La prima indagine di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto
Venezia, 1725. Mentre un’epidemia di vaiolo miete vittime tra la popolazione, una delle donne più illustri della città viene trovata con il petto squarciato nelle acque nere e gelide del Rio dei Mendicanti. In un clima di crescente tensione, Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, viene convocato dagli Inquisitori di Stato, insospettiti da una sua recente opera, che ritrae proprio quel luogo c’è forse un legame tra il pittore e l’omicidio? Mentre, sconvolto, sta lasciando il Palazzo Ducale, Canaletto viene fermato e portato al cospetto del doge, anche lui interessato a quel quadro, il Rio dei Mendicanti. Nel dipinto c’è qualcosa che, se rivelato, potrebbe mettere in grave imbarazzo un’importante famiglia un nobile, ritratto in uno dei luoghi più popolari e plebei di Venezia. Perché mai si trovava in un posto simile? Canaletto riceve dal doge l’ordine di scoprirlo e riferire direttamente a lui. L’indagine – che all’inizio lo spaventa e poi, lentamente, lo cattura – lo porta però a frequentare ambienti apparentemente illustri in cui sembrano consumarsi oscuri riti, e nei quali si aggirano figure ambigue, dal passato avvolto nel mistero. Quali segreti si celano nei palazzi veneziani? Quali verità sarebbe meglio rimanessero sepolte?
Matteo Strukul is an Italian author of historical fiction. His work has been translated into twenty languages and was awarded with the Premio Bancarella - won in the past by Ernest Hemingway, Ken Follett and Umberto Eco among others - and the Premio Salgari two of the most prestigious literary prizes in Italy. His Medici Family tetralogy was an international bestseller saga with millions of copies sold around the world. He teaches Interactive Storytelling at the Link University in Rome.
Matteo earned a PhD in European Law of Contracts at the Ca’ Foscari University of Venice and lives between Padua and Berlin with his wife Silvia.
Visit Matteo Strukul’s website at www.matteostrukul.com and follow him on Twitter at @matteostrukul.
Affascinante l'ambientazione e le descrizioni di questa meravigliosa e unica città. Il resto scorre veloce, talvolta un po' tropppo macchinoso ma sempre interessante. Una storia che è immersa nella Storia.
Cassandra Gold - per RFS . Ben trovate care Fenici, la recensione di oggi narra un genere che solitamente non rientra nelle mie corde, ma credo questa sia l’eccezione alla regola.
Nella Venezia dissoluta d’inizio settecento, il cadavere di una ragazza viene rinvenuto in un canale: non è strano che queste povere persone trovino una triste fine, ma il motivo del suo decesso è comunque inquietante: dal petto le è stato strappato il cuore. Gli animi sono accesi e, non trovando un capro espiatorio, il mirino si sposta sulla collettività ebraica imputata di essere al centro dei vari disordini.
Un importante pittore di nome Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto, famoso, richiesto e dalla nomea prestigiosa, viene tacciato di collaborare con pericolosi dissidenti. Sotto pressione, riceve la chiamata del Doge che ha un importante incarico per lui. Sarà solo il primo di una lunga lista di missioni? Quale male alberga nella città, oltre all’epidemia in corso che nessuno riesce o sembra voler debellare?
Un romanzo di alto livello con un world building costruito in modo peculiare: dalle sculture alle sale, dai canali ai corpi senza vita, tutto è studiato in modo minuzioso, arrivando al cuore delle cose e dando concretezza a ogni protagonista o comparsa che sia, introducendoci nella cultura veneziana dell’epoca. L’autore, prendendoci per mano e guidandoci come il Canaletto, ci porta magistralmente all’interno delle varie stanze permettendoci di osservare dallo spioncino, oltre il quale scopriamo i segreti e gustiamo il frutto proibito insieme ai personaggi stessi.
Nel racconto c’è tutto: suspense, passione, amore, orgoglio, intrigo e una serie di storie che s’intrecciano tra paura e miseria, politica e arte, avventura e thriller, fino a giungere alle ultime pagine dove la sorpresa è sempre in agguato.
Ho sempre adorato i libri che hanno come protagonisti esponenti della cerchia artistica, famosi o meno, se poi c’è un caso da risolvere tanto meglio. Come ho già accennato, normalmente non mi piacciono i thriller ma questo lo ritengo più un giallo e ho quindi affrontato la lettura piena di fiducia, aspettando di conoscere un’altra storia su Venezia, la città di una delle mie nonne, che sento tanto nel cuore.
Guys, the second this beautiful work of art gets translated into English RUN DON'T WALK and get it and read it!
