Por primera vez Andrea Camilleri, el escritor más popular de Italia y uno de los más leídos de Europa, ha escrito un libro sobre la mafia, un tema que de forma explícita había dejado hasta ahora al margen de su obra. En abril de 2006 se produjo en Italia una detención de enorme trascendencia en la lucha contra el crimen organizado. Bernardo Provenzano, el capo supremo de la Cosa Nostra, que llevaba cuarenta y tres años eludiendo la justicia, fue apresado en una mísera casa de campo en Montagna dei Cavalli, en las afueras de Corleone. Entre otras cosas, la policía descubrió entonces el sistema con el que Provenzano había dirigido la mafia siciliana, un sistema tan sencillo y eficiente como seguro basado en los pizzini, unos mensajes cifrados y mecanografiados que sus familiares y cómplices se encargaban de entregar en mano a sus destinatarios. Mediante el análisis de los pizzini, Camilleri ha elaborado una suerte de diccionario de términos mafiosos. En él, desentraña el complejo mundo de la mafia siciliana y hace un brillante retrato de la organización, del escurridizo Provenzano y de su apasionante captura. Y pese a la gravedad del tema tratado, no puede evitar intercalar anécdotas jugosas y hacer gala de su habitual socarronería.
Andrea Camilleri dispuso que los beneficios de los derechos de autor derivados de la venta de este libro —que permanece en las listas de los más vendidos desde su publicación en Italia— se donen a la Fundación de los Funcionarios de Policía para los hijos de las víctimas caídas en acto de servicio.
Andrea Camilleri was an Italian writer. He is considered one of the greatest Italian writers of both 20th and 21st centuries.
Originally from Porto Empedocle, Sicily, Camilleri began studies at the Faculty of Literature in 1944, without concluding them, meanwhile publishing poems and short stories. Around this time he joined the Italian Communist Party.
From 1948 to 1950 Camilleri studied stage and film direction at the Silvio D'Amico Academy of Dramatic Arts, and began to take on work as a director and screenwriter, directing especially plays by Pirandello and Beckett. As a matter of fact, his parents knew Pirandello and were even distant friends, as he tells in his essay on Pirandello "Biography of the changed son". His most famous works, the Montalbano series show many pirandellian elements: for example, the wild olive tree that helps Montalbano think, is on stage in his late work "The giants of the mountain"
With RAI, Camilleri worked on several TV productions, such as Inspector Maigret with Gino Cervi. In 1977 he returned to the Academy of Dramatic Arts, holding the chair of Movie Direction, and occupying it for 20 years.
In 1978 Camilleri wrote his first novel Il Corso Delle Cose ("The Way Things Go"). This was followed by Un Filo di Fumo ("A Thread of Smoke") in 1980. Neither of these works enjoyed any significant amount of popularity.
In 1992, after a long pause of 12 years, Camilleri once more took up novel-writing. A new book, La Stagione della Caccia ("The Hunting Season") turned out to be a best-seller.
In 1994 Camilleri published the first in a long series of novels: La forma dell'Acqua (The Shape of Water) featured the character of Inspector Montalbano, a fractious Sicilian detective in the police force of Vigàta, an imaginary Sicilian town. The series is written in Italian but with a substantial sprinkling of Sicilian phrases and grammar. The name Montalbano is an homage to the Spanish writer Manuel Vázquez Montalbán; the similarities between Montalban's Pepe Carvalho and Camilleri's fictional detective are remarkable. Both writers make great play of their protagonists' gastronomic preferences.
This feature provides an interesting quirk which has become something of a fad among his readership even in mainland Italy. The TV adaptation of Montalbano's adventures, starring the perfectly-cast Luca Zingaretti, further increased Camilleri's popularity to such a point that in 2003 Camilleri's home town, Porto Empedocle - on which Vigàta is modelled - took the extraordinary step of changing its official denomination to that of Porto Empedocle Vigàta, no doubt with an eye to capitalising on the tourism possibilities thrown up by the author's work.
In 1998 Camilleri won the Nino Martoglio International Book Award.
