Paris, s'il vous plaît

by Eleonora Marangoni

La città «più scritta della storia», come la chiamava Walter Benjamin, è antichissima: non c’è pietra che non sia stata narrata. Tuttavia Parigi è un elenco infinito, il cui ordine assume forme diverse per ogni suo abitante: rimane se stessa proprio mutando di continuo, e si offre sempre nuova allo sguardo di chi la scopre. «Camminare per Parigi è camminare verso di me», diceva Julio Cortázar. Eleonora Marangoni la racconta in maniera tanto personale quanto contemporanea: facendola brillare di storie grandi e piccole, di ricordi, di luoghi e di occasioni. Paris, s’il vous plaît è un libro semplicemente unico: romanzo urbano e spettinata guida letteraria, galleria di immagini e atlante sentimentale, archivio impossibile delle nostalgie. Un viaggio senza verso, fatto di digressioni e deviazioni che pure, misteriosamente, arrivano al cuore segreto della città e del diventare se stessi.

Genres: France

198 pages, Hardcover

First published May 3, 2022

About the author

Eleonora Marangoni è nata a Roma nel 1983. È scrittrice, copywriter e consulente di comunicazione. Laureata a Parigi in Letteratura comparata, ha pubblicato il saggio “Proust et la peinture italienne” (Michel de Maule, 2011) e “Proust. I colori del tempo” (Mondadori Electa, 2014). Il suo romanzo d’esordio “Lux” (Neri Pozza, 2018) ha vinto il premio Neri Pozza e il premio Opera Prima,

Eleonora Marangoni, Italienne de naissance, est devenue parisienne par amour pour Proust. Après une formation littéraire poussée, elle s’est tournée vers les publications d’art. Elle est aujourd’hui directrice artistique dans plusieurs maisons d’édition.

Reviews

[Orsodimondo · Rating 4 out of 5]

IL MARE BAGNA PARIGI



Eleonora Marangoni racconta la ‘sua’ Parigi, quella città dove ha vissuto otto anni consecutivi, ha studiato, s’è laureata, ha acquistato la sua prima casa. Dove torna ogni anno, ogni volta che può. Dove ha amici, conoscenti, ricordi.
Il suo memoir racconta aneddoti e fatti accaduti, momenti della sua vita. E parla anche, ovviamente, di architettura, pittura, urbanistica, toponomastica, letteratura, musica, cinema.



A proposito di film è curioso che si dilunghi a parlare di uno spagnolo, El sol del membrillo (il sole della mela cotogna, inteso come albero e non solo frutto), opera seconda di un regista che ne ha diretti solo quattro in cinquantadue anni, credo stabilendo un record mondiale. Del 1992, vinse il premio speciale della giuria a Cannes. L’aspetto curioso è che questo film non certo campione d’incassi, poco noto e poco citato, io l’ho visto poche ore prima di leggerne sulle pagine della Marangoni. Singolare coincidenza.



Eleonora Marangoni narra anni formativi (memoir di formazione?), in cui Parigi da straniera diventa spazio interiore, anni densi e leggeri allo stesso tempo, anni in cui si sviluppa la sua visione del mondo e di conseguenza della vita.
Marangoni sa evocare le atmosfere quotidiane, renderne il sapore nascosto, la vita che non fa rumore, la consistenza più intima. Descrive luoghi angoli e scorci, quelli famosi e quelli sconosciuti, i monumenti più noti, le chiese, le strade. Racconta la polvere depositata sulle scale dei palazzi più vecchi, gli alberi che adornano i viali, ciò che si beve nei bar aperti la sera…


Gustave Caillebotte (1848–1894): Les raboteurs de parquet.

Questa città mi ha insegnato di me più di quanto non mi abbia svelato di lei; mi ha fatto pensare a quanto, oltre che educarmi a conoscere, sia stata capace di insegnarmi a lasciar scorrere. Non solo un posto dove si svolgeva la mia vita, ma un luogo che ha educato il mio sguardo.
A lasciar scorrere, come l’acqua nei caniveaux parigini, il metodo per tenerli puliti.


Gustave Caillebotte: Le boulevard vu d’en haut (1880).

[Domenico Fina · Rating 4 out of 5]

Un po’ saggio ammirato, divagante, verso una città amata, un po’ vivace racconto di gioventù, un po’ storia di un apprendistato da scrittrice.

“«A Parigi per l’eleganza, a Velletri per l’ignoranza», ripeteva ogni tanto mia nonna, che era romana, aveva un marito originario di Lione e non era mai stata a Parigi e forse neppure a Velletri. Non ho avuto modo di appurare la seconda parte della frase, ma negli anni mi sono ritrovata più volte a darle ragione della prima. In effetti ai parigini in media bisogna riconoscere, oltre alla costante ricerca del bello, una certa nonchalance, la capacità di affrontare con apparente disinvoltura cose potenzialmente piuttosto goffe, come andare in giro senza ombrello sotto la pioggia, bere a stomaco vuoto, abitare e rendere accoglienti case grandi come ascensori.”

