Il lancio di un detersivo liquido per pavimenti. Il numero di vite umane necessario all'operazione. Un'incursione nelle grandi multinazionali dove persone adulte subiscono continuamente traumi infantili. La visita guidata in un mondo dove si delineano con chiarezza le strategie di marketing del terzo millennio e resta fitta la tenebra su quelle del mese prossimo. E finalmente la verità sulla pausa pranzo...
Bello bellissimo che lava più bianco e più lo mandi giù e meno ti tira su!*
Anobii mi segnala che qualcuno tra gli amici/vicini ha aggiunto La variante al limone in libreria: io sghignazzando al solo ricordo vado a rileggermi un po' di commenti nella scheda del libro e lì mi accorgo di non averlo mai aggiunto nella mia. No dico, io con una multinazionale alla Lemon Lemon ci lavoro per davvero: io per questi pazzi che vogliono che si dica che il detersivo profuma di limone senza però che si possa pensare che il limone sia un po' troppo limone e che dopo mesi che si sta lì a parlare di limone cambiano idea e te lo fanno diventare alla lavanda ci ho lavorato, ci lavoro, ci lavorerò sempre. A meno che un giorno una luce sotto forma di schedina del superenalotto non scenda dall'alto, mi illumini d'immenso e mi strappi via da questo delirio quotidiano. A meno che qualcuno, dal fantastico mondo dell'advertising - ops scusate, volevo dire della comunicazione - non mi posi la mano sulla spalla e mi dica: - "Vogliamo te, solo te per le nostre campagne". E allora niente più etichette, niente più buoni sconto, niente più... Bello bellissimo... Puf, fine del sogno! Naturalmente nemmeno sotto tortura confesserò mai di quale multinazionale si tratti: anzi, per confondere ancor di più le acque dirò che prima ho lavorato per una e poi per un'altra. In entrambi i casi però mi sono trovata a dare feedback, a follow-uppare, a fare saving e a salvare per Nec: senza stressare - possibilmente - gli elementi dell'equity, logo e background. È un mondo... Come dire... Non riesco a trovare le parole... Ecco sì, in inglese c'è un termine che ne coglie proprio l'essenza: wonderful!
*Attenzione - non deve essere ingerito: il rischio è di fare la fine di quelle quattro sgallettate che si sono bevute il Tantum Rosa :-)
Non sapevo chi fosse Walter Fontana prima di incappare, per caso, in questo audiolibro - non ero ancora nata (più o meno) all’epoca dei suoi sketch per la Gialappa’s. Anche questa è una raccolta di sketch, raggruppati a grandi linee in tre filoni tematici, tutti inerenti all’ambiente dell’azienda e della pubblicità. Sono sinceramente stupefatta per come sia invecchiato bene il suo umorismo - da buttare in faccia a tutti quelli che “non si può più dire niente”: questo romanzo del 1995 fa divertire ed è stato scritto in anni in cui ancora “si poteva dire tutto” (e, purtroppo, veniva fatto). La struttura, presentando una serie di scenette così brevi e scollegate, non crea un vero e proprio coinvolgimento, ma in diversi momenti dell’ascolto mi ha fatto ridere - proprio nel senso letterale, ho riso emettendo suoni e facendo anche un pasticcio con il dentifricio una sera. Non so, non essendo il mio ambito di competenza, se contenutisticamente sia ancora attuale, o quantomeno valido, ma è decisamente godibile.
Cambierei vita se ne avessi una. Da dare in cambio, da barattare, eventualmente da permutare aggiungendoci qualcosa.
La lettura parte bene, scoppiettante, spassosa nella sua demenzialità; perde un po' di gusto man in mano che si procede; si conclude sulle immagini di un temporale, l'atmosfera della festa che finisce, e mi lascia a considerare che in questo libro c'è molto più realismo di quanto possa pensare chi non ha mai vissuto nel malsano ambiente delle grandi multinazionali. A suo modo, istruttivo.
Ottima idea ascoltare un sabato, all’indomani di una settimana lavorativa estenuante, questo audiolibro. scritto nel 1995 circa,resta attualissimo per tanti temi e la prefazione e la postfazione te lo ricordano. Ho sghignazzato un bel po’ nel seguire gli sviluppi del “progetto “Pavimentus” -nome in codice-per il lancio di Bello bellissimo lemon lemon “ Così, mentre-casualitá- nel lavare i pavimenti a casa, ho ascoltato sorridendo le vicende del team di marketing con il cliente tra riunioni, pause pranzo e scambi di mail. “Se ne discuterà in una riunione preliminare giovedì pomeriggio alle 6. Non si poteva fare venerdì mattina?Meglio guadagnare tempo” “Quando mi hanno assunto nella mia prima azienda uno mi ha detto: sono 30 anni che dono qui ed è come se fosse passato un giorno. Come se mi dicesse: qui il tempo è fermo, siamo noi che passiamo” “Cosa fai all’una? Mangiamo qualcosa insieme? …. Com’è la cotoletta?” Ma …non mi viene l’espressione corrispondente in italiano mi viene solo in americano. Dai dillo in americano È very good”
l'account dice all'art che il copy � in ritardo col claim Qualche battuta azzeccata c'�, per il resto � molto fantozziano con una spruzzata di negroni sbagliato e un salatino organico al kamut. Perch� il costo di un'automobile � composto per il 15% da spese commerciali e per il 20% da tasse e le strade hanno voragini? Qui c'� una parte della risposta. Colonna sonora: Swing & soda - il meglio di Sergio Caputo.