Camilleri lived in Rome where he worked as a TV and theatre director. About 10 million copies of his novels have been sold to date, and are becoming increasingly popular in the UK and North America.
In addition to the degree of popularity brought him by the novels, in recent months Andrea Camilleri has become even more of a media icon thanks to the parodies aired on an RAI radio show, where popular comedian, TV-host and impression artist Fiorello presents him as a raspy voiced, caustic character, madly in love with cigarettes and smoking (Camilleri is well-known for his love of tobacco).
He received an honorary degree from University of Pisa in 2005.
Un breviario di termini mafiosi ideato sui pizzini di Bernardo Provenzano, mafioso di vecchia scuola, usati come mezzo per comunicare con "colleghi" e familiari e grazie ai quali ha continuato la sua latitanza per un periodo superiore ai quarant'anni.
Leggendo i pizzini si intuisce subito che chi scrive ha frequentato poco le scuole, sembrano scritti da un bambino, un bambino però in grado di comandare una delle più feroci cosche mafiose, quella dei Corleonesi.
Sebbene abbia commesso lui stesso decine di omicidi, rispetto all'altro capo-mandamento, Riina, soprattutto dopo l'arresto di quest'ultimo e anche di Bagarella, si è dimostrato in grado di saper gestire le situazioni con modi e azioni assennate: laddove possibile preferiva l'accomodamento all'azione violenta, ha così cominciato la strategia della sommersione di Cosa Nostra, ritenendola necessaria dopo il bagno mediatico dei primi anni 90 procurato dalle dissennate stragi ancora oggi tatuate nelle nostre iridi.
Un uomo d'onore, per quanto onore possa esserci in un mafioso.
En todos los años que llevo leyendo a Camilleri, este es probablemente su mejor libro (tengo mucho cariño a la caótica comisaría de Vigatà, pero lo que é, é).
En forma de diccionario de términos utilizados por la mafia, hace una semblanza de la persona, los usos y el destino de Bernardo Provenzano, 43 años escondido de las fuerzas del orden y en contacto a través de mensajitos escritos a máquina con todos los miembros de la organización mientras intenta de manera fehaciente limitar las matanzas que caracterizaron el reinado de Totò Riina (incluidos Falcone, Borsellino y los que iban con ellos). Como acuciosidad de contable, llevaba constancia de todo; analizarlo todo daría para un doctorado en semiótica, entre otras disciplinas.
Ho letto questo libro incuriosito dalla fiction mediaset, "Il capo dei capi", in replica in questi giorni, dicembre 2011. Una fiction MOLTO ben scritta e molto ben recitata, molto criticata dai politici e dagli spettatori: qualcuno ravvisò il tentativo di mitizzare Riina, presentarlo sotto una luce positiva.
Le stesse persone potrebbero ben accusare il libro di Camilleri dello stesso peccato.
Come spiega Camilleri, la scia di sangue che lascia dietro di sé Riina è il simbolo del suo potere. Al contrario, la scia di sangue che lascia dietro di sé Provenzano è il simbolo della sua sudditanza. Tutti gli omicidi di Provenzano sono stati commessi agli ordini di qualcun'altro.
Ma la strategia delle stragi di Riina era stato un errore: più pentiti, più cortei antimafia, più arresti. Una sconfitta su tutti i fronti. Quando Provenzano assunse il ruolo di capo dei capi, limitò fortemente, quando non vietò, gli omicidi. Non perché fosse buono, sia chiaro. Ma era necessario SPARIRE. È l'inizio di ciò che Camilleri chiama "strategia dell'inabissamento": niente omicidi, niente chiasso, niente contatti con politici di primo piano, niente guerra tra cosche.
La cosa curiosa e bellissima di questo libro (come della fiction) sta qua: Camilleri non teme di attribuire a Provenzano delle "virtù". Il capomafia non è "astuto": è saggio. Non "spregiudicato": coraggioso. Provenzano è un pacificatore, è umile, è paziente, è ordinato. Legge la Bibbia. L'antico testamento. Lo sottolinea, lo cita nei pizzini, si lascia ispirare da questa lettura.
