Guardare il mondo attraverso un obiettivo fotografico lo rende più sopportabile. Ti permette di tornare dove vuoi tornare. Di restare quando non vuoi andare. In ogni scatto, tutto si rimescola. Ossessione. Lussuria. Redenzione. I soli fermoimmagine che valga la pena ricordare sono quelli che continuano a sfuggirmi. Gli stessi che rincorro dietro ogni volto, dentro ogni corpo. Quando vivi un’intera esistenza ai margini, a ingoiare violenza e umiliazione, vuoi solo riempirti di rumore, di frastuono, per far tacere tutto il resto. Lei… azzera quel rumore. Sovrasta l'incubo dei silenzi. Mi riempie la testa di pioggia. È lì che la cerco. Ed è lì che la trovo. Ogni volta. Scroscia. Mi purifica. Mi risana. Ma da cosa? Cosa nascondo?
Questa è la mia storia. Spogliatevi di ogni vostro pregiudizio prima di entrare nel mio buio.
Questo libro contiene scene di sesso esplicito, di violenza fisica e psicologica; tratta tematiche che potrebbero turbare alcuni lettori. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Ali - per RFS Cari lettori, il 9 settembre è uscito Tutto il rumore del mondo un’auto-pubblicazione di Sofia Ribes e io, essendo un’appassionata di libri che propongono shock e dramma sin dalla prima pagina, non ho potuto fare a meno di leggerlo.
La trama di questo romanzo ti appassiona e ti resta dentro, in quanto i temi trattati sono talmente sconvolgenti, immorali oserei dire, da lasciare per forza di fatti un segno, positivo o negativo che sia. Tuttavia, nella prima pagina l’autrice chiede ai papabili recensori di non fare spoiler, motivo per cui cercherò in ogni modo di non spoilerare nulla.
La storia si svolge ai giorni nostri e ruota attorno alla vita di Gabriel, un fotografo sulla trentina che, sin dalla prima infanzia, ha subito abusi e soprusi. Il suo personaggio è, a mio avviso, quello caratterizzato meglio, in quanto gran parte dei capitoli sono narrati dal suo punto di vista. La sua personalità vi terrà incollati alle pagine del libro, perché non si riusce mai a intuire in anticipo cosa pensa o deciderà di fare e, spesso e volentieri, nemmeno si capisce lo scopo delle sue azioni sino agli ultimi capitoli del romanzo. Per quanto riguarda la protagonista femminile, lei è Clo’, una ragazza di vent’anni che per varie vicissitudini della sua vita è costretta a prostituirsi. In questo caso, devo dire che, ahimè, la sua caratterizzazione non mi ha entusiasmata, sebbene i tratti peculiari del suo passato abbiano un gran bel potenziale. Tuttavia, la sua storia è stata solo accennata e la sua personalità mi è parsa a tratti incoerente, per esempio negli scontri con Gabriel sembra una donna forte e risoluta, ma poi fa pensieri da ragazzina spaurita, piccola e fragile, quindi non sono riuscita bene a inquadrarla. Nonostante ciò, capisco che la narrazione di base sia il vissuto di Gabriel, quindi è comprensibile che, al fine della buona riuscita del libro, la vita di Clo’ possa essere stata messa un po’ da parte.
Altra nota positiva del libro è la scrittura dell’autrice, mai troppo ampollosa, ma al tempo stesso, mai troppo semplice. Il linguaggio dei pensieri dei personaggi è sempre adeguato al carattere di questi, dunque si capisce subito di chi è il pov, anche senza prima leggerne il nome. Le varie scene di abuso o di sesso, e vi avviso che il libro qui non lascia a desiderare per quantità, sono descritte nei minimi dettagli, ma senza mai risultare troppo sanguinarie o esplicite. A ogni modo, ribadisco che è un romanzo bello strong da questo punto di vista, quindi, se si è particolarmente sensibili a queste scene, è bene pensarci prima di leggerlo.
Detto ciò, vi consiglio il libro? Ni.
