Jump to ratings and reviews
Rate this book

Natale a Parigi

Rate this book
È la vigilia di Natale, e a Parigi la neve cade fitta imbiancando le strade. Ovunque fervono i preparativi per la ghirlande di vischio e di agrifoglio, insegne colorate, vetrine colme di fiori e di confetti, straripanti di ostriche e champagne. I bambini aspettano, trepidanti, i doni da scartare sotto l’albero. Ma proprio in questa notte scintillante, la più attesa dell’anno, un ricco uomo d’affari e la mogliesi trovano a dover fare i conti con un matrimonio fallito, mentre le loro figlie più grandi, Marie-Laure e Claudine, sono pronte ad abbandonare per sempre la spensieratezza dell’infanzia.

Racconto folgorante, nello stile inconfondibile di Irène Némirovsky, Natale a Parigi è qui proposto insieme a Il carnevale di Nizza.

59 pages, Kindle Edition

Published November 25, 2021

9 people are currently reading
109 people want to read

About the author

Irène Némirovsky

152 books1,804 followers
Irène Némirovsky was born in Kyiv in 1903 into a successful banking family. Trapped in Moscow by the Russian Revolution, she and her family fled first to a village in Finland, and eventually to France, where she attended the Sorbonne.

Irène Némirovsky achieved early success as a writer: her first novel, David Golder, published when she was twenty-six, was a sensation. By 1937 she had published nine further books and David Golder had been made into a film; she and her husband Michel Epstein, a bank executive, moved in fashionable social circles.

When the Germans occupied France in 1940, she moved with her husband and two small daughters, aged 5 and 13, from Paris to the comparative safety of Issy-L’Evêque. It was there that she secretly began writing Suite Française. Though her family had converted to Catholicism, she was arrested on 13 July, 1942, and interned in the concentration camp at Pithiviers. She died in Auschwitz in August of that year. --Penguin Random House

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
14 (5%)
4 stars
68 (28%)
3 stars
111 (46%)
2 stars
34 (14%)
1 star
10 (4%)
Displaying 1 - 30 of 31 reviews
Profile Image for Valentina.
329 reviews21 followers
December 10, 2025
[3.5]

Ogni volta che finisco un libro di questa autrice, non posso fare a meno di chiedermi quale altre meravigliose storie avrebbe potuto regalarci se non fosse stata strappata alla vita in un modo così prematuro e brutale.

Questa raccolta di due brevi racconti é caratterizzata da una tecnica di scrittura molto particolare; infatti sembra quasi una sceneggiatura cinematografica per molti versi. Infatti oltre a leggere, “vediamo” la storia.
Questo mi è piaciuto molto.

Per quanto riguarda i contenuti, il primo racconto che dà il nome al testo, mi ha colpito per la forte modernità della trama e per il fatto che Némirovsky sia riuscita a condensare in così poche pagine così tante tematiche differenti: il rapporto conflittuale con i genitori, la fine della giovinezza come termine delle illusioni, la grande ipocrisia della società parigina borghese dell’epoca. Davvero bello.
Il secondo racconto mi è piaciuto meno, perché l’ho trovato abbastanza inutile, anche se è pervaso dalla stessa nostalgia che ritroviamo sempre in Némirovsky e che mi fa concludere sempre i suoi libri con un senso di tristezza diffusa che sembra provenire da dentro di me.
Questo perché lei scrive di cose in cui tutti possiamo riconoscerci, e considerando che scriveva quasi cento anni fa lo giudico quasi un miracolo letterario, ma soprattutto un’autrice immortale.
Profile Image for Alessia.
3 reviews13 followers
December 23, 2021
È impossibile non domandarsi cos'altro Irène Némirovsky avrebbe potuto creare se non fosse stata ad un certo punto travolta dall'inesorabile fiume della Storia che, privando lei della vita ha privato anche l'umanità intera di una penna geniale.

Questo volumetto comprende soltanto due racconti, "Natale a Parigi" che dà anche il titolo alle raccolta e "Il Carnevale di Nizza".

Entrambi i racconti hanno la peculiare caratteristica di essere stati pensati e scritti con una tecnica narrativa che potremmo definire cinematrografica.
Irène Némirovsky dimostra di conoscere bene i tempi e i ritmi della settima Arte e anzi, sembra padroneggiarli con eccezionale abilità dosando dissolvenze e sfumature in modo tale da permettere durante la lettura quasi una visione della storia stessa.

