Commissario Elfo. Piove per esigenze di trama: La prima indagine del Commissario Elfo

by Nicolò Targhetta

Elfo è l’ex protagonista di una saga fantasy. Evaso dal suo libro, è diventato commissario di periferia per sfuggire al proprio autore. Paranoico e sociopatico, funestato dagli attacchi di panico e dai ricordi della vita precedente, Commissario Elfo farebbe qualsiasi cosa pur di non ricadere dentro una trama. Tegolina è la ex protagonista di una fiaba lituana alla disperata ricerca di un autore poliziesco che le dia una chance. Insegue il cliché della poliziotta tosta, ma il suo passato e certe manie di protagonismo la fanno ripartire dalle retrovie. Il glaciale questore capo Bjorn Bjornson, eroe di una serie di romanzi svedesi di successo, la spedisce nel commissariato più antinarrativo della città, a fianco di Elfo, il più antinarrativo dei commissari. Quando muore un noto giallista e si fa largo un segreto che può rivoluzionare il mondo della letteratura, Elfo sa già che si tratta di una squallida trama da cui deve scappare il più lontano possibile. Ma in una città dove convivono persone e personaggi letterari, qualcuno, da qualche parte, scrive sempre. E nessuno è al sicuro.

Genres: Fantasy, Humor, Fiction

418 pages, Paperback

Published August 26, 2022

Reviews

[AlenGarou · Rating 5 out of 5]

Per recensire questo romanzo mi basta una sola parola: geniale.
Grazie all’invito di una ex collega, ho assistito alla presentazione del libro e, se già il modo di esporre dell’autore mi aveva colpita, quando ho visionato in prima persona l’opera ne sono rimasta conquistata.
Non tanto per la storia in sé, che è comunque un adorabile sfottò al mondo editoriale, ma per come è stata scritta.
Ci vuole tanto genio e masochismo in ugual misura per partorire una trama del genere, oltre che saperla trascrivere con tutti gli elementi narrativi specifici al caso.
Flussi di coscienza, descrizioni a elenco, punti morti di trama, citazioni, messia letterari… insomma, ogni cosa ha un perché e funziona bene.
Nel mondo del commissario Elfo, realtà e finzione si mescolano e intrecciano in modo caotico quanto divertente. Autori e personaggi convivono sullo stesso piano esistenziale e proprio per questo quest’ultimi cercano in tutti i modi di essere scritturati in una trama. Tranne Elfo. Elfo non vuole più farsi scrivere da nessuno dopo duemila anni passati a condividere l’aria con un anello del piffero. Insomma, ha imparato a fare tutte le cose che in un libro non esistono come: parcheggiare, andare in bagno, rispettare il codice stradale e via dicendo. Di tutt’altro avviso è Tegolina, che avrebbe tutte le carte in regola per essere la protagonista, ma essendo una fiaba lituana tramandata oralmente, ha i minuti contati. Motivo per cui è alla disperata ricerca di un autore.
Inutile dire che il rapporto tra i due è… puro caos e disagio.
Tra possibili denunce per l’autore a causa di Roberta e Newton Turpic (la versione villain di Harry Potter stile Homelander), easter egg di ogni sorta e l’importanza di saper scrivere bene una storia, questo romanzo è una ventata di aria fresca.
Originale, cinico, contemporaneo, disagiante e comunque interessante, è un must-have.
Senza contare che se ridi dall’inizio alla fine sei catalogabile come brutta persona e mi dichiaro colpevole senza alcun rimpianto.
Super consigliato!

[Lovely Andy · Rating 5 out of 5]

Ge-nia-le.
In questo meta-libro c'è davvero tutto. Ironia, citazioni a profusione, regole e regolette di scrittura stravolte, prese in giro, applicate!
E senza perdere di vista il plot, che avanza in modo sorprendente con dei personaggi che, per quanto sembri impossibile 'sta cosa visto che vengono continuamente debunkati, sono pieni e convincenti.

Consigliatissimo a chiunque studi scrittura creativa.

[Teodora Totolici · Rating 4 out of 5]

Che lettura pazzerella. È un libro insolito, un racconto metaletterario geniale. La trama c’è, nonostante il protagonista cerchi di sfuggirle, ma direi che la genialità di questo libro non sta tanto nella trama, quanto nei riferimenti letterari e nei dialoghi assurdi e comicissimi! Ne vale proprio la pena!

