio 1972, che Dio le era seduto accanto, indicandole la strada.
E anche se da quel giorno la sua vita non sarebbe stata più la stessa, sapeva che ce l’avrebbe fatta. Sempre.
Nonostante le lacrime
Nonostante con Dio si sia anche arrabbiata, un’unica volta, quando è morto Tonino, e lei è tornata dispari. Ancora.
Ma la salvezza ha la forma di una luce capace di illuminare la crepa , è fatta di strade sempre meno ripide che comunque mettono la voglia improvvisa di correre, verso la vita.
“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”
È la preghiera che Gesù dalla Croce rivolge al Padre per i suoi crocifissori
Le ultime parole di Cristo sono state scelte per scrivere il necrologio con cui Gemma salutava dalle pagine di un quotidiano il marito, il commissario Calabresi.
Ed è stata questa voce, “potente e opportuna”, contro l’odio e il rancore degli anni di piombo, a dare una svolta a tutto.
In quelle parole c’era una chiamata precisa, diretta, da scoprire e poi maturata con il tempo.
Il cammino verso il perdono per Gemma è stato lungo e personale.
È stato un moto autonomo del cuore arrivato con il silenzio e la preghiera.
Una preghiera per tutti, vivi e morti, buoni e cattivi.
Gemma Calabresi Milite ha saputo trasformare il lutto, il dolore lacerante, nel motore della sua vita
La via verso il perdono ,non è mai facile perché da qualche parte, in agguato, c’è l’umano desiderio di vendicarsi .
Ma Gemma ha scelto la cultura della vita, la comprensione, il dialogo e ha capito, quel 17 maggio 1972, che Dio le era seduto accanto, indicandole la strada.
E anche se da quel giorno la sua vita non sarebbe stata più la stessa, sapeva che ce l’avrebbe fatta. Sempre.
Nonostante le lacrime
Nonostante con Dio si sia anche arrabbiata, un’unica volta, quando è morto Tonino, e lei è tornata dispari. Ancora.
Ma la salvezza ha la forma di una luce capace di illuminare la crepa , è fatta di strade sempre meno ripide che comunque mettono la voglia improvvisa di correre, verso la vita.
April 17, 2022
Stavo per iniziare a leggere La crepa e la luce di Gemma Calabresi Milite quando MoglieRiccia mi ha chiesto se avessi già affrontato Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi. Ho scosso il capo quasi imbarazzato (ho amato e amo ogni pagina scritta da Calabresi, newsletter incluse) rendendomi conto che me ne era mancato il coraggio. Ho rimediato, con il cuore che si stracciava pagina dopo pagina e un senso di incomprensione che mi macchiava il respiro: come si può restare così profondamente umani e attaccati alla vita quando gli eventi ti hanno portato via tutto in tenerissima età? Come si fa a mantenere fermezza e lucidità quando chi ha ucciso tuo padre pontifica dalle pagine di un giornale, e non cedere ad una rabbia sorda ma mantenere gli occhi spalancati sulla vita?
Me lo sono domandato durante la lettura di ogni pagina di Spingendo la notte più in là, intuendo – ma adesso mi accorgo di quanto fosse palese – quale potesse essere una risposta.
La crepa e la luce ha reso tutto più chiaro, e non vuole essere uno sciocco gioco di parole. Davvero, la Luce che emerge dalle pagine, dai ricordi, dall’esperienza di Gemma Calabresi Milite ha reso tutto evidente, ma comunque non meno doloroso.
Io non so come si misuri la strada del perdono, prego di non doverlo mai scoprire se non per le piccole fatiche che sempre ci portiamo dentro. Credo però di poter lontanamente intuire da dove nasca: da una preghiera, da un abbraccio, da una presenza, dalla volontà di credere che davvero siamo stati fatti per essere felici.
Me lo sono domandato durante la lettura di ogni pagina di Spingendo la notte più in là, intuendo – ma adesso mi accorgo di quanto fosse palese – quale potesse essere una risposta.