It simply surprised me with how good it was and with how much I enjoyed every page of it. It is an amalgam of strong concepts that together compose the best symphony of words. It is art, architecture, history, music, luxury, mystery, depravity, poverty, murder. All in one picture.
You have to try it if you ever get the chance! Meanwhile, I'm going to patiently wait for book 2 to get translated into my own language...
Sjajan istorijsko-avanturistički triler! Iako je roman realno zaslužio 4 zvezdice zbog pomalo zbrzanog i neubedljivog finala, odlučio sam da ga nagradim ocenom više jer sam od početka do kraja uživao u načinu na koji je autor dočarao Veneciju iz 18. veka i interpretirao lik čuvenog slikara Kanaleta. Dijalozi su divni, poetični na momente. Višeslojnost priče je potpuno opravdana jer iza pisanja romana stoji istraživački rad što autor i dokazuje u napomeni na kraju. Nadam se da će Vulkan prevesti i nastavak, sa zadovoljstvom ću ga čitati. 📚
Ci sono dei romanzi di Strukul che amo e altri che quasi stento a finire. Questo libro fa parte della seconda categoria. Nonostante Canaletto, nonostante Venezia il romanzo mi ha lasciata indifferente. Troppa carne al fuoco: massoneria, la persecuzione degli ebrei, l’arte, il giallo da seguire. Troppa roba a mio parere messa lì a caso. Le indagini non mi hanno coinvolta. Peccato. Penso che non continuerò la trilogia.
Stasera sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera che Newton ha portato nelle nostre librerie. Come sapete sono una grandissima amante del genere e quindi potevo mai farmi scappare l'occasione? Inoltre oggi ne approfitto anche per partecipare al magnifico Review Party indetto dalla casa editrice. Ma andiamo a vedere di cosa parla questa nuova bellissima opera. Siamo nella Venezia del XVIII secolo ed è su un cupo sipario che si apre la nostra storia. Quando alcune donne vengono uccise in modo orribile, Antonio Canal, detto Canaletto, viene convocato dagli Inquisitori di Stato poiché insospettiti dalle sue opere: sembra, difatti, che il pittore ritragga proprio i luoghi dove i delitti vengono compiuti. Insospettirsi quindi non è così strano. Quando poi capita che nell'opera che ritrae il Rio dei Mendicanti, si ritrova raffigurato un nobile veneziano in compagnia di altre due figure, il Doge decide di vederci chiaro e così chiede ad Antonio di indagare per salvaguardare anche sé stesso.
" Era dunque possibile che stesse dipingendo i luoghi in cui l’assassino sceglieva di far ritrovare la vittima della sua rabbia sanguinaria? "
Ho amato terribilmente quest'opera. L'atmosfera storica, cupa, l'ansia di ogni omicidio e la voglia di scoprire la verità sono vivide in ogni pagina, rendendola una lettura appassionante e avvincente. Un libro che ho divorato in appena due giorni e che mi ha fatto venir voglia di averne di più e più ancora. Se siete appassionati del genere, non potete assolutamente farvi scappare Il cimitero di Venezia. Bellissimo!
Una historia mitad thriller, mitad novela negra, en la que los protagonistas se mueven entre logias masónicas, el arte, las religiones y el poder.
Con esta novela, el autor Matteo Strukul nos traslada a una Venecia en decadencia. En la primera mitad del siglo XVIII la ciudad es asolada por una epidemia de viruela que se ensaña igualmente con los pobres como con los ricos. Y por si no fueran bastantes las víctimas que la enfermedad va dejando a su paso, el cadáver de una joven perteneciente a una de las familias más ilustres de Venecia aparece en las aguas del canal con signos de haber sido asesinada brutalmente.
El personaje principal de la novela es el pintor Antonio Canal, más conocido como Canaletto, quien recibe el encargo de investigar a un personaje que aparece en su último cuadro, el cual representa casualmente el lugar donde apareció el cuerpo de la joven. En sus pesquisas, Canaletto descubrirá una ciudad desconocida y mucho más turbia de lo que pensaba.
De personajes precisamente va bien servida esta novela, ya que son muchos los que aparecen, ¡incluso algunos con el mismo nombre! Esto me ha llamado la atención porque no es habitual encontrar personajes en un mismo libro que se llamen igual si no es porque son familiares directos, cosa que en este caso no es así. Supongo que se debe a que muchos de ellos son personajes reales.
En cuanto a la ambientación, qué decir. El autor representa Venecia como un personaje más y nos muestra sus secretos y tradiciones, pero también sus vicios y decadencia; desde los talleres de los maestros sopladores de vidrio de Murano, hasta los salones de los palacios donde las fiestas son habituales. Y sobre todo, los guetos. La descripción de los bajos fondos de la ciudad, la pobreza, la suciedad y la insalubridad que reina en los barrios pobres, casi se pueden oler.
