Il destino di Core, giovane dea, è già stato scritto: regnerà sulla natura, assicurando terreno fertile e raccolti abbondanti. E, soprattutto, non si innamorerà mai, rimanendo casta per sempre. È ciò che sua madre, Demetra, ha deciso per lei e che Core ha sempre creduto di desiderare. Ma il fato è imprevedibile, anche per una divinità dell'Olimpo. Durante una passeggiata tra i campi ai piedi dell'Etna, Core viene rapita: Ade, il sovrano degli Inferi ha scelto proprio lei come sua regina. Improvvisamente, la giovane dea si trova sola in un mondo tenebroso e sconosciuto, popolato da anime defunte e divinità mostruose: gli Inferi sono la sua nuova casa, e Persefone il suo nuovo nome. Fuggire, il suo unico obiettivo. Ma gli opposti esistono solo nella nostra mente, o almeno è ciò di cui vuole convincerla l'oscuro signore degli Inferi. Nel regno della morte, le certezze di Core, dea della vita e della fertilità, cominciano a vacillare. Tocca soltanto a lei, ora, scrivere il proprio destino e scegliere: a quale mondo appartiene davvero? Persefone è una protagonista senza tempo, alla ricerca, come tutti noi, della propria voce, in un viaggio nelle profondità degli Inferi e dell'animo umano.
[3.5 abbondanti] Questa è una storia che consiglio ai ragazzi, agli adolescenti che stanno ancora cercando il loro posto nel mondo. E questa è la storia di Core, NON un retelling dell'amore tossico di Ade e Persefone (e basta romanticizzarli, pls. Grazie Daniele Coluzzi per non averlo fatto). È Demetra a decidere per lei della sua castità, ed è Ade a decidere che diverrà regina degli Inferi. Ma nessuno si prende la briga di chiedere cosa voglia davvero Core. Il libro è scorrevole e non ha particolari guizzi che incollino alle pagine, ma rimane una lettura molto piacevole che ci guida alla scoperta dell'autodeterminazione della protagonista. Si nota la passione per il mito e il rispetto che nutre l'autore, che ha scelto saggiamente di mettere i riflettori solo sul viaggio di Persefone.
Se vi aspettate un altro retelling del mito di Ade e Persefone in cui trionfa il loro amore, non leggete questo libro. In questa versione del mito l'autore ha deciso di incentrarsi sulla figura della giovane dea, in modo da lasciare spazio anche alla sua trasformazione da Core (fanciulla, principalmente figlia di Demetra) a Persefone (regina degli Inferi) e a quello che sarebbe potuto essere il suo punto di vista a seguito del rapimento. Il problema, a mio parere, è che talvolta la protagonista risulta forse fin troppo infantile e piagnucolona: a conti fatti, in 255 pagine, ripete "mamma" 49 volte e "mia madre" 122. Giusto un po'... Fino a praticamente metà libro, inoltre, sembra quasi che voglia andarsene dagli Inferi più per avere poi una ballata/dei componimenti sulla sua impresa che per essere nuovamente libera. Alla fine, poi... Sono vere le parole che Ade rivolge a Persefone quando, esaltata, crede di poter riportare in superficie praticamente tutte le anime degli Inferi (cara, capisco il tuo dispiacere, ma usa la testa per favore):
«Ora sei solo una ragazzina che gioca a fare l’adulta!»
Per quanto poco verosimile, ho apprezzato il legame che si è creato tra Tisifone e Core. Mi sono trovata spesso ad apprezzare più l'Erinni che la giovane dea 😅 Mi sarebbe piaciuto che venisse approfondita un po' di più anche la figura di Ade, perché quel poco che si è intravisto di lui non mi è dispiaciuto. È comunque un libro che si può leggere benissimo in un giorno o due (se ci si vuole concedere qualche pausa di tanto in tanto). Nel complesso, credo che forse sia più un 2.5 che un 3 stelle piene.
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“Io sono Persefone” è un retelling di uno dei più famosi e conosciuti miti greci, che tratta il rapimento della dea Persefone, chiamata anche Kore o Core, ad opera di Ade, dio dell’Oltretomba. L’obiettivo che l’autore, Daniele Coluzzi, si pone di raggiungere è quello di focalizzare la narrazione sulla crescita interiore della protagonista, piuttosto che sul rapporto con Ade. Il matrimonio imposto lo si mette quasi da parte, inserendo piuttosto una lente grandangolare sui pensieri e i reali desideri della dea. Persefone vuole continuare ad essere “la dolce e fragile figlia di Demetra” o alzare il mento e farsi valere, ora che i propri poteri si stanno svegliando?
