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Domani interrogo

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La periferia romana dove sorge la scuola che è al centro di questo romanzo è la Rebibbia raccontata da Zerocalcare. Nel liceo si parla romano, e le aule sono abitate da strani esseri viventi: alcuni disegnati sui muri, alcuni umani ma dalle cui bocche escono suoni incomprensibili alla professoressa, che non ha mai pensato di avere la vocazione all’insegnamento e invece ce l’ha, solo che non è una vocazione, è un mestiere. La professoressa, infatti, non ama la vocazione, ama l’inglese. La professoressa è un’intellettuale. La professoressa ha studiato in Italia e all’estero. La professoressa cammina, cammina, cammina perché Roma è grande e perché camminando pensa. Gli studenti e le studentesse, invece, non camminano, vanno in motorino o in macchina, e non studiano. Gli studenti e le studentesse – e tutti lo siamo stati – sanno valutare, pesare le persone che siedono dietro la cattedra e, nonostante non abbiano voglia di aprire i libri, sentono, piano piano, il desiderio di capire la professoressa, e di esserne capiti. Danilo Dolci ha scritto che si cresce solo se sognati, e l’autrice di questo romanzo chiosa che si può crescere anche se sei l’incubo di qualcuno. Tra i professori di Frank McCourt e Domenico Starnone, passando per gli studenti in piedi sul banco nell’Attimo fuggente, sta la professoressa di Gaja Cenciarelli, convinta sì che la cultura sia qualcosa di quotidiano, convinta sì che certe parole dialettali o certe squadre di calcio, certe sigarette fumate insieme agli studenti prima che la lezione cominci facciano parte del lavoro di chi insegna e di quello di chi impara, ma disillusa che l’istruzione possa – come si sente dire spesso – salvare il mondo. Ciò nonostante, in questo romanzo di Shakespeare e spaccio, la professoressa il mondo lo salva. Perché il mondo è le persone che incontriamo. Specialmente a scuola.

240 pages, Kindle Edition

Published September 6, 2022

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Gaja Cenciarelli

42 books6 followers

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12 (3%)
Displaying 1 - 30 of 44 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,439 reviews2,411 followers
January 28, 2024
TUTTO CHIEDE SALVEZZA


Dead Poets Society – L’attimo fuggente, 1989.

Gaja Cenciarelli parte subito forte, aggredisce il lettore sin dalle sue note d’autrice e dal prologo che segue a ruota, nelle prime elencando le dieci leggi fondamentali della vita di un insegnante, che sono macigni come le tavole consegnata a Mosè, e nelle due pagine che seguono con quell’immagine, altamente visiva, della prof diretta a scuola per il suo primo giorno di supplenza annuale che vede nel parco una giraffa, probabilmente c’è un circo nei paraggi – ecco così spiegata l’immagine sulla copertina - l’incontro con l’inconsueto ed esotico animale la spinge a concludere che è la prof l’animale da circo.
È la voce di una narratrice che sembra far fatica a non adottare un io-narrante o scivolare in un più intimo “tu”.


The Breakfast Club - Breakfast Club, 1985.

La prof, o meglio, la pressore’ insegna in una scuola di trincea della capitale. Insegna inglese: e la narratrice, che ogni tanto si trasforma in io-narrante quando proprio non può trattenersi sulla terza persona singolare, dall’inglese traduce fior di bella letteratura (tra gli altri, Edith Wharton, Margaret Atwood, Flannery O’Connor, Jesmyn Ward). È chiaro sin dall’inizio che l’immedesimazione di Gaja nella prof è tanta e tanto autentica: sarà autobiografia, sarà finzione, è comunque qualcosa che la Cenciarelli conosce bene e ha attraversato.
Ed anche se si parla molto di adolescenti, la quinta classe in odor d’esame di maturità è la più presente e consistente, queste pagine si potrebbero avvertire come un romanzo di formazione: ma ancor più di quella dei ragazzi, della formazione della cinquantenne prof. Che si interroga sul domani dei suoi studenti, destinati in un domani prossimo a diventare adulti.


The Emperor’s Club - Il club degli imperatori, 2002.