Sì, se volete appassionarvi a una storia ricca di dramma e di pensieri importarti su vari frangenti della nostra società e della vita in generale;
Sì, se volete affrontare un tipo di romance diverso, non incentrato sulla storia dei due, ma più sui singoli personaggi che s’incontrano perché accomunati da due anime distrutte in modi similari;
No, se non vi piacciono le storie di vita tormentate e piene di errori commessi, spesse volte, consapevolmente;
No, se siete in cerca di una storia d’amore romanticamente preponderante.
Una bellissima lettura non per tutti, non semplice, perché è un viaggio emotivo tortuoso, una storia senza limiti, ma comunque una storia di rinascita, sicuramente da leggere e conoscere Gab e Clo' soprattutto la storia di Gab, intensa, emozionante, cruda e forte.
Cit: "A tutti quelli che lottano per restare in piedi. Fate rumore, ricordate al mondo che esistete nel modo in cui volete esistere. Non smettete mai di essere. S." Si può dire che quasi tutti nasciamo e veniamo cresciuti in base ai giudizi e ai preconcetti che la famiglia e la società ci impongono, poi starà a noi saper valutare quali sono giusti e quali no .Bene se pensate di avvicinarvi alla lettura di questo romanzo svestitevi di tutto e leggetelo davvero con la mente aperta e la voglia di entrare nel mondo dei personaggi che lo compongono. Personalmente l'ho vissuto molto intensamente è stato un altalena di emozioni forti che mi hanno lasciato la sensazione di un pugno allo stomaco; ciò messo una settimana dalla fine della lettura per pensare di scrivere la mia recensione .Mi ha scosso così tanto che avevo bisogno di elaborare le emozioni fortissime che mi aveva procurato. Normalmente gli scatti fotografici servono a fermare un momento , ma in questo caso non riescono a catturare davvero quello che Gabriel vorrebbe vedere e che cerca senza trovare nei corpi o nei volti che si susseguono ma che lasciano un vuoto sempre più profondo insieme al senso di colpa che sente di non riuscire ad espiare mai. Non sarà solo l'anima spezzata di Gabriel a colpirci ma anche quelle di Clo e Mayran. Già solo il prologo potrebbe darvi un'idea; una madre distrutta che pensa che andando via salverà i propri figli non sapendo che li sta condannando ad un futuro ancora peggiore. Rivelazioni e colpi di scena che non immaginereste non mancheranno. Sono più che sicura che nessuno di fronte a questa storia riuscirà non versare neanche una lacrima, io ne ho versate diverse e sono servite a fissare dentro di me tutto il rumore che i protagonisti hanno fatto.Detto questo non vi dico altro ma vi invito a leggerlo e ringrazio davvero Sofia per aver avuto l'animo per creare questo capolavoro.
Ammetto con molta sincerità che per me questa è stata la recensione più difficile da scrivere e non perché il libro non mi sia piaciuto, anzi tutt'altro: mi ha psicologicamente distrutta e proprio per questo l'ho amato infinitamente. Sì è vero, ogni tanto ho maledetto l'autrice perché mi ha scavato dentro ed ho versato tutte le lacrime che avevo in corpo, ma mi ha fatto bene. Ho finito di leggere questo romanzo qualche giorno fa ed ho avuto bisogno di metabolizzare tutte le emozioni, che mi avevano colpita come un pugno allo stomaco, prima di riuscire a metterle nero su bianco. Mi sento di