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La signorina Nessuno

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TUTTI NOI SIAMO STATI, ALMENO PER UN GIORNO, LA SIGNORINA NESSUNO.
UNA STORIA DI VITA E D’AMORE STRUGGENTE, TENERA E FEROCE.


Non avere paura
accartocciami
incendiami.
La magia dell’amore
è che non sarò mai cenere.
Tornerò sempre
a essere me stessa
e mi ritroverai
sorridente, ad aspettarti.
Perché tra tutte le forme
quella che s’incastra meglio
tra le braccia tue
sono io.

La difficoltà di amare in silenzio, l’arte di saper aspettare, di desiderare a distanza. Ma anche la fatica di vivere entro i confini del proprio corpo, le battaglie di tutti i giorni, la perdita e il dolore sono i temi che Giorgia Soleri esplora nel suo primo libro, in cui poesia, prosa e illustrazioni si avvicendano come in un canto e controcanto. Intrecciando nei suoi versi i fiori con le spine, l’ardore con la disperazione, il desiderio con la quotidiana sconfitta, l’autrice riesce a creare scorci di insperata, abbagliante luminosità. Perché i versi di Giorgia fanno «il rumore dei fiori quando crescono» e allo stesso tempo urlano come una chitarra distorta. Con parole che creano spazio e alzano il volume, Giorgia Soleri rivela una voce nuova e potente, in grado di cantare l’amore toccando le corde più profonde e intime di tutti noi.

208 pages, Paperback

First published May 5, 2022

26 people are currently reading
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About the author

Giorgia Soleri

2 books19 followers

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5 stars
102 (13%)
4 stars
79 (10%)
3 stars
136 (17%)
2 stars
144 (18%)
1 star
314 (40%)
Displaying 1 - 30 of 146 reviews
Profile Image for Sofia.
4 reviews8 followers
May 10, 2022
Quando c’è tanto hype
per un libro
non resisto
lo leggo.
A sanguinarmi, solo gli occhi
Ma che è
sta cringiata
Profile Image for LamaDrama.
15 reviews10 followers
May 6, 2022
Correva l'anno 2014 e noi adolescenti senza arte né parte avevamo due strade per darci arie da artiste sul compianto Tumblr: la poesie (ispirate soprattutto dal successo di Rupi Kaur col suo Milk and Honey) e la fotografia (per la felicità di Canon&Co che in quegli anni avranno fatto il boom di vendita di macchine fotografiche analogiche di bassa qualità).
Ebbene, questa raccolta di poesie sembra uscita dall'account tumblr di un'adolescente dell'epoca, solo che queste qui te le fanno pagare 16 euro, l'autrice ha 26 anni e non 15, e ormai abbiamo tutti capito (si spera!) che per definirsi poetesse non basta scrivere
Pensierini
Andando a capo
A caso.

Alcune delle perle di questa raccolta:

"Torna a casa Pollicino/ qui non c'è nessuna briciola per te"

"Mi taglio le vene/ con una lama/ di pensieri sottili" 

Che nessuno dica che la Signora Soleri non riesca ad intrecciare introspettività con eventi storici:

"Come Notre Dame/Crollo su me stessa/ mentre brucio/ d'amore/ per te".

"Diventiamo/tu berlino est/ io berlino ovest/ tiralo giù 'sto muro"

Vi risparmio altri esempi ma le poesie sono su questa riga. Imbarazzante la sezione "Carne" con poesie erotiche che probabilmente nella testa dell'autrice dovrebbero suscitare scalpore ma ahimè, gli anni dell'adolescenza per me sono finiti, i gusti letterari sono maturati, e io provo solo imbarazzo per questa narrazione da amore tormentato che sarebbe dovuta rimanere nel fandom di Lana del Rey nel 2014 .

Purtroppo venderà, perché l'autrice avrà pur la terza media ma anche mezzo milione di followers e il libro è ovunque sui social sponsorizzato persino dai Ferragnez. 

Ottima operazione di marketing, ma l'arte è un'altra cosa.
Profile Image for Daniela Barisone.
Author 185 books160 followers
May 14, 2023
2 🌟
Volevo che questo libro mi piacesse, perché Giorgia Soleri mi piace come essere umano a prescindere da quella che è probabilmente la sua più enorme disgrazia, ovvero quella di essere fidanzata con una persona molto, molto più famosa di lei.
L'autrice non è una poetessa e leggendo questo volume mi sono anche resa conto che probabilmente la sua lettura di altri poeti si è fermata a Rupi Kaur, di cui queste poesie sono praticamente la copia (e già il materiale di partenza non è che fosse granché).
Il suo stile, anzi il suo non-stile è decisamente infantile e, sebbene ci siano 3/4 poesie che devo ammettere abbastanza notevoli, sono le classiche frasi che avrei pensato di leggere sul quaderno di una giovane adolescente e non in un libro scritto da una donna adulta di 25 anni. Per assurdo, le sue parti migliori sono quelle in forma narrativa e non in prosa, per cui le auguro di proseguire su questa strada e di lasciar perdere la poesia.
Anche perché glielo buco quel benedetto enjambement. Andare a capo del tutto a caso non è stile (manca altresì qualsiasi forma metrica, possiamo definirla forma libera, ma... no). Il vocabolario è molto limitato e talvolta sceglie parole desuete che rompono la lettura invece di invogliarla. Questa cosa la faceva già Isabella Santacroce vent'anni fa, ma provare a rielaborare e non copiare sarebbe stato molto meglio per l'autrice.

