Joseph Panoptikum. Gestalten und Kulissen Erstdruck als München, Knorr und Hirth, 1930. Die Texte wurden größtenteils in der Frankfurter Zeitung in den 1920er Jahren vorabgedruckt. Inhaltsverzeichnis Panoptikum Panoptikum am Sonntag Gedicht von Wandkalendern Man munkelt bei Schwannecke Trübsal einer Straßenbahn im Ruhrgebiet Der Rauch verbindet Städte Der Polizeireporter Heinrich G Fräulein Larissa, der Modereporter Der Nachtredakteur Gustav K. Der Kongreß Sentimentale Reportage Ankunft im Hotel Der Portier Der alte Kellner Der Koch in der Küche Der Patron Madame Annette Abschied vom Hotel Einzug in Albanien Artikel über Albanien Die russische Grenze Briefe aus Deutschland Brief aus Polen Weihnachten in Cochinchina Bemerkungen zum Tonfilm Seine k. und k. apostolische Majestät Bei der Betrachtung von Schlachtenbildern Auf das Antlitz eines alten Dichters Neuausgabe. Herausgegeben von Karl-Maria Guth. Berlin 2017. Umschlaggestaltung von Thomas Schultz-Overhage unter Verwendung des Ernst Ludwig Kirchner, Straßenbahn, um 1920. Gesetzt aus der Minion Pro, 11 pt.
Joseph Roth, journalist and novelist, was born and grew up in Brody, a small town near Lemberg in East Galicia, part of the easternmost reaches of what was then the Austro-Hungarian empire and is now Ukraine. Roth was born into a Jewish family. He died in Paris after living there in exile.
"Pioveva a tratti. Le nuvole, che sembravano fatte di zolfo, diffondevano una luce gialla. Nel pomeriggio le persone vestite a festa avevano l'espressione di ombre esauste, solenni e resuscitate invano. Era come se la domenica per la quale erano uscite fosse venuta a mancare. Al suo posto c'era una sorta di vuoto cupo, guastato dalla pioggia, che separava il sabato trascorso dal lunedì a venire e in cui i passanti sperduti ciondolavano qua e là, spettrali e insieme corporei, tutti come cera." La migliore raccolta di racconti di Roth. Dove la malinconia di ombre indaffarate si mescola alla consapevolezza che un mondo (il mondo, il loro) si sta sciogliendo come neve al sole. L'impero austro-ungarico, la mitteleuropa unita, dignitosa e forte come un leone. Sfilano così comparse di un'epoca, un'epopea consunta. Il portiere, il vecchio cameriere, Madame Annette, Gustav K. e la Signorina Larissa. Brevemente descritti in pochi tratti, profondi come tagli, scorrono lungo le pagine, dove la parola d'ordine sottintesa è: Addio. Ho amato e amo Joseph Roth, un uomo "solo, ma in compagnia".