dire che credo nel destino e che, a mio modesto parere, nella vita non capitino mai per caso e se questa storia è piombata sotto ai miei occhi di lettrice compulsiva proprio in questo particolare momento della mia vita, c'è sicuramente un motivo. Premetto che ero già sulle spine dal preorder, la scrittrice ha saputo incuriosirmi tantissimo, ma onestamente non avrei mai sospettato, che stessi per leggere qualcosa che avrebbe lasciato un segno indelebile dentro di me. Mi sono ritrovata subito catapultata in una situazione ben poco conciliante e dolce e sono stata immediatamente colpita da un diritto in pieno volto. Mi sono immersa nelle pagine senza salvagente e mi sono fatta travolgere da un dolore devastante, che io conosco fin troppo bene. Sono salita su quel ring insieme a Gabriel, cercando di schivare i colpi duri della vita, che ti rimbalza addosso come un sacco da boxe per ricordarti ogni giorno chi non vorresti essere, spaccandoti il cuore. Come si può risalire la china, trovare il coraggio di guardare il mondo a colori, senza filtri, quando tu sei il primo nemico di te stesso e conosci come unica forma di amore la violenza? La luce dell'accettazione, dei sogni che si riaccendono in un'anima persa, del perdono, degli abbracci sinceri, dell'amore senza rabbia e rifiuto. Ho percepito ed attraversato tutti i tormenti di Gabriel, la sua disperazione, la sua esasperazione. Sentirsi costantemente sbagliati, sempre al posto sbagliato, senza avere un posto nel mondo, è la condanna peggiore, quasi peggiore dell'ingiusta croce che ci portiamo sulle spalle. Non è stato facile. Non è stato facile ricordare. Spesso i fantasmi del passato ti rincorrono e ti sussurrano fino a sbriciolarti. Altre volte magari invece tornano per tirarti fuori da quel buco nero e per farti scattare una foto a colori perché in fondo non possiamo spegnere il rumore del nostro cuore. Soltanto noi possiamo scegliere se riemergere in superficie e tornare a respirare, oppure colare a picco, crocifiggendoci con i rimpianti. La lotta più dura è quella con noi stessi e spesso basta sfilare i guantoni, scendere dal ring e tornare a vedere i colori attraverso la pioggia. È un percorso travagliato, lacerante, impossibile da sviare. Prima o poi bisogna fare i conti con il proprio passato, altrimenti ti schiaccia, facendoti vivere in un eterno limbo, in cui rincorri la luce senza arrivarci mai. Perdonare se stessi è l'unico modo per amarsi e lasciarsi amare. Fuggire di permette di non appartenere ed allo stesso tempo ti impedisce di vivere. Nessuna delle persone, che tentano di tendere una mano per farci uscire da quel buco nero, può aiutarci , se dentro di noi non scatta qualcosa, se non premiamo l'interruttore per accendere la luce, quella luce che abbiamo volutamente spento nella speranza di diventare invisibili tra le foglie morte dell'autunno. Eppure non tutte le foglie muoiono, alcune restano con addosso i loro colori e resistono. Un libro che consiglio assolutamente a chi ha voglia di tuffarsi in una storia struggente, appassionante,che ti scava dentro, che ti trascina fino a dilaniarti. Cara Sofia, ti confesso che in alcuni momenti ti ho odiata... Nonostante ciò, credo che mi abbia fatto bene soffiare su vecchie ferite: mi ha ricordato da dove vengo e chi sono oggi.