Questioni stilistiche a parte, procediamo sui contenuti: i sentimenti dell'autrice sono vividi e si mostrano tra le righe, sebbene acerbe. Vorrei dire all'autrice che ho visto lei come persona, ho visto i suoi sentimenti, ho visto però purtroppo anche Damiano. E dico purtroppo perché nonostante quello che si è detto di questo libro (che le poesie sono su varie persone, la madre, il padre, ex amori, etc) quasi tutte le poesie sono sul suo fidanzato e, soprattutto nelle poesie erotiche, è stato come spiare dal buco della serratura.
Solo che io non ero consenziente.
In queste poesie io non ho trovato Giorgia Soleri. Io ho trovato "Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin". Ho trovato non tanto un amore tossico, come scritto in altre recensioni, quanto più una dipendenza affettiva verso il suo compagno (cosa non molto sana).
In queste poesie c'è il "sono intera solo con te" e non il più auspicabile e sano "sono intera anche quando sono con te". Non c'è alcuna ricostruzione come millantato dal marketing. L'autrice vive in funzione del suo partner, si è ricostruita attorno a lui e questa cosa mi fa stare male per lei.
Infatti, le uniche poesie che ho apprezzato erano quelle sull'endometriosi, l'aborto e l'anoressia. Tutte cose solo sue e di nessun altro. Lì, per un attimo, ho visto chi scriveva per davvero. Il resto? Una figura di cartone.
Il tema di questo libro non è la rinascita, né la ricostruzione, quanto più il grido di dolore di una donna che deve dividere il suo compagno con il resto del mondo ed essere odiata per questo. Si sente forte e chiara la malinconia verso tempi forse più semplici, in cui la fama non era così grande ed era, forse, tutto più gestibile.
C'è anche - ma questo è una mia opinione, per cui va presa con le pinze - una sorta di invidia di fondo. Un desiderio di brillare a sua volta, perché è evidente che tra lui e lei, il poeta è lui. Non lei. E questo è un fatto. Vorrei consolare l'autrice dicendo: non c'è niente di male nell'essere mediocri. Hai una voce, Giorgia Soleri, solo che non è la poesia il tuo megafono.

Poi c'è la parte finale, tutta dedicata all'editore, perché devo dire una cosa: a me dispiace che l'esordio di Giorgia Soleri sia stato questo. Perché questo gigantesco flop non ha nulla a che vedere con "le fan arrabbiate dei Maneskin che rosicano", bensì con l'incapacità di un editore di dire "no" di fronte ai soldi che avrebbe portato Giorgia Soleri non tanto grazie ai suoi fan, quanto ai suoi haters.
Un editore che ha puntato tutta la comunicazione "sull'amore silenzioso" di questa donna nei confronti del suo compagno e che romanticizza le cose sbagliate.
La figura dell'editor non pervenuta (dopotutto l'editore stesso non ha mai pubblicato poesia prima di questo momento e state tranquilli perché si vede), avrebbero dovuto aiutarla a elevare i suoi scritti, non prenderli dal suo quadernino e copiaincollarle così com'erano (tra l'altro senza un ordine temporale, cosa che rende molto più difficile la lettura).



Tra l'altro vorrei aggiungere una cosa che mi ha fatto storcere il naso: Giorgia Soleri è una attivista femminista, eppure nella prefazione e nei ringraziamenti, utilizza sempre la parola poeta, al maschile, come se non esistesse la declinazione al femminile di questa parola (poetessa), ma insistesse nell'utilizzarla al maschile quasi per dare una sorta di valore al proprio status. Sarà che sto leggendo un libro sulle declinazioni dei mestieri al femminile proprio ora, ma ho trovato questa scelta molto peculiare da parte di una persona che si dice in lotta contro il patriarcato (e che ignora completamente il luogo dove la critica letteraria si svolge e preferisce condividere sui propri social esclusivamente foto di lettori con il suo libro o di - poche - persone che lodano il suo scritto. Ma questo è un altro discorso).

La Signorina Nessuno tornerà, ahimè e mi spiace anche dirlo, a essere nessuno nel giro di breve, perché purtroppo per lei ci vorranno anni e produzioni davvero eccezionali prima di lavarsi via questa macchia di quello che è evidente: che è stata pubblicata solo per monetizzare il fatto che è la fidanzata di Damiano dei Maneskin, in barba a quello che sarebbe potuto accaderle una volta esaurita la tiratura.
Profile Image for ♡ Martina ♡.
295 reviews369 followers
July 7, 2022
Non sapevo che questo libro venisse direttamente dalla mente di un'adolescente tumblr di 14 anni.
Queste poesie, se si possono definire tali, sono la brutta e tossica copia di quelle di Francesco Sole (anche se non apprezzo nemmeno le sue sia chiaro).
Giorgia Soleri romanticizza, in modo penoso e vomitevole, la depressione, l'autolesionismo e altri disturbi mentali che mi ha sconvolta.
Un libro del genere in mano a un* ragazzin* farebbe solo che danni, e non solo perché è scritto male, ma perché propone un'idea di amore tossico e dannoso, un amore che ti fa stare male NON è bello, NON è romantico, non è niente di niente, eppure qua viene esaltato, idealizzato e, appunto, romanticizzato come se niente fosse.
Veramente non ho parole per descrivere il disgusto che ho provato mentre leggevo questo libro.
Ci tengo a sottolineare che io non ho nulla contro Giorgia Soleri o contro chi ha apprezzato il libro e che questa è la mia personalissima opinione.
Profile Image for Ral.
2 reviews
May 8, 2022
everyone
who
made the publication
of this book
possible
should apologise
to the world

am I a poet yet?
Profile Image for Crisis.
14 reviews5 followers
May 6, 2022
Tipico libro da influencer convinta che per scrivere poesie basti lasciare spazio tra le parole.

