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Carlo Monterossi #1

Questa non è una canzone d'amore

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Un fortunato autore televisivo ha abbandonato la trasmissione cui deve la fama e una discreta agiatezza. Si chiama Crazy Love e racconta la vita sentimentale della «né buona né brava gente della Nazione». Sotterfugi, tradimenti, odio, passioni e rancori, al motto di «Anche questo fa fare l’amore». Un enorme successo, ma lui non ne può più. Felice e orgoglioso della sua scelta, una sera gli si presenta in casa un tizio che cerca di ucciderlo. Si salva la vita, ma da qui in poi cominciano i guai. Una coppia di killer colti e professionali, due zingari in cerca di vendetta, una giovane segugia col cuore in frantumi, collezionisti e contrabbandieri di souvenir nazifascisti, qualche morto di troppo. Sullo sfondo accanto a una Milano multietnica e luccicante, la vita brulicante del campo rom, la sua cultura, la sua eticità.
Questo di Robecchi è un giallo e una commedia, tra Scerbanenco e le canzoni di Enzo Jannacci. Una commedia nera, piena di suspense, di sorprese e paradossi. Raccontata da una voce caustica e cattiva, che tutto commenta e descrive con acuminata ironia, e che tiene in equilibrio il sarcasmo ribelle e sfacciato del suo investigatore chandleriano appassionato di Bob Dylan) e il cinismo a suo modo morale del punto di vista criminale e della vendetta. A riprova che un thriller di qualità è sempre anche critica sociale e romanzo di costume.

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First published April 10, 2014

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About the author

Alessandro Robecchi

33 books135 followers
Journalist, writer and tv author.

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13 (1%)
Displaying 1 - 30 of 101 reviews
Profile Image for piperitapitta.
1,047 reviews459 followers
April 26, 2019
TV Talk

Lo so che Robecchi ha tanti estimatori, probabilmente sono stata io (che pure avevo desiderio di leggerlo e di incontrarlo già da un po’) ad averlo preso con lo spirito sbagliato. Ecco, dico spirito e già mi adombro un po’, e allora decido di fare mie le parole di Marcello : Troppe battute da bar, troppa simpatia forzata da show televisivo. Robecchi è decisamente troppo per i miei gusti. In ogni caso è il suo stile. Può piacere o no; e anche me tutto questo ammiccare, tutto questo raccontare sempre con la battuta a effetto pronta e in cerca di risate facili (a comando, televisive) ha infastidito parecchio; diciamo che mi ha fatto sorridere all’inizio, ma che poi, quando ho capito che era la cifra stilistica dell’autore (quella che la quarta di copertina definisce “una voce caustica e cattiva”), ha iniziato a irritarmi.
Magari ci proverò un’altra volta, perché lo spunto narrativo mi intrigava (anche se mi è stato detto da un’amica che il secondo è inferiore al primo, e quindi già so che mi toccherebbe arrivare al terzo), ma non subito. O forse mai, che mica me l’ha ordinato Crozza (dei cui testi l’Alessandro Robecchi è fra gli autori) di leggerlo.
Anche due e mezza, ma non di più. L’accendiamo?
Profile Image for Cxr.
62 reviews15 followers
May 15, 2018
Noir metropolitano

Sono uno dei molti orfani di Piovono Pietre, la trasmissione mattutina di Radio Popolare in cui Robecchi in dieci minuti commentava le news del giorno con arguzia, intelligenza, ironia.
E’ stata una piacevole sorpresa quindi ritrovarlo in libreria, pubblicato da Sellerio, con un romanzo ambientato a Milano. Una Milano contemporanea finalmente.

Questa non è una canzone d’amore è un noir metropolitano che ha per protagonista involontario Carlo Monterossi, autore di Crazy Love, programma televisivo di grande successo che ormai lo disgusta e del quale preferirebbe non sentire più parlare. Si trova coinvolto, forse per errore, in un tentativo di omicidio su cui cercherà di indagare per conto proprio, vista l'inettitudine della polizia.
E se l’impianto, le sparatorie, i colpi di scena sono quelli classici, il pregio e la novità di questo libro sono l’ironia e l’irrompere in punta di piedi della politica, quella con la P maiuscola. Naturalmente dalla parte giusta, la stessa di Piovono Pietre. Il tutto punteggiato dal commento sonoro dei versi di Bob Dylan.