Cenciarelli alterna l’ironia e l’umorismo all’occhio che si inumidisce di commozione, tra lo Starnone di Sottobanco e Sandro Onofri. Viene in mente un’altra splendida referenza letteraria almeno per il titolo: una questione privata. Ma più privata, la definirei personale: è chiaro che Gaja c’è dentro tutta, che tutto quello che succede in quelle aule non rimane lì, ma se lo porta dietro, per strada, in autobus, a casa alla Garbatella. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.

Salvezza è termine e concetto che ritorna più volte, alla mente e sulle pagine: i ragazzi cercano salvezza dalla bocciatura, dalle interrogazioni, dagli esami. Ma loro e lei tentano di salvarsi da una vita di merda, dalla vita di quella terra di confine impastata con famiglie disfunzionali, stupefacenti alcol violenza illegalità, ignoranza, assenza di futuro, infamia e omertà. E allora, forse, insieme alla salvezza cercano redenzione.


School of Rock, 2003.

Nun se deve permette’ nessuno, nessuno me deve chiama’ “puttana”, io ‘st’etichette nun le reggo, ognuno deve fa’ come cazzo je pare: “frocio”, “puttana”, se parli così sei un troglodita, e se sei un troglodita tu nun c’hai er diritto de esiste’, e io te meno, capito, se te sei un cojone io te meno, così t’impari a vive’, mortacci tua.


Die Welle - L’onda, 2008.

Come tanti ho trascorso tredici anni sui banchi. Li ho odiati abbastanza, gli anni e i banchi: li ho sentiti lunghi sprecati e noiosi, anche se ho imparato molto. Ma nulla in confronto alla gioia universitaria. E in tredici anni non ho mai incontrato un John Keating (Robin Williams in Dead Poets Society), una pressore’ Gaja: tredici anni di deserto umano adulto.
Anche mio figlio è stato tredici anni in quelle aule: e, fatta luminosa eccezione per gli anni delle elementari - mai visto un bambino felice che finissero le vacanze estive per la gioia di tornare a scuola - negli otto che sono seguiti tra medie e liceo, anche lui nessuno insegnante da portarsi nel cuore (tranne uno che è diventato a sua volta scrittore e che ancora frequentiamo). E quando andavo agli incontri mi sembrava di ritrovare gli stessi docenti incartapecoriti che avevo avuto io.


Entre les murs – La classe, 2008.
Profile Image for Silvia Girotto.
37 reviews5 followers
November 20, 2022
Un libro scritto davvero in maniera coinvolgente, comprensibile e apprezzabile, con la splendida intenzione di mostrare come l'insegnamento sia un mondo in cui si lotta tra la valutazione e la maturazione.
Purtroppo ci sono alcune pecche, come il capitolo introduttiva con idee che non vengono poi riprese, se non alla fine del libro, e rimane quindi un capitolo parte, come esterno. Problema maggiore è la presentazione della protagonista, insegnante di inglese che viene subito apprezzata dalla sua classe, ma non se ne comprende davvero il motivo. Non basta entrare in classe e parlare come gli studenti o guardarli con fiducia per farsi amare, questo lo sa bene la scrittrice, ma mancano veri esempi concreti di come questa figura finisca per essere un punto di riferimento. Di punto in bianco finisce per essere la docente più amata, di cui gli studenti si fidano e con cui intavola discussioni sul futuro e sulla vita, ma manca la fase precedente, in cui loro capiscono che possono fidarsi di lei. Per questo, nonostante sia scritto molto bene e con l'intenzione di presentare una parte del mondo della scuola con alcune tra le sue problematiche, non reputo che sia un libro completo come vorrebbe.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Sara maria Serafini.
Author 8 books41 followers
January 1, 2023
In questi dieci anni di insegnamento ho pensato spesso alla scuola come a un organismo vivente, me la sono immaginata da sola, vuota, nei periodi in cui era chiusa. Questa è la malattia di chi insegna, pensare che la scuola viva.
In "Domani interrogo" (Marsilio), Gaja Cenciarelli fa raccontare proprio alla scuola questa storia, che parla di ferocia e tenerezza struggente, il tema moltiplicato all'infinito di ogni aula, di ogni alunno. Ma parla soprattutto di salvezza: se, come me e Gaja, fai l'insegnante per passione, sai sempre, in un angolo vero di te, che la scuola ti salva, che da scuola un insegnante non esce mai davvero, neanche quando ne varca il portone d'ingresso, e che ogni singolo alunno sarà sempre una questione personale, anche se non vuoi.