Lati positivi: l'ho acquistato in formato digitale e alberi sono stati salvati.

Lati negativi: l'esistenza di questo libro.
1 review3 followers
May 6, 2022
Molte recensioni iniziano con ho dato una stella perché meno non è possibile, anche questa inizia così, anzi inizia con un se potessi darei meno cinque stelle e richiederei un rimborso. Questo libro è spazzatura. L'ho acquistato accecata dalla battente sponsorizzazione fatta anche dal suo fidanzata e posso dire di sentirmi quasi truffata. La signorina nessuno è chiaramente un prodotto dei social, un libro pubblicato esclusivamente perché la "scrittrice" è la fidanzata di e lo si capisce immediatamente, bastano poche pagine. Lo stile è quello moderno di chi non ha idea di cosa sia una poesia, frasi spezzate a caso. I temi sono ricorrenti, sempre gli stessi: amore tossico, sesso, violenza, sangue e rinascita dopo la tempesta, descritta in maniera tossica anche quella. Le parole e i concetti si ripetono all'infinto in una giostra di banalità e cattivo gusto. Forse la signorina nessuno voleva rifarsi a grand* scrittor* della letteratura erotica, si sente una moderna Anais Nin, ma risulta solo inopportuna e forzatamente enfatica. Questo libro è un coacervo di oppressione, tossicità e scrittura pessima che forse può piacere a una ragazzina di 14 anni, che purtroppo leggendolo ne uscirà con una visione dell'amore distorta: una lotta per la supremazia, sottomissione e ossessione. Questa signorina nessuno non solo è scritto male, ma proprio male, da una persona chiaramente ineducata, ma è anche la manifestazione di una personalità ossessiva e tossica che romanticizza il dolore in un rapporto. Non vorrei doverglielo dire io, ma questa narrativa è passata di moda, adesso per fortuna si cerca di educare all'amore sano. Ora, signorina nessuno, puoi tornare ad essere nessuno, almeno nel campo dell'editoria.
Profile Image for lasgalen.
1 review
May 24, 2022
Prima di argomentare (a differenza della stragrande maggioranza di chi ne ha lasciate 5) il perché ho dato solo una stella, vorrei rispondere ad alcune delle critiche rivolte alle critiche:


• No, non bisogna conoscere l'autore di un'opera per capirla e apprezzarla. Un'opera di valore e con un messaggio non ha bisogno di note a margine o la conoscenza approfondita della biografia di chi lo ha scritto. Anzi, se personale come questa, dovrebbe essere uno strumento di conoscenza. Nel momento in cui bisogna ricorrere a tali giustificazioni per contrastare l'unanime stroncatura della comunità dei lettori ( incluse alcune sue fan ) si sta semplicemente confermando le critiche: non arriva e non comunica.

Verrebbe da chiedersi, seguendo questo tipo di ragionamento, se l'apprezzamento di alcuni non sia generato dal - e limitato al - sapere i presunti retroscena dietro determinati versi.


• No, non è superficialità quello che porta letteralmente chiunque non sia stato pagato per fare il contrario/fan acritiche/conoscenti ( un saluto all'amico di Giorgia che ha lasciato una recensione da 5stelle qui su goodreads e che ha cambiato nome dopo essere stato sgamato sui social ;) ) a stroncare senza pietà questa raccolta di pensierini adolescenziali ( più della maggioranza scritti, parole dell'autrice, nel periodo compreso tra 2017-2019, quindi parliamo di una 21/24enne con la maturità di una 13enne) ma l'amore per l'Arte della scrittura e un profondo rispetto per i temi trattati e il dolore che li ha ispirati (che meritava molto di più dell'essere sminuito in questo modo). Perché il senso, quello che *avrebbe voluto dire e comunicare* è chiaro come è chiara la totale incapacità di tradurre il tutto su carta e l'arroganza e superficialità - la sua - con cui ha approcciato il tutto.


• No, un linguaggio semplice e non abbastanza ricercato non è un problema SE in grado di creare immagini potenti ed efficaci. La poesia è fondamentalmente immagini e sensazioni e, l'autodichiarata poeta (non 'poetessa', sia mai) è in grado - a volte- di crearne e suscitarne, sì, ma ben diverse da quelle che cercava di trasmettere, causando alternativamente noia ( puoi usare le stesse parole se non ne conosci molte ma ... almeno cercare di non ripeterle nello stesso modo, ordine e con lo stesso senso? No, per dire eh...), ilarità (l'intera sezione CARNE ne è un esempio), preoccupazione (per lo sventurato di turno oggetto del patologico vittimismo emerso), disagio e disgusto dove, visti i temi, doveva suscitare commozione, struggimento, passione, calore, tenerezza e dolore.


• No, non è accanimento contro la persona. È essere schietti, dire la verità e cercare di riportare con i piedi per terra una tizia che non ha alcuna vergogna a paragornarsi, per quanto indirettamente, ad Alda Merini. Che si autodefinisce poeta in più di una poesia e che non ha dimostrato neanche un briciolo di umiltà e autocritica, preferendo rinchiudersi in una bolla di fan adoranti ed ignorare, o accusare di superficialità e pregiudizio, chiunque non sia caduto ai suoi piedi, colpito ed ammaliato dai suoi '''''versi'''''. Bigotti. Haters. Invidia . No. Semplicemente persone che hanno letto qualcosa di più dell'etichetta dello shampoo e Rupi Kaur.


