Sono le 23.50 di giovedì 9 novembre 1989 a Bornholmer Strasse, Berlino, Germania Est. Un tenente colonnello decide di aprire il posto di frontiera che presiede e che porta alla porta occidentale della città, pressato da una folla di oltre diecimila persone. Come in un dominio, tutti gli altri varchi seguiranno il suo esempio. Una caotica riunione del Comitato Centrale e una tormentata conferenza stampa sono alla base della crisi di una delle forze di controllo più sinistramente conosciute, la STASI, e del governo della Germania Est. La catena di comando non si spezzò casualmente, ma dopo mesi di logoramento. Le manifestazioni sempre più frequenti organizzate dai dissidenti e il cambio di strategia in politica estera compiuto dal leader sovietico Gorbačëv avevano portato a importanti cambiamenti di governo nei Paesi del Patto di Varsavia, fino alla riunificazione delle due Germanie e alla fine della Guerra Fredda.
<< IL MURO RIMARRA', FINCHE' LE CIRCOSTANZE CHE HANNO DETERMINATO LA SUA COSTRUZIONE NON SARANNO CAMBIATE>> Erich Honecker, Presidente della Germania Est, 19 gennaio 1989
26 Aprile 1986, Ucraina, centrale nucleare "Vladimir Il'ič Lenin", blocco numero 4, ore 1:23:40 secondi. Durante un test di sicurezza, per negligenza e impreparazione dei tecnici, il reattore di produzione Sovietica RBMK-1000 esplode e dà il via al più grande disastro nucleare della storia.
"Chernobyl", scritto nel 2022 dalla giornalista Bianca Giammanco, è un resoconto di ció che avvenne quel fatidico 26 Aprile del 1986 e nei giorni e mesi seguenti al disastro di "Chernobyl". Un racconto preciso, circostanziato e chiaro dei fatti, sviluppato anche grazie a stralci di interviste a sopravvissuti al disastro immergono il lettore in quei drammatici giorni che hanno visto concatenarsi una lunga serie di errori fra colpevoli silenzi, insabbiamenti, incapacità di gestire l'emergenza e propaganda. Una narrazione che non tiene solo conto dei fatti di quei giorni ma che ha il pregio di andare indietro nel tempo toccando anche altri punti come il rapporto, molto burrascoso, fra occidente (a guida USA) e oriente (a guida URSS), i motivi della costruzione della centrale, il luogo scelto e così via. Non meno importanti sono le parti che parlano dei "protagonisti" del disastro (tecnici, vigili del fuoco, minatori, liquidatori), raccontati in brevi e chiari capitolo. Interessanti sono poi i piccoli approfondimenti, fra un capitolo e l'altro, che aiutano a comprendere meglio alcuni concetti legati ai temi nucleari. Un saggio breve ma sufficientemente denso di dati e di facile lettura per chi vuole sapere la storia del disastro di Chernobyl e magari da qui affrontare libri sul tema più tecnici e completi.
[...in quel Muro - e in tutto ciò che rappresentava - si aprì una breccia attraverso la quale l'inesorabile forza della storia e del cambiamento avrebbe eroso e cancellato ventotto anni di assurde sofferenze dei berlinesi, del popolo tedesco e dell'intera civiltà occidentale, consumata dalla Guerra Fredda...]
Da queste poche parole, tratte dalla prefazione di Barbara Biscotti, già si capisce l'intera portata della collana edita da La Gazzetta dello Sport intitolata "Giorni che hanno fatto la storia" di cui questo volume fa splendidamente da apri fila.
Inutile dire che si tratta di un saggio non troppo lungo, poco più di centosessanta pagine, ma che risulta davvero ben fatto e fornisce una visione molto completa su uno degli eventi che hanno segnato l'epoca contemporanea.
Il modo di raccontare di Francesco Catastini non è mai macchinoso o pesante e, anzi, l'esposizione dei fatti, precisa e puntale, consente a qualsiasi lettore di comprendere chiaramente l'argomento in esame e questo ipendentemente dal grado di istruzione e dalle competenze di partenza. Un grande merito per questo autore che permette a tutti di approcciarsi alla lettura di un testo di saggistica, che spesso risulta troppo ostica e quindi scoraggiante da affrontare per la maggior parte dei lettori .
In conclusione, mi sento di dire che 9.11.1989 rappresenta un buon punto di partenza per coloro che vogliono ampliare le proprie conoscenze non solo storiche, ma anche di geopolitica, attraverso i fatti e le parole di chi c'era e ha vissuto l'attimo irripetibile in cui il mondo, così come lo conosceva, è irrimediabilmente cambiato.
Il voto sarebbe 3.5/5 Sarà pure dato dalla Gazzetta dello Sport ma alla fine non è fatto male! Molto concentrato ma chiarissimo sulle ragioni, il contesto e le conseguenze con anche una galleria dei personaggi coinvolti! Sono sempre affascinata da questo avvenimento perché avvenuto pochi anni prima della mia nascita e mi faceva sempre strano pensare che fosse la normalità pensare a due Germanie e due Berlino. Per fortuna non è più così 🇩🇪❤️
Lunghezza perfetta per un saggio divulgativo, ma avrei preferito un resoconto sulle conseguenze della caduta del muro più approfondito. Anche il capitolo sui protagonisti l'ho trovato frettoloso e poco incisivo.
Per il resto scrittura scorrevole e molto piacevole, in generale ottimo saggio divulgativo. Aggiungerei divertente (l'ho divorato in 2 giorni), per questo lo consiglio altamente.
Lettura scorrevole sulle cause, il contesto e le conseguenze che hanno caratterizzato la caduta del muro di Berlino. Piacevole ma non del tutto "nuovo" dal lato storico.