Dal giorno in cui Ade decide di portarla nel suo regno, Persefone affronta un cammino fatto di consapevolezze e responsabilità, di nuove verità. A mio parere, però, questo percorso viene impacchettato troppo frettolosamente. I miei occhi non sono stati in grado di scorgere la vera maturazione sperata. I capricci di Persefone si protraggono fino alla fine, con un fittizio raggio di sole che le illumina le mente solo nelle ultime pagine.
Nell’insieme è una storia piuttosto carina, facile e veloce da leggere (anche in una sola giornata o due). Trovo che possa essere una lettura piacevole per un’adolescente, a chi approccia per la prima volta al mondo della lettura o chi risente del cosiddetto “blocco del lettore”. Infatti, presenta uno stile molto semplice, limpido. A tratti mi è sembrato quasi “acerbo”, con periodi davvero troppo brevi e un interminabile susseguirsi di punti. Puro parere personale!
Lo consiglierei per gli appassionati del mito, un volumetto in più da spulciare.
3.7⭐ Io sono Persefone è il nuovo libro "fantasy" di Daniele Coluzzi. Si tratta di un retelling del mito di Persefone che io ho divorato in un solo giorno e che mi è piaciuto molto. La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, ed è attorno a lei che ruota. Se vi aspettate un libro incentrato sulla sua storia d'amore con Ade, vi avverto che questo non è il libro che fa per voi. Io Sono Persefone parla di crescita, di identità e di rapporto con i genitori, è la storia di come Persefone, da sempre cresciuta tra le braccia estremamente protettive di sua madre, e poi rapita da Ade, riscopre se stessa, impara ad amarsi e a scegliere da sola il proprio destino. Ade in questo libro è davvero poco presente, ma mi è piaciuto molto il ruolo che gli è stato affidato dall'autore. La storia ha un'impronta classica, ma lo stile di scrittura e scorrevole, leggero, e chiaramente indirizzato ai più giovani. Non è un libro dalle grandi pretese, è un libro che racconta un mito, e per me lo fa nel modo giusto. Tramite gli occhi di Persefone tra l'altro, l'autore ci ha permesso anche di conoscere altri personaggi e raccontarci la loro storia. In conclusione consiglio questo libro a chi cerca un bel retelling, ma non un romanzo o una storia d'amore travolgenti.
A volte per riscrivere una storia basta tenere a mente le sue radici. Immagino che Daniele Coluzzi abbia fatto proprio questo quando ha pensato alla sua Core, al rapporto con la madre, la potente Demetra, e al suo terribile rapimento. La forza del mito c’è, sopravvive nelle parole di un autore che intende raccontarci la storia della dea più umana di tutte, divisa tra libertà e una responsabilità che le è piombata addosso senza preavviso, squarciando la terra sotto i suoi piedi. Core ama immensamente, soffre come noi, cresce, forse troppo in fretta…e impara. Questo libro, per la sua semplicità e l’efficacia narrativa che lo contraddistingue, può essere letto da chiunque. Può lasciare una parte di sé a lettori e lettrici di tutte le età, con la promessa di aprire le porte verso un patrimonio di storie che ancora oggi ispira milioni di persone. Questo piccolo romanzo è una grande scommessa, per me vinta.
Finalmente il mito di Persefone raccontato come si deve, dal punto di vista di lei, invece che da quelli di Ade o Demetra. Quando mai abbiamo letto una versione del mito in cui Persefone parlava, diceva la sua, interveniva in qualche modo? Sostanzialmente mai...Persefone è sempre - e solo - stata l'oggetto del contendere tra due dei che la reclamano per sè, in apparenza l'una come figlia obbediente e l'altro come moglie fedele, in realtà come possedimento, nulla più di un oggetto che deve appartenere a un dio a discapito dell'altro. Qui invece Persefone una voce ce l'ha eccome ed il mito diventa il racconto del suo passaggio dall'adolescenza come Core, la bambina figlia di Demetra, che aspira solo ad essere come la madre per compiacerla, all'età adulta come Persefone, una regina degli Inferi, giusta e compassionevole che, chissà, forse un giorno deciderà di diventare anche la compagna di Ade. *** Finally, we have a properly told myth of Persephone, told from her point of view, instead of from those of Hades or Demeter. When have we ever read a version of the myth in which Persephone spoke, spoke of her, intervened in some way? Basically never... Persephone has always - and only - been the object of the dispute between two gods who claim her for themselves, one apparently as an obedient daughter and the other as a faithful wife, in reality as a possession, nothing more than an object that must belong to one god at the expense of the other. Here, however, Persephone has a voice and how and the myth becomes the story of her passage from adolescence as Core, the child daughter of Demeter, who only aspires to be like her mother to please her, to adulthood as Persephone, a queen of the Underworld, just and compassionate who, who knows, maybe one day she will decide to become Hades' companion as well.
