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La niña que escupía fuego

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Io mi chiamo Mina e mi piacciono molte cose : i denti di leone, il tonno in scatola, i libri, la ricotta, le lucciole e soprattutto i draghi, e le fiamme che escono dalla loro bocca. I draghi nessuno li uccide, sono fortissimi, e per questo io mi sento una di loro, infatti la prima volta che ho visto Lorenzo non mi sono neanche spaventata. Lui era infuriato, urlava forte e mi ha lanciato un'occhiataccia. Ma io lo so che era solo molto arrabbiato, come me. Giulia Binando Melis, è laureata in Filosofia con una tesi sulla morte, giura di essere un tipo allegro. Di giorno realizza progetti narrativi come creativa freelance, di sera è una cantante piano bar ; solitamente non fa lo sbaglio di invertire

368 pages, Paperback

Published September 15, 2022

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Giulia Binando Melis

1 book4 followers

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5 stars
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2 stars
52 (5%)
1 star
9 (1%)
Displaying 1 - 30 of 120 reviews
Profile Image for Megi Bulla.
Author 2 books8,663 followers
March 23, 2022
«A volte Dio è un po’ cieco dalla fame e le lucciole le scambia per briciole di pane e le ingoia pure, ma di solito se ne accorge e non le manda giù perché gli servono da luci per il paradiso che non va a lampadine siccome lì non hanno le spine dell’elettricità perché non ci sono mica i muri.»

Non ha senso? Fatelo leggere a un bambino e vi spiegherà tutto.
Perché loro sanno. Tra un “siccome è”, “a me mi piace”, “a lui mica gli va bene di essere” il cuore si fa piccolo e il groppo in gola grandissimo.

«Vigio mi guarda. I suoi occhi mi vogliono bene.»

Non voglio e non riesco ad aggiungere altro.



Lorenzo è un licantropo, che in realtà è Martina.
Mina è Martina, che in realtà è Giulia.

Nota per l'autrice:
Grazie per questo libro. Grazie per aver condiviso questo pezzo di te e per averlo fatto così dolcemente da spezzarmi in due.
Perché tu Giulia mi hai dato una carezza al cuore che mi è rimasta attaccata per molte ore.
Profile Image for Valentina Ghetti.
226 reviews2,565 followers
March 31, 2022
Non so se troverò mai le parole.
Mi sa che questa volta dovete farvi bastare le stelline.
Profile Image for Martilevv.
50 reviews834 followers
July 23, 2022
Forse non sarò imparziale nella recensione di questo libro, ma per una volta concedetemelo.
Per una vita ho evitato libri sull'ospedale, odiavo il modo in cui l'argomento viene trattato. Poi è arrivato questo libro.
Ho vissuto l'ospedale in un'età molto simile alla protagonista (che, ironia della sorte, si chiama come me) e FINALMENTE posso dire di aver trovato un libro in cui l'esperienza rispecchia davvero i pensieri di un bambino, senza sporcarli di paure e pensieri adulti.
Ho pianto (tanto) e sono tornati a galla anche tanti ricordi, anche e soprattutto, belli di quel periodo.

La narrazione è sicuramente particolare e bisogna abituarsi, è piena di frasi sgrammaticate e apparentemente senza senso, ma che vi faranno entrare nella mente di Mina, Martina, prendendovi un pochino del vostro cuoricino.

Grazie Giulia per aver scritto un libro veritiero e allo stesso tempo delicato, la Martina di 17 anni fa avrebbe apprezzato tanto.
Profile Image for Dario.
265 reviews23 followers
May 22, 2022
Ci ho messo un po’ per leggere questo libro, perché l’ho letto insieme ad altre persone in un gruppo di lettura, per farci forza tutti insieme. Se non fosse stato per il gruppo, probabilmente lo avrei finito in due giorni, è difficilissimo staccarsi.

Inizio col dire che probabilmente questo non è un libro per tutti, nel senso che se siete persone particolarmente sensibili/empatiche o se avete vissuto (o state vivendo) situazioni simili, siate ben consapevoli di cosa state per leggere, perché è di sicuro un libro che ti tocca dentro e magari può essere “troppo” per qualcuno.

La cosa che più ho apprezzato di questo libro è che non è un libro triste, non è la storia di una bambina malata che lotta per la sua vita. No, è il racconto di una bambina che ha vissuto un’esperienza, secondo me sta tutta qui la bellezza di questo libro. La storia è raccontata in prima persona da Martina, che essendo una bambina, spesso nemmeno si rende conto di quanto le accade, ma vive tutto con innocenza… e anche noncuranza.

Ho trovato meraviglioso il modo con il quale questo libro è stato scritto: è un racconto fatto interamente da una bambina, che come tutti i bambini quando parla spesso fa discorsi lunghissimi senza neanche riprendere fiato, si distrae e quindi divaga, un momento parla con te e quello dopo si mette a giocare con qualsiasi cosa ci sia nelle vicinanze.

