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Vita dei campi: (Edizione Integrale)

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In this richly colorful collection of stories, a masterwork of Naturalistic writing, Giovanni Verga attempts to capture the very essence of Sicilian life. Foreword by Paul Bailey.

A licentious woman coerces her son–in–law into agreeing to an illicit affair; a young boy, forced to work down in a mine to make a living, is robbed of his childhood and ultimately his life; a returning soldier toys with the affections of local girls and unleashes a sea of passion and vengeance from the village folk—read together, these stories form a remarkable chronicle of Sicilian country life in all its harsh reality. Giovanni Verga (1840–1922) is Italy’s foremost Naturalist writer; he is best remembered for The House by the Medlar Tree, his saga of a family of Sicilian fishermen.

128 pages, Paperback

First published January 1, 1880

14 people are currently reading
250 people want to read

About the author

Giovanni Verga

423 books196 followers
Giovanni Verga was an Italian realist writer, best known for his depictions of life in Sicily, and especially for the short story Cavalleria Rusticana and the novel I Malavoglia.

The first son of Giovanni Battista Catalano Verga and Caterina Di Mauro, Verga was born into a prosperous family of Catania in Sicily. He began writing in his teens, producing the largely unpublished historical novel Amore e Patria (Love and Country); then, although nominally studying law at the University of Catania, he used money his father had given him to publish his I Carbonari della Montagna (The Carbonari of the Mountain) in 1861 and 1862. This was followed by Sulle Lagune (In the Lagoons) in 1863.

Meanwhile, Verga had been serving in the Catania National Guard (1860-64), after which he travelled to Florence several times, settling there in 1869.
He moved to Milan in 1872, where he developed his new approach, characterized by the use of dialogue to develop character, which resulted in his most significant works. In 1880 his story collection Vita dei Campi (Life in the Fields), (including Fantasticheria, La Lupa, and Pentolacchia) most of which were about rural Sicily, came out; it included the Cavalleria Rusticana, which was adapted for the theatre and later the libretto of the Mascagni opera. Verga's short story, "Malaria", was one of the first literary depictions of the disease.

He then embarked on a projected series of five novels, but only completed two, I Malavoglia and Mastro-Don Gesualdo (1889), the latter of which was the last major work of his literary career. Both are widely recognized as masterpieces.
In 1894 Verga moved back to the house he was born in. In 1920 he was elected a senator. He died of a cerebral thrombosis in 1922.

The Teatro Verga in Catania is named after him.

In the book by Silvia Iannello Le immagini e le parole dei Malavoglia (Sovera, Roma, 2008), the author selects some passages of the Giovanni Verga' novel I Malavoglia, adds original comments and Acitrezza' photographic images, and devotes a chapter to the origins, remarks and frames taken from the immortal movie La terra trema (1948) directed by Luchino Visconti.

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8 (1%)
Displaying 1 - 30 of 30 reviews
Profile Image for Alexandra Bradan.
139 reviews28 followers
October 5, 2014
Devo ammettere che la lettura di questo libro, all'inizio un po' tediosa, non mi ha, affatto, dispiaciuto. Certo, alcune novelle mi hanno lasciato un migliaio di ???????? irrisolti... ma tutto sommato, è stata una raccolta di novelle cruda ed ingiusta, a testimonianza della nostra esistenza, spietata e persecutrice, ma allo stesso tempo, beffarda e canzonatoria.
La cosa che mi ha diletato più di tutte, è stato il rintracciare, sotto la veste dei protagonisti messi in scena da Verga, altri personaggi che, precedentemente, avevo incontrato in altri libri:
1) nella novella "La Lupa", quest'ultima mi ha fatto venire in mente Pilar Ternera di "Cent'anni di solitudine"
2) "Nedda" assomiglia un po' a Fantine da "Les Miserables"
3) "Jeli il pastore" è un Gavroche, versione adulta (sempre da "Les Miserables")
4) nel "L'amante di Gramigna", in Peppa ho rivisto Eliza di "La figlia della fortuna"
5) in "Il come, il quando ed il perché", Maria è la viscontessa de Beauseant, cugina di Eugene de Rastignac, di "Le père Goriot".