Es un libro muy fácil y cómodo de leer, en parte porque no es muy largo, pero también por la ligereza narrativa, pues aunque el autor se ha adaptado a la manera de hablar y a las expresiones de la época, la gran cantidad de diálogos y los capítulos cortos nos permiten engancharnos fácilmente, sobre todo a partir de las primeras 75 páginas, cuando realmente empezamos a intuir que hay mucho más oculto de lo que a priori parece. No voy a contar más, porque sería spoiler.
Y poco más puedo decir de esta novela sin hacer spoiler, por lo que te recomiendo que si te gusta la novela negra y el thriller histórico, no dejes pasar la oportunidad de leer este libro porque estoy segura de que te va a gustar. ¡O como mínimo, te van a quedar las ganas de visitar Venecia!
Tutto inizia con un efferato omicidio. Il corpo straziato di una fanciulla viene ritrovato nelle acque del Rio dei Mendicanti, lo stesso che il grande artista Antonio Canal, detto Canaletto, ha ritratto in una sua opera. Ma c’è un particolare, dipinto in quel quadro, che insospettisce gli Inquisitori. Questa coincidenza strappa Canaletto alla sua routine e lo getta in una fino ad allora sconosciuta realtà fatta di congiure e pericoli che non riguardano solo lui, ma anche le persone che il pittore ha a cuore. Da mite pittore Canaletto diventa quasi una spia, un eroe impacciato che, una volta entrato in quella fitta rete di indizi, spionaggio e incredibili scoperte, non riesce più a tirarsi indietro.
“Guardò il risultato. E non gli dispiacque affatto. Sentiva che quella tecnica, che stava via via affidando, gli avrebbe permesso di catturare Venezia in una nuova luce e prospettiva. Non più la semplice veduta, il congelamento dell’istante attraverso la tela, piuttosto la riproposizione di una parte della città, trasfigurata in un gioco di prospettive e punti di vista, a celebrare la grandezza della Serenissima.”
Matteo Strukul ha la capacità di dar vita ai suoi protagonisti facendoli uscire dalle pagine come se fossero reali. Prendere un personaggio storico di cui già si conosce praticamente tutto, associargli una personalità e un certo percorso che vira da ciò per il quale è noto non è semplice, eppure lui riesce a farlo suscitando interesse.
Anche in questo romanzo si intrecciano avvenimenti storici con elementi fantasiosi, e gli incastri sono tutti perfettamente combacianti tanto che a un certo punto ti perdi domandandoti dove finisca la realtà e inizi la finzione. Ogni capitolo riguarda persone che, apparentemente, sembrano non avere nulla in comune tra loro: il doge e la misteriosa donna il cui viso è celato da una moretta, il dottor Isaac Liebermann e la comunità ebraica, l’intrigante Charlotte, la piccola Chiara colpita dal vaiolo e la giovane Colombina, insieme ad altri personaggi che punteggiano questo romanzo corale e non sto qui ad elencare; tutti pezzi che, verso la fine, vanno ad incastrarsi e a completare un articolato mosaico. In questo libro passa l’amore per quella città eterna, che riusciamo a scorgere attraverso gli occhi del pittore nella sua veste più cupa. Le descrizioni dei luoghi e dei riferimenti storici sono accurate, il linguaggio è perfettamente attinente all’epoca in cui il romanzo è ambientato e con numerose citazioni tipiche veneziane, lo stile ricercato ma scorrevole, però una pecca l’ho trovata nei dialoghi, spesso poco realistici, e in diverse descrizioni riguardanti le azioni compiute dai protagonisti. Sarà un vezzo dell’autore, ma alcuni tratti li ho trovati troppo farciti di gerundi che lo hanno reso poco scorrevole.
Al di là dell'intrigo e dell'indagine, che promettono comunque futuri, interessanti sviluppi, ciò ch emerge da questo libro è l'intenso e immenso amore di Matteo Strukul per una città unica al mondo: Venezia. Le parole che usa per descriverla, l'atmosfera che sa creare, immergono il lettore nella sua magia. "... il vostro amore per Venezia è talmente grande da bruciare le tele, grazie alla luce che sapete catturare. E' come se, osservando il cielo, il sole e l'acqua, voi coglieste con le mani i raggi, i riflessi, i bagliori e i riverberi, scaraventandoli sulla tela con tanta energia da lasciare senza fiato chi li guarda. E avete ragione: c'è una magia nell'arte che ci protegge dalle offese della vita. Ma dobbiamo preservare Venezia. Non solo per noi ma per quanti verranno dopo di noi. Senza Venezia che cosa saremmo?"