Nella sua “semplicità” questo libro parla di avventure, amicizia, famiglia e soprattutto, di forza.
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,265 reviews153 followers
May 8, 2022
C’è poco da dire, è un libro da vivere. Le parole si faticano a trovare, ma l’emozione che regala è da provare. Non è una storia strappalacrime, come la trama lascerebbe intendere, anche perchè è interamente scritta dal punto di vista della sua piccola protagonista, Mina, una bambina che, ricoverata per mesi in ospedale a causa di un brutto male, non ha presente (per fortuna? Ma poi, è proprio così?) la gravità della sua situazione, e osserva e descrive il mondo con la sua voce vivace, giocosa, curiosa, a tratti anche monella.
Giulia Binando Melis, giovane autrice laureata in Filosofia, “rivive” attraverso Mina una sua vicenda d’infanzia e dunque si cala, con facilità e con un certo pregio, nell’anima di questa piccola eroina, parlando, agendo e commentando come lei. E ci parla di sofferenza senza farlo, di amicizia con occhio tenero e disincantato, di legami famigliari con la bizzarria, l’affetto e la cocciutaggine che solo una bambina di 8 anni può vivere e trasmettere. Noi però osserviamo Mina col nostro sguardo adulto e orami disilluso, capiamo benissimo cosa vive e cosa sta accadendo, viviamo la sua storia con i nostri occhi ma attraverso la sua pelle e le sue parole.
La parte finale vale da sola tutta il romanzo per la dolcezza che racchiude nelle immagini che si aprono nella nostra mente: assieme alle parole arrivano le immagini, tutte, vivide, reali, capaci di figurarci nella mente ogni piccolo dettaglio, ogni rumore, ogni angolazione e ogni respiro, e di regalarci infine qualcosa di autentico e di straordinario.
Lo ripeto, un libro da vivere, un libro che fa vivere.
Profile Image for sfogliarsi.
434 reviews374 followers
September 5, 2023
“Siamo Mina quando ascoltiamo il bambino che c’è in noi.”
Mina è Martina, ma in realtà è Giulia, la scrittrice di questo libro che in maniera romanzata racconta la sua avventura, la sua esperienza tra i letti ospedalieri. Una storia forte ma narrata in maniera del tutto semplice e accattivante. Impossibile non scoprire le avventure di Mina durante la lettura, perché si sente quel bisogno di andare avanti con le pagine. Un’avventura tanto forte per una bimba così piccola, una bimba che ama i denti di leone, il tonno in scatola, i libri, la ricotta, le lucciole e soprattutto i draghi, e le fiamme che escono dalla loro bocca.
La vera protagonista di questa storia non è Mina ma l’immaginazione, quella capacità che si ha di evadere dalla realtà troppo dura e cruda. L’immaginazione è fondamentale, servirebbe anche agli adulti per vivere tutto con più leggerezza. Infatti questo romanzo ci insegna come il potere dell’immaginazione e la fantasia, possa tirarci sempre dai guai.
Una storia anche d’amicizia con il piccolo Lorenzo, conosciuto tra i letti d’ospedale. Insieme sono una squadra vincente e sognano un piano di fuga per scappare e vivere serenamente. Succederà perché quando sono insieme non li batte proprio nessuno.
Profile Image for Vicky Ziliaskopoulou.
689 reviews133 followers
April 5, 2024
Η Μίνα είναι μαθήτρια δημοτικού, πάσχει από καρκίνο και χρειάζεται να νοσηλευτεί για καιρό μέσα σε παιδιατρικό νοσοκομείο. Το βιβλίο ξεκινά με τα συμπτώματα που ένιωσε και οδήγησαν στην διάγνωση της νόσου και μας περιγράφει την περίοδο της θεραπείας της κυρίως μέσα αλλά και εκτός νοσοκομείου. Παρότι το θέμα με το οποίο ασχολείται είναι απίστευτα βαρύ και στενάχωρο, στην πραγματικότητα το βιβλίο είναι γραμμένο ανάλαφρα, βγάζει μια παιδικότητα.

