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Tasmania

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Ci sono momenti in cui tutto cambia. Succede una cosa, scatta un clic, e il fiume in cui siamo immersi da sempre prende a scorrere in un’altra direzione. La chiamiamo crisi. Il protagonista di questo romanzo è un giovane uomo attento e vibratile, pensava che la scienza gli avrebbe fornito tutte le risposte ma si ritrova davanti un muro di domande. Con lui ci sono Lorenza che sa aspettare, Novelli che studia la forma delle nuvole, Karol che ha trovato Dio dove non lo stava cercando, Curzia che smania, Giulio che non sa come parlare a suo figlio. La crisi di cui racconta questo romanzo non è solo quella di una coppia, forse è quella di una generazione, sicuramente la crisi del mondo che conosciamo – e del nostro pianeta. La magia di Tasmania, la forza con cui ci chiama a ogni pagina, è la rifrazione naturale fra ciò che accade fuori e dentro di noi. Così persino il fantasma della bomba atomica, che il protagonista studia e ricostruisce, diventa un esorcismo: l’apocalisse è in questo nostro dibattersi, e nei movimenti incontrollabili del cuore. Raccogliendo il testimone dei grandi scrittori scienziati del Novecento italiano, Paolo Giordano si spinge nei territori più interessanti del romanzo europeo di questi anni, per approdare con felicità e leggerezza in un luogo tutto suo, dove poter giocare con i nascondimenti e la rivelazione di sé, scendere a patti con i propri demoni e attraversare la paura.

272 pages, Hardcover

First published October 25, 2022

183 people are currently reading
3575 people want to read

About the author

Paolo Giordano

37 books1,422 followers
Librarian Note: There is more than one author in the GoodReads database with this name.

Paolo Giordano is a professional physicist and is currently working on a doctorate in particle physics. The Solitude of Prime Numbers, his first novel, took Italy by storm where it has sold over a million copies. It is being translated into twenty languages and has sold all over the world.

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1 star
104 (2%)
Displaying 1 - 30 of 547 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,458 reviews2,430 followers
March 29, 2023
SCRIVO DI OGNI COSA CHE MI HA FATTO PIANGERE



Per un paio di giorni sono stato in un posto strano.
Non tanto la Tasmania in sé perché c’entra poco col resto, se ne parla una sola volta, è più un simbolo che un luogo fisico. È il posto giusto dove acquistare un terreno in caso di apocalisse perché:
È abbastanza a sud per sottrarsi alle temperature eccessive. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi piú facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda. Sí, ha aggiunto con maggiore convinzione, se fossi costretto a salvarmi, sceglierei la Tasmania.



E non so neppure se il posto strano possa definirsi Roma o Parigi o Calais o Torino dove si svolge buona parte del romanzo.
Forse il posto strano è alla fine, il Giappone, Hiroshima e Nagasaki, dove approda l’io-narrante per assistere alla commemorazione del lancio della bomba atomica, visto che per tutte le duecentocinquanta pagine è impegnato a scrivere un libro, saggio o romanzo non è dato sapere, proprio sulla bomba H. Chissà mai perché un argomento di cui viene da pensare che non interessi più nulla a nessuno. La risposta arriva proprio alla fine direttamente dallo stesso io-narrante, è così che s’accomiata dal lettore:
Scrivo di ogni cosa che mi ha fatto piangere.



Il vero posto strano è quello di questa bella prova di letteratura dove Giordano mi ha condotto con lingua, tono e ritmo piano, non incalzante, ma senza lentezze e senza cadute. Un posto dell’anima. La sua. La mia. Perché l’impressione, oltre a sentire che queste pagine parlavano anche di me, è che erano dirette proprio a me.
E su questo posto ho imparato che esistono le radiazioni dell’anima: anche ridotti in cenere continuiamo a emettere radiazioni.



Il posto davvero strano è questo romanzo, nella sua interezza, che viene da definire autofiction visto che il protagonista io-narrante si chiama P.G., ha quarant’anni, è di Torino, è laureato in fisica, è scrittore, appassionato di cambiamento climatico ne scrive per un quotidiano nazionale.
Il posto strano è questo dove succedono cose – per esempio, P.G. e sua moglie Lorenza entrano in crisi, ma il termine crisi qui ha la sua accezione non banale - per esempio, l’esperto di nuvole e climatologo, illustre docente che ha fatto parte di una folta equipe che ha vinto il Nobel, che sembra mandare a rotoli vita e carriera per un gesto di rabbia, ma poi ha un colpo di coda e non cede - per esempio, l’amico di sempre, compagno di studi, compagno di casa, viaggiatore indefesso, e anche il suo matrimonio si sfascia, c’è un figlio piccolo, le cose si fanno molto complicate – un posto dove succedono cose così, che sembrano di tutti i giorni, risapute, quasi banali.




Ma Giordano innesta anche commenti su quello che succede intorno, nel mondo, ne fa materia di racconto e di trama.
Sono gli anni, ancora recenti, degli attentati del fondamentalismo islamico nella nostra Europa, dal Bataclan in poi. Sono gli anni in cui la sensibilità per il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, il consumo esasperato di risorse diventano faccenda quotidiana. Con logiche riflessioni sulla fine del mondo, che molto più probabilmente sarà solo fine dell’uomo, non del pianeta, che saprà trasformarsi e generare un qualche nuovo tipo di vita, così come prima di noi c’erano i dinosauri eccetera.
La banalità trasformata in materia calda, pulsante, emozionante. Direi che è questo il regalo che Paolo Giordano mi ha fatto.



Ad arricchire il racconto, la bella figura di un sacerdote che conosce l’amore terreno e carnale oltre a quello spirituale e della fede. La tagliente figura di una reporter specializzata in attentati terroristici di marca islamica. La tenera figura di un bambino che diventa adolescente, figlio di Lorenza, la ‘lei’ di P.G., più grande di lui di quasi dieci anni, fattore che pesa, incide, non è secondario.
E si parla di procreazione medicalmente assistita, della minaccia nucleare, di concorsi universitari pilotati, del mondo accademico, dell’ambiente giornalistico, di cene e cocktail party e conferenze e proiezioni, e viaggi più o meno esotici e più o meno spartani, di uomini e di donne e parità di genere…
Aspetti della vita più o meno quotidiani per tutti noi, nulla di eccezionale.



Fin qui avevo escluso Paolo Giordano dai miei percorsi di lettura: il suo esordio m’aveva lasciato perplesso e poco convinto e spaventato dalla tanta chiacchiera intorno; ho ignorato quello che è venuto dopo; finché un’amica buona lettrice mi ha caldamente consigliato questo, che già partiva bene perché ha magia sin dal titolo e dall’immediata evocazione di quel luogo, la Tasmania.
Penso che adesso, piuttosto che andare a recuperare il pregresso, lo aspetterò alla sua prossima prova.

Profile Image for Laura Gotti.
587 reviews611 followers
November 20, 2022
La prima volta che lessi Giordano ero una ragazzetta innamorata di Torino, della Holden, di un suo scrittore e delle nostre notti trascorse a parlare di libri e a baciarci lungo viali gelati. Ovvio che sia affezionata a Giordano e che abbia letto tutti i suoi libri da allora, da quei numeri primi che mi hanno insegnato la serie di Fibonacci fino a questo, ancora qui che mi guarda, dopo averlo finito da un po'.

Non mi sono piaciuti tutti i suoi libri, anzi, forse sono più quelli che non mi sono piaciuti, compreso il penultimo, fastidioso, compiaciuto, che strizzava l'occhio al mainstream. Ma finisce sempre che lo compro appena esce, perché mi aggrappo ai ricordi e a delle parole sussurrate nel buio. Anche Giordano in questo libro si aggrappa a qualcosa che gli sfugge, misura le parole e i pensieri, osserva le nuvole e tiene i piedi ancorati a terra. Siamo invecchiati entrambi e qui, per la prima volta, lo riesco a leggere anche tra le sue righe. Che sono cupe, involute, difficoltose. Racconta la vita adulta della maggior parte di noi, senza grandi sberlucicchii, dove si prosegue spesso a tentoni, al buio illuminati dai messaggi di whatsapp che si riflettono nei nostri occhi tristi di adulti consapevoli. O meglio, sono più gli inconsapevoli, ma non scrivono i libri come Giordano.

Progettiamo fughe, scappiamo e torniamo, ricominciamo senza crederci davvero, ma tanto succede sempre qualcosa a noi, ai nostri genitori che poco capiscono, alla nostra salute che diventa un pensiero, agli amici che non sono più tavole imbandite, chiacchiere e bicchieri di vino fino a tarda notte. La vita ha preso questo risvolto qui, quello che racconta in Tasmania e noi non siamo più i giovani di belle speranze che, seduti per terra, sognavamo di risplendere.

Ci vuol coraggio a raccontare la piega che le nostre vite prendono, ci vuole coraggio e viverla tutti i giorni, figuriamoci a raccontarla. Bene. Senza sconti, aggrappati alle nuvole ma senza rincorrerle con lo sguardo, solo preoccupati di cosa rappresentano.

Ho bevuto un bicchiere del mio champagne preferito, il primo dopo lungo tempo. Mi sono detta che è inutile tenerlo per festeggiare, meglio aprirlo e goderselo.
Profile Image for Tittirossa.
1,062 reviews333 followers
December 30, 2022
In dicembre, la Lettura del Corriere della Sera (inserto cultural-letterario) ha incoronato Tasmania miglior libro del 2022. Fosse stato il New York Times, nella prima riga dell’articolo ci sarebbe stato scritto che il Giordano è una penna (pure valida) del suddetto inserto e anche del quotidiano. La Lettura se ne è ben guardata (peraltro altri 2-3 autori che comparivano tra i primi 10 compaiono stabilmente anche nelle stesse colonne).
Fosse solo questo il problema, però, avremmo un bravo autore supportato maldestramente. E così …. piuttosto che criticare in absentia, ho deciso di infliggermene la lettura. Ccerto, ho un pregiudizio, non potrei non averlo dopo essermi inflitta tanti anni fa la lettura de LSdNP (La Solitudine dei Numeri Primi), preclaro esempio della più deleteria letteratura.
Deleteria perché distoglie il Giordano da cose che gli sono più acconce, ad esempio la divulgazione scientifica, o la trattazione di temi para-scientifici e di costume (i suoi articoli sul covid erano sempre interessanti). Perché poi, essendo un fisico, non ti basta comprendere cose che il 99,9% delle persone al mondo non capiscono e vuoi invece la gloria letteraria?! Mistero.
Deleteria perché è insulsa senza essere stupida, generando così il cortocircuito midcult: la gente pensa di leggere qualcosa di intelligente solo perché il romanzo non si eleva di un millimetro dalla mediocrità.
A pagina 50 ero già completamente scoraggiata, la storia banalissima (oggi che ricopio questi appunti non riesco a ricordarmi di cosa parli senza questo auto-supporto), lo stile che scimmiotta Houellebecq senza avvicinarsi neanche negli accenti. Stavo per mollare, e invece, Giordano mi colpisce a tradimento con un dettaglio, la data di nascita, siamo gemelli astrali (non che io ci creda, al destino della data di nascita, anni fa in ufficio eravamo in 3 a condividerla: io, un futuro vescovo valdese, e la moglie-principessa di un regista teatrale. Le 3 persone più diverse al mondo, se ci aggiungo Alberto Tomba, la data di nascita, con buona pace degli oroscopari, non significa nulla. Nel mio caso, poi, è un accidente del destino, essendo attesa per l’Epifania, l’anticipo mi ha salvato dall’esser apostrofata befana, ma mi ha pure dato un anno in più). Eppure, non si può non provare tenerezza con uno con cui si condivide giorno e mese! (tesi fallace, fosse stato Hitler ….). Così recupero le sue interviste e ci credo che lui sia sincero quando scrive. Ma. Ma non è di tutti essere all’altezza dei propri desideri.
La storia non ha capo né coda, mette insieme tante storie dei diversi personaggi che si intrecciano alla voce narrante senza riuscire a raccontarne nessuna in profondità. Sono storie attuali, per le quali si potrebbe provare empatia o curiosità o simpatia. Ma la scrittura, ahimè, la scrittura è piatta piatta piatta. Figurine, raccontini, aneddottini, bozzettini, sketchini di vita che non riescono a costruire un rilievo. Irrilevanti, come il libro.
Profile Image for Gabriela Pistol.
643 reviews246 followers
August 3, 2024
4.5

Excelentă. Scriitură amplă, proaspătă și originală. Subtext, inteligență, profunzime. De la extincția speciilor (inclusiv a noastră) la disoluția masculinității, de la bomba atomică la conflictul in cuplu și elasticitatea relațiilor, care se schimbă în moduri imposibil de anticipat, Giordano le ilustrează pe toate strălucit.

Mi-a adus puțin aminte de "Când nu mai înțelegem lumea" a lui Benjamin Labatut, dar Giordano traduce cu mai multă limpezime noțiunile științifice și umanizează mai mult lumea oamenilor de știință.

E prima lectură din PG și sigur nu va fi ultima.
Profile Image for Aly Lauck.
365 reviews23 followers
January 19, 2025
Favorite book of the year so far, one of my favorite authors as well. Italian author, Paolo Giordano, has always struck a beautiful balance between art and literature to science and mathematics. How he did this in nonfiction is just another example of his brilliance. Climate change, relationships, and trying to find footing in this one. This book is incredibly honest and raw and relatable. The translation is spot on as well. Many thanks to Giordano for sharing such a personal account. “I only write what makes me cry”. That sentence gave me a chill. He is so good at writing and intertwined with his physics background has rendered him a brilliant author. Kudos.
Profile Image for Hristina.
348 reviews198 followers
September 18, 2024
O carte care aproape, aproape a atins un fel de ipostază ideală. Cumva, pe palierul ei, a făcut ceea ce trebuia, mi-a vorbit într-o limbă comună.

4,5

Totul a funcționat foarte bine între mine și "Tasmania". Îmi plac aceste abordări indirecte care, deși atât de personale, reusesc sa ne cuprindă pe toți. Ca o apa nelinistită într-un căuș răbdător, viața a stat pret de câteva pagini închegată în forme inteligibile. M-am văzut, v-am văzut, ne-am văzut în efemere instantanee. In poziții vulnerabile. În capătul curselor pierdute. Singuri în mulțimi. În cădere. Înțelegând.
Cartea este un clasor cu cea mai noua colecție de timbre. Criza climatica. Isteria atentatelor. Nesiguranta orașelor. Corectitudinea politica. Echitatea. Fragilitatea cuplurilor. Definiția paternității, a dragostei, a jumătății noastre, a prieteniei, a masculinității. Totul este instabil, transformat și transformabil, într-o evoluție accelerată ce neagă formele vechi. Suntem asemenea norilor:
"Toți norii sunt doar vapori de apă. Se schimbă numai condițiile dimprejur, presiunea, temperatura, curenții de aer. Dar combinațiile sunt atât de multe, ca teoretic pot crea o varietate infinită." Și noi, oamenii, suntem același lucru. Descompusi, conținem aceleași elelente, dar finiți și concreți, determinați de condiții aleatorii, putem fi norul cu forma niciodată catalogată. Viața însăși cu toate ipostazele ei, ajunge la forme neanticipate, încuietoare sau chiar ucigașe. Astăzi omului i se schimbă decorul și condițiile de joc în timpul vieții, uneori de la un anotimp la altul. Alteori întregul anotimp dispare.

Viata ca o criza perpetuă. Viața ca o supraviețuitoare. Viața salvata de un nor in schimbul vieții spulberate de cerul limpede. Fizica. Fizica dezastrelor, a bombelor nucleare. Fizica eșecului. Fizica dovezilor de dragoste. Legile universale ale fizicii care ne permit ipostaze ale colapsului atât de diverse.
"Epoca pre-traumatica", indiferența tehnologiei fata de emotivitatea omenească, "gândirea graduala", "evenimentul silentios", "ground zero", "antropizarea". Drumul omenirii se umple de jaloane, de porți într-un slalom uriaș pe cale sa devina cădere liberă.

Nimic nu m-a impresionat mai mult decât vulnerabilitatea personală care se simte pe tot parcursul cărții. Carnea moale a sufletului, expusă atât de delicat și mai ales anatomia cuplului principal, el și Lorenza. Noile roluri ale femeilor și bărbaților, dificultatea de a găsi centrul de greutate, provocarea de a stabili legături cu alții, incompatibilitatea atât de consistentă dintre oameni, aproape ca o materie care ne învelește, o lipsa de corespondență care ne justifica însingurările. În fine, oamenii, precum un front atmosferic instabil, ezitant. Niște nori și noi, căutând Tasmania. Țărmul ocrotitor, ultima casa posibila.
A fost bine.
Profile Image for Iulia.
300 reviews40 followers
October 4, 2024
Am tot ezitat, sã fie de 4 stele, sã fie de 5 stele, hmmm..... Granița e foarte finã. Dar pentru cã am tot ezitat, am zis cã e semn cã nu e de 5 ☆☆☆☆☆ (*de parcã asta e important. Nu este!) Insã pot afirma fãrã ezitare cã tare mi-a fost dragã cartea asta, ritm, stil, atitudine, probleme puse pe tapet, cãsnicii imperfecte, infidelitate, Hiroshima, artã, jurnalism...Vã doresc sã vã gãsiți Tasmania din viața voastrã, fie acea persoanã, fie acel loc unde sã vã simțiți salvați pentru totdeauna.
Profile Image for giduso.
341 reviews26 followers
October 25, 2022
Per tutto il libro si ha la sensazione che l'autore racconti vicende autobiografiche, soprattutto per l'uso della prima persona. Il protagonista, uno scrittore che attraversa un momento di crisi, sembra ricalcare proprio la figura di Giordano. Forse anche questo libro avrebbe dovuto riguardare in realtà soltanto la bomba atomica, come quello che sta scrivendo il protagonista con fatica; e infatti sono molti i riferimenti alla fisica e alle tragedie di Hiroshima e Nagasaki.
Molti sono anche i riferimenti al presente, al cambiamento climatico, al terrorismo, etc., dando ancora di più un senso di realtà.
Libro che si fa leggere con interesse, come capita di solito con Giordano.

Nota a margine: l'interesse dell autore per l'ambiente avrebbe potuto suggerire ad Einaudi di non avvolgere il libro nella plastica.
Profile Image for switterbug (Betsey).
936 reviews1,494 followers
May 9, 2025
[3.5]
A struggling physicist who hasn’t published in a while announces that he will write a book about bombs, particularly Little Boy and Fat man, the atom bombs that flattened Hiroshima and Nagasaki. It ended the war but, unfortunately, continued killing next gen people with radiation poisoning. I’m not certain that Giordano achieved what he set out to accomplish in this novel. Friendships; bonding; lingering and uneasy marriages; and a sprinkle of #MeToo-adjacent, which seemed added to give the narrative some oomph (it gave it a bump). Overall, it landed on the sense of incompletion, that perhaps we search and find the ineluctable disappointment.

Perhaps it was too tediously real, in that he took the day-to- day too long, till it thinned out. Narrative ideas meandered and ultimately churned its way in a desultory manner. It left me with a ho-hum disenchantment. Interspersed, there were heightened plot turns that excited but then dipped back to idle concerns. The last chapter woke me up again, but it was more like a personal essay than a finish. Hs characters were ripe, particularly Novelli, the chauvinist of the lot, the physicist who cherry-picked facts for his study that claimed women were inferior scientists. Blasted it internationally and then acted out.

I didn’t get these reheated topics that mostly went in circles. Perhaps there is a physics metaphor to it all. If so, it didn’t land, a tale of thoughts and ideas, recriminations about total destruction, how our actions cause reactions, pointing things out, laying the table, but nothing new about humanity in all its beauty or flaws.
Profile Image for citesc_cu_sufletul.
313 reviews146 followers
August 5, 2024
"Tasmania" este un roman despre viitor, dar care are rădăcinile înfipte adânc în trecut. Într-un trecut mai mult sau mai puțin îndepărtat, dar ale cărui consecințe se resimt și în prezent și cu siguranță se vor resimți și în viitor.

În mare parte, se face referire la ziua de 6 august 1945, când bomba atomică Little Boy a fost lansată asupra orașului Hiroshima, urmată la 3 zile de Fat Man asupra orașului Nagasaki. Până acum, eu nu am mai citit despre acest subiect, deși este unul cutremurător, așadar am citit cu sufletul la gură cartea lui Paolo Giordano. "Tasmania" este, de fapt, o carte despre un scriitor (Paolo, poate chiar autorul în sine) care își dorește să scrie un roman care să aibă ca subiect bomba atomică, astfel ajunge să facă cercetare și să intervieveze supraviețuitori. Descrierile acestei tragedii nucleare, de la cum au fost lansate bombele, ce au văzut și au simțit supraviețuitorii, cum au căutat morții pe sub dărâmături, până la cum au fost afectați supravieţuitorii, toate acestea sunt greu de citit și de digerat, dar e necesar.

Romanul este împărțit în 3 părți: "În caz de Apocalipsă", "Norii" și "Radiațiile". Nu mai este nevoie să spun că ultimele 2 părți mi-au plăcut cel mai mult.

Este mai mult o carte care îmbină mai multe elemente de non-ficțiune, însă m-am bucurat să (re)descopăr scriitura caldă a lui Giordano, "Singurătatea numerelor prime" aflându-se în topul cărților citite de mine în anul 2023.

"Viitorul nostru devenise alb, ca orbirea."

"În povestea unui singur copil poți plânge pentru destinele întregii omeniri.."
Profile Image for Marcello S.
647 reviews291 followers
December 24, 2022
Be', progetto ambizioso al crocevia tra autofiction, romanzo-saggio e meta-narrazione.
Un fisico / giornalista / scrittore / 40enne / torinese alle prese con (1) la scrittura di un libro sulla bomba atomica, che più passano i mesi e più si fa largo il sospetto che non ci fosse nulla di nuovo da dire, (2) la gestione creativa di una crisi di coppia e (3) il tentativo di fare i conti con l'emergenza climatica, il terrorismo internazionale e la pandemia.
C’è quel gusto di infilarci dentro un po’ di tutto, col rischio di sembrare il best of dei fatti salienti dell’ultima manciata d’anni. Non tutte le scene sono a fuoco. Lo stile è al solito rigoroso, controllato, un po' con la sordina inserita, più interessante negli intermezzi di non-fiction.
Idea ottima, risultato altalenante, finale troppo tirato via. Piacevole, ma credo ambisse ad essere qualcosa di più.
Nella prima parte è più volte citato Collasso di Jared Diamond.

Il miglior libro di Giordano, senza starci troppo a pensare.
Ma non è che la concorrenza in casa fosse così spietata.

[72/100]

Frasario minimo /

∞ Gli attentati kamikaze presupponevano una folla, una certa spettacolarità.
∞ É possibile che una materia di studio prenda il sopravvento su di te?
∞ Scrivere ha la comodità indubbia di giustificare (quasi) ogni stravaganza.
∞ Alla fine la bomba ci ha raggiunto in qualche modo. Come ha detto lei a me: quello che rimane, dopotutto, sono le radiazioni.
Profile Image for Mihaela.
284 reviews79 followers
October 5, 2024
Paolo Giordano e un scriitor de o sensibilitate ieșită din comun, care m-a impresionat cu Tasmania la fel cum mă impresionase cu Singurătatea numerelor prime, deși e un alt gen de carte, nu roman clasic, mai degrabă memorii. E descris omul, în toată goliciunea (vulnerabilitatea) lui, aflat la cheremul întâmplării și al nenorocirilor provocate tot de el, catastrofe climatice, în principal. O recomand.
Profile Image for Utti.
508 reviews35 followers
July 10, 2023
Ci sono relazioni che non solo non sono fatte per durare, ma neanche per nascere.
Fra me e Paolo Giordano penso di poter concludere che è proprio questo il caso.

Da brava laureanda in matematica è stata una corsa a regalarmi "La solitudine dei numeri primi" quando è uscito: l'ho letto e non l'ho sopportato (vi prego, se conoscete qualcuno che studia materie scientifiche non regalategli solo libri a tema, ne va del loro bene). Da un po' mi chiedevo se avesse senso riprovarci e quindi ho accolto come un segno che il libro di luglio del gruppo di lettura fosse "Tasmania".

Giuro che ho aperto il libro con tutti i migliori intenti: la prima volta ero più giovane e lo era anche l'autore, magari il mio giusto era cambiato e anche i suoi libri. Invece per me resta proprio un no, secco, inequivocabile, irremovibile.

Intendiamoci, Paolo Giordano scrive in maniera scorrevole, il libro si legge rapidamente e senza intoppi. È la trama che proprio non riesco a digerire.
Non so se questa volta abbia sentito troppa vicinanza con il protagonista: il fantomatico e misterioso master sul cucuzzolo del monte l'ho fatto (e amato) anche io, addirittura ho pendolato un anno a bordo della povera 38. Oppure se mi abbia infastidito il tentativo di riassumere tutto il male e tutta la tristezza del mondo in meno di 300 pagine.
A volte mi è parso più un tentativo di mettere in fila ciò che, dandosi un certo spessore, dovrebbe metterci a disagio. Cioè le cose per cui è ammissibile intristirsi. Il cambiamento climatico, il nucleare, il maschilismo tossico,... sono tutti temi che mi hanno sempre dato una gran ansia, ma credo che non abbia senso metterli alla rinfusa tutti in un calderone.
Non ho provato alcuna empatia per il protagonista, solo la genuina voglia di prenderlo un pochino a ceffoni quando si comportava come se tutto ruotasse attorno a lui.

Non incolpo l'autore per aver fatto questo tentativo, ma come in una storia d'amore ammetto senza possibilità d'appello che per noi non c'è spazio. Chissà se per altre vie ci cascherò di nuovo e ci riproverò, magari tra altri 15 anni.

PS che poi mi piace come parla, si esprime e quello che dice. È come scrittore che non fa per me.
Profile Image for Jodi.
544 reviews236 followers
October 18, 2024
Was I fooled! I bought it for the title, thinking at least part of it had to take place in Tasmania. I mean, look at that cover! But I was wrong. Despite that misleading cover art, Tasmania wasn’t even mentioned until almost the halfway point:

While discussing climate change with Novelli (a friend and scientist), our protagonist, Paulo—a physicist, working as a climate change journalist—asked Novelli what kind of world we should get used to.
Where would you purchase land?... I mean if you absolutely had to. In case of apocalypse. Novelli stopped to think for a few seconds, then went on: In Tasmania. It’s far enough south to escape any excessive temperatures. It has considerable freshwater reserves, it has a democratic government, and there are no predators of humans. It’s not too small, but it’s still an island, so it’s easier to defend. And believe me, people are going to have to defend themselves.

Yes, he added, with growing conviction, if I absolutely had to pick a place for purposes of survival, I’d choose Tasmania.
After that conversation, Paolo kept Tasmania tucked away in his head as a safe haven, should he ever need one. It actually seemed as though all those he encountered—men, mostly—were looking for their own “safe haven”. Each was experiencing upheaval, whether in their marriage, their career, or their faith. All were seeking a safe harbour, or simply a safe place to fall.

While conducting research in Japan, for a book he was writing, Paulo was asked why he wanted to write about the bomb dropped over Nagasaki. He found it difficult to explain at the time, but as he arrived home in Italy, it came to him. It was simple, he thought—so very simple:
I write about anything that has made me cry.
It seems to be a book that may have as many meanings as there are readers. I think I’d like to read more of this author’s work.

4 “Life-is-a-mystery” stars ⭐⭐⭐⭐
Profile Image for Abril Camino.
Author 32 books1,853 followers
November 28, 2023
Interesante y muy bien escrito, pero mucho me temo que sigo buscando al autor de "La soledad de los números primos" en cada libro suyo que leo y no acabo de conseguir ese chispazo de emoción.
Profile Image for Grazia.
503 reviews219 followers
November 30, 2022
Dapprincipio ho pensato si trattasse di un libro autobiografico: narrazione in prima persona, il protagonista uno scrittore che ha studiato fisica
con età nell'intorno dei quaranta, in crisi.
Crisi matrimoniale, crisi di scrittura, crisi esistenziale.
Poi, procedendo nella lettura, mi sono resa conto che trattavasi di finzione narrativa dato che era improbabile che la moglie si trovasse d'accordo nella resa pubblica delle loro dinamiche di coppia (procreazione assistita fallimentare, scambismo, tradimenti, insomma poche gioie).

Tutto questo annegato in un contesto di crisi universale, crisi ambientale, crisi politica, crisi epidemiologica. Ma in una maniera talmente labile da divenire inconsistente.

"Poiché oggi, nell’era del cinema e della televisione, ..., la domanda non è più: «Che cosa devo leggere?». L’interrogativo pragmatico è divenuto: «Che cosa non dovrei prendermi il disturbo di leggere?»." - Canone occidentale - Bloom.

E direi che la domanda che pone Bloom si impone sempre di più come questione cardine per chi legge, o almeno per me lettrice.





Profile Image for Kitty-Wu.
642 reviews301 followers
September 14, 2023
⭐️⭐️⚡️

Se me ha hecho pesadísimo, y hasta mi estimado Giordano me ha acabado cayendo mal. No entiendo mucho el sentido del libro, ni esas confesiones autobiográficas (si es que realmente lo son) que no vienen mucho a cuento… todo me ha resultado un poco gratuito y cansino, la verdad.
Profile Image for Fabio Carlo-Stella.
183 reviews13 followers
November 11, 2022
- L'umanità abita lo stesso pianeta da duecentomila anni, possibile che debba precipitare tutto proprio mentre sono in vita io?


Crisi, è forse la parola che più caratterizza gli ultimi anni, declinabile in tanti modi diversi. Climatica, economica, sociale, familiare, lavorativa, religiosa... e questo romanzo le tocca tutte. Ma c'è molto di più che uno spietato bagno di realtà, c'è la voce di Paolo Giordano che riesce a essere lucida e riflessiva, ironica e gentile; che coniuga racconto, poesia e scienza sia quando parla di nuvole, sia quando parla di bombe atomiche.

Con P.G. (l'alter ego, o avatar narrante, dell'autore) si riattraversano gli scorsi ultimi sette anni, lungo un intreccio di storie private e attualità, tra conferenze sul clima fallimentari e attacchi terroristici, tra una coppia separata in conflitto totale e un'altra coppia che pur non comprendendosi più non riesce a separarsi, tra stimabili professori traditi dal proprio stesso ego e amici pronti a profondi cambiamenti esistenziali.
Un filo che sembra non avere un senso, perché la vita è caos, ed è fatta di cose che capitano e di scelte poco o molto poco razionali.

Ma forse, per uscire da questa nuova sindrome da stress pre-traumatico, nella quale ad affliggerci è la certezza di un ineluttabile trauma futuro, può ancora accadere qualcosa in grado di innescare una svolta?
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October 26, 2023
Avevo già riabilitato Paolo Giordano durante la pandemia con la lettura del suo saggio “Nel contagio”.

Ho recuperato la lettura di questo romanzo, pubblicato esattamente un anno fa (il 25 ottobre 2022), grazie anche alla pubblicazione dell’audiolibro.

Sono contenta di averlo letto adesso perché questa lettura viene a formare un trittico con le altre due letture recenti
- Oppenheimer di Kai Bird e Martin J. Sherwin
- Maniac di Benjamín Labatut.

Le vicende del protagonista si intrecciano con la narrazione dell’invenzione della bomba H, aggiungendo un ulteriore punto di vista a quanto narrato dai romanzi su menzionati.

“Il corpo umano è formato da miliardi e miliardi di atomi, per lo piú idrogeno, ossigeno e carbonio, ma in concentrazioni minori ci si trova di tutto: potassio, litio, cesio, perfino l’uranio. Una volta polverizzati i corpi, gli atomi continuano a esistere e quelli instabili a emettere radiazioni: raggi alfa, beta e gamma, neutrini che attraversano indisturbati la materia, verso lo spazio aperto, per migliaia e migliaia di anni. Perciò i morti sono radiazioni, sí, e in questo preciso istante, poggiando le mani contro il tatami, mi sembra quasi di riuscire a sentirla, la pulsazione morbida che viene dalla terra, il calore sprigionato dai morti.”
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September 4, 2023
Sobre los refugios que buscamos antes del final del mundo. Sobre todas las luchas de cada persona, las íntimas y las globales. Sobre la vida antes de 2020, que ya no era perfecta aunque así lo recordemos. Sobre descubrirse a uno mismo mientras dejas de reconocer lo que te rodea.

Me han maravillado muchas cosas de Tasmania: cómo cubre tantos temas y registros, por ejemplo. Pero también que el autor de un libro tan introspectivo y privado como era "La soledad de los números primos" ahora pueda escribir una obra que viaja por medio mundo y se fija en las vidas de tantísimas personas.
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October 21, 2024
Tasmania.
Când am văzut titlul, m-am gândit la o cu totul altă poveste. După ce am citit sinopsisul, am zis ca îmi doresc să aflu mai multe informații despre Bombardamentele atomice de la Hiroshima și Nagasaki. Însă am descoperit mai mult de atât.

Cartea aceasta este despre viitor, deși îmbină foarte bine elementele din prezent cu cele din trecut.
Mi se pare că este traseul unui jurnalist, care își dorește să devină un bun scriitor și se documentează constant pentru asta, însă, în același timp, duce o luptă interioară grea, pentru că trage de relația cu soția lui de ani de zile. Soția este cea care îl împinge spre această cale a lui, de a scrie, îi dăruiește acest timp, să poată pleca pentru perioade îndelungate din căminul conjugal(pentru a se documenta), însă cred ca o face mai mult pentru ea. Cred ca această relație este tema principală a cărții și cumva este comparată cu acea bombă e pe cale să să explodeze.

Alături de protagonist, apare un alt personaj, care îl însoțește pe tot parcursul firului narativ. Mie acest personaj mi se pare a fi unul principal , dar în rol secundar: este acolo la fiecare eveniment, îl susține, îl ajută, îl face să reflecte asupra tuturor lucrurilor din viața sa.

Tasmania este o carte despre introspecție, despre trecut și viitor, despre a fi sau a nu fi, despre a continua sau a renunța.

Este pentru prima oară când mă întâlnesc cu Paolo Giordano și mă declar încântată de scrierea lui.
Profile Image for Francesco.
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November 5, 2022
«Per come vanno le cose nel mondo, secondo me ognuno deve avere un piano b. Io ho il Sudafrica. Tu piuttosto. Hai pensato al tuo piano b?». La sentenza è emessa da Giulio, padre idealista e divorziato che sta per lasciare l’Italia, lasciandosi alle spalle la carriera universitaria, per rifugiarsi altrove e provare a ritrovarsi.
Il suo interlocutore è la voce narrante del romanzo che si descrive così, «lavoro per un giornale ma sono uno scrittore». E si tratta di Paolo Giordano, l’autore di Tasmania (Einaudi) appena uscito in libreria, fra i titoli più contesi alla Fiera di Francoforte, già venduto in ben 19 paesi (rappresentato da MalaTesta Literary Agency).

Giordano, torinese classe ’82 - vincitore del Premio Strega e Campiello Opera Prima con La solitudine dei numeri primi, seguito da Il corpo umano e Divorare il cielo - firma il suo quinto romanzo, il più bello, perché nichilista e contemporaneo, attestandosi come il narratore più sfaccettato sulla scena italiana, capace di parlare di nuvole e orgasmi, terrorismo e divorzio, gender gap e Lanzarote. Tutto insieme, in una storia con i piedi piantati nel fertile terreno dell’autofiction. E citando Woody Allen, vi riesce senza citarsi addosso. Uscendo dal selciato dei saggi - Nel contagio (2020), Le cose he non voglio dimenticare (2021) – Giordano torna romanziere e con Tasmania strizza l’occhio all’ironia sorniona di Emmanuel Carrere, trovando una propria accordatura, borghese e sabauda. Il filo rosso è l’infinita stesura di un «libro sulla bomba», un passo da reportage, parlando anche di vittime e sopravvissuti a Hiroshima e Nagasaki. Intanto, le pagine corrono veloci, con un ventaglio di pensieri e riflessioni, popolate da personaggi che si contendono la scena, decretando una riuscita narrazione corale.

Giordano (che incontrerà i lettori a Roma, il 4 novembre allo Spazio Sette Libreria con Annalena Benini e le letture di Jasmine Trinca) apre la narrazione raccontando d’una crisi coniugale. Dopo terapie ormonali, ansia da prestazione e un’inevitabile crisi di coppia per la mancata gravidanza, Lorenza e il protagonista optano per una terapia homemade, partendo per la Guadalupa, con l’intento di tornare ad essere «solo una coppia». Certo, «stimando un migliaio di chilogrammi di anidride carbonica a testa per tratta, avremmo immesso nell’atmosfera un totale di circa quattro tonnellate di CO2 per superare la tristezza che si era annidata nel nostro matrimonio. Ne valeva la pena. Quanto alla mia coscienza ecologica, andava accantonata giusto per un attimo». Insomma, lui è «contrario allo spreco» e lei «contraria all’infelicità». La soluzione poteva essere una fuga ai tropici?

In Tasmania troviamo il caos e la disillusione del narratore, seguendo la parabola narrativa che corre dal 2015 ai giorni nostri, cadenzata dalla sequenza di attentati terroristici – dal Bataclan al concerto di Manchester del 2017 - in una sorta di «Kamikaze Tour». Ed ecco Curzia, la precaria del giornalismo che scrive solo di terrorismo, Karol, il prete innamorato e Jacopo Novelli, lo scienziato amato dai talk, «l’uomo delle nuvole», un accademico italiano che passerà dalla celebrità al boicottaggio. Prestando voce a Novelli, Giordano distilla sentenze perfette per Twitter - «non esistono più delle vere differenze politiche. Esiste solo l’essere pro o contro la verità» - coniando la definizione per la nostra epoca, «il tempo pre-traumatico», consapevole che gli scienziati soffrono della Sindrome di Cassandra, perché pur avendo (spesso) ragione, nessuno li ascolta. E intanto, eccoci alle prese con un mondo più vicino all’Apocalisse, «dove da una parte si muore di sete e dall’altra si annega».

Sì, nel dubbio, meglio iniziare seriamente a pensare ad un piano b. Magari si potrebbe davvero optare per la fascinosa Tasmania. A patto d’avere abbastanza contanti per comprarsi un rifugio antiatomico. Ed eccoci a parlare sempre di soldi. Ed è un paradosso, visto che è stato proprio questo modo di pensare arraffa tutto ad aver decretato la crisi climatica. Ma finché dura la musica, balleremo. Come sul Titanic.
Profile Image for Maria.
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September 8, 2024
Plăcut multicel. Diferită față de altele și autorul e de avut în vedere.
Profile Image for El desván del lector.
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September 18, 2023
Hay personas, principalmente con mucho dinero, que se están construyendo refugios para en caso de una catástrofe nuclear o climática puedan protegerse y sobrevivir. Grandes estructuras alejadas de la sociedad o inmensos búnkeres enterrados a kilómetros de profundidad son algunos de estos ejemplos. Es curioso, a la par de desconcertante, como esas personas invierten grandes cantidades de dinero en esos refugios en lugar de invertirlo en luchar contra el cambio climático o intentar salvar el planeta. ¿Una lucha de egos o una rendición encubierta ante lo que para muchos es ya algo inevitable?

Este es el hilo conductor y telón de fondo que encontraremos en “Tasmania”, de Paolo Giordano. Y aunque anteriormente les he hablado de esos refugios que se están construyendo los ricos, Paolo nos habla de otro tipo de refugio, mucho más común aunque no seamos conscientes de ello, y son esos lugares que nos construimos nosotros mismos, en los que nos refugiamos de los problemas, ese sitio en el que nos sentimos en paz. Para algunos puede ser una ciudad, para otros puede ser un libro, una persona o incuso un olor. Cualquier cosa puede convertirse en ese lugar en el que nos sentimos a salvo, donde nada ni nadie puede hacernos daño.

Con una prosa sencilla pero cargada de simbolismo, Giordano nos conduce a través de la vida del protagonista, un hombre que debe enfrentarse a los problemas del día a día, intentando mantener sus relaciones interpersonales estables y no perder el rumbo de su propia vida. Nos encontraremos un abanico amplio de personajes, con diferentes problemas y diferentes formas de afrontarlos, así como veremos esos pequeños refugios que cada uno se construye para intentar hacer mas llevadera la propia existencia.

“Tasmania” es una oda la naturaleza humana en todas sus facetas. La bondad y la crueldad se ven reflejadas en sus páginas, así como la traiciones y redenciones de la vida, que moldean y dan forma a nuestro ser. Una novela hermosa a la par que desconcertante que te atrapa desde el minuto uno y que no querrás dejar de leer hasta la última página. Este libro va de cabeza a las mejores lecturas del año.
Profile Image for Anemoon Mensink.
105 reviews1 follower
July 3, 2023
Ik had het al tot de helft gelezen voordat ik op reis ging, maar ik kreeg het toen net niet uit. Na m’n reis ben ik gewoon opnieuw begonnen, omdat het zo'n leuk, goed en lekker boek is. Het behandelt alle 'problemen' die momenteel spelen, van de klimaatcrisis tot seksisme, etc., en doet dat met precies de goede toon. Een dikke aanrader voor de vakantie!!

PS. Ik stoorde me geen moment aan het feit dat het vanuit het perspectief van een witte man is, omdat het er eentje is die ik wel aardig zou vinden denk ik, en die ook struggled met het zijn van een (witte) man in deze tijd.
Profile Image for Jeroen Van Haute.
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January 3, 2023
Te veel losse eindjes, te veel thema's die ik niet verbonden krijg, te veel personages die niet uitgewerkt worden. En eigenlijk kan de schrijfstijl me ook matig boeien. Uitgelezen uit dankbaarheid omdat het een kerstgeschenk was, maar helaas een tegenvaller. Kan gebeuren.
Profile Image for Dana Iacomi.
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October 26, 2025
Mi-a lăsat mixed feelings: nu pot spune că nu mi-a plăcut, pentru că am găsit multe idei valoroase, dar în același timp mi-aș fi dorit mai mult. Poate o structură mai clară, o direcție mai bine conturată. E genul acela de carte despre tot și nimic, un jurnal fragmentat care pendulează între crize personale și crize globale, între fragilitatea interioară și instabilitatea lumii.

Titlul , Tasmania, vine de la acel loc îndepărtat și izolat unde personajul (care , de fapt , e o versiune ficțională a autorului) visează să fugă, ca o formă de evadare din tot ce-l apasă. Iar cartea, de fapt, e o radiografie sinceră a acestei lupte a personajului, o explorare a anxietății, eșecului, fricii, rușinii, vinovăției, dar și a problemelor lumii moderne: încălzirea globală, amenințarea nucleară, atentatele, polarizarea politică.

Sunt pasaje scrise cu adevărat bine și multe subiecte de actualitate care mi-au captat atenția. Totuși, am simțit și o ușoară frustrare, prea multe detalii din viața personală și mult prea puțin despre subiectul exploziv al bombei de la Hiroshima și Nagasaki, care promitea mult, dar rămâne un fir pierdut pe parcurs…
Profile Image for Nakwan sriaru.
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December 14, 2025
ความท้าทายในช่วงวัยกลางคนคือ ความรู้สึกว่าเราจะติดกับอยู่ในสภาพนี้ไปทั้งชีวิตเลยรึ สิ่งที่ประกอบสร้างมา สิ่งที่สะสมมา บาดแผลและริ้วรอย ความเคยชินที่ทับถมเป็นดินตะกอน ที่เราเหยียบไว้เป็นจุดยืน … ทั้งหมดนั้นพาเรามาถึงจุดกึ่งกลางสมมตินี้ และในความว่างโหวงอันเกิดจากความสงสัยในอีกหลายทางหลายสิ่งที่เราไม่อาจได้สัมผัส เป็นเหล่าทางเลือกในอดีตที่เราคัดทิ้งไป

โลเรนซารู้ดี เธอจึงบอกว่า “คุณควรทดลองดูนะ”

เธอเลือกคำได้เหมาะเจาะดีสำหรับการสื่อสารกับนักฟิสิกส์ แม้เขาจะเลิกทำงานวิจัยมานานแล้ว และผันตัวมาเป็นนักเขียนแทