Vorrei non essere così tanto un casino. Sono il mio stesso elefante nella stanza e non posso incolpare nessun altro.
Virginia ha trent'anni e nella sua vita c’è un uomo a cui lei non riesce a dire ‘no’. La loro relazione l’ha così ferita che pur di non vederlo più si trasferisce a non la città dei suoi sogni, ma abbastanza lontana da farle sperare di non vederlo mai più. "Amore" è una di quelle parole che non vuole proprio sentire nominare.
Un capriccio del destino la catapulta nella vita di Park Minjun, che di anni ne ha ventiquattro e, pur essendo un inguaribile romantico, di innamorarsi non ne ha mai avuto il troppo impegnato a inseguire la carriera da idol.
Nonostante le sue insicurezze, il ruolo che lo intrappola in una gabbia dorata, le differenze culturali e d’età, è proprio Minjun a sconfiggere la paura e fare il primo passo.
Riuscirà a convincere Virginia, che dell’amore non vuole nemmeno sentirne parlare, e guarire il suo cuore spezzato?
Puoi chiamarmi Noona è il primo volume della serie romantica Noona. Volate a Soul con Virginia a conoscere il gruppo dei sei idol più famosi del momento, in una storia di guarigione, primi amori, insicurezze da superare, distanze culturali da colmare e pericoli pronti a minacciare la storia d’amore tra Virginia e Minjun.
Classe 1989; bolognese, ma romagnola di adozione, dopo il diploma come dirigente di comunità si iscrive a Beni Culturali e si laurea in Egittologia col massimo dei voti.
Nella vita reale passa anni di vagabondaggi tra scavi archeologici, cocci polverosi, e traslitterazioni dal geroglifico, che scompone come rebus; in quella parallela esplora mondi e inventa storie grazie a D&D e qualsiasi altro gioco di ruolo possa venirvi in mente.
Tutti quelli che la conoscono si aspettavano l'esordio con un fantasy, o uno storico, invece lo fa con una saga romantica. Dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, ha deciso di specializzarsi come editor e fornire consulenze come coach di scrittura ad altri scrittori in crisi di nervi come lei.
Come self-publisher ha pubblicato: "Puoi chiamarmi Noona", il suo primo romanzo, e "L'Eco del Silenzio".
Trovate i suoi racconti brevi nelle raccolte: "Musiké" di Giacovelli Editore; "Halloween da Paura" e "Racconti per viaggiatori" di Tempra Edizioni; "Racconti dell'Orrore" di Rudis Edizioni.
Ho un problema: se un romance ambientato in Corea, mi ci fiondo ad occhi chiusi. Poi se lei è cinica e lui super innamorato e solare, adios amici. Puoi Chiamarmi Noona è il primo libro di una serie romance dove Virginia, archeologa, scappa da Bologna per rifugiarsi a Seul. Peccato però che lì incontra un gruppo di pazzi idol scalmanati, e si innamora di uno di quelli. Di sto libro ho amato tante cose, ma i sorrisi che mi ha strappato sto libricino sono indimenticabili. Barbara è riuscita a creare dei personaggi difficili da dimenticare. Il gruppo di idol è simpatico, tenero, divertente e sexy. Le interazioni sono sempre fantastiche, e lo spicy è top! La maggior parte delle volte ero lì a leggere pensando: mi sembra proprio un kdrama su carta! Poi il libro finisce con un cliffhanger assurdo. E io come faccio a vivere fino all'uscita del secondo? Voi, nel frattempo, leggete sta chicca.
Da dove iniziare a parlare di questo libro? Tra le pagine, c'è tutto quello che vorresti trovare in un romance, solo che è orchestrato meglio del film che gireresti nella tua testa. Partiamo dal principio, dai personaggi. Virginia non è assolutamente la classica ragazza da commedia romantica, nella vita ne ha passate tante, alcune le sono rimaste incastrate dentro e quindi ad essere la protagonista di una rom-com non ci pensa nemmeno un po'. Lei vuole ricominciare, ma da se stessa. Minjun invece all'amore vuole crederci, visto che finora, nella vita, ha avuto solo la musica. Essere membro di una famosa band in Corea del Sud sicuramente dà tante soddisfazioni, ma non è che ti lasci molto tempo a disposizione per concentrarti sul resto. E alla fine è inevitabile chiedersi se non ti stia perdendo qualcosa. Non voglio dirvi altro, su di loro: scoprirete i loro pregi e lo stuolo dei loro difetti pagina dopo pagina e vi ritroverete ad amarli ancora prima di rendervene conto. La grande sorpresa di questa storia è il contorno di personaggi che si muovono intorno ai due principali: personaggi, appunto, e non semplici comparse. Ho passato tutto il tempo a decidere chi fosse il mio preferito! L'autrice conosce bene il terreno su cui si svolgono le vicende, ti fa venire voglia di partire immediatamente per Seoul (e di pensare, ancora una volta, quanto siano strani e meravigliosi i sudcoreani). All'inizio del volume, troverete anche qualche informazione, utilissima per comprendere alcune sfumature del testo. Promosso a pieni voti.
