Quattro donne, umane e divine. Quattro diverse creature alle prese con il mistero che dall'inizio dei tempi tormenta uomini e dei: l'amore, nelle sue forme più alte e in quelle più crudeli. Quattro battaglie, quattro scelte, o forse una. E una risposta che ancora ci sfugge.
Nelle molteplici versioni dei miti greci c'è solo una costante: le donne devono accettare il proprio destino passivamente. Eppure attraverso questo libro vediamo come, nonostante siano conscie del loro destino, le donne di questo libro non si lasciano sopraffare e non si lasciano piegare dalla semplicità volontà degli dei. Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra sono figure mitologiche sempre in secondo piano, non sono le protagoniste dei miti in cui appaiono ma anche loro hanno una storia che merita di essere raccontata e l'autrice riesce a dare una voce a ciascuna di loro, a darle giustizia e a farle sembrare "vive" con i loro pregi e difetti.
La storia di Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra...quattro donne molto diverse, di alcune conoscevo solo vagamente la storia, che lottano per la loro libertà nonostante la cattiveria degli uomini e degli dei. Crudo e a tratti fin troppo cinico...ma consigliato!
4 racconti che danno voce a donne che hanno lottato tutta la loro vita per essere sè stesse sempre anche andando contro a tutti coloro che le circondavano famiglia compresa!
Dafne la ninfa che diventa la pianta di alloro per sfuggire dal Dio Apollo.
Cassandra colei a cui il Dio Apollo ha donato il dono della preveggenza dono che le si ritorce contro ma che in realtà la proteggerà!
Che belle queste donne della mitologia greca che mi hanno accompagnata fin da quando ero piccola e mi appassionavo ai miti e alle leggende dell’Ellade. Certamente vengono raccontate in modo romanzata, direttamente dalla voce viva delle quattro protagoniste, la storia di Circe, Dafne, Ifigenia e Cassandra. Mi sono piaciute perché vengono intimamente caratterizzate e ci raccontano sotto il loro punto di vista come hanno vissuto il periodo più intenso della loro esistenza divina o terrena, come creature di libertà che cercano di elevarsi in un mondo fatto di uomini e di Dei dove le donne di solito appaiono come burattini nelle mani di annoiati pupari. Mi è piaciuto soprattutto il modo di raccontare la differenza fra una figura femminile divina è una figura femminile umana straziate entrambe anche se in modo differente dal fato al quale nessuno sfugge.
Un retelling piacevole da leggere, super scorrevole davvero. Abbiamo il Pov di 4 donne spazio a loro: Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra. Ogniuna con la propria storia di raccontare anche se in pur minima parte. Leggiamo e veniamo a conoscenza dei loro legami, dei loro ideali e delle loro scelte. Capiremo i loro punti deboli e la loro sensibilità. Non è un libro perfetto e approfondito come vorrei ma comunque, lo consiglio per chi ama il genere. La storia che mie è piaciuta di più è stata quella di Dafne.
Non mi dilungherò molto. Questo libro è efficace, diretto e poco dispersivo. La penna dell’autrice è essenziale, diretta, talvolta schietta; e trasmette in maniera impeccabile i sentimenti, le emozioni e i pensieri di ogni singolo personaggio.
Le protagoniste in questo retelling sono quattro: Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra. Ognuna di loro ha il proprio spazio nel libro, in cui afferma la propria indole e la propria volontà, andando contro tutto ciò che può esserle imposto da una legge morale o dall’uomo stesso.
Ci sono pochi retelling come questo in circolazione, e mi auguro che i prossimi seguano le orme che quest’opera ha lasciato. Nell’arco di poche pagine non rileggerai solo un mito (escludendo a priori una stesura pedissequa), ma anche una reinterpretazione (il cuore pulsante del “genere”) in chiave moderna, efficace e ben studiata.
La mitologia classica, greca e romana, ha un fascino intramontabile e lo subirete pienamente leggendo le pagine di questo libro.
