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Canone inverso

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Il "canone inverso" è nel linguaggio tecnico musicale, una forma di fuga molto più complessa, perché non è basata sulla ripetizione dello stesso tema. A Vienna per la stagione concertistica, il narratore della storia incontra un suonatore ambulante in una taverna di Grinzing. Un po' per scherzo, un po' per scherno, gli chiede un pezzo difficilissimo: una ciaccona di Bach. L'ambulante la esegue alla perfezione, stende il cappello e riceve una ricca mancia dallo stupito ascoltatore. Il giorno dopo lo scrittore incontra di nuovo il singolare musicista che gli rivolge una domanda: ha mai raccontato una storia ambientata nel mondo della musica? Lui ne conosce una forte e misteriosa: una storia terribile. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? Maurensig costruisce un'avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia di questo secolo.

172 pages, Hardcover

First published January 1, 1996

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1024 people want to read

About the author

Paolo Maurensig

25 books144 followers
Paolo Maurensig (Gorizia, 1943-Udine, 2021) è stato uno scrittore italiano.
Approdato alla scrittura dopo aver fatto l'agente di commercio, il successo letterario è arrivato nel 1993 con La variante di Lüneburg, che narra di una partita fra due maestri di scacchi che si prolunga idealmente attraverso gli eventi storici della seconda guerra mondiale, con il colpo di scena finale che rivelerà la vera natura dei giocatori.
Il secondo romanzo, Canone inverso del 1996, è invece incentrato sulla musica, in una cornice mitteleuropea

Paolo Maurensig, wa an Italian novelist, best known for the book Canone Inverso.
Before becoming a novelist, Maurensig worked in a variety of occupations, including as a restorer of antique musical instruments. His first book, The Luneburg Variation, was published after he had turned 50. His second book, Canone Inverso, achieved international fame. As of the mid-1990s, Maurensig lives in Udine, Italy. He plays the baroque flute, viola de gamba, and the cello.

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Community Reviews

5 stars
615 (26%)
4 stars
945 (40%)
3 stars
597 (25%)
2 stars
160 (6%)
1 star
21 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 170 reviews
Profile Image for Jim Fonseca.
1,163 reviews8,490 followers
November 2, 2022
[Revised, pictures added 11/1/22]

A unique violin serves as the set piece around which the author builds a friendship between two young men. Both are brilliant musicians, but one young man has it all and the other has nothing. I say this not just in the sense that one is from a wealthy aristocratic family and lives in a mansion, but also in the sense that the rich boy even has a family. The poor kid never knew his father and lost his mother at a young age. All he has is a distant stepfather.

description

The plot evolves with a mystery about the ownership of the special violin with some interesting twists and turns. The strict discipline and deliberate anti-social atmosphere of the music school in Austria these young men attended for four years reminds me of an internment camp.

It’s also a book about obsession with music; the all-consuming dedication to music that is necessary to become a classical musician at a professional level. The musical metaphors, such as learning to play music this well is like learning to control your heartbeat, are things only a musician could truly understand. Several times I thought of the old adage about genius and insanity.

I thought that surely the author is a musician, although on the web I can only find that he plays the cello, viola and flute, not that he’s a professional. Of his many occupations he worked restoring musical instruments.

Although the author is Italian and the novel is translated from Italian, the book is set in Austria and Hungary in the 1930s. I’ve seen several interpretations of the title (‘reverse fee’) and I’ll throw out my own interpretation that I think fits: ‘Downward Spiral.’

description

The author (1943-2021) wrote a dozen books, only half translated into English. His most-read book in English appears to be The Luneburg Variation. Canone Inverso was made into a film in 2000.
Although the film was an Italian production, it was set in Prague and filmed in English using European actors.