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera che Rizzoli ha portato nelle nostre librerie. Erano mesi, se non anni che mi lamentavo con le mie amiche del fatto che non esistesse nessun, e ripeto nessun, libro decente che parlasse del mito di Ade e Persefone. Negli ultimi anni uscivano retelling e fumetti in quantità ma nessuno di loro mi soddisfaceva e non perché fossero in chiave moderna (cosa che odio in libri sulla storia mitologica ma vabbè) o perché fossero in prima persona (perché sapete che se un'opera è bella, me ne frego) ma perché quasi tutti giocavano sul rendere il mito un cinquanta sfumature 2.0. Tant'è che allora un giorno dissi a una mia amica: sinceramente? Scriviamolo noi, magari ci azzecchiamo. Ed è quella stessa sera che torno a casa e mi ritrovo un pacco inaspettato dalla mia amata Rizzoli (il mio cuoricino fa boom ogni volta che leggo il nome della CE); apro il pacco e cosa ci trovo dentro? Questo libro! Di cui io non sapevo neppure l'esistenza! Neppure sapevo che dovesse uscire! Quindi lo sfoglio, leggo la trama e penso: oh, non me lo dire, ma davvero questo è fatto bene? Oh mio Dio! O in questi casi, oh mio Ade! E secondo voi chi poteva darmi una gioia? Solo Rizzoli, che ve lo dico a fare! Poi si chiedono perché sia la mia CE preferita. Ebbene, andiamo a parlare della trama, adesso, e capirete perché finalmente ho avuto una gioia per il mio mito del cuore. Sappiamo un po' tutti il mito generico di Ade e Persefone, no? Lui è il fratello di Zeus che comanda l'Oltretomba (ma non ha i capelli azzurri fiammeggianti), lei è figlia di Demetra, nonché sua nipote ma raga ai greci che frega! Ed è la Dèa della Natura che come Atena e Artemide dovrebbe restare casta per sempre... o almeno così vuole sua madre. Lei ha sempre creduto di desiderare a sua volta la vita che Demetra vuole per lei, sino a quando un giorno Ade non la vede nei campi ai piedi dell'Etna e decide che deve diventare sua. È così che quindi viene rapita e portata nell'Oltretomba dove inizia una convivenza inizialmente forzata col Dio ma che col tempo diventa qualcosa di più e neppure Demetra potrà opporsi quando Persefone si ciberà nel Regno dei Morti, restando legata ad esso per sei mesi l'anno.
" Tutto è complementare. Gli opposti non esistono, se non nella nostra mente. "
L'autore ci racconta la storia del mito, restando fedele al tutto e non riportandolo nella solita chiave moderna (grazie, Daniele, ti voglio bene, non è che mi scrivi anche altre storie? Tipo quella di Atena? Eris? Ares? Orfeo e Euridice? Sì? Grazie), dal punto di vista di Persefone. Per tutto il romanzo avremo un viaggio nell'animo della Dèa, dalla sua "infanzia" sino all'incontro con Ade che manderà a quel paese tutte le convinzioni che aveva sulle idee che sua madre, iperprotettiva, le inculcava. Un viaggio alla scoperta di sé stessa e del cosa è lei a volere prima di tutto, alla libertà che merita e che alla fine riesce ad ottenere solo per suo reale desiderio, senza che sia nessuno a dirle cosa sia giusto o meno o cosa deve diventare. Una nota di merito non va solo a Persefone che finalmente non viene descritta come una scema, ma anche al mio amato Ade che è emarginato e preso in giro dagli altri Dèi (maledetti) e nonostante si dimostri crudele e freddo, è al tempo stesso anche tanto sensibile. E parliamo delle Erinni che sono state gestite egregiamente? Insomma, e che altro devo aggiungere più. Un romanzo per ragazzi davvero bellissimo, che dà soddisfazione finalmente, a chi come me cercava da anni la storia di Ade e Persefone scritta come Dio comanda.