Virtù, si direbbe. Questo vuol dire "mettere Provenzano sotto una luce positiva"?
No, questo vuol dire render conto del fatto che un uomo abbia gabbato per quarant'anni lo stato italiano, fatto prosperare gli affari della mafia, arginando il pentitismo e incrementando il reclutamento di nuove leve. Ciò non toglie che fosse un delinquente.
Ovviamente una siffatta valutazione è possibile solo oggi. Soltanto in quest'epoca, le virtù sono state secolarizzate. Oggi sono riconosciute più come doti, strumenti. Non più come "doni" che Dio concede solo ai virtuosi.
WM1: Camilleri ha già dimostrato diverse volte di saper trarre il meglio dall'ordine alfabetico (cfr. il glossario in appendice a Un filo di fumo; la raccolta di proverbi Il gioco della mosca; il dizionario di aneddoti teatrali Le parole raccontate). Tra epifanie, sparizioni, allusioni stratificate, morti finte, malattie vere, degenze clandestine e costruzioni sintattiche di ultra-avanguardia (in realtà di estrema retroguardia ma è la stessa cosa, basta invertire la direzione), in Voi non sapete Camilleri ricostruisce il mondo di Provenzano, contesto socio-linguistico in cui l'esortazione "Ditemi se andiamo incontro a un Santo Natale" ha un obliquo significato di minaccia. Quella dei "portapizzini" è una rete di comunicazione intricata e sofisticata, intercettabile a fatica, inoltre ciascun biglietto da o verso Provenzano è linkato per vie dirette o traverse a tutti gli altri, è un grande ipertesto cartaceo, un wiki mafioso i cui autori sono nascosti dietro cifre ancora misteriose. Camilleri riprende le intuizioni e analisi di Palazzolo e Prestipino, autori del saggio Il codice Provenzano (Laterza, 2007), e le rielabora inserendo arregordi personali, piccole arguzie e stratagemmi da grande divulgatore e narratore popolare. Preso da solo, Voi non sapete non è certo uno dei Camilleri imprescindibili, eppure nel contesto della sua opera svolge un ruolo preciso e ha una collocazione meno periferica di quel che sembra. Nemmeno qui mancano stoccate al clero: Camilleri ricorda che il cardinale Ernesto Ruffini, arcivescovo di Palermo dal 1946 al 1967, sostenne più volte che la mafia non esisteva ed era soltanto una malvagia invenzione dei comunisti. Compaiono macari preti e frati: confessano i latitanti e talora li nascondono, coprono le fughe, cancellano le tracce. Per approfondimenti rimando alle voci "Gesù Cristo", "Preti" e "Religiosità". http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/nandropau…
Andrea Camilleri es conocido casi en exclusiva por su serie de novelas sobre el Comisario Montalbano; de tal forma que, habitualmente, se tiende a pasar por alto que el autor también es guionista además de director teatral y televisivo... Y, a tenor de lo visto, no sólo es un maestro de la documentación: en Vosotros No Sabéis, el autor dispone la información recopilada con pericia, inteligencia y una sorprendente meticulosidad más policial que detectivesca.
Es este libro una especie de "diccionario de la mafia" en el que, de forma alfabética, se van definiendo los términos más habituales en el lenguaje del hampa. Estas definiciones corren paralelas al desarrollo de un personaje (real) en particular: Bernardo Provenzano, quien no sólo estuvo al frente de la Cosa Nostra italiana durante las últimas décadas, sino que incluso permaneció 43 años huido de la justicia. Las letras se suceden levantando en el lector una curiosidad documental rayana a la fascinación: la exposición de Camilleri está desprovista de cualquier tipo de mitificación y, además, consigue mantener durante todo el alfabeto un tono ensayístico nunca aburrido.
