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La restanza

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La «restanza» è un fenomeno del presente che riguarda la necessità, il desiderio, la volontà di generare un nuovo senso dei luoghi. È questo un tempo segnato dalle migrazioni, ma è anche il tempo, più silenzioso, di chi “resta” nel suo luogo di origine e lo vive, lo cammina, lo interpreta, in una vertigine continua di cambiamenti. La pandemia, l’emergenza climatica, le grandi migrazioni sembra stiano modificando il nostro rapporto con il corpo, con lo spazio, con la morte, con gli altri, e pongono l’esigenza di immaginare nuove comunità, impongono a chi parte e a chi resta nuove pratiche dell’abitare. Sono oggi molte le narrazioni, spesso retoriche e senza profondità, che idealizzano la vita nei piccoli paesi, rimuovendone, insieme alla durezza, le pratiche di memoria e di speranza di chi ha voluto o ha dovuto rimanere. La restanza non riguarda soltanto i piccoli paesi, ma anche le città, le metropoli, le periferie. Se problematicamente assunta, non è una scelta di comodo o attesa di qualcosa, né apatia, né vocazione a contemplare la fine dei luoghi, ma è un processo dinamico e creativo, conflittuale, ma potenzialmente rigenerativo tanto del luogo abitato, quanto per coloro che restano ad abitarlo.

168 pages, Kindle Edition

First published April 26, 2022

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About the author

Vito Teti

26 books3 followers

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2 (1%)
Displaying 1 - 19 of 19 reviews
11 reviews
May 2, 2023
Un saggio che rispecchia ciascuno di noi, viaggiatori, rimasti e al contempo partiti. Un saggio che si interroga sul termine “restanza”, restare non in senso statico ma in senso dinamico. Un saggio che ripercorre il rapporto tra uomo e luogo, uomo e cibo, uomo e religione. In ogni dimensione, l’uomo ha sempre camminato, viaggiato, chi spostandosi in un altro paese, chi rimanendo nel proprio paese di origine.
Un saggio che descrive la cruda realtà dei paesi abbandonati. Un saggio che invita a un nuovo concetto del viaggiare con un’attenzione ecologica al mondo.
Un saggio che tutti, sia rimasti che partiti, dovrebbero leggere.
Perché, come lo stesso Teti ha scritto, “migrare, partire, fuggire, restare, tornare, abitano tutti dentro di noi, in radicale conflitto o in paradigmatica specularità. […] E forse partire, tornare, restare sono diventate - o sono sempre state - modalità diverse di viaggiare.”
Profile Image for Romolo.
191 reviews12 followers
July 11, 2022
Letto con piacere ed interesse, per curiosità e per capire meglio il rapporto conflittuale che tanti dei miei amici italiani hanno con il loro paese di nascita. La bibliografia contiene tanti titoli interessanti di romanzi che esplorano la “restanza”. Alla fine, sento però che il libro non ha dato delle risposte chiare. Analizzare la restanza è un po’ come buttare acqua in un pozzo, enumerando dei pensieri ed osservazioni che sono ovvi. Invece di portarmi più vicino ad una risposta, mi allontanano. Forse è proprio lo scopo dell’antropologia contemporanea: alienare. “Pensare rende straniero. Filosofia estranea.”
Profile Image for Benedetta Ventrella (rienva).
223 reviews47 followers
February 21, 2025
Credevo fosse un elogio del restare, ma non è questo. E' una trattazione sul rapporto tra partire e restare che mette in luce la complessità e la problematicità di entrambe le scelte. Questo lo rende un libro interessante.
Profile Image for Elis.
68 reviews60 followers
May 18, 2025
Sentendomi rappresentata. Sono una che è andata ma che è anche “rimasta” con il cuore, con l’anima, con la mente. Tutto mi riporta sempre al mio piccolo viaggio del sud che guarda al mare, che lascio sempre con profondo dolore. Ma parto sapendo che restare è ancora possibile, non ora, ma quando sarà il momento.
Profile Image for Erika Mohn.
20 reviews42 followers
January 5, 2024
Mi sembra che il senso che si può cogliere dal viaggio insieme a Teti nella "restanza" stia nella capacità dell'essere umano di dare senso e cura ai luoghi fisici e mentali che lo hanno segnato, che ha abitato e che abita.
Consiglio la lettura a chi ha bisogno confronto e riflessione su temi legati a: viaggio, abitare, radici e simili.
Profile Image for Daria.
118 reviews
May 7, 2022
«L'esilio non l'ho scelto, mi è arrivato a casa».

Una raccolta di riflessioni piene, bellissime e struggenti in cui mi sono riconosciuta. Lettura d'obbligo per chi, come me, è rimasto al Sud e si è visto definirsi nelle conseguenze di questa scelta.
Profile Image for Daniela.
39 reviews
December 21, 2025

Un libro pieno di idee interessanti che però ha disatteso alcune aspettative. Mi aspettavo un’esposizione più chiara, con proposte per il futuro più esplicite. Lo stile e’ molto sofisticato/accademico. Apprezzo una prosa poetica, ma in questo caso mi è sembrato che questa diventasse un ostacolo all’esposizione delle tesi dell’autore. Alcune riflessioni sulla nostalgia mi hanno colpita molto, e mi hanno toccata personalmente in quanto emigrata.
Una delle cose che credo di aver dedotto è l’idea di mantenere in vita le comunità del passato, integrandole con le comunità del futuro. Questo significherà anche accettare ed accogliere nuove persone e nuove culture senza perdere la connessione con quelle passate. Ho anche compreso e condiviso la critica alle tendenze un po’ vuote del culto dei borghi, o di una cultura contadina romanzata e falsata, staccata dal suo contesto reale, dalle sue persone e culture e ricordi. In generale è un libro che ho apprezzato, che ricorderò, e al quale spesso tornerò per rivedere alcune citazioni.
Profile Image for Marilina.
70 reviews4 followers
February 14, 2024
Quanta tenerezza, quanta nostalgia, quanta saudade ne "La Restanza".

