هكذا أخذت أفكّر في حقل القمح وأنا أنظر إلى القمر وأعدّ قائمةً بالأماكن التي يُمكننا أن نذهب لنعيش فيها، وكنت أتنفس بصوتٍ منخفضٍ لأنني كنت أريد أن أسمع الليل جيدًا، كنت أريد أن أسمع حفيف النباتات التي تتحرّك عند وصول (فيرنا). مكثت بأذنين منتبهتين، وذراعاي جاهزتان لضمّها، وابتسامة على فمي لا يمكن لأحدٍ نزعها عني حتى إن أردت، ولم أكن أريد على الإطلاق. *** بلغةٍ بسيطةٍ تتمتع في الآن ذاته بعمقٍ وحساسيةٍ شديدة، وعلى لسان الطفل (فابيو) الذي يصحبنا معه لنسافر في أفكاره وحياته من سن الخامسة وصولًا إلى مرحلة المراهقة، نعيش صفحات هذه الرواية العذبة والمجنونة في آنٍ واحد. (فابيو) يسكن مع عائلةٍ غريبة الأطوار، تلاحق رجالها لعنة ما، تصيبهم في سن الأربعين، وتؤثر على ما تبقى من حياتهم. يعرف (فابيو) هذا، بالصدفة، فتبدأ محاولاته ليفلت من ذلك المصير. إلا أن حدثًا يطيح بحياة الأسرة كلّها، يقلبها رأسًا على عقب، فنعيش نحن أيضًا معه تلك التقلبات، نعيش تلك الحياة الغريبة والعجيبة، نعيش تلك الحياة اليومية العادية من خلال ما يراه ويدور في ذهنه وما يحدث له، ومن خلال حكايات يختار أن يقصها علينا. نضحك بشدةٍ أحيانًا في أثناء القراءة لنجد أنفسنا بعدها بلحظات نبكي تأثرًا.
Born in 1974, Fabio Genovesi is the author of three novels and is a regular contributor to Vanity Fair and La Lettura, the literary supplement to the Italian newspaper Corriere della Sera. He also writes for film and has contributed articles to Rolling Stone. His second novel, Esche vive (Live Bait), was translated into ten languages.
من أجمل وأدفئ الروايات التي قرأتها وغالبًا ما تكون الروايات المتحدثة بلسان طفل تكون رائعة وحميمية وقريبة من قلب المتلقي.
"تتوقع دائمًا أن يساعدك أحدهم في تعلم شيء ما، والحقيقة أنك تتعلم الكثير جدًا إذا بدأت في مساعدة شخص آخر. "
"في عمق البحر حيث لا تُلمس الأرض. ولهذا في البداية تشعر بالخوف، تصارع وتشرب وتصرخ وتيأس، وفقط لأنك ما زلت تتمتع بأنفاسك، لأن قلبك ما زال ينبض، لأنك بالفعل على السطح وعلى قيد الحياة."
Primo libro letto di Genovesi, che sinceramente non conoscevo. Dopo essermi stato consigliato da più amici, le buone vendite degli ultimi mesi hanno fatto il resto sulla mia curiosità e devo dire di non essermene pentito.
Lo stile è fresco e asciutto, la semplicità e la forma colloquiale non lo rendono banale né scontato. La storia in linea di massima scorre bene, anche se ad un certo punto ho fatto un po' fatica trovando ridondanti alcune descrizioni e narrazioni (ma sicuramente è "colpa mia", che preferisco romanzi un poco più diretti e asciutti, senza troppi fronzoli zuccherosi che puntano palesemente a imbonire il lettore, col rischio di risultare stucchevoli).
La voce, quella del ragazzino, riesce perfettamente ad immergerci nei suoi stati d'animo oltre che nella vicenda in sé. E a proposito di stati d'animo, per tutta la storia siamo continuamente in balia degli eventi e, di conseguenza, di ciò che possiamo trarne come insegnamento. Un po' troppo "romantico" e moralista alla volte, ma ci può stare.
Deliziosi gli zii e le vicende a loro collegate, in grado di strappare in più occasioni un sorriso. Tendenzialmente, però, si tratta di sorrisi amari: l'atmosfera che predomina è malinconica e triste, portando il lettore a commuoversi in più parti, finale compreso che in qualche modo "sorprende" (in modo più o meno soddisfacente, in base alla vostra sensibilità).