Leggermente inconsistente come l'argomento di cui tratta, il marketing, vale a dire quella parte dell'attività di un'azienda il cui unico compito è giustificare la propria esistenza a spese di tutto il resto dell'azienda stessa. Una lettura divertente a patto di leggerlo d'estate, per far passare le ore più calde della giornata.
Libro molto divertente che descrive in maniera ironica, ma paradossalmente molto vicina alla realtà, la vita quotidiana di creativi, pubblicitari, addetti marketing, che lavorano in una grande agenzia pubblicitaria. Le dinamiche umane che si instaurano fra colleghi di diversi livelli, i dialoghi insensati della pausa pranzo, le decisioni da prendere e l'apporto inutile dei grandi capi scandiscono il ritmo e si inseriscono nella corsa contro il tempo della creazione di grandiosa campagna pubblicitaria. Sorprende anche che questo libro, scritto fra il 1994 e 1995, risulta ancora così attuale. Consiglio per chi vuole ridere della propria quotidianità lavorativa.
BelloBellissimo Lemon Lemon è un prodotto che ancora non esiste eppure fa lavorare giorno e notte un’intera agenzia e l’azienda che vuole lanciarlo sul mercato. BelloBellissimo Lemon Lemon è un prodotto che ancora non esiste ma che chiunque abbia lavorato in pubblicità o in azienda conosce bene perché è l’emblema di questo lavoro così bello ma molto spesso così insensato che è la comunicazione pubblicitaria. Un piccolo libro di una comicità disarmante eppure così reale. Consigliatissimo.
Il libro peggiore che io abbia letto quest'anno. Non ne ho colto l'ironia, mi ha fatto arrabbiare, mi ha un po' annoiata. Non sono riuscita a concluderlo. Non fatevi ingannare dal fatto che sembra divertente. Non lo è. Specialmente se avete la malsana idea di provare l'audiolibro (ma oddio, anche in libro "normale" credo sia piuttosto noioso e sconclusionato).
Divertentissimo! La Gialappa's fa uno stage in azienda e questo è quello che ne viene fuori. Lettura obbligatoria per tutti quello che lavorano in uffici aziendali, agenzie di comunicazione e/o pubblicità, consulenti. Sono passati trent'anni ma le pippe che ci si tira non sono cambiate, solo le scriviamo su LinkedIn ora.
A rileggerlo dopo almeno dieci anni fa un po' meno ridere. In compenso vengono i brividi a pensare che c'è veramente gente (potenzialmente e se costretti, chiunque tra noi) che parla così, lavora così, comanda così e dirige aziende così.
Una parodia brillante dei lavori del marketing, scritta da chi nella comunicazione ci lavora. Praticamente un'Agenzia Stanca ante litteram, per chi conosce la pagina social. Divertentissimo, consigliatissimo!
Una parodia esilarante del mondo aziendale che dipinge in modo caricaturale e surreale le attività dei dipartimenti di marketing e comunicazione. Divertente, e a distanza di anni, è ancora tutto vero…
Effettivamente, come si dice nella postfazione, non è cambiato poi molto se non che oggi nella pubblicità non ci sono più i soldi, né la speranza di farne.
Semplicemente geniale. Io che rido come una matta in un pomeriggio dal parrucchiere e no, non sarò mai più capace di guardare allo stesso modo i detersivi per pavimenti.
Il libro è uno spaccato del mondo della pubblicità che, seppur ironico, sarcastico e parodico, è estremamente veritiero. Tutte le contraddizioni, l’ansia e la sconclusionatezza del mondo del marketing sono descritte divinamente. Recensione completa qui: https://laranasullestelle.wordpress.c...
Acquistando questa riedizione, avevo gli stessi timori espressi dall'autore nella postfazione: come può un testo brillante (satirico) pubblicato nel 1995 sopravvivere all'inevitabile cambio di gusto e sensibilità? Invece, aldilà degli inevitabili "aggiustamenti" dati dai cambiamenti del mondo (e del marketing in generale, stravolto da Internet), questo libro fa ancora ridere (e riflettere). Certe situazioni lavorative restano le stesse, pur sembrando diverse.
Trovo inconcepibile non aver letto questo libro se ci si occupa di marketing, soprattutto a Milano. Sembra un libro comico ma non lasciatevi fregare: è un reportage fedele e terribilmente realistico di quel che succede dentro una grande agenzia di pubblicità. Splendido e divertente.