Η Μίνα και ο Λορέντζο, ο συνομήλικος φίλος που κάνει στο νοσοκομείο και νοσηλεύεται στο διπλανό δωμάτιο, δεν μπορούν να αντιληφθούν ακριβώς τι είναι αυτό που τους συμβαίνει. Δεν τους αφήνει η ηλικία και και δεν έχουν τις απαιτούμενες εμπειρίες. Θυμώνουν με τον γιατρό γιατί πιστεύουν ότι αυτός φταίει που δεν πηγαίνουν σπίτι τους επειδή θέλει να τους δίνει φάρμακα, εκμεταλλεύονται περιστασιακά την αρρώστια τους για να τους κάνουν τα ελάχιστα χατίρια που ζητούν, βαριούνται και εφευρίσκουν τρόπους για να περάσουν την ώρα τους. Όλα αυτά όταν είναι καλά, γιατί πολλές φορές οι παρενέργειες της θεραπείας τους νικούν. Βλέπεις, η ζωή τους είναι τελείως διαφορετική από των υπολοίπων παιδιών της ηλικίας τους και όμως, προσπαθούν και δε χάνουν την παιδικότητά τους.

Όλο το βιβλίο είναι γραμμένο σε πρώτο πρόσωπο με αφηγητή τη Μίνα, που μας μιλά για τις σκέψεις και μας περιγράφει την καθημερινότητά της με τρόπο απλό, συγκινητικό, ακόμη και αστείο κάποιες φορές. Παρά τα όσα πέρασε, συνεχίζει να είναι ένα παιδί που θα κάνει την μικρή ή μεγάλη ζαβολιά του, ένα παιδί που προσπαθεί να εξηγήσει με το δικό του τρόπο τα όσα συμβαίνουν. Ακόμη και τη στιγμή που χρειάζεται να αντιμετωπίσει την αφόρητα σκληρή πραγματικότητα.

Στο βιογραφικό της συγγραφέως γράφει ότι το βιβλίο είναι βασισμένο στην προσωπική της εμπειρία από την μακρόχρονη νοσηλεία της όταν ήταν παιδί. Φαίνεται ότι υπάρχουν βιωματικά στοιχεία μέσα, δεν θα μπορούσε καμία ιστορία γεννημένη από τη φαντασία του συγγραφέα να είναι τόσο αληθινή. Επίσης, στο οπισθόφυλλο λέει ότι το βιβλίο αφήνει το αποτύπωμα του στην καρδιά του αναγνώστη και σίγουρα θα συμφωνήσω. Δεν υπάρχει περίπτωση να ξεχάσω τους δύο πρωταγωνιστές του, πιστεύω ότι πολλές εικόνες θα μείνουν μέσα μου για πάντα.

Να συνοψίσω λέγοντας μόνο αυτό: πρόκειται για ένα πραγματικά πολύ ωραίο βιβλίο, πάρα πολύ καλογραμμένο, μια καταγραφή τη ψυχής της συγγραφέως που δημιουργεί πολύ ζωντανές εικόνες και σε αφήνει με μια περίεργη "γεύση" και μπερδεμένα συναισθήματα.

https://thematofylakes.gr

https://kiallovivlio.blogspot.com/
Profile Image for ❥︎Benedetta.
154 reviews25 followers
July 18, 2022
♥︎Per ritrovare il bambino che è in tutti noi.
Una storia meravigliosa e originale, raccontata dal punto di vista di una bambina.
Lo stile di scrittura è perfetto, semplice, chiaro e coinvolgente.
Le descrizioni sono fatte molto bene, non è difficile immaginarsi la scena.
Temi affrontati in maniera leggera, ma veritiera, senza risultare troppo pesanti.
Amerete tutti i personaggi, la forza che trasmettono, il coraggio, la vitalità, la voglia di lottare.
Meno drammatico di quanto ci si possa aspettare.
Un libro che si deve leggere almeno una volta nella vita.♥︎
Profile Image for Claire.Books..
242 reviews5 followers
March 30, 2022
C'era una volta un drago e il suo amico licantropo.
La bambina sputafuoco è un libro che racconta dell'amicizia di due anime che affrontano qualcosa che, soprattutto da genitori, speri non debbano mai affrontare: il cancro.
Mina, narratrice di questa storia, e Lorenzo, suo vicino di stanza all'ospedale, si ritrovano ad affrontare questo male insieme, aggrappandosi l'uno a l'altra e combinandone di tutti i colori pur di non farsi sconfiggere da quel mostro chiamato tumore.
Il libro è raccontato dalla protagonista esattamente come lo farebbe un bambino nella realtà: frasi lunghe e molto spesso prive di virgole al punto giusto, pause brevissimi e la chiara visione che un bambino ha dei grandi , soprattutto quelli incontrati all'ospedale.

La dolcezza ma anche la schiettezza di Mina e i suoi pensieri sono riusciti a commuovermi fino all'ultima pagina.
Ci sono tanti personaggi.
Mina è un drago e trasforma tutti in spiedini.
Olivia, sua sorella, è uno gnomo e scava gallerie.
Lorenzo è un licantropo e lancia incantesimi.
E poi ci sono i compagni di scuola di Mina che non si scordano mai di lei, i paesani che si danno il cambio per accompagnare i genitori all'ospedale, i genitori di Mina che hanno più paura di lei e cercano di nasconderglielo perché devono essere forti per lei, ci sono i dottori, gli infermieri, gli inservienti e il prete che Mina chiama il Signore del Tonno perché le porta sempre delle buone scatolette di tonno.

