Le opinioni espresse sui social sono in vendita. Tutti noi possiamo diventare influencer, costruirci un pubblico, e poi mettere all’asta la nostra reputazione, per promuovere vestiti, ristoranti, cosmetici o magari un partito politico. Se diventa impossibile distinguere contenuti autentici e spontanei da pubblicità e propaganda, il nostro spazio pubblico digitale è a rischio. Quando pochi individui possono indirizzare milioni di follower là dove richiesto dal committente, anche la democrazia viene messa in discussione. I social network, nati per la condivisione, sono in realtà aziende pubblicitarie che possono trasformarsi in piattaforme di manipolazione di massa, a beneficio di aziende e governi. Questo non è un libro contro gli influencer, ma l’analisi di una trasformazione che ridefinisce le nostre interazioni, digitali e non solo. L’unico modo per sfruttarne le potenzialità e ridurre i rischi è che gli utenti siano consapevoli di come funziona il sistema degli influencer.
Laureato in economia alla Bocconi, nel 2009 partecipa alla fondazione de Il Fatto Quotidiano di cui è stato prima responsabile dell’Economia e poi vicedirettore. Da agosto 2019 a giugno 2020 ha diretto il sito ProMarket.org creato dallo Stigler Center, il centro di ricerca guidato dal professor Luigi Zingales presso la University of Chicago - Booth School of Business. Per un anno ha vissuto a Chicago, da dove ha scritto per il Fatto Quotidiano di economia e di America. Da maggio 2020 è il direttore del quotidiano Domani, andato in stampa per la prima volta il 15 settembre dello stesso anno.
Nonostante l'omonimia, non è parente di Vittorio Feltri.
Mi sono interfacciato con questo libro per curiosità: il titolo accattivante, in questo senso, ha svolto un ruolo importante.
Stefano Feltri si dimostra puntuale ed analitico, sulla scia dello stile di "Domani": con un linguaggio chiaro, Feltri riporta una serie considerevole di dati ed eventi che proiettano il lettore all'interno di una discussione economico-etica frizzante, non lesinando spiegazioni semplici di fenomeni complessi. Un libro frutto, si evidenzia, del lavoro tipico del giornalista investigativo e dell'economista e, per questo, in grado di superare le banalità che spesso si spendono su questa tematica.
Tre stelle: una pecca è la polemica, quasi da pamphlet, che per 1/4 del libro Feltri imbastisce contro un noto influencer: precedenti livori si potevano sanare in altra sede.
Profetico. Sebbene piuttosto scontato: a distanza di due anni dalla pubblicazione il mondo social corre più di quanto ci riesca a spiegare questo saggio. Ma le domande che si e ci pone sono più che mai attuali.
Un'ottima analisi del fenomeno influencer e della loro intromissione nella politica grazie a un loro post o reel. Un'analisi attenta e precisa di come soprattutto micro e nano influencer possano orientare i loro follower più dei macro influencer
Tre stelle perché sono generoso e voglio premiare l'intento di spiegare il mondo degli influencer. Sull'efficacia di quanto scritto... ho delle perplessità.