Per le altre novelle non ho, ancora, trovato un corrispondivo, ad eccezione di un' unica, che rimarrà per sempre irripetibile e singolare: Rosso Malpelo. La crudeltà della realtà raccontata, l'essere umano, che diventa un mostro, abominevole, svincolato da ogni traccia di umanità, persecutore, esclusivo, dei suoi interessi, incurante del dolore, della sofferenza e dello sterminio arrecati intorno a sé, mi hanno colpito profondamente, come un temporale improvviso, che sferzandomi e bagnandomi, mi inzuppi i vestiti e mi penetri sotto la pelle, i muscoli, le ossa... l'anima.
E' una novella toccante, commovente, dolorosa, ingiusta, ingrata, dilaniante, che ti strazia dentro e che ti porta a gala tutti quei sentimenti, per i quali si forma quel, famoso, groppetto in gola, che stringendosi diventa, sempre, più amaro e ostruendoti il respiro, ti inonda gli occhi di lacrime, recanti lo stesso sapore, salato, della tua anima.
Profile Image for Fabiola Taverna.
93 reviews1 follower
March 15, 2019
Lo avevo letto anni fa e non mi era piaciuto. Con gli audiolibri LibriVox e qualche anni in più sul groppone sono finalmente riuscita ad apprezzare l'intera raccolta. Consigliato :)
Profile Image for Blanca.
58 reviews4 followers
October 9, 2024
3.5 muy bien amo el Verismo aunque se hace bola en algunos puntos madre mía cuánta miseria necesito más tontería yastabien
Profile Image for Rita.
5 reviews
May 14, 2022
Tra le novelle raccolte in Vita dei campi, edite nel 1880, la mia preferita in assoluto è stata Fantasticheria. Il titolo di questa novella indica il divagare della fantasia dello scrittore sui ricordi di un breve soggiorno ad Aci-Trezza di una sua amica, una signora del gran mondo, e, per contrasto, sulle condizioni di vita della povera gente di quel piccolo villaggio di pescatori.
L’amica è il simbolo dei raffinati ambienti aristocratici e borghesi dei romanzi passionali scritti in precedenza dal Verga, la povera gente di Aci-Trezza è il simbolo del mondo degli umili che Verga pone al centro dei suoi interessi di scrittore, facendone l’oggetto di un romanzo che ha già in mente, “I Malavoglia”. I due mondi, quello aristocratico e borghese, e quello dei poveri con le sue pene e i dolori, nella novella sono intenzionalmente contrapposti.
La novella Fantasticheria ha la forma di una lettera che lo scrittore scrive all’amica, che alcuni anni prima aveva visitato con lui Aci-Trezza, un paesino di pescatori sulla costa orientale della Sicilia, a pochi chilometri da Catania. Verga ricorda all’amica le due giornate trascorse insieme, le impressioni riportate sulla misera vita del villaggio e la sorte toccata ad alcune persone che avevano conosciuto o osservato, passeggiando per le vie del paese.
Le impressioni della signora erano state pessime, tanto è vero che, arrivata lì per trascorrere un mese, al terzo giorno annoiata e stanca di vedere il verde della campagna e l’azzurro del mare, “e di contare i carri che passavano per via”, era ripartita, pentita di aver fatto quel viaggio. D’altra parte, aveva ragione. Con le sue raffinate abitudini cittadine, con le sue esigenze di vita elegante e lussuosa, non poteva comprendere l’umile vita di quella gente, e giustamente stufata di essa, aveva esclamato: “Non capisco come si possa vivere qui tutta la vita”.
Eppure, la gente ci vive, le scrive lo scrittore e nulla vale a staccarla da lì. Di tanto in tanto avviene che il tifo, il colera, la malandata, la burrasca spazza via buona parte di quella gente, che dovrebbe desiderare di essere spazzata e scomparire, ma poi miracolosamente “ripullula nello stesso luogo”, torna cioè a rinascere, come i polloni delle piante abbattute, e riprende la vita di prima.
A questo punto lo scrittore immagina che la signora dica con un sorriso di scherno che insomma l’ideale di quella povera gente che rimane abbarbicata in paese per tutta la vita, è quello stesso dell’ostrica, che rimane attaccata allo scoglio, dove è nata. Proprio così, dice Verga, “e noi non abbiamo altro motivo di trovarlo ridicolo che quello di non esser nati ostriche anche noi”. Del resto, continua lo scrittore, il tenace attaccamento di quella povera gente al paese dove è nata, la sua rassegnazione coraggiosa ad una vita di stenti, “la religione della famiglia, che si riverbera sul mestiere, sulla casa, e sui sassi che la circondano, mi sembrano… cose serissime e rispettabilissime”.
Proprio per questo motivo egli ne ha fatto oggetto d’indagine e ha cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che ha distrutto “gli attori plebei”, conosciuti insieme all’amica. E dalla riflessione sul loro dramma ha ricavato questa legge che regola il destino della povera gente: che cioè “allorquando uno di quei piccoli volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell’ignoto, o per brama del meglio, o per curiosità di mondo, il mondo da pesce vorace ch’egli è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui”.
Profile Image for Majo's Library..
105 reviews130 followers
August 30, 2013
L'opera di Giovanni Verga è una raccolta di otto racconti su personaggi della campagna siciliana.
Per me è stato una opera bella, facile e supratutto semplice perche ho trovato un profumo di quotidianità pura.
Profile Image for alba.
61 reviews2 followers
December 1, 2024
"Te lo contaré tal como lo he recogido por ahí, por esos senderos que transitan sólo los campesinos. Y te lo contaré con sus mismas palabras, sencillas y pintorescas, algo toscas para algunos, para mí muy hermosas. Trataré de que no se "note" al escritor: me interesa solo lo sucedido, las lágrimas verdaderas y las sensaciones que se han hecho carne. Y también las pasiones, que no puedo adjetivar como sencillas, porque no siempre lo son"