La crepa e la luce ha reso tutto più chiaro, e non vuole essere uno sciocco gioco di parole. Davvero, la Luce che emerge dalle pagine, dai ricordi, dall’esperienza di Gemma Calabresi Milite ha reso tutto evidente, ma comunque non meno doloroso.
Io non so come si misuri la strada del perdono, prego di non doverlo mai scoprire se non per le piccole fatiche che sempre ci portiamo dentro. Credo però di poter lontanamente intuire da dove nasca: da una preghiera, da un abbraccio, da una presenza, dalla volontà di credere che davvero siamo stati fatti per essere felici.
September 21, 2022
Chi teme un resoconto mite e buonista rimane felicemente spiazzato. Questo è un libro scritto benissimo, teso e senza compiacimenti: già l'inizio è vera letteratura, con delle frasi folgoranti
Il percorso verso il perdono non è spogliato di nessuno dei problemi e delle difficoltà che comporta. C'è un senso di crescita nel maturare il perdono, non è una cosa meccanica e tanto meno automatica. C'è un percorso di crescita umana. E di fede.
Forse si resta alla fine con un po' di amaro in bocca perché si sarebbe voluto sapere qualcosa di più dei colloqui con Giorgio Pietrostefani e Leonardo Marino, che sembrerebbe il naturale epilogo della storia, ma qui tocca rispettare il volere della famiglia.
Più importante, il messaggio di Gemma è fortissimo e limpido nel mostrare quanto l'Eterno, che ti tocca come e quando vuole, è capace di illuminare il cammino e di restituire un senso alle cose, riaprire un cammino evolutivo sempre disponibile per ognuno, se lo voglia.
Che è poi evolvere, il significato proprio di attraversare la vita.
L’unico ricordo nitido che ho di quei giorni è quello che succedeva tra quando mi sdraiavo a letto e quando il sonnifero faceva effetto. I soli dieci minuti della giornata in cui mi sentivo viva.
Il percorso verso il perdono non è spogliato di nessuno dei problemi e delle difficoltà che comporta. C'è un senso di crescita nel maturare il perdono, non è una cosa meccanica e tanto meno automatica. C'è un percorso di crescita umana. E di fede.
Forse si resta alla fine con un po' di amaro in bocca perché si sarebbe voluto sapere qualcosa di più dei colloqui con Giorgio Pietrostefani e Leonardo Marino, che sembrerebbe il naturale epilogo della storia, ma qui tocca rispettare il volere della famiglia.
Più importante, il messaggio di Gemma è fortissimo e limpido nel mostrare quanto l'Eterno, che ti tocca come e quando vuole, è capace di illuminare il cammino e di restituire un senso alle cose, riaprire un cammino evolutivo sempre disponibile per ognuno, se lo voglia.
Che è poi evolvere, il significato proprio di attraversare la vita.
May 24, 2022
Una storia di speranza e di perdono che scalda il cuore. Può aiutare molti perché molto autentica e del tutto estranea a qualsiasi buonismo superficiale. Presenta il perdono come un cammino lungo e per niente facile, ma veramente l'unica strada possibile per ritrovare la felicità e continuare a vivere.
August 16, 2024
IMPERDIBILE . L’ho già letto più di una volta
May 6, 2022
"Chi dice la veritá non tradisce mai"...anche se faticosa, difficile da esprimere, spesso scomoda . È la verità che ci aiuta a costruire ponti. Il perdono "è come un ponte".
October 24, 2025
Un libro che tocca nel profondo. Gemma Calabresi Milite racconta la sua vita dopo l’assassinio del marito, Luigi Calabresi, commissario di polizia a Milano, ucciso nel 1972, durante gli anni di piombo. Il suo nome era diventato oggetto di odio e sospetto, accusato ingiustamente di essere coinvolto nella morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli.
