Salerno, anno 1066. Un predicatore vaga per le strade annunciando la fine del mondo: «La Bestia si sta risvegliando! Temete il drago, perché il giorno dell'eclisse è vicino!». Il giovane Barliario non presta attenzione alle parole di sventura, ma quella sera stessa il padre Rainardo, alchimista, viene sorpreso da un incendio nel suo laboratorio. Quando lo portano fuori è ancora vivo, ma sfigurato dal fuoco. E mentre Barliario veglia al suo capezzale, compare una figura misteriosa e incappucciata, Arimane, che gli rivela: «Portami il fuoco del drago e Rainardo sarà salvo». Barliario non ha bisogno di pensarci: deve partire. Lo accompagnano l'amico Shabbatai, che sogna di diventare un guerriero, Trotula, giovane studentessa di medicina dall'intelligenza disarmante, Mercuriade, dai misteriosi poteri, e la piccola Ligea, che riesce a parlare con i morti. Tra briganti, licantropi e streghe in grado di scatenare tempeste, un'avventura epica in cui scienza e magia si mescolano: alla ricerca del fuoco del drago, e alla scoperta di se stessi.
Draconis Chronicon non è solo un bel fantasy per ragazzi, è anche il racconto di un periodo lontano, oscuro e affascinante, dove magia e scienza erano entrambe reali. Un'avventura in cui storia e leggenda, folklore e fantasia si intrecciano talmente bene che si finisce per credere davvero che da qualche parte nell'Irpinia un drago riposi ancora. Nota di merito per i personaggi, vari e ben costruiti, i due protagonisti Trotula e Barliario sono figure storiche realmente esistite, che stimolano anche a cercare e conoscere tratti di storia meno conosciuti.
È un libro che si legge tutto d'un fiato, i capitoli sono brevi e quasi fuggono tra le dita mentre giri le pagine per sapere di più. L'ambientazione è inusuale e proprio per questo attira, siamo abituati a leggere di draghi e altre creature fantastiche in un qualsiasi luogo d'oltralpe, ma ritrovarne uno nostrano? Potrebbe sembrare un azzardo, ma non lo è. Storia e leggende si fondono in modo magistrale e quando arrivi alla fine capisci che quel "per ragazzi" è solo un'etichetta perché non siamo mai troppo grandi per leggere delle buone storie scritte bene.
Bellissimo viaggio nella Salerno medievale, un'avventura che riserva molte sorprese e tutte per nulla scontate. Lettura piacevole e molto scorrevole, grazie anche ai capitoli brevi (adoro!)
Draconis Chronicon è un romanzo storico fantastico di Manlio Castagna edito per Mondadori nel 2022.
Le cronache del drago sono una leggenda perduta. Una di quelle storie che vengono narrate di nascosto, bisbigliate dietro gli angoli e tramandate solo a coloro che hanno…quel qualcosa in più che è difficile spiegare a voce alta, perché certi segreti sono affilati come lame di spade e preziosi come la ricetta del fuoco greco. Da non pronunciare mai ad alta voce… Barliario e il suo amico Shabbatai sono inseparabili. Nella Salerno del 1066, quando la memoria di perde e inizia a prendere sfumature non note ma sfocate, i due ragazzi cercano la loro strada nel mondo. Ai nostri tempi diremmo che sono troppo giovani per farlo, ai loro si trovano sulla china di quell’età che segna la maturità di una persona. Il padre di Shabbatai lo vorrebbe tintore mentre Barliario è figlio di un alchimista e quello che più vuole al mondo è somigliargli. Ma le loro non sono le uniche storie che dovete conoscere. Tra le mura di Salerno, nelle sale della scuola di medicina e nelle stoffe di una delle famiglie più abbienti della città, esiste una ragazza che il mondo conoscerà molto presto: Trocta De Ruggiero ovvero Trotula e con lei c’è Mercuriade la sua amica dalla pelle di ossidiana e figlia della luna. La storia conosce Barliario è uno degli alchimisti più ammantati di fantastico mai conosciuto e Trotula è la medichessa che sfidò la sua condizione di donna e studiò per lenire le malattie femminili e non solo. Quando il padre di Barliario si trova coinvolto in un’esplosione, il mondo del ragazzo si capovolge. Per salvalo è costretto ad obbedire alla voce di un uomo oscuro e dai modi ancora più foschi: Arimane. Non c’è scelta. Il giovane deve partire, affrontare la Bestia e portare il fuoco del drago fuori dal tempio. Sembra facile? Vi siete mai trovati di fronte ad un drago? Per una serie di coincidenze, volute dai ragazzi ma con l’aiuto di un destino che era già pronto ad un viaggio, i quattro giovani partono per un viaggio che sarà irto di pericoli. Sarebbe saggio dire che nella vita di tutti, anche la nostra (perché il mondo avrà vcambiato molte cose ma non questa), si arriva ad un momento in cui è necessario fare una cosa: “uccidere il padre” e trovare se stessi. Non si può tutta la vita essere l’impronta di altri, è fisiologico e fa male. Ma parafrasando una frase di un famoso antropologo che si riferiva ad una nazione, io vi dico: ogni cosa nella Vita mangia, taglia e uccide. C’è modo di proteggersi? Se si vuole crescere No.