In entrambi i racconti ritornano temi cari all'autrice: la disillusione che la fine della giovinezza porta con sé, la fragilità dei sentimenti umani di fronte alla durezza delle convenzioni sociali dalle quali appare quasi impossibile fuggire, la difficoltà delle relazioni fra uomo e donna e il rapporto turbolento con le figure genitoriali e, in particolare, con quella materna. Chi ha già avuto modo di leggere altro della Némirovsky sa già quanto fosse doloroso e profondamente radicato il rapporto che la legava alla madre ma forse si stupirà lo stesso (come è accaduto a me) di ritrovarne l'eco persino in questi brevi racconti.

"Natale a Parigi" è ambientato durante la notte della vigilia ma l'atmosfera che si respira è ben lontana dall'essere gioiosa. Il Natale non è che un pretesto per mettere ancora più in evidenza l'ipocrisia di quel mondo borghese che la Némirovsky ben conosceva.

"Il carnevale di Nizza" è un piccolo capolavoro, a cominciare dal suo splendido e incredibilmente originale avvio. È un racconto struggente, malinconico come il silenzio che segue la fine di una festa.

Per gli appassionati una lettura da non lasciarsi scappare ma non la consiglierei a chi invece si sta approcciando per la prima volta all'opera della Némirovsky.
Profile Image for Claudia.
158 reviews9 followers
December 27, 2022
Ho letto proprio qui, una recensione di un utente che si domandava cosa avrebbe potuto fare l’autrice se la vita con lei fosse stata più lieve, dopo aver letto questo piccolo libro me lo domando anche io. Ho preso l’eBook per il prezzo innanzitutto, 0,99 centesimi è un costo appetitoso siamo sinceri e poi perché desideravo leggere qualcosa dell’autrice, senza grosso impegno. Nonostante la traduzione non perfetta (secondo me 🙏) io l’ ho trovato coinvolgente da morire! Una vera sorpresa. Il libro è composto da due racconti brevi, non collegati tra loro ma estremamente belli e appassionati e l’autrice ci riesce con con poche pagine (e questa non è cosa da tutti), li racconta in terza persona in maniera quasi cinematografica e questo li ha resi per me evocativi e anche molto poetici. Un viaggio bellissimo tra Parigi durante il Natale e Nizza durate il carnevale.
Profile Image for Camelia ❀.
176 reviews6 followers
March 10, 2023
Se c’è un’autrice che difficilmente mi verrebbe in mente di associare al Natale, quella è Irène Némirovsky.
Cosa potranno mai avere a che fare i suoi racconti pervasi dall’amarezza, i suoi ritratti di esseri umani prostrati dalla vita, o le sue storie di rapporti familiari avvelenati dal risentimento e dall’inganno, con la festa più gioiosa dell’anno?
Parecchio, in realtà: a patto che si accetti di lasciarsi alle spalle le tradizionali atmosfere dei Natali dickensiani, e guardare alle festività adottando, per una volta, una prospettiva forse meno allettante ma, ahimè, assai più diffusa di quanto si vorrebbe credere.

Siamo a Parigi, in una nevosa Vigilia di Natale, e mentre le vie della città scintillano di luci e colori e risuonano di canti natalizi, nella sontuosa dimora di una famiglia benestante fervono i preparativi per la notte di festa.
Scorgiamo così, in un susseguirsi di immagini, due genitori che battibeccano su questioni futili; due bambini euforici di fronte al maestoso albero allestito nel salone; ed una ragazza intenta a truccarsi per il ballo di quella sera, mentre la sorella, ancora in vestaglia, osserva la pioggia, immersa nei propri pensieri.
Non conosciamo niente di loro, eppure, da quei pochi fotogrammi rubati alla loro intimità domestica e proiettati dinanzi ai nostri occhi come su uno schermo, intuiamo immediatamente tutto ciò che ci occorre sapere.

È un po’ come guardare un film: uno di quei vecchi film francesi dove la malinconica ironia della narrazione cede, pian piano, il passo al sarcasmo più amaro; e non è un caso, infatti, che il racconto sia interamente strutturato come una vera e propria sceneggiatura cinematografica.
Osserviamo le scene attraverso lo sguardo distaccato e solo apparentemente asettico dell’autrice, che indugia sui dettagli e li descrive con accuratezza, regalandoci inquadrature vivide e profondamente eloquenti, senza però concedersi mai riflessioni personali, o lasciare spazio all’introspezione.

