Senza soldi, senza scarpe, senza telefono, senza mamma e senza infanzia dietro, Leon decide di scappare in India. Perché in India non ci sono somiglianze, non c’è rischio di ripercorrere una nostalgia. Nessuno ti presenta un vecchio ricordo perché niente è accostabile a niente lì. La ricchezza più che avere è rinunciare, i migliori discorsi si fanno in silenzio, il digiuno è un banchetto, la gentilezza un rituale, la preghiera un canto, le persone che si incontrano nel cammino sono maestri, e l’amore è un verbo incondizionale. Senza soldi, senza scarpe, senza telefono, senza mamma e senza infanzia dietro, fino a che il verbo scappare si trasformerà in sostantivo infinito. Un nuovo intenso romanzo tratto da una storia vera, in cui prosa e poesia si mescolano sapientemente, come latte e pepe nero nel chai: lasciandoci assaporare, sorso dopo sorso, pagina dopo pagina, un mondo insolito e sconosciuto.
Gio Evan è un artista poliedrico che si dedica alla poesia e alla musica, alla performance e alla street art. Dopo aver pubblicato con Fabbri Editori le raccolte di poesie Capita a volte che ti penso sempre e Ormai tra noi è tutto infinito, nel 2018 esordisce nel mondo della musica con l’album Biglietto di solo ritorno. Nel 2019 escono il suo romanzo Cento cuori dentro e un nuovo disco, Natura molta. Con i suoi concerti e spettacoli teatrali si esibisce in tutta Italia e all’estero.
Il nostro protagonista, Leon, decide di andare in India, senza soldi, senza scarpe, senza telefono. Solo con un taccuino dove annotare i pensieri. Un'esperienza unica e magica che ci porterà a riflessioni profonde.
Un cammino dove Leon incontra diverse persone, uno di loro, Giaco, diventa una persona importante nel suo viaggio. Insieme a lui Leon riscoprirà se stesso, grazie anche alla meditazione, al digiuno. Scoprirà la sua forza interiore, si metterà in contatto con la sua anima, trascenderà dal suo corpo, sarà un tutt'uno con la parte più intima di se stesso.
Tra le vie dell'India conoscerà com'è vivere in comunità, senza secondi fini. Persone che si aiutano tra di loro, che vivono di gesti, di emozioni, che non danno importanza alla ricchezza, ma che insegnano quale siano davvero le cose importanti nella vita.
"Valuto la ricchezza di un uomo non da quello che può permettersi, ma dalle cose a cui rinuncia"
Con Leon si abbandona la quotidianità, le abitudini, ci si immerge nella vita senza paura di osare, di oltrepassare i limiti.
In questo cammino Leon capisce che deve andare incontro al proprio destino, deve lasciarsi a dare a quello che la vita gli chiede, seguire il percorso che gli viene indicato.
Io lo definirei un Inno alla vita, una lettura davvero stimolante che ci insegna a vivere di ogni piccolezza che ci circonda, a lasciar andare le cose di cui non abbiamo bisogno, a dar voce e spazio alla nostra anima. Siamo troppo attaccati alle comodità, alle cose materiali, eppure la felicità non sta in queste cose. La si trova vivendo davvero, incontrando persone, viaggiando, mostrando il proprio io senza pensare ai giudizi degli altri. Come dice Gio Evan dobbiamo Vivere a squarciagola.
"Non voglio vive accanto a chi mi protegge, voglio vivere in un mondo dove non bisogna difendersi."
Preso ieri, dopo aver ascoltato la vibrazione della voce di Gio Evan dal vivo. Letto stanotte ( Natalia Terzolo cosi capisci quando leggo😉 ) ed era inevitabile farlo tutto d'un fiato.
Ero troppo curiosa di conoscere il suo viaggio in India, anzi, il suo viaggio in se stesso in realtà.
Conosco tante persone a cui l'India ha aperto cuore e mente come una magia esattamente come è successo a lui.
Bello davvero, soprattutto il potere della sua parola e l'unicità con cui riesce a descrivere anche ciò che ormai ai nostri occhi è quasi invisibile.
Ps: mai riso così tanto ad una presentazione di un libro, anche il potere di "perculare" è molto potente in questo artista!!!
Io lui lo ammiro tantissimo. Sarei dovuta andare anche al suo concerto ma poi per motivi famigliari non sono riuscita. L’ho conosciuto prima come scrittore che come cantante, ma devo dire che sotto qualsiasi forma d’arte, la sua penna mi ammalia. Mi piace molto la sua spiritualità, la sua energia, la sua capacità di andare oltre.