"Quel silenzio, i primi secondi in cui gli studenti ti guardano e ti capiscono senza pietà, quel silenzio senza parole, pieno di significati che lei non conoscerà mai, quello spaventoso silenzio che non può riempire, che non è giusto che lei riempia perché è il silenzio della loro libertà di giudizio, quel silenzio che odia con tutta se stessa perché sgretola i suoi confini di adulta e prende a pugni i suoi lividi, quel silenzio è il tempo vuoto della prima scena, che tutti ricorderanno, lei e loro, per sempre, almeno fino all'ultimo giorno di scuola."
Profile Image for Maria Grazia Carrara Gala.
71 reviews6 followers
February 13, 2023
Amo leggere ma a pagina 20 ho abbandonato …
…e ritengo che l lingua italiana sia splendida e molto poetica quindi non concepisco che in poco più di 240 pagine mi ritrovo “c**o” per ben 313 volte !
Ma ormai siamo abituati a questo ?!.
Io non voglio abituarmi .
Inoltre la storia di scuola di periferia dove il docente diventa amico è trita e ritrita … potrei continuare ma lascio .
Ciliegina: è nella classifica per lo Strega ! Bah
Leggere per credere .
Profile Image for Federico Carciaghi.
109 reviews2 followers
June 4, 2023
Qualche perplessità sul "troppo coinvolgimento" dell'insegnante con i ragazzi - facendo lo stesso mestiere, sono il primo ad ascoltarli, a uscire di classe quando necessario per fare due parole a tu per tu con i ragazzi, a cercare un rapporto e una relazione quanto più possibile autentica, ma credo allo stesso tempo che un briciolo di distacco e obiettività vada mantenuto nei loro confronti perché abbiamo comunque un ruolo educativo come adulti di riferimento e come tali dobbiamo essere.
Altra lieve perplessità è sullo stile/linguaggio usato, vivace senz'altro, ma forse un po' troppo volgare in alcuni passaggi.
La storia sicuramente però merita perché racconta la quotidianità della scuola degli anni dieci del 2000, con la precarietà degli insegnanti e delle vite dei ragazzi.
E di insegnanti che li ascoltano ce n'è bisogno, senza retoriche di missioni o vocazioni alla professione docente. Semplicemente si tratta di offrire loro non solo nozioni ma anche parole di conforto o consigli per affrontare al meglio le loro fragili vite in costruzione.
Profile Image for Pietro Giunta.
28 reviews2 followers
October 20, 2024
Spunti qua e là interessanti ma poco spessore e piuttosto banalotto. L' autrice sarà molto più efficace come insegnante
Profile Image for Matteo Angelica.
35 reviews
August 18, 2024
La narrazione si concentra sull'anno scolastico di una quinta con una professoressa come protagonista che sta cercando di capire che insegnante diventare: da una parte una figura distaccata e professionale, dall'altra una che si fa carico delle vite difficili dei suoi studenti per diventare una sorta di loro amica. Ho sempre pensato che la risposta sia in mezzo, ma la conclusione a cui giunge la Cenciarelli sembra essere più netta.
Una scrittura timida che si rifugia in continui discorsi diretti abbastanza ripetitivi e citofonati. Da lodare invece i momenti in cui il punto di vista della narrazione abbandona la professoressa per passare ad un grado zero che ci regala dei sommari molto eleganti sulle vite dei ragazzi dopo la scuola ("La professoressa non sa che Sofia diventerà...)".
Aspettative tradite dai troppi clichés...
Profile Image for Ilaria Quercia.
404 reviews113 followers
September 17, 2022
"Pressorè... dica la verità questo non è un lavoro per lei!" Il libro è tutto in questa frase meravigliosa sulla passione per ciò che si fa che supera il confine fra il "dovere" e la voglia di far meglio, di andare oltre.
Lettura agrodolce, un tuffo all'adolescenza, a quei professori che ti restano nel cuore perché o si scollano dal loro ruolo e si lasciano coinvolgere dai ragazzi o che non dimenticherai mai per il loro rigore, la passione trasmessa per le loro materie e per la cultura più in generale.
Molto apprezzata la scrittura nel dialetto romano, meno alcuni passaggi un po' retorici, ma tutto sommato carino.
40 reviews
December 21, 2022
Sono un'insegnante e ho letto questo libro poiché pubblicizzato da Nerocrinita. Mi aspettavo più realtà, più verità. L'ho trovato un po' stereotipato, pieno di parolacce e senza una reale trama. Intreccia troppe storie senza approfondirle: chi è Margherita alla fine? Perché ha dato un pugno a suo padre? Perché parla poco?
Troppi interrogativi irrisolti.
Speravo di immedesimarmi in lei, ma non è successo.
Peccato, soprattutto perché penso sia tratto da accadimenti reali.
Profile Image for Margherita Meta.
3 reviews1 follower
February 24, 2025
Libro che mi è entrato dentro per restare. Da romana, da liceale negli anni 2005-2010, e da ricercatore universitario che entra quindi spesso in contatto con la dimensione della didattica, anche se in modo diverso.