Creo que a los escritores que más admiro son a los de cuentos capaces de hacer un mundo tan extenso y expansivo en historias tan pequeñas. Se mezcla realismo con el esoterismo típico de los pequeños pueblos, la crítica social con la amabilidad hacia la gente de a pie, y el romanticismo con las pasiones más enajenadas.

Cuando estuve en Catania conocí a un Siciliano y estuvimos hablando de este autor, porque él pescaba en Aci Trezza y siempre había sido hombre de la tierra en el sentido menos literal de la palabra. me estuvo enseñando la zona que justamente apareció en no se cual novela, lo tengo que investigar. El caso, es que guardaba sus obras como una biblia, y me dijo, si quieres saber cómo se vivía en Sicilia, lo tienes que leer!! No era muy diferente a España en esa época, claro. Mis favoritos han sido Fantasía, la Loba y Guerra de santos. Tratan los temas estructuradores del resto: El ansia de salir de lugares que te enclaustran y las diferencias sociales, el deseo y las convenciones en cuanto al amor y el yugo de la religión y creencias en las relaciones.
Profile Image for Johnakos Panoutsopoulos.
67 reviews2 followers
May 9, 2017
Το ύφος του θυμίζει Λουντέμη, ισορροπεί με λυρισμό και ωμότητα πάνω σε καθημερινούς ήρωες. Κύρια καθοδηγητική δύναμη όμως δεν είναι ο έρωτας όπως στο Λουντέμη αλλά ο πόθος. Απλή γλώσσα και δυνατές εικόνες.
Profile Image for Carmen.
11 reviews1 follower
November 21, 2015
Una raccolta giusta e sapientemente minimalista sulla Sicilia di fine '800.

Confesso di non aver comprato "Vita dei campi" in maniera del tutto intenzionale: col senno di poi si è rivelato un acquisto prezioso, un vero e proprio colpo di fortuna. Confesso altresì di esser stata nella schiera degli annoiati dal verismo, piantata nel mio banco scarabocchiato da liceale, nei miei abiti-beat e nei miei sogni romantici. Il verismo non mi sembrava una roba da sognatori. Al tempo preferivo Novalis, Gibran, Leopardi, Wilde, Pascoli, Goethe, leggevo qualunque cosa esulasse dalla descrizione del vero -i giardini di Dorian Gray mi avranno tolto un anno di respiro- e per l'appunto, saltavo le pagine da noialtri ragazzi-del-ventesimo-secolo dette "descrittive". Eh si. Evitavo, scartavo, dribblavo quei magnifici affreschi che rendono la storia variopinta, più densa: la imprimono visivamente nella nostra memoria. Io le evitavo, quelle pagine, come si eviterebbe la morte. Avevo la fretta propria dell'adolescenza, quella smania di essere sulla cresta della storia, non ci volevo stare nelle pause, non volevo pause, solo lunghi periodi, avessi potuto avrei eliminato punti e virgole, volevo una storia un amore un'emozione tutto d'un fiato (e la mia ossessione per Saramago non ne è che un retaggio, comincio a credere). Tutto questo per dirvi che grazie ad una svendita nella cartoleria vicino casa, ho potuto rivalutare -al modico prezzo di un solo miserabile euro- un pilastro della letteratura italiana.

Lo stellato mi rimarrà sempre nel cuore, e la disperata impotenza di Jeli il pastore dinanzi alla morte -non per questo meno morte- di una bestia. Gli occhi lucidi dello stellato li ho visti, in fondo al burrone, e le sue gambe tese come le gambe tese di Mastro Misciu, e la tosse di Ranocchio che non va più via, via finchè ci andrà via lui insieme a Rosso Malpelo giù per la cava. Le donne che sono sante o meretrici, e gli uomini che sono martiri o balordi. La diversità, il peccato e le sue manifestazioni ancestrali così fisiche, le passioni di menti semplici, tutto analizzato e descritto in maniera sempre incalzante e mai adagio: tutto, scritto con la stessa possente semplicità con cui si spiegano le querce al sole. Otto racconti umani, sempre più intimi. Un percorso a mio avviso scelto, una disposizione non casuale di "Fantasticheria" ad incipit e degli altri a seguire.