Già dalle premesse “Puoi chiamarmi Noona” mi ispirava moltissimo: la multiculturalità, una protagonista determinata a trovare una nuova strada dall’altro lato del mondo, il favoloso schema introduttivo dei suffissi coreani che ti fanno proprio percepire che stai per imparare, ti senti immersa in qualcosa di totalmente nuovo.
Il primo volume è stato fantastico: leggero e scanzonato ma con una profondità talmente sincera da farmi drizzare i capelli. Premetto che questa saga mi ha trovata in un periodo dove, per motivi personali, sono molto vicina ai temi trattati, quindi non ho potuto non identificarmi moltissimo con Virginia e il suo dramma principale nonché motivo primario della sua fuga da Bologna. Descrivendo la sua situazione sono inciampata in me stessa, e la tenera (quanto piccante) relazione che instaura con il gruppo mi ha tenuta incollata alle pagine per il puro gusto di vederli interagire insieme, come se fossi lì con loro a ogni serata film, pigiama party e cena da asporto.
Voglio aprire una parentesi d’onore all’autrice per aver descritto Virginia in tutta la sua libertà di auto espressione sessuale: è veramente raro trovare autrici che siano così squisitamente trasparenti nel mostrare una protagonista femminile che ha tutto il diritto e la voglia di provare piacere senza avere per forza implicazioni romantiche. Ho adorato il suo rapporto con Eunseob (nonché la mia crush, condivisa con l’autrice), che non pretende nulla ma allo stesso tempo si trasforma nel corso dei due libri nel pieno rispetto di entrambi.
Il secondo volume non cambia nella sostanza, ma ci sono stati alcuni aspetti su cui ancora mi interrogo, penso motivati dal fatto che è anche questo dipendente dal romanzo prossimo. La prima cosa che ho notato è la terribile insicurezza di Minjun, dovuta dalla sua inesperienza: per tutto il tempo ho avuto il sentore che lui e Virginia continuassero a girare intorno a diversi problemi dei quali si rifiutano di parlare, creando una spirale di gelosie e incomprensioni non molto sane. Calzante il titolo del secondo volume, “L’eco del silenzio”, che spiega perfettamente il messaggio: non comunicare crea dissapori sotto pelle che a lungo andare si rivelando molto più dannosi di quanto ci si aspetterebbe.
Fondamentalmente ho trovato un po’ ambigua la posizione di Virginia rispetto al fratello di lui, spiegata solo in parte e, penso, volutamente contraddittoria. Allo stesso tempo la sostanziale mancanza di fiducia di Minjun nei confronti del mondo creato lo ha reso un personaggio piuttosto stressante da seguire, una palla di apprensione costantemente sul punto di esplodere. Ottima costruzione dei personaggi sulla quale basare un messaggio sulla comunicazione. Alcune scene di particolare manifestazione fisica da parte di lui nei picchi di gelosia mi ha un po’ preoccupata, spero che nel prossimo volume impari una lezione sulla gestione della paranoia veramente eccessiva. Molto belle le scene intime, anche se (opinione personale) non sono molto concorde con le scene di sesso che sostituiscono o fanno da apice nel momento del confronto, pur comprendendolo. Finora può calzare rispetto ai personaggi ancora profondamente irrisolti, ma è un aspetto che spero di veder approfondito in seguito. Un altro aspetto che ho notato nel secondo volume è la presenza più massiccia di parolacce, che rendono l’idea di trattare temi più gravi del primo ma allo stesso tempo, per me, anestetizzano un po’ la narrazione rallentandola e facendole perdere la musicalità che per tutto il resto del romanzo è perfettamente realizzata.
Un elemento che ho amato moltissimo è la caratterizzazione estetica dei personaggi maschili, libera dalla mascolinità tossica che avvelena i romance occidentali di oggi, dove trucco, gioielli e cura del corpo sono sacri e comuni a uomini e donne, il pianto non è motivo di vergogna e il sesso NON è un tabù che la donna deve solo subire, consenziente o meno.
Il finale mi ha assolutamente scioccata e ho bisogno di sapere come continuerà, la scrittura è favolosa, i personaggi sono tutti ben definiti e lo sviluppo è chiaro e percepibile. Il nuovo trauma della protagonista è interessantissimo e ha dato spazio a moltissimi nuovi temi che non vedo l’ora di veder approfonditi, l’autrice ha scelto una varietà di argomenti particolarmente delicati sui quali concentrarsi, ma sono certa che riuscirà a trattarli con la massima cura.