👑 Tutto il rumore del mondo è una lettura angst di impareggiabile bellezza, emotivamente toccante, profondamente introspettiva, crudelmente vivida. La sua potente intensità è tessuta con la stessa consistenza dei brividi che ti sconquassano e ti scompongono il cuore in particelle di emozioni infinite e devastanti e gocce di lacrime in cui versi tutta la dolorosa angoscia che avverti dentro. Un realismo forte e coinvolgente permea le pagine, l' amore si respira in modo tragico e sfaccettato e le parole creano un' atmosfera oscura e dirompente risucchiandoti l' anima in un vortice di sensazioni buie, folli e deliranti, le stesse che governano la vita del protagonista. Lo strazio di Gabriel è sconvolgente, è l' inferno che ti penetra nelle ossa, ti scava un buco al cuore, ti strappa via la pelle, ti soffoca il respiro, ti costringe a pregare affinché giunga presto la sua salvezza, la sua sacra redenzione perché la sua dannazione fa così male che ti dilania in modo assurdo. La Ribes narra una storia stupefacente che mi ha completamente tramortita e catturata in cui emerge tutto il suo autorevole talento che unito alla notevole evoluzione dello stile e del tratto preciso, pulito, acuto, calibrato formano un sodalizio esplosivo e seducente. La sua ipnotica penna ha raggiunto vette invalicabili, ha sconfinato in angoli di cuore e smosso miriadi di sensazioni che non credevo neppure esistessero. La violenza, il dolore, il tormento, il disgusto e la rabbia hanno reso arido il cuore di Gabriel. Solo i ricordi che si susseguono come istantanee scritte e l' obiettivo fotografico a cui è legato da sempre danno un senso a tutto quel vuoto incolmabile in cui trascina la sua esistenza da anni. Mentre rincorre il suo passato con la speranza di riappropriarsi della parte migliore di lui, il destino intreccia la sua vita a quella di Clo una giovanissima donna fragile, persa, smarrita, imbottigliata in un degrado di vite squallido e orrendo da cui solo un miracolo può veramente salvarla. La trama, egregiamente ambientata in una magnifica città italiana, è costruita intorno alla profonda disperazione di Gabriel, alla tempesta di pioggia che dilaga nel suo animo tetro e spento, al rimorso feroce e corrosivo per un passato doloroso, strappato e impossibile ricucire e al fitto mistero dei fatti che man mano si svelano con quella spinosa e cruda verità che spiazza e sconvolge, ma che contribuisce a costruire tutta la struggente bellezza di questo straordinario romanzo. Intorno a lui gravitano personaggi altrettanto rotti, vite invisibili alla deriva, perse nella confusione della città, soggiogate da sentimenti contrastanti e le cui dinamiche collidono, creando un groviglio di anime, di corpi, di attimi che si intrecciano, si spezzano, si distruggono e alla fine si ricompongono. Gli argomenti trattati sono estremamente forti, a tratti crudi raccontati con brutale realismo necessario a comprendere tutta la drammaticità degli eventi. La narrazione, squisitamente fluida, implica quella tensione emotiva e psicologica che non ti lascia tregua, la commozione è dietro ogni pagina, la rabbia accompagna le parole, le emozioni sono intense e totalizzanti e i personaggi sono memorabili e veri ben caratterizzati nelle loro umane fragilità che la Ribes mette interamente a nudo dinanzi ai nostri occhi attenti e riflessivi. Spogliatevi di ogni pregiudizio e aprite il vostro cuore perché Gabriel e Clo sono due anime che divorerete, due cuori che amerete, due vite ai margini che vi entreranno per sempre dentro, emozioni che vivrete con la potenza delle sue infinite sfumature e scoprirete, come non mai, quanto l' amore sia incredibilmente vasto, immenso, generoso, potente, travolgente, assoluto.
Rumore. C’è sempre troppo rumore nella testa: pensieri, preoccupazioni, problemi, ricordi, sogni, speranze. Silenziare la mente è difficile perchè a volte essa lavora senza controllo. Più si tenta di smettere di pensare più lo si continua a fare.
Rumore. Rumore. Rumore. Sempre e solo rumore.
Il silenzio è un lusso che non tutti possono permettersi. Silenzio. Una cosa così banale, ma anche tanto agognata.
Il rumore ha sempre fatto parte della vita di Gabriel. Nella sua mente c’è sempre stato troppo caos e pensieri: il passato è ciò che più lo ha ancorato alla sua mente. Egli è legato ad esso e non riesce a lasciarlo andare. Il suo passato è contrassegnato da dolore, soprusi, abusi, tristezza, sensi di colpa. Egli pensa che ciò che ha vissuto e provato lo definisca, ma in realtà non è così. Egli si sente spezzato, rotto, depredato di tutto, senz’anima, senza cuore, senza emozioni se non la rabbia e il dolore. Si punisce per gli errori del passato, vive ancora l’incubo che lo ha segnato. Egli è ancora là, non è qui nel presente. La tempesta dentro di lui è implacabile, ma prima o poi arriverà il momento in cui dovrà affrontare la sua pioggia. Finché non avrà fatto i conti con i suoi demoni, non potrà mai essere libero.