Che bello allora scoprire che dopo il primo Robecchi ha scritto altri tre noir, sempre con Monterossi, Bob Dylan e Milano. Finalmente un autore che sa scrivere trame dense senza mai prendersi troppo sul serio e che riesce a fare seriamente politica divertendo e divertendosi.
Profile Image for Virginia Moscatelli.
158 reviews4 followers
February 3, 2022
È stata una scoperta meravigliosa!
Piena di umorismo e realtà.
Personaggi folli, dinamici, che spero di rivedere
Profile Image for flaminia.
449 reviews129 followers
June 7, 2021
io questi che scrivono gialli e vogliono fare i brillantoni supersimpatici ad ogni costo non li reggo.

Profile Image for Antonella Imperiali.
1,251 reviews139 followers
August 6, 2017
Ho conosciuto Robecchi al SalTo2016, durante un incontro/scontro con Manzini (Monterossi vs Schiavone), abilmente moderato da una strepitosa Lella Costa.
Mi sono piaciuti subito il suo sarcasmo, la sua ironia, le sue battute pronte, quasi fosse un comico avvezzo al battibecco con la sua "spalla" sul palco di un teatro in una rivista d'altri tempi, ma in chiave moderna.
Il blu Sellerio ha fatto il resto: comprato il primo (ne erano usciti già tre, ora siamo a quattro); rigorosamente autografato!
Bene, è arrivata l'ora di iniziare l'avventura Robecchi.
Ed eccolo, Carlo Monterossi: è lui, è il suo Autore. Ha il suo fisico, si muove come lui, ha la sua mimica e i suoi atteggiamenti... Inevitabile (per me, almeno)!
Frasi brevi, tagliate, secche; a volte racconta crudeltà con una facilità incredibile, ma c'è soprattutto l'ironia che trasuda fra le righe e le battute, le descrizioni al limite di personaggi al limite. Macchiette. Surreale eppure reale, ai confini del paradossale. Quasi improbabile, eppure vero.
Una goduria per un cervello stanco che ha bisogno di ossigeno.
Evviva!
Mi piace leggere con il sorriso costante sulle labbra, che molte volte si espande e arriva agli occhi e prende il suono di una risata vera.
Mi sono piaciute molto le pagine su Marzia, colei che "se la suona e se la canta da sola. E non è una canzone d'amore."
Buona storia anche per «Crazy Love», un programma TV un po' troppo sopra le righe che parla d'amore e di vite di plastica.
E poi... c'è la colonna sonora di Bob Dylan...
Una fra tante (tradotta) che si adatta bene alla vita:
🎶"A volte penso di essere troppo in alto per cadere. A volte penso di essere troppo in alto per cadere. Altre volte penso di essere così giù da non sapere se potrò alzarmi alla fine."🎶
La storia... tutta la storia? Un misto di campi rom e zingari, di espropri e storie razziste, di incidenti mortali e vendette: tanti cerchi che pian piano si chiudono e confluiscono verso il centro, avendo un comune denominatore.
Al limite, anche questa, forse... ma a me è piaciuta.
Profile Image for Alessia Scurati.
350 reviews121 followers
June 28, 2021
Milano da leggere 2021 / 4

[Come ogni anno, anche quest’anno ho deciso di tentare di stare al passo con l’iniziativa ‘Milano da leggere’ - cercate sul sito delle info se siete interessati.
Per ora, sono alla pari.
Anche se per motivi cromatici e di scelte mie personali, darò conto delle letture non in modo consecutivo.]


