Giuanin e la Rina. I fossi, le cerbottane e le fionde. Gli gnocchi della Barbarina. Il sangue di una suora. Marcello, il suo toscano, l’olio di ricino e l’Ermelina. Tocca tre volte la pelle di biscia. Gianni e i crediti con la fortuna. Il 5 di via Santa Maria. La Millecento. Le brustoline al Politeama. SartiBurgnichFacchettiBedinGuarneriPicchi. Paolo è morto inseguendo una rana. Lavorini, uno di noi. Marco. La carcassa di un suino. Savana, Virus, Novecento e Spiura. Poi Squalo, Linate, Capodistria e Bubba, i Quattro dell’Ave Maria. Il Foxtrot e il Tropical. Radio Fazzano, Radio King e RadioAttiva. Claudio “Maio” Maioli e i sogni di rock’n’roll. La Sonex Custom da cinquecentomila lire. Il fuoco di una zingara. La Dona e Lenny. Pierangelo Bertoli. Gli Eroi di latta e Angelo Carrara. Il giorno più bello o più brutto della tua vita. I ClanDestino e la Banda. I live e quell’enorme stare insieme. La terra che balla. Barbara e Linda. Cianein.
C’è un intero universo, circoscritto e infinito, nella narrazione autobiografica di Luciano Ligabue. Sessant’anni di vita che in virtù di una scrittura in stato di grazia si elevano a vera e propria storia, tutta da leggere, tutta da rivivere. Affrontando per iscritto il bilancio della sua esistenza con l’eclettismo artistico che gli è proprio, il Liga esce dai comodi confini del classico resoconto biografico e tratteggia magistralmente situazioni, luoghi e persone donando loro una dimensione romanzesca. Li fa vedere, toccare e conoscere. Anche la sua, alla fin fine, non è altro che “una storia”, ma di quelle che ne contengono cento, e altre cento ancora.
Luciano Riccardo Ligabue, noto con il solo cognome Ligabue (Correggio, 1960), è un cantautore, chitarrista, regista, scrittore, sceneggiatore e produttore discografico italiano.
Luciano Riccardo Ligabue (born 13 March 1960), commonly known as Ligabue or Liga, is an Italian singer-songwriter, film director and writer. Ligabue was born in Correggio, in the province of Reggio Emilia (Emilia-Romagna in northern Italy). Before becoming a successful singer, he held various jobs, working in agriculture and in factories. He entered the music world in 1987 when he founded the amateur band Orazero. For this band, he wrote several original songs, with which they participated in several local and national contests. The following year his fellow Emilian singer-songwriter Pierangelo Bertoli was the first to discover Ligabue's writing talents, and included one of Ligabue's songs, "Sogni di Rock'n'Roll" ("Rock n roll dreams"), in his new LP.
The following year Bertoli introduced him to producer Angelo Carrara, to finish an LP of his own, Ligabue, which was released in May 1990. Ligabue soon gained fame as one of the most successful Italian rock stars, finding fans mainly among younger audiences. His most famous hits include Balliamo sul mondo (Let's Dance on the World), Ho perso le parole (I've lost words) and the most successful of all, Certe Notti (Certain Nights), inspired by the Pier Vittorio Tondelli's controversial novel Altri libertini which was voted as "Italian song of the 1990s" in a poll held by a popular music magazine. He also collaborated with another famous singer-songwriter, Francesco Guccini, who also had a part in Ligabue's first movie.
Ligabue directed his first movie, Radiofreccia, in 1998, a semi-autobiographical story of a local radio station. Critics acclaimed it as surprisingly well shot for a newcomer, and the film received three David di Donatello Awards (the highest award in Italian cinema). He also composed the soundtrack. Four years later he shot Da zero a dieci ("From Zero to Ten"): however, it was not as well-received as the first work, by both critics and fans.
Ligabue has also published a short story collection, Fuori e dentro il Borgo ("In and out the village"), which won several literary awards, a science fiction novel La neve se ne frega ("Snow doesn't care") (2005), and collections of poems Lettere d'Amore nel frigo ("Love Letters in the fridge") (2006).
He considers himself a "believer", even if he shows strong criticism towards the traditional teachings of the Catholic Church.
In the 1980s Ligabue was a member of the communal council of his native Correggio, elected for the Italian Communist Party. Though he no longer assumes a public high-level political position, Ligabue, together with Lorenzo "Jovanotti" Cherubini and Piero Pelù, released in 1999 the single Il mio nome è mai più ("My Name Is Never Again"), a song against the Kosovo War to collect funds for the Italian NGO Emergency.