"La crepa e la luce" non è un libro politico ma un racconto intimo che parla di dolore, di fede e di perdono. Gemma Calabresi Milite non cerca colpevoli ma un modo per sopravvivere, per ritrovare un senso. Racconta la fatica di ricominciare e la forza che ha trovato nei suoi tre figli – Mario, Paolo e Luigi, nato dopo la morte del padre – e nella fede, che le ha permesso di trasformare la rabbia in pace. I suoi figli sono una presenza costante, un punto di riferimento e insieme una ragione per non cedere. Crescono portando con sé l’ombra della tragedia ma anche l’esempio di una madre capace di insegnare loro la dignità del perdono e la forza della gentilezza. Ognuno, a modo suo, diventa parte di quel cammino di rinascita che attraversa tutto il libro. Anni dopo, accanto a Tonino Milite, suo secondo marito, costruirà una nuova famiglia e avrà un quarto figlio, Uber.
Quello che mi ha colpito maggiormente è stata la forza di Gemma Calabresi Milite, la sua incredibile capacità di guardare avanti e di scegliere la vita nonostante tutto. È un esempio raro di forza d’animo e di coraggio. Ho trovato il libro molto emozionante, dalla prima all’ultima pagina, in un momento della mia vita in cui mi sto facendo molte domande su quando sia possibile perdonare e quanta forza serva davvero per farlo. Un libro arrivato per caso, come quella “luce” che porta speranza e perdono, capace di illuminare anche le ferite più profonde.
"La crepa e la luce" non è un libro politico ma un racconto intimo che parla di dolore, di fede e di perdono. Gemma Calabresi Milite non cerca colpevoli ma un modo per sopravvivere, per ritrovare un senso. Racconta la fatica di ricominciare e la forza che ha trovato nei suoi tre figli – Mario, Paolo e Luigi, nato dopo la morte del padre – e nella fede, che le ha permesso di trasformare la rabbia in pace. I suoi figli sono una presenza costante, un punto di riferimento e insieme una ragione per non cedere. Crescono portando con sé l’ombra della tragedia ma anche l’esempio di una madre capace di insegnare loro la dignità del perdono e la forza della gentilezza. Ognuno, a modo suo, diventa parte di quel cammino di rinascita che attraversa tutto il libro. Anni dopo, accanto a Tonino Milite, suo secondo marito, costruirà una nuova famiglia e avrà un quarto figlio, Uber.
Quello che mi ha colpito maggiormente è stata la forza di Gemma Calabresi Milite, la sua incredibile capacità di guardare avanti e di scegliere la vita nonostante tutto. È un esempio raro di forza d’animo e di coraggio. Ho trovato il libro molto emozionante, dalla prima all’ultima pagina, in un momento della mia vita in cui mi sto facendo molte domande su quando sia possibile perdonare e quanta forza serva davvero per farlo. Un libro arrivato per caso, come quella “luce” che porta speranza e perdono, capace di illuminare anche le ferite più profonde.
September 19, 2022
Devo essere sincera, non è stato facile leggere questo libro e ho pensato molto al modo in cui parlarne.
Gemma Capra è la vedova del commissario Luigi Calabresi che, nella Milano degli anni '70 fu ucciso in un attentato i cui colpevoli vennero individuato molti anni dopo.
Inizierei col dire che non è un semplice libro ma la testimonianza di un dolore così forte e profondo che ha portato Gemma a trovare la forza e il coraggio per se stessa e per i propri figli di perdonare chi le ha ucciso il marito.
L’autrice, come se fossimo amici di lunga data, ci porta nella sua vita, dal momento dell’uccisione di Luigi fino ad oggi, raccontandosi apertamente e senza usare mezzi termini, in un modo così autentico che nel leggere queste pagine mi sono sentita sopraffatta dalle sue emozioni che ormai erano diventate le mie.
È impossibile non entrare in empatia con Gemma che attraverso le parole riesce a renderci partecipi del suo dolore, creando così un legame tra noi e l’autrice con cui condividiamo le stesse emozioni facendo, per quanto possibile, nostro una piccola parte del suo dolore.
Ciò che più di tutto mi ha lasciato profondamnte amareggiata è che lo strazio che Gemma ha dovuto sopportare non si è limitato alla perdita del marito, ma anche al giudizio di una società malata che giustifica la violenza con un semplicistico "sai, chi la fa la aspetti". Ecco, questo non sono proprio riuscita ad accettarlo, ma del resto che mi aspettavo, visto che ancora oggi questa mentalità non è cambiata affatto.