C'è la rabbia di Mina e di Lorenzo, c'è la gioia dei momenti passati insieme, ci sono le lacrime per il dolore e la paura, la fuga da quell'ospedale che per loro a volte diventa come una prigione.
C'è tanto in questo libro, così tanto che dire che è bellissimo è poco.
Mi ha lasciato tanto e credo diventerà uno dei miei libri preferiti.
Grazie all'autrice che ha voluto condividere questa storia tratta dall'a sua esperienza, la terremo sempre con noi.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Ilaria Massariol.
448 reviews15 followers
February 22, 2022
l'emozione che mi ha regalato questo libro era tangibile: c'è stato un momento, immersa tra quelle pagine, dove ero talmente rapita ad ascoltare i racconti di Mina che non potevo più farne a meno.
attraverso gli occhi di Martina riusciamo a vedere tutto ciò che le accade, e lei lo racconta con una nota di colore: le parole del libro raccolgono tutto il suo flusso di pensieri costante, il continuo cercare dettagli e inventare storie che l'aiuta a non concentrarsi troppo sulla realtà che sta vivendo, quella dell'ospedale.
lei e Lorenzo viaggiano costantemente tra una stanza e l'altra di quell'edificio, facendo esami e controlli, ma loro non si danno per vinti: la loro amicizia è di conforto l'uno per l'altra, e le avventure immaginarie che vivono gli aiutano a rendere le loro giornate ricche di risate e scherzi.
sono bambini coraggiosi: Mina affronta tutto il suo male con la mano dei genitori, della sorella Olivia e di Lorenzo, un male che nessun bambino dovrebbe vivere.
Giulia Binando Melis ha scritto un inno all'amicizia e al valore dell'immaginazione, capace di alleviare il dolore e di far scaturire nei cuori di tutti un grande senso di coraggio.
Mina è come un drago che sputa fuoco e cancella tutto il suo dolore e le sue fragilità: lei è 𝐋𝐚 𝐁𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐚 𝐒𝐩𝐮𝐭𝐚𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨.
quando leggerete questo libro, guardatelo con occhi diversi: leggetelo con gli occhi del vostro bambino interiore, e non con gli occhi dell'adulto che siete. guardate le lucciole con Mina e Lorenzo, e rimarrete estasiati.
Profile Image for LuLú.
160 reviews18 followers
June 5, 2022
Una lettura estremamente leggera nonostante il tema trattato. Relativamente scorrevole, in quanto la scrittura è impostata come un flusso di pensieri impastato con le parole dette e sentite, senza una punteggiatura canonica, e con qualche maiuscola improvvisa per i discorsi diretti. Ciò che vede e vive Margherita si interseca con ciò che prova e con ogni stimolo esterno possibile e inimmaginabile.

L’esperienza è quella di una bimba con un linfonodo del sangue costretta in ospedale per un intero anno e a vari cicli di chemio. Ma questo è quanto, ossia della pesantezza della malattia e delle cure ci arriva davvero poco.
Ogni cosa è trattata in maniera delicata e non triste e commovente come ci si aspetterebbe. I bambini sdrammatizzano così tanto? Me lo sono chiesta più di una volta.. possibile che non si buttino mai giù? Forse dipende da bambino a bambino e in questo caso l’autrice si vuole fare portavoce di un’infanzia spensierata nonostante tutto e tutti.

È anche un racconto di amicizia, di amicizie a volte improbabili ma ciò nonostante tutte molto profonde. Questo, forse, l’aspetto che mi ha più colpito positivamente.
In fine sicuramente, approfondisce anche i legami famigliari, gli scombussolamenti e i sacrifici che genitori e parenti sono in grado di fare pur di mantenere viva la speranza.

Personalmente l’ho trovato valido ma non perfetto. A volte le frasi strutturate erano un po’ ridondanti risultando appena troppo impostate, così come le reazioni dei protagonisti, questo mi ha creato più di una volte stati di distrazione.
Ho continuato ad aspettare un momento di commozione e di empatia, sapendo cosa significa star vicino ad un familiare inscatolato nella stessa cornice, che però non mi è arrivato. Forse volutamente e scientemente ma questo ha creato una distanza fra me e la lettura che è stata penalizzante.


