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La scuola: Ex cattedra - Fuori registro - Sottobanco - Solo se interrogato

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Qual è la sostanza della scuola italiana? Quali rituali, frasi fatte, disfunzioni, tic resistono per corridoi e aule? Come interagiscono professori e ragazzi? Chi per anni ha raccontato la scuola in maniera lieve con un malinconico retrogusto che lascia un po’ d’amaro, è Domenico Starnone, che è stato a lungo insegnante. Lo ha fatto a partire dal suo esordio letterario, Ex cattedra, libro ormai di culto: la cronaca di un anno scolastico registrata da un docente che annota la quotidiana lotta, la quotidiana complicità tra alunni confusi e insegnanti amareggiati. Seguono le confessioni di Fuori registro, quattordici istantanee così realistiche da sembrare assurde. C’è poi la scuola di Sottobanco, che racconta uno scoppiettante scrutinio di fine anno. E infine il repertorio di Solo se interrogato, dove il difficile compito dell’insegnante viene ricostruito attraverso memorie di quando si è stati studenti, storie di vita quotidiana ed esercizi di immaginazione. La scuola è un piccolo scrigno che conserva momenti di un lavoro lungo e appassionato: quello che Starnone ha svolto nelle aule e quello che ha fatto scrivendo per il piacere di narrare e per amore dell’istruzione pubblica.

488 pages, Paperback

Published March 22, 2022

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About the author

Domenico Starnone

43 books779 followers
Domenico Starnone (Saviano, 1943) è uno scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano.

Ha collaborato e collabora a numerosi giornali (l'Unità, Il manifesto per cui è stato redattore delle pagine culturali) e riviste di satira (Cuore, Tango, Boxer), con temi generalmente improntati alla sua attività di insegnante di liceo.

Ha scritto con costanza su Linus, negli anni '70-'80.

Ha lavorato anche come sceneggiatore; film come La scuola di Daniele Luchetti, Denti di Gabriele Salvatores e Auguri professore di Riccardo Milani sono ispirati a suoi libri.

Il suo libro maggiormente apprezzato, Via Gemito, ha vinto il Premio Strega nel 2001.

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Displaying 1 - 4 of 4 reviews
Profile Image for Elettra.
354 reviews28 followers
December 23, 2024
Sarà perché io ho insegnato per moltissimi anni, ma in questi libri di Starnone mi sono ritrovata perfettamente e questo “amarcord” mi ha permesso di fare un piacevole tuffo nel passato! Nel primo Ex cattedra c’è la trascrizione esatta, anche se romanzata, ovviamente, di che cosa significhi vivere un anno scolastico con docenti, sempre più amareggiati, e alunni che vorticosamente cercano di trovare la loro strada in un mondo sempre più incomprensibile. Nel secondo Fuori registro ci sono parecchi avvenimenti che si possono registrare al di fuori di un contesto curriculare ma che ci danno lo spunto per riflettere seriamente sulle debolezze degli “attori” scolastici, docenti ma soprattutto studenti. Molto interessante. Lo scrutinio finale, poi, che Starnone descrive in Sottobanco è quanto mai divertente ma ahimè spesso rasenta la realtà, L’ultimo libro raccolto in questo volume è Solo se interrogato. Qui l’autore riflette sul ruolo importante e formativo dell’insegnante e sulla difficoltà di conciliare una scuola rimasta ancorata al passato e la necessità dei giovani che vivono con malessere questa realtà. Grazie professor Starnone per l’affetto mostrato verso questa istituzione così maltrattata e sottovalutata!
Profile Image for Melissa Giannetta.
79 reviews2 followers
September 10, 2024
È forse l’assoluto realismo (e l’eterno anacronismo) della scuola che Starnone racconta che ha reso la mia lettura - a ridosso dell’inizio implacabile dell’anno scolastico - così impegnativa.
Si lascia apprezzare il fatto che la narrazione del mondo scolastico che Starnone fa negli anni Novanta è sempre politica e finisce per ricostruire un mondo in cui la politica è ancora una narrazione che ha ereditato dal ‘68 il compito di portare l’immaginazione al potere.
Il nitore della prosa non basta però a togliere al mondo che racconta il suo essere grottesco
… al punto da far venire voglia di fuggire da tutte le sue idiosincrasie. Intanto però per me è troppo tardi. Sta (già) suonando la prima campanella dell’anno e io non mi sono salvata.
Profile Image for Silvia Michienzi.
170 reviews11 followers
August 26, 2023
Il racconto della gita a Verona in Ex Cattedra fa morire. "Solo se interrogato" non dice nulla di nuovo, probabilmente Starnone sa che nel 2023 ci si riconosce nelle sue parole del '95 come lui si riconosceva in quelle degli anni '50. Sarà per sempre così? I libri di testo francesi e britannici non hanno (più?) l'impostazione teoria-esercizi ma solo letture e approfondimenti su cui si costruisce la lezione, che per forza di cose non è frontale. È meglio così, è peggio? Probabilmente se lo chiedevano anche nel '95
Profile Image for Simona Calò.
479 reviews14 followers
June 4, 2025
Allora il preside s'attacca al campanello. A quel suono i bidelli, di solito stravaccati sulle loro seggiole a raccontarsi tristi storie di famiglia, a esibire invalidità e a progettare cure termali interminabili, dimenticano le loro gravissime artrosi e schizzano da una gradinata all'altra, gridando: "Il preside chiama!" e litigando: "Vacci tu!" "No, tu!".
Quando qualcuno apre la porta della presidenza, il preside ha ormai invitato nel suo ufficio tutte le madonne e i santi del paradiso

