Nuova edizione aggiornata sull’attacco russo all’Ucraina.
Nicolai Lilin ricostruisce la vita sorprendente e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin, da una misera casa popolare nel quartiere criminale di Leningrado alla poltrona presidenziale del Cremlino. Con il suo tipico stile potente che ti cattura e non ti lascia andare fino alla fine, Lilin indaga non solo la storia, ma anche l'animo di Putin. Come in un romanzo ne racconta le origini, ne descrive le trasformazioni, ne ricorda i talenti che lo hanno portato a diventare il personaggio che conosciamo: temuto, amato, discusso e divisivo. Un ragazzo a cui la strada ha insegnato a esserci spietato e ambizioso. Un giovane affascinato dalle avventure delle spie che sogna di lavorare nel KGB. Un uomo, che giunto al Cremlino, deve fare i conti con un paese in ginocchio e un apparato amministrativo obsoleto e corrotto. Un presidente che esercita il potere, per tantissimi anni, con il pugno di ferro. In questa nuova edizione, Lilin ci racconta il conflitto perenne con gli stati confinanti, la nuova, aggressione politica estera, fino ad arrivare alla crisi e alla guerra con l’Ucraina e alla sua temeraria sfida a tutto l‘Occidente. Santificato o detestato, Putin è comunque oggetto di un culto della personalità che non ha eguali nel mondo contemporaneo. Ma chi è davvero lo zar di tutte le Russie?
Nicolai Lilin is a Russian writer of Siberian origin. He was born and grew up in Transnistria, which declared its independence in 1990 but has never been recognized as a state. In 2004 he moved to Italy. In 2009 he published in Italy for Einaudi "Siberian education", his first novel, written directly in Italian. The book has been translated into 19 languages and distributed in 24 countries, and has reached the interest of cinema. It will become a movie directed by Gabriele Salvatores, starring John Malkovic as Grandfather Kuzja. In April 2010 he released his second novel, "Free Fall" (or "Sniper"), and for October 2011 we are waiting for the release of the new novel "The breath of the dark". He currently writes for magazine L'Espresso and he founded Kolima Contemporary Culture, an exhibition space which also hosts cultural events in Milan. Among its activities he is also a tattoo artist, he studied for many years the traditional Siberian criminal tattoos and learned his techniques and complex codes.
Ho terminato questa breve biografia con alcune perplessità Lilin loda moltissimo la pacificazione del Caucaso e la mano ferma di Putin nel gestire i separatisti, sorvolando sul Beslan e l'invasione della Georgia e parlando solo brevemente degli spettatori tenuti ostaggio al teatro di Mosca. E' molto più critico invece sulla sua gestione interna, sostenendo che in 20 anni di potere non è riuscito ad aggiornarsi ai tempi e a proporre nulla di nuovo. Sulla politica estera invece, a parte una riga di accenno alla Siria si tace: non c'è l'Ucraina, le repubbliche baltiche, i gasdotti, come pure sulle proteste interne e sulla fine che hanno fatto molti giornalisti in Russia. Sicuramente in 200 pagine non ci può stare molto ma alcune omissioni fanno molto rumore. Lilin si concentra molto sul background culturale di Putin, parlando della sua infanzia nei quartieri proletari e un po' malfamati di San Pietroburgo, la sua educazione sulla strada e l'uso tuttora del gergo criminale; chiaramente temi cari a Lilin, che non smette di ricordare come anche lui sia figlio della strada e dell'ex Urss. Questa biografia può essere un punto di partenza per affrontare qualcosa di più completo dato che non è pensabile ridurre una figura ingombrante e di primissimo piano degli ultimi 20 anni a 200 pagine. Un altro aspetto decisamente negativo del libro è che sono assenti sia le note di approfondimento che la bibliografia, lasciando il saggio senza basi su cui poggiarsi.
“È arrivato alla sua posizione facendosi strada con i denti, i pugni e i gomiti, passando sulle teste e calpestando senza pietà gli avversari sconfitti, rispettando negli altri la forza e la lealtà, disprezzando la debolezza e il tradimento, come può fare solo chi ha imparato egregiamente gli insegnamenti che offre la strada.”
L’ascesa di Putin da ragazzo di strada a Presidente/oligarca della Russia, passando per il KGB. Fino all’orrore di oggi. O meglio: alla sua vigilia, perché il libro è del 2020 e si conclude con queste amaramente profetiche parole: “A questo punto, davvero, tutto può accadere. Come si usa dire: quando pensi di aver raggiunto il colmo delle disgrazie, il governo è sempre pronto mostrarti nuove, ampie prospettive.”