Smaltiamo la pila della vergogna. Oggi tocca a: Puoi chiamarmi Noona Di @barbara.ottani 🎤 Recensione a super caldo, perché appena finito. 🎤 Come protagonista abbiamo Virginia. Una donna, anche se spesso si comporta da adolescente, di trent'anni. Reduce da una relazione che mi permetto di definire tossica. Un uomo che sembra essere il suo tarlo fisso, quella dipendenza dalla quale non ci si riesce a sbarazzare. Per quanto ci provi, finisce sempre per cedere. Così, prende una decisione drastica, trasferirsi a Seoul. Lontano dagli occhi lontano dal cuore, giusto? Nel suo caso, lontano dagli occhi lontano dalle sue mutande. Chissà se la cosa le riuscirà come pensa. Non vi dico niente. 🎤 Da qui avrà inizio la sua avventura. Un susseguirsi di vicende, che lei affronta in maniera molto leggera. 🎤 Comincio dicendo che non è il tipo di libri che leggo solitamente. Io la definirei fan fiction. Lo dico senza alcuna cattiveria, il livello di realismo è molto basso. Ok, che si può essere fortunati nella vita, ma così tanto non credo. Oppure è soltanto la mia invidia a parlare.🤣 🎤 Parlo dell'acquisto dell'immobile pari a quello che si può permettere un idol. E successivamente l'incontro e l'amicizia stretta all'istante proprio con loro. Per questo per me andrebbe definita fan fic. 🎤 Andiamo avanti. È ok che Vi accetti di vivere la sua sessualità come le pare e piace senza farsi influenzare da ciò che gli altri possano pensare. È giusto che si senta così libera, ma in alcuni momenti avrei voluto sedermi a tavola con lei e provare a capirla meglio. Sinceramente, però, io con la febbre a quaranta penso a farmi cremare non al sesso, ma è anche vero che siamo tutti diversi. Il mondo è bello perché vario, no? 🎤 Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ci sono rimasta proprio male, ma vi annuncio che Noona 2 è in lavorazione, quindi presto avremo le nostre risposte. 🎤 Lo stile di scrittura dell'autrice è semplice e abbastanza scorrevole. All'inizio si fatica ad ingranare, ma una volta partiti non si hanno problemi. L'autrice all'inizio del libro ci lascia a disposizione alcune delle informazioni utili durante la lettura. All'interno troviamo allegria, ironia, ma anche pianti e preoccupazioni. 🎤 Approcciarmi a questo libro è stata una totale novità per me. Sia per lo strano miscuglio creato sia per il bagaglio sentimentale che si porta dietro. Una lettura affrontata con serenità. Ottimo per gli amanti del genere e gli affamati di novità. Ci lascia anche uno sguardo interno sulla vita degli idol e i rischi che corrono. Letto in due giorni. 🎤 Consigliato.
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"Vorrei non essere così tanto un casino. Sono il mio stesso elefante nella stanza e non posso incolpare nessun altro."
Il mondo degli idol l'ho sempre trovato affascinante, tanto da essermi informata e poi aver deciso di tenermi alla larga perché tante cose mi hanno fatto stare male. Non riesco ad empatizzare con tutti e tutto, ecco perché mi sono sorpresa delle mie stesse reazioni e ho deciso di fare un passo indietro. Ma se qualcosa ti piace prima o poi troverà il modo di farsi spazio ed è leggendo Puoi chiamarmi Noona che mi sono arresa. Perché tante cose sono spaventose ma altrettanto meravigliose. È la luce più forte che crea l'ombra più oscura, no? Ed è difficile distogliere sempre lo sguardo. Quindi, un po' come Virginia, mi sono lasciata andare a questo mondo e ho ottime compagne che mi indicano la via.
"Non ti ostinare a rimanere qui per orgoglio, non vale una vita infelice."
Virginia è la protagonista di questa storia e la adoro. Non mi succede spesso, ma lei è forte e determinata. Ha carattere. Senza però essere eccessiva, soprattutto nei modi. Il suo passato l'ha segnata tanto da decidere di cambiare radicalmente la sua vita e trasferirsi a Seoul dopo aver trovato lavoro. Ed è qui che avviene qualcosa di inaspettato e bizzarro. Una sera tre ragazzi ubriachi rotolano all'interno del suo appartamento. Già di per sé strano. Ma a farlo non sono dei ragazzi qualsiasi, bensì tre membri di un noto gruppo di idol, gli Shiny Red Joker. E Virgina è una loro fan. Non so.. Se immagino la scena mi viene da ridere, eppure non posso fare a meno di invidiarla un po'. Chi non vorrebbe che a suonare alla propria porta sia il suo cantante preferito? O, meglio, alcuni membri del gruppo in questo caso. Il mondo degli idol sarà anche complesso ma, alla fine, loro sono ragazzi come tutti e questa consapevolezza è uno dei miei aspetti preferiti. Ognuno di loro ha una personalità definita che si scopre pian piano leggendo e, in modo diverso, ci si innamora un po' di tutti. Neanche Virginia sarà capace di resistere al loro fascino, soprattutto quando è Minjun ad interessarsi a lei. Un inguaribile romantico e una che dall'amore ha deciso di prendere le distanze. Sicuramente non mancheranno le incomprensioni. Sicurezza e fiducia sono difficili da ottenere e da dare. Sarà come vivere questo sentimento per la prima volta. Ma c'è chi è pronto a sostenerli. Perché quando fai una vita come la loro, il gruppo diventa una seconda famiglia.