Gemma Capra è la vedova del commissario Luigi Calabresi che, nella Milano degli anni '70 fu ucciso in un attentato i cui colpevoli vennero individuato molti anni dopo.
Inizierei col dire che non è un semplice libro ma la testimonianza di un dolore così forte e profondo che ha portato Gemma a trovare la forza e il coraggio per se stessa e per i propri figli di perdonare chi le ha ucciso il marito.
L’autrice, come se fossimo amici di lunga data, ci porta nella sua vita, dal momento dell’uccisione di Luigi fino ad oggi, raccontandosi apertamente e senza usare mezzi termini, in un modo così autentico che nel leggere queste pagine mi sono sentita sopraffatta dalle sue emozioni che ormai erano diventate le mie.
È impossibile non entrare in empatia con Gemma che attraverso le parole riesce a renderci partecipi del suo dolore, creando così un legame tra noi e l’autrice con cui condividiamo le stesse emozioni facendo, per quanto possibile, nostro una piccola parte del suo dolore.
Ciò che più di tutto mi ha lasciato profondamnte amareggiata è che lo strazio che Gemma ha dovuto sopportare non si è limitato alla perdita del marito, ma anche al giudizio di una società malata che giustifica la violenza con un semplicistico "sai, chi la fa la aspetti". Ecco, questo non sono proprio riuscita ad accettarlo, ma del resto che mi aspettavo, visto che ancora oggi questa mentalità non è cambiata affatto.
July 12, 2022
Meravigliosa esperienza leggere queste pagine!
Come essere seduti ad uno stesso tavolo con una persona amica, che a cuore aperto racconta la sua vita.
Significative le due foto di copertina: la prima, la giovane sposa che ride felice, correndo incontro alla promessa di felicità data dal matrimonio appena celebrato; sul retro, la Gemma di oggi, con un sereno, pacato sorriso, che scaturisce dalle esperienze narrate nelle pagine del libro.
Una lettura liberante, che porta avanti la proposta di gurdare alla propria storia con gli occhi di chi sempre ricerca un senso in ciò che può accadere di buono o di doloroso e, anche se dopo decenni, questo significato può venire svelato.
Tutto ciò accade perchè accompagnato dallo scambio di amore, sostegno e devozione di tante persone che l'hanno sostenuta, da vicino e anche da lontano, avendola conosciuta solo attraverso i giornali (pag 109 " ecco perché ce l'ho fatta, per l'amore che non sapevo").
Una lettura consigliabile a tutti perché " E' incredibile come ognuno di noi abbia bisogno di perdonare qualcuno o qualcosa, e a volte anche di perdonarsi" (pag 108) e anche perché Gemma ha capito che " ... Dio regala a tutte le persone che ne hanno bisogno, andando da tutti" (pag 111).
Come essere seduti ad uno stesso tavolo con una persona amica, che a cuore aperto racconta la sua vita.
Significative le due foto di copertina: la prima, la giovane sposa che ride felice, correndo incontro alla promessa di felicità data dal matrimonio appena celebrato; sul retro, la Gemma di oggi, con un sereno, pacato sorriso, che scaturisce dalle esperienze narrate nelle pagine del libro.
Una lettura liberante, che porta avanti la proposta di gurdare alla propria storia con gli occhi di chi sempre ricerca un senso in ciò che può accadere di buono o di doloroso e, anche se dopo decenni, questo significato può venire svelato.
Tutto ciò accade perchè accompagnato dallo scambio di amore, sostegno e devozione di tante persone che l'hanno sostenuta, da vicino e anche da lontano, avendola conosciuta solo attraverso i giornali (pag 109 " ecco perché ce l'ho fatta, per l'amore che non sapevo").
Una lettura consigliabile a tutti perché " E' incredibile come ognuno di noi abbia bisogno di perdonare qualcuno o qualcosa, e a volte anche di perdonarsi" (pag 108) e anche perché Gemma ha capito che " ... Dio regala a tutte le persone che ne hanno bisogno, andando da tutti" (pag 111).