Leggere questo libro è un ordalìa. Non c’è solo l’avventura, non è solo un drago, i protagonisti non sono solo ragazzi. La Storia è una biblioteca di storie e ognuna deve essere scritta da un solo pugno: il nostro. La carta su cui questo librò è stampato è come carta di papiro, quasi impalpabile e la copertina (opera di Paolo Barbieri) fa scostata e sotto troverete le scaglie di drago. Non sono scaglie reali ma voi non avete ancora affrontato l’Eclisse e non pretenderete che qualcuno faccia il lavoro al posto vostro, giusto? Non ve le siete ancora meritate. Manlio Castagna ha scritto un altro capolavoro, come dubitarne?
Una lettura che ha saputo stupirmi, una scrittura coinvolgente e scorrevole che ti porta a leggerlo tutto d’un fiato, una storia che ti cattura fin dalla prima pagina e dei protagonisti che crescono ed evolvono grazie alla reciproca vicinanza.
Potrei interrompere qui la recensione perché sono certa di aver convinto molti di voi a dare una possibilità all’ultima creatura di Manlio Castagna, un libro avventuroso che mescola fantastico e soprannaturale con l’alchimia e le credenze che nel Medioevo riguardavano la collettività. Ho adorato la scelta dell’ambientazione così vicina a noi, siamo a Salerno nel 1066, non in un mondo immaginario e infatti l’autore stesso lo definisce un romanzo storico fantastico non un fantasy puro. Ed è per merito di questa ibridazione che mi sono tanto calata nella narrazione, temevo avrei faticato e invece è stato immediato immedesimarmi in Barliario e Trotula che sono ragazzi del loro tempo per credenze e modo di vivere, ma che possono essere affini a tanti ragazzi del giorno d’oggi.
Romanzo storico fantastico per ragazzi ricco di avventura, amicizia e che tratta anche temi importanti. La trama è un susseguirsi di eventi, incontri e scoperte; i protagonisti sviluppano dei bei legami fra loro.
I capitoli sono brevi, la veste grafica è accattivante sia in copertina che negli interni. Bella l'ambientazione, una Salerno medievale tutt'altro che cupa, ma cittadina fiorente, in cui scienza ed esoterismo avanzano a braccetto.
Finale un po' strano, rapporto padre/figlio leggermente disfunzionale ma, a parte questo, parliamo di un fantasy ambientato in Italia, con protagonisti ispirati a personaggi realmente esistiti e con un drago millenario gigantesco. Si vola alto!
Forse, l'unica cosa che non mi è piaciuta molto, è stata la ripetizione (a tratti ridondante) delle etnie/religioni dei protagonisti, es: la ragazza nera, il ragazzo ebreo, etc. L'informazione è stata data con la prima descrizione di presentazione, non occorre ribadirla così frequentemente.
4 stelle e mezzo (la copertina è bellissima tranne i disegni dei personaggi che non rispecchiano la mia idea di loro) La storia è molto interessante mi piace soprattutto il drago e barliario che fa le magie come Alchimista anche se è molto molto strano Ah e mi piace anche ligea
Manlio una garanzia. Una storia narrata magistralmente come lui sa fare, che conduce adulti e ragazzi in un magico mondo medievale alla ricerca di un drago. Manlio accompagna per mano il lettore, immergendolo nelle realtà che rende vive con le sue parole....5 stelle assolute!
Non ho apprezzato tantissimo il finale (è previsto un seguito? Boh) ma questo romanzo di Manlio (come gli altri suoi) mi è sorprendentemente piaciuto tantissimo! Bella e per niente scontata la storia, interessanti i personaggi, i tre protagonisti ricordano un po' i tre protagonisti di Harry Potter, e molto carina anche l'ambientazione. Ero partita un po' prevenuta, trattandosi di un fantasy per bambini scritto da un autore italiano, invece mi sono dovuta ricredere. Bello, bello e ancora bello!
Un’avventura storica e fantastica da vivere pagina per pagina con i protagonisti. Pagine che scorrono veloci cariche di tensione ed emozioni. Super consigliato!
Un libro per giovani e adulti, che si legge tutto d'un fiato. La narrazione è piena di azione, suspense e colpi di scena, mantenendo costantemente alta l'adrenalina mentre i protagonisti affrontano ostacoli sempre più grandi e pericolosi. È molto interessante la presenza di una cospicua quantità di informazioni su scienze, medicina e credenze del Medioevo. I personaggi sono ben sviluppati e affascinanti, la scrittura di Castagna è fluida e coinvolgente.
Bellissimo e coinvolgente. Il giusto insieme di scienza, magia, storia e fantasia. L'ho adorato. I capitoli brevi sono utili se si é un lettore accanito e la sera dici "ancora un capitolo", questo ti permette di non restare a leggere fino alle 2 di notte.