Si de algo peca el texto de Camilleri, sin embargo, es de resultar reiterativo en ciertos momentos. Y es que puede que, al fin y al cabo, el mundo de la mafia dé para muchos libros, pero no para un alfabeto entero... Aun así, el magnetismo que desprende Provenzano ilumina cualquier tipo de fracaso narrativo: la figura del mafioso desprende un halo de mito ancestral revisitado y rebajado a los bajos fondos que acaba soberponiéndose a cualquier idea del hampa que Coppola y compañía hayan podido alimentar. La fascinación es tal que es imposible no acabar rendido cuando llegas a la "V" de "Voi non sapete" y descubres lo sublime de la relación de este mafioso con la religión...
Libro reale, o quantomeno realista, che cerca di spiegare la Mafia attraverso i suoi occhi, o meglio i suoi messaggi: i Pizzini. Termine reso famoso dopo l'arresto di Bernardo Provenzano già a livello "sonoro" con il suo diminutivo/vezzeggiativo passa un messaggio sullo stile comunicativo siciliano in generale, e mafioso nello specifico: un messagio piccolo, all'apparenza insignificante, breve, conciso, in codice e persino fisicamente ripiegato tante volte quasi a sparire alla vista. Ma dietro questo piccolo messaggio ci sono tanti sottintesi, tante cose che chi deve sapere sa... Ed ecco che qui giunge Camilleri che cerca di spiegarci cosa c'è dietro, cosa è che non sappiamo e vorremmo (dovremmo?) sapere. Strutturato sotto la forma fittizia di un vocabolario, e quindi in ordine alfabetico, Camilleri scorre attraverso i concetti mafiosi di cui sono impregnati i pizzini. E attraverso questo analizza anche il metodo di comunicazione che altro non è che il metodo per gestire un potere criminale smisurato e onnipresente. Il libro è all'apparenza semplice, e forse per questo non sarà male riprenderlo più volte a distanza di tempo per poter attraversare i diversi strati e angoli con cui si possono leggere certe informazioni.
Il mio solito consiglio: a chi piace il genere, da non perdere. A chi non è adepto è comunque una lettura che puo' anche essere affrontata in modo più leggero e veloce, giusto per avere un'idea, per poi approfondire oltre se si vuole.
le tre stelline sono un biasimo all'edizione, visto che poteva essere tranquillamente esposto come articolo dossier in uno dei pregiati ebdomadari italiani, il materiale � per� di prim'ordine, mostra purtroppo che le strutture del potere sono estremamente pi� semplici di quanto millemila pagine psicosociofilo ecc tentino di cardare da millenni: vietare/permettere/punire e trovare la persona giusta da delegare per una delle attivit� precedenti l'efficienza? l'efficacia? l'omert�? l'obbedienza cieka pronta und assoluten? nulla di cos� differente di quanto ogni organizzazione sufficientemente strutturata chieda ai propri coordinati il resto sono chiacchiere a ben vedere una personalit� sanamente e intrinsecamente antimafiosa contiene sempre occupazioni inutili, una sana perdita di tempo e una spiccata preferenza per il bello, il comodo e il piacevole
defintiv nicht so gut wie seine montalbano serie. macht auch sicher gar keinen sinn, dieses buch zu lesen, wenn man nicht vorher schon ein basiswissen von der mafiaorganisation hat bzw. weiß wer, wer ist. mit dem hintergrundwissen ist das buch eine tolle ergänzung, aber halt auch nicht mehr.
Pèsim, mal escrit, pitjor ordenat... És una mena de diccionari relacionat amb el mafiòs Bernardo Provenzano, detingut després de més de quaranta anys de recerca. No he llegit cap altra cosa de Camilleri, però sospito que aquest és la pitjor...
Forse a tratti ripetitivo, senza veri richiami tra le voci, questo libro-dizionario è una vera e propria finestra sul mondo di Provenzano, sulla mafia e sulla sua evoluzione, seppur trattata in maniera superficiale, nel tempo.
Libro interessante, che non si limita al periodo in cui Provenzano comandò la mafia, ma riporta importanti cenni storici, risalendo fino alla bolla di componenda del 1477 Ricerca molto accurata, solito linguaggio scorrevole, utili chiarimenti di cosa significhino certe parole e certi atteggiamenti per un siciliano, grazie ad un siciliano doc