Profile Image for Km_sognatricedilibri.
97 reviews1 follower
April 22, 2022
Mi trovo un bel po' in disaccordo con tutte le recensioni che ho letto su questo libro e che mi hanno spinta a leggerlo. Bello l'inizio, accattivante, ti prende subito. Bello il finale, dove vince l'amicizia e la voglia di farcela. Ma il mezzo... Insomma, ripetitivo, a volte troppo. Alcune cose mi sembrava di averle lette dieci volte. A me personalmente non ha emozionato, sarà perché è molto difficile che io pianga per un libro o sarà che questo non mi ha dato ciò che speravo. Carino il personaggio di Mina, mi è piaciuto il fatto che a raccontare la storia sia stata una bambina. Bella l'amicizia tra lei e Lorenzo, una sorta di luce nel tunnel. Ma il resto è un grande boh. Tanto che a un certo punto volevo lasciare la lettura e c'ho messo davvero un bel po' di tempo a finirlo.

2.5
Profile Image for Lo scrigno di Aria.
330 reviews16 followers
Read
December 29, 2022
Non avevo mai letto un libro così, mai. E sono sicura che se lo leggerete sarà lo stesso anche per voi. Ora vi spiego il perché.

#LaBambinaSputafuoco parla di una bambina, Mina. Parla di Mina, ma anche della sua malattia. E lo fa in prima persona attraverso le parole della piccola protagonista. È scritto esattamente come parlerebbe un bambino, con concetti lasciati in sospeso, periodi confusi e l’uso di frasi come “a me mi piace”.
Mina cerca di sfuggire alla sua realtà attraverso l’unico mezzo che ha a disposizione, la sua fantasia. Questa è la storia di Mina, ma anche quella di Lorenzo. Due bambini che vivono un incubo, ma attraverso la loro immaginazione trovano un rifugio, un posto (anzi tanti) felice dove potersi nascondere.

Mina non é altro che Giulia, l’autrice, ed io anche se non la conosco sento di volerle un po’ di bene. Questa cosa viene detta chiaramente solo alla fine, ma non ne ho avuto alcun dubbio sin da subito. Le cose che sono scritte in questo libro sono vissute, e questo si percepisce in ogni parola, si percepisce in tutto.

Questo è un libro da leggere a poco a poco. È molto dolce, ma inevitabilmente è anche straziante. Mi ha fatto venire il mal di pancia. Ho dovuto fare tante, tante pause. È stata dura, ma sono molto felice di averlo potuto leggere. Sono felice di aver scoperto un’anima pura come quella di @giuliabinandomelis e di aver conosciuto la sua storia.

Per motivi personali, evito sempre libri che parlano di questo tipo di malattia. Quando ho iniziato questa storia non sapevo che l’affrontasse. Quando l’ho capito ho avuto l’istinto di non continuarlo, ma è durato poco.

Lo consiglio a chi cerca un libro che riempia il cuore, ma che soprattutto lo strazi. Per le persone molto sensibili, forse, potrebbe essere troppo.

