Lettura a mio parere obbligatoria ed edificante per chi sente l'urgenza di attivarsi contro il cambiamento climatico. Una vera perla. Ferdinando Cotugno dà voce ad un disagio generazionale sempre più forte, fatto di giovani disperati ed arrabbiati di fronte all'inadempienza e all'inadeguatezza della classe politica. Di fronte all'inevitabilitá del disastro ambientale. La definisco lettura obbligatoria perché fonte anche di inesauribile speranza per chi, come me, soffre di eco-ansia.
La maestria con cui Cotugno mette insieme i pezzi di questo puzzle mi commuove. Passo ogni momento desto ad interrogarmi sul futuro, su come espandere il limite del possibile e convincere più persone a fare lo stesso. Ma non sapevo spiegare il perché sono così ossessionata con il futuro. Primavera Ambientale me lo ha spiegato: dopo aver riconnesso tutti i puntini della mappa di una generazione che usa tutti gli strumenti a sua disposizione per incanalare la propria rabbia, scrive che la nostra generazione ha «perso la prospettiva temporale futura, il diritto a pensare che il tempo migliori le condizioni di vita». Rabbia, frustrazione e speranza.
Ferdinando mi ha fatto un altro regalo. Una combinazione nuova di parole per dare significato validante al mio impegno non solo nel politico (quello non lo potrei mettere in dubbio mai) ma nel personale: «perché ogni singola scelta personale è anche una proiezione pubblica e collettiva, è l’inizio di qualcosa, è una forma di coraggio che produce altre forme di coraggio, e non sai mai dove ti porterà il coraggio una volta che lo hai innescato, che ti alleni ad averne.»
Non smetterò mai di agire nel personale e persuadere chi mi circonda a fare lo stesso, a vivere con meno - meno aerei, meno prodotti animali, meno vestiti, meno dipendenze - e partecipare di più - nei partiti, nelle piazze, nelle assemblee, nel quartiere - perché nelle parole di Ferdinando «oggi potresti collegare la tua vita e il tuo amore a qualcuno che vedrà l’anno 2201, e non è fantascienza, ma solo il riverbero dell’amore che provi oggi.» e perché credo che abbiamo ancora la meravigliosa possibilità di regalare tempo, libertà e qualità di vita ad ogni persona che vivrà nel 2201.
"Tutto è clima e combattere per proteggerlo vuol dire combattere per migliorare ogni aspetto dell'esperienza biologica umana sulla Terra. Questa la promessa, questo il campo di battaglia." Ferdinando Cotugno.
Libretto denso di contenuti. L'autore fa una panoramica sul riscaldamento globale, edivenziandone le criticità.
Cosa stiamo sbagliando? "Il nostro sistema energetico ha gli strumenti per fare la trasizione, il nostro sistema democratico non sta però riuscendo a guidarla, perchè composto da persone del novecento che provano a risolvere una crisi del XXI secolo con i metodi del novecento."
Ovviamente anche la politica dev'essere coinvolta nel cambiamento. Ma come? "Senza nuovi linquaggi e priorità che siano all'altezza dei tempi la democrazia rischia di estinguersi, di seccarsi come un fiume in siccita."
In sintesi, libro ben scritto con spunti per riflettere.
Se solo sui media si fosse parlato fin dal principio e pervasivamente di cambiamento climatico con questa quota di competenza, misura e cuore, forse oggi sarebbe più semplice orientare certe decisioni politiche ed economiche. Una visione accorata ed intersezionale che guarda alla vita su questo pianeta senza soluzione di continuità geografica e temporale: con amore e speranza, tanto per coloro che verranno, quanto per coloro che non ci sono più.
Uno tra i 5 libri più belli mai letti. Un libro leggero ma pregno di contenuti di grandissimo rilievo e di una profondità toccante. Assolutamente da leggere, da insegnare a scuola.
Un messaggio di speranza e di lotta per le generazioni presenti e future. Un libro di cui abbiamo bisogno. Grazie Ferdinando per la lucidità e la passione.