Cosa vi devo dire? A me è piaciuto tantissimo.
A tratti è irritante, a tratti è surreale, non tutti potrebbero apprezzare il tono così iperbolico e fanfarone (io ne conosco tante di persone che lavorano in tv: siamo iperbolici e smisurati per davvero, temo).
A tratti, essendo un libro che parla di Milano, mi verrebbe da dire che è uno stile molto bauscia (che per chi non è di Milano: un bauscia è uno che fanfaroneggia alquanto, e in senso stretto la bauscia è la saliva, perché parla talmente tanto che sbava).
Aggiungiamoci il fatto che, essendo la rassegna su Milano e avendo io valutato gli altri romanzi anche per come veniva rappresentata la città, qui secondo me c’è una rappresentazione veritiera di tante zone diverse della città, anche quelle periferiche - e sì, c’è pure casa mia e un posto abbastanza riconoscibile del mio quartiere che frequento spesso.
Più si va verso la fine, più la trama si monta tipo la maionese che poi rischia di impazzire e forse impazzisce anche per davvero, ma io l’ho trovato divertente fino all’ultima pagina e, devo dire, forse meno lontano dalla realtà di quello che si potrebbe pensare sotto molti aspetti.
Io ho apprezzato.
Profile Image for Fran.
226 reviews115 followers
May 17, 2016
C'è veramente dentro di tutto, i personaggi sono surreali e improponibili.
Ironico, cinico, divertente e truculento.
Profile Image for LauraT.
1,353 reviews94 followers
February 27, 2019
Veramente notevole; gioiellino. Ho anche sorriso e, a tratti, riso!

"Hego è rimasto seduto dentro. Pensa che questa è la loro storia, da sempre. Loro i carri e gli altri i carri armati. Loro motorini moribondi e gli altri pantere della polizia. Loro coltelli e gli altri pistole automatiche. Loro furgoni agonizzanti per rubare un po’ di rame e gli altri macchinoni lunghi con bottiglie di benzina nel bagagliaio.
Chiude gli occhi. Montezuma e Carlo V. Il vecchio antiquario non aveva tutti i torti."

"«Fanno il film?», dice quell’altro.
Il figurino, invece è stupito davvero. Fa un sospiro lungo, mentre il De Magistris si vede che vorrebbe scomparire e vaporizzarsi d’incanto come un profumatore d’ambienti.
Il biondo non si trattiene, si vede che è la sua natura:
«Dai, Sergione, che alla millesima cazzata vinci una bambolina».
«Un pupazzo del Führer», dice quell’altro.
[...]
«Hai usato le Luger?», chiede a Sergione.
«Sì», dice quello.
Ora ha proprio voglia di staccargli la testa.
«Va bene il campo rom e il ricatto», sibila, «ma questo è troppo. Questa non è nemmeno più insubordinazione, questo è tradimento!».
Carlo e Nadia si guardano. Dove sono finiti, dritti in un film di Leni Riefenstahl? Il campo rom? Ricatto?
«Ci siamo persi qualche puntata?», chiede Carlo rivolto al biondo.
«Sì, ma tranquillo, lo replicano», dice il suo socio.
[...]
Beh, incredibile. Di tutte le puttanate che quel deficiente ha combinato, compresi gli omicidi, le sparatorie di giorno in pieno centro, la pallottola nella testa di un vigile, un bambino morto ustionato, una brava donna che tornava a casa in motorino ammazzata con un colpo secco di Bmw, la cosa più grave pare quella di aver acceso un iPad."
Profile Image for Marcello S.
637 reviews287 followers
March 23, 2015
Lo ammetto, tre stelle le avrebbe pure meritate: un buon puzzle di personaggi, frasi brevi e il giusto ritmo macchiato di ironia. Ma se tiri troppo la corda poi va a finire così.

Troppe battute da bar, troppa simpatia forzata da show televisivo. Robecchi è decisamente troppo per i miei gusti. In ogni caso è il suo stile. Può piacere o no.

La storia, di per sé, non è male, anche se un po' troppo forzata. C'è quell'atmosfera da commedia nera all'italiana tipo "Notturno Bus" con un personaggio come Nadia che sembra preso quasi in blocco dalla Lisbeth Salander della trilogia "Millennium" di Larsson. Ok, non così estremo.