In lui c’è troppo dolore, ferite che ancora sanguinano, rancore e rabbia. È tutto troppo forte, lo annienta e lo corrode da dentro.
Egli pensa di non essere in grado di fare del bene, in realtà ha tanto da donare al mondo, primo fra tutti il suo talento nello scattare fotografie: la fotografia per lui è casa e un modo per sentirsi meno spezzato.
Clò come Gabriel è persa e rotta: si sente una persona vuota, depredata di tutto. Una ragazza che tutti usano a loro piacimento e poi se ne vanno. Sola, senza amore, ella ha perso la sua strada, si lascia trascinare dai demoni nell’abisso più profondo: ormai ha smesso di lottare e semplicemente si lascia cadere. Ha una voragine nel cuore, nella mente e nell’anima. Nessuno l’ha mai vista davvero, nessuno tranne Gabriel.
Gabriel e Clò, due anime perse e martoriate. Essi condividono il loro dolore, i propri demoni. Non sempre però due anime rotte possono aiutarsi e salvarsi. I cocci graffiano sempre e comunque. Dolore chiama dolore. I dolori però sono diversi e non sempre condivisibili.
“Vorrebbe aiutarmi, ma non sa come farlo. Perché tra anime rotte, con schegge simili, si può solo affogare nello stesso mare di sangue. Un taglio dopo l’altro.”
Puoi aiutare qualcuno solo se te lo permette ed è disposta a lasciarti entrare nel suo mondo: certi dolori sono troppo personali per essere condivisi e chi ha ricevuto solo percosse e delusioni non è disposto a lasciar entrare nessuno.
Per questa storia non servono parole, bisogna solo viverla.
È una storia che mi ha emozionato tanto, mi è arrivata fin nel profondo dell’anima, mi ha scombussolato le emozioni, mi ha fatto soffrire e provare tanto dolore. È una storia intensa, che ti travolge e ti lascia in balia degli eventi. È una storia reale, senza fronzoli, racconta tutto senza limitarsi. È una storia che sa di dolore, sofferenza, tristezza, amicizia, amore, rinascita, condivisione, passione, vita. Ci sono tanti pezzi rotti, passato e presente si confondono, il buio dominerà su tutto. La luce però tornerà a rischiare le tenebre.
Ho amato davvero tanto la storia. Lo stile dell’autrice è magnifico: travolgente e intenso. L’autrice per me ormai è una garanzia: sa coinvolgermi completamente, mi travolge e mi lascia sempre il segno✨
Sarebbe troppo semplice parlarvi di G., di M. e di C. Ne ha già parlato in modo perfetto e sublime Sofia, che è riuscita a farmi sentire tutto il loro rumore e la loro essenza. Voglio raccontarvi invece del caos e del devasto che hanno lasciato dentro la mia anima. Una storia reale, di vita vera, di dolore profondo e intenso, di rabbia, di sensi di colpa, di mancanze, una storia che mi ha lacerato il cuore e mi ha rubato i respiri, ha svuotato completamente i miei polmoni e ha risucchiato ogni cosa. Una storia incisa sulla pelle, e ancora più a fondo, mi è entrata nelle vene, nel sangue. Avrei voluto restare con loro per sempre, e ancora adesso ho difficoltà nel lasciarli andare, ma devo farlo. Devo dargli la libertà che meritano, che si sono guadagnati. Avrei voluto leggerlo sotto la pioggia, per fare scivolare via insieme ad essa anche le mie lacrime, per liberarmi dallo sporco, dall'ingiustizia, dal senso di impotenza che ho provato, dall'angoscia, dalla cattiveria e dal male che certe persone scagliano per ripulire la loro anima marcia e infima. Avrei voluto urlare, così forte da coprire i loro pensieri, i miei, per farli uscire dalla mia