March 30, 2022
Vorrei iniziare a parlarvi di questo libro dalle sensazioni che mi ha trasmesso...mi sembrava di sentire il racconto di una nonna ed ero affascinata nel voler andare avanti. La consapevolezza di dure parole mi ha stravolta e alle volte mi sono ritrovata con un grande sorriso,altre mi sono ritrovata a piangere,commossa o per la tristezza.
👑Non ha numerose pagine,si lascia leggere in fretta e i caratteri grandi non stancano l'occhio e si...ora vi parlo un po' della trama!
⁉️Cosa avreste fatto voi dopo la morte di una persona cara?
🧠❤️Gemma una madre che ha appena perso suo marito si ritrova a fare i conti con la vita. Cerca di ricominciare e di tirare su una famiglia sempre con il ricordo vivido del suo amore. Così alla fine dei suoi anni si ritrova a scrivere la sua storia (ricca di ricordi e colpi di scena).
ps. è una storia vera ⬇️⬇️⬇️
❗NON FATEVI INTIMORIRE DA QUESTO.
📌Probabilmente sarei stata la prima ad aver avuto paura di prenderlo, in realtà penso sia uno dei più belli letti da gennaio🥺
🎁Ringrazio la @mondadoripontecagnanomaxi per la collaborazione e per la gentilezza e la cordialità dello staff, se siete in zona vi consiglio di andare lì!
👑Non ha numerose pagine,si lascia leggere in fretta e i caratteri grandi non stancano l'occhio e si...ora vi parlo un po' della trama!
⁉️Cosa avreste fatto voi dopo la morte di una persona cara?
🧠❤️Gemma una madre che ha appena perso suo marito si ritrova a fare i conti con la vita. Cerca di ricominciare e di tirare su una famiglia sempre con il ricordo vivido del suo amore. Così alla fine dei suoi anni si ritrova a scrivere la sua storia (ricca di ricordi e colpi di scena).
ps. è una storia vera ⬇️⬇️⬇️
❗NON FATEVI INTIMORIRE DA QUESTO.
📌Probabilmente sarei stata la prima ad aver avuto paura di prenderlo, in realtà penso sia uno dei più belli letti da gennaio🥺
🎁Ringrazio la @mondadoripontecagnanomaxi per la collaborazione e per la gentilezza e la cordialità dello staff, se siete in zona vi consiglio di andare lì!
July 25, 2022
Non immagino famiglie senza storie difficili, ma questa famiglia...
La vita in salita e la capacità della signora Gemma di riemergere dal buio profondo ci racconta di come si possa provare a farlo.
Con fede, volontà, tenacia e capacità di rimettersi nelle mani di Dio la vedova Calabresi narra in queste pagine intense come si possa perdonare e far perdonare anche la colpa più estrema, l'omicidio.
Solo nelle parole di un amico avevo ritrovato questa prospettiva: Nedo Fiano. Sopravvissuto ad Auschwitz oggi Nedo non è più fra noi, ma le sue parole restano. Anche per lui la storia ebbe giorni tremendi, perse tutti i suoi famigliari, e scampò fortunosamente al forno crematorio. Alla domanda, frequente durante gli incontri con gli studenti, "Lei odia i suoi carnefici?" sempre rispondeva con parole che invitavano gli interlocutori a guardare oltre e, se possibile, a perdonare. Leggerlo assolutamente.
La vita in salita e la capacità della signora Gemma di riemergere dal buio profondo ci racconta di come si possa provare a farlo.
Con fede, volontà, tenacia e capacità di rimettersi nelle mani di Dio la vedova Calabresi narra in queste pagine intense come si possa perdonare e far perdonare anche la colpa più estrema, l'omicidio.