Top photo from ebay.com
The author from Goodreads
Profile Image for Malacorda.
598 reviews289 followers
August 2, 2017
Ottima lettura, scorrevole e per nulla scontata. Non è poi così facile trovare delle buone storie di musica e musicisti.
Profile Image for Maria Beltrami.
Author 52 books73 followers
April 25, 2016
Riletto dopo molti anni, in poche ore (non c'è di che stupirsi, visto che sono reduce dalla complessa esperienza di Underworld di DeLillo), il giudizio è passato da 5 a 4 stelline (anche se forse il giudizio risente dell'immenso libro che lo ha preceduto).
Si tratta comunque di un libro gradevolissimo, un'esperienza ai confini della realtà con la musica come protagonista, accompagnata da quel profumo luciferino che da sempre le si accosta.
Profile Image for Federica.
13 reviews10 followers
October 28, 2020
Il punto centrale di questo breve romanzo è un violino, di cui ripercorriamo a ritroso la storia a partire dall’ultimo proprietario che l’ha comprato ad un’asta. La struttura narrativa è quella del racconto nel racconto. Le voci narranti, infatti, sono tre: il neoproprietario dello strumento, un misterioso scrittore che gli fa visita e un violinista di eccezionale talento.
Si tratta di un romanzo che parla dell’amore incondizionato (e talvolta tossico) per la musica e nello stesso titolo l’autore vuole dare un indizio di quello che i suoi lettori andranno a trovare: l’armonia, la contrapposizione e la discordanza (il canone inverso) tra due personaggi, legati proprio dalla loro dedizione alla musica.
Il finale stupisce e coglie di sorpresa. Proprio come nel suo primo romanzo, La variante di Lüneburg, Maurensig intesse una trama magistralmente complessa, per poi svelarne il mistero solo nelle ultime pagine.
Profile Image for Chequers.
597 reviews35 followers
January 31, 2022
Questo e' il secondo libro della mia vita per cui vado in rete a cercare l'interpretazione del finale ( io sinceramente avevo capito un finale addirittura piu' contorto).
Ma nonostante tutto, Maurensig lo trovo sempre affascinante, le sue storie sempre intriganti e la sua scrittura ricca e scorrevole.
Consigliatissimo
Profile Image for Arwen56.
1,218 reviews336 followers
March 15, 2015
Mi soffermo oggi su questo romanzo, letto nel 1996, perchè ho visto solo ieri il film che ne è stato tratto. A modo loro, mi sono piaciuti entrambi, benchè siano molti diversi, a parte alcuni aspetti.

Entrambi sono, a mio modesto avviso, opere eleganti. Linguaggio accuratissimo quello del libro, fotografia notevole quella del film. Si somigliano, senza mai coincidere, le due storie.

Maurensig, infatti, sceglie la strada del "suggerito", ossia indica al lettore quale potrebbe essere la verità, senza tuttavia mai affermarla. Ricky Tognazzi, il regista, preferisce un piano più reale e più "umano", se mi passate il termine, nel senso che tutto ciò che nel romanzo sfuma nell'indeterminatezza oppure è volutamente lasciato in sospeso viene da lui ricomposto in un ordine più razionale. Le "sfocature" del testo originale, l'impersonalità di alcuni passaggi, l'indagine psicologica sempre presente, ma mai veramente compiuta, si concreta nell'interpretazione più "terra terra", ma non per questo meno godibile, della pellicola.

