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80 pages, Hardcover
First published March 3, 2011





Est-ce que je t'écris pour te ressusciter et te tuer à nouveau?Ernaux's sister died of diphtheria at the age of six in 1938. Annie never learned this directly from her parents. It was a taboo topic. A secret. Something her parents never discussed with her. By chance, at age 10, Annie overheard her mother speaking to a neighbor about "this other girl". She also overheard her mother saying "elle était plus gentille que celle-là". Ouch. Uff. It's easy to imagine why that particular sentence has ingrained itself into Ernaux's brain.
All'inizio della mia epoca, su alcune foto in cui compaio anch'io scattate probabilmente nella primavera del 1945, benchè sorridano, in loro non c'è più né gioventù né spensieratezza, bensì un che di affievolito. Hanno i volti segnati, appesantiti. Lei indossa un vestito a righe che le ho visto a lungo. Porta i capelli messi in piega coi bigodini. Hanno vissuto l'Esodo, l'Occupazione, i bombardamenti. Hanno vissuto la tua morte. Sono genitori che hanno perso un figlio.L'altra figlia è una lettera con più risentimento che rimpianto, causato da una perversa gara di confronti che Annie non può vincere perchè la sorella è morta e pertanto idealizzata. Non si sente l'esplicito dolore per un legame perduto, perchè i genitori volevano un figlio solo: la vita di Ginette avrebbe significato la non-esistenza di Annie, e lei sembra "vendicarsi" di questo non chiedendo mai di lei, finchè non realizza che tutti coloro che l'hanno conosciuta sono ormai morti.
Tu sei lì, tra di loro, invisibile. Sei il loro dolore.
C'è la morte e c'è la vita. Tu o io. Per essere, ti ho dovuta negare.Capire questo libro non è facile: sembra una riflessione mirata a dare un senso ai sentimenti che hanno segnato per sempre una famiglia e i rapporti tra i suoi membri. Ma, nonostante i sentimenti conflittuali dell'autrice nei confronti della sorella, sembra anche un modo di rendere reale, indimenticata, la povera Ginette, descrivendo in che modo la sua breve esistenza ha influito a lungo termine. Paradossalmente la descrizione dell'assenza della bambina, di come la vita familiare sia stata ricostruita attorno al vuoto lasciato dalla sua morte, la rende immortale.