Le due stelline non sono tanto relative allo stile di scrittura (che è scorrevole), quanto al fatto che non è presente una bibliografia, nonostante siano numerose le citazioni e i riferimenti storici; di conseguenza non si riesce a discriminare tra fatti realmente accaduti e opinioni dell'autore. Non consigliato se si sta cercando di approfondire la storia della Russia e del governo Putin.
Conoscevo Lilin dai suoi romanzi che ho molto apprezzato, come 'Educazione siberiana' e 'Caduta libera'. Lilin e il suo essere sempre in bilico tra due mondi diversi come quello russo e quello occidentale, e anche in bilico tra due modi di essere opposti ovvero la persona per bene che comprende e apprezza i valori della civiltà occidentale e del vivere comune, e il ragazzo di strada cresciuto tra prepotenze e regole di clan contro il potere e per la comunità.
Così, dopo aver ascoltato con pena e affetto la voce idealista e disperata della Politkovskaja raccontare la sua esperienza con la gestione del potere nella Russia di Putin, ho pensato fosse interessante e giusto confrontarla col racconto che della vita di Putin fa Lilin in questo suo saggio, quasi un instant book. Che naturalmente si basa su ciò che di Putin è dato sapere, a partire dal racconto della sua infanzia sino alle mille beghe che hanno accompagnato la sua ascesa.
Il racconto di Lilin è estremamente interessante. Sia perché ci illumina in maniera oggettiva sulla personalità e sul percorso di Putin verso il potere, tra compromessi e colpi di mano, sia perché Lilin mantiene fino in fondo la sua ambiguità. Laddove sembra criticarne i metodi e i fini, allo stesso tempo sembra comprenderli e giustificarli come quasi naturali. Perché la Russia e i russi sono diversi da noi, perché il mondo occidentale ancora una volta sbaglia lettura.
Nonostante sia ormai da molti anni nel nostro mondo come tatuatore a Milano, Lilin in fondo resta il ragazzo della Transnistria cresciuto nei valori della mala 'siberiana' e anche il soldato che ha combattuto in Cecenia. Disilluso e consapevole delle nefandezze cui ha assistito, e insieme comprensivo e parte di quel mondo che quelle nefandezze reputa giustificabili. Un'ambiguità che Lilin non ha risolto e di cui dà testimonianza sincera in questo suo scritto.
E una ambiguità che rappresenta, a mio modesto parere, anche la situazione della Russia di oggi, che forse crede davvero di combattere il nazismo in Ukraina come non fossero passati ottant'anni dalla fine della 'grande guerra patriottica'. E trovandosi però, probabilmente inconsapevole, nella parte del carnefice. Sì, forse è davvero così, forse davvero Lilin e la Russia credono che il mondo occidentale voglia annientarne i valori, e contro ciò combattono.
Ho letto quasi tutto di Linin e mi aspettavo qualcosa di più in questo libro. Speravo di trovare veri segreti... Cmq buon libro, Nicolai è come sempre molto bravo.
Nicolai Lilin è uno scrittore di romanzi e si sente molto in questo "saggio" in cui presenta il contesto storico che ha carettizzaro l'ascesa di Putin al Cremlino. Consiglio questo libro a chi vuole un diverso punto di vista, lo definirei filorusso, (Lilin nato negli anni 80' in Unione Sovietica) , in cui l'autore presenta, sostiene e motiva la figura del "geniale" Putin dagli anni del Kgb alla gestione del covid. Personalmente mi aspettavo altro.
Biografia romanzata, non autorizzata, di un uomo che è a capo della Russia da più di vent'anni. Vengono descritte le sue origini, la vita della sua famiglia, l'entrata e il percorso nel Kgb fino ad arrivare al Cremlino. Viene descritta la sua personalità e sullo sfondo i tratti salienti della storia dell'Unione Sovietica e della Russia. Lilin in questo libro fa emergere l'opinione di chi come lui , da ragazzo, aveva riposto in quest'uomo forti speranze di rinascita da corruzione e criminalita' e di chi come lui oggi disapprovano lo stesso uomo e la miopia dell'occidente che in tutti questi anni ha fatto con lo "zar" ottimi affari. Sara' veramente l'ultimo zar?
Uno sguardo, finalmente non occidentale, ma Russo, sulla vita dell'uomo che sta cambiando il mondo (negativamente). Un utile strumento per cercare di capire le radici della scelta di invadere l'Ucraina... Scritto bene, si legge come un romanzo, forse manca un'analisi più approfondita dei personaggi che lo hanno aiutato nella sua scalata dalle strade di Leningrado alle sale del Cremlino.