[Luca (Bookanieri, Libri & Rum) · Rating 5 out of 5]

GENIALE.
FRESCHEZZA ASSOLUTA, PADRONANZA DELLA MATERIA, LETTURA CONSIGLIATISSIMA.

[Beatrice · Rating 5 out of 5]

Il libro più geniale che io abbia mai letto in tutta la mia vita – e se Goodreads dice il vero, per ora ne ho letti più di seicentoquaranta quindi direi che un minimo di credito ce l'ho.

Prendete la metanarrativa di Italo Calvino: Se una notte d'inverno un viaggiatore, aggiungete il folle all you can eat di suggestioni e universi alla Everything Everywhere All At Once, le battute tongue-in-cheek che hanno reso famoso William Goldman con La storia fantastica e la surreale atmosfera di Vero come la finzione e condite a piacere con satira sociale, intelligenza e centinaia di riferimenti letterari.

Sarebbe difficile parlare di questo libro senza rischiare di fare spoiler, e se fossi in voi mi tufferei nella lettura completamente a scatola chiusa. Ma – giusto per dare un filo di contesto e imbarcarmi in uno degli spiegoni tanto sfottuti nel romanzo – in sostanza tutto il libro è la lenta presa di coscienza di un personaggio che si rende conto di essere un personaggio.
E decide che non ci sta.

È tutto così deliziosamente metaletterario e brillante che temo seriamente di essermi innamorata di Nicolò Targhetta ed esigo che scriva altri quindici sequel, perché ogni singolo capitolo è traboccante di idee, frecciatine, battute, (involontari) consigli di scrittura e citazioni letterarie.
Ma non preoccupatevi: non coglierle non vi pregiudicherà in nessun modo l’esperienza di lettura.
Per me è stato così, almeno.
Ho riso ad alta voce decine di volte e su diversi mezzi pubblici, ho letteralmente pestato i piedi per terra di fronte ad alcuni geniali sviluppi di trama e purtroppo mi sono molto gasata a cogliere tutti i piccoli riferimenti alla storia della letteratura disseminati nel testo perché sono pedante e saputella.

Non vedo l’ora che sia Natale per poter regalare questo libro a quante più persone possibili perché è di un’intelligenza e un’ironia rara.
Prendete e leggetene tutti, questo è il mio libro preferito del 2023 e molto probabilmente della vita intera.

[Coda Di Lupo · Rating 5 out of 5]

Credo il libro migliore del mio anno di letture! Sicuramente il più divertente che io abbia mai letto, ho riso come na scema anche sull'autobus. Spara a zero sui libri, sui cliché, sugli autori e sui lettori, e lo fa con una storia originale pur nella sua originalità. Voglio dì, non è da tutti scrivere un antieroe che parcheggia e va alle poste e che ti fa restare incollato alle pagine! Vabbè me sto a perde, leggetevelo!

[Gio · Rating 4 out of 5]

Forse la cosa più divertente e originale che abbia letto ultimamente. C'è del genio in ogni colpo di scena e dell'ironia in ogni cliché. Necessario per quando si ha bisogno di ridere.

[Susanna · Rating 5 out of 5]

Non so nemmeno da dove cominciare. Lewis e Kowalsky meritano tutto il Murakami del mondo. Ma a Timotheè Chalamet sono morta!

[Chiara Falchetta · Rating 5 out of 5]

Anche detto: "Chi ha incastrato il commissario Elfo".
Il libro è fresco e frizzante, estremamente graevole e divertente, fluido nei generi e negli stili. L'intreccio ricalca e cavalca cliché e luoghi comuni che noi lettori odiamo, ma dei quali non riusciamo a fare a meno, prendendosi poco sul serio e spingendo il lettore a fare lo stesso.
Il commissario Elfo incarna l'eroe imperfetto e dubbioso, ma anche l'eroe valoroso ed invicibile, ma anche il vostro vicino di casa che non saluta quando vi incrocia per strada; un Roger Rabbit in un Matrix inchiostrato su sfondo bianco.
Da leggere assolutamente se siete amanti dei gialli, del fantasy o della letteratura, ma anche se odiate visceralmente la pila di Poirot che vostra madre si ostina a tenere in salotto o quella saga su un certo eroe magico che il vostro compagno di banco continuava a citare incessantemente durante le interrogazioni di matematica.
Astenersi lettori seri e impostati.