Sotto certi punti di vista, è forse più facile amare i personaggi del film che non quelli del libro, sebbene, indubbiamente, il secondo abbia un fascino superiore, anche se, sotto sotto, un tantinello artificioso.
214 reviews23 followers
October 18, 2018
Avevo già letto qualcosetta di Maurensig, La variante di Lunenburg (che ho apprezzato), La teoria delle ombre (che ho apprezzato un po' meno), L'ombra e la meridiana(che non ho apprezzato affatto). Canone inverso mi incuriosiva perché parla di musica, di strumenti musicali e perché è uno dei suoi lavori di maggior successo, grazie anche alla trasposizione cinematografica di Ricky Tognazzi. 
Il romanzo non mi è dispiaciuto, si legge velocemente e riesce a tratti a suscitare interesse e curiosità. Il plot è (tutto sommato) semplice ma la prosa ha un tono vagamente ricercato e misterioso, la struttura del racconto nel racconto aggiunge fumosità a tutto, il finale a sorpresa consumato in un veloce epilogo è meno efficace di quanto vorrebbe nel cambiare le carte in tavola e spiazzare il lettore. Maurensig risente evidentemente della scuola della grande letteratura mitteleuropea (penso a Walser, Werfel, Zweig...) della quale riesce ad imitare qualche stilema senza però (a mio vedere) raggiungere risultati paragonabili, con il pregio però di tramandare al pubblico italiano contemporaneo un "genere" troppo spesso dimenticato. 
In definitiva un romanzo gradevole consigliato agli amanti delle atmosfere sospese e della liuteria .
Voto: 6,5
Profile Image for Ilaria Latini.
4 reviews7 followers
June 18, 2018
Il canone è una struttura musicale usata spesso nell'ambito della polifonia. Può essere realizzato da due o più parti vocali o strumentali e consiste nel far iniziare una melodia da una sola parte e di farla seguire, dopo un dato intervallo temporale, da una diversa parte che imita il disegno proposto dalla parte che ha iniziato. Nel canone inverso, o per moto contrario, la parte che risponde de alla prima propone gli intervalli di questa in direzione inversa.
È un po' come ascoltare le due lati di una stessa melodia contemporaneamente, come vedere due parti complementari di un intero.
Questo libro parla di un violino e della dipendenza quasi malata del suo proprietario nei confronti della musica. Parla di amicizia, di rivalità e di gelosia; ma, cosa più importante, mostra quanto può essere torbida ed imperscrutabile la profondità della mente umana.
Con una struttura narrativa complessa che vede tre diversi narratori in tre periodi storici diversi, Maurensig riesce, in sole 150 pagine, a creare una storia articolata e perfetta sotto ogni aspetto, e lo fa con uno stile elegante e mai eccessivo che ben si adatta all'ambientazione della Vienna di inizio Novecento.
A differenza del film ("Canone Inverso - Making Love" di Ricky Tognazzi, uscito nel 2000), non troverete nessun reale riferimento ad un canone inverso nel libro, perché è il libro stesso ad essere un canone inverso.
Profile Image for Kikiland.
52 reviews5 followers
October 30, 2018
Јас сеуште не можам да се изначудам како оваа книга има рејтинг 3,81 во моментов..... Мислам ако споредиме со денешнава белетристика која има многу над овој рејтинг .... не ми се ни зборува навистина ...како и да е .... За мене ова е маестрално парче уметност ...и ЈАС УЖИВАВ МАКСИМАЛНО <3
Profile Image for Marina.
104 reviews28 followers
June 24, 2015
One of the best books I have ever read. And I have read many books...
Profile Image for Francyy.
677 reviews72 followers
July 11, 2017
La quarta stella perché nel gruppo di lettura che frequento questo libro ha fatto molto discutere, pertanto un libro che fa discutere e che comunque è ben scritto e ha un contenuto originale merita secondo me una stella in più. La storia è interessante, anche se non è facile collocarla nel mondo reale. Personalmente non amo le storie che hanno una componente trascendentale, specialmente quando rende poco chiara la trama (anche se forse è fatta ad hoc).
Bella la storia del violino e la trama "musicale"
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for James Henderson.
2,224 reviews159 followers
February 21, 2021

". . . my mind had become accustomed to severity, to discipline, to the pursuit of perfection. I suddenly felt as if I were a stranger among all those noisy people who had nothing to do with music, talked about everything but, and were concerned with things I didn't understand."(p 91)


An antique violin is the heart of Paolo Maurensig's exploration of art and the artist. The question is: who is the greater artist? The one who owns his art or the one who is owned by it? Structured almost like The Rime of the Ancient Mariner the buyer of the violin is accosted by a stranger who relays the history of the instrument, the rivalry between budding artists Kuno and Jeno at a horrific music academy, and the playing out of their lives against the backdrop of the Nazi occupation of Europe. Deeply layered, full of symbols and themes, this is almost a perfect novella. In fact that is one of the themes of the book:

"Perfection, you see, is related to infinity, but infinity is not the only infinitely big. It is also the infinitely small. Perfection can suggest the idea of forward movement, but also the idea of coming to a halt. The search for perfection proceeds with a pace that becomes infinitely slower. It is a continuous progression that nevertheless gradually reduces itself as it approaches its goal."(p 37)

The main character, a Hungarian peasant boy named Jeno, is haunted both by his obsession to achieve perfection in playing the violin and his obsession for Sophie, a violinist and music teacher. While still a young boy he is sent to study at a serious music academy where he meets and becomes friends with another young boy, and Aristocratic Austrian boy named Kuno. He at first seems to be Jeno's doppelganger, but we soon find that he is filled with contrasts to Jeno that complement him. They are linked by the violin.