Sicuramente era da un pezzo che non un libro non mi prendeva in questo modo. Se avessi letto solo Ex Cattedra avrei dato cinque stelle, perchè entra di prepotenza nei miei preferiti. Le altre tre opere mi sono piaciute a volte molto, altre meno, ma in generale la raccolta sprizza genialità allo stato puro.
Adoro il modo in cui l'autore usa un linguaggio colto e raffinato per parlare di bassezze e squallori di studenti, colleghi e dirigenti per suscitare un'ironia schietta e irresistibile.
E' molto interessante, nel quadro della scuola italiana che emerge da queste pagine a metà tra la cronaca puntuale e l'immaginazione, notare come alcuni aspetti siano cambiati radicalmente (gli studenti politicizzati, gli scioperi partecipati, i dibattiti in classe sulle guerre in corso, l'influenza del sindacato, i cantanti in voga tra gli anni ottanta e novanta..), e altri, invece, rimangono sempre attuali (l'atteggiamento disinteressato e provocatorio dei giovani, la relazione tra insegnanti, lo scontro tra quelli seri e i fancazzisti, il disincanto generale nei confronti della scuola).
In Fuori registro, ricordo in particolare il racconto della storia mai sbocciata tra due colleghi, che mi ha straziata di malinconia. Sottobanco è forse l'opera in cui viene fuori in maniera più evidente la ripetizioni di personaggi e dinamiche che hanno funzionato nei libri precedenti e che lo rende un po' ridondante. Però la sceneggiatura teatrale di un collegio docenti conserva comunque una buona dose del genio di Starnone e della sua capacità di rendere la scuola un contesto esilarante.
Solo se interrogato, che alcuni hanno trovato più fiacco e carente di idee, l'ho trovato invece molto stimolante grazie alla profonda riflessione sul lavoro educativo degli insegnanti, attraverso i ricordi dell'autore da studente, gli estratti delle sue interazioni con ragazzi e ragazze e un'idea di scuola diversa, proposta con ostinata convinzione, che si concentri su chi dello studio non si cura o sembra non avere bisogno. C'è una visione anticlassista e socialista che condivido particolarmente nella battaglia che ha caratterizzato tutta la sua carriera, e che è impossibile non riconoscere negli strenui tentativi di salvare gli studenti a rischio bocciatura durante gli scrutini, scontrandosi con l'impietosa attenzione alla media dei colleghi. Non ci avevo pensato, ma in effetti il film ispirato a questi memoirs, La scuola, vede un Silvio Orlando incarnare ineccepibilmente la figura dell'insegnante umano e visionario di queste pagine.
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