Detto questo mi unisco al coro di "non basta andare a capo per chiamare un insieme di parole poesia" , di chi denuncia l'abuso e maltrattamento dell'enjambement, di chi sottolinea il linguaggio acerbo, l'utilizzo improprio e banale delle figure mitologiche e non, la ricerca - fallita - dello shock value, e la tossicità del contenuto ( doppiamente pericoloso visto il target - le foto delle bambine ai firmacopie che circolano sul web sono a dir poco allarmanti).


Questa raccolta è stata pubblicizzata come una storia 'struggente, tenera e feroce' di vita e di amore, di crescita e liberazione.


Pubblicità ingannevole.


Non c'è alcun percorso, tenerezza, conquista o liberazione.


Le 6 sezioni in cui si è deciso, arbitrariamente, di dividere il libro sono completamente intercambiabili. Sfogliando le tante pagine vuote - non solo a livello grafico ma di contenuti - ci si ritrova intrappolati in un piatto e soffocante loop. Un uruboro d'inchiostro. Una ripetizione di parole e concetti da cui non si può che prendere atto che la LIBERAZIONE dell'autrice non corrisponde al non essere più DIPENDENTE dall'altro. All'accettazione della PERDITA e il bastarsi da sola. All'uscire dall'ABISSO dell'autolesionismo (in varie forme) come risposta al proprio malessere. Al non vivere l'amore e l'unione della CARNE come lotta, possesso e scopo ultimo. No. Rispecchia un'EVOLUZIONE che è solo esterna e superficiale, una dichiarazione d'intenti che non si concretizza se non bianco su nero, ridotta ad un mezzo per assicurarsi quello che è il vero fulcro di tutte, o quasi, le circa 170 poesie: il bisogno di attenzione.


Un piccolo esempio di questa circolarità :



O ancora:





Queste poesie vengono dalle sezioni DIPENDENZA, LIBERAZIONE e PERDITA. Lo sfondo della scena cambia ma il succo è lo stesso. Praticamente se avessero invertito il posizionamento non avrebbe fatto alcuna differenza.


(Tra l'altro direi a Damiano di fare gli scongiuri perché Giorgia passa le notti a controllare se respira ancora e se il suo cuore batte - novella Selene che ausculta un moderno Endimione. xD)


Ce ne sono di accettabili? Snì. Ma si contano sulle dita di una mano e sono, a mio parere, totalmente insufficienti per dare più di una stella. E no, non bastano per rendere consigliabile questo libro. Meglio investire questi 16/10 euro altrove, magari in qualche associazione che si occupa dei disturbi trattati.


In conclusione è una semplice operazione (non del tutto riuscita) di marketing senza senza alcun valore artistico o letterario e priva di originalità ( dalla dedica 'copiata' allo stile - grafico e di scrittura- preso in prestito alla Kaur ) il cui unico scopo è arricchirsi sfruttando la popolarità dei Måneskin e , nello specifico, sbirciare oltre il sipario che separava dal privato di Damiano ( a conti fatti il vero protagonista del libro ).


Sì, perché non saremmo qui se Giorgia non fosse 'la fidanzata di' , per quanto si strugga (tra un'intervista Damiano-centrica e un post Damiano-centrico sul suo account IG ) per questa etichetta, è la verità. Un discorso che non vale solo per il libro, tra l'altro.


Auguro alla Soleri di crescere e liberarsi di questo perenne essere in competizione, di uscire dall'ombra che tanto disprezza ma alla quale si aggrappa e, se davvero c'è passione per la scrittura, di studiare seriamente ed acquisire gli strumenti necessari prima di cimentarsi in qualche altra produzione. Con la poesia non basta prendere ispirazione qui e là e fare 'copy/paste/repost' come per le story di IG. L'originalità e la qualità del contenuto conta.


Ma, soprattutto, le auguro di capire che le stanno dimostrando più 'affetto' e rispetto coloro che la stanno criticando, sottolineando i suoi limiti anche in modo brutale, che chi l'adula (e ci guadagna - vedi la casa editrice che non le ha affiancato qualcuno per evitarle questa figura barbina) esponendola a tutto questo.