„Cmentarz w Wenecji” historia mająca swoje miejsce w osiemnastowiecznej Wenecji. Autora w bardzo dobry sposób opisał tamtejsze czasy, architekturę oraz szalejącą wówczas czarna ospę. Na tym jednak moje uznanie się nie kończy. Pisarz wplótł również w całą historię mitologię egipska, legendy i symbolikę. Finalnie jest to kryminał, ale Wenecja została przedstawiona z dokładną starannością jak i medycyna w tamtych czas. Dzięki pięknym opisom mogłam się zakochać w Wenecji. Kilka wątków splata się w świetny zarys morderstwa, ale nie tylko. Niestety więcej powiedzieć nie mogę byście nie mieli spojlerów, ale jeśli szukacie kryminału, pięknej Wenecji i jej architektury oraz wątek z medycyną to jak najbardziej polecam i zachęcam 🫶🏼
molto interessante l’ambientazione a Venezia, la descrizione delle condizioni del ghetto ebraico e della pittura di Canaletto. La trama di per se era abbastanza scontata cosi come la storia d’amore con Charlotte
ho dato 3 stelle solo perché mi è piaciuta molto la descrizione del contesto storico del libro; la trama invece l'ho trovata molto scontata e senza i colpi di scena tipiche dei thriller
La fine di un'epoca, Venezia del 1700. Intrighi vari e Canaletto, il pittore, diventa investigatore, prima su richiesta del Doge e poi perché la sua curiosità lo porta a continuare a investigare. L'antisemitismo ben presente è parte viva nel racconto.
A trecut ceva timp de când nu am mai citit un thriller, insa aceasta a fost ceva aparte. Crime, mister, o urzeala întunecată,ghetoul evreiesc, epidemie de variola, ritualurile si arta fac din acest roman unul excepțional 🤩. 📖O tânără aristocrata este gasita moarta, cu inima scoasa din piept, într-unul dintre canalele Veneției. 📖Moartea ,,fetei de alabastru" inspaimântă tot orașul, iar Canaletto este arestat pentru ca a pictat locul in care fata a fost gasita moarta. 📖Dupa ce este eliberat si primește doar un avertisment, Antonio Canal ,, pictor ilustru despre care toata Veneția spune doar lucruri minunate" , este angajat de doge pentru a afla identitatea unui personaj ce apare într-una dintre picturile sale. 📖Pe masura ce pornește investigația lucrurile se complica si mai mult, iar evreii sunt acuzați ca ar avea legatura cu evenimentele ce se petrec în Serenissima. 📖Fiind fascinant de tabloul ce surprinde Rio de Mendicanti, autorul ne introduce în atmosfera Veneției veacului al XVIII-lea si ne oferă o lectura cu personaje reale și mici intamplari ce au avut loc cu adevărat.
As putea spune ca acest roman este un tablou reușit!
✒,, Pentru ca dragostea pentru Veneția va este atât de mare, încât parca incendiaza pânzele cu lumina pe care știți sa o surprindeți. E ca și când, după ce v-ați uitat indelung la cer, la soare și la apă, ați cules razele, reflexele, scanteierile si reverberatiile cu propriile mâini, făcându-le sa se napusteasca pe panza cu o energie care taie respirația celor care le privesc."
N-am citit nimic de Matteo Strukul până acum, iar copertele în italiană sunt specifice romanelor proaste care sugerează „The Da Vinci Code”, însă edițiile românești ale seriei „Le indagini del Canaletto” au pe copertă chiar tablouri de Canaletto!
În plus, acest prim roman din serie s-a tradus în vreo șapte limbi, al doilea doar în română, iar al treilea nu s-a tradus încă. Limba română fiind deci privilegiată (cel mai probabil datorită trilogiei despre Dracula a aceluiași Strukul), seria mi-a trezit curiozitatea.
De fiecare dată când încerc să citesc ceva în traducere, ajung să regret alegerea făcută. Doar că nu pot citi comod decât în franceză sau engleză. Asta nu mă împiedică să fiu zgâriat pe creier de traducerile neglijente din italiană. The case at hand: „Cimitirul din Veneția”, traducere de Oana Sălișteanu, profesor de lingvistică italiană la Facultatea de Limbi și Literaturi Străine a Universității din București; din 1990 predă cursuri de morfosintaxă, lexicologie, paremiologie, traductologie, dialectologie, varietăți de limbă și limbaje de specialitate ale limbii italiene. Dar traduce ca o ciubotă.
■ Pag. 48: „De aceea, chiar și numai gândul de a-i descrie situația în care se afla îl făcea să se clatine...”
Ba nu, îl făcea să șovăie.