[Fra Cesko · Rating 3 out of 5]

Romanzo colto, intrigante, poliedrico, innovativo, curioso, originale e ben scritto. Ma non vedevo l'ora che finisse. Lo consiglierei solo a chi è fan dell'autore o vuole leggere una cosa un po' così... alternativa... e basta. Diciamo che l'infatuazione del suo bellissimo Dialoghi impossibili: 27 storie per ricordarci che (purtroppo) ci siamo dimenticati tutto (che però mi dicono che trattasi di una raccolta dei suoi scritti in rete...) la storia d'amore è finita con una certa delusione. Amen.

Ops: mi accorgo ora che la mia recensione è in contrasto con il mood decisamente prevalente... è allora probabile che le mie aspettative su Nicolo abbiano giocato un brutto scherzo, tenete conto. Chiedo venia.

[Silvia Beghelli · Rating 5 out of 5]

Intelligente, coinvolgente, anomalo quanto basta per tenerti col fiato sospeso senza che "col fiato sospeso" diventi un cliché narrativo. Elfo è l'eroe in cui meno ci si può immedesimare e questo lo rende favoloso. O fiabesco, considerato che si mantiene costante e coerente fino alla fine mentre tutto cerca di cambiare.
L'ho divorato e ne prenderei un'altra porzione.

[Lupurk · Rating 5 out of 5]

Che meraviglia questo libro!! Consigliato da un carissimo amico che non ringrazierò mai abbastanza e lo consiglierò a mia volta a chiunque! Originale, ben congegnato, un metalibro pieno di rimandi, citazioni e easter egg spassosissimi. Wow!

[Vittoria · Rating 4 out of 5]

Malincomico. E no, non ho sbagliato a scrivere. La prima cosa che ho pensato nel leggere la trama del libro è stata "Farà ridere", poi l'ho iniziato e ci ho trovato tanta malinconia, ma anche ironia. Alcuni tratti erano davvero divertenti. Per cui l'aggettivo più calzante che per ora mi viene in mente, anche se riduttivo, è proprio "malincomico".

[Alessia · Rating 5 out of 5]

Nessuno ci starebbe, a farsi scrivere intendo. Ad essere imbrigliato in una trama bestseller, tanto più se piena di streotipi e infarcita di tutto quello che la gente si aspetta da te per poterti considerare protagonista. La storia di Elfo nasce su carta ma prende vita e si dirama in troppi generi, troppe riflessioni, troppo caos e inconcludenza, per essere limitata ad una trama stampata nella quarta di copertina. C'è tutto quello che ho imparato ad apprezzare nello stile di Nicolò: tanta sperimentazione, la passione per la scrittura e la letteratura (nella forma più tipica fatta di un susseguirsi alternato di flash amore/odio), voglia di divertirsi, critica, sarcasmo, amarezza. Un pensiero bipolare che trascina, che ti mostra senza pretese di convincere.
Letto avidamente, sorridendo, da lettore sperimentale che accetta di buon cuore il "Fanculo il lettore" di Ernesto Morante per guadagnarsi un feeling inatteso con un elfo smanioso di monotona routine, di droghe pesanti, di lunghe code e parcheggi dall manovre infinite.
Salto di capitolo.


In attesa del ritorno del commissario ♥️

[Babette Brown · Rating 5 out of 5]

Primo libro dell’anno, e forse già uno dei migliori del 2025. Facciamo che prima di dicembre non mi pronuncio, ma quel che è certo è che Nicolò si è guadagnato un posto sul mio personalissimo podio degli autori emergenti/indipendenti letti finora.
Perché?
Be’, perché “Piove per esigenze di trama” ha tutto ciò che io cerco in un libro. Idee originali, una scrittura impeccabile, un’allegoria di fondo e una serie di messaggi distribuiti tra testo e sottotesto che trovano la loro definizione nel finale (avete presente i famosi “strati” dei miei libri, di cui tutti parlate? Ecco, ci sono anche qui! Eccome se ci sono! E io sono felicissimo di averli trovati!).
Come dico sempre, nei libri migliori, la trama in sé è secondaria. È una scusa per raccontare altro. Eppure, anche quella, qui, non scherza.

Commissario Elfo è l’ex protagonista di una saga fantasy che ha deciso di effettuare una fuga meta-narrativa dal proprio libro e che cerca di condurre un’esistenza quanto più reale possibile. Facile? Non per un personaggio.
Insomma, questa storia comincia col botto e finisce anche meglio. È un mix tra Chi ha incastrato Roger Rabbit e un libro di Palanhiuk (ma, occhio, è una roba comunque originalissima). Ci sono citazioni a profusione, passaggi veramente geniali e…
…va be’, che vi devo dire di più? Che l’avrei voluto scrivere io?
(sì)
Fatevi un favore: leggetelo.
ALESSANDRO GIANNOTTA PER BABETTE BROWN BLOG

[Vanadio Lucariello · Rating 3 out of 5]

Interessante e divertente ma penso che piano piano da metà in poi si inizi a perdere, il gioco del meta-libro gli sfugge di mano. Se all’inizio Elfo e pochi altri sono consci della loro natura di personaggi in un mondo di scrittori, andando avanti tutti lo sono, tutti cercano di farsi scrivere (ma poi non sono già stati scritti per essere lì?). Poi se si inizia a cercare un senso a questa storia ci si perde, quindi meglio non farsi domande. Non tanto per la complessità (non è difficile) ma perché ha delle interruzioni logiche: un altro esempio potrebbe essere i due secondari che vengono assoldati al bisogno che ricevono la trama via telefono mentre la svolgono. Che bisogno c’è? Avrebbero potuto semplicemente “subirla”.

[Claudia Marchetti · Rating 4 out of 5]

4.5

[Ilaria Guzzi · Rating 5 out of 5]

"Credi davvero che ti farebbe sentire meglio? - domanda.
- Cosa?
- Indagare, trovare l'assassino, magari arrestarlo pure. Credi che risolveresti qualcosa? - scuote la testa - Non cambierebbe niente. Il problema è più grande. Il problema è che non basterà mai. Ci sarà sempre un altro omicidio, ci sarà sempre un altro caso. Troveranno qualcos'altro da farti fare, ti ficcheranno dentro un'altra trama da seguire. Non saranno mai sazi. Non ti lasceranno mai andare. Poi un giorno tu o il tuo autore morirete, editorialmente o meno, e scoprirai che non hai mai avuto una vita tua. E che non potrai mai più averla.
Elfo si accascia sul letto, un cavallo a fine corsa.
- Tutte quelle ragazzette toste, i dolci disadattati, gli animali antropomorfi, le madri coraggiose, i dialoghi di qualità, gli scambi frizzanti, la diarrea emotiva, i cliffhanger, le allegorie, la pioggia. Siamo pupazzi, - sussurra con un filo di voce-solo pupazzi. E non ci meritiamo neppure il beneficio di un dio finto, perché ce n'è toccato uno vero.."

Essendo tipo il quarto libro di Nicolò Targhetta che leggo sapevo già che mi sarebbe piaciuto.
Sapevo addirittura che mi sarebbe piaciuto molto.
Non sapevo che l'avrei considerato uno dei migliori letti quest'anno.

Se vi piacciono i libri che parlano di libri, dove i personaggi prendono coscienza di sé e tentano di autodeterminarsi interrogando la propria coscienza e facendosi domande esistenziali this is your jam.

Commissario Elfo è un personaggio di una storia fantasy, ma non vuole più esserlo, perché l'idea di essere alla mercé di un autore che decide il destino dei protagonisti delle sue storie lo terrorizza.

Cambia nome, cambia vita, si trova un lavoro e cerca tutti gli escamotage possibili per non cadere in qualche sorta di trama, il tutto mentre cerca di risolvere un misterioso omicidio di un autore assieme alla sua partner, Tegolina, una fiaba che vive la paura opposta di Elfo: quella di venire dimenticata e quindi di sparire...

I colpi di scena non sono tutti qui, vi assicuro che questo libro è assolutamente originale e geniale.
Divertente, amaro, triste ma anche intelligente, non vi pentirete di averlo letto, ne sono sicura.

[Dario_17 · Rating 5 out of 5]

Uno spasso. Dalla prima all'ultima pagina.
Dovrebbe essere regalato tipo gadget dai venditori di corsi di narrativa, perchè se un lettore qualsiasi ci si fa quattro risate, un aspirante scrittore se ne fa quaranta e ci impara pure qualcosa.
È la barzelletta sconcia e la battuta intelligente, il rutto da cinepanettone e la filosofata arguta che ti spiazza, tutta concentrato in una metastoria dove vi hanno frullato "Sei personaggi in cerca d'autore", "Shrek" e "La storia Infinita".
Il messaggio del libro? Eccovelo: PURTROPPO da qualche parte c'è qualcuno che sta scrivendo una storia.
Fatevi del bene e leggetelo. Ma non fatevi leggere.
Prosit.