Paradossalmente, è proprio quella sorta di barriera eretta tra noi e i personaggi a rendere così percettibile tutto il loro tumulto interiore; sono gli sguardi, gli scorci delle loro conversazioni, i gesti casuali fedelmente immortalati dalla scrittrice, a lasciarci indovinare, senza che una sola parola venga detta in proposito, la realtà di quel matrimonio soffocato dall’ipocrisia e dalle reciproche infedeltà; o il dramma della povera Claudine, oppressa da un segreto inconfessabile e costretta a chinare il capo di fronte alle spietate convenzioni sociali.
Diventiamo, così, testimoni inermi di quel pietoso spettacolo della natura umana, che risalta come una nota stonata sullo sfondo di una Parigi vestita a festa, imbiancata dalla neve, adornata da ghirlande destinate a sfiorire in pochi istanti, sui marciapiedi calpestati dai passanti in festa.

Dapprima una fitta nevicata, accecante, dondola pigramente in cielo. Poi ricade come pioggia, una sorta di fine nebbia invernale per le strade di Parigi.
Ghirlande di vischio e di agrifoglio si seccano in foglie morte, trascinate da rivoli d’acqua.


È forse questa l’immagine che meglio d’ogni altra incarna l’essenza del racconto, rispecchiando, nell’effimera allegria di quei festeggiamenti, tutta l’amarezza e la miseria morale che si cela sotto una patina di apparenze ed ostentata opulenza, in un mondo dove il matrimonio non è mai espressione dell’amore, ma solo il prezzo da pagare per comprarsi la rispettabilità; dove accettare il compromesso è l’unico modo per non soccombere – e non sempre in senso soltanto figurato; dove perfino i tradimenti non hanno niente a che fare col sentimento, ma sono il mero palliativo di esistenze che procedono per inerzia.

Nello spazio di poche pagine, il racconto, sia pur nella sua semplicità, condensa tutti i temi più cari alla Némirovsky: dall’incapacità di accettare il passare degli anni, al perbenismo di facciata; dalla gelosia tra sorelle, alla noncuranza di due genitori troppo presi da se stessi, riportando alla mente, fin dalle prime battute, le atmosfere de Il ballo.
E se, come la trama suggerisce, ogni moto dell’animo umano verrà fatalmente spazzato via in quella tragica farsa che è la vita, a rimanere sono solo le lacrime silenziose della piccola Christiane, vittima innocente ed inconsapevole dell’egoismo e dell‘indifferenza degli adulti.

_______

IL CARNEVALE DI NIZZA

In questo volume è presente anche un secondo racconto, anch’esso scritto nel 1931 come il precedente, ambientato tra il 1907 e il 1914.
Protagonisti sono due giovani coniugi, Simone e René Jacquelain, e Tony, il cugino ventenne di lui, che vive insieme alla coppia, a Parigi.
Apparentemente affiatati, e perfettamente a proprio agio nel suddetto ménage domestico, i tre vedranno mutare gli equilibri familiari quando Simone e Tony, colpiti dall’influenza, si recheranno a Nizza, nei giorni del Carnevale, per trascorrervi la convalescenza.

Ancora una volta, la scrittura di Irène Némirovsky si articola sulla falsariga di una sceneggiatura, ed è innegabile che, nell’ambito di queste storie concise, tale scelta stilitica – che difficilmente avrei apprezzato in una narrazione più corposa – si riveli pienamente efficace.
Il racconto culmina proprio nel momento clou del carnevale, tra le atmosfere sfrenate e inebrianti della notte in cui tutto è permesso, narrando una vicenda senza tempo, imbastita intorno a tópoi letterari tutt’ora attualissimi: la passione dei sensi scambiata per amore; l’uomo pronto a concedersi qualche distrazione per poi lasciarsela serenamente alle spalle; la donna che invece ne resta inesorabilmente prigioniera; il tutto, senza prescindere dall’onnipresente tematica del matrimonio visto più come una prigione condivisa che come l’emblema di un’autentica unione.