Solo nelle parole di un amico avevo ritrovato questa prospettiva: Nedo Fiano. Sopravvissuto ad Auschwitz oggi Nedo non è più fra noi, ma le sue parole restano. Anche per lui la storia ebbe giorni tremendi, perse tutti i suoi famigliari, e scampò fortunosamente al forno crematorio. Alla domanda, frequente durante gli incontri con gli studenti, "Lei odia i suoi carnefici?" sempre rispondeva con parole che invitavano gli interlocutori a guardare oltre e, se possibile, a perdonare. Leggerlo assolutamente.
August 11, 2022
Si può vivere una vita macerandosi nell’odio e nella vendetta oppure fare un cammino verso il perdono, con dignità e fede, intelligenza e cuore. Si può essere per sempre vittime oppure, faticosamente, ritornare ad essere persone che vanno avanti: questo “non ci rende immuni dal dolore e dalla rabbia e non toglie significato e senso alla giustizia, ma ci fa sentire parte di un tutto e per questo meno infelici e meno soli.”
La storia non è solo quella dei vincitori o dei vinti, dei carnefici e delle vittime. C’è un mondo popolato di presenze, di affetti, di amici che vanno e vengono, di figli che diventano orfani, di mogli che diventano vedove. E Gemma in un attimo smette di avere un nome per diventare solo la “vedova Calabresi”.
Queste pagine raccontano cosa accade dopo, cosa c’è dietro, cosa resta quando il boato lascia spazio ad un vuoto assordante. E con delicatezza raccontano anche alcuni silenzi dello Stato: non il silenzio che il rispetto per la morte dovrebbe esigere, ma quello dell’assenza, del dubbio, della mancanza.
Impossibile non commuoversi: questo libro tocca corde profonde, smuove le coscienze perché non è urlato, non è un atto d’accusa pieno di rabbia e livore, è un percorso, un racconto doloroso e sereno al tempo stesso, una luce dentro una crepa profonda e scura.
La storia non è solo quella dei vincitori o dei vinti, dei carnefici e delle vittime. C’è un mondo popolato di presenze, di affetti, di amici che vanno e vengono, di figli che diventano orfani, di mogli che diventano vedove. E Gemma in un attimo smette di avere un nome per diventare solo la “vedova Calabresi”.
Queste pagine raccontano cosa accade dopo, cosa c’è dietro, cosa resta quando il boato lascia spazio ad un vuoto assordante. E con delicatezza raccontano anche alcuni silenzi dello Stato: non il silenzio che il rispetto per la morte dovrebbe esigere, ma quello dell’assenza, del dubbio, della mancanza.
Impossibile non commuoversi: questo libro tocca corde profonde, smuove le coscienze perché non è urlato, non è un atto d’accusa pieno di rabbia e livore, è un percorso, un racconto doloroso e sereno al tempo stesso, una luce dentro una crepa profonda e scura.
January 28, 2023
Il libro di Gemma Calabresi Milite per me arriva dopo tutti quelli di suo figlio Mario e dopo aver approfondito molto le vicende della famiglia Calabresi, stravolta dal dolore dopo l’uccisione del commissario Luigi/Gigi Calabresi, avvenuta nel 1972 per mano di un commando di sostenitori si Lotta Continua.
Il libro racconta il percorso di fede e perdono di Gemma, veramente straordinario ma altrettanto vicino al sentire comune perché possibile per tutti.
Sarà che conoscevo già molto bene la storia, sarà che sono andata a una presentazione in cui Gemma era presente, ma il libro non ha aggiunto molto a ciò che conoscevo. Lo stupore per questa storia bellissima, anche se tragica, era già forte in me.
Ho scoperto, però, che il libro è stato scritto da Silvia Cosimini, giornalista che amo molto e attuale compagna di Mario. Tutto torna!
Il libro racconta il percorso di fede e perdono di Gemma, veramente straordinario ma altrettanto vicino al sentire comune perché possibile per tutti.
Sarà che conoscevo già molto bene la storia, sarà che sono andata a una presentazione in cui Gemma era presente, ma il libro non ha aggiunto molto a ciò che conoscevo. Lo stupore per questa storia bellissima, anche se tragica, era già forte in me.
Ho scoperto, però, che il libro è stato scritto da Silvia Cosimini, giornalista che amo molto e attuale compagna di Mario. Tutto torna!