Ma, come detto, ho dovuto concedergli troppa pazienza. Per me può bastare così. [58/100]
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,242 reviews143 followers
September 1, 2020
Troppi personaggi, troppi intrecci, troppa confusione, ma anche troppe battute da talk show, troppi tratti ai limiti del grottesco, troppa ironia piccata. Insomma, un po’ troppo di tutto. All'inizio ho seguito le vicende di Monterossi divertita (mi ha ricordato lo Schiavone di Manzini in salsa pulp fumettistica), poi però, pian piano, mi sono stancata e della storia gialla, forzata e confusa, alla fine, ho capito ben poco. Sullo sfondo la Milano di oggi, una città in cui non è tutto ora ciò che luccica (proprio per niente!), divisa tra i quartieri “bene” e i campi Rom e i cui abitanti, anche i più insospettabili, sembrano sempre celare qualcosa. Un ritratto cinico e a tratti un po’ eccessivo ma comunque credibile.
In complesso non mi sento di bocciare il mio primo Robecchi con un’insufficienza, è solo che mi è sembrato come uno di quegli uomini pacioni, che ti fanno ogni due per tre l’occhiolino e la battutona facile per essere apprezzati, e alla fine le risa si sono tramutate in confusione per la storia narrata. Concediamogli le tre stelline, col dubbio se proseguire o no con gli altri suoi romanzi.
Profile Image for Γιώτα Παπαδημακοπούλου.
Author 6 books384 followers
April 4, 2019
Ιταλική λογοτεχνία... Είτε θα την λατρέψεις είτε θα την μισήσεις, δύσκολο το ν' ακολουθήσεις άλλο μονοπάτι. Και όχι, δεν είναι θέμα ποιότητας, αλλά διαφορετικής αισθητικής, επηρεασμένη βαθιά από το noir μυθιστόρημα μιας άλλης εποχής συνυφασμένο, όμως, και με την σύγχρονη τάση που θέλει τα πάντα γύρω μας να τρέχουν και να εξελίσσονται σε ρυθμούς γεμάτους ένταση που δεν είναι πάντα εύκολο να ακολουθήσεις και που επηρεάζουν και καθορίζουν όχι μόνο εσένα ως οντότητα, αλλά κι εσένα ως μέρος ενός συνόλου καθώς και το σύνολο αυτό που δεν εξαιρείται όλων των παραπάνω. Σε μια τέτοια κατηγορία υπάγεται και ο Alessandro Robecchi που υπερασπίζε��αι επάξια την ταυτότητα που του προσδίδει η καταγωγή του αποτυπώνοντάς την στο χαρτί.

Ο Κάρλο Μοντερόσι, παρά που έχει κάνει πολύ μεγάλη επιτυχία με την ριάλιτι εκπομπή "Crazy Love", αποφασίζει να εγκαταλείψει το όλο concept αφού θεωρεί πως δεν τον αντιπροσωπεύει και πως δεν τον εκφράζει, ούτε ως δημιουργό αλλά ούτε και ως άνθρωπο. Μια απόφαση που δεν μετανιώνει ούτε για μια στιγμή και για την οποία αισθάνεται πολύ υπερήφανος, αφού δεν ξεπουλήθηκε εντελώς για τα λεφτά και τη δόξα, διακινδυνεύοντας ακόμα και τη φήμη του. Κι εκεί που όλα φαίνονται να κυλάνε ομαλά και ήρεμα για εκείνον, θα βρεθεί στον δρόμο του ένας άντρας που έχει σκοπό να τον δολοφονήσει. Και οριακά, θα τα κατάφερνε, και τώρα ο Κάρλο πρέπει να ανακαλύψει ποιος και γιατί προσπάθησε να τον βγάλει από τη μέση, αφού φαίνεται πως η εμπλοκή της αστυνομίας δεν είναι αρκετή. Χωρίς καν να μπορεί να το φανταστεί, θα βρεθεί εν μέσω μιας επικίνδυνης και περίπλοκης υπόθεσης, με την οποία σχετίζονται πολλοί άνθρωποι, εντελώς διαφορετικοί μεταξύ τους που, όμως, κάτι μοιάζει να τους συνδέει.