Un libro che consiglierei, dal quale sicuramente se ne esce "segnati". Però insomma, se non è un periodo bellissimo per voi, magari posticiperei la lettura...
أجمل ما تُرجم مؤخرا ، شكرا تكوين و شكرا استاذة اماني
ذكية حقيقية و شخصيات روائية مميزة ، عميقة و بسيطة ، خفيفة الظل و تتمنى لو لم تنتهي
اللغة السرد المعلومات المنسابة بخفة و ظرافة
رغم أن العنوان لا يشي بالكثير و ربما خانق كما بالنسبة لي لكنه يحمل مفاجآت حيث لن تلمس الأرض بل أكثر
على لسان طفل أب مميز يصلح كل شيء أجداد معهم لعنة و عددهم عشرة و كلهم بحرف الالف و مصابون بعمى ألوان دعسوقة و فونغومان يرى الفطر الذي لا يراه غيره آيسكريم في حفلة عيد ميلاد الأب و كيف حكم الحكم في كأس عالم يسبب اصابة للطفل كتب الارشادات و تربية الدود المربحة و مفك الجمجمة و الكثيرررر
رواية مليئة بالمميز و الجديد و لن أمانع في مشاهدتها مسلسل كوميدي عميق
Un romanzo di formazione, che ci insegna che buttandosi, si impara ad attraversare i problemi, le paure, i giudizi. Fabio ha sei anni ed ha una famiglia allargata, formata da mamma, papà, nonna e da una decina di nonni (tutti fratelli solitari del suo vero nonno). Vivendo tra adulti e le loro stranezze, solamente il primo giorno di scuola scopre anche la presenza di altri bambini della sua età. Comincia così la scoperta di nuove sfumature della vita, date da vari avvenimenti che si trova ad affrontare per la prima volta. Un mix di pensieri, aneddoti e dubbi, tutti avvolti da gioia, risate, stupore ma anche da malinconia, vergogna e incertezza. Tutto tipico della montagna russa che è la vita.
"La paura non ha senso, è una stronzata. La paura è un ragnetto che ti distrae, mentre la vita te lo mette nel culo."
Quando ti buttano in mare hai due alternative: affogare o provare a nuotare per poter riemergere. Così accade nella vita: o lotti con le unghie e con i denti o rischi di soccombere. È questa la storia di Fabio, cresciuto in una famiglia bizzarra con un padre che assomiglia a Little Tony e sulla quale vige una maledizione: gli uomini che, arrivati a 40 anni, non sono sposati impazziscono. Una famiglia sgangherata, particolare in cui il protagonista vive il passaggio da una infanzia ricca di immaginazione al mondo degli adulti con le sue regole e i suoi divieti. Un romanzo di formazione che insegna ad andare oltre, a capire che non bisogna avere paura della diversità, ma ad accettarla nelle sue forme per la bellezza di ognuno di noi.
Essere bambini all'interno di una famiglia caotica e un po' matta non è cosa facile. In questo libro ben costruito Genovesi racconta del piccolo Fabio, che piano piano cresce e impara a cavarsela: a fare un tuffo dove non si tocca, senza rinnegare la sua identità, che è inesorabilmente legata a quella della sua famiglia. Del suo amato babbo e dei suoi zii. Personaggi clamorosi, impulsivi e profondamente buoni a cui rimane impossibile non affezionarsi. Genovesi racconta la cura e l'amore profondo per queste radici con uno stile lineare e semplice, che appassiona e commuove, senza ricercare artificialismi che avrebbero inutilmente appesantito la narrazione.
Non riesco a dare più di 3 stelle, forse perché l'ho letto a breve distanza da Esche vive, che è abbastanza simile. L'ho trovato banale e troppo lungo. Un Genovesi molto diverso dal graffiante Morte dei Marmi.
Mi sono innamorata di questo libro inaspettatamente, fin dalle prime pagine, fin dalla prima frase. E' un libro che di sorrisi me ne ha regalati tanti, pieno di gioia ma anche un po' di tristezza. Consiglio questo libro a tutti, perchè è di una bellezza genuina, semplice, calorosa.
Fabio e' un bambino cresciuto con una mamma, una nonna, una marea di nonni (in realta' sono i fratelli del nonno morto), e un babbo che parla poco e che sa aggiustare tutto. Fino a quando a rompersi non è proprio lui, il babbo. Fabio e' anche la voce narrante del romanzo, che guarda il mondo intorno e la vita svolgersi, con lo sguardo e la parlata ingenua della sua età . Conclusione: questo libro non fa assolutamente per me. Mi ha strappato qualche sorriso ma leggerlo è stato una piccola sofferenza, anche perché più di 300 pagine per un libro del genere significa che ci sono inutili e tediose tiritere da sorbire, che annullano anche l'effetto decisamente comico e piacevole di alcuni passaggi.