Non c’è giudizio di sorta, ma soltanto il racconto impersonale di un’ordinaria avventura extraconiugale in qualche modo nobilitata, tuttavia, dall’eleganza della scrittrice.
Difficile non domandarsi come la stessa storia verrebbe raccontata al giorno d’oggi da un qualsiasi autore contemporaneo…
Ed è anche per questo che, comunque la si pensi sulle opere della Némirovsky o sulla sua visione della vita, non si può fare a meno di provare ammirazione per la sua scrittura raffinata ed incisiva, per la sua sensibilità e la grande intelligenza, nonché per la sua indiscutibile abilità di trasformare anche la più desolante delle vicende umane in un esempio di ottima letteratura.


📌 Recensione sul blog >>> qui
Profile Image for Stefano.
319 reviews10 followers
September 29, 2023
La scrittura della Nemirovsky è come una nevicata, silenziosa e bellissima.
In dei raconti così brevi, tuttavia, scritti come sceneggiature, credo che il suo stile non dia il meglio di sé. Non ho nemmeno capito troppo bene dove andassero a parare, come se si trattasse di bozze di progetti. Credo però valga sempre la pena leggere qualcosa di questa scrittrice dalla vita così tragica.
Profile Image for LaCitty.
1,040 reviews185 followers
December 16, 2023
Natale a Parigi
Racconto che sembra quasi una sceneggiatura cinematografica, scritto tutto al presente, con una grossa attenzione agli elementi visivi. Con pochi tocchi sapienti la Nemirovsky tratteggia la Parigi della Belle Époque durante le festività natalizie, i componenti di una famiglia benestante, ma un po' in crisi, piena di contraddizioni e ipocrisie. La felicità dei bambini per il Natale viene messa a confronto con il dramma di una delle sorelle.
Per quanto con un finale "felice", il racconto risulta amaro e realistico. Lontano anni luce da certe versioni edulcorate delle feste.

Carnevale a Nizza
Scritto anche questo con un forte impianto cinematografico, mi è piaciuto meno rispetto al precedente colpa di una trama sempre amara, ma un po' più banale e scontata.
La scrittura della Nemirovsky è sempre incisiva e la lettura valida, ma la storia è abbastanza scontata e già vista.
Profile Image for Raffa.
261 reviews105 followers
November 15, 2024
Ho amato di più il primo racconto, che da’ il titolo al libriccino, forse perché “ il Carnevale di Nizza” parla di amanti e tentazioni, che non sono esattamente il mio tema preferito.

Molto bella la scrittura, sembra quasi che l’autrice usi una macchina da presa, stia dalla stessa prospettiva del lettore e passi in rassegna le varie scene, indicando esplicitamente il passaggio da una all’altra.

Anche nel primo racconto si parla di amanti, con un tono amaro, di svelamento di una realtà che non è come sembra.
Ed alla fine Edoardo riassumerà tutto il senso di questo racconto, esordendo con “ Mia cara, meglio cornuto prima che dopo… ” perché aveva già inteso dove vanno a parare i matrimoni di interesse.

Questo è stato per me un assaggio.
E’ ora di passare ad altre opere, di più ampio respiro, di Nemirovski
Profile Image for ari ☽.
107 reviews29 followers
December 23, 2025
Irène Némirovsky è una narratrice dall’abilità innegabile, in grado di scavare nei meandri dell’animo umano anche in pochissime pagine, come nei due racconti che compongono questa raccolta.
In entrambi, le atmosfere festose e gioiose del Natale e del Carnevale si scontrano con un’amara malinconia, che emana con ferocia da personaggi straordinariamente moderni.
Se, come me, odiate i cinepanettoni o i vomitevoli film natalizi intrisi di buoni sentimenti, fidatevi di me e regalatevi questa lettura.
Profile Image for Aurora.
17 reviews
December 4, 2023
Due brevi storie, la prima ambientata in atmosfera natalizia a Parigi e la seconda tra le feste e i balli del carnevale di Nizza… molto belli entrambi i racconti che vengono presentati in stile cinematografico e rivelano un tono amaro e malinconico che è in contrasto con l’ambientazione gioiosa delle festività.
Profile Image for Laura.
123 reviews4 followers
January 17, 2025
E con il Carnevale a Nizza finisco questo piccolo gioiellino.

Forse ho preferito di più il primo racconto per via dell'atmosfera.