Το βιβλίο αυτό, αν και καταπιάνεται με πολύ σύγχρονα θέματα, το κεφάλαιο της αισθητικής του πηγάζει μέσα από την καρδιά των παλιών, κλασσικών και αγαπημένων noir μυθιστορημάτων που τελευταία μοιάζει να νοσταλγούμε και να αναζητάμε όλο και περισσότερο, ίσως γιατί η ακραία βία, από μόνη της, που έχει γίνει βασικός πυρήνας στα περισσότερο σύγχρονα αστυνομικά μυθιστορήματα, δεν είναι αρκετή για να μας κρατήσει το ενδιαφέρον ή έστω, να μας κάνει απόλυτα και ολοκληρωτικά δοσμένους σε αυτήν αναγνώστες. Ναι μεν δεν απορρίπτουμε κανέναν από τους δύο άξονες, αλλά δεν μπορούμε και ν' αφοσιωθούμε αποκλειστικά σε κάποιον από αυτούς. Στην προκειμένη περίπτωση, λοιπόν, έχουμε να κάνουμε με ένα εξαιρετικά καλογραμμένο κείμενο, μια ιστορία πυκνογραμμένη και με σφιχτή πλοκή, μα και με μια στακάτη πρόζα που προσδίδει χαρακτήρα, προσωπικό ύφος και που προσφέρει πάτημα για να εκδηλωθεί το χιούμορ του συγγραφέα που είναι πραγματικά απολαυστικό.

Ο Robecchi, μέσα από τις σελίδες του μυθιστορήματός του αυτού, γίνεται άλλες φορές δραματικός, άλλες ακραίος -περιγραφικά και όχι μόνο- χωρίς, ωστόσο, σαφή πρόθεση να σοκάρει απλά για να το κάνει, μα και εθιστικά κυνικός, με την ειρωνεία να βρίσκεται κρυμμένη θαρρείς σχεδόν πίσω από κάθε λέξη του, πίσω από κάθε αράδα και κάθε διάλογο, πράγμα που ίσως να διαθέτει και μια σουρεαλιστική διάθεση, στα σημεία, που τις περισσότερες φορές, όμως, μεταμορφώνεται σε ένα χαμόγελο που όλο και πλαταίνει μέχρι που φτάνει να γίνει ένα γέλιο ηχηρό που σε διασκεδάζει και την ίδια στιγμή σε κάνει να αισθάνεσαι μια μικρή, εσωτερική ενοχή, επειδή συνειδητοποιείς πως το να σε ψυχαγωγούν ορισμένα πράγματα σε καθιστά ως μεγαλύτερο κάφρο απ' όσο ίσως να πίστευες πως είσαι. Και αυτό, όχι, δεν είναι κακό, αλλά ηδονικό.

Το "Μαύρη ραψωδία της αγάπης", όπως και η εκπομπή "Crazy Love", μιλάει για την αγάπη μα και την πλαστική ζωή που πάρα πολλοί άνθρωποι ζούνε, είτε από προσωπική επιλογή, επειδή φοβούνται να κάνουν ένα βήμα που θα τους βγάλει έξω από τη ρουτίνα τους, είτε επειδή είναι τόσο εγκλωβισμένοι μέσα στην φούσκα της δήθεν ασφάλειάς τους που δεν βρίσκουν τον λόγο να αναζητήσουν το κάτι περισσότερο. Μια ιστορία πολυεπίπεδη, με την κάθε υποϊστορία αυτής να έρχεται να προσθέσει το δικό της κεφάλαιο -είτε αυτό ονομάζεται εκδίκηση, είτε ρατσισμός, είτε κοινωνική απαλλοτρίωση- για να καταλήξουν, ωστόσο, σε έναν κοινό παρανομαστή. Χαρακτήρες πολυδιάστατοι που κινούνται μέσα σε αυτήν -και μαζί τους κινούνται και τα νήματα που ο καθένας φέρει μαζί του, ανατρέποντας συνεχώς το σκηνικό και προσφέροντας την έκπληξη. Ένα βιβλίο, με απλά λόγια, που εκτός από δράση και εκπλήξεις έχει να μας προσφέρει, συνάμα, κοινωνικούς προβληματισμούς μα και έντονες στιγμές γέλιου, όλα αυτά μαζί σε μια μίξη έξω από τα συνηθισμένα μεν, απολαυστική μέχρι την τελευταία της σελίδα δε.
Profile Image for Linda.
180 reviews1 follower
June 2, 2025
trama 4
scrittura 4
personaggi (credibilità, sviluppo, originalità) 3.5
ritmo 4
emozione 3.5