„Perciò, il solo pensiero di rappresentargli la situazione nella quale si trovava lo faceva vacillare...”
Ca și franțuzescul „vaciller”, „vacillare” are și sensul figurat de a șovăi, a ezita (essere incerto, titubare, esitare; cu varianta, tot figurată, de essere poco saldo, malsicuro). Nu e vorba musai de a se clătina, fizic, deși în italiană acesta este sensul principal (chiar și la figurat: il governo vacilla).
■ Apoi, la pag. 51: „Dacă te apropii prea mult de secretele acestui bărbat...”
Cum în italiană, franceză, engleză, cuvintele pentru „om” și pentru „bărbat” sunt identice, există la români tendința complet idioată de a traduce mereu „bărbat” atunci când nu e cazul (a se vedea în presă: „un grup de bărbați înarmați...”).
„Se vi avvicinerete troppo ai segreti di quest’uomo, verrete notato.”
Secretele acestui om, drace!
■ Pag. 10: „Rufele erau întinse la uscat, iar lenjurile și hainele, descusute și pline de petice, erau pălmuite de vântul înghețat care le sălta ca pe niște zdrențe țepene ce aparținuseră unui cerc al osândiților.”
„Il bucato era messo ad asciugare e la biancheria e i vestiti, pieni di toppe e strappi, venivano schiaffeggiati dal vento gelido che li sollevava come rigidi stracci, appartenuti a un girone di dannati.”
Există și la noi termenul lenj (din fr. linge), dar nu este în uz (s-a folosit în interbelic și o vreme după). Avem traducerea rufărie de corp, lenjerie, albitură (folosit la plural, altminteri vorbim de rădăcină de pătrunjel sau păstârnac). Numai că aici s-a tradus din „biancheria”, care e fix „albituri”.
Nu-s traducător, dar aș fi zis mai natural: „Rufele spălate erau puse la uscat, iar lenjeria și îmbrăcămintea erau șfichiuite de vântul înghețat...”
Căci schiaffeggiare înseamnă el a pălmui sau a lua la palme, dar pentru sensul figurat gen „il vento le schiaffeggiava il viso” („venivano schiaffeggiati dal vento gelido”) există sinonimul sferzare (îl dă chiar „Il Devoto-Oli Junior”, destinat celor de 8-12 ani!), care înseamnă a biciui, sau mai bine a șfichiui. Dacă merge pentru obraz, eu zic că merge și pentru rufe.
Whatever. Cartea e plină de dude, în opinia mea. Am mai găsit în primele câteva zeci de pagini, dar n-am stat să notez.
■ Pp. 82-83: „Mica sa mască de pisicuță îi acoperea doar ochii și nasul, probabil evident, lăsându-i în schimb bine expusă gura.”
Nas „evident”? Ce limbă română e asta?
„La piccola maschera da gatta, infatti, copriva solo gli occhi e il naso, che si intuiva importante, lasciando però ben esposta la bocca.”
Adică nasul era probabil mare, proeminent, impozant? Măcar atât masca lăsa să se bănuiască, intuiască. Cum ar fi atunci să zicem așa: „Mica sa mască de pisică îi acoperea de fapt doar ochii și nasul, al cărui profil impozant se putea intui, lăsându-i în schimb gura bine expusă.”
Eventual așa: „Mica sa mască de pisicuță îi acoperea doar ochii și nasul, probabil impozant, lăsându-i în schimb bine expusă gura.”
Dracu' mă pune să citesc traduceri.
Lipsa de profesionalism și de seriozitate a editurii Humanitas a făcut ca volumul următor din serie, „Podul crimelor din Veneția”, să aibă o altă traducătoare: Simona Teodoroiu. Mai tânără și poate mai ieftină, sau care să fi fost cauza schimbării?
Venezia è un sogno, è magia, è il paradiso, è l’incanto, la bellezza, il mistero: quelli che il Canaletto immortala sulle sue tele e che l’hanno reso uno degli artisti più famosi e richiesti della Serenissima. Ma Venezia anche corruzione, malvagità, cupidigia, gioco d’azzardo, intrighi, feste al limite del lecito, povertà e la piaga del vaiolo che dilaga senza pietà e senza fermarsi. È nei pressi del Rio dei Medicanti che si è consumato un delitto efferato, una giovane nobildonna viene ripescata dalle acque con il petto squarciato, senza più il cuore. Il Rio dei Mendicanti è una delle ultime tele del Canaletto e a causa di questa tela e di alcuni fatti, verrà convocato sia dal Doge che dall’Inquisitore Rosso: il primo gli chiede indossare i panni dell’investigatore e indagare su uno degli uomini ritratti nel dipinto , sposato a una baronessa che vuole sapere di più sugli spostamenti del marito; il secondo per un motivo più cupo, dato lo ritiene collegato all’omicidio della dama.