Qua, nello specifico, si vede bene come gli uomini spalleggino sempre sè stessi e amino prenderti solo in giro :)) possa Tony non conoscere mai pace e che i reuma l'abbiano tutte le notti togliendogli il sonno, altrochè!
Profile Image for Mariarosa Raffaelli.
121 reviews2 followers
December 25, 2025
Due sceneggiature della Némirovsky, una ambientata a Parigi a Natale, l'altra tra Parigi e Nizza. Ancora una volta Némirovsky dimostra di essere una grande scrittrice e non nego che mi piacerebbe che qualche regista decidesse di girare questi due film.
Profile Image for Clarissa.
91 reviews2 followers
December 24, 2025
3.5 ⭐️
piccoli racconti pieni di nostalgia, gioventù andata e tristezza
Profile Image for Ines Cupo.
335 reviews7 followers
Read
December 26, 2021
Due racconti, uno sulla notte più magica dell’anno per molti e il secondo ci parla di una festa, di maschere e di un carnevale al mare.
Questi racconti che apparentemente sono diversi, hanno la stessa tematica, l’amore, la gioventù, l’ebbrezza dell’avventura che procura però l’infelicità dei protagonisti.
Sono racconti cinematografici, riesci a vedere le scene, ti senti proiettata nel mondo dell’autrice. La sua scrittura mi cattura sempre, e i suoi personaggi mi mettono sempre una grande malinconia, donne che restano incastrate nelle loro scelte.
Natale a Parigi è ambientato durante la vigilia e troviamo una Parigi con il vestito di neve, un uomo d’affari e sua moglie e i loro figli. Le ragazze ventenni che partecipano ad una festa con i loro amici e il loro bisogno di divertirsi, di vivere ma che si scontrano con la realtà e con il cinismo che le circondano.
Il secondo racconto Il Carnevale di Nizza la giovane protagonista vive l’illusione dell’amore e scopre che non bisogna mai giudicare e che si avvizzisce se si è ferme e bloccate in un rapporto dove non c’è più amore.
Che dire avrei voluto solo che ci fossero più pagine, desideravo conoscere più a fondo le donne di questi racconti, ma anche se brevi sono da leggere perché per chi ama questa autrice troppo presto strappata alla vita, troverà molte delle tematiche a lei care.
Profile Image for Elisewin.
372 reviews15 followers
December 16, 2023
Due racconti molto malinconici, forse proprio per il contesto festivo in cui sono ambientate le storie.
Sì Claudine si salva, ma non ho apprezzato il voltafaccia di Edouard (anche se mi ha divertito la scusa che ha dato a Marie-Laure).
Non parliamo del tizio che molla Claudine nei guai perché merita menzione solo in qualche girone dell'inferno probabilmente.

Nel secondo altra tristezza infinita, non solo per la situazione dei due protagonisti, ma soprattutto per René, ignaro e fiducioso.

In entrambi comunque è chiara la critica alla limitazione di 'movimento' data dall'essere una donna - rinfacciata sia da Marie-Laure (ed evidente in Claudine) sia da Simone a Tony quando si rivedono.

La Nemirovsky non si perde in chiacchiere, fino ad ora ciò che ho letto di lei ha lo stesso stile, lapidario e incisivo.
Profile Image for Hermione Black.
502 reviews5 followers
May 27, 2024
Una scrittura stanca 

Questo breve libro contiene due racconti, troppo corti. La scrittrice ha un universo interno ed è piena di idee ma quando inizia a scrivere, sembra voler condividere tutto in fretta. Non riesce a dedicare il tempo giusto a ogni storia. Questi racconti sembrano sommari di storie più ampie, delineano personaggi stereotipati ma allo stesso tempo reali e credibili, nonostante siano passati quasi 100 anni. Si percepiscono le passioni dell'autrice, ma non completamente. Questi due racconti sono idee non pienamente sviluppate. Sono geniali, ma manca qualcosa: la costruzione della storia che avrebbe fatto giustizia al suo talento e alla sua sensibilità.

Natale a Parigi

Non avevo mai letto nulla di questa autrice e sono rimasta sorpresa dal suo modo di presentare le situazioni. Questo racconto presenta una Parigi dalla vigilia di Natale alla sera di Natale. È una Parigi piena di attività festose, dove tutti sono presi alla sprovvista dal Natale. Ognuno ha le proprie attività, interessi e persone care che non sono mai come sembrano.

Inizialmente, il racconto mi sembrava piuttosto secco. L'autrice non sembrava dare molto, ma poi ho realizzato che era la sua critica alla società. Esaminando una famiglia, mostra come le persone possano essere ipocrite, false, egoiste e inconsapevoli di ciò che sta accadendo anche ai loro familiari sotto lo stesso tetto.

