“Ma come fanno i pesci rossi a girare in una boccia di vetro senza impazzire?” è un romanzo autobiografico che racconta la discesa verso la schizofrenia di Silvana, la suocera dell’autore. Maurizio non è un medico, uno psicologo o una qualsiasi figura competente in questo settore (quello della follia), ma è un uomo qualunque ritrovatosi per puro caso imprigionato in una tragedia più grande di lui: la malattia mentale di un parente. Maurizio potrebbe essere il tuo migliore amico, il tuo collega, il tuo vicino di casa, oppure semplicemente un passante casuale sotto la finestra del tuo appartamento… potrebbe essere chiunque, ma allo stesso tempo non è nessuno di loro perché quella che racconta è un’esperienza talmente tanto intima e sentita che può essere solo sua, ma raccontata con talmente tanta naturalezza che potrebbe essere quella di qualsiasi essere umano trovatosi nella sua stessa condizione.