Chi lo ha vissuto riconosce sin troppo bene il significato del sentimento di restanza, quella "cosa" che accomuna tutti quelli che in qualche modo hanno dovuto fare i conti con il partire, il restare, il partire e poi tornare, questa volta per restare, il partire sapendo di non poter in alcun modo tornare e dover restare, ma in un altro luogo, lontano, diverso, forse ostile.

Un bel libro, da leggere in un freddo pomeriggio invernale, accompagnato da una tisana, quando ti rendi conto che non stai vivendo il posto in cui abiti, che puoi viaggiare ma solo mettendo radici puoi interpretare il mondo, costruire ed immaginare un futuro diverso proprio tornando e restando lì, nel luogo da cui sei fuggito, nel luogo a cui senti davvero di appartenere.
Profile Image for Amanda Rosso.
333 reviews29 followers
September 7, 2022
Darei mille stelle se potessi a un libro di grande cultura ed erudizione, ma soprattutto uno spirito critico e di ricerca, curiosità, speranza.
Da migrante al limite fra la partenza e la restanza, ho sentito risuonare il bisogno di riconoscersi in entrambi i processi, di leggere le nostre esistenze in chiave di eterna incertezza e trasformazione, capaci di incontrare sui nostri passi il dubbio e la paura, la ressegnazione e l'eredità di un cammino percorso, andando e tornando, partendo e restando, ma soprattutto interrogandosi e nutrendo verso i luoghi - specialmente quelli complicato - il desiderio di una cura radicale e rivoluzionaria, "miope e presbite", capace di contemplare la bellezza e lo sforzo, l'abbandono e il ritorno, la rovina e la speranza.
Profile Image for Gabriella.
172 reviews2 followers
December 21, 2024
Restare, andare, viaggiare, fermarsi, sono dimensioni connesse nella visione proposta dall’autore.
Il legame tra chi resta e chi va, in memoria e vissuto, si ancora al presente e lo definisce.
La memoria non è più vincolo ma volano, rampa di lancio verso il futuro.
In questa prospettiva, quindi, non si perde più, torniamo capaci di conservare, di non rimuovere, di fare tesoro.
In fondo restare, pur essendo spesso più difficile che andare, semplicemente è possibile.
Profile Image for Damiano Miraglia Raineri.
26 reviews1 follower
August 12, 2024
Nonostante sia un saggio, piango ancora per la mole di sentimenti cristallizzati che la lingua e i contenuti di Vito Teti hanno saputo scuotere, infragilire e, talvolta, rompere dentro di me. Dopo aver letto questo saggio, ho in mano almeno un biglietto per iniziare il viaggio interiore alla riscoperta di quello che mi porto dentro ma ho finira ignorato.
3 reviews
November 12, 2022
uno libro rivelatore e per molti versi straordinario

Colto, documentato, sincero affronta un tema emergente non nascondendone la difficoltà descrittiva. Lo consiglio a tutti i genitori di figli adulti “in partenza” per offrire spunti di riflessione sia a partire che no
Profile Image for Vale Phoenix.
5 reviews
April 11, 2024
Un libro di forte impatto soprattutto per chi vive in piccoli centri, nell'entroterra che soffrono la piaga dello spopolamento e la desertificazione anche culturale. Teti ci offre un grande e importante momento di riflessione.
Profile Image for Maria Scetta.
89 reviews
December 9, 2024
4,5/5
Libro molto ben scritto, poetico a tratti, anche se si tratta di un saggio antropologico. I concetti si possono riassumere in una decina di pagine, quindi se lo leggete solo per il contenuto sarà ripetitivo.
Profile Image for Nari.
26 reviews
October 19, 2025
Popolarità immeritata. Mi sono però piaciute un paio di citazioni:

"Se non ci si sente prigioniero di nessun luogo o padrone di qualche luogo, si possiede la libertà del cammino."

"Resta ciò che sopravvive al passato, e ciò che sopravvive al passato è futuro."
Profile Image for Giorgia.
13 reviews
June 24, 2023
“Radicamento e fuga, stanzialità e viaggio, abbandono e ricostruzione dei luoghi, sono sempre le parti di un intero. Non si resta o si fugge: si resta e si fugge.”
Profile Image for Maria Vittoria.
5 reviews
February 24, 2025
La restanza è un elastico che ti permette di arrivare ai limiti del mondo ma, se li oltrepassi, vieni rimbalzato indietro.
Profile Image for Filippo Savi.
6 reviews5 followers
April 21, 2025
Una guida per le persone che desiderano fermarsi, ascoltarsi e orientarsi. Parole da leggere e rileggere, intrise di un significato declinabile nella vita di ognuno/a di noi.
Displaying 1 - 19 of 19 reviews

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