Non vorrei farvi credere che questo sia il libro del secolo (quello scorso), o un immancabile. Credo sia immancabile leggerne almeno uno, di questi racconti -non come lo si fa a scuola, sotto assegno-,o leggere almeno un qualcosa, anche un solo sputo di un verista.

E se state leggendo le recensioni su una raccolta di racconti di Verga, direi che siete sulla strada giusta: potrete cominciare, volendo, da qui.
Profile Image for Gertrude & Victoria.
152 reviews34 followers
July 16, 2009
Life in the Country by Giovanni Verga is a naturalist view of comprehending the world, and in this case, of Sicilian country life. This view is devoid of any overt control of feelings, either that of a sentimental attachment or psychological analysis, which left me feeling somewhat empty. Instead, the reader is allowed to meander over the impoverished lands of its characters as he ponders, naturally, without any predetermined course. Most of the stories were vaguely interesting and failed to move me emotionally. I think a second reading would broaden my understanding and appreciation for Verga. If you choose to read these stories, they should be read slowly and carefully.
Profile Image for Eleonora.
25 reviews
February 15, 2014
"Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dal gruppo per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo, il mondo da pesce vorace com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui."
Profile Image for Elisa.
939 reviews12 followers
November 3, 2021
Un classico di Verga per tornare a scuola dopo un paio d anni.
Molto più apprezzato a posteriori.
Profile Image for Dorotea.
403 reviews73 followers
November 23, 2025
Reading Verga and now I remember why his works spoke to me - the fatalism. Your initial condition determines your future and there's no way out. Your circumstances are terrible and they will continue to be so - there is no break.
I feel for Nedda and she has always just done what she could have, and there's no way out for her, or for anyone. You're alone with your despair. He shows without any embellishment the miserable condition of the poor, rural folks (of the South). There's no feeling good. There's no redeeming. No nothing to soothe the heart. This is the harsh reality.


Cavalleria Rusticana depicts passion and jealousy and inevitability. I find (achronistically) the psychology of the characters lacking -- reading Verga is often hard because it means confronting the truth that nothing will ever change, including for me, and we are doom to a certain fate. But I can control jealousy and violence, albeit love less so. Hence, it feels less striking.
Profile Image for Christian Rana.
13 reviews1 follower
May 15, 2024
Riconosco l'importanza per la letteratura italiana di questi racconti. Ho apprezzato la crudezza degli eventi e dei personaggi trattati. Il realismo naturalista riscontrato in questi racconti del catanese è encomiabile ma...ho un problema. La prosa di Verga è innocua, non coinvolge, modestissima, debole, a volte ripetitiva e peggio di tutto il resto: retorica. In questi racconti sembra spesso ci sia spazio solo a una rappresentazione macchiettistica di quella crudezza, al punto in cui a tratti mi sono sembrati quasi parodistici. Manca di profondità, acume. Una prosa realista deve essere quasi scientifica, quindi essenziale e dritta al punto. Ma deve farlo con forza ed efficacia e creatività. Non riducendo tutto a un maschera dell'Atellana.
Profile Image for cafeymedialunas.
148 reviews4 followers
January 16, 2025
Magnífico, me tocó una traducción muy muy buena pero imagino que la versión original en italiano ha de ser una joya. Giovanni verga tiene una habilidad increíble para no endulzar la vida y presentarla tal como es, mostrandonos que lo que nos compone siempre ha sido lo mismo, por lo que su libro era igual de válido en su época que ahora.

Crudo, singular, y muy tenaz, el autor nos va captivando con cuentos que cada vez son mejores y que están todos unidos por un doble hilo conductor: el campo y la tragedia inesperada. Siento que es un libro que le gustaría mucho a Tamara Silva, la autora de Desastres Naturales. También le hubiera gustado mucho a mi papá.