The beauty of the prose is like music and its structure mimics that of a work of music. Reminiscent of the short fiction of Sandor Marai or Isak Dinesen this novella is exceptionally poignant and affecting on many levels. Most importantly, it questions the reality of the very lives that we live - are they merely a dream? Reading books like this makes the question one that could lead to obsession.
Profile Image for Alessandra Angelini.
Author 4 books112 followers
March 21, 2017
Finalmente ho recuperato questo libro che aspettava da troppo tempo. E' stato bello ritrovare le atmosfere viennesi e la passione per la musica tra le pagine di un libro. Avrei voluto sapere di più ma forse è proprio questa la magia di un libro, lasciare il lettore con la 'fame' di sapere.
Profile Image for Ragazzi Giulia.
94 reviews2 followers
May 1, 2023
Primo romanzo che leggo di Maurensig. Molto scorrevole, trama ben architettata. Molto interessante il contorno storico e musicale.
Author 12 books22 followers
May 5, 2021
Quando avevo, credo, quindici anni, io e mia cugina acquistammo due videocassette, ma finì che lei si innamorò del film che avevo comprato io, "Cruel intentions", e io di quello che aveva comprato lei, "Canone inverso". 

Ho sempre avuto un bellissimo ricordo di Canone inverso. Non per la storia d'amore con Sophie, dico il vero. Già all'epoca, quel che trovai davvero potente fu il rapporto tra Kuno e Jenő, un rapporto dalle infinite sfumature, che comincia come amicizia ma si rivela ricco di sottopieghe e meandri non sempre chiari, non sempre positivi. Erano loro, per me, il vero fulcro della storia, e ne ho avuto la conferma leggendo molti anni dopo il libro al quale la pellicola è stata ispirata.

Nel film molto spazio è dato a Sophie e alla storia d'amore con Jenő che, nel romanzo, non viene mai a esistere. Il solo incontro che hanno, quando Jenő è appena tredicenne, sarà anche l'unico, salvo rivederla anni dopo durante un concerto senza però riuscire a parlarle. Al centro del romanzo c'è, invece, proprio il rapporto con Kuno, che del resto dà il nome all'opera. 

Senza che me ne avvedessi, ciò che aveva trovato il suo supremo compimento nella folgorazione iniziale, aveva già cominciato da tempo la sua corsa retrograda, il suo conto alla rovescia, o, se vogliamo usare un termine musicale: il suo canone inverso.


È lì che si annida tutto, la forza motrice e distruttrice al tempo stesso dei personaggi e delle vicende che li riguardano. Non vedevo l'ora di addentrarmi in questa relazione complessa che, per anni, ha animato la mia fantasia e mi è rimasta impressa proprio per quella mescolanza di amore, rivalità, odio e bisogno reciproco che si viene a creare tra i personaggi.

Ma il libro non è stato come mi aspettavo.

Precisiamo: la scrittura di Maurensig è bella, fluida, non annoiano neanche le descrizioni, e i soli passaggi forse troppo trascinati sono i discorsi sull'immortalità intavolati dai personaggi. Tuttavia, buona parte del romanzo – non so se per scelta voluta o perché è il racconto di un personaggio, e quindi tende a "riassumere" come farebbe una persona vera – pecca moltissimo nel raccontare senza mostrare: la famiglia, gli anni al collegio, lo stesso rapporto fra Kuno e Jenö sono narrati ma quasi per nulla mostrati, salvo qualche aneddoto esemplificativo. Per il resto, bisogna affidarsi alla voce narrante, che sfuma nell'inattendibilità e che, alla fine del romanzo, si rivela una inattendibilità doppia, non solo per la parzialità del narratore ma per il fatto che sia anche un narratore schizofrenico. 

Questo ha ridotto enormemente quel che speravo di vedere. E, per quel che ho potuto, il rapporto fra Kuno e Jenö è diverso rispetto alla pellicola ma di certo più fedele al titolo del romanzo: un canone inverso, una sequenza per cui il rapporto fra i ragazzi è un crescendo fino al culmine per poi ridiscendere in modo speculare, una sorta di curva gaussiana (è la prima immagine che, da psicologo, mi è venuta in mente. Decisamente meno poetica di un canone inverso). In effetti, nel romanzo c'è questo crescendo e poi la caduta, che nel film appare più una battuta d'arresto salvo, in qualche modo, ritrovarsi – seppure per un attimo – verso la conclusione. Qui il rapporto sembra più interrotto dagli avvenimenti storici e brutali dell'epoca, una forza maggiore che impedisce ai due di riunirsi come erano sul punto di fare, mentre nel romanzo, al contrario, la rottura non è una causa esterna, ma interna. Il rapporto si incrina giorno dopo giorno nei piccoli scontri, negli sgarbi, nella conoscenza sempre più profonda dell'altro che ci delude, che ci inquieta, che ci ferisce; una situazione, credo, ben più comune e umana, quella in cui tutti incorriamo forse troppo spesso: l'incastrarsi con qualcuno fino a entrare in simbiosi, o almeno crederlo, per poi conoscersi meglio, intravedere i lati oscuri, scontrarsi, deludersi. Separarsi.