Ringrazio @garzantilibri per la preziosa copia.
E grazie a te Giulia. Grazie perché sei riuscita a trasformare qualcosa che non ha senso in qualcosa che può essere d’aiuto a tante persone.
Profile Image for ✨Virè.
444 reviews7 followers
June 30, 2025
Difficile recensire questo libro, per la storia che narra, per il fatto che si sa che è vera e fa male anche solo pensarlo.
La protagonista, Martina, detta Mina, bambina di circe dieci anni, si ritrova all'improvviso ricoverata in ospedale, per un tumore. La narrazione attraversa tutti i mesi del suo ricovero, le prime uscite per poi rientrare solo qualche giorno, fino alla sua ultima seduta di chemioterapia e al suo rientro a scuola. Conosciamo tanti personaggi che la accompagnano, dalla sua famiglia, con la madre ed il padre che fanno i turni al suo fianco e la sorella Olivia ed i nonni che la aspettano a casa. Tutto lo staff che la segue in ospedale, medici, infermieri e personale non sanitario, addetti alle pulizie alla consegna del pranzo, il prete che passa per le stanze per accompagnare pazienti e genitori. Non mancano ovviamente altri bambini che sono ricoverati come lei, con sintomi e prospettive diverse, ma come lei costretti a rinunciare alla vita "fuori", per rassegnarsi alla vita "dentro".
La narrazione è portata avanti con uno stile da bambina di quell'età, a volte confuso e sconnesso, ma soprattutto che prova a dare una spiegazione a tutto quello che vive, a quello che incontra, con lo spirito e le capacità di una bambina delle elementari. Un bambina capricciosa e coraggiosa, che cerca di sentirsi forte, di affrontare tutto, senza lasciarsi abbattere, ma provando a darsi una ragione per tutto ciò che la circonda. Lo fa sentendosi eroina, drago sputafuoco in grado di incenerire quello che non le piace, bambina con armatura in grado di sconfiggere il male, sconfiggere chi le sta togliendo vita dal corpo.
Le prime pagine mi hanno coinvolto molto, poi pian piano ammetto che l'entusiasmo iniziale è scemato, vittima di una storia che tutto sommato non presenta picchi o variazione particolari. Ritengo, però, che l'autrice abbia centrato lo scopo. Raccontare la sua esperienza di bambina malata, per come lo ha vissuto, con gli occhi di una bambina delle elementari che dalla sera alla mattina si ritrova chiusa in un ospedale, con una vita completamente diversa a quella cui è abituata, ad affrontare dolore e difficoltà, scoprendo che da lì potrebbe anche non uscire. Nelle pagine finali, infatti, c'è un'intervista alla stessa autrice, grazie alla quale il lettore può capire meglio le intenzioni dietro questo romanzo. La voglia di dare nuova vita a Martina, amica ormai scomparsa, probabilmente assegnando la sua storia a Lorenzo, amico della protagonista, o forse raccontando proprio la sua, chissà.
A volte le stile mi ha dato fastidio, così come i passaggi "fantastici", che però sono funzionali allo scopo e perfettamente comprensibili se visti nell' ottica con cui è stato scritto il libro. Il messaggio è proprio quello di come la fantasia e solo quella aiuta i bambini che si trovano in una situazione analoga. Fantasia che rappresenta fuga e comprensione della realtà insieme. Credo che ci sia molto poco di romanzato e tanta, tanta necessità di tirar fuori una sofferenza che ha inevitabilmente segnato una vita intera.
Proprio per questo lo vedo un romanzo riuscito, che non avrebbe potuto essere niente di più e niente di meno che quello che è.
Profile Image for Ilona * ksiazka_w_kwiatach *.
901 reviews19 followers
October 18, 2023
Choroba nie wybiera. Może zaatakować w każdej chwili, bez względu na wiek, płeć czy status społeczny. Każdy z nas jest inny i nie każdy jest w stanie poradzić sobie z diagnozą. Szczególnie wtedy, gdy choruje dziecko, które zamiast uczęszczać do szkoły, spędzać czas z rówieśnikami, musi, całkowicie zmienić swoje dotychczasowe przyzwyczajenia i przenieść się do szpitala, by podjąć walkę o życie. Kiedy przeczytałam opis debiutanckiej powieści Giulii Binando Melis, „Dziewczynka, która ziała ogniem”, poczułam ogromną ochotę zagłębić się w lekturze i poznać historię Martiny.

„Wcale nie chciałoam, żeby do mnie przychodziła, ale o jedno chciałam ją zapytać, zanim wyjdzie z mojego pokoju: Czy ja umrę?
Odpowiedziała, że na tym etapie rozwoju choroby mam osiemdziesiąt procent szansy na pełne wyzdrowienie i dwadzieścia – że nie wrócę do zdrowia. Ale się to zmienia. Nie można niczego stwierdzić z całą pewnością. Nigdy nie przyszłoby mi do głowy, że mogę umrzeć z powodu jakichś procentów”.

Poznajemy Martinę, dziewczynkę, która kocha książki, świetliki i tuńczyka w puszcze. W momencie, kiedy dowiaduje się o swojej chorobie, jaką jest chłoniak, dziewczynka zmuszona jest na długotrwały pobyt w szpitalu. By przetrwać ten czas i badania, jakim musi się poddać, dziewczynka wykorzystuje swoją wyobraźnię — zamienia się w smoka, nabierając większej odwagi i mocy w walce z chorobą. Na oddziale Martina poznaje Lorenza, w którym również ma wsparcie, a dzięki przyjaźni, którą nawiązują, oboje czują, że mogą zrobić wszystko, by wygrać walkę z chorobą, odzyskać zdrowie i wrócić do świata poza szpitalem.