L’idea di creare delle varianti rispetto alla versione più comune di parti del mito non solo è coraggiosa, ma nel caso di questo libro, assolutamente riuscita.
A me è piaciuto tantissimo, e non posso fare altro che consigliarvelo!
Niente da dire. Posso affermare che la mia confort zone sono i libri sulla mitologia o letteratura greca di questo genere. Una lettura semplice, diretta che mi ha fatto star bene per queste ore. Grazie a voi !
3.5🌟. Molto carino! Un bel retelling mitologico in cui si dà voce ad alcune donne a cui è stata soppressa per troppo tempo. Ho apprezzato il modo in cui le storie delle quattro protagoniste si incrociassero tra di loro, perché mi ha ricordato la tecnica usata nelle "Metamorfosi" di Ovidio. Alla fine sono quattro racconti che si intecciano, però credo che l'autrice sia stata molto brava a caratterizzare le protagoniste anche con sole poche parole. La mia preferita è stata Dafne, seguita poi da Cassandra, Circe e Ifigenia. Il tema che le unisce tutte e quattro è la libertà, precisamente la libertà di scelta, ed è stato molto emozionante vedere il modo in cui questa libertà di scelta varia da donna a donna e vederle combattere per averla.
Questo libro è strutturato con pov in prima persona, che fanno seguire al lettore per un certo periodo quattro figure femminili legate al mito greco: Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra. Apparentemente le storie sono distanti e slegate tra di loro, ma in realtà mano a mano che si va avanti con la lettura si capisce benissimo che si concatenano o che comunque hanno dei tratti in comune, come se ci fosse un filo conduttore a legare queste donne della leggenda.
Come accade praticamente quasi in ogni retelling, molte parti delle storie narrate sono state soggette a reinterpretazione e le vediamo in vesti differenti dalla versione "classica", quella universalmente accettata: - Il mito di Ifigenia è raccontato in maniera diversa, addolcito per certi versi e rafforzato per altri, specialmente nel finale; - la storia di Dafne resta tristissima e angosciante, ma si tinge di una solitudine e un rifiuto più aspri; - Agamennone è buono e Priamo è cattivo, in sostanza, e questo twist è stato quello più inaspettato e originale; - Il mito di Cassandra è stato totalmente stravolto, ed è stato forse l'unico che non mi ha convinta appieno, ho storto un pochino il naso.
Delle quattro parti, comunque, la mia preferita è stata quella di Dafne. Mi è piaciuto il suo spirito combattivo e ribelle e mi sono sentita molto triste per la sua storia dall'inizio alla fine. Pensavo mi sarebbe piaciuta di più Circe, ma ci sono stati alcuni tratti di lei che l'hanno fatta finire al secondo posto.
Naturalmente, trattandosi di miti e leggende, ci sono molti argomenti e scene che vanno approcciati con la dovuta consapevolezza e trigger warning: violenza domestica, abusi sessuali, omicidio.
Questo libro mi è piaciuto molto. è una raccolta di quattro storie brevi, ognuna con protagonista una figura mitologica diversa: Circe, Dafne, Ifigenia e Cassandra.
La storia di Circe è stata la mia preferita. Mi è piaciuta molto la rappresentazione di questo formidabile personaggio, così come l'ambientazione e anche gli altri personaggi, Dafne in particolar modo. Probabilmente per questo la storia dedicata a Dafne è stata la mia seconda preferita. Ho particolarmente apprezzato non solo il suo personaggio, ma anche la rappresentazione del suo mito.
Le storie di Ifigenia e Cassandra mi sono piaciute meno, ma le ho comunque trovate ben scritte. Nella storia di Ifigenia mi è piaciuta più sua madre, Clitemnestra, ma d'altro canto è sempre stata una delle mie figure mitologiche preferite. Della storia di Cassandra ho apprezzato in particolar modo il finale.