Met plezier gelezen! Geschreven in een stijl van kinderlijke onschuld (doet een beetje denken aan Extremely loud en incredibly close). Vaak grappig, dikwijls ook wijs. Bijvoorbeeld:’ ... zo werkt het met eenzaamheid. Je hoeft niet per se alleen te zijn om je eenzaam te voelen, dat kan ook gewoon in een heleboel drukte, want als je je echt eenzaam voelt, is dat niet omdat je een heleboel mensen mist, nee, je mist er maar een, maar dan wel heel erg.” Fabio wordt omringd door kleurrijke personages maar schittert zelf in alle eenvoud in de hoofdrol.
Ο Φάμπιο στην ιστορία μας έχει 10 ανύπαντρους παππούδες κ μία κατάρα πάνω από τα κεφάλια τους...Ένας αστικός μύθος που όπως λένε τους οδηγεί στην τρέλα ...Γιατί έτσι έχουν μάθει κάποιοι να βαφτίζουν τους διαφορετικούς...Τρελούς.
Όταν φτάνει η στιγμή ο Φάμπιο να πάει στο σχολείο κ άρα έπρεπε να βγει έξω από το χωριό Μαντσίνι, που ζούσε μόνο η οικογένειά του,συνειδητοποιεί ότι όλα τα ενδιαφέροντα που είχε ως τότε δεν συγκινούσαν κανέναν συνομήλικο του κ έτσι σιγά-σιγά αρχίζουν όλοι να τον αντιμετωπίζουν ως παράξενο.Μέχρι την ηλικία των 8 συναναστρέφεται μόνο με μεγάλους οπότε είναι λογικό να έχει υιοθετήσει τις νοοτροπίες τους. Βγαίνοντας απ'το καβούκι του στον έξω κόσμο συνειδητοποιεί ότι η ζωή είναι μία δύσκολη ανηφόρα γεμάτη σκόνη κ δυστυχώς η κοινωνία γεμάτη σαπίλα...το μόνο που θέλει είναι να μείνει όσο το δυνατόν κ πάλι μακριά της.
Κάνουμε σχέδια συνεχώς στη ζωή μας και προσπαθούμε να την βάλουμε σε φροντισμένα κουτάκια Δυστυχώς όμως η ζωή κυλάει σαν χιονοστιβάδα σε παρασέρνει και σε πάει όπου θέλει και όπως είπε και ο συγγραφέας προσπαθείς να διευθύνεις το κονσέρτο της ζωής σου ενώ η ίδια η ζωή σ��υ ρίχνει καταιγίδες και θύελλες και εσύ καταλήγεις να τρέχεις πίσω από τη ζωή να παλεύεις να την ακολουθήσεις και συνεχώς να προσπαθείς. Έτσι έγινε και στη χριστουγεννιάτικη λειτουργία τα ένα ανα��άντεχο γεγονός οδήγησε έναν τραυματισμό του πατέρα του Φάμπιο και ανατρέπει όλες τις ισορροπίες της οικογένειας... Ένα γλυκό, συγκινητικό βιβλίο που δείχνει τη σπουδαιότητα της οικογένειας, της πίστης πόσο κινητήρια δύναμη μπορεί να γίνει και τι πνευματικό σθένος μπορεί να σου χαρίσει. Υπήρχαν σε μία που δεν μπορούσα να συγκρατήσω τα δάκρυά μου Για το πόσο άδικη και σκληρή μπορεί να γινει πολλές φορές η κοινωνία και οι ίδιοι οι άνθρωποι.
Ammetto di aver cominciato con il naso un po’storto, perché le storie di famiglie bislacche mi sembrano spesso scelte facili (voglio dire, da non-scrittrice, che mi sembra molto più facile creare una trama quando i protagonisti sfiorano l’assurdo, piuttosto che nell’ordinarietà). Alla fine però si è rivelato un libro tenero e godibilissimo, e l’evoluzione interiore di Fabio-il protagonista, nonostante il contesto del tutto peculiare in cui cresce, è in realtà molto simile a quella di tutti noi. Consigliato per chi cerca una lettura leggera ma non scontata.
Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi è un romanzo di formazione con tante storie, tante quante le innumerevoli novità che giorno dopo giorno arricchiscono la vita di un bambino e, se si smette di crescere, anche quelle di un adulto ancora con la testa fra gli arcobaleni.
حكايات طفل حول حياته ، كيف كانت في البداية، مع اعمامه الكثر ووالديه المحبين، وكيف صارت حين وقع والده في غيبوبة وكان على الطفل أن يسير وحيدا في الحياة، بأمل لا يموت أن يعود والده. الرواية لا تخلو من مشاهد مؤثرة، ويميزها النفس الساخر. انها مسلية الى حد ما. لكني قليلا ما تعجبني الروايات المحكية بصوت طفل، ربما لأنها تكون مباشرة.
Fabio Genovesi ha la capacità di essere un uomo e allo stesso tempo un bambino. Se avete perso la magia degli occhi, dovete prendere in prestito i suoi. Che sono in grado di rintracciare le cose semplici, e quindi bellissime, e di raccontarle in un modo puro. Ecco. È questo l'aggettivo. Puro. La scrittura di Fabio è nuda, si offre senza giri, senza cose che la appesantiscono. Per questo è potente. Ed è in grado di farti tantissime cose. Tipo farti uscire una lacrima e subito dopo un sorriso. E ti senti un po' deficiente mentre leggi in spiaggia e tutti pensano ma guarda quella che legge "Il mare dove non si tocca" e un po' piange e un po' ride. Ma alla fine è questo che devono fare i libri: svegliarti delle emozioni dentro. I libri di Fabio mi fanno sentire amata. Ad esempio. E per questo, per me, lui è uno dei più grandi scrittori contemporanei italiani. In questo libro qui, ci racconta un pezzo di vita di Fabio, un bambino, con il primo amore, il primo vero dolore, la cattiveria, la vergogna, e le cose buone, e lo fa con la sua voce narrante. Lavorando per sottrazione. Arrivando alla visione che solo i bambini hanno del mondo. E vi assicuro che è una cosa difficilissima, ma lui una volta mi ha detto che gli viene naturale. E questo è il talento.
"Ci pensavo lì nel grano e guardavo la luna e facevo una lista dei posti dove si poteva andare a vivere, e intanto respiravo piano perché volevo sentire bene la notte, volevo sentire il fruscio delle piante che si spostavano quando arrivava la Virna."
(Pezzetto tratto dal capitolo n.20, che ho amato moltissimo.)
Ένα τρυφερό, ειλικρινές και συγκινητικό βιβλίο. Η αφήγηση γίνεται μέσα από τα μάτια ενός παιδιού που μεγαλώνει σε μια νοσταλγική εποχή και προσπαθεί να αποκρυπτογραφήσει τα μυστήρια της ζωής. Είναι τόσο καλογραμμένο που ρέει χωρίς να το καταλάβεις και συχνά σε ξαφνιάζει με ενα ανεπιτήδευτο ύπουλο χιούμορ που σε κάνει να γελάς και να θες να μοιραστείς αυτό που μόλις διάβασες με τους γύρω σου!
Prachtig boek, de wereld en de bevelingen beschreven vanuit het perspectief van een opgroeiend jongentje in Italië. Vol met (simpele) wijsheden en kinderlijke verwondering!