„Dziewczynka, która ziała ogniem” to opowiedziana w narracji pierwszoosobowej historia małej dziewczynki, która podejmuje długą i trudną walkę z chorobą. Historia ta porusza najczulsze struny serca, wzbudza najbardziej skrywane emocje, wyciska łzy, ale przede wszystkim zmusza do refleksji.
Wciągnęłam się w tę powieść od pierwszych stron i nie potrafiłam się od niej uwolnić. Chłonęłam kolejne strony, zachwycając się przepięknym językiem autorki, a jednocześnie zmagałam się z napływającymi do oczu łzami. Poruszyła mnie ta opowieść nie tylko ze względu na trudną tematykę, ale również dlatego, że autorka przemyca w niej kawałek własnej historii. Z niezwykłą wrażliwością i delikatnością Giulia Binando Melis kreśli realia „życia” w szpitalu widziane oczami dziecka, serwując nam ogromną bombę emocjonalną. Przyznaję, już dawno żadna książka nie poruszyła mnie na tyle, by w moich oczach pojawiły się łzy, bo nic nie porusza tak mocno, jak choroba i cierpienie dziecka.
Giulia Binando Melis oddała w ręce czytelników niezwykle emocjonującą i bardzo wartościową powieść. Historia Martiny jest przesłaniem do wszystkich, że nigdy nie wolno się poddawać, trzeba walczyć. „Dziewczynka, która ziała ogniem” to przepiękna opowieść o woli walki, sile przyjaźni i przede wszystkim nadziei, którą z całego serca Wam polecam.
Profile Image for Jola (czytanienaplatanie).
1,051 reviews41 followers
October 3, 2023
Choroba jest jak wąż, który podstępem wkrada się w życie człowieka przewracając je do góry nogami. Gdy dotyczy małego dziecka, które zamiast śmiać się, robić psikusy, dokazywać z rówieśnikami, zostaje zamknięte w szpitalu serce się kraje, a gula w gardle rośnie. Nie obawiajcie się jednak, bo mimo że porusza trudny temat „Dziewczyna, która ziała ogniem” jest przede wszystkim ciepłą, wzruszającą opowieścią o ogromnej sile wyobraźni, przyjaźni i nadziei, której nie można nigdy tracić.

Narracja pierwszoosobowa z perspektywy Martiny, dziewczynki chorującej na chłoniaka porusza do głębi, ale jednocześnie wymaga skupienia, bo jak myśli dziecka przeskakuje czasem z tematu na temat, czasem ze wspomnień do rzeczywistości, a z tej ostatniej ucieka często w krainę fantazji. I mimo że jej świat zostaje ograniczony do ścian szpitala, to pozostaje dzieckiem z całą jego ciekawością, chęcią zabawy i zmiennymi humorami.

Autentyzm bije tu z każdego słowa. Autorka bardzo sugestywnie oddaje emocje i myśli dziecka unikając z jednej strony skażenia dorosłością, z drugiej nadmiernego infantylizmu i spłycenia wypowiedzi. Dziecięcą beztroskę, ciekawość i poszukiwanie odpowiedzi na pytania, które dorosłemu nie przyszłyby do głowy przenosi na płaszczyznę szpitala, w którym Martina utknęła na długie miesiące. Zwyczajność i naturalność opisów zabiegów, skutków towarzyszących chorobie i jej leczeniu czasem aż boli, przeraża, uświadamiając, że choroba może dotknąć każdego.

Oknem na świat Martiny pozostają wspomnienia, czytane książki i wyobraźnia, a nawiązana w szpitalu przyjaźń z innym małym pacjentem rozbraja i zaskakuje dojrzałością wynikającą ze wspólnych doświadczeń. Łzy czasem same cisnęły się do oczu, bo obrazy malowane przez Autorkę, szczególnie pod koniec powieści, tchną ciepłem, słodyczą i niewinnością, do której tylko dzieci są zdolne.

Trudno opisać ogrom emocji towarzyszących lekturze, które wzmacnia świadomość, że Autorka czerpie z własnych przeżyć z dzieciństwa. Ta z jednej strony piękna z drugiej ważna powieść, a szczególnie jej mała, a jednocześnie tak silna bohaterka, zostanie w moim sercu na długo.
Profile Image for Elis  Rix.
18 reviews4 followers
January 13, 2023
" Cara Olivia, oggi ho conosciuto molte persone, sono tutti carini e simpatici anche se spesso gli manca un pezzo (come i giochi che però funzionano lo stesso). "

Il libro racconta la splendida amicizia tra un drago ed un licantropo, che ci ricordano con parole semplici e concetti espressi in modo a tratti infantili, quanto la fantasia sia un arma potente.

Un libro che è e non è. È dolcezza, risate, tristezza, rabbia, leggerezza; è una storia che molti hanno vissuto, con occhi e menti diverse, sulla propria pelle o su quella di chi amano.

Al tempo stesso non è un libro facile da leggere soprattutto se si è dimenticati il proprio Mina e Lorenzo, perché il libro è interamente scritto dal punto di vista di Mina, una bambina che mescola alla proprio dura realtà, un mondo di fantasia che le da forza ma che non sempre risulta semplice da comprendere.