È da tempo che ho “IO SONO PERSEFONE” nella mia TBR, un po’ perché quello mitologico rientra tra i miei generi preferiti e poi perché sviluppa uno dei miti con cui ho meno dimestichezza, tranne che per le nozioni basilari. Ho apprezzato lo stile diretto (ma non superficiale) di Daniele Coluzzi, così come la sua intenzione di mantenersi il più fedele possibile alle fonti classiche, anche se mi hanno lasciato perplessa alcune sue interpretazioni a mio parere anacronistiche, perché improntate da una chiave di lettura troppo contemporanea, come ad esempio le predizioni e le riflessioni di stampo ambientalistico sulla tutela e la salvaguardia del pianeta. Mi è piaciuto invece il modo in cui l’autore ha esposto il percorso di crescita e formazione compiuto da Core per diventare Persefone e, ancor di più, l’evoluzione del rapporto tra Core e Ade, scevro di romanticherie ma comunque ricco di sentimenti, spesso “inconsapevoli”. Inoltre, mi ha stupito favorevolmente il fatto che il resoconto delle diverse parti degli Inferi sia stato un modo per presentare vari personaggi appartenenti ad altrettanti miti e sono stata soddisfatta di aver potuto approfondire argomenti che conoscevo poco o niente (primo fra tutti l’origine delle sirene o le figure delle Erinni).
Ho finito ora di leggere Io sono Persefone di Daniele Coluzzi e ci tenevo a parlarvene subito.
Ero molto curiosa di approfondire il mito di Ade e Persefone, adoro il retteling mitologico e non sono riuscita a resistere a questa nuova storia per ragazzi.
La narrazione da parte di Core, figlia di Demetra si compie in quattro parti. Inizia con la sua vita di figlia premurosa, tra amiche con cui divertirsi e i vari pretendenti che vengono ogni giorno rifiutati. Demetra spera che la sua unica figlia rimanga casta come Atena e per questo rifiuta sia Apollo che Ares. Non ascolta nemmeno la richiesta di Ade, anzi lo deride.
Passiamo poi al rapimento di Core e al dolore di affrontare per la prima volta da sola, il regno oscuro e freddo degli inferi. Ma scopriamo anche il carattere comprensivo e accomodante del Re dell'Oltretomba. Anche Core, ora diventata Persefone rimane piacevolmente sorpresa da Ade. Ma la sua rabbia per il rapimento subito e la preoccupazione per la madre disperata non le permette di dare neanche una possibilità a questo nuovo mondo.
Le mie parti preferite sono i dialoghi tra Ade e Persefone. Soprattutto questa riscoperta di alcuni personaggi come Orfeo e le Erinni mi hanno affascinata. La scrittura è scorrevole, soprattutto l'ultima parte, con lo scontro tra Demetra e Ade e la scelta di Persefone.
Avrei voluto che il rapporto tra i due sposi fosse approfondito di più ma essendo un libro per ragazzi lo trovo molto ben fatto. Soprattutto un apprezzamento particolare per la stupenda copertina e per le mappe all'interno.
Un libro assolutamente consigliato per chi ama i retteling, per chi vuole scoprire di più sui tanti personaggi mitologici.
Mi aspettavo di più. Ho sentito molti pareri entusiasti però non sono riuscita a ritrovare gli elementi che sono piaciuti così tanto. Il centro della storia è, ovviamente, Persefone e la sua crescita interiore che in teoria dovrebbe renderla consapevole del suo potere e di sé stessa. Il problema è che fino al penultimo capitolo Persefone rigetta gli Inferi, Ade e tutto quello che c'è compreso nel pacchetto, solo per avere poi un'illuminazione due pagine dopo. Il libro viene presentato come una riscrittura del mito ma, da sempre si sa che Persefone non ha mangiato consapevolmente il melograno, è quello il punto. È lei che, raggirata da Ade, è costretta a passare il tempo con lui. Ogni chicco vale un mese. E invece qui, Persefone, dopo aver praticamente messo su un esercito di anime manco fosse Aragorn con l'esercito dei morti, dopo qualche pagina decide lei stessa di mangiare il frutto e restare negli Inferi. Non mi è piaciuto, sarà un libro per ragazzi ma visto che si presenta come una riscrittura del mito trovo che l'origine del tempo in cui Persefone deve restare laggiù sia un dettaglio che non può essere veramente cambiato, è lì il cuore del tradimento. Rapita, trattenuta e ingannata. La decisione di far mangiare consapevolmente il frutto a Persefone forse è visto come culmine della sua crescita, ma così viene a mancare un elemento essenziale del mito originale. E poi, piccolo appunto, visto che viene detto che Persefone affonda i denti nel frutto, trovo abbastanza improbabile che riesca a beccare solo 6 chicchi, realisticamente dovrebbe averne mangiati molti di più.