Un noir simpatico, piacevole da leggere. Un protagonista che piace o non piace, dipende, che si ritrova ispettore per caso. Sotto sotto pensa sempre ad una lei e mi ha fatto venire in mente Monk (non così eccentrico) e anche Poirot (non così brillante), ma ha quel qualcosa che lo rende simpatico e misterioso.

L'autore poi prende un po' in giro alcuni aspetti della società (es. tv spazzatura) con questo tono ironico che dà voce al protagonista. Il tutto contornato da momenti thriller/sparatorie con tanti personaggi e trame che si intrecciano.

L'unica pecca è che a metà libro sappiamo già troppo, , smorzando un po' la suspense.
Profile Image for madreading.
27 reviews
September 7, 2025
(Proseguono non senza un certo sconforto le letture - o in questo caso audioletture - obbligate di settembre, la seconda per colpa del Bookclub: amici vi voglio bene ma che infilata di libri di merda)

Io giuro che vorrei essere una persona a cui piacciono i gialli da ombrellone e la cui testa riesce a essere piacevolmente intrattenuta con indizi / prove / colpi di scena, ma purtroppo non lo sono e se riesce ad annoiarmi Agatha Christie figuriamoci che cazzo me ne frega dell’indagine di un boomer che parla come Massimo Gramellini

Il voto onesto dovrebbe essere NC perché ho smesso di ascoltare veramente a un terzo del libro: Robecchi non sei tu sono io (ma sei anche un po’ tu dai)
Profile Image for Vera Tirassa.
8 reviews
April 7, 2023
Ho ascoltato l'audio libro su storytel letto da Bentivolgio, mi sono divertita molto. Belli i colpi di scena e le varie trame che si incastrano perfettamente. Consiglio
Profile Image for Georgiana 1792.
2,353 reviews159 followers
June 15, 2019
Un noir in cui - anche se potrebbe sembrare strano - si fa il tifo per i kattivi, per i killer e i piccoli delinquenti che in realtà cercano giustizia o fanno solo il loro mestiere, al contrario degli altri, quelli che KATTIVI lo sono davvero, con la K e tutte le altre lettere maiuscole.
E mi sono ritrovata con la quarta quando diceva: Questo di Robecchi è un giallo e una commedia, tra Scerbanenco e le canzoni di Enzo Jannacci.
E l'ho giustificato anche se ogni tanto il cinismo è un po' forzato e di cattivo gusto, perché si tratta di discorso indiretto libero, e le tutte metafore e le battute sarcastiche le ho attribuite a Carlo Monterosso - noto autore (pentito) di programmi trash - più che all'autore.
Profile Image for Carnac.
254 reviews
August 10, 2017
"Se la suona e se la canta da sola.
E non è una canzone d’amore."