1 review
May 6, 2022
Ho deciso di acquistare “La Signorina Nessuno” nonostante avessi già visto alcuni componimenti dell’autrice su Instagram e non avessi apprezzato chissà quanto, ma ho visto dargli una seconda possibilità. Purtroppo però la conferma che nulla fosse cambiato è arrivata già dai primi versi.Innanzitutto la prima cosa che salta all’occhio è sicuramente la netta somiglianza (per non dire quasi uguaglianza) con le opere della giovane Rupi Kaur (Milk and Honey e The Sun and Her Flower),a partire dalla grafica ,lo stile, la divisione in sezioni e la scrittura in sé. Come Giorgia ha già personalmente dichiarato,stima e apprezza la poetessa,ma trovare nella sua prima pubblicazione una cosa tanto uguale fa storcere il naso. La differenza sostanziale però, sta sicuramente nella capacità di scrivere. Da una parte troviamo l’originalità che si sposa perfettamente con la cultura, lo studio e la padronanza del mezzo che si sta utilizzando, ovvero la poesia. I versi sono liberi e non seguono un schema metrico convenzionale, le parole arrivano dirette senta troppi artifizi ma nonostante la loro “semplicità”non viene a mancare la professionalità dietro il lavoro (figure retoriche usare correttamente, punteggiatura ecc..). Dalla parte di Giorgia troviamo invece un prodotto acerbo, autodidatta, tirato fuori letteralmente dalla note del telefono in un periodo compreso tra Tumblr 2014 e Instagram 2017. Come lei stessa ha affermato (lungi da me affermare il falso) non ha terminato le scuole fermandosi a pochi anni di liceo, ed è vero che la scuola non fa l’intelligenza, ci mancherebbe, ma in questo caso è davvero evidente che ci sia carenza di nozioni fondamentali. La punteggiatura nella prosa è discutibile, così come le uscite un po’ troppo colloquiali che rovinano il concetto di poesia. Per non parlare delle metafore e delle similitudini, non solo mediocri, ma spesso usate nel modo scorretto e un uso spropositato dell’enjambement (oltre che totalmente errato. E non mi si venga a dire che si tratta di licenza poetica, perché andare a capo a casaccio solo con la convinzione che infonda più pathos al testo no,non è licenza poetica.) Dopo la parte “tecnica” mi sento di spendere due parole anche sulla parte promozionale di questo libro, e mi basterebbe fare un nome ed un cognome per concludere la frase. La relazione con Damiano ha favorito la pubblicazione di questo prodotto (e non solo), e gli acquisti sono arrivati solamente perché in copertina c’è la promessa del racconto di una storia d’amore che ha i riflettori puntati addosso da un anno a questa parte. L’intera campagna di lancio ribassata su questa cosa, e l’obbiettivo è stato raggiunto. In sintesi parliamo di un prodotto di gossip destinato a rimanere gossip, con versi d’amore (con una strana chiave di lettura aggiungerei) che danno al pubblico l’illusione di poter entrare nella casa e nella vita ( e nel letto) del frontman più famoso del momento. E no,non è un’affermazione patriarcale ma la realtà dei fatti purtroppo (altrimenti questo libro in magazzino dal 2018 sarebbe stato pubblicato tempo fa no?). Non me la sento di valutare questo libro come un buon prodotto,ne tantomeno mi sento di consigliarlo. Auguro a Giorgia, se questo è davvero il suo sogno, di studiare tanto e di perfezionare nel senso più letterale del termine la scrittura. Purtroppo non basta sentirsi ispirati e buttare giù due versi andando a capo per definirsi poeti e poetesse. Ma sopratutto le auguro di staccarsi presto dall’ombra del suo partner. Non è un’invenzione del pubblico ne tantomeno della stampa o di crea gossip, semplicemente fino a quando sarà lei a volersi nutrire da lui, la sua arte e il suo lavoro e tutto ciò che farà verrano visti come metodi per indagare su di lui e cercare di guardarlo dal più vicino possibile.
Profile Image for Silvia.
1 review1 follower
May 8, 2022
Prendete una tazza di tè se volete leggere questa recensione perché sarà lunga. Il fil rouge è la delusione, quella cocente di dover cambiare idea su una persona che apprezzavo molto.

Ci sono più motivazioni che mi hanno portata a scrivere questi pensieri spietati, vi avverto che lo sono molto, ma mi sento di esprimerli come consiglio a lei, se mai leggerà, o a qualsiasi persona all'ascolto che si ritrova in simili situazioni.

La prima delusione arriva dalla forma delle poesie e non perché siano degne di un adolescente con un vocabolario da seconda media, ma per la presunzione che traspare nell'autodefinirsi poeta e nel pensare di poter pubblicare una raccolta di poesie senza il bisogno di acculturarsi un minimo. I mezzi non le mancano avrebbe potuto frequentare dei corsi, farsi aiutare e invece ha avuto la presunzione di infilare i suoi versi (toglietele l'enjambement) in un libro raffazzonato, privo di editing e autocritica. Dice che la poesia è la sua passione ma le passioni si coltivano con amore e umiltà, ci si applica, si studia a testa bassa e invece ha scelto la scorciatoia, la strada semplice, fregiandosi di un titolo così importante senza aver alcun merito se non quello di avere una relazione con l'uomo giusto.

E qui veniamo al secondo e più dolente punto.

Apprezzavo Giorgia per il suo attivismo, il suo mostrarsi una donna forte, indipendente, femminista e qui è arrivata la delusione più cocente. La signorina nessuno altro non è che una raccolta di pensieri (profondi o meno, dolorosi o meno) di una donna la cui interiorità è completamente asservita alla sua relazione. Tutto si riduce a questo, alla mancanza dell'amato, allo struggersi, al sesso (descritto con parole e immagini triviali e prive di qualsiasi dolcezza), ai suoi malesseri che sembrano sempre ed inevitabilmente dipendere da LUI. Questo uomo che non la ama, non la comprende, non la protegge e non la vuole, fino ad arrivare all'ultima parte, in cui finalmente, dopo aver elemosinato per tanto, lui cede quasi per sfinimento, la rende intera (parole sue) e la eleva allo status di fidanzata. Alla faccia del femminismo.