5 stelle più che meritate!
Profile Image for Mozaika Literacka.
489 reviews81 followers
September 28, 2023
Narracja zamknięta szczelnie w nadszarpniętej dziecięcej wrażliwości – odczuwalnie sugestywna, wstrząsająca, nieprzewidywalna. To powieść absolutnie ważna, smutna i esencjonalna – ograbiona zmyślnie z rutyny przyjętych dialogów, utrwalona treścią dojrzałą i mocno przenikliwą, spisana wiarygodnie perspektywą chorującej dziewczynki. Giulia Binando Melis intencjonalnie przemieszcza się przez szpitalną chimeryczność dnia, dociera do fascynujących okien wyobraźni, pozwala także na ekspansję niesamowitych przyjacielskich gestów. To niepodważalnie piękna historia – z jednej strony budująca, z drugiej odzierająca ze złudzeń.
Profile Image for Red Rebel Dreamer.
65 reviews2 followers
March 14, 2022
Questa è la storia di Mina che a causa della sua malattia è costretta a passare parecchi mesi in ospedale, nonostante sia questa l'ambientazione però la malattia non è al centro della storia. L'elemento principale infatti è l'amicizia tra Mina e Lorenzo e come la loro immaginazione li abbia aiutato ad affrontare la paura e la fatica di quei giorni.
Il libro risulta essere divertente e coinvolgente portando i lettori a simpatizzare per il duo. Il fatto che sia scritto come se fosse scritto da Mina però lo rende a tratti difficile da seguire e sono presenti anche errori grammaticali, compatibili con l'età della bambina, che lo fa sembrare ancora più verosimile.
Personalmente ho ammirato la forza e la fantasia che dimostrano i due bambini, ma anche la pazienza che in certi casi dimostrano gli adulti che si occupavano di loro e in particolare il signore del Tonno
Profile Image for Ethel (lememoriediethel).
51 reviews2 followers
April 13, 2022
A praticamente un mese esatto dal fine lettura non so ancora cosa scrivere…. Ma come si fa a scrivere una recensione, o almeno un pensiero, su questo libro?
Come faccio a scrivere qualcosa quando dal momento in cui ci penso mi scendono ancora le lacrime?
La bambina sputafuoco ha preso il mio cuore. L’ha spezzato, poi l’ha cullato varie volte e poi di nuovo spezzettato e rinsavito. Sono inspiegabili le emozioni che ti tira fuori questo libro.
Profile Image for Ale.
63 reviews
May 1, 2022
del libro in questo momento non riesco a parlare, parole per descriverlo io non ne trovo, ma è uno di quei libri che so mi porterò dentro per tantissimo.

"i saluti non sono solo d'addio"

grazie mina e lorenzo per avermi fatto ricredere nella fantasia e aver fatto spuntare la ale bambina che a volte si nasconde
Profile Image for Paolo Ricciardi.
159 reviews
June 24, 2024
Potenzialità.

Questo libro ha un bel potenziale, un racconto tra realtà ed immaginazione, che tratta argomenti importanti come la diversità, l'accettazione e la crescita personale.
Purtroppo risulta, in alcuni punti, un po' ripetitivo e piatto, non sviluppando a pieno le tematiche trattate.
Probabilmente la lettura non aiuta, risultando asettica e inespressiva.
Peccato
Profile Image for Andżelika.
290 reviews17 followers
September 29, 2023
4.35
Bardzo dobra. Nie sądziłam,że aż tak mi się spodoba.
Profile Image for kasia .
309 reviews86 followers
October 21, 2023
dobra, ale nie wiem czy do końca dla mnie
ale na pewno mogę polecić!
Profile Image for Adriano Pugno.
Author 2 books22 followers
March 6, 2022
Libro commovente, non banale, ma soprattutto scritto con una voce vera, lucida, mai parodica. Mi ha fatto bene.
Profile Image for Z_serca_do_ksiazek.
102 reviews3 followers
June 3, 2024
Na książki pisane z perspektywy dziecka, trafiam dość rzadko.
Ale zawsze poruszają mnie w jakiś inny sposób. Dzieci widzą świat inaczej, nie rozumieją wszystkiego, co się dzieje, problemy przeżywają w swój własny sposób, często nie zdają sobie sprawy z konsekwencji swoich zachowań…

I właśnie to tak bardzo we mnie uderzyło, podczas czytania „Dziewczynki, która ziała ogniem”… Jest to książka, której akcja zaczerpnięta jest z życia autorki, tyle że opowiadana jest z perspektywy dziecka.

Mina nie rozumie dlaczego musi spędzać czas w szpitalu, dlaczego musi przyjmować leki, przez które źle się czuje… Nie potrafi do końca zrozumieć swojej choroby… Dlatego próbuje dodać sobie otuchy, porównując się do smoka. Chce nim być, bo jest silny i ma moc palenia całych miast, dzięki czemu każdy będzie się jej bał. To jej pomaga, w odnalezieniu siły do walki. Wyobraźnią jest dla niej najlepszym lekarstwem na zło.

To w jaki sposób Mina przedstawia okres chorowania, leczenia i powrotu do normalności łamie serce. Ciężko jest czytać o cierpieniu dzieci, które w żaden sposób na nie nie zasłużyli. Kilka razy zdarzyło mi się uronić łzę, bo nie da się, przeczytać tej książki bez żadnych emocji.
Displaying 1 - 30 of 120 reviews

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