Appurato che è estraneo ai fatti e liquidato l’Inquisitore, Canaletto accetta il compito affidatogli dal doge, anche se non ha la minima idea di come fare. A venirgli in aiuto saranno Owen McSwiney, un suo committente irlandese, Joseph Smith, il feldmaresciallo von der Schulenburg e sua figlia e il dottor Liebermann. Presto si accorgeranno di essersi infilati dentro qualcosa di più grande di loro e dovranno fare attenzione alla loro incolumità. Qualcuno non vuole che ficchino il naso. E farà di tutto per farglielo capire. È la stessa persona che ha ucciso la ragazza trovata al Rio dei Mendicanti e l’altra trovata qualche giorno dopo? O sono due persone diverse, una delle quali ebrea, come suggerirebbero le indagini? Scopritelo in questo romanzo di Strukul che, come lui stesso definisce ,nella nota dell’autore: “non è un romanzo storico ma un thriller storico- avventuroso” .
Sarò sincera: avevo aspettative atissime perché ho adorato I”Inquisizione Michelangelo” e la saga dei Medici… e amo la capacità descrittiva dell’autore, perciò mi sono buttata con entusiasmo tra le pagine del libro. Tanto qui, come in “inquisizione M.” la storia si apre con una descrizione dettagliata e vivida, che sembra di toccar con mano il freddo, la fame, la fatica, ma anche la bellezza del sole che sorge, dell’alba in una città che è un sogno ad occhi aperti (nell’altro romanzo c’era l’azzurro del cielo su cui si stagliava la cupola del Brunelleschi in fase di realizzazione, ma basta divagazioni). E poi la bellezza viene interrotta da qualcosa e la storia si avvia, ma per quanto ben scritta e ricca di dettagli -dal cibo agli abiti, alla vita quotidiana- la componente thriller io non l’ho sentita. A spingermi a proseguire è stata la curiosità di capire l’assassino o gli assassini e le varie personalità che emergono man mano che si va avanti nella lettura.
Matteo Strukul è bravissimo a rendere il clima sociale della città, piagata dal vaiolo e dalle tensioni sociali che rischiano di far scoppiare veri e propri linciaggi ai danni degli ebrei che vivono nel ghetto ebraico, capri espiatori perfetti su cui riversare la colpa di qualsiasi azione invisa al potere o, come nel caso del vaiolo, di malattie o carestie, nefandezze varie, o altro che non si riesce a spiegare.
È stato bravissimo nel dare spessore non solo all’opera pittorica di un grande artista, ma anche a riempire i vuoti della Storia grazie alla sua penna, regalandogli Charlotte e un amore potente, di fuoco come lo è lei che il fuoco lo maneggia, regalandogli un senso più alto. Bellissime anche le figure femminili, sia quelle positive che quelle negative (Colombina ti porto nel cuore). Quello che ha fatto scemare l’entusiasmo iniziale sono state le ultime 40/50 pagine… non voglio far spoiler, ma ho trovato il finale un po' riduttivo e quasi banale, avrei tolto un paio di capitoli. Ma questa è la mia impressione, sono curiosa di sentire la vostra al riguardo! Per questo libro dove amore, passione, ossessione, massoneria, arte, medicina, astuzia e bellezza si intrecciano nella Venezia del ‘700 il mio voto è 3 stelle.
Macie ochotę na dobry kryminał z nutką thrillera oraz powieści historycznej? ❤️To absolutnie dobry wybór dla Was! Bardzo mi się ta książka podobała. Ma w sobie niesamowity klimat, a autor tak wspaniale opisuje Wenecję, że chciałabym tam być już, jak najszybciej. Jest po części krwawo, zagadkowo i tajemniczo. A do tego pisarz otwiera przed nami świat malarzy oraz masonerii. Uśmiechnęłam się szeroko gdy po raz pierwszy padło to określenie, bo ostatnio byliśmy w zamku, którego właściciel był właśnie masonem i absolutnie wydawało mi się to być warte zagłębienia. Dzięki tej książce dowiedziałam się czegoś więcej o tym dziwnym stowarzyszeniu i poszerzyłam moją wiedzę. Jeżeli interesują Was te tematy, to coś koniecznie dla Was. W każdym razie autor bajecznie opisuje osiemnastowieczny świat. Jest tutaj także niewielka gratka dotycząca Polski oraz tego,m jak działała w tamtych czasach policja. Dzięki tej pozycji zdecydowanie możecie pobawić się także w detektywa. Mamy tutaj skomplikowaną zbrodnię i fascynującego malarza, który koniecznie chce dowiedzieć się prawdy. Na swojej drodze spotyka wiele osób i poznaje mnóstwo ścieżek, o których nigdy wcześniej nie miał pojęcia. Czytelnik naprawdę dobrze się bawi. Jest tutaj także trochę o antysemityzmie i dżumie. To naprawdę wielowątkowa i szeroka fabuła. Ja jestem jak najbardziej na tak. 7.5⭐️.
Z weneckich wód zostają wyłowione zwłoki. Kobieta ma rozciętą klatkę piersiową i wyrwane serce. Pewien malarz zostaje wezwany przed oblicze jednego z funkcjonariuszy tamtejszej policji. Padają groźby, a malarz już wie, że nie spocznie aż nie dowie się prawdy o kobiecie.
"Era stata una notte da lupi." È così che comincia il libro di Matteo Strukul 𝕴𝖑 𝖈𝖎𝖒𝖎𝖙𝖊𝖗𝖔 𝖉𝖎 𝖁𝖊𝖓𝖊𝖟𝖎𝖆. Antonio Canal, detto Canaletto, è famoso per le sue opere che ritraggono una Venezia vera, reale e bella quanto brutale. A causa di un suo quadro, il quale ritrae il Rio dei Mendicanti, a Canaletto viene intimato dalle autorità di volare basso e non ritrarre luoghi malfamati come quello. Allo stesso tempo, sua Serenissima il doge di Venezia lo convoca al suo cospetto. Canaletto deve scoprire perché un nobile veneziano, che lui ha per sbaglio ritratto nel suo quarto sul Rio dei Mendicanti, fosse lì. Inizialmente il pittore si sente inadeguato per l'incarico, ma durante il romanzo il suo atteggiamento timoroso e insicuro cambia. Egli vuole scoprire a tutti i costi cosa sta succedendo in quelle strade che nessun gentiluomo dovrebbe frequentare.
Ho divorato questo libro nell'arco di un pomeriggio. Un thriller storico degno di tale nome. L'autore ha deciso di portarci a Venezia ed è riuscito a descriverla in modo magistrale. Mi è piaciuto molto leggere tutti i nomi delle vie, dei palazzi e delle strade... Hanno reso la narrazione più reale. I personaggi sono ben strutturati, ognuno di loro ha un proprio carattere e un proprio sviluppo all'interno del romanzo. Unica pecca, se così si può dire l'inizio leggermente lento. Anche se probabilmente necessario per permettere una maggiore ambientazione del lettore.
È il primo libro che leggo di Strukul e non ne sono rimasta delusa!
Un thriller avvincente, ma sui generis: questo perché spesso la trama passa in secondo piano, lasciando spazio alle bellissime descrizioni di Venezia, delle condizioni del ghetto ebraico e della pittura di Canaletto ricreate dall'autore in maniera magistrale. Difatti il protagonista e novello detective è una persona presa dal mondo della cultura, dell'arte: Giovanni Antonio Canal detto Canaletto. In questo modo ne viene fuori un giallo non convenzionale, proprio perché l'investigatore non è un uomo delle forze dell'ordine ma è un famoso pittore.
La sequenza di omicidi e di segreti nascosti è abbastanza fitta da rendere la trama interessante. In una Venezia corrotta e dissoluta si intrecciano storie apparentemente slegate: omicidi efferati, logge massoniche, il vaiolo. Tutto questo avvolge la Serenissima in un'atmosfera di mistero. Insieme all'aiuto di amici fedeli, Canaletto cercherà di far luce su quanto sta avvenendo alla sua amata città, inizialmente aiutato dai suoi stessi dipinti.
1725, in una Venezia sconvolta dall'epidemia di vaiolo, in una situazione politica convulsa, dove l'odio x gli ebrei rinchiude quel popolo nel ghetto, il famoso pittore Antonio Canal, detto il Canaletto, viene investito dal Doge in persona ad investigare sulle frequentazioni di un gentiluomo dell'alta società, e si ritroverà anche coinvolto in un doppio efferato omicidio. Nono stante le sue paure, il Canaletto s'appassionerà all'indagine. Questa gli permetterà di introdursi in vari ambienti della società veneziana, ma anche lo costringerà a mettere a rischio la vita sua e delle persone a lui care. Nell'indagine sarà aiutato da un gruppo di persone ed alla fine riuscirà a scoprire cosa si cela dietro i 2 delitti. L'autore racconta l'indagine in maniera appassionante, portando i lettore in giro x Venezia, nelle grandi feste di società e nei luoghi più oscuri della città. Un piacevole affresco della società veneziana dell'epoca. Un bel libro, dove i vari ambienti sono descritti come se il lettore fosse sul posto ed a quell'epoca.