Una delle cose più belle per chi, come me, è un lettore seriale, è restare stupiti dalla lettura di un romanzo scelto per caso, a dispetto dei propri gusti o dei consigli degli amici. È quello che mi è successo con “Il mare dove non si tocca”, di Fabio Genovesi. Il perché l'abbia iniziato, semplicemente, non esiste: non è il genere che preferisco, non è un autore che seguo, e addirittura la quarta di copertina promette un tipo di storia che non è proprio nelle mie corde. Eppure... eppure eccomi qui a consigliarvi un libro a cui ho assegnato 5 stelle su 5. Ma partiamo dal titolo. Il mare dove non si tocca, secondo la mia personale interpretazione, è la vita. Una vita nella quale il protagonista, un ragazzino alle soglie dell'adolescenza, imparerà a sopravvivere nello stesso modo in cui il padre gli ha insegnato a nuotare nell'acqua alta. La storia è quella di una famiglia molto particolare, ed è anche quella della formazione di questo ragazzino dolce e ironico. Attraverso i suoi racconti ri-sperimentiamo la vergognosa consapevolezza che tutti abbiamo vissuto, da piccoli, quando la vigliaccheria ci ha fatto compiere la scelta più semplice, quella sbagliata, e l'inconsapevole meraviglia delle volte in cui, invece, i nostri comportamenti hanno dato gioia agli altri. Si ride, soprattutto nella prima parte, ma qualche volta scappa anche la lacrimuccia. Questo perché Genovesi riesce in un'operazione difficile, che Antoine de Saint-Exupery – giusto per fare un esempio – non è riuscito a o non ha voluto fare. Ogni nuova conquista, ogni nuova consapevolezza raggiunta vengono mostrate sia nella declinazione fiabesca che in quella ben calata nella realtà, dove non esiste pasto gratis. Insomma, il protagonista della storia non è certamente un “piccolo principe”. Semmai, è un “piccolo nuovo abitante della terra”. Una persona vera, calata in un mondo reale seppur visto con gli occhi di chi ha la sua età. A quanto sopra va aggiunta anche una scrittura pulita ed efficace, che evita abilmente di diventare troppo zuccherosa visto il protagonista e il tipo di linguaggio utilizzato. Pecche? Forse un po' massimalista nelle “critiche” a una certa borghesia, se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo. Lo consiglierei? Ovviamente non a tutti, ma giusto per rispettare gli eventuali gusti personali. Però secondo me a non leggerlo ci si perde qualcosa...
4,5 stelline Il mare dove non si tocca ci racconta del piccolo Fabio: un bimbo tutto riccioli che ha un sacco di zii che gli fanno un po' anche da padri. E sono proprio questi zii un po' pazzi che gli insegnano molte cose della vita, anche se non sempre nel modo più giusto. Ma Fabio ha anche dei genitori che lo amano tanto e che cercano di farlo sempre felice. Il suo papà non parla molto, ma quel poco che dice lo dice con il cuore. E una sera tutto cambia, Fabio non può sentire più la sua voce e allora inizia a scrivere questo libro per raccontargli la sua ma anche la loro storia. Da quando è uscito ho sentito solo recensioni super positive riguardo questo libro, quindi ero curiosissima di leggerlo. Anche se con un po' di ritardo ce l'ho fatta e l'ho letto anche io! Pur essendo molto restia all'inizio della lettura per lo stile narrativo, poi non ho potuto fare a meno di lasciarmi andare a questa storia di tenerezza. Ho trovato infatti Fabio un protagonista eccezionale, ho adorato questo bambino che ha avuto a che fare più con gli adulti che con i bambini della sua età. Ho adorato questo bimbo che, pur avendo degli zii strani, li ama e li apprezza così come sono. Ho adorato questo bimbo che non sa cosa sia l'amore, ma nel momento in cui vede la Coccinella capisce di essersene innamorato. Ho adorato questo bimbo che in un momento doloroso non si butta giù, pur non accettando la realtà delle cose, ma anzi si impegna e fa qualcosa che sia d'aiuto per il padre. Ho adorato questo bambino che vuole diventare santo e per questo non vuole diventare ricco. Che dire, ho adorato tutto di lui! Ho trovato molto azzeccato lo stile narrativo, che prevede un linguaggio adatto all'età di Fabio e che quindi ci permette di apprezzare a pieno il senso della narrazione. Ho apprezzato molto la trama che c'è sotto alla scrittura del romanzo, che scopriamo solo alla fine. Ho apprezzato anche l'ambientazione temporale, che ho trovato ben descritta dall'autore e particolarmente adatta a questa storia. L'ho trovato un libro dedicato alla tenerezza e alla delicatezza : tutto nella storia ci riporta a queste due caratteristiche! Dal tema trattato al protagonista fino ad arrivare al linguaggio utilizzato. Che altro dire.. leggetelo!