[Mapina · Rating 2 out of 5]

E' scritto bene, in un modo personale e spigliato che è molto accattivante, ma è possibile scrivere qualcosa su Parigi, e sull'abitare a Parigi, e sul rapporto che si ha con Parigi, in un modo che non suoni trito e ritrito?
Forse no; ogni caso, questo libro non ci riesce.

[lereaders · Rating 5 out of 5]

Complice un viaggio in treno da a Parigi a Pisa ho iniziato “Paris s’il vous plaît” di Eleonora Marangoni. Vivo ormai da un anno tra alti e bassi a Parigi e per scoprire al meglio la città ho iniziato a leggere una serie di libri che le sono dedicati.

La scrittrice ha vissuto per 8 anni a Parigi e si percepisce che ha vissuto la città. Leggendo le paginef, mi sono sentita subito a casa, riconosco i posti e le vie di cui parla, la vita parigina ma anche perché condivido le paure e i dubbi esistenziali che una grande metropoli ti può far sentire.
Questo libro è un insieme di cose sono aneddoti, curiosità su Parigi che si incastrano perfettamente con la vita dell’autrice un po’ alla “Lonely city” di Olivia Laing.

[Silvia · Rating 4 out of 5]

Da evitare se non si va a Parigi nel giro di pochi giorni, perlomeno per chi come me vorrebbe tornarci spesso, induce alla partenza! Una scrittura elegante e scorrevole, quel tanto snob che basta, un caleidoscopio di aneddoti personali ben miscelati a quelli di grandi scrittori.

[Ale · Rating 4 out of 5]

c'è da dire, non pensavo di voler scrivere un pensiero su questo libro e invece.
parto dal presupposto che non è una storia, ha un inizio ma non una fine, non è un qualcosa di inventato che segue un filo logico o che ha tanti personaggi o eventi particolari.
il velo di malinconia che si percepisce leggendo tutto il romanzo, i piccoli e in apparenza insignificanti dettagli su Parigi, le emozioni che la città trasmette alla scrittrice e che la scrittrice poi trasmette a te sono bastati per farmi adorare questo libro, lo rileggerei altre cento volte, perché non ti promette nulla ma al tempo stesso ti promette tutto

[Francesca · Rating 5 out of 5]

Non potevo scegliere libro migliore per iniziare il mio 2023. Non solo è un inno alla una delle mie città preferite e ai suoi posti più nascosti ma è un libro da cui puoi imparare moltissimi. Ho annotato molto, ho conosciuto molto e sicuramente approfondirò molto. Lo consiglierei si secondo me è molto interessante 5/5🦩

[Erica Graziani · Rating 4 out of 5]

Lettura piacevolissima, mi ha fatto rivivere i mesi in cui ho abitato a Parigi ♥️

[Ginevra Venturi · Rating 4 out of 5]

Appena finito un lunedì mattina bloccata in tram a Milano in ritardo per le lezioni, ma penso alla magia di Parigi e la cosa mi infastidisce di meno.
Si forse in questo libro ci sono un po’ di cliché ma tutti veri, Parigi è una festa, Parigi è magica. Consigliatissimo

[Sofia Sabatino · Rating 4 out of 5]

In Paris, s'il vous plaît Eleonora Marangoni ci racconta le sue avventure parigine dando vita a un romanzo urbano, una vera e propria antologia in cui gli aneddoti personali si intrecciano alla Storia della Ville Lumière e ai suoi illustri personaggi. Una guida letteraria disordinata ed evocativa, ma soprattutto una dichiarazione d'amore per Parigi.
Perché sì, Eleonora Marangoni in questa città ci ha vissuto otto anni, l'ha esplorata, l'ha vissuta e poi è andata altrove senza mai abbandonarla davvero. E ce la racconta. Ci parla del suo arrivo, quando era ancora una studentessa e in valigia aveva solo i volumi della Recherche di Proust e un pezzo di parmigiano sotto vuoto; ci racconta dei suoi traslochi (numerosi) in stanze che i parigini chiamano arrogantemente studio e che non sono altro che bettole di 10mq. E ancora i suoi amori giovanili, effimeri ed eterni (in una parola, francesi). Ci racconta dei luoghi che per lei sono diventati casa e così facendo ci racconta la città, le sue bellezze e i suoi segreti. Insomma, ci racconta tutto ciò che è significato vivere otto anni a Parigi, e non altrove.
Così l'autrice rielabora i suoi ricordi ricostruendo una cartografia reale ma personalissima in cui il lettore può perdersi e sognare, può imparare qualcosa e può decidere di partire.
"La città più scritta della storia", come la definiva Walter Benjamin, qui è reale e contemporanea ma sempre capace di immergerci nella rêverie ✨
"Credo che le città - scrive l'autrice - non siano soltanto luoghi, ma anche modi di stare al mondo. E che se certe cose sono accadute e continueranno ad accadere è solo perché accadono a Parigi".