Per mantenere intatta un'amicizia siamo disposti a fare di tutto. Sorprendiamo l'amico nell'atto più sconveniente, ma il nostro giudizio si appanna, la nostra indulgenza ci benda gli occhi, e l'amicizia ne esce intatta, e anzi si accresce, come se ad alimentarla valessero, dell'amico, più i difetti che i pregi. Che cos'è l'amicizia, in fondo, se non una vicendevole, tacita assoluzione protratta nel tempo?


Se da una parte ho amato la scrittura di Maurensig, la trama complessa e sfaccettata, i personaggi sapientemente costruiti, l'immagine perfetta del canone inverso nella quale tutti possiamo ritrovare noi stessi e il rapporto con l'altro, avrei tuttavia voluto vivere di più la relazione fra Kuno e Jenö, vederla di più e meglio, che fosse sviscerata, scomposta, ricostruita. 
Canone Inverso resta, comunque, un titolo da leggere perché riflette, per tanti aspetti, alcune tappe della nostra vita, delle relazioni, di ambienti entro cui viviamo per anni e delle persone che li popolano, che a volte sono amici ma più spesso nemici, come gli insegnanti del collegio di cui Maurensig fa un notevole ritratto. Un ritratto che, nella mia vita, avrei potuto estendere a molte persone e innumerevoli contesti. 

E poiché erano i piccoli dèi della mediocrità, il loro compito era quello di rallentare, di scoraggiare, di non farsi raggiungere né superare. Dovevano indicarti la strada sbagliata, dovevano porsi come pietre d'inciampo sul tuo cammino. Dovevano inculcarti una sola verità: che alla perfezione ti puoi soltanto avvicinare, ma che non ti sarà mai dato raggiungerla.


Un'ultima considerazione, sempre a paragone col film e che non può prescindere l'anticipazione del finale: la pellicola, per come reinterpreta e mette in scena la storia, mi ha sempre fatto pensare che, alla fine, Kuno assumesse l'identità di Jenő per amore. Per tenerlo vivo, con sé e in sé, per salvarlo dal destino toccatogli, perché appunto il loro rapporto viene interrotto dagli eventi laddove sembrasse sul punto di ricucirsi; nel romanzo, invece, il rapporto è declinato per conto proprio, Kuno sa essere perfino crudele, e non sembra voler mai ricucire quel rapporto ormai nella fase di discesa del loro canone inverso. L'assunzione dell'identità di Jenő, in questo contesto, sembra più quella dovuta a un sentimento di invidia, soprattutto per il suo talento (il tentativo di riavere il violino, le piccole umiliazioni, la rabbia di fronte all'esecuzione perfetta di un pezzo che a lui non riusciva), e questo, almeno per me, ha svilito grandemente la loro storia.

Ma dovevo leggerlo, questo libro. E lo ringrazio perché contiene infinite verità e, soprattutto, dimostra quanto i rapporti a "canone inverso", con culmini e discese, possano essere importanti, quanto possano darci e segnare la nostra vita. Io lo sapevo già, ma trovarlo scritto è stato come una carezza, ed è questo che ha compensato grandemente le altre mancanze del romanzo – a parte, naturalmente, la relazione "in ascesa" fra Jenő e Kuno (la scena del violino che risponde a distanza, prima che si conoscano di persona, è indimenticabile): paritaria, fatta di "reciproca ammirazione" e innescata da un grande amore in comune. Tre aspetti che, personalmente, considero tanto più indispensabili quanto più la relazione sia importante; ma che, come dimostra il romanzo, non è detto ne garantiscano la longevità.