Per alcuni è il profeta mandato da Dio per salvare la Madre Patria, per altri invece è una creatura macabra apparsa dagli inferi per distruggere ogni simbolo della civiltà moderna. Ma in realtà chi è Putin? Rimanendo nell’ombra sono ormai sono più di vent’anni che è a capo della Russia. Da dove viene? Come ha fatto a salire al Cremlino e rimanervici per così tanto tempo? Una bella panoramica sull’esistenza di colui che alla fine è solo un uomo: “per questo la sua storia, come la storia di ogni uomo che lotta per il potere, è piena di intriganti contraddizioni, pagine buie e luminose. E, indipendentemente dai punti di vista, è una storia affascinante.”
Purtroppo, causa amata sessione, ho dovuto leggerlo a singhiozzi e mi sono persa il libo nel suo insieme penalizzandomelo un pochetto. È impegnativo, ci devi stare sopra con la testa, ma molto interessante, soprattutto per persone come me: terribilmente ignoranti per ciò che riguarda la Russia. Inoltre lo scrittore essendo nativo racconta fatti che qui in occidente non sono conosciuti o a cui nessuno da\ha dato peso, come per esempio la recente decisione di Putin di riformare la Costituzione.
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Lilin è rimasto obiettivo mentre raccontava la storia di Putin e di tutto quello che lo circonda, a partire dalla sua famiglia e dai nonni. Si è parlato del KGB, della politica, di Eltsin, della corruzione e di tutte quelle cose che hanno portato Putin ad avere al giorno d'oggi molto meno apprezzamento di prima, quando sembrava intoccabile e impenetrabile. Una lettura quasi sempre scorrevole, non si sono approfonditi tutti i temi ma dopotutto tra Putin,la politica russa e il KGB non è che ci sia tanta chiarezza e onestà...
Adatto per una infarinatura della storia russa degli ultimi trent'anni, in generale, e della vita di Putin per sommi capi, più in particolare. Lettura scorrevole, ma vero non esaustiva.
Una buona biografia essenziale di Putin con accenni importanti alla storia recente della Russia e URSS. Una lettura particolarmente necessaria in questi giorni per capire l'individuo.
"Putin" by Nicolai Linin offers a thorough and insightful account of the life and political journey of the Russia president, Vladimir Putin. The book serves as a valuable resource for readers interested in gaining a deeper understanding of the man behind the political figurehead. Linin's work is commendable in its efforts to shed light on the intriguing story that has shaped modern Russia.
One of the strengths of the book lies in its meticulous research and extensive coverage of key events in Putin's life. Linin delves into Putin's early days, his rise through the ranks of the KGB, and his eventual ascension to the highest office in Russia. This detailed exploration allows readers to grasp the complexities and challenges Putin has encountered throughout his political career.
Furthermore, "Putin" provides valuable insights into the political climate of Russia and its impact on the President's decisions. Linin's analysis of Putin's approach to governance and his influence on the nation's domestic and foreign policies is enlightening and thought-provoking.
However, amidst its strengths, the book does have some shortcomings that readers should be aware of. One notable drawback is the occasional lack of clarity when it comes to distinguishing between factual events and the author's conjectures. There are instances where it becomes challenging to differentiate between well-documented events and the author's hypotheses or interpretations. This can be disorienting for readers seeking a purely factual account of Putin's life and actions.
Additionally, the book may not be the ideal choice for readers seeking a strictly unbiased perspective on Putin. Some parts of the narrative may appear to lean towards either admiration or criticism, creating a somewhat uneven portrayal of the Russian President.
In conclusion, "Putin" by Nicolai Linin is a valuable resource for those interested in delving into the enigmatic life and political career of Vladimir Putin. It effectively presents a comprehensive overview of the events that have shaped Russia's leader. Nevertheless, readers should approach the book with discernment, as some elements may blur the line between factual reporting and the author's own interpretations. For a more well-rounded understanding, it is advisable to consult multiple sources and viewpoints to form a comprehensive perspective on the subject.