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Da sempre la mitologia greca mi affascina ed emoziona, e fra tutte le storie, quella di Ade e Persefone è tra le mie preferite. Non mi vergogno a romanticizzare il mito, che per quanto parli di un amore tossico è perfettamente in linea con tutti gli altri, ma se anche avrei preferito più spazio per Ade e la sua sofferenza ho davvero apprezzato la scelta dell'autore di soffermarsi sulla crescita di Persefone sia come donna che come Dea. Bellissimi poi gli intrecci con gli altri miti e gli altri personaggi ❤️🩹
La storia di Ade e Persefone è un mito che fin da quando si studia conquista particolarmente, sarà per il contrasto vita/morte, per le oscure ambientazioni dell’Oltretomba o per gli opposti che rappresentano i due protagonisti. L’autore Daniele Coluzzi, nel suo romanzo, racconta la storia dal punto di vista di Persefone rimanendo fedele al mito.
Il lettore si sente subito coinvolto dalla dolce Core, la quale vive sotto una campana di vetro per le eccessive premure di sua madre. Core sa qual è il suo destino, glielo ripete sempre Demetra: regnare sulla natura e non conoscere mai l’amore, rimanendo sempre casta. Le cose cambiano quando Ade, la divinità che viene derisa e allontanata da tutti, rapisce Core portandola nel suo regno.
Coluzzi non fa una rivisitazione moderna del mito, ma lo racconta in modo introspettivo e con uno stile scorrevole, capace di rendere vivide le ambientazioni e le atmosfere.
Persefone fa un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stessa, parte da “bambina” che crede di conoscere il mondo, e sarà proprio la sua sensibilità e il suo buon cuore a guidarla in un percorso tortuoso per arrivare a una sua consapevolezza e alla libertà di decidere da sola la sua vita.
Ho adorato anche la rappresentazione del re dell’Oltretomba, la divinità emarginata da tutti perché sovrano di un regno non considerato degno dagli altri dei. Ade appare crudele, egoista, ma anche sensibile e ben consapevole del suo ruolo e del destino degli umani, ed è proprio quello che vuole insegnare a Core.
La maggior parte del romanzo è ambientato nell’Oltretomba e nel libro vi è presente anche una cartina dove il lettore può orientarsi nei vari spostamenti dei personaggi.
Ma a parte questo, la vera star del romanzo è Tisifone, una delle tre Erinni. L’autore descrive queste figure grottesche, ma anche enigmatiche, e ho adorato la frizzante e sensibile Tisifone che prova fin da subito a instaurare un rapporto di complicità con Persefone, insomma vorrei essere la sua migliore amica!
Un vero e proprio romanzo di formazione adatto per i ragazzi, ma anche per quelli, come me, che portano nel cuore la bellezza di questo mito e hanno voglia di riviverlo attraverso gli occhi della dolce Persefone.
La trama scorre fluida, trasmettendo il potente messaggio che la trasformazione è possibile e che superare la zona di comfort è essenziale. Consiglio vivamente questa lettura, poiché offre una prospettiva che ispira e invita alla riflessione sulla possibilità di cambiamento nella nostra vita."
Mi è piaciuto veramente molto. Si parla di Persefone prima, durante e dopo la prigionia da parte di Ade. Non c'è romance perché il fulcro è proprio la figura di Core: una figlia amata sopra ogni cosa da una madre estremamente protettiva; amica; divinità agraria e, infine Regina dell'Oltretomba. È un libro che racconta la forza del mito, di libertà, responsabilità, crescita, sensibilità, autodeterminazione. Insomma se cercate un libro scorrevole, ipnotico e ben scritto, ve lo consiglio.
Per me, un grande NO. Amo i miti greci ed in particolare quello di Ade e Persefone, di cui ho letto tutti i retellings resi disponibili negli ultimi anni. Questo è quello che tra tutti mi è piaciuto di meno. Anzi, non mi è piaciuto proprio.