testa, dalla loro testa. Dai nostri cuori. Sono stata trasportata in quegli stessi luoghi dove la morte e la vita si sono mescolate, intrecciate, abbracciate e schiaffeggiate. Li ho amati, compresi, sostenuti e odiati. E loro mi hanno svuotata e riempita così velocemente che credevo di perdere l'equilibrio ad ogni pagina che sfogliavo. So che non è una vera e propria recensione, è più uno sfogo. Ma ne avevo immensamente bisogno. Tutto il rumore del mondo lo consiglio assolutamente. A chi non ha paura di temi sensibili, a chi non ha paura di soffrire e di piangere, a chi vuole distruggersi, ma tenersi le sensazioni addosso come una seconda pelle. A chi nella vita sa che non c'è mai un lieto fine. Certe cicatrici e certi rimpianti rimangono per sempre e non solo sulla pelle, si attaccano agli angoli più bui del nostro cuore e ogni tanto tornano a tormentare, a farci sentire deboli e persi, ad annebbiarci. Ma possiamo avere il finale che meritiamo. Un po' di pace e qualcuno che lo renda accettabile. Ringrazio immensamente Sofia per questa storia stupenda. È il suo primo libro che leggo, ma sicuramente li recupererò tutti perché mi sono innamorata della sua scrittura e del suo mondo.
“Vorrebbe aiutarmi, ma non sa come farlo. Perché tra anime rotte, con schegge simili, si può solo affogare nello stesso mare di sangue. Un taglio dopo l'altro.”
Questa è una storia di sofferenze, abusi e debolezze, ma è anche e soprattutto un racconto di rinascita e d’amore. Si, d’amore. Perchè questo sentimento è il più forte del mondo. È più forte della cattiveria. È più forte della violenza. È un sentimento che non pensiamo di meritare ma al quale vogliamo restare aggrappati perchè ci fa stare bene.
Gab e Clò si incontrano per caso, legati dal passato di lui che lo tormenta. Un passato fatto di violenza, di lacrime, di batoste. Il passato di Gab è anche quello di M. L’amore li ha tenuti insieme, li ha alimentati fino, però, a farli scoppiare. La vita non gli ha riservato nulla di buono e ora Gab prova a costruirsi una nuova esistenza, cerca qualcosa che lo faccia stare bene. Ma non riesce, sta sempre male, e a prendersi tutta la sua rabbia è il suo migliore amico, May. Lui per Gab c’è. C’è stato dal loro primo incontro e sempre ci sarà, perchè l’amore che lo lega a lui non può affievolirsi con nulla. May non ha paura di dire quello che pensa, di fare quello che vuole. È trasparente e senza filtri e per Gab è come se fosse il suo pungiball. Riversa su di lui tutte le sue frustrazioni e May non reagisce, lo lascia sfogare. Perchè è questo che fa un amico. Certo, Gab non si sfoga solo a parole, ma May si prende volentieri tutto quello che lui può dargli, nella buona e nella cattiva sorte. Ma torniamo a Clò. Vive nella solitudine, il suo lavoro non le dona gioia, le fa solo schifo. Ma d’altra parte non può farne a meno, sa fare solo quello, vuole fare solo quello. L’incontro tra Gab e Clò cambierà le carte in tavola. Il passato riemergerà, quello di M. travolgerà anche Clò e lei e Gab dovranno affrontare i loro demoni. Saranno capaci di sconfiggerli, magari insieme?
Sofia è sempre meravigliosa! La sua scrittura mi piace tantissimo e le sue storie mi tengono sempre incollata alle pagine e riescono sempre ad emozionarmi! In questo romanzo, secondo me, si è superata! Ha saputo affrontare tematiche importanti egregiamente e ovviamente non sono riuscita a trattenere le lacrime!