March 20, 2022
Gemma Capra, vedova Calabresi e poi anche Milite, racconta la sua storia in questo libro che si intreccia necessariamente con la storia del nostro paese, con quella della sua famiglia e di molte altre famiglie in una strada lunga come è quella del perdono. Il perdono di una ragazza rimasta vedova a 25 anni, di una donna che ha saputo fare i conti con gli anni di piombo crescendo i suoi tre figli nella certezza che nessun uomo può essere definito esclusivamente dai propri errori e che per arrivare a poter dirlo ha percorso una via che Dio ogni giorno ha disegnato per lei, in una comunione misteriosa con tutti coloro che l'hanno accompagnata.
Abbiamo tutti bisogno di questo desiderabile sguardo di riconciliazione.
Abbiamo tutti bisogno di questo desiderabile sguardo di riconciliazione.
August 4, 2022
Non sono una fan dei memoir eppure la storia della famiglia calabresi mi è entrata dentro provocatoria. Perché potrebbe essere la storia legittima di recriminazioni, lamenti, rabbia eppure c'è di più: é una storia segnata dal dolore e al contempo dall'apertura, dalla speranza, dalla bellezza. Come dire: pur nella sofferenza l'ultima parola non ce l'ha il Male e una possibilità di fiorire c'è. Ho amato anni fa 'spingendo la notte più in là' del figlio, ho amato questo della madre. Le letture che fanno bene al cuore.
December 29, 2022
è il secondo libro che leggo quest’anno. terzo forse. e siamo a dicembre.
l’ho divorato. pur vivendo questo momento di lontananza evidente dal mondo della lettura.
che storia meravigliosa! che luce che ho sentito! quanto mi sono commossa!
libro da leggere piano, lasciandosi trasportare dal bene descritto parola per parola, senza grandi giri. come può essere bella la vita, risalendo da un male così grande
ringrazio, perché ancora una volta mi sono resa conto di quanto sia fortunata
ringrazio, perché dopo questo libro mi sento sinceramente più felice
l’ho divorato. pur vivendo questo momento di lontananza evidente dal mondo della lettura.
che storia meravigliosa! che luce che ho sentito! quanto mi sono commossa!
libro da leggere piano, lasciandosi trasportare dal bene descritto parola per parola, senza grandi giri. come può essere bella la vita, risalendo da un male così grande
ringrazio, perché ancora una volta mi sono resa conto di quanto sia fortunata
ringrazio, perché dopo questo libro mi sento sinceramente più felice
April 7, 2025
Mi ha commosso e mi ha riempito il cuore e la mente di Amore.
Nonostante la vita di Gemma sia stata segnata da un evento così doloroso come la morte del marito in così giovane età, in questo libro non c'è spazio per l'odio e il rancore (come pure potremmo giustamente aspettarci).
Siamo così immersi nei sentimenti velenosi, che leggere del pecorso personale di questa donna, umanissima, che rimane nonostante tutto ancorata alla fiducia nel buono, nel giusto, è una boccata di ossigeno.
Nonostante la vita di Gemma sia stata segnata da un evento così doloroso come la morte del marito in così giovane età, in questo libro non c'è spazio per l'odio e il rancore (come pure potremmo giustamente aspettarci).
Siamo così immersi nei sentimenti velenosi, che leggere del pecorso personale di questa donna, umanissima, che rimane nonostante tutto ancorata alla fiducia nel buono, nel giusto, è una boccata di ossigeno.
April 25, 2022
È come sentire da una voce viva il racconto di una vita vissuta affrontando due temi oggi quasi tabù: la fede e il perdono. Ci sono vari passi che fanno riflettere. Il libro in sé è breve, ma poi in alcuni punti torni a rileggere e a riflettere, anche su come permanente avremmo agito (o meglio come pensiamo che avremmo agito) in situazioni simili. Consigliato
August 5, 2022
Ho terminato la lettura di questo libro da qualche giorno, in realtà l'ho letto in un solo pomeriggio, ma ho aspettato a parlarne perché avevo paura di sciupare la sua grande forza.