Un viaggio nella vita di Luciano, con alcuni aneddoti già conosciuti e tanti altri inediti. Ha "vuotato il sacco" -come dice lui - raccontandoci i retroscena di una vita all'insegna della musica, per farci vedere cosa c'è dietro il personaggio e al di là del palco. Ovvviamente a me è piaciuto, credo che per chi ama lui e le sue canzoni sia solo una grande conferma della sensibilità che lo contraddistingue e ci si ritrova gran parte di quell'ironia un po' sottile a cui ci ha nel tempo abituati. Gli si vuole bene e dopo questo libro anche di più se possibile :)
Ogni volta che mi fa il bagno, mia madre poggia la punta del dito sulla cicatrice e l'accarezza. 'Questo sfregio crescerà con te. Diventerà grande insieme a te. E lo troverai sempre lì a ricordarti una cosa: puoi anche faticare a nascere, o prenderti la peritonite quando ancora non sai camminare, ma ce la fai, capito? Tu ce la fai. Te lo dice la Rina'"
Chi ha avuto la fortuna, come me, di trovare i biglietti per il tour teatrale di Luciano Ligabue avrà visto il rocker emiliano attingere in più passaggi da un libro; tutte le volte che ho sentito i racconti estrapolati, guardando mia sorella, immancabile compagna di concerti, mi sono chiesta come mai il volume non fosse nella mia libreria. Quelli del Bar Mario, avranno sicuramente questo volume negli scaffali delle loro librerie, alcuni lo avranno persino letto. Partiamo con la premessa doverosa, non amo le biografie nè tantomeno le autobiografie, ne possiedo poche, e poche sono quelle che ho trovato veramente belle, una senza ombra di dubbio è “Open” di Agassi, che vi invito a leggere. “Una storia” è il settimo libro di Ligabue e chi conosce la cabala del cantante, sa che il “7” è un numero magico. Ho letto tutti i suoi libri, perchè mi piace l’atmosfera della provincia che si trova tra le pagine, e la sua autobiografia non fa eccezione; mi piace leggere Liga perchè trovo sia “per bene”, si ha una scrittura gentile, educata, positiva che è lo stesso motivo per cui lo ascolto e vado ai suoi concerti.
“È tutto un prato. È tutto un prato con noi sopra. Sappiamo di selvatico, di erba medica, di fossi e di sudore seccato. Di fuga da un altro guaio. Dopo aver corso come Domenghini, ci lasciamo cadere a pancia in giù, tiriamo il fiato e l’aria sa di terra. Quando ci giriamo vediamo un pomeriggio che non finisce mai. E invece finisce e ci fa lasciare sempre qualcosa a metà. I bagni in mutande nei canali, le gogne inflitte e subite, le gare in bici fino al cartello, la testa sotto la fontana con l’acqua che sa di ferro, le cerbottane e le fionde, le manate ai campanelli, la fitta al cervello per il morso al ghiacciolo. Le strisce di verde che non vengono mai via. Segno le braghe a mia madre e le dico: «Non stare a lavarle, le rimetto così fino a quando ricomincia scuola». «Tant t’è bel li stes» sorride lei, sei bello lo stesso. La Rina che mi perdona sempre.”
In questo libro c’è tutto, c’è la Rina e c’è Giuanin con il racconto del regalo della prima chitarra e quell’esortazione ad imparare a suonarla nonostante l’osservazione che i musicisti sono tutti dei morti di fame, da qui inizia la gavetta, lunga quella di Luciano che arriva abbastanza tardi al successo con“Certe Notti” che lo consacra definitivamente nel panorama nazionale, moi è sembrato simpatico scrivere di questo libro proprio alla “vigilia” del trentennale di certe notti. Vuota il sacco, prova a farci stare dentro tutti i ricordi, ci sono dentro dei momenti molto divertenti, altri che ti avvolgono nella nebbia e nella nostalgia.
Dentro il libro c’è una vita intera ci sono I fossi, le cerbottane e le fionde. Gli gnocchi della Barbarina. SartiBurgnichFacchettiBedinGuarneriPicchi. Claudio "Maio" Maioli e i sogni di rock'n'roll. La Sonex Custom da cinquecentomila lire. La Dona e Lenny che proprio in questo tour neio teatri suona la batteria, devo dire fa un certo effetto vedere padre e figlio sullo stesso palco . Pierangelo Bertoli. Dentro ci stanno il giorno più bello o più brutto della sua vita. I ClanDestino e la Banda. I live e quell'enorme stare insieme. La terra che balla. Barbara e Linda. C'è un intero universo, circoscritto e infinito, nella narrazione autobiografica di Luciano Ligabue. Sessant'anni di vita che in virtù di una scrittura in stato di grazia si elevano a vera e propria storia, tutta da leggere, tutta da rivivere. Il Liga esce dai comodi confini del classico resoconto biografico e tratteggia magistralmente situazioni, luoghi e persone donando loro una dimensione romanzesca. Li fa vedere, toccare e conoscere. Operazione che fuori e dentro la musica Ligabue sa fare benissimo. Questo è il momento in cui generalmente scrivo due parole sull’autore o autrice, ma come potrei farlo senza scrivere un fiume su Ligabue? Eccovi la sintesi, più sintesi che ci sia: il rocker di Correggio, dove è nato nel 1960 ha all’attivo ventiquattro album, tre film e sei libri - Fuori e dentro il Borgo, La neve se ne frega, Lettere d'amore nel frigo, Il rumore dei baci a vuoto, Scusate il disordine, È andata così, scritto con Massimo Cotto. Con 165 264 persone a Campovolo, nel 2005, ha detenuto inoltre il record europeo di spettatori paganti per un concerto di un singolo artista, record mantenuto per dodici anni. Con Radiofreccia, il suo primo film, vince 3 David di Donatello (allo stesso Ligabue come miglior regista esordiente, a Stefano Accorsi come miglior attore protagonista e infine per la miglior colonna sonora), 2 Nastri d'argento, un Globo d'Oro e tre Ciak d'Oro.