Secondo libro di Genovesi che leggo in cui ho ritrovato lo stesso stile anche se il libro e la storia sono completamente diversi, anche se qualche piccolo punto in comune si ritrova. Il piccolo Fabio in queste pagine ci racconta la sua vita al Villaggio Mancini, dove tutta la sua strana famiglia è raccolta. La sua vita è quella di un bimbo cresciuto negli anni 80, in una zona stupenda, la Toscana, tra il mare e i boschi, con tanti nonni che in realtà sono gli zii, con un papà che aggiusta tutto ma che ad un certo punto della storia "si rompe", la mamma e la nonna. Una famiglia come le tante? No in realtà perché la "maledizione" dei Mancini incombe su di lui. Genovesi racconta la storia di Fabio e della sua famiglia facendo parlare in prima persona il bambino. Lo accompagniamo passo passo nel corso egli anni, dalle elementari alle medie, con i suoi amici particolari, isolati dalla maggior parte della classe, dagli strambi e divertentissimi zii che ne combinano di tutti i colori coinvolgendolo di continuo. Ad essere sincera alcune volte mi sono annoiata a leggere, non vedevo l'ora di andare avanti, perché Fabio non mi stava tanto simpatico; poi però l'andamento cambiava e ritornava una lettura piacevole, con simpatiche stramberie degli zii o la semplicità di Fabio nel trascorrere le giornate, con scoperte e invenzioni, le sue storie romantiche e i manuali per il papà. Non sarà un libro lunghissimo ma allo stesso tempo è pur sempre una storia raccontata in più di trecento pagine e, probabilmente, i punti in cui mi sono annoiata sono quelli in cui ci sono alcune descrizioni o ripetizioni che forse si potevano evitare, facendo si che il testo scorresse ancor più velocemente, dato che comunque il testo è semplice, in perfetta sintonia con l'età del protagonista e voce narrante. Comunque ora che ho scoperto questo autore continuerò a leggere altri suoi libri, sono indietro rispetto alle uscite, perché mi piace il suo modo di scrivere, continuo a "sentire" la pacatezza che lo contraddistingue quando lo ascolto in tv (al Giro d'Italia).
Letto tutto d'un fiato. E' il primo romanzo che leggo dell'autore e devo ammettere che inizialmente lo stile e la trama non mi stavano entusiasmando più di tanto. Poi, pagina dopo pagina, ci si affeziona sempre di più al piccolo Fabio ed alla sua grande famiglia. La sua è una storia d'altri tempi fatta di cose piccole e semplici, fatta di tante prime volte, come la lettura, la sete di sapere, l'amicizia e l'amore, alla scoperta del mondo e delle proprie passioni. Fabio conoscerà ben presto anche il dolore, la perdita di un punto di riferimento, ma non si perderà d'animo, lotterà contro tutto e tutti, perchè sa che tutto tornerà come prima. A guidarlo lungo il suo percorso di crescita c'è un padre eccezionale, con le mani di fata, ogni cosa che tocca aggiusta, e Fabio resta sempre incantato ad osservarlo compiere le sue magie. Nella sua vita deve anche sopportare il peso di una grande famiglia allargata che lo soffoca, gli toglie ogni liberà di crescere e creare rapporti, famiglia che non vuole cambiare, accettare che lui sia diverso da loro, e continua a rimanere con la mente chiusa, credendo di essere nel giusto, sempre, senza nemmeno accorgersi del male che sta facendo. Grande punto di forza della storia è un protagonista davvero ben riuscito. Fabio è un bambino intelligente, gentile, dolce e pieno di vita che nonostante tutto vive ogni giorno con un grande entusiasmo, combatte contro la tristezza sempre con il sorriso, è sempre gentile e rispettoso anche con chi non se lo merita e ama incondizionatamente la sua enorme famiglia allargata. Una storia molto dolce e delicata che scalda il cuore.
Questo è il primo libro che leggo di Fabio Genovesi, che mi è stato molto consigliato dalle amiche blogger, in particolar modo una (sì Lea, parlo di te). Sono contenta di aver seguito il consiglio e l'esperienza si ripeterà. È un libro che non si può divorare, va assaporato lentamente. Racconta la storia di Fabio, di quando era bambino, ma soprattutto parla della sua particolare famiglia. Infatti lui non ha come quasi tutti solo quattro nonni, lui ne ha una decina. A scuola gli dicono che è impossibile questo, che il suo vero nonno è morto e quelli sono solo gli zii, ma è davvero giusto definire un rapporto in base al nome? Molto difficile riassumere la trama perché racconta qualche anno della giovinezza di Fabio, ma non ci sono colpi di scena o cose particolari. Parla di vita vissuta, negli anni '80 in una famiglia non ricca, racconta l'Italia di quando ero bambina anche io e l'ho rivissuta con piacere. È stato facile ritrovarmi in tante cose, anche se io non avevo zii pazzi e una maledizione che incombe. Questa è il fulcro del romanzo, i pensieri del bambino si snodano partendo da lì: i maschi della famiglia Mancini devono sposarsi entro i 40 anni altrimenti diventano matti. Fabio vive questa cosa come una tragedia, fa di tutto per non essere anche lui vittima della maledizione. Finché cresce e capisce. Non vi posso dire altro. ... continua sul blog
في عمق البحر، حيث لا تُلمس الأرض، حيث الظلام والمجهول والتفكير في الوحوش والكائنات غير المرئية، وحيث كانت تكمن منذ البداية جل مخاوف فابيو الصغير، قبل أن يتوقف عن الخوف، بعد الكثير من اليأس والصراخ والصراع، وبفضل حركته السريعة المثابرة وتحريك يديه، تعلّم كيف يستطيع البقاء على السطح، ومن ثم، تعلّم أن ينجو، وأن يستمر في النجاةِ يومًا بعد يوم، في البحر، وفي الحياة.