La mancanza totale di romanticismo (comunque una scelta) è la minore delle mancanze in questo romanzo. I personaggi sono di un’immaturità quasi fastidiosa, e se la cosa si limitasse al personaggio di Persefone potrei anche trovarvi una logica, ma purtroppo lo sono tutti. Oltre ad essere infantili sono anche piattissimi: Ade, che pure è il monolite portante del mito, e dovrebbe incarnare tra le altre cose la profondità di ciò che non si conosce, ha per conto suo una profondità psicologica inesistente: scontento della sua condizione, a tratti sembra sottovalutare o addirittura ignorare l’importanza del suo stesso ruolo e del suo regno nell’ordine naturale delle cose. Persefone, che come dicevo potrebbe anche essere giustificatamente immatura per sua stessa natura al principio della storia, non si evolve minimamente, oltre ad essere quasi insopportabile, ottusa e presuntuosa (a tratti al limite della maleducazione), per nulla rispettosa ma neanche conscia delle forze e delle leggi divine (intese come regolatrici del mondo e della naturalità di vita e morte) con le quali si trova a fare i conti, e che anzi vuole sovvertire per pura motivazione egoistica (e glielo fanno notare tutti, ma proprio tutti... Ma lei niente, perché è stupendamente de coccio). Abbiamo poi una carrellata infinita di personaggi secondari, anime di defunti, anche loro con nessuno spessore, che compaiono solo per narrare tutta una serie di miti e dettagli della cultura greca che sembrano avere unicamente uno scopo didattico e nessuna vera incidenza sulla trama. Il finale: un'insensatezza che ha come unica spinta la necessità di riallinearsi alla conclusione del mito.
Cosa mi è piaciuto: la copertina. È veramente splendida.
In conclusione: ci sono retellings migliori di questo mito, e più di uno.
Meticolosa la ricerca delle fonti classiche, alcune licenze ma mai forzate, in linea col mito. La voce di Persefone diventa la nostra nel raccontare una storia di rapimento, rivalsa e crescita.
Da leggere. Nelle notti di primavera, nelle sere d’estate, all’ombra dell’Etna o in un campo di asfodeli.
mi dispiace doverlo dire ma questo romanzo ha deluso le alte aspettative che avevo. l’idea di base è molto carina, dato che la storia a differenza di altri retelling non è incentrata sulla storia d’amore tra Ade e Persefone ma piuttosto sulla crescita personale di quest’ultima che passa da bambina a regina degli inferi. a mio parere però, il problema è che spesso la protagonista risulta infantile e piagnucolona, in certi momenti sono arrivata a non sopportarla. così come in un verso ha detto lo stesso Ade, per praticamente tutto il libro mi ha dato l’impressione di essere solo “una ragazzina che gioca a fare l’adulta” anzi, spesso ho apprezzato più Tisifone che Core stessa. per di più mi sarebbe piaciuto che fosse più approfondito il personaggio di Ade che di per se non mi è dispiaciuto. di base quindi direi che questo romanzo è adatto se si cerca una lettura leggera, da finire così in una notte, così come io stessa ho fatto
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È stata una lettura molto piacevole, nonostante la trama potesse svilupparsi in maniera molto più approfondita. Mi è piaciuto il percorso di crescita di Persefone che cerca di farsi strada alla ricerca del suo ruolo e della sua identità preda delle decisioni delle altre divinità. Ho apprezzato molto la sua sensibilità ed empatia nei confronti delle anime degli umani e delle loro sofferenze...però in un terreno fertile come il mito mi sarei spinta oltre.
Ps. Un limone tra Ade e Persefone lo avrei apprezzato 😂
Non sono un'esperta di mitologia greca, le mie conoscenze si fermano a Omero e al film Hercules (sì, quello della Disney). Perciò non so dire se questo sia un buon retelling del mito di Ade e Persefone. Posso però affermare che ho molto apprezzato lo stile e la storia narrata da Coluzzi, che ho trovato davvero dolce e leggera.
Seguiamo le avventure di Core (alias Persefone), che, prima sulla Terra e poi nell'Oltretomba, si destreggia tra l'innocenza della bambina che è stata e la donna, e sposa, che potrebbe diventare. Demetra le ha sempre imposto cosa potesse o non potesse fare e, con il rapimento da parte di Ade, le è stata tolta anche la poca libertà che le restava. Ed è proprio quando perde tutto che si ritrova davanti alla scelta più importante: restare prigioniera del volere altrui o prendere finalmente in mano il proprio destino.