Ho apprezzato tantissimo i personaggi, in particolare May, il mio preferito. Penso che lui sia davvero un amico d’oro! Una persona fiera di quello che è, che non ha paura di nulla. In grado di dichiarare i suoi sentimenti, i suoi desideri, senza peli sulla lingua. Il modo in cui ama, donandosi completamente all’altra persona, accogliendo tutti i suoi problemi, non metto in dubbio che non sia un comportamento malsano, ma fa capire quanto ami quella persona. In questo romanzo i personaggi sono anime rotte, consumate dal dolore e da sentimenti malati. Ma la cosa bella è che dal dolore si rinasce migliori, i sentimenti malati possono mutare e diventare reali e giusti.
Gab non vuole mostrare il suo passato a nessuno, la gente non capirebbe. La società tende a condannare quello che secondo la moralità comune è sbagliato. Vive cosi una vita a metà, con questo peso sulla coscienza che non lo abbandona. Il suo sfogo è la fotografia. Ma le foto che fa per lavoro non sono il suo vero sogno. Non sono donne succinte il soggetto che preferisce, sono paesaggi, panchine con un significato.. Riuscirà mai a realizzare quello che si era prefissato da bambino?
Anche Clò vive una vita a metà, o si potrebbe dire neanche quella. Non vive la sua vita, non è padrona di sè. È irrimediabilmente rotta e non trova via di salvezza. Può essere Gab la sua salvezza? Possono essere entrambi la cura per l’altro? Possono essere il silenzio che spegnerà tutto il rumore del mondo?
Non posso dirvi molto altro, voglio evitare gli spoiler il più possibile, ma se amate il genere vi consiglio assolutamente questo libro e recuperate anche gli altri dell’autrice, è bravissima ❤️❤️❤️
Di recente avevo letto "resta fino all'ultima canzone" della stessa autrice che, con la sua storia, che va oltre alla mera storia d'amore, già mi aveva lasciato uno strano miscuglio di emozioni in corpo. Con questa storia credo che si sia superata! È vero che la storia di Gabriel è particolare, ed è necessario entrare nel mondo narrato da questo libro in punta di piedi e spogliati di ogni pregiudizio, con l'intento solo di scoprire la sua storia e la sua anima. Fin dall'inizio mi sono ritrovata ad esser molto confusa e un po' contrariata dalle modalità autodistruttive di G. anche se qualcosa già immaginavo sulla sua storia. Tutto ciò che è venuto dopo non ha fatto altro che aiutarmi a capire meglio tutto il suo mondo. Questo libro parla di peccati, di sconfitte, di colpa, di vergogna, di rabbia ma anche d'amore, di forza, di coraggio, di salvezza. Racconta un percorso tutto in salita e difficile da compiere, fatto di cadute ma soprattutto di aiuto. Un aiuto che può arrivare dagli altri, si, ma che prima deve arrivare da te stesso.
Io personalmente, a parte una scena, ho apprezzato il personaggio di Mayran, il suo amore per G., nonostante il loro rapporto controverso, e il suo capirlo ed essergli amico nonostante tutto. Negli ultimissimi capitoli che li hanno visti coinvolti mi ha fatta commuovere il loro "amore".
E il personaggio di Clo, il suo significato e il suo percorso personale, è tutto da scoprire e rappresenta, così come il percorso di Gab, il messaggio che secondo me è il principale del libro: i dolori della vita.
Ps. Unica cosa che forse avrei approfondito, per comprendere ancora di più il buio di G. sono i ricordi dell'infanzia dal suo punto di vista.
Il senso di colpa,la voglia di farla finita,di essere al posto di qualcun’altro sotto terra. Essere distaccati e distanti da tutto quello che circonda il mondo marcio che ci sta attorno,essere prigionieri del passato e schiavi dei demoni. Non riuscire a dormire,pensare costantemente a quello che un tempo c’era e che oggi non c’è più,voler aggiustare le cose anche se non si può. Avere il fegato distrutto dall’acido che all’interno ribolle,gli occhi vitrei di chi non ha mai conosciuto la pace e la mente di un essere umano che non è stato in grado di salvare nessuno.