Che peccato, perché si sente che Giorgia ha vissuto e sofferto tanto aldilà del suo status tanto agognato di metà della mela, si sente che sotto c'è una persona intera che di cose da dire ne avrebbe ma l'ha zittita per far parlare questa parte di sé talmente bisognosa di amore da arrivare ad elemosinarlo.
Le auguro di liberarsi, di evolvere da questo stato di parassita, di imparare e crescere per lasciar finalmente uscire la vera sé che non sarà più la signorina nessuno. E non perché il suo fidanzato ha accettato di esserlo e dirlo al mondo, ma perché ha imparato che lei è una signora qualcuno, intera, da sola.
Profile Image for Phoebe 🌚.
20 reviews6 followers
May 6, 2022
Questo libro sta dando del filo da torcere a Joe Goldberg. Un amore super inquietante e tossico presentato come romantico. Sarebbe divertente se non fosse così dannoso, specialmente per i giovani impressionabili che leggono e romanticizzano. Hai sentito parlare di mascolinità tossica, preparati alla femminilità tossica, perché di questo si tratta. Un consiglio per l’”autrice”, se dovesse decidere di pubblicare un altro libro, faccia quel che fa la maggior parte degli influencer: ingaggiare un ghostwriter. In questo modo forse sarà leggibile.
1 review
May 6, 2022
Sarò onesta: l'unico motivo per cui mi sono presa la briga di leggere questo libro è perché sono una fan dei Måneskin e la scrittrice è la fidanzata di Damiano David. Ho pensato, quanto può essere brutto?
Mi sbagliavo. Il libro non è solo scritto molto male (chi è l'editore che ha permesso di pubblicarlo senza un lavoro di editing, mi viene da chiedermi. Dovrebbero essere licenziati) ma ha anche bisogno di un trigger warning per capitolo. Le sue poesie esplicite sul sesso finiscono per apparire divertenti e raccapriccianti invece che sensuali,
e il modo in cui romanticizza le situazioni tossiche è francamente preoccupante considerando che stiamo parlando di una donna di 26 anni.
Potrei sembrare dura, ma va detto: questo libro è stato pubblicato solo grazie alla relazione della signora Soleri e, di conseguenza, grazie al numero di follower che ha su Instagram. Complimenti alla casa editrice perché hanno trovato un modo per trarre profitto dall'attuale popolarità dei Måneskin.
1 review
May 6, 2022
"Se vuoi, puoi."

E questo libro lo dimostra. Infatti basta avere un sogno nel cassetto, tenerselo stretto quel tanto che basta da ritirarlo fuori nel momento migliore e... Voilà, il pranzo è servito. Ingredienti indispensabili: 500k follower, e il gioco è fatto.

Sesso mediocre e raccontato male, c'è. Depressione; tristezza; metafore e qualche citazione mitologica - di quelle facili: il Minotauro, Morfeo, Icaro-, ci sono. Insomma, un'ottima fan fiction Y/N sotto forma di poesia.
Profile Image for Paola Cestino.
3 reviews
May 7, 2022
Il libro che mi ha convinta a iscrivermi su questo sito. Perché? Perché sono davvero stanca di questa era di nulla assoluto dove si scambia la popolarità per il talento.

Ora, io considero fare l'influencer un lavoro come un altro, ho rispetto per la Soleri come persona e in tutta onestà se fa una bella carriera come modella o, appunto, influencer posso solo dire buon per lei.

Però che si spacci una una raccolta di pensierini preadolescenziali per poesia, proprio no. Chi ama la letteratura con un libro così per le mani si sente preso in giro.

P.S. Non sono riuscita a finirlo
1 review
May 6, 2022
Non mi basta ricevere un rimborso per questo, ma dovrei essere pagato per i minuti della mia vita che non potrò mai recuperare e che ho passato a leggere questa spazzatura. Sapere che questa non è satira mi confonde all'infinito.
Profile Image for Chiara D'Agosto.
Author 11 books89 followers
May 8, 2022
Mi dispiace molto per Giorgia Soleri. Mi è simpatica e tutto, e mi dispiace molto che questa cagata di debutto le starà inevitabilmente appiccicata per sempre addosso.

La poesia non è roba da tutti, ancor meno che la prosa. Se un po' tutti possiamo quasi o no improvvisarci romanzieri se ci armiamo di una trama avvincente e di un manuale di Save the Cat, temo che con la poesia non sia lo stesso, specialmente oggi. Cosa deve dirci un poeta nel ventunesimo secolo per emozionarci? La poesia è questo, per me. Un equilibrio rarissimo, e sottile, fra emozione e tecnica, fra crudezza e manierismo. Ci sono poeti che per miracolo riescono in tutte queste cose. Poesie che ci parlano oggi come duemila anni fa (mi viene sempre in mente la seconda persona straziante di Catullo...). Temo che la poesia di Giorgia Soleri non riesca in niente, invece. Tutti abbiamo il diritto di essere poeti nei nostri quaderni adolescenziali, ma era meglio che lì fossero rimaste queste "poesie". Cioè, non è che mo vai a capo a cazzo e sei poetessa, Giorgia. E' come il fatto che non basta sbronzarsi per essere Hemingway, ecco.
Il fatto è che per me Giorgia avrebbe anche qualcosa da dire. Nelle sparute liriche salvabili di questo disastro lo dimostra, mettendo a nudo in maniera anche piuttosto viscerale il tema della sua patologia, dell'aborto, del suicidio, del rapporto col padre (o almeno, io ho letto queste cose). In questi frangenti, Giorgia ha qualcosa da dire, e riesce perfino ad evitare troppe banalità. Perché purtroppo, per il resto (e la maggior parte) delle poesie, le banalità sono l'unica cosa a fare da protagonista. Luoghi comuni, figure retoriche stanche, lessico senza spessore e ripetitivo, immaginario piatto. Mi dispiace che sia così, ma intanto. Mi dispiace che un editore sciacallo abbia deciso di incassare facile sulla gente che comprerà questo libro per odiare Giorgia a prescindere. E onestamente gliela sta dando pure facile, visto che questa raccolta è una cagata.
Bye
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June 11, 2022
The audacity of publishing a book without any talent whatsoever.
2 reviews
May 16, 2022
La cosa incredibile non è che un'influencer faccia un libro. Ormai va così da anni, peraltro la Soleri porta avanti battaglie meritorie e, se seguita da editor decenti, avrebbe potuto creare un lavoro con del contenuto.