Tutti conosciamo la storia dell'Italia degli anni Settanta, ma questo libro non ci racconta i fatti accaduti, o meglio, non ci racconta una vicenda in modo freddo e oggettivo, ci racconta i fatti dal punto di vista di chi resta, di chi c'era prima, durante e dopo.
La crepa e la luce è una storia di grande dolore, di grande amore e di grande forza. Tre elementi che insieme accompagnano Gemma Calabresi Milite sulla via del perdono.
Non mi sento di dire altro se non consigliarvi di leggerlo e perdervi tra le sue pieghe inaspettate.
Tutti conosciamo la storia dell'Italia degli anni Settanta, ma questo libro non ci racconta i fatti accaduti, o meglio, non ci racconta una vicenda in modo freddo e oggettivo, ci racconta i fatti dal punto di vista di chi resta, di chi c'era prima, durante e dopo.
La crepa e la luce è una storia di grande dolore, di grande amore e di grande forza. Tre elementi che insieme accompagnano Gemma Calabresi Milite sulla via del perdono.
Non mi sento di dire altro se non consigliarvi di leggerlo e perdervi tra le sue pieghe inaspettate.
March 24, 2022
Un viaggio nel ricordo di una vita intera, un racconto delicato. Una famiglia spezzata ma riunita dall’amore e dal perdono.
Scritto con molta semplicità. Un bel racconto, riflessioni profonde che portano “a metà del ponte, perché è lì che ci incontra”.
Scritto con molta semplicità. Un bel racconto, riflessioni profonde che portano “a metà del ponte, perché è lì che ci incontra”.
April 11, 2022
"Io vedo in quel dono reciproco un segno e un seme di qualcosa che ha germogliato anche in me: la certezza che quando si toglie la buccia e ci si guarda come esseri umani, le distanze diventano piccole, così piccole che è possibile costruirci sopra ponti." (p. 22)
Read
July 26, 2022Molto bello, un percorso di vita incredibile, Gemma madre di 4 figli, arriva a perdonare dentro di sé gli assassini di suo marito. Rimasta vedova giovanissima, conosce la pace dopo la disperazione. Si riappacifica con la sua storia e mostra che tutto è possibile.
October 17, 2022
La moglie del commissario Calabresi racconta la propria via verso la guarigione dal dolore e addirittura il perdono. Un racconto in prima persona di grande impatto, anche se non del tutto nelle mie corde.
November 8, 2022
Un libro di una umanità disarmante. La voce è chiara, limpida, netta. L'autrice è una persona straordinaria: la sua testimonianza commuove. È un libro magnifico, una via per riconciliarsi col passato e il presente.
March 29, 2023
In questo libro troverete poca storia d'Italia e molte storie personali di famiglia, amore, rinascita e fede. La signora Capra è una donna di una forza sorprendente, ma anche di un'infinita tenerezza. Una lettura scorrevole e commovente
May 18, 2023
"El perdón es como un puente; unos comienzan a cruzarlo de un lado y otros de otro, pero todos se encuentran a mitad de camino y se reconocen"
Fantástico libro, una provocacion del significado real del perdón.
Fantástico libro, una provocacion del significado real del perdón.
June 28, 2023
Cadendo si precipita o ci si rialza, crescendo. Mai da soli.
Al baracchino delle crepes di Leonardo Marino a Bocca di Magra ci ho mangiato, e la mia amica Stefania mi ha accennato alla vicenda; leggerla ora, così, mi dà consapevolezza.
Al baracchino delle crepes di Leonardo Marino a Bocca di Magra ci ho mangiato, e la mia amica Stefania mi ha accennato alla vicenda; leggerla ora, così, mi dà consapevolezza.
March 18, 2022
Dignità, dolore, fede, speranza, coraggio, discrezione, dialogo, perdono, amore, libertà, buio, luce, soprattutto tanta vita. Mi sento di dire solo grazie
March 31, 2022
Pur conoscendo già la storia ho apprezzato molto questo libro profondo, sincero e connun messaggio potente.
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