Il romance è inesistente (non è l'ennesima trovata commerciale che spaccia per mito un'evidente sindrome di Stoccolma), così come, purtroppo, lo è quasi anche Ade. Sarebbe stato interessante approfondire il suo personaggio, la sua solitudine o, più banalmente, il rapporto che si sviluppa con Persefone. I loro scambi, invece, sono ridotti a pochissimi capitoli, peccato.
Una lettura davvero piacevole che mi ha fatto scoprire un autore che non conoscevo. Bello.
L'autore ripercorre il mito di Persefone e la sua discesa agli Inferi come sposa di Ade. Lei, Core, figlia di Zeus e Demetra, Dea della Terra vive la sua adolescenza alle pendici dell' Etna, insieme alle sue amiche. Nulla sembra turbarla, finché Ade la rapisce, la vuole prendere in moglie e trasformarla in Persefone, Dea degli inferi. Le Erinni la accompagnano in questo tremendo viaggio verso l' oscurità. Il romanzo, seppur breve, in certi punti mi è risultato noioso, poco avvincente e piuttosto banale, sia nei dialoghi sia nei soliloqui. Spesso infatti Core riflette interiormente sul suo passato, sul legame con la madre e sulla "condanna" subita. I pensieri però mi appaiono piuttosto semplicistici e poco profondi. L'idea del retelling carina ma la realizzazione meno. Ho letto retelling di gran lunga superiori a questo.
Questo libro è stato per me un continuo alti e bassi. Ci sono state alcune parti del libro che mi hanno affascinata e non poco , accresceva sempre di più in me l'interesse (anche perchè è la prima storia che leggo dedicata a Persefone) soprattutto mi è piaciuta anche la crescita del personaggio di Core/Persefone. Alcune parti (poche) mi sono parse invece molto statiche... soprattutto perchè mi appariva ferma nello stesso punto la storia. Si tratta di un libro però secondo me davvero interessante, soprattutto per chi è appassionato di mitologia.
Meraviglioso, un libro che ti prende e ti trasporta in un mondo lontano, alla scoperta del mito ma in maniera diversa. Per la prima volta si sentono le parole della piccola Core che finalmente capisce di non poter essere figlia per sempre o sposa per l'eternità... Core sceglie di essere Persefone ma non perché è la sposa di Ade ma per prendersi cura di quei luoghi tristi che solo lei può far fiorire... Ha scelto di essere una regina protettrice e giusta,ha scelto per se stessa ciò che realmente voleva: occuparsi degli umani... Creature fragili e travagliate, che uccidono figli, padri e portano il male sulla terra ma che sanno anche vivere una vita dignitosa e giusta. Uomini che diventano eroi della storia che sono destinati ai campi Elisi, altri che come Orfeo scendono agli inferi per riportare indietro il loro amore perduto, strappato alla vita troppo presto... Altri ancora che ingannano gli dei e si prendono gioco di loro e che saranno condannati a soffrire per l'eternità nel Tartaro... Core incontrerà numerosi personaggi agli Inferi e finalmente capirà che quei luoghi tanto temuti e trascurati hanno bisogno di qualcuno che se ne occupi, che si prenda cura delle anime perdute degli uomini e che si occupi di Ade... Core diventerà Persefone e beh spero che il mito lo consociate, in caso contrario leggete IO SONO PERSEFONE :) Questo libro mi ha dato tanto; conosco l'autore attraverso YouTube e grazie a lui ho studiato in maniera più approfondita autori italiani e latini, miti e leggende che hanno contribuito ad aumentare la mia passione per la letteratura. Non so ancora dove mi iscriverò all'università (mi sono appena diplomata) anche se ho alcune idee che mi frullano per la mente... ma ogni volta che qualcuno insisterà nel farmi intraprendere un percorso in base alle opportunità lavorative e a giudicare le mie scelte io, farò come Core, sceglierò la strada giusta da intraprendere indipendentemente dal pensiero altrui. Grazie Daniele per questo meraviglioso viaggio!