Definitvamente esta es una joya para quien no busca evadir ni los pensamientos no los sentimientos.
Profile Image for Anto_s1977.
795 reviews36 followers
September 19, 2017
Giovanni Verga è stato un grandissimo esponente del Verismo e lo dimostra in ogni sua opera facendo un ritratto perfetto della sua terra e dei suoi abitanti.
Questa raccolta è costituita da 8 novelle in cui i protagonisti sono uomini e donne umili che vivono grandi passioni che, spesso, portano al dramma finale.
Tutte molto belle, in particolar modo "Rosso Malpelo", "La Lupa" e "Jeli il pastore".
Profile Image for Fabiana.
196 reviews5 followers
May 23, 2018
Sono stata attirata da questa lettura integrale perché a scuola la novella di Malpelo mi era proprio piaciuta.
Sono contenta del fatto che ho ritrovato in questo testo alcune teorie e caratteristiche, studiate su Verga. Purtroppo, però, non penso di aver capito le altre novelle, al di fuori di Malpelo e La lupa, analizzate a scuola.
Profile Image for Tommaso Fallacara.
39 reviews
August 31, 2020
Un libro ricco di storie semplici di campagna e molto intrigante in alcune novelle. Linguaggio MOLTO ricercato, molto mille ottocentesco, ma semplice da capire. Se dovessero riproporlo una seconda volta, lo rileggerei molto volentieri, anche se non è molto adatto alla mia epoca. Del resto, un libro bello, intrigante e molto scorrevole.
Profile Image for Frank.
846 reviews43 followers
August 20, 2017
Heel mooie naturalistische verhalen, die best eens opnieuw uitgegeven mogen worden. En dat kan dan zo weer in deze vertaling uit de jaren 80, die volgens mij nog uitstekend voldoet. Het was in ieder geval een genot om te lezen.
Profile Image for Javier Serrano.
7 reviews
December 13, 2022
Giovanni, chico, qué potencia de cuentos; permíteme decir que el apellido te hace justicia. DH Lawrence dijo que habías escrito algunos de los mejores cuentos de la literatura, y él sabía algo de los andrógenos.
Profile Image for Justme.
65 reviews
March 24, 2020
3.5
Best stories: Nedda, Rosso Malpelo, and Guerra dei Santi
Profile Image for Ninn.
28 reviews
July 11, 2021
Bellissimo, non riesco a capire le critiche e i voti bassi. Un vero capolavoro del verismo.
Profile Image for Valentine.
449 reviews1 follower
October 26, 2024
Después de haber leído un par de cuentos de Verga para la Facultad, me quedó pendiente leer más de él. Este tipo de situaciones no siempre salen como espero, pero esta vez estoy muy contenta de haberlo leído de nuevo.

Definitivamente, Jeli, el pastor es mi cuento favorito de Verga y quizá de mi vida. Te deja una sensación de angustia y vacío que siempre asocio a los buenos cuentos (o al menos a los que me gustan a mí). Es un cuento bastante largo, pero vale la pena leerlo.

Quizá sea el primero, Fantasía, el que menos me haya convencido. Me gusta muchísimo el narrador, pues la narración en segunda persona debe ser mi favorita, pero la estructura del cuento es un poco confusa y no lograba engancharme o hacer que me interese por lo que se nos cuenta.

Creo que me hace falta leer los cuentos otra vez para agarrarles el cariño que le tengo a Jeli, pero todos me gustaron. Me parecieron hilarantes y un poco crueles al mismo tiempo.

Sin duda recomiendo mucho leer a Verga. Yo estoy a punto de seguir leyendo el resto de su obra.
Profile Image for Rogue Reader.
2,323 reviews7 followers
December 31, 2015
Varga is a "naturalist", writing in Italian in 1880 Sicily where you can see the transition between an idyllic agrarian existence and the coming modernist age. Stories of everyday people, usually with a bad outcomes - the strength of the town, the voice of the populace to determine the life of an individual.
Profile Image for Franco.
19 reviews1 follower
May 9, 2013
Fantasticheria
Jeli il Pastore
Rosso Malpelo
Cavalleria Rusticana
La Lupa
L'amante di Gramigna
Guerra di Santi
Pentolaccia
Profile Image for Ela.
233 reviews
December 15, 2019
“ricordi di sogni fatti ad occhi aperti” scrive Verga in ‘Fantasticheria’. Ognuna delle novelle è un mondo, ma le pennelate di cui le colora son familiari, le si riconosce.

Profile Image for Elens.
109 reviews4 followers
October 15, 2017
Cavalleria rusticana 3/5 ⭐️
La lupa 2/5 ⭐️
Fantasticheria 1/5 ⭐️
Jedi il pastore 3/5 ⭐️
Rosso malpelo 4/5 ⭐️
L'amante di Gramigna 2.5/5 ⭐️
Guerra di santi 1/5 ⭐️
Pentolaccia 1/5 ⭐️
Il come, il quando e il perché 1/5 ⭐️
Displaying 1 - 30 of 30 reviews

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