La cosa incredibile è che questa mondezza è elogiata in tutta la stampa mainstream, presentata da esperte nel settore come Chiara Tagliaferri (spero la abbiano almeno pagata bene, il mutuo c'è per tutti), con tutta questa pletora di altre e altri influencer che si rimpallano stories melense in cui si definiscono orgogliosi di questo scempio.

Ma orgogliosi di cosa? Di pagine e pagine di banalità uscite direttamente dagli status di FB del 2010 di qualsiasi adolescente emo? Ma veramente fate?

Di una tristezza inaudita l'assoluta mancanza di autocoscienza dell'autrice per quanto riguarda il proprio valore artistico. Nelle ultime settimane ha presentato questo libro come un grande evento letterario, che avrebbe addirittura susctato scalpore fra lettrici e lettori, e dato una scossa al panorama letterario italiano (riferendosi in special modo alla sezione "carne", quella più esplicita, il cui contenuto vorrei poter cancellare dalla mia mente, soprattutto quando viene usata la metafora sessuale di un trapano. Sant'Antonio fammi la grazia aiutami tu).

Tanti e tante influencer hanno scritto libri, ma non ho visto mai nessuno pretendere di essere un grande scrittore, un Joyce, una Merini ( non cito la povera Alda a caso, perché qualcuno ha sostenuto pubblicamente il paragone). Vi era una consapevolezza di fondo, che quell'operazione fosse un bancomat, deprecabile ma sincero. Invece qui si parla della nuova poesia italiana.

Risparmiate i vostri soldi, se credete date il prezzo del libro a qualche associazione che si occupa delle meritorie campagne di Giorgia, su endometriosi e vulvodinia. Ma chiedetele per favore di abbandonare la poesia. Vi prego.

1 review
May 8, 2022
La
tossicità
fatta
a
libro.
La cosa peggiore è che si tenta anche di romanticizzare questo “amore” chiaramente tossico. Sorvolo sullo stile elementare, solo per il fatto che i contenuti di questo “libro” sono potenzialmente fortemente dannosi per chi li legge.
1 review
May 6, 2022
Non amo giudicare un libro dalla copertina per questo ho provato a leggerlo. Definirlo un libro di poesie mi sembra proprio un’offesa a chi ha plasmato nei secoli scorsi la poesia e l’arte stessa di fare poesia. A scuola ti insegnano ad andare a capo quando la frase ha un senso compiuto qui invece abbiamo frasi interrotte con alla base l’idea contorta che per fare poesia basta andare a capo e mettere parole a caso basta che siano “poetiche”. Non viene giudicata la capacità dell’autrice in questione ma chi ha permesso che tale lavoro rientrasse nella categoria “poesia” e non “fan fiction wattpad”. I temi trattati molto interessanti peccato che la forma svilisca tutto il contenuto.
Purtroppo nel 2022 ci troviamo ancora di fronte ad un editoria che dà spazio a chi forse sa fare meglio altre cose danneggiando fortemente il ramo della letteratura italiana e tutti quei piccoli scrittori talentosi che ahimè non hanno dalla loro parte followers, fidanzati o fidanzate famos* e soldi. Spero che la signorina nessuno trovi presto la sua strada, e direi che non è proprio questa, e che questi spazi vengano dati a chi sa veramente scrivere.
1 review
May 6, 2022
L'autore di questo "libro" fa sembrare Gabbie Hanna un prodigio letterario. Ecco quanto è brutto. Non perdere tempo o denaro, puoi trovare lo stesso tipo di "poesia" sfogliando il Tumblr di un tredicenne.
Profile Image for Costanza C.
20 reviews5 followers
May 15, 2022
Libro promosso dalle femministe digitali come un "riprendersi gli spazi che ci meritiamo", quando è scritto da un'influencer da 600k follower, la cui visibilità è in realtà l'unica ragione dietro un'operazione commerciale così imbarazzante. Boh.
Profile Image for ELLE.
63 reviews1 follower
Read
August 22, 2022
boh raga zero stelle
Profile Image for Alessandra.
28 reviews
December 6, 2024
Non dirò che per scrivere poesie non basta cliccare enter ogni tre parole - Rupi Kaur ce sta pagando le tasse universitarie ai nipoti co sta storia degli engiambemà. Dico solo che alcune poesie mi piacevano di più quando le immaginavo scritte senza andate a capo, a mo’ di pensieri.