Lettura molto bella, per chi come me ama i miti greci/latini, apprezzerà tantissimo i richiamo a tutti i diversi miti nel corso del romanzo. È stata una bella avventura.
la storia di Persefone e del suo rapimento raccontata in prima persona. Fidatevi se vi dico che non è la solita storia letta e riletta ma ci troviamo davanti ad una lettura semplice, scorrevole ma che è riuscita ad ammaliarmi sin dalle prime pagine. L’autore ci fa rivivere il suo mito prima, durante e dopo il suo rapimento permettendoci di vedere la sua evoluzione da ragazzina a donna! All’inizio la conosciamo come Core, giovane dea della natura e della vita, una ragazza estremamente ingenua, capricciosa e viziata protetta in modo compulsivo dalla madre. Demetra infatti ha deciso per lei la castità a vita, impedendo così che possa allontanarsi da lei! Il fato però ha in serbo per lei ben altro e dopo aver rifiutato una sfilza i pretendenti, convinta a non innamorarsi di nessuno, si ritrova invece catapultata nell’Oltretomba assieme ad Ade, il dio dei morti. Un mondo totalmente diverso da quello a cui è abituata ma che pian piano inizierà ad apprezzare ed è qui che ha inizio il suo percorso per diventare Persefone! . Ho amato questa lettura, dall’inizio alla fine e non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto. L’autore è riuscito a raccontarci il mito con gli occhi di Persefone in modo semplice ma allo stesso tempo profondo ed emozionante. Ho provato gioia, rabbia e tristezza. Ho percepito perfettamente la sua solitudine e il suo sentirsi inadeguata e incompleta. Persefone è alla ricerca di se stessa e del suo posto nel mondo e questo suo percorso lo vivremo assieme a lei, fianco a fianco. Mi è piaciuta così tanto questa lettura che mi è dispiaciuto terminarla, avrei voluto continuare a leggere di lei e di Ade e dell’evoluzione del loro rapporto che qui è ancora molto acerbo. Rispetto a “la canzone di Achille “ e “Circe” questo è adatto anche ad un pubblico più giovane ma non per questo va messo in secondo piano, anzi. Se amate i libri ispirati alla mitologia, dovete assolutamente leggerlo!!!!
Si tratta di uno dei tanti retelling dei miti classici che ho letto nell'ultimo anno e tra tutti quelli che mi sono passati fra le mani questo è stato sicuramente il più "infantile", ma non in senso negativo. Si tratta decisamente di un libro per ragazzi, visto che la storia di Persefone viene sì raccontata seguendo il mito ma non si concentra troppo sulla parte più cruda, il rapimento della figlia di Demetra da parte di Ade, quanto più sulla crescita personale di Core e del suo diventare Persefone. L'autore tratta temi come l'indipendenza, il rapporto con i genitori, le difficoltà della crescita e lo fa in maniera ottima, semplicemente mi ero avvicinato al libro con altre premesse, ovverk pensando che fosse un romanzo più per adulti, viste anche diverse recensioni. Oltre a ciò, il finale mi è sembrato eccessivamente veloce e le motivazioni della protagonista del suo gesto finale non sono molto comprensibili, su questo punto sicuramente l'autore poteva lavorarci di più. Resta comunque una lettura molto scorrevole e perfetta per le giovani generazioni ed auguro all'autore di continuare a pubblicare i suoi lavori, magari anche per lettori più adulti, visto che in alcuni punti ho trovato la sua scrittura molto poetica e penso che si sarebbe sposata perfettamente con una rilettura più matura del mito.
Un romanzo con una scrittura dolce e sensibile che ti immerge nei pensieri, nelle paure e nei desideri di Kore, figlia di Demetra e moglie di Ade. Ho apprezzato tantissimo che il libro non si focalizzasse solo sul rapporto con Ade, cosa tipica dei retelling di oggi, ma che si concentrasse su di lei, che purtroppo è sempre e solo associata al suo rapimento ed essere figlia e moglie di. Con questo romanzo, Kore riesce ad emanciparsi e traspare tutta forza di una giovane donna che nonostante sia solo frutto di fantasia, reincarna i principi delle donne di oggi.
Come detto in precedenza, fa il suo. Un po' troppo didascalico e superficiale, nel mentre Pers trova il suo destino nell'Oltretomba, si apre una sfilata di miti inerenti "i complementari di vita e morte" non mancano infatti anche Orfeo e Euridice. Questo però, almeno per me, ha tolto storyline fondamentale per studiarsi a pieno l'unione e il rapporto tra Ade e Pers.
E poi devo dirlo I've lost it quando si scopre che il Dio invero è stato soggiogato da Eros giustificando il rapimento di Core. Too easy iyam.
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