In conclusione, j'aime bien 💕

Consigliato: 🥐🥐🥐🥐/5
(Bisous)

[Librialvolo · Rating 5 out of 5]

👉🏻Vi darò un’opinione molto personale riguardo a questa chicca letteraria. Un libro che mi ha fatto innamorare ancora di più di Parigi, se questo fosse possibile.
Eleonora Marangoni ci racconta la sua Parigi, dove si trasferisce ventenne per conseguire gli studi e invece di qualche mese ci starà per ben otto anni. “È stato Proust, più di chiunque altro ad accompagnare i miei primi passi in questa città […] Per mesi, la mia vita interiore coincise con la lettura della Recherche.”

✏️Un libro da leggere con una matita alla mano per la quantità di citazioni e di rimandi bibliografici, artistici, cinematografici e fotografici (nello specifico ho molto apprezzato la descrizione delle vedute del Vieux Paris di Melville e del dipinto Staircase at 48, rue de Lille, Paris di Hopper) e che non piacerà a chi non abbia un animo vagamente romantico e malinconico.
Una guida molto intima per la città “più scritta della storia”, come disse Benjamin nei suoi Passages, la città che cambia di continuo senza mai cambiare davvero.

⏳L’autrice ci racconta i luoghi dove amava passare il tempo, in compagnia ma soprattutto da sola, che le hanno fatto scoprire qualcosa in più di se stessa e della vita (“In effetti, proprio perché la conosco bene ma mai abbastanza, perché è grande ma non enorme, perché ci torno sempre ma non ci abito più, Parigi è uno dei posti in cui mi viene spontaneo camminare senza mai davvero domandarmi dove sto andando.”). Elenchi di bar, vie, edifici, biblioteche, negozi, scale e piante descritte minuziosamente si alternano a scorci di vita vissuta, che mi hanno fatto commuovere.

[Eleonora · Rating 5 out of 5]

Inciampo sempre nella difficoltà di definire un libro in stelline - 5, in particolare. In una scala di 10 ne avrei date 8,5, ne do 5 perché ci si avvicina molto. Ho amato questo saggio quasi quanto amo Parigi e forse proprio per questo. Gli incipit dei capitoli partono da lontano pur rimanendo nella sfera delle “cose parigine”: aneddoti di vita della scrittrice, passaggi letterari, esistenze di scrittori, per poi - non si sa come - portare a intere pagine dedicate a qualche caratteristica della città. Non ne ho amato solo gli incipit, però, anche le digressioni: ne parla all’inizio citando la Recherche e poi ne fa grande uso, quasi strizzando l’occhio al lettore, in tutte le 182 pagine. Dalle caratteristiche di una pianta alla particolarità di una scala. Delicato, romantico, incredibilmente curioso e interessante, persino divertente e molto sottolineato. Spero di tornare presto a Parigi, perché non ho mai fatto caso alla quercia in bronzo al jardin des Tuileries.

[Elisa · Rating 4 out of 5]

Ho scoperto questo libro per caso e incuriosita dal fatto che sarei stata a Parigi presto, decido di acquistarlo e leggerlo nel viaggio in treno verso Parigi. Lo consiglio per conoscere qualche curiosità sulla città, la lettura è molto scorrevole e sono piacevoli i racconti e i ricordi, anche personali, dell’autrice.

[Anna A · Rating 3 out of 5]

Ho iniziato il libro perché, ahimè non sono ancora mai andata a Parigi. Dopo i primi capitoli pensavo di stare sprecando tempo nella lettura. Sono andata avanti e ho fatto bene. Oltre che una certa conoscenza, seppur limitata di P., ho vissuto suggestioni e sono rimasta incuriosita da nuove letture che vorrei fare e film da vedere.
Lettura consigliata.

[Emanuele Avolio · Rating 4 out of 5]

"Credo che le città non siano soltanto luoghi, ma anche modi di stare al mondo. E che se certe cose sono accadute e continueranno ad accadere è solo perché accadono a Parigi."

[Aritrup · Rating 4 out of 5]

Piacevole raccolta di ricordi personali e aneddoti storici sulla città più bella del mondo.

[Simona Calò · Rating 4 out of 5]

Ah, che incanto di libro. Ne leggo un po' per caso la trama su media library e capisco possa interessarmi, da appassionata fan di Parigi quale sono, ma non ho aspettative particolari. La scrittura abile e sofisticata, eppure lieve come una chiacchierata con un'amica mi strega, e la storia della sua vita nella città di cui mezzo mondo è innamorata è un balsamo per l'anima. Molto interessanti anche le storie su Parigi: le vie, i locali, i personaggi, gli amori e le invenzioni. Una raccolta insolita che fonde memoir, storia e cronaca, un omaggio sentimentale sinceramente avvolgente. Lo compro che ancora non ho finito di leggerlo, penso non fosse ancora successo.

[Vanessa Faroni · Rating 4 out of 5]

Un libro che si legge con la mente che passeggia per Parigi. Numerose descrizioni, ma non noiose, diciamo il giusto numero per far venire voglia di comprare un biglietto aereo.