Tutto questo è Lui. Niente amore solo dolore finché Lei non è entrata nel suo mondo a gamba tesa e l’ha annientato dandogli la possibilità di ricominciare. Insieme si sono assolti dai propri peccati,si sono leccati le ferite a vicenda per lenire le ferite. Una nuova redenzione,lasciare la sofferenza per catapultarsi nel futuro che nessuno aveva immaginato.
Cleo è una prostituta. Gabriel un uomo che ha subito violenze e ha perso tutto. Il nuovo romanzo di Sofia è carico di angoscia e tristezza,argomenti delicati e mai banali perché nessuno al mondo dovrebbe subire determinate ingiustizie,nessuno dovrebbe vivere una vita così sgretolata. Purtroppo non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi o meglio,con Cleo ho fatto meno fatica. Sono sempre rimasta un po’ in disparte durante la lettura,e mi dispiace perché avrei voluto soffrire insieme a loro come di solito faccio,ma si sa che non tutte le storie si insinuano sotto pelle allo stesso modo. Ho fatto difficoltà ad essere empatica e mettermi in altri panni. Ho compreso in parte certe situazioni,non ho giustificato il comportamento di May,migliore amico di Gabriel. Nonostante questo ho amato ogni riferimento alla pioggia,simbolo molto importante per G che da un senso di gratitudine e liberazione al contesto. Fa da sfondo ad una realtà che muta nel corso del tempo. Io amo la pioggia. Mi è piaciuto il contesto cupo e nebbioso che si è creato all’interno delle pagine,mi ha permesso di mettere a fuoco i luoghi dove si sono svolte le varie vicissitudini. In particolar modo l’appartamento .
4,5 ⭐ Premetto che sono davvero in difficoltà per la stesura di questa recensione. Il libro mi è piaciuto tantissimo, mi sembra evidente, eppure mi ha lasciata con un punto interrogativo grosso quanto una casa stampato in faccia. Parto col fare i miei complimenti all'autrice, perché ha un talento fuori dal comune. Non è facile empatizzare con personaggi distrutti dentro e dall'atteggiamento discutibile, e Sofia è riuscita a portarmi nel loro mondo, anche se tramite pensieri complessi, a volte troppo per i miei canoni. Ciononostante, ho trovato poesia in ogni riga, percepito il dolore in ogni pagina e mi sono commossa in più punti. I temi trattati sono variopinti e tutti delicati: violenza fisica e psicologica, stupro, prostituzione, abbandono, omosessualità e... tanto altro, che preferisco omettere per non rischiare di spoilerare nulla. Sofia ha preso questi temi e ce li ha sbattuti in faccia così come sono: crudi e dolorosi. Però ha preso il lato umano di ogni personaggio e ce l'ha servito sottoforma di poesia. Non ho apprezzato tantissimo l'instant love, ma non perché in generale io li detesti eh. Là fuori è pieno di slow burn, quindi un instant love ogni tanto va benissimo, io personalmente li adoro. Ma nel caso in cui i protagonisti hanno un passato e un presente complesso, tanto da averli mentalmente deviati, questo innamoramento lampo ha fatto perdere un po' di credibilità all'intera storia. Tuttavia, questo resta un ottimo libro, che però consiglio solo a chi è disposto a immergersi in un romanzo 100% angst.
Questa lettura non è per tutti. È un soft dark, carico di un dolore sordo che scava nei protagonisti, determinando i loro atteggiamenti, portando a comportamenti autodistruttivi. Sono schegge di vetro che la penna dell’autrice, abile a descrivere i lati distorti dell’animo umano e le fragilità, conficca nella pelle dei suoi personaggi, facendo percepire al lettore ogni loro lacrima trattenuta, tutta la rabbia, il senso di colpa, la contraddizione.
Sofia Ribes è l’unica autrice che mi spinge a leggere romanzi tanto distanti dal mio genere abituale, romanzi che inizio senza sapere se riuscirò a finire per le tematiche trattate e che invece lei riesce a farmi terminare quasi d’un fiato perché il miglior modo per calarsi nelle sue storie è fare un’immersione totale.