John Di Natale. CEO della startup dove lavoro. Segni bellissimo. Ho un debole per lui lo ammetto. Alto, capelli neri, non troppo corti, sopracciglia dritte, folte e naturali, che fanno risaltare gli occhi neri, profondi, che contrastano con la camicia, rigorosamente bianca e aderente, che indossa anche questa sera. Le luci della discoteca dove è stato organizzato il party aziendale di fine anno la fanno risaltare ancor di più e sottolineano i pettorali. E poi ha quel modo tutto suo di tenere le maniche arrotolate fin sotto ai gomiti, lasciando scoperte le braccia. Non so ancora che mi spezzerà il cuore. Non sa ancora che io gli spezzerò il suo.
Mister Natale è uno di quei libri che si leggono in un pomeriggio e si dimenticano il giorno dopo — forse volutamente. La trama procede spedita tra situazioni al limite del trash e momenti “spicy” talmente cringe da far venir voglia di chiudere il libro… Non offre particolari spunti, originalità o profondità: sembra scritto con il solo obiettivo di intrattenere in modo leggero e un po’ assurdo, come un film natalizio low-budget da guardare senza pretese. Il suo unico vero punto a favore? È breve.
Chiara è una giovane ragazza che lavora come avvocato per una azienda innovativa che si occupa di crypto valute. Lei in realtà sogna di aprire il proprio studio e quel lavoro le serve per arrivare a realizzare il suo sogno. Alla festa di Natale dell' azienda nota il suo capo, un bel ragazzo, John Di Natale. Lo punta, ma vede che se la fa con Chantal, una collega. Dopo averli sentiti parlare male di lei decide di vendicarsi e propizia sarà l' occasione di chiudere un contratto delicato, dove è necessaria la presenza di Chiara. Partono assieme, ma i buoni propositi di Chiara svaniranno presto, perché è veramente difficile resistere al fascino di John. Inoltre l' inghippo è dietro l' angolo, Chiara scopre i suoi scheletri nell'armadio e sarà difficile continuare e perdonare. Ovviamente il lieto fine è dietro l' angolo con colpi di scena e proposta in grande stile. Storia d' amore con sfondo natalizio, simpatica e leggera. La scrittura è veramente scorrevole e si legge con piacere. La storia è semplice e scontata come altre, però John non è il solito latin lover spocchioso, anzi... Ho molto apprezzato il personaggio maschile, che ne esce bene e non legato ai soliti stereotipi di uomo sposato o macho spezza cuori. Mi è piaciuto anche il colpo di scena del matrimonio di lui infatti, la verità lo rende l' uomo perfetto.
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Non mi è piaciuto, un libro che non è mai riuscito a catturarmi e che ho terminato solo per tigna. Una storia scialba e piatta, uno stereotipo privo di un qualsiasi spunto originale, personaggi talmente insulsi e assurdi che sembra di avere a che fare con dei bambini capricciosi piuttosto che con adulti anche di un certo calibro. Lui, John Di Natale, il bel miliardario di turno che si innamora in un attimo, lei, Chiara, dotata di un cervello di cui si sono perse le tracce, talmente immatura e rancorosa da dar credito a chi non lo merita e a rifiutarsi di ascoltare chi la ama. Una vicenda assurda sotto tutti i punti di vista per non parlare del finale che oltre a risultare “pura melassa” è l’apoteosi dell’assurdo. Insomma, tanta noia, tante assurdità e una lettura che alla fine è solo tempo perso. In sintesi: banale, scontato, insopportabile e anche barboso.
Ascoltato in audiolibro. All'inizio ero tentata di mollarlo, troppe descrizioni e tutto un tell, niente show. Però ho resistito e dalla metà della storia si riprende. Ho trovato il finale davvero molto romantico e i dialoghi, in generale, ben costruiti. Promosso.