"Come ti ho detto: piangi, sfogati e sii patetica. Sarò l’unico spettatore del tuo piccolo drama."
La musica è un'elemento fondamentale di questa storia che è suddivisa come fosse un'album. Ogni capitolo ha una propria traccia che ne richiama gli aspetti più importanti e che crea la giusta atmosfera. Divertente e profondo, in mezzo a tanta bellezza non poteva mancare un pizzico di spicy. Non è un elemento che ricerco all'interno di una storia perché penso sia difficile da trattare senza cadere in descrizioni che mettano a disagio. Ma Barbara ci è riuscita benissimo e mi è piaciuto leggere ogni scena.
"Non avevo capito cosa vuol dire perdersi in un labirinto e tentare di uscire. Dalle porte sbarrate…"
Finito? Beh no. Perché uno spazio a questi bellissimi SRJ volevo dedicarlo. Quando ho letto la prima volta di Seulgi ho percepito l'arrivo del problema. Questa sensazione mi ha accompagnata tra le pagine e avrei sempre voluto essere lì per poterlo ascoltare. La sua personalità è una di quelle che difficilmente riuscirei ad ignorare. Anzi, ammetto di cercarla spesso negli altri e, a volte, è in me che la ritrovo. Passerei sicuramente la maggior parte del tempo a seguirlo con lo sguardo. E poi ballerei con Daejung e mi fermerei ad ascoltare Minjun cantare. Aiuterei Haru in cucina ma mangerei sempre con Junho tra una risata e l'altra perché, in realtà, anche io non sono una fan del piccante. E poi ogni tanto mi perderei a guardare Baekhyun e sorriderei di nascosto ogni volta che si ritrova a dover rimproverare qualcuno. Ognuno di loro è speciale e bello in modo diverso, per questo li adoro.
Ringrazio l'autrice per avermi permesso di leggere la sua storia e soprattutto per averla scritta. ♡ (Un po' meno per il cliffhanger ma so che il secondo volume è vicino 👀)
perché leggere questo libro ? il motivo è semplice chi non vorrebbe che dei cantanti famosi capitassero per sbaglio nella propria casa e legare con loro un amicizia o addirittura uscire con uno di loro ? io credo che tutti lo vorremmo . inoltre con questo libro vi verrà un vera e propria ossessione per il pollo .😂😂
Parto col dire che credo sia il primo romance erotico che leggo, quindi non ho molti metri di paragone, ma è l'ambientazione ad avermi attirato alla lettura. Parliamo di Corea e dell'universo del k-pop e cercavo qualcosa di questo genere da tempo, per cui quando ho conosciuto l'autrice mi sono interessata al suo libro con piacere.
La storia mi ha ricordato un po' una classica fan fiction e soprattutto all'inizio la cosa mi ha fatto storcere il naso, per le situazioni esageratamente "impossibili", però ho voluto prenderla come un classico k-drama in cui succedono cose surreali e ho continuato la lettura. Per quanto alcune dinamiche risultino assurde (in particolare forse l'amicizia tra Virginia e il gruppo, che ho percepito davvero troppo repentina) il libro è scritto bene e di fatto intrattiene. Mi ha divertito ed emozionato, dunque è riuscito nel suo intento e direi che va bene così.
Io sono abbastanza estranea al mondo del k-pop (nel senso di come funziona l'industria) e questo romanzo fa luce su questo settore; inoltre quello che ho davvero apprezzato è la disinibizione di Virginia, una donna decisa e che non ha vergogna della sua vita sessuale (come dovrebbe essere), accostato invece alla almeno apparente pudicizia dei coreani.
Le scene di sesso sono ben scritte e piene di tensione e mi sono piaciute, mentre non ho apprezzato i vari commenti/pensieri "pre", forse perché troppo frequenti e ripetitivi. Però di nuovo, è la prima volta che leggo questo genere, quindi magari mi ha dato fastidio per questo.
Se in questo libro ci si è concentrati soprattutto su un rapporto tossico e le sue conseguenze, sono curiosa di vedere come si parlerà - spero! - di come dovrebbe essere un rapporto sano.
La storia parla principalmente di Virginia, detta Noona, che si trova a vivere una storia d'amore con uno degli idol più famosi di Seoul: Park Minjun. Lei si sente bloccata dal vivere questa storia, sembra quasi abbia paura, forse perché lui è più giovane di lei? O forse perché ha ancora in mente il suo ex? Lui a differenza di Virginia è capisce subito di esserne innamorato e farà il primo passo... come andrà tra loro? Lo scoprirete leggendo il romanzo
Grazie alle disavventure di Virginia, l'autrice ci fa conoscere meglio Seoul e non solo dal punto di vista geografico. Grazie alle diverse descrizioni, molto dettagliate, ci fa conoscere i piatti tipici e soprattutto le usanze di Seoul.