[Camilla Del Curto · Rating 5 out of 5]

Credo di aver appena letto la genialata del secolo. Un fantasy/giallo/thriller che ti insegna come si scrive un romanzo, un personaggio di cui non puoi non innamorarti (Elfo) in fuga dalla propria trama e da tutte le trame possibili. La libertà come unico punto da raggiungere cercando di mimetizzarsi nella normalità e nella monotonia. Un fantasy che non ti aspetti. Un giallo che non ti aspetti. Un libro che non ti aspetti. Una genialata. Elfo tornerà, e io lo spero con tutto il cuore.

[Corrado · Rating 4 out of 5]

Bella l'idea, divertenti le tante trovate, battute e riferimenti che si incontrano.
D'altra parte inutilmente lungo, e, nei pochi momenti in cui si intravede lo stile dell'autore attraverso le prese in giro dei cliché e degli elementi della struttura narrativa, questo traballa un pochino. Ma glielo si perdona perché si prende poco sul serio ed è genuinamente divertente.

[Grazia · Rating 5 out of 5]

Questo libro è un rollercoaster che tiene incollati alle pagine! Tra personaggi assurdi, una trama divertente e onestamente imprevedibile, viene spontaneo domandarsi dove si andrà a parare. L'unico disappunto è per la povera Tegolina 🥲

[Barbara Bartolucci · Rating 5 out of 5]

Non so se si debba essere dei pazzi o dei geni per concepire un libro del genere, fatto sta che da tanto non venivo coinvolta così da una storia.
Tutto è incasinato eppure tutto torna. È divertente, avvincente, cinico. Vengono esplorate e utilizzate magistralmente tutte le componenti narrative, tutti gli stili. Vengono perculati autori, personaggi e clichè narrativi. Ho adorato tutto.

[Francesca · Rating 4 out of 5]

Quasi un capolavoro, eccetto che non sfugge (purtroppo ma ovviamente) ai cliché del proprio genere: troppe botte gratuite e decisamente troppo sangue. Parodia o no, quelli li lascerei a Quentin Tarantino.

[Alice · Rating 5 out of 5]

Geniale! Bellissimo

[Valevaledavì · Rating 5 out of 5]

Un libro divertente, strano, ironico, inaspettato. Mi è piaciuto molto, racconta una storia tutta sua in un modo che mi ha preso e mi ha fatto ridere spesso.

[Linoleum · Rating 5 out of 5]

Divertente, intelligente e colto.

[Emilia · Rating 5 out of 5]

Si può evadere dal proprio ruolo di personaggio? Si può diventare così insignificante, così immerso nell'immobilismo, da scomparire per sempre dai radar degli autori? E si può, così facendo, trovare se stessi? Di certo ci si può provare, e infatti la vicenda del commissario Elfo ruota intorno al tentativo di sparire, di diventare la nullità delle nullità. Ma forse, anche la nullità delle nullità è un personaggio.
Con uno stile a dir poco variegato e brillante, nonché con un'ironia impietosa verso lettori, scrittori e personaggi, Targhetta ci mette di fronte una bella dose di domande scomode: possiamo smettere di vivere all'interno di una trama, condizionati dai soliti cliché, con in bocca le solite frasi fatte? Possiamo evadere non dalla, ma nella, realtà? Come accidenti si trova se stessi? Non so se leggendo "commissario Elfo" io abbia trovato una risposta a tutte queste domande, ma sicuramente ho trovato spunti per cercare una risposta a modo mio, perché tutte queste domande riguardano anche me, anche noi che, pur essendo persone, siamo allo stesso tempo e inevitabilmente personaggi.

[Giorgia Scalise · Rating 5 out of 5]

Genio, puro e semplice. Che di semplice non ha nulla, ma non potevo aprire la recensione senza una frase fatta dopo tutto questo meta.
Merita di essere letto.

[Riccardo Torchio · Rating 5 out of 5]

It really bambloozed me, leaving me amused and satisfied:
I already knew the author, my expectations were fulfilled.

"F*ck the reader."