Duecentodue testate giornalistiche in sei lingue diverse, pubblicate nel corso di un quarantennio, sono le principali fonti consultate per approfondire con delle curiosità perdute la figura dell'imperatrice Elisabetta d'Austria. Con questo libro, per la prima volta dopo più di un secolo, è possibile osservare la sovrana "in diretta", con gli occhi dei suoi contemporanei di tutto il mondo. Tornano alla luce fatti di cronaca che la videro coinvolta, quali incidenti in carrozza, in treno e sul piroscafo Greif; si scopre come alcune aziende riuscirono ad utilizzare la sua fama e il suo titolo per promuovere i propri prodotti; la si può seguire sulla tribuna d'onore di una plaza de toros durante una corrida, sulle spiagge francesi in villeggiatura, nelle stanze d'albergo dei suoi soggiorni nordafricani, a Troia sulla tomba dell'amato eroe Achille, nella casa dell'anziana sorella del suo mito letterario Heinrich Heine, in un manicomio mentre assiste a una seduta di ipnosi… Ritornano inoltre alla luce figure affascinanti come quelle della presunta "rivale" Käthchen Renz, dell'amata "figlioccia" Aglaja von Auersperg e quella di Farkas, uno dei suoi tanti cani dalla fedeltà commovente. Inoltre l'autore ha scovato alcune sue dichiarazioni inedite, come questa citazione in linea con la tragica figura della sovrana: "Non è necessario trovare un modo poetico di morire! È sufficiente che si muoia dentro!".
Comincio questa recensione premettendo che non è un libro per chi vuole approcciare l’argomento per la prima volta. È un libro per chi almeno una biografia su Sissi e la sua famiglia l’ha letta perché altrimenti il tutto risulterebbe confusionario e non privo di spoiler (anche se è difficile pensare a degli spoiler quando si tratta di argomenti storici!).
Ad ogni modo questo libro è il frutto di un’accurata indagine da parte di Patrick Poini che ha fatto un lavoro certosino nel mettere insieme più fonti ricavando così un libro diverso dagli altri.
Non è facile descrivere la vita di una donna che oggi definiremmo un influencer. Non è facile riuscire a seguire e a ricostruire in modo così preciso i suoi innumerevoli viaggi e allo stesso tempo lasciar trapelare la sua indole.
Su questa donna si è scritto tanto, tantissimo. Si è detto di lei ogni cosa. Che fosse depressa, pazza, bulimica, che cercasse di stare il più lontano possibile da Vienna e che fosse una madre assente (per i primi tre figli).