Le vicende si susseguono velocemente e I colpi di scena sono garantiti ad ogni capitolo, soprattutto nell'ultimo, sinceramente non vedo l'ora esca il secondo volume della serie.
L'autrice ha inserito nel romanzo diversi personaggi secondari, ossia gli altri componenti nella band e spero dia loro più spazio nel secondo volume.
Le vicende sono narrate in terza persona, posso dire che ho adorato questo romanzo, mi sembrava di guardare una fiction o meglio un drama.
È il primo music romance che leggo ambientato in Asia, mi complimento con l'autrice per il romanzo e la ringrazio per la copia omaggio.
Una lettura che assolutamente non potete perdere se siete amanti del genere.
Che strana a volte la vita: mi sono trovata davanti un libro che tratta un tema a me particolarmente caro, grazie a mia figlia: il kpop e con la protagonista che vive nella stessa città in cui vivo io! Virginia vive a Bologna prima di trasferirsi a Seoul per scappare da una vita, ma soprattutto da un amore che la metteva a dura a prova ed arrivata là si ritrova a scontrarsi con un gruppo kpop da lei conosciuto! Dove la porterà tutto questo? E se il vero amore si nascondesse proprio nel volto di un idol? Non vi resta che leggerlo! Purtroppo il finale mi ha lasciato un po’ di tristezza perché è il primo volume ed è stata dura chiudere così il libro, quindi aspetterò davvero con ansia il seguito. È un libro scritto bene, scorrevole con un tocco di spicy che non guasta. Ho trovato molto piacevole anche il fatto, che molto parole non siano tradotte in italiano, perché perderebbero il gusto, ma non scoraggiatevi, all’inizio Barbara fa un elenco quindi non vi troverete impreparati. Oltre ai personaggi principali, ho trovato molto interessanti anche i personaggi secondari, che poi tanto secondari non sono. La storia è davvero piacevole, le descrizioni dettagliate, insomma davvero un buon libro che consiglierei a tutti e ovviamente, amanti del kpop accorrete!
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Potrei leggere questo genere di libri per il resto della mia vita. Barbara scrive davvero molto bene e nonostante nella storia siano presenti alcuni cliché presenti in diversi romanzi d’amore, la sua storia è su un altro livello o meglio nazione. Se siete abituati ai super manzi palestrati o nerd dimenticatevi di loro, questa volta il nostro bel ragazzo è Coreano e fa parte di un famoso gruppo kpop.
Il suo nome è impronunciabile per me, ma si scrive Minjun e tutti gli altri membri sono della sua stessa complessità di pronuncia e di scrittura, quindi capirete se non mi metterò a citarli tutti.
Ho letto questo libro incuriosita dopo aver conosciuto virtualmente l’autrice e non pensavo di trovare quello che ho letto. All’apparenza potrebbe sembrare un normale romance tra una ragazza normale e il bellissimo idol, ma non è questo. Virginia è complicata, complessa, una persona vera! E non le interessa che i suoi nuovi amici siano famosissimi idol coreani, per lei sono persone, ragazzi a cui fare un po’ da madre. Non con Minjun però, con lui sono fuochi d’artificio fin da subito e il ragazzo sa essere bello deciso. Non ho ancora deciso quale dei Joker sia il mio preferito, ma so per certo di detestare Erich con tutta me stessa. Quella parte mi ha fatto venire i brividi. Non vedo l’ora di leggerlo il secondo e come on Babs a scrivere il terzo. Lo consiglio a tuttə ♥️ Romantico, ironico e profondo. P.S. Nel leggerlo ho scoperto un sacco di parole nuove 😂
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"Puoi chiamarmi Noona" è il primo volume di una serie ambientata a Seoul, che ha come protagonista Virginia, una giovane donna italiana, e un gruppo di idol, gli SRJ. Questo romanzo è stato effettivamente il mio primo approccio con una lettura ambientata in South Corea e riguardante la cultura coreana in generale e, devo ammetterlo, non me ne pento affatto! La scrittura dell'autrice è fresca, divertente e in nessun modo banale, accompagnata inoltre da alcuni termini strettamente coreani che ho apprezzato. E se inizialmente può sembrare piuttosto lento, già dal secondo capitolo mi ha completamente rapita! All'interno del romanzo si respira musica grazie alla presenza degli idol e titoli di canzoni all'interno di ogni inizio capitolo e peperoncino, visto l'amore per il piccante che viene spesso menzionato! Le descrizioni dei luoghi, dei tempi e delle situazioni poi per niente pesanti e in alcuni tratto estremamente dolci, tant'è che mi ha fatto spuntare più di un paio di sorrisi. Le risate poi, in molti passaggi, non sono affatto mancate! Ho inoltre trovato interessante l'evoluzione della storia e dei personaggi, che non sono in alcun modo avvenute in maniera affrettata o incoerente.
Virginia è una donna forte e indipendente nonostante ciò che ha passato in Italia e Minjung estremamente determinato sotto quel suo involucro di dolcezza e timidezza. Ma ogni personaggio mi è rimasto nel cuore. Una menzione speciale alle scene spicy che, devo dire, sono state descritte in maniera ottima. Io non vedo l'ora di avere fra le mani il secondo volume di questa meravigliosa serie e, durante l'attesa, continuerò a consigliare a tutti di poter dare una possibilità a questo meraviglioso titolo. Nel mentre, sogno ad occhi aperti di poter mangiare anch'io un bel piatto di ramen con gli SRJ o, perché no, anche solo con Daejung!😎
Virginia e Minjun sono due persone totalmente differenti che vivono ai lati opposti del mondo. Virginia soffoca e scappa dalla "piccola" Bologna per atterrare nell'immensa metropoli che è Seoul. Una notte, per un errore da parte del fratello, Minjun incappa in Virginia e da lì inizia la loro storia. Il libro non parla di amori tormentati o di rapporti tossici ma, piuttosto, della crescita dei due protagonisti alle prese con due modi di amare del tutto differenti: Minjun che non ha mai conosciuto l'amore si ritroverà ad affrontare una donna, più grande di lui, che ha paura di innamorarsi di nuovo per paura di farsi male. Non vi racconterò il finale... leggetelo! 280 pagine lette in un soffio, perchè scorre tutto rapidamente e l'autrice non si perde in troppe parole o descrizioni non necessarie. Ammetto che dopo aver comprato l'ebook ho preso anche il cartaceo per tenerlo in casa.
Barbara Ottani alla prima pubblicazione ha dato un'enorme prova di come uno scrittore emergente può far funzionare un romanzo di formazione mascherato da Romanzo d'amore ed erotico.
Ho iniziato questo libro senza sapere bene cosa aspettarmi. E invece ho fatto la scelta giusta nel decidere di leggerlo. Ho amato ogni singola pagina, l'ho trovato alquanto scorrevole e mi sono catapultata a Seoul senza esserci mai stata. È scritto fin troppo bene, e mi sono proprio immersa nella storia, ritrovando conforto nei personaggi. Virginia e Park Minjun li ho amati più di quanto possa esprimere a parole. Sono descritti meravigliosamente. Complimenti all'autrice! Consigliatissimo!
Corea... Virginia, ricercatrice italiana... Gruppo musicale kpop... Il filo rosso che unisce questi elementi, solo apparentemente così diversi fra loro, è... Il cibo!!! In un' apoteosi di cibo coreano, condito da sprazzi di ricette italiane, e da immancabili bevute si sviluppa la storia di amore e amicizia fra questa band e questa ragazza, con ferite profonde nell' animo... Attraverso cene improvvisate, piatti tipici coreani che fanno venire l'acquolina in bocca, i personaggi di confidano, si aprono, superano l'immagine stereotipata di "Idol", per diventare ragazzi normali, con problemi e insicurezze tipiche di ragazzi normali... Questo è un romanzo che tocca argomenti importanti, resi più easy da un tocco comico ... Si esaminano i vari modi in cui si può sviluppare un amore, da quello che si prende cura di chi ci sta vicino ed è pronto ad ascoltare i bisogni dell' altro, a quello succube di un rapporto malato, manipolatore, e a quanto sia psicologicamente difficile voltare pagina e andare avanti... È un romanzo che scorre rapido sulle rotaie dell' amicizia e dell' amore, con uno stile limpido e diretto che immerge il lettore in un' atmosfera a volte romantica e a volte particolarmente dura... Ma la fine, è qualcosa di inaspettato e lascia una suspence difficile da sopportare fino al prossimo capitolo di questa indimenticabile serie...
Da poco ho scoperto il K-pop sono rimasta sconvolta dal fatto che per puro caso mi sia comparso un post di Barbara dove annunciava l’uscita del secondo volume del suo romanzo. Per questo la ringrazio tantissimo per questa bellissima opportunità. Grazie a lei ho scoperto un nuovo mondo, un romanzo differente da tutti quelli che ci sono in commercio che abbraccia una cultura diversa.
PUOI CHIAMARMI NOONA IN COREANO LETTERALMENTE SORELLA MAGGIORE.
Una cultura diversa uno stile diverso che ti trasporta e ti tiene incollata ad ogni pagina. L’ho letteralmente divorato e amato con tutta me stessa.
Virginia una ragazza con alle spalle una storia molto difficile di possessione e ossessione, così forte da trasferirsi a Seoul per crearsi una nuova vita. Un incontro strano in una notte solitaria, un gruppo di tre ragazzi ubriachi si fionderà 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 in casa sua. Ma non sono dei ragazzi qualunque sono i membri di un noto gruppo di idol. E da li é un susseguirsi di episodi carichi di emozioni che vi travolgerà.
Tutti i personaggi citati in questo libro hanno un ruolo importante, nessuno secondario, e questo mi ha colpita molto. Nel romanzo prevale l’amicizia, la fedeltà, il dolore, la passione, la rabbia ma soprattutto tanto amore. E ovviamente uno spicy molto dettagliato che vi lascerà con con la sensazione di essere vuoi la protagonista del romanzo.
“Aveva un elenco di fantasie erotiche così lungo, che lui l’avrebbe implorata di dargli tregua”
Ho amato e insultato il personaggio di Virginia, molto umano, che commetto errori come noi e che cerca di rialzarsi con tutte le sue forze. Ho amato gli idol , tutti nessuno escluso, mi hanno fatto ridere con loro , mi hanno fatto commuovere ma soprattutto mi hanno fatto venire una gran fame.
All’inizio di oggi capitolo troverete una canzone dedicata. Grazie a questo si ha modo di capire meglio il tutto con emozioni amplificate. Le parole delle canzoni e le parole del romanzo si intrecciano formando una vera e propria bomba atomica che vi esploderà nel petto.
Che dirvi, ora non mi aspetta che aspettare il secondo volume sperando di non farmi venire un esaurimento nervoso.
Ci sarebbero tante altre cose da dirvi ma perché rovinarvi la sorpresa. Se volete un mio consiglio, andate ad ordinarlo immediatamente!!
Virginia vive a Bologna insieme a sua madre, vicino a sua nonna. Dopo una delusione d'amore decide di trasferirsi dall'altra parte del continente per poter iniziare una nuova vita lontano da quel dolore. La sua prima sera a Seoul inciampa su un ragazzo dai capelli color del grano e gli occhi nocciola. Da quel momento la sua sicurezza inizia a vacillare, diventando timorosa e impacciata davanti a lui. Minjun è nel pieno della sua carriera e non vuole altri pensieri, soprattutto non è interessato a impegnarsi nelle relazioni. Tutto cambia quando con un po' troppo alcool in corpo entra nella casa sbagliata e si scontra con due occhi da leonessa e un profumo speziato di sandalo che gli restano attaccati addosso. Tra fughe improvvise, proposte ambigue, studi archeologici e tour in giro per il mondo cosa potrà mai succedere?
👩🏻 Ho ammirato Virginia fin dalle prime pagine: la sua forza nel prendere una decisione che le avrebbe cambiato la vita, la sua sicurezza, la sua ironia ma anche il modo in cui cambia durante la storia prendendo coscienza delle sue debolezze e decidendo di non fuggire più.
👦🏼 L'evoluzione di Minjun mi ha piacevolmente stupita. Inizialmente non accetta i sentimenti che lo legano a Virginia, pensandoli come un problema per la sua carriera. Comincia ad essere più consapevole quando vede che neanche con la lontananza riesce a togliersi Virginia dalla testa. La sua presa di coscienza lo fa diventare più sicuro su ciò che vuole, facendogli prendere in mano la situazione
💓 Vediamo due lati diversi dell'amore: ✯ attraverso i ricordi di Virginia conosciamo un'amore che, da porto sicuro dove ripararsi, diventa un'amore sbagliato che la convince a cambiare pur di non perderlo ✯ con Minjun, invece, conosciamo l'amore puro e semplice che fa comprendere il bisogno di lasciarsi alle spalle il passato per poter vivere al meglio il presente.
💌 Una storia romantica ambientata a Seoul, piena di ironia e divertimento
Da appassionata di Oriente, ho letteralmente divorato questo romanzo in un paio di giorni. Non aspettatevi il solito romance perché qui i due protagonisti sono tutt'altro che stereotipati, infatti sono personaggi a tutto tondo davvero ben caratterizzati. Virginia è una donna forte, non una principessa che aspetta di essere salvata, tanto che, pur di uscire da un rapporto tossico decide di prendere in mano la sua vita e partire per potere ricominciare da capo dall'altra parte del mondo. Minjun è un idol, ma non il solito un bad boy montato dalla fama, al contrario, è un ragazzo molto dolce che, pur essendo un inguaribile romantico non ha mai avuto il tempo di innamorarsi. Il loro incontro avvenuto a Seoul in modo assolutamente casuale e rocambolesco (una serie di scene davvero divertentissime, leggete per credere) segna un nuovo inizio e un'evoluzione per entrambi. Ho apprezzato molto il fatto che l'autrice affronti una tematica forte come la tossicità nel rapporto di coppia, ma che sappia anche alternare momenti di grande tensione emotiva ad altri in cui si ride tantissimo. Un'altro aspetto che mi è piaciuto è stata la differenza di età tra i protagonisti e il fatto che, a essere più grande ed esperta, fosse Virginia. Il cliffhanger finale mi ha un po' uccisa però mi ha lasciato una gran curiosità di leggere il seguito.
Superati i primi capitoli introduttivi, la storia ingrana con una naturalezza sconcertante. Le vicende si susseguono con calma, come se uno stesse pettinando la protagonista prima della scena più importante della sua vita che arriva solo a fine libro sconvolgendo i vostri piani.
Virginia è un’italiana dall’animo ferito e un po’ perso, che decide di buttarsi nel vuoto e dare inizio all’avventura che le cambierà la vita. Un sogno comune a tutte le ragazze, oserei dire, in cui mi sono immedesimata in modo istantaneo e di cui ho apprezzato molto la parte inconscia che spinge Virginia a farlo.