Vogliamo dire che i personaggi sono un po' troppo sopra le righe? Che i cattivi meritano di morire e i buoni sono troppo perfetti nella loro "convivenza nella diversità"? Che l'amore per Milano è troppo partigiano anche per chi lo condivide? Possiamo dire questo e altro ma Robecchi (qui nei panni di Tarantino) si fa perdonare tutto.
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,455 reviews25 followers
May 7, 2018
4.5* https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Non so come possa essere definito, a quale categoria apparga. Ci sono dei morti ma non è propriamente un giallo, l'identità dell'assassino è rivelata poco oltre la metà e intuibile da molto prima. C'è sicuramente una base umoristica ma è un tipo di ironia che vira più verso il cinismo, sicuramente non godibile da tutti. Capisco veramente le critiche che gli sono state mosse, è politicamente scorretto, quasi cattivo. Ma questo è il motivo per cui mi ha conquistata.
Persino lui si prenderebbe a schiaffi.
Il protagonista è Carlo Montessori un autore televisivo all'apice della carriera che viene colto da rigurgiti morali. Io aggiungerei anche da un certo snobismo, per ciò che ha ideato. Si sente in colpa, per aver contributo a creare un format di TV spazzatura che ha avuto conseguenze terribili. Ovviamente però gli ascolti sono stati alle stelle quindi lui è diventato famoso. Ma con rimorsi.
Tutta la vicenda ruota attorno a lui, al programma e a una serie di morti violente che sembrano non avere collegamento ma che invece ce l'hanno eccome.
La trama è divisa in tre blocchi, tre gruppi di personaggi che viaggiano ognuno sulla propria strada, seguendo però il filo conduttore comune. Sembra complicato invece non lo è, leggendolo si capisce tutto alla perfezione.
Ho gradito molto la vicenda, è costruita su basi molto solide, sa di realtà, di possibile. Mi è piaciuto il fatto che spesso le "vittime" siano in realtà carnefici, il confine fra buono e cattivo è inesistente. Tutti siamo colpevoli di qualcosa e bersaglio di altro.
... continua sul blog
Profile Image for Giulio Abramo.
1 review
June 17, 2021
Una trama intrigante ma forse eccessivamente contorta, culminata con un finale irrealistico, quasi macchiettistico. Le descrizioni dei personaggi lasciano molto a desiderare, soprattutto per quelli femminili verso i quali si scade spesso nel sessismo e in battutine al limite dell'offensivo. La fastidiosa ripetizione di una strana frase-tormentone non aiuta il resto.
Profile Image for Maria Teresa.
738 reviews59 followers
February 25, 2025
Da tempo avevo in lista questo romanzo ma, purtroppo, non è scattata la scintilla.
L'arguzia di certe battute e la caratterizzazione dei personaggi mi sono piaciute, la voce di Fabrizio Bentivoglio tanta roba, ma la storia in sé non mi ha presa.
Darò una possibilità alla serie tv, ma non andrò avanti a leggere/ascoltare i libri.
Profile Image for Luca.
113 reviews
August 14, 2017
Noir di ambientazione milanese, interessante per la descrizione di un certo mondo televisivo e per la costruzione dell'intreccio, che si evolve lungo diversi piani destinati a incrociarsi nel finale.
Profile Image for Alessandra Baroli.
19 reviews2 followers
February 14, 2018
E dopo aver scoperto questo autore italiano dall'ultimo libro , iniziamo da capo.
Gialli piacevoli, intelligenti, un pizzico di sociale e politico che non guasta e un personaggio intrigante che si muove in una Milano a me sconosciuta.
Felice di averlo incontrato sulla mia strada
Profile Image for Baldurian.
1,217 reviews34 followers
January 28, 2022
Colpito dalla versione televisiva mi sono buttato a capofitto sul materiale originale; devo dire che Robecchi è stato molto bravo: pur non disponendo di un protagonista "forte" (come un Montalbano o un Rocco Schiavone) è riuscito a confezionare un signor giallo, di un giallo tenue, screziato di nero e con qualche pennellata pulp.
Questa non è una canzone d'amore vive e respira con la sua ambientazione, una Milano vista da un'angolazione insolita e molto realistica, e i suoi comprimari, veramente degni di nota. La coppia di zingari stile "Mr. Wolfe", i due killer precisetti, il sottobosco (degli orrori) televisivo... tutti concorrono a movimentare una trama non scontata e ben scritta.
Una serie sicuramente da approfondire.
Profile Image for Alfonso D'agostino.
908 reviews71 followers
March 9, 2015
Mi rendo conto di arrivare (un bel po’) in ritardo, ma questo mi permette di inserire “Questa non è una canzone d’amore” di Alessandro Robecchi, un delizioso e adorabile noir edito da Sellerio, fra le mie migliori letture di questo scorcio del 2015.