Profile Image for Christabel_Lamort.
48 reviews20 followers
July 25, 2022
"Per la prima volta mi accorgevo che il mondo era cambiato, era come privato della propria luce . Non sopportavo di stare in mezzo alla gente, non mi riconoscevo nei miei simili, non ne condividevo gli ideali, non li capivo. Andando per le strade e per le piazze sentivo aprirsi in me brecce di panico. La gente era diventata folla, ottusa folla, sospinta dallo smarrimento, che si incanalava nella rigida planimetria della città. C'era una smania allucinata di aggregarsi. Nessuno voleva restare da solo con la propria coscienza. Si abbandonava il silenzio delle chiese e delle case, il calore temperato dei ceri e delle lampade da tavolo, si chiudeva il proprio libro e il proprio messale per uscire e mescolarsi con gli altri, a a sentire gli strilloni che annunciavano i prodromi della catastrofe."
Profile Image for Xenja.
695 reviews98 followers
October 30, 2020
Ben scritto, ben architettato, si legge tutto d'un fiato, colpo di scena finale... tuttavia, non è un romanzo vero. È solo un bel giochetto.
Profile Image for Andrea.
1,135 reviews54 followers
June 23, 2021
La costruzione è artificiosa, meno convincente del successo d'esordio, e la storia poco originale.
Profile Image for Aurora.
236 reviews7 followers
January 14, 2022
Una storia che parla di passione per la musica, in particolare per il violino. Maurensig con la sua coinvolgente penna riesce a descrivere l'amore di un musicista, verso il proprio strumento musicale. È stato tratto anche un film da questa opera, ma è stata ampiamente rivisitata, trasformandola in una struggente storia d'amore, strappa lacrime.
Per quanto il film sia bello, rifugge in una rotta differente da love story commovente, per accattivare il telespettatore; mentre il libro parla di tutta altro, c'è amore, ma è un amore sofferto e tormentato, e non è tanto quello per una persona fisica, ma più rivolto verso l' innafferabile suono stridente e sibilante del violino. A chi ama la musica classica, soprattutto il violino, non posso fare altro che suggerire la lettura di questo libro, non privo di qualche interessante colpo di scena.
Profile Image for Chomsky.
196 reviews36 followers
December 17, 2017
E' davvero particolare "Canone inverso", romanzo costruito su diversi piani di lettura e con una intrigante struttura a scatole cinesi, ricca di mistero e suggestione.
Un collezionista acquista un violino di fattura originale ad una asta a Londra ma subito dopo viene raggiunto da uno scrittore interessato allo strumento e alla sua storia.
A Vienna aveva conosciuto uno stravagante violinista che gli aveva raccontato la storia della sua vita e del violino e lo scrittore vuole saperne di più. Da questo spunto parte la trama che si sviluppa nella Vienna del primo dopoguerra e che coinvolge due ragazzi prodigio Jeno e Kuno che vivono solo per la musica. Lentamente la loro vicenda si delinea e si intuiscono verità non dette e la terribile ombra del Nazismo che incombe sull'Europa.
Musica e follia si intersecano indissolubilmente in questo romanzo che come in un gioco di specchi, si capisce qualcosa ma non tutto e il resto si deve intuire creando il finale che più ci soddisfa. Il ricco e nobile Kuno si è davvero inventato tutto? Jeno è davvero fratellastro di Kuno oppure si è creato un antenato per dare un senso alla sua esistenza? Lo scrittore ha conosciuto Jeno o Kuno? Il libro non risponde a queste domande e noi possiamo solo provare a immaginarci la nostra versione dei fatti, sempre ipotetica ma sempre affascinant
Profile Image for Alisea.
499 reviews13 followers
April 29, 2013
A Vienna per la stagione concertistica, il narratore della storia incontra un suonatore ambulante in una taverna di Grinzing. Un po' per scherzo, un po' per scherno, gli chiede un pezzo difficilissimo: una ciaccona di Bach. L'ambulante la esegue alla perfezione, stende il cappello e riceve una ricca mancia dallo stupito ascoltatore. Il giorno dopo lo scrittore incontra di nuovo il singolare musicista che gli rivolge una domanda: ha mai raccontato una storia ambientata nel mondo della musica? Lui ne conosce una forte e misteriosa: una storia terribile. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita?
Romanzo accattivante, ben scritto e i personaggi sono ben caratterizzati, ho trovato eccessive, ma poco consistenti (e quindi noiose) le disquisizioni sull'immortalità.
Il finale a sorpresa è, forse, concluso in maniera un po' troppo frettolosa.
Profile Image for RangerSix.
136 reviews5 followers
April 26, 2023