Il che è già indice di qualcosa. La signorina Nessuno non è un libro che non mi è piaciuto. È un libro che non promuovo, e neanche boccio, ma rimando. È un libro che ho letto distrattamente, la prima volta, e su cui poi nelle ore successive sono dovuta tornare, perché sentivo di essere stata un po’ superficiale a ignorare in maniera così frettolosa quella sensazione di amarezza e dolore che, inevitabilmente, mi era rimasta attaccata addosso. È già una piccola vittoria questa, no?
Non mi interessa chiedermi se Giorgia Soleri sia o non sia una poetessa, se questo libro sia una geniale mossa commerciale o una scelta editoriale vergine da ogni tipo di contaminazione social. Giorgia Soleri è una donna che ha un’esigenza. Una fortissima esigenza. Ha una storia da raccontare (forse, più di una), ed è una storia di dolore. Lo avverti da subito e lo avverti fino alla fine, anche quando il tono dovrebbe essere disteso, quando il dramma dovrebbe essere risolto e tuttavia continua a esserci un cielo plumbeo a far da sfondo all’intera sezione (voglio dire: è interessante avvertire il sentore di una sorta di tossicità latente celata dietro questo sorriso nervoso e inquietante che prende il nome di "Liberazione". Solo che mi pare chiaro che descriverla non fosse in alcun modo negli obiettivi dell’autrice. E quindi cosa dire se non: meh. O forse: boh. O meglio: chissà).

Giorgia Soleri sembra far intendere che questo è solo il primo libro, che ce ne saranno altri. Bene, io le auguro il meglio, ma nel frattempo non posso fare altro che pensare che sarebbe bello se da qui al giorno immediatamente precedente a quello in cui uscirà il suo prossimo libro continuasse a leggere, ad arricchire il suo vocabolario (carne, bruciore, fuoco, ventre, sangue, ossa, liquido amniotico: se ripeti troppe volte le stesse parole, a un certo punto le poesie diventano interscambiabili, dimenticabili nella loro singolarità), a esercitarsi a scrivere: la sua storia merita di essere raccontata, la sua necessità è forte, e sarebbe un peccato non supportarla con l’attenzione tecnica che meriterebbe. È evidente che queste poesie siano nate nell’esatto momento in cui Giorgia viveva ogni singola esperienza raccontata nel libro (ed è questo, credo, il motivo per cui mi è arrivato tutto il suo dolore), ma non sarebbe male se, a prescindere dall’esigenza immediata del momento, “studiasse”, o meglio cominciasse a prendere confidenza con le parole (non parlo del significato, ma del suono, della musica, della potenza), con le figure retoriche, con la forma, con le metafore, con i riferimenti esterni. Ecco, questa è forse la nota dolente del libro: le citazioni. Se si vuole mettere un riferimento letterario, artistico o di qualsiasi natura, sarebbe bello se si riuscisse a creare una sospensione capace di estendere i confini ristretti della poesia in un tempo più vasto, passato, eterno. Il riferimento deve essere evocativo, potente, raffinato, non buttato lì. Inserire Notre Dame, Minosse, il muro di Berlino o Cristo (“le lacrime dense di Cristo” non sono ancora riuscita a digerirle) mi sembra una scelta pretenziosa che inficia la genuinità e semplicità generale del suo tipo di scrittura. Non mi sciocca leggere che si sente pura come la Vergine Maria a ogni affondo mentre raggiunge l’orgasmo; a scioccarmi è la pretenziosità di quest’immagine, che è immediatamente preceduta da frasi come “vorrei guardarti entrarmi dentro come un trapano” o “mi scopi duro”. Fa strano leggere il nome di Morfeo o di altri personaggi mitologici e poi cose tipo “Ci sono delle sere come questa dove mi sembra di esser sirenetta”. Io credo che a questo punto il problema sia anche che le poesie sono nate in più periodi, in più anni, in tempi in cui Giorgia aveva una maturità diversa (sia psicologicamente, sia tecnicamente/stilisticamente), per poi essere collocate in un ordine che non è cronologico. Per carità, ci sta. Ma crea un effetto strano. Tutto qui.
Quindi: leggere o non leggere La signorina Nessuno? Dico: non leggere, se non vi piace questo tipo di poesia (a me purtroppo non piace, per questo le due stelline), semplice, immediata, singhiozzante, ancora un po’ acerba. Dico: leggere, se vi piace, se conoscete Giorgia e volete darle una chance, e se volete toccare con mano “argomenti che possono essere dolorosi e triggeranti per alcune persone, come: la dipendenza affettiva, il suicidio, i disturbi alimentari, il lutto, l’aborto, la perdita di una persona cara, l’abbandono, l’autolesionismo, l’ansia e la depressione”.
1 review
May 8, 2022
a meaningless set of words that they are trying to sell you as poems... written as if by a horny teenager with mental disabilities
Profile Image for Angigames.
1,414 reviews
June 20, 2022
Ma quindi... per essere la nuova Alda Merini basta:
Cercare un attimo di pace
Trovare "l'ispirazione"
Riordinare le idee abbastanza da produrre qualcosa di scritto (se poi lo scritto in sostanza non ha grande significato, anche meglio!)

Basta intervallare i pensieri con alcune pagine bianche, perché fa tanto "senso di atmosfera bella" e aumenta lo spessore dello scritto.
Basta usare la punteggiatura a cavolo o (anche meglio) non usarla proprio, perché tanto è come se dovessimo scrivere 24h su 24h sui social, quindi fanculo la punteggiatura!
Basta gridare al femminismo, agli amori sbagliati, a qualcosa che ci ha cambiato la vita...

E IO, scema, che ho sempre pensato che prima di tutto, per produrre poesia e letteratura in generale, servisse vero e proprio TALENTO!
🤦🏻‍♀️
Profile Image for Chiara.
6 reviews1 follower
May 9, 2022
Mi spiace dirlo, ma la qualità di questo libro è davvero bassa. Banale, scritto male, a tratti sgrammaticato. (Ennesima) pubblicazione che non avrebbe mai visto la luce in mancanza di un seguito rilevante online.
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