I genitori hanno entrambi un amante, il padre è addirittura detestato dalla sua. Le figlie più grandi sono lasciate a se stesse, al punto che una di loro aspetta un figlio da un ragazzo che se ne va non appena lo scopre. L'altra le chiede di non fare troppo scalpore dato che sta per ricevere una proposta di matrimonio. I figli più piccoli, lasciati ai domestici indifferenti e infastiditi, vivono ai margini della famiglia come se fossero decorazioni natalizie.

Tra questi due, il figlio pensa solo ai giocattoli, mentre la figlia, la più piccola, sembra essere l'unica a rendersi conto che qualcosa non va. Sente la tristezza di un Natale sbagliato; le insegnano a pregare, a fare l'albero di Natale, a festeggiare, ma manca il vero sentimento, nessuno si preoccupa dell'altro.

Quindi, con questo racconto, l'autrice ci mostra il suo disgusto per come vanno le cose, perché la famiglia descritta è solo un esempio, non un'anomalia, ma quello che succede quasi sempre.

Inoltre, è peculiare il modo in cui si svolge il racconto; è descritto come un film, con titoli, dissolvenze, movimenti della camera e noi, all'inizio un po' scettici, restiamo sempre più esterrefatti e affascinati, ma anche sconcertati dalla realtà che l'autrice ci presenta. Un racconto efficace, in cui non c'è nulla di speciale, ma molto su cui riflettere.

Il carnevale di Nizza

L'autrice ci presenta, in formato film, una storia con un lungo arco temporale, ma raccontata con poche parole. A mio avviso, risulta troppo sintetica. Capisco che sia un racconto, ma la rapidità con cui è stato scritto lo rende scarso e poco interessante.

L'idea di base è ben studiata ma non è stata approfondita. Non sembra la descrizione di un film, ma piuttosto di un trailer. Le scene sono poche e pure se rivelano la trama, non riusciamo a provare vera empatia per i personaggi, che appaiono sfuggenti e superficiali.

La storia ruota attorno a una coppia in cui lui è contento mentre lei si sente morire. Lei trova una via di fuga, ma non si fida e decide di non prenderla, rimanendo con i rimpianti anni dopo.

È una storia verosimile e interessante, ben progettata ma purtroppo non sviluppata. Risulta impersonale, troppo veloce e non approfondita quanto dovrebbe. Non doveva necessariamente essere un romanzo di 300 pagine, ma forse con un po' più di contenuto avrebbe avuto maggiore impatto. Si percepisce una scrittura affrettata e stanca.

Pare che voglia dire tanto, ma alla fine dice molto poco, quasi niente.
Profile Image for Frances Piper.
207 reviews1 follower
May 28, 2023
Che capacità ha, questa scrittrice, di esplorare i sentimenti! Anche in questi racconti brevi - e anomali rispetto al suo stile - rende con precisione le atmosfere delle due vicende. I pensieri dei protagonisti sono appena accennati, per tratti, per scene che paiono canovacci per futuri film... Némirovsky era in quell'anno - il 1931 - affascinata dal mondo della celluloide e, da autrice sapiente e curiosa di ciò che le avveniva intorno, vi aveva fatto incursione con la sua scrittura.
Ne escono ritratti, densi delle consuete tematiche a lei care: il rimpianto per la vita che corre, la giovinezza che si insegue, le ipocrisie delle convenzioni borghesi. Un senso di malinconia e del tempo che fugge, che rende questa scrittrice sempre attuale e che - inoltre - il lettore non potrá che sentire profetico, pensando alle svolte drammatiche che aspettavano Irène N. di lì a poco...
Profile Image for Padmin.
991 reviews57 followers
December 30, 2023
Indicazioni editoriali
È la vigilia di Natale, e a Parigi la neve cade fitta imbiancando le strade. Ovunque fervono i preparativi per la festa: ghirlande di vischio e di agrifoglio, insegne colorate, vetrine colme di fiori e di confetti, straripanti di ostriche e champagne. I bambini aspettano, trepidanti, i doni da scartare sotto l’albero. Ma proprio in questa notte scintillante, la più attesa dell’anno, un ricco uomo d’affari e la mogliesi trovano a dover fare i conti con un matrimonio fallito, mentre le loro figlie più grandi, Marie-Laure e Claudine, sono pronte ad abbandonare per sempre la spensieratezza dell’infanzia.