Si evince l'amore per la musica, una certa musicalità si riscontra anche nella prosa, ma la storia in sé lascia un po' a desiderare. E il finale è forzato, per ottenere il twist, il colpo di scena, che a quel punto inficia un po' tutto il resto della narrazione fin lì, essendo una narrazione volutamente mendace, con lo scopo di ingannare il lettore. Se c'è tra i lettori chi è contento di non sapere come andrà a finire, c'è anche qualcuno che come me si domanda dall'inizio del libro dove l'autore voglia andare a parare. La storia infatti è raccontata non dal narratore, ma dal protagonista della storia stessa, che la riporta a sua volta al narratore; viene da chiedersi: se la storia fosse realmente così, se non nascondesse qualcosa (che non si vuole fare recepire al lettore), che motivo ci sarebbe per non usare direttamente il protagonista come narratore? Così si sospetta (a ragione) che qualcosa non quadri, e alla fine si scopre di aver ragione, con una smorfia di delusione sulle labbra.
Profile Image for Cátia.
145 reviews34 followers
October 2, 2011
Todos os músicos sofrem pela sua arte, tal como um amante.
Esta obra, com uma mescla de narradores, retrata a vida de um violinista e do seu instrumento.
O maior problema ao ler esta obra foi a tradução que está, no mínimo, péssima. Faltam palavras para a frase ter sentido e por vezes letras em determinadas palavras. Uma pequena revisão seria ideal.
Como a música é igualmente uma das minhas paixões e reconheço a árdua tarefa de se ser servo desta arte, adorei as descrições do Collegium Musicum e dos seus intervenientes. O final prende-nos, como se tudo fosse agora mais simples de compreender.
Profile Image for Steven.
Author 1 book114 followers
May 4, 2008
Here's one for musicians. Ostensibly a story about a violin, and violinists, it spins off into studies of passion versus obsession, talent versus technique, and then intersects those themes with a competitive friendship. The narrative structure is one of those classic stories within a story within a story, and it works beautifully with the doppelganger mystery that hangs over the whole thing. The narrator tells a story about being told a story and the reader is left to wonder who is who. Stylistically, the writing is beautiful, reminding me of Thomas Mann.
Profile Image for Eleonora.
36 reviews76 followers
March 25, 2012
Un'apnea lunga 150 pagine.
Se fosse possibile darei a questo capolavoro 10 stelline.
Devo però guardare di nuovo il film, perché la storia scritta nel libro non è quella che ricordavo.
Profile Image for Milena.
44 reviews
January 19, 2020
This book was interesting. I really enjoyed the beginning since I play music and am very involved in it and experiences related to it. Since the book dove deeply into the importance of music in people’s lives I found it interesting to read, and slightly relatable. As the book went on I got a little bit confused because of the events and topics that were discussed and the means of the school the character goes to. At the end I remained confused and the book gave me a weird feeling. So overall it was not my favorite book even though it did serve its purpose well and was very surprising, I would only recommend if you are in for a bit of a mind trip.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Andjela.
233 reviews18 followers
March 2, 2024
"Ali, šta je uopšte savršenstvo?
To je tačka ispadanja sa staze bez kraja, meta što se stalno pomera ispred nas, poslednji stepenik kružnih stepenica."
[...] „Savršenstvo, vidite, ima veze sa beskrajnošću, ali beskraj nije samo beskrajno veliki. Postoji i beskrajno mali beskraj. Savršenstvo priziva ideju pokreta, ali i usporavanja. Potraga za savršenstvom nastavlja se tempom koji se usporava do beskraja. To je neprekidna progresija koja se sužava sve više i više kako se približavamo cilju."

Ako bih morala da opišem knjigu u jednoj rečenici, rekla bih vam - zamislite da logičar piše magijski realizam. Kombinacija fantazmagorične bajke i metodičnog narativa možda zvuči neizvodivo ili pak nakaradno, a zapravo je zaista maestralna u Maurensigovoj izvedbi.
4 reviews
January 17, 2025
A wonderful read (at least in my opinion). I find incredibly intriguing the part of the book where Jeno and Kuno's dynamic is explored: it really stuck with me, in some strange way. Kuno really is such a complex and dynamic character: my favorite one in this book!
I'm not entirely sure how I feel about the plot twist at the end of the book and I don't think I'll ever know for certain whether I like it or not.
This entire review has been hidden because of spoilers.
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