Se amate il K-drama e il K-pop, non potete farvi scappare questo libro! Ma soprattutto se state cercando un romance diverso dal solito, lo avete trovato. Non solo Barbara Ottani inverte molti trope (la protagonista Virginia è più vecchia del coprotagonista Min-jun, ed è lui a essere vergine e lei quella con esperienza) ma propone situazioni nuove e assolutamente esilaranti. Il loro primo incontro mi ha fatta morire da ridere 😂 Mi piace molto anche il fatto che l'autrice abbia dedicato all'amicizia con altri personaggi altrettanto tempo che alla storia d'amore, dandoci modo di conoscere meglio tutto il corollario di figure attorno ai protagonisti, che sono davvero interessanti. Nonna Daria sempre nel cuore 💚 È un romanzo, inoltre, che cerca di affrontare un tema molto serio e importante: come si esce da una relazione tossica? Un nuovo amore onesto e sincero può guarirti dalle vecchie ferite? È proprio per allontanarsi il più possibile dal suo ex, infatti, che Virginia lascia l'Italia e accetta un posto di lavoro a Seul. È stato molto interessante anche vedere lo scontro/confronto culturale fra Italia e Korea su come funzionano le relazioni. Insomma, se cercate qualcosa che vi intrattenga, ma che non manchi di contenuti, questo è il romanzo che fa per voi ✨️
Ho adorato questo libro. Si ride e si piange. La protagonista all'inizio appare come una normale ragazza con cui è facile stringere amicizia, ma andando avanti si delinea un personaggio parecchio complicato e che mi ha fatto anche sentire un po' frustrata per il suo modo di agire e avevo voglia di scuoterla per farla tornare alla ragione. Ma leggendo il libro ho capito che non devo giudicare qualcuno soprattutto se non posso comprendere quello che ha vissuto quando non ho avuto esperienze simili. Mi ha aiutato a crescere da questo punto di vista. Grazie!
Questo romanzo è stato una ventata di aria fresca, l’ho amato dall’inizio alla fine. La protagonista, Virginia, è una ragazza vera con pregi e difetti, una forza da leone e una fragilità interna che si scontra con l’apparenza esterna. Virgi è una di noi, una donna che scappa da una vita che iniziava a starle stretta, scappa da una relazione tossica che però non riesce a dimenticare, scappa a Seoul per ricominciare una nuova vita. • Come reagiresti se ti finissero letteralmente dentro casa i membri del tuo gruppo kpop preferito? Ecco io non lo so, ma bisogna dire che Virginia ha avuto davvero sangue freddo. • Minjun, è più piccolo di Virginia, non è il suo bias e allora perché le fa quell’effetto? Ho amato come l’autrice abbia sviluppato la loro storia d’amore, rendendola vera con tutti i dubbi, le insicurezze, le paure, le differenze culturali e la passione. Il tutto, incorniciato da un gruppo di idol che fanno tanto chiasso, entrano nella routine e nella vita di Virgi stravolgendola completamente e vecchie fiamme del passato tornano a bruciare e a far male. • Nota di merito per l’autrice che è riuscita a delineare benissimo non solo i personaggi principali ma anche tutti gli altri del gruppo, creando dinamiche e rapporti bellissimi ( Dj tu sei il mio cuoricino di panna, love U) • Ho già in lettura il secondo, ma intanto vi super consiglio il primo! ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Purtroppo non è il mio genere: odio i cliffhanger e mi danno fastidio le scene erotiche/violente…e faccio una fatica bestiale coi nomi orientali! Insomma, non era forse il caso di leggerlo, ma a parte il fattore Korea, le altre cose le ho scoperte leggendo.
Premetto che non è un libro nelle mie corde, ma quest'anno ho deciso di ampliare ancora un po' i miei orizzonti letterari.
La storia è carina, l'ambientazione Italia/Corea è qualcosa che ancora non avevo mai letto. Ci sono scene molto spinte, ma non le ho trovate né forzate né troppo inverosimili.
I personaggi sono scritti bene, anche se devo ammettere che l'immediata connessione tra i protagonisti (e anche con gli altri) mi è sembrata inverosimili. Troppo "intima a livello affettivo" troppo velocemente, ma può essere perché io personalmente una cosa del genere non l'ho mai sperimentata.
Sono partita con basse aspettative ma ne sono uscita piacevolmente sorpresa, tanto che leggeró anche il secondo volume!
(Anche perché il finale ti lascia con il fiato sospeso!)
Cosa potevo chiedere di meglio? Virginia è una protagonista diversa dal solito, piuttosto ruvida ma allo stesso tempo piena di passione e desiderio e che allo stesso tempo deve fare i conti con un passato non facile…aggiungiamo poi una Seul magica, una band k-pop esplosiva, delle relazioni tossiche ben descritte e non romanticizzate e anche tanta tensione sessuale che mi ha fatta sognare 👀