Racconto folgorante, nello stile inconfondibile di Irène Némirovsky, Natale a Parigi è qui proposto insieme a Il carnevale di Nizza.
Profile Image for Rita .
4,017 reviews93 followers
December 26, 2021
DUE FESTIVITÀ

Due racconti per due festività, il Natale e il Carnevale, e su entrambe aleggiano gli spettri degli amori impossibili, delle convenzioni sociali da rispettare, della disillusione giovanile e della repressione dei sogni più veri del cuore umano. Magnifico come sempre lo stile dell'autrice, qui immediato e "cinematografico", e per questo estremamente coinvolgente. Ma quest'impianto narrativo, ahimè, un limite ce l'ha: alla brevità propria della novella, si aggiunge la sensazione di una rapidità fin troppo schematica, che non permette di conoscere fino in fondo i protagonisti.
Profile Image for lindalettrice.
253 reviews8 followers
December 15, 2023

🇫🇷In questo libricino, appartenete alla collana “I piccoli grandi libri” di Garzanti e dalla copertina stupenda, sono contenuti due racconti di Irène Némirovsky:
•Natale a Parigi
•Il carnevale di Nizza

👠Non vi scrivo le trame dei due racconti perché vi farei uno spoiler gigantesco, quindi passiamo subito a cosa ne penso.
Non sono rimasta molto soddisfatta: in quanto a contenuti li ho trovati piuttosto prevedibili e sciocchi. Se dovessi sceglierne uno dei due ho preferito “Natale a Parigi” in cui la capitale francese è addobbata a festa e fa da sfondo ad una storia drammatica.
Le descrizioni sono poco dettagliate e spesso intervallate a dialoghi, a mio gusto fondamentali. Trattandosi di racconti non potevo aspettarmi descrizioni troppo accurate, ma ricoprono un aspetto molto importante in un libro.

🥂Ma quel che ho apprezzato di questo testo è la scrittura delicata e raffinata, ma spesso anche fredda e immediata di un’autrice con cui questo, per me, è il primo approccio. Forse sarei dovuta partire da un altro titolo della Némirovsky ma sono ugualmente contenta di averla scoperta. Sono convinta di dover continuare a leggere le sue opere, troverò sicuramente un testo che mi farà innamorare anche per la storia narrata, oltre che per il suo stile di scrittura.
Profile Image for Dolci Fusa.
492 reviews2 followers
January 14, 2022
Scritto in forma volutamente frammentaria, "come le scene di un film" che si susseguono seguendo le varie vicende, questi due racconti si leggono velocemente.
Mi sembrava quasi di essere a teatro, con il palco girevole che mostra a turno diverse stanze in cui avvengono i vari eventi, ma che cambia troppo velocemente.
Preferisco il suo stile classico di prosa.
Profile Image for Tiziano Brignoli.
Author 17 books11 followers
May 5, 2022
Due ottimi racconti, svelti, scorrevoli, dove non mancano i colpi di scena. Specialmente il secondo "Carnevale a Nizza" mi ha ricordato i migliori racconti di F. Scott Fitzgerald. I personaggi rispecchiano perfettamente l'epoca nella quale vivono. Un libro breve ma da leggere per conoscere una bravissima autrice.
Profile Image for Jo Velvet.
54 reviews1 follower
December 3, 2024
Un breve racconto, si legge in mezza giornata o come ho fatto io in mezz’ora sul treno. Ho letto anche altro di Némirovsky, ma Natale a Parigi credo di doverlo rileggerle una seconda volta per apprezzarlo al meglio.
Profile Image for Barbara.
846 reviews4 followers
September 26, 2022
Due brevi racconti quasi schematici in cui prevale l'infelicità, la fatalità, l'inganno delle promesse della giovinezza.
Profile Image for Lydia Ferraris.
351 reviews5 followers
January 9, 2023
Due racconti ambientati a Natale e in estate in Francia, storie di donne sposate e non, di amori finiti e di bellezza e giovinezza che sfioriscono
Profile Image for Flavia.
214 reviews8 followers
December 10, 2024
Cara Irene, perché la vita ti ha fatto così male?
Saresti stata da abbracciare ad ogni cosa, e in questi racconti torna tutto 💛🎄
Profile Image for Aritrup.
102 reviews
December 12, 2025
Due brevi racconti in stile cinematografico in cui la scrittura chirurgica di Némirovsky esplora drammi e ipocrisie della società borghese.
Displaying 1 - 30 of 31 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.