Se cercate altre opinioni sul libro, le troverete e non sono molto lusinghiere, ma io sono una sua fan e questo libro, come la sua musica, mi ha tenuto compagnia, coccolandomi e divertendomi. E ora, alzo il volume e canto “Riderai” la mia canzone preferita…la vostra qual è?
“Io canto sempre guardando le facce delle prime file, sempre. Non sono di quelli che cantano fissando un punto nel vuoto: ho bisogno di quel tipo di scambio. E quindi vedo come ognuno di loro canta le parole delle mie canzoni, con che tipo di partecipazione. Poi mi sembra di leggerne l’interpretazione. Facce che si aprono. Facce che lasciano venire su. È una specie di processo catartico a cui non resisto. Sempre più facilmente, poi, quando vedo la lacrima silente, è difficile per me trattenere l’emozione. E mi si rompe un po’ la voce, spesso e volentieri. Mi sa che è qualcosa di irreversibile: sono sempre peggio da questo punto di vista. Insomma, un “rockertuttodunpezzo” direbbe che sto diventando sempre di più una mezza sega.”
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È noto che Ligabue con i suoi fan abbia un rapporto particolare rispetto alle altre rockstar, nell'ambiente si dice che nessuno è così disponibile a incontrarli parlarci, accettare i loro regali, etc. Con questa autobiografia Liga non si concede solo ai suoi fan, ma a tutti. Racconta la sua storia fino al 2022, poco prima che dopo due anni di stop dovuti alla Covid li rincontrasse tutti a Campo Volo per festeggiare quei 30 anni di carriera che finivano nel 2020. Un ennesimo regalo per noi che lo seguiamo da anni in cui ci racconta tutto, anche quello che per lui deve essere stato proprio difficile tirar fuori. Al di là del cosa ne penseranno "gli altri" (di cui a noi fan ce n'è sempre fregato poco) il libro dimostra che Liga è uno dei pochi che sa raccontare storie anche in forme che non siano canzoni.
Probabilmente si perderà la mia oggettività su questa autobiografia, perché sono una grande fan del Liga. Ma la sua scrittura per me è da sempre fonte di ispirazione, nella sua vita ci ho ritrovato anche dei pezzi della mia. Amo il suo modo di dire le cose, è il suo ed è inconfondibile. Bellissima lettura.
Non la solita biografia ma una personale, legata ad eventi random della propria vita che in qualche modo hanno lasciato un segno indelebile. Scelte difficili e porte in faccia, eventi che hanno cambiato la.storia e ragionamenti su se stessi. Libro perfettamente riuscito!
Ricordi di una vita, l’infanzia, la giovinezza, l’età adulta. Una vita per la musica, attorno la quotidianità di una persona come tante ma con qualcosa in più.
Bellissimo ed inaspettato! Preso al volo, d’impulso. Non sono un suo mega fan ma va detto che le canzoni belle le ha fatte e la sua vita, senza eccessi, is worth reading.
Ricordi di una vita, emozioni, paure, tutto accompagnato da un sottofondo di musica, quella che non passa mai, e dal coraggio di buttare giù quelle due rime. E tutti noi fan non lo ringrazieremo mai abbastanza per averlo fatto! In queste pagine il Liga si mostra ancora una volta come una persona vera e genuina come pochi ormai, mettendo a nudo la persona dietro al personaggio. Gli aneddoti del suo passato sono raccolti in ordine cronologico e mostrano tutte le emozioni e le sensazioni di un bambino, un ragazzo e un uomo. Sessant'anni di vita che diventano una storia tutta da rivivere. La lettura è scorrevole grazie al modo semplice in cui il romanzo è scritto, sembra una conversazione con l'autore e questo rende il tutto ancora più reale. A chi piace il Liga e la sua musica, io consiglio vivamente di leggere la sua storia.