In una Ferrara stretta nella morsa di un inverno particolarmente rigido, quattro noti esponenti della ricca borghesia locale vengono trucidati, l'uno dopo l'altro, con modalità efferate. Accanto a ciascun cadavere l'assassino lascia una sorta di "firma", oggetti apparentemente ordinari, ma dal misterioso valore simbolico: alcune vecchie monete in lire, uno specchio rotto, sterco d'asina e il cuore di un coniglio. Un sottile filo rosso-sangue difficile da decifrare. Dell'indagine viene incaricata una vice questora dal nome straniero, Uta Keller, fredda come quell'inverno e altrettanto pungente. Anche Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, solitario, anarcoide e amante del blues, è coinvolto nell'inchiesta, di supporto alla poliziotta. E sarà proprio grazie all'umanità e all'intuito del finanziere che si arriverà all'inaspettata soluzione... Un noir appassionante che è anche un lungo e tortuoso viaggio nella mente di un serial killer e nei segreti di una città di provincia apparentemente placida e innocua, che darà al lettore l'occasione per scoprire che, a volte, ciò che sembra follia è solo la somma di infinite ingiustizie. Nella sua ultima indagine il capitano De Nittis va ancora più a fondo nell'animo dei "diversi", rivelando una rara capacità di ascolto e di comprensione anche della parte oscura dell'uomo, senza mai abdicare alla necessità di giustizia e di verità.
Paolo Regina, avvocato, ha insegnato discipline economiche alla facoltà di Lettere dell’Università di Ferrara, città dove vive. È anche docente di comunicazione e public speaking in corsi per manager e imprenditori.
Leggere Paolo Regina è sempre un piacere. Lettura scorrevole e di gustosa intensità. L'argomento trattato poi rispecchia, purtroppo, la realtà italiana delle banche (non dimentichiamoci che qualcuno si è inventato una nuova tassa per salvarne quattro) e in particolare il riferimento alla Carife di Ferrara è palese. Ma ancora una volta, come nella vicenda raccontata, l'insabbiamento in Italia è all'ordine del giorno. Comunque i miei complimenti all'autore.
Un unico appunto: non so a chi rivolgermi per cui lo scrivo qui. Il numero delle pagine del libro è errato, non sono 290 ma max.238...Non capisco e non è l'unico caso che mi sia capitato
Paolo Regina con questo thriller che è più un giallo e ancor di più un poliziesco fa molto altro che imbastire una narrazione di azione e suspense, strizza l’occhio all’enorme produzione editoriale degli ultimi decenni della psicologia moderna che spiega le ragioni del perché si uccide e del perché si decide di farlo. Promemoria per il diavolo pone interrogativi esistenziali in pagine di vera tensione narrativa e finisce per il confondere piacevolmente i lettori anche grazie al fatto che l’autore, lungi da voli pindarici stilistici, racconta il tutto nella prosa più adatta a un romanzo di genere. Alla prossima avventura, capitano!
Il capitano De Nittis ha conquistato il mio cuore e quindi aspetto già la prossima storia. La storia è complessa e offre un quadro delle nefandezze di certa classe borghese che ci fa empatizzare con il serial killer, la città di Ferrara non ne esce molto bene in questo assetto, ma per fortuna c’è una certa umanità che si salva. Ottima la scelta di cambiare collaborazione, non più il carabiniere Cuviello, ma la poliziotta Uta Keller.
Ottimo giallo ambientato in provincia da cui traspare un ambiente spesso falso e meschino ma con un profumo di facciata sempre al top. Un uomo benestante ha subito un "sopruso" 25 anni fa e oggi si vendica. Il nostro protagonista risolverà il caso con l'aiuto della collega poliziotta e dell'amico giornalista.
La lettura è scorrevole, il personaggio del capitano è positivo, la trama un pó scontata. Non mi piace proprio per niente come sono "costruiti" i personaggi femminili, l'autore ha trattato tutte le donne in modo negativo, non se ne salva nessuna.
Una storia non originale ma ben scritta, con semplicità.Viene stigmatizzata l'ingordigia di soldi, potere, sesso, nella vita di una città di provincia.Non all'altezza dei due precedenti ma di ottimo livello.
Paolo Regina non mi ha deluso nemmeno stavolta. Libro divorato in due giorni. Trama scorrevole, una bella storia ambientata a Ferrara. Colpevole, a mio avviso, non scontato. Io avevo puntato su un altro personaggio. Spero esca presto il prossimo!
Una piacevole scoperta. Ho scoperto l’autore per caso e devo dire ne sono rimasta davvero colpita. Un bel giallo. Storia fluida, trama articolata ma facile da seguire. Consigliato!
Sarò partigiano ma i giallisti italiano mi piacciono. Ho appena scoperto Paolo Regina ed è stata una scoperta felice. Personaggi, luoghi, trama tutto buono. Il libro scorre bene ed è piacevole il racconto in terza persona.