Una biografia in puro stile “educazione siberiana”, nella quale Putin emerge come uno dei tanti ragazzi delle organizzazioni criminali russe che, affrancatosi, è riuscito ad internazionalizzare lo stile di vita delle bande di quartiere. Attraverso motti dal chiaro stampo malavitoso, “colpisci per primo” in testa, Lilin tratteggia il carattere intransigente e determinato di un leader che fin da giovane ha avuto ben chiari i propri obiettivi, perseguendoli con tenacia. Traspare una certa ammirazione mista a rassegnazione da parte dell’autore, un russo che come gli altri è rimasto affascinato dalla personalità del proprio presidente, ma che si è reso conto, come di consueto, che non è tutto oro quello che luccica e che il potere non può che perpetuarsi attraverso la forza e la coercizione. Su Audible, compare la copertina di questa versione del libro ma non c’è traccia di un approfondimento sull’Ucraina quindi ipotizzo che abbiano usato la precedente versione non aggiornata del saggio pubblicato nel 2020.
Una biografia succinta, breve, abbastanza superficiale e mai molto approfondita che riesce comunque a dare, con uno stile chiaro e lineare, un'opinione abbastanza lucida sul personaggio Putin e sulla situazione della Russia. Sicuramente tale situazione non è confortante anche se l'autore cerca di inserire qua e là commenti positivi sul carattere e sul modo di proporsi del presidente Putin o facendo confronti con altri paesi occidentali. Il quadro rimane tremendo soprattutto pensando alla potenza militare atomica della Russia, alle sue risorse energetiche e alla sua vastità. Un immenso paese dove la corruzione e gli oligarchi (quasi tutti amici intimi dello stesso Putin e provenienti dal vecchio KGB) sono il vero potere, non solo economico, ma anche politico e giudiziario e dove il capo di questo paese nel suo intimo è rimasto un teppista di strada di San Pietroburgo.
La biografia di Putin dalla penna di Nicolai Lilin. Il racconto di come Putin è arrivato prima al KGB, poi al governo e alla presidenza; di come si sono svolti i suoi primi 20 anni di mandato e di come il suo governo ormai vecchio e stagnante è riuscito a mantenere la propria posizione.
Una storia carica di misteri, corruzione e sete di potere, che però sono stati preceduti da un uomo in un certo senso affascinante, un leader pragmatico, legatissimo ai concetti di indipendenza e di fedeltà.
Anche se l'autore non è del tutto imparziale resta secondo me una lettura utile a capire meglio com'è andata l'ascesa di Putin al potere e di come si sono mosse le cose prima e durante il suo mandato.
Volevo un libro su Putin, ma non volevo la biografia di mille pagine noiose. Questa storia su Putin e davvero interessante, scritta molto bene. Ottimo lavoro di Nicolai Lilin. "Siamo tutti figli della stessa strada, Forse troppo presto abbiamo imparato a stare in piedi ed essere uomini. Se sei uno come noi, sei sempre il benvenuto, Ma se sei qui per dettare le tue regole, non ti offendere, ti faremo male."
Se pensate che il libro possa avere un tono agiografico vi sbagliate. L'autore restituisce un quadro completo, seppur sintetico, di Vladimir Putin, comprensivo dei suoi aspetti più controversi. Unica pecca la mancanza di una bibliografia che avrebbe potuto dare un tono maggiormente "scientifico" alla pubblicazione.
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Una biografia coinvolgente e ricca di aneddoti poco conosciuti sul Presidente russo, scritta con uno stile equilibrato e obiettivo. Il testo, snello e di facile lettura, offre una panoramica chiara e completa degli eventi che hanno plasmato la Russia contemporanea, permettendo al lettore di approfondire aspetti meno noti della figura di Vladimir Putin.
Libro divulgativo, ricco di notizie, aneddoti e materiale che fa comprendere l'ascesa al potere di Putin, ma poco è detto sui vent'anni di governo del presidente russo; utile in questi mesi per comprendere anche le ragioni "profonde" della guerra in Ucraina.
Titolo fuorviante, perché di Ucraina non si parla proprio. Per il resto, interessante il racconto dell’ascesa di Putin; ma Lilin non dice nulla (quelle poche volte lo difende) sul suo governo controverso.
Libro interessanti sotto molti punti di vista. Dal punto di vista storica che è andato a toccare la seconda guerra mondiale e il dopo guerra. Tutta il suo percorso di studi e di salita al potere. Ma la cosa che mi è piaciuto di meno che è stato molto sintetico per tutti punti toccati e non è uscito proprio il vero Putin. E la cosa ancora che non mi è piaciuto la marea di corruzione che c’è ai piani alti politici.
Putin ha rIcevuto anche lui la sua educazione siberiana a Leningrado, è un pischello di borgata diventato taciturno, diligente e bravo a scuola che dopo uno sceneggiato TV visto da adolescente, come tutti i suoi amici, decide di voler fare l'agente segreto. diventerà Vladimir Putin. nè fiction, nè saggio, nè iperbiografia alla Carrere