تلك الحياة التي كانت أقصى أمانيه فيها أن ينجو من اللعنة التي أصابت أجداده العشرة في سن الأربعين. (عشرة؟ نعم ولكن هذه قصة أخرى يطول شرحها)، قبل أن يمر بالكثير من التحولات التي ستجعله ممتنًّا للعنة ذاتها، ولتفاصيل حياته العادية التي كان فيما سبق يخجل منها ويسأمها. ليتحقق ما كان يقوله دومًا، أن أفضل ما تفعله الطبيعة منذ الأزل وإلى الأبد؛ هو الذهاب والإياب.
غير طبيعي خفة ظلك يا فابيو حتى في أحلك اللحظات وأكثرها استدعاءً للحزن. أعدك أن أحاول أن أصبح مثلك، سأستمر في الصراخ والصراع وتحريك يدي قدر الإمكان كي أستطيع البقاء على السطح. لكنني أعرف منذ الآن أنني مثلك، أنزعج عند قراءة تلك الفقرات غير الملائمة لمن هم في مثل عمرك، ولمن هم في مثل عمري أيضًا. (لزم التنويه لمن هم في مثل أعمارنا)
الترجمة ممتازة وكالعادة أضافت إلى النص المزيد من الخفة والعذوبة.
Il mare dove non si tocca è un romanzo di rara bellezza, un dono inatteso per il quale è doveroso ringraziare. La cura dei dettagli, l'amore per la scrittura, emergono prepotentemente abbagliando il lettore e toccando il suo cuore nella maniera più semplice possibile, con riso e commozione. Un romanzo che insegna come "...la vita sia una roba troppo gigantesca per guardarla tutta intera e che va presa un pezzetto alla volta [...] tanti passi ognuno a caso, che diventano una fantastica direzione..." e che per imparare le cose più importanti è necessario tuffarvicisi dentro perché "...solo dove non si tocca si nuota davvero...". Se volete sentire il cuore più leggero non vi resta che leggerlo, rileggerlo e innamorarvene, proprio come merita.
Ora capisco perché molte persone consiglino questo libro. È un libro delicato, che parla di tempi lontani. Forse in realtà non troppo lontani per chi ha la mia età ma di certo molto diversi da oggi. Si sentono i profumi e i suoni della fanciullezza di Fabio. E questo credo che sia veramente frutto di una grande scrittura, così delicata e ricca di dettagli. Fabio è un ragazzo incuriosito dal mondo, quello lontano dal villaggio in cui vive. Un villaggio sicuramente bizzarro dovuto alla presenza forte e ingombrante di troppi uomini (e non femminile come è più comune). Ma nonostante le tante persone adulte io ho però apprezzato il rapporto che Fabio ha con suo padre: un rapporto silenzioso, volente o nolente, ma sicuramente un rapporto forte, che gli ha permesso di trovare la propria strada. Un libro che fa ricordare, ridere e piangere.
Een hartverwarmend feelgood boek, een verhaal, verteld vanuit het perspectief van Fabio Mancini, een kleine, pientere jongen uit een Toscaans kuststadje. Met zijn ouders en tien extravagante, marginale opa’s kent hij een onbezorgde jeugd tot zijn leven plots verstoord wordt door een vreselijk ongeval van zijn vader.
De schrijver weet perfect de naïeve gedachtegang van het kind te vatten en hierdoor wordt dit hartverscheurend verhaal zowel ontroerend als hilarisch, vertederend als humoristisch. Fabio Genovesi schrijft heel filmisch en ik heb het boek gelezen met een permanente glimlach op de lippen.