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Fiori di pioppo al vento

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Mogli, madri, concubine: sono le donne che si affacciano nella letteratura cinese e nella vita reale alla ricerca della loro identità e della loro salvezza, ma soprattutto dei loro diritti. Qualcuna li reclama a gran voce, altre in silenzio, tutte ritrovandosi contro un contesto ostile e restio ad ascoltarle.

È a partire dalle loro storie che Sara D’Attoma ricostruisce un secolo di mutamenti sociali, legami con la tradizione e controverse politiche di pianificazione familiare, lungo il quale si svolge il lungo e faticoso percorso – non ancora concluso –per la conquista dei diritti delle donne in Cina.
Il viaggio comincia con il crollo dell’Impero nel 1911, al tramonto dell’era della fasciatura dei piedi, e attraversa gli anni della Prima Repubblica di Cina e della Rivoluzione Culturale, dai tempi di Lanterne rosse all’introduzione del divorzio, fino ad arrivare ai nostri giorni, con l’abrogazione della politica del figlio unico e l’adozione delle norme contro la violenza domestica.
La prospettiva dalla quale è vista la Storia è sempre quella dell’universo femminile, delle protagoniste dei più indimenticabili romanzi e racconti cinesi, per restituirci una narrazione nella quale si intrecciano letteratura, diritto e realtà.

144 pages, Paperback

Published June 9, 2022

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Displaying 1 - 6 of 6 reviews
Profile Image for Scaffale Cinese.
66 reviews17 followers
January 17, 2023
Quando si pensa alla condizione delle donne in Cina subito si materializzano immagini di donne dai piedi fasciati o di concubine prive di qualsiasi libertà. Ma se è vero che il passato delle donne cinesi è stato questo, qual è il loro presente? Come si è evoluto il loro ruolo nella famiglia e nella società? Che posizione occupano nella Cina contemporanea?
Il saggio è molto interessante e, oltre a dare al lettore una panoramica completa dei cambiamenti della condizione femminile in Cina dagli inizi del Novecento, sia a livello sociale che legislativo, offre molti spunti di lettura per chi voglia approcciarsi alla letteratura cinese. Infatti, le protagoniste del saggio di Sara D’Attoma sono donne prese dalla cronaca o dalla finzione letteraria, accomunate dalla volontà di affermare i loro diritti, di affrancarsi dalla situazione in cui sono costrette dalla famiglia e dalla società. E capitolo dopo capitolo, ci accompagnano in un secolo di storia della Cina, evidenziando come è cambiata la condizione femminile dal crollo dell’impero Qing nel 1911 fino alla Cina contemporanea.
Profile Image for Sephreadstoo.
667 reviews37 followers
May 3, 2023
Un excursus sulla condizione della donna in Cina dagli anni '900 fino ai giorni nostri, Sara D'Attoma spiega come i diritti delle donne sono cambiati a pari passo con una società e una cultura che hanno subito ampi stravolgimenti e con il desiderio e la pretesa delle donne cinesi di essere considerate non più sottoposte, ma artefici del proprio destino.

D'Attoma raffronta episodi di cronaca odierna con la finzione letteraria e le donne protagoniste di questi libri vengono analizzate in dettaglio assieme al contesto nel quale vivono.

Tra le figure della letteratura analizzate vi sono:

- la concubina: Songlian, protagonista di "Mogli e concubine" di #SuTong (adattato anche al cinema con il film "Lanterne Rosse" di Zhang Yimou)
- le mogli: Lin Chi da "La moglie del macellaio" di Li Ang, Li Xueliang da "Divorzio alla cinese" di Liu Zhenyun e Qiu Ju da "La storia di Qiu Jiu" di #ChenYuanbin
- le madri che raccontano del dramma della politica del figlio unico: la coraggiosa Menli de "La via oscura" di Ma Jian e la madre che fugge inseguita dalla zia del protagonista ne "Le rane" di Mo Yan

Sono stata abbastanza fortunata perchè avevo già letto molti dei libri analizzati e questo saggio mi ha saputo dare un di più. Ovviamente si legge anche senza aver precedentemente recuperato i suddetti, ma potrebbe esserci qualche "spoiler", se mai vi possano turbare.
Profile Image for Martina.
13 reviews1 follower
June 27, 2022
Un viaggio attraverso il mondo delle donne cinese e dei loro diritti a partire dalla Repubblica di Cina, nata nel 1911, fino ai nostri giorni.
L'autrice ci racconta come la Legge è mutata in Cina nel tempo e ci spiega come le donne hanno dovuto adattarsi ad ognuna di esse. Diverse generazioni di donne hanno vissuto esperienze totalmente diverse a distanza di pochissimi anni. Dalla fasciatura dei piedi alla politica del figlio unico, Sara D'Attoma apre le pagine di alcuni libri di autori e autrici cinesi e sceglie alcuni personaggi di donne di cui racconta la storia: mogli alla ricerca di giustizia dopo un abbandono del marito, concubine che non godono degli stessi diritti delle mogli, madri che cercano di difendere i propri figli dalla morsa dello Stato.

Un libro che fa riflettere, sopratutto alla luce di quanto accaduto negli Stati Uniti in questi giorni.