La professoressa di inglese è una donna tra i quaranta e i cinquanta che va a insegnare in un liceo nella periferia di Roma, in una zona riconoscibile per chi la conosce, facilmente evocabile per chi non la conosce.
Le capita la classe considerata più complicata dell’istituto, piu a rischio di abbandono scolastico, i ragazzi hanno problemi grandissimi, che a volte li fanno sentire piccolissimi. E allora fanno coping del problema con la droga, l’atteggiamento spaccone, un ostentato cinismo verso il mondo, il futuro, la vita, le aspettative che non hanno.

La professoressa entrerà nel loro cuore, a volte scontrandosi con loro, a volte sentendosi tradita, altre volte addirittura minacciata. Spiegherà gli autori della letteratura inglese trascendendo la formalità dell’impostazione accademica, accendera una scintilla nei ragazzi che inizieranno perfino a studiare, perché cos’è la letteratura, se non il racconto, realista o simbolico, di vite altrui in cui cogliere parallelismi con le nostre?

Da leggere, se siamo stati o siamo insegnanti, se siamo stati o siamo studenti. Perché in qualsiasi caso, ci ritroveremo un pezzetto di noi. Di prima, di ora, o di poi.
Profile Image for Luca Frasca.
451 reviews9 followers
October 3, 2022
Uno sguardo sulla bellezza umana e su come potrebbe essere il mondo se le persone si lasciassero andare semplicemente al sentire, senza forzature, senza le complicanze dei ruoli, assecondando la sana e affettiva curiosità per gli altri esseri umani.
Il tutto fondato sulla maieutica dell’insegnamento, che non può essere indottrinamento, sovrapposizione di identità ma investimento sul potenziale delle persone che amiamo.
Un piccolo capolavoro, sulla scuola che tutti vorremmo.
Profile Image for ellemmeppi.
3 reviews
January 16, 2025
Per quanto abbia trovato la lettura scorrevole e la penna dell'autrice piuttosto convincente, il romanzo in sé invece mi è sembrato abbastanza insipido.
La trama più che avere buchi, di fatto sembra non esserci granché: di base viene raccontato un anno scolastico, l'ultimo per i ragazzi della quinta A. Peccato che lo sguardo su di loro rimanga sempre superficiale, e in generale la caratterizzazione di ciascuno di essi sembra abbastanza inquadrata e prevedibile..

Leggendo ho percepito l'affetto autentico della professoressa/autrice nei loro confronti, ma anche in qualche modo una sorta di loro romanticizzazione..come quando si ripescano nei ricordi fatti e persone del passato, rimanendo però inevitabilmente nebulosi e nostalgici.