Nos adentramos en la Venecia del año 1725, con un thriller histórico y con un pintor llamado Antonio Canal "Canaletto".
A raíz de un asesinato de una mujer, en un lugar que Canaletto representó en un cuadro, empieza una historia de intriga, muertes, investigación, amor ...
Hay muchísimos personajes, tantos que en algún momento me he llegado a colapsar, pero leyendo con tranquilidad he podido irlos situando y conocerlos bien a todos.
Hemos paseado por una Venecia muy diferente, no tan espléndida como la que conocemos ahora : -Viruela; matando a personas sin hacer diferencia de clases. -Asesinatos de mujeres nobles de la ciudad. -Judíos; acusados y perseguidos solo por serlo. -Tramas, ghettos, vicios, logias, masónicas...
Personalmente creo que el libro se hace un poco largo, tienes que estar muy pendiente de la lectura para no perder ningún detalle, aun así me ha gustado .
Tiene un final con mucha acción y muy intenso, con el desenlace de toda la historia y de sus personajes, me he llevado alguna sorpresa que no esperaban absoluto.
Veneţia, iarna anului 1725. Epidemia de variolă îndoliază Serenissima, iar o tânără aristocrată este găsită moartă printre sloiuri, cu inima smulsă din piept, în Rio dei Mendicanti, într-unul dintre cele mai sărace cartiere. Canaletto, devotat cu totul artei sale şi Republicii, ajunge astfel în atenţia temutului Inchizitor Roşu: de ce a pictat tocmai neobişnuita vedută ce surprinde zona aceea populară, în frumuseţea ei umilă? Pictorul pricepe că e în pericol, dar un ajutor nesperat survine din partea dogelui, preocupat şi el de aceeaşi pictură, mai precis de un anume personaj al ei: confirmarea identităţii acestuia e în interesul statului, iar lui Canaletto i se încredinţează misiunea să îl urmărească şi să afle detaliile tenebroasei îndeletniciri care îl poartă pe necunoscut prin locuri îndoielnice. Investigaţia – care întâi îl sperie, apoi îl captivează – îl conduce în saloane aparent sofisticate, cu figuri ambigue şi ritualuri bizare. Ce secrete ascund somptuoasele palatele veneţiene? Ce adevăruri ar fi mai bine să rămână pecetluite?”
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Es más un 2.5 que un 3, me gusta que el personaje principal Antonio Canal es un pintor que existió realmente y que el cuadro que da inicio a la trama, “río dei mendicanti”, igualmente existe en realidad, entiendo que por esa condición particular de estar escribiendo de una persona que en realidad existió es difícil darle profundidad al personaje, pero la historia pudo tener algo más de dificultad teniendo en cuenta que es un thriller, me parece que hay muchos hallazgos fortuitos en la trama y eso hace que parezca que el misterio es algo muy básico e incluso creo que se vuelva algo predecible, sin embargo es un libro que se lee muy fácilmente y es entretenido. Describe muy bien Venecia, logra ambientar muy bien la historia y el momento histórico, además es muy interesante descubrir cosas cómo el orden político de Venecia por aquella época.
Venezia 1700. La Serenissima. Il cadavere di una giovane donna viene ritrovato barbaramente mutilato: il cuore le è stato asportato. Ciò avviene presso il Rio dei Mendicanti che il famoso pittore Canaletto ha ritratto in una sua opera. Viene ribattezzata: ''La fanciulla di alabastro''. In cadavere di un'altra donna viene ritrovato presso San Giacomo di Rialto che il pittore vuole dipingere. Chi è l'assassino? Chi è la misteriosa donna mascherata che si trovava col doge quando Canaletto è stato da lui convocato? Chi sono Olaf Teufel e cosa accade nel salotto di Cornelia Zane? Charlotte sarà l'amore del Canaletto? Per scoprirlo bisogna accompagnare il famoso pittore ed i suoi fidati amici per la splendida Venezia. Splendido.
La trama se desarrolla en Venecia, en la época de su máximo esplendor. Pero no todo es tan bonito como lo pintan. La hija de una de las familias más acaudaladas de la ciudad aparece asesinada en uno de los canales. . Las autoridades pedirán ayuda de forma extraoficial a un pintor que se está labrando una importante carrera. En su forma de retratar las peculiaridades de la ciudad y sus habitantes, puede estar la clave para resolver el crimen. . Es una novela que se cuece a fuego lento, pero que según avanza la trama se va volviendo cada vez más interesante. . La ambientación me ha encantado. Estamos acostumbrados a ver una Venecia deslumbrante, llena de palacios con vistas al gran canal, y en este caso la oscuridad es lo que predomina.