'Puoi provare a proteggere il tuo corpo, ma la chiave resta sempre in mano al governo.'
Da "La via oscura" di Ma Jian
Profile Image for Luschek.
15 reviews
July 9, 2025
“Fiori di pioppo al vento”, il cui sottotitolo è “Storie di donne cinesi in cerca di diritti”, è un saggio scritto da Sara D’Attoma e pubblicato da Lucerne Edizioni nel 2022. Per chi non la conoscesse, Sara D’Attoma è una sinologa esperta in legislazione cinese e docente universitaria. “Fiori di pioppo al vento” si discosta dalle varie speculazioni sulla Cina o finti reportage illuminati delle caratteristiche, negative o meno, che riguardano questo paese – su cui fin troppo spesso girano colossali palle imperiali, se vogliamo citare l’omonima opera di Feng Tang. Questo è un testo che tratta di fatti e lo fa nel modo migliore: riportando degli esempi concreti, tratti sia da eventi realmente accaduti o da esempi fittizi, ma lampanti, della letteratura cinese. Come si deduce dal sottotitolo, l’argomento principale di questo saggio sono i diritti delle donne cinesi. Sara D’Attoma ne parla accostando gli ambiti della legislazione e della letteratura, che, sebbene sembrino distanti, in realtà si rivelano essere l’una lo specchio dell’altra. Il titolo deriva dal chengyu* 成语, utilizzato tutt’oggi in Cina, shuixing yanghua 水性扬花** “mutevole come l’acqua, leggera come un fiore di pioppo al vento”, che si riferisce alla natura mutevole delle donne, le quali sono spesso considerate infedeli. Il saggio si apre con un capitolo che spiega il rapporto tra le leggi in Cina e le donne, in cui l’autrice precisa che (come in molte realtà al giorno d’oggi, compresa la nostra) spesso le leggi su carta non corrispondono a quelle messe in atto. Ciò che cattura subito l’attenzione sono i titoli dei capitoli successivi, intitolati: “la concubina”, “la vittima”, “la (ex) moglie”, “madre e figlia".

Sono tutte etichette fastidiose che spesso vengono attaccate alle donne, rendendole la loro unica caratteristica. Tuttavia, l’autrice approfondisce ognuno di questi termini, contestualizzandoli nel panorama storico e sociale cinese, e utilizza degli esempi che dal reale convergono al fittizio e viceversa. È in queste digressioni che l’autrice ricollega determinati avvenimenti e/o pratiche a idee radicatesi nella società cinese con l’avvento di alcune ideologie, tra cui quella confuciana, che è a cuore dell’intero apparato della società cinese. La D’Attoma dà voce, dunque, a quelle donne che sono state additate come folli (quando l’unica cosa folle era il modo in cui erano trattate), oppure “buttate nel pozzo” per essere zittite. Lo fa con uno stile scorrevole e diretto, senza girare attorno alle cose. La schiettezza è un metodo efficace di comunicazione, perché i fatti riportati arrivano diretti al lettore e sono comprensibili anche da chi non conosce determinati retroscena politici e sociali. Nel descrivere queste donne, sia fittizie che letterarie, accomunate dalla volontà di affermare i propri diritti, Sara D’Attoma traccia lungo la linea temporale il percorso compiuto dalla condizione femminile in Cina dagli inizi del Novecento fino ai giorni nostri. Credo che questo sia un ottimo spunto di lettura sia per chi si approccia per la prima volta a qualsivoglia aspetto della Cina, sia per chi ha un’infarinatura del contesto storico, politico e sociale cinese e vuole approfondire l’aspetto dei diritti delle donne e/o la condizione femminile in generale.

*Frasi idiomatiche tipiche della cultura cinese, possono essere considerate dei “modi di dire” o “detti”
**Colgo l’occasione per segnalare un refuso (comprensibile vista la similarità dei caratteri) presente nella stampa, ovvero l’utilizzo del carattere yang2 杨 (popolare) invece di yang2 扬 (disperdersi al vento).
Profile Image for Lydia Ferraris.
351 reviews5 followers
March 14, 2023
Saggio sulla figura della donna nella Cina del novecento e dei primi anni 2000, attraverso il racconto di 4 protagoniste di altrettanti romanzi. Un'analisi ben approfondita e per nulla pesante.
Profile Image for Matilde.
58 reviews
March 17, 2023
Per secoli le donne cinesi sono state costrette a una situazione di subordinazione, nella letteratura e nella vita reale. Concubine, amanti, mogli ed ex mogli, madri e donne vittime di violenze in ogni modo hanno cercato di trovare la loro identità ma, soprattutto, di riappropriarsi dei propri diritti.

Le storie raccontate da Sara D’Attoma, ricercatrice e docente universitaria, partono dal crollo dell’Impero Qing nel 1911 e arrivano fino a oggi. Intrecciando storie di personaggi femminili provenienti dai racconti cinesi con vicende realmente accadute ad alcune donne, questo saggio ci presenta una complessa e ricca spiegazione della condizione femminile in Cina e delle lotte che le donne hanno cercato di portare avanti per vedere riconosciuti i loro diritti.

“Fiori di pioppo al vento”, un’espressione tanto affascinante quanto misogina: così vengono infatti definite le donne, lascive e inclini al cambiamento, infedeli e instabili come fiori di pioppo in balia di un soffio di vento. Le donne, di cui invece si racconta in questo saggio, sono «storie di fiori di pioppo controvento», che cercano di ottenere qualcosa in più, ribellandosi all’oppressione e alla misoginia che ha sempre caratterizzato la loro vita.
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