Che poi, a pensarci bene, definirlo “noir” è decisamente riduttivo: il romanzo di Alessandro Robecchi è una vera e propria esplosione di colori, che vanno dal giallo intenso di una vicenda nata tra il disagio mentale di un gruppo di fanatici della Germania hitleriana e un clamoroso misunderstanding per arrivare al rosso pieno della passione, passando dagli occhi grigi di Nadia e l’azzurro di alcuni cieli milanesi.

Andiamo con ordine: il protagonista – assolutamente meraviglioso! – è Carlo Monterossi, autore televisivo di una trasmissione di notevole successo (“Crazy Love”), una sorta di reality show in cui vengono messe in vetrina le storie sentimentali di gente comune, esasperando il concetto di gossip fino a portarlo dal mondo dorato delle star a quello di tutti noi. Una creatura che Carlo disconosce totalmente – e se ne capisce bene il motivo, la trasmissione puzza di sterco fumante – tanto da indurlo a non firmare un contratto a numero-infinito-di-zeri per la seconda stagione.

Le riflessioni sulla eticità del suo lavoro vengono bruscamente interrotte una sera dall’irruzione di uno sconosciuto (armato di calibro 22) nel suo appartamento: Carlo la scampa, e inizia a indagare – parallelamente ad una polizia non proprio efficiente – con l’aiuto di Nadia e Oscar, spalle perfette e – nel caso specifico di Nadia – assolutamente intriganti.

E’ la partenza di una trama perfettamente calibrata, un racconto polifonico che comprende due killer quasi filosofi, un gruppo di zingari a caccia di giustizia, una Scientifica che si fa sfuggire un dito sul pavimento, una donna capace di denunciare in mondovisione i maltrattamenti che ha subito, una conduttrice con il quoziente di prontezza intellettuale di uno yogurt, e mille e mille e mille altri personaggi e situazioni che fanno sorridere e pensare, tra ironia e il drammatico ritratto della realtà.

Davvero un romanzo con una serie infinita di fiocchi, un regalo inaspettato, un libro avvolto nelle ballate di Bob Dylan che sono certo vi piacerà moltissimo. Stra-consigliato.

--- da http://www.masedomani.com/2015/03/09/... ---
Profile Image for Sandro.
332 reviews23 followers
March 26, 2023
Ero partito un po' prevenuto, forse condizionato da qualche critica non molto positiva che avevo letto, ma andando avanti nella lettura mi sono ricreduto e nel complesso ho trovato il libro piacevole e a tratti divertente.
E' una sorta di giallo-metropolitano con influenze "hard-boiled" ed una grande dose di ironia.
L'autore è stato bravo ha costruire una trama molto creativa, con varie vicende che alla fine convergono tutte, in modo coerente, verso il finale e la relativa risoluzione del giallo.
Profile Image for Cariatide ✨.
109 reviews31 followers
July 27, 2017
Voi continuate a pensare che Milano sia una città grigia. Liberissimi. Ma ci sono delle albe, e nemmeno troppo raramente, in cui un azzurro cilestrino che toglie il fiato si litiga l'orizzonte con un rosa che non vuole andarsene, ed è una danza che vale la pena vedere.
Profile Image for ao.
241 reviews3 followers
October 2, 2016
La parte iniziale mi ha lasciata un po' perplessa: il tono mi sembrava troppo piacione. Andando avanti con la lettura mi sono poi ricreduta e ho apprezzato l'ironia disseminata nelle frasi di questa sorta di noir strampalato. E, poi, quando la scrittura è curata, è sempre un bel leggere.
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April 4, 2017
Bella storia, bei personaggi, bella scrittura che scorre e lascia punti di riflessione che ti accompagnano dopo la lettura.
Divertito, divertente, triste, malinconico, doloroso, rancoroso quanto basta.
Una bella sorpresa.
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