In generale un peccato, perché facendoci entrare nella storia solo in punta di piedi, questa prof così coinvolta nelle dinamiche personali dei suoi ragazzi, non ce le fa arrivare veramente.
Profile Image for Ratratrat.
605 reviews7 followers
May 9, 2023
da ex insegnante, ero curiosa di leggere un resoconto attuale. Siamo nel solito cliché dell'insegnante- confidente- amico dei propri alunni. Con un rapporto speciale per la V. ma le altre classi? una cattedra di inglese con 18 ore settimanali prevederebbe 6 classi di 3 ore settimanali. Il tutto descrivente- e penso sia probabile- una classe di borgata, piena di drogati - le canne se le fanno tutti e parecchi spacciano- con pochi alunni, altro che le classi pollaio! e con la prof che si adegua al povero linguaggio degli a lunni, fatti soprattutto di " ca***" a piene mani. Nb per loro è " pressorè" io ero e son tuttora per i miei ex "prof" mentre alla mia età era " profe"
Profile Image for Federica Bonalumi.
133 reviews3 followers
May 12, 2024
Con un titolo e una copertina simili, e dopo aver appurato che la protagonista è una docente di inglese, non potevo farmelo scappare… forse però sarebbe stato meglio così.

Lo stile è molto agile e snello e favorisce una lettura veloce, ma racconta una storia di insegnamento e relazione docente-studente esasperata ed eccessivamente romanzata. La trama è carica di cliché e la retorica a sulla droga è completamente inutile all’economia del romanzo.

Che peccato!!
Profile Image for ila24.e.
7 reviews
June 21, 2023
è affilato e commovente.
Indispensabile quanto un buon brodo invernale
Indispensabile quanto il gelato in estate
Indispensabile quanto il tonno col pomodoro (o il burro col parmigiano, o ancora le fragole con la panna e così via).
Leggetelo. Leggetelo d'un fiato.
Non farlo è atto di masochismo.
1 review
July 8, 2023
Letto d'un fiato, mi sono ritrovata nei panni della "pressore' " che ha il cuore per salvare i suoi ragazzi.
Profile Image for Annalisa  Ponti.
359 reviews20 followers
April 16, 2023
Si legge piacevolmente, nonostante i luoghi comuni.
Non mi sono mai venuti i nervi…
Profile Image for Francesca Righi.
311 reviews
January 13, 2023
Emozionante. Perché alla fine di questo libro sentivo già la mancanza della 5 A, di quei ragazzi così complessi, così difficili da gestire ma impossibili da non amare. Una professoressa che ha fatto del suo mestiere uno stile di vita, che ha unito lavoro e affetto, che ha guardato i ragazzi non vedendo solo studenti ma uomini e donne. Una lettura che ho centellinato perché il significato profondo di questo libro va compreso, va assorbito. Consigliato.
Profile Image for Monny.
84 reviews1 follower
July 31, 2025
Di libri sulla scuola ne sono stati scritti tanti in questi ultimi anni, quindi non è di una novità assoluta che sto per parlarvi, anzi, in un primo momento avevo quasi pensato di non starvi ad ammorbare, ma poi, man mano che passano le ore e che questo ultimo romanzo letto mi risuona nella testa, ho deciso di raccontarvelo e di consigliarvelo. Sto parlando di un romanzo uscito da pochissimo: "Domani interrogo" di Gaja Cenciarelli. In fin dei conti è una storia che in qualche modo abbiamo già sentito: una scuola di un quartiere popolare della capitale, la prof appena arrivata, la classe che la mette a dura prova, alunni svegli ma refrattari allo studio... Ma nonostante questa sensazione di dejà vu, la storia di questa relazione tra una professoressa e la sua quinta A è raccontata in un modo nuovo, senza troppa retorica melensa ma, al contrario, con freschezza e realismo, con uno sguardo che io ho trovato molto vero e schietto. Non ci sono sedicenti guru di pedagogia in questo romanzo, non c'è nessun prof. influencer che sa quello che è giusto e quello che non si deve fare, non c'è il tentativo di far passare chissà quale rivoluzione didattica da divulgare : c'è solo una professoressa di inglese che cerca di fare al meglio il proprio mestiere con il cervello e con il cuore, ma con un continuo senso di inadeguatezza, con le sue fragilità, con le sue delusioni e le sue soddisfazioni. Ci sono i giorni positivi e quelli no, le lezioni che vengono bene e quelle che sono proprio da dimenticare, ci sono le risate leggere e le urla di richiamo. E in tutto questo c'è una relazione tra lei e la sua classe che di giorno in giorno, durante l'ultimo anno delle superiori, cresce, prende forma, matura, non senza momenti di fatica e di delusione, proprio come succede nelle storie d'amore. Perchè questa che viene raccontata è una storia d'amore: fatta di affetto, di passione, ma anche di tradimenti, di egoismi, di rabbia, di avvicinamenti e di allontanamenti. Il fatto è che in questo modo di raccontare questa relazione, ci affezioniamo sia alla prof che ai suoi alunni, e quando si chiude l'ultima pagina del romanzo, e l'esame di maturità si è concluso, ci dispiace lasciare i protagonisti alle loro vite, proprio come succede alle fine di un ciclo scolastico: "all'inizio, subito dopo la maturità, ci si tiene in contatto, si ha bisogno di mantenere il ricordo, di sentirsi ancora parte di un gruppo e di quel flusso ininterrotti di attenzioni e amore che è la scuola. Poi ci si perde, il legame si sfilaccia. E' una legge di natura". Consigliato a tutti, ma specialmente ai prof.
Profile Image for Monica.
241 reviews27 followers
November 28, 2024
Le lezioni che restano

Che cosa significa essere un insegnante oggi? Gaja Cenciarelli ce lo racconta guidandoci nel cuore di una scuola della periferia romana, mostrando con realismo le gioie e le difficoltà di un mestiere che va ben oltre l'insegnamento.

In particolare, mi ha colpito il modo in cui l'autrice riesce a rappresentare con autenticità le ansie e le responsabilità che gravano su un insegnante. Come docente alle prime armi, mi sono riconosciuta nelle paure e nel senso di dovere quasi schiacciante che la protagonista porta sulle sue spalle.
Tuttavia, se il focus del romanzo dovesse essere il legame tra insegnante e studenti, credo che questo aspetto non sia stato approfondito a sufficienza. Mi sarebbe piaciuto assistere ad una costruzione più graduale di questo rapporto, con un'esplorazione più dettagliata delle difficoltà iniziali e dei progressi compiuti nel tempo. Mi è sembrato, invece, che si passi un pò troppo velocemente dalla conoscenza superficiale e diffidente dei primi giorni di scuola a un legame profondo e consolidato. Approfondire questo aspetto, a mio avviso, avrebbe reso la storia ancora più coinvolgente e autentica.

Nonostante questa piccola riserva, il libro rimane una lettura consigliata per chiunque sia immerso nel mondo della scuola, insegnanti e studenti.
Profile Image for Magnolitaz.
364 reviews13 followers
January 15, 2023
“Nota dell'autrice

Nel momento preciso in cui un essere umano inizia a insegnare, il suo dna si modifica. Da allora in avanti, vivrà osservando le dieci leggi fondamentali della vita di un insegnante:
1) Per gli studenti, tu non sei un essere umano.
2) Non importa quel che fai o quanto ti spendi per loro: gli studenti ti vivranno sempre come un nemico.
3) Nessuna buona azione, generosità o empatia impedirà agli studenti di parlar male di te.
4) Per quanto tu possa essere severo, nessuno studente ti rispetterà solo per questo.
5) A nessuno studente piace fare i compiti a casa: se non ci credi, sei tu che hai bisogno d’aiuto.
6) Per quanto tu possa accogliere le loro richieste, ci sarà sempre qualche studente che ti contesterà.
7) Gli studenti sono convinti che tu non sia un essere umano, tuttavia muoiono dalla voglia di sapere dove abiti, se sei sposato, se hai figli, nella remota eventualità che tu sia (un caso) umano.
8) Dieci minuti dopo il tuo ingresso in classe per la prima volta, gli studenti sanno già tutto di te.
9) Nessun insegnante è mai stato al riparo dalla crudeltà degli studenti.
10) Poste tutte queste verità, hai due opzioni:
Opzione 10 a): Entri in classe, spieghi la lezione, assegni icompiti, torni a casa.
Opzione 10 b): La prendi sul personale e:”
Profile Image for Stefania Spada.
36 reviews
July 29, 2023
Tramite le parole dell'autrice, mi sembra di aver conosciuto di persona Sofia, Francesco, Margherita e gli altri ragazzi della 5A, ma ancora di più mi sono immedesimata nella prof che, con le sue paure, i suoi dubbi, il suo affetto nei confronti dei ragazzi, mi é sembrata al tempo stesso un esempio irraggiungibile e umanissimo.
Il romanzo rappresenta uno spaccato di una scuola, non di tutte le scuole, ma apre uno spiraglio sul mondo giovanile di oggi, prezioso per chi si accosta all'educazione o all'insegnamento.
Mi ha infastidito l'uso frequente del maiuscolo, mentre la parlata romanesca é ben integrata nella narrazione e non la appesantisce.
Profile Image for Paola Cunico.
24 reviews4 followers
November 8, 2022
Da scettica dei libri sulla scuola approvo questo libro vero e scritto con il cuore. C’è la passione, la debolezza, la sensibilità, l’autorevolezza dell’insegnante che tutti vorremmo. C’è anche una realtà difficile in cui sopravvivere, una pochezza, una cattiveria e lo splendore degli studenti reali di questa scuola malmessa ed eroica che è la premessa dell’Italia che siamo.
Profile Image for Anna Lisa.
233 reviews1 follower
June 9, 2023
Molto realistico,dolce,giovane e duro. Ambientato in una scuola nella periferia romana racconta le vite di una classe e la sua nuova insegnante . Ho apprezzato molto che i dialoghi fossero in dialetto romano. È scorrevole e interessante perché da subito gli studenti sono narrati così bene che diventano amici, e speri per loro ogni bene.
Profile Image for Consue_Loop.
60 reviews
July 1, 2024
Attirata dal titolo, ho acquistato questo romanzo senza grandi aspettative. Ho aspettato la fine dell anno scolastico per iniziare a leggerlo e ad ogni pagina ho sentito sempre più forte la fortuna di essere un'insegnante e l'importanza di questo lavoro. Ogni ragazzo è unico e ogni insegnante dovrebbe avere almeno un po' dell'amore, della passione e dell'empatia dell'autrice.
Profile Image for Valeria.
6 reviews
September 1, 2025
Da insegnante, leggere queste storie di insegnanti-salvatori, che vedono la scuola come una missione è difficile. È difficile perché la scuola è un lavoro, non una missione. Questo tipo di narrazione riporta indietro la percezione sulla professionalità degli insegnanti.

Il libro, però, è scritto bene, è scorrevole; molto belle le parti in cui "parla" la scuola, molto condivisibili.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Laura Costantini.
Author 48 books96 followers
September 11, 2022
Questo libro racconta una magia, difficile ma non impossibile. Un flusso che non distingue tra docente e discente. Racconta la scuola come dovrebbe essere e come spesso è. A dispetto di tutto e di tutti. Consigliatissimo.
Profile Image for Mikol Fazio.
61 reviews
March 15, 2023
Emozionante fino alle lacrime: da insegnante ho ritrovato tanti momenti e riflessioni custoditi gelosamente nel cuore. Una storia che non racconta solo la bellezza unica della scuola ma anche l'intreccio di vite che galleggiano tra Presente e Futuro.
Profile Image for SilReadsOn.
1 review
June 21, 2023
Libro originale. Sia per la scelta del punto di vista, sia per la fotografia autentica della realtà scolastica di un liceo della periferia romana.
Esilaranti i dialoghi.
Un libro che con leggerezza affronta temi "pesanti".
Profile Image for Eliana.
7 reviews
April 22, 2024
Spaccato di una Roma disgraziata, dove la quotidianità all’interno di un mondo, quello scolastico, resterà sempre difficile da capire. Romanzo scritto da chi con occhi d’insegnante conosce e aiuta a crescere la società del futuro con difficoltà e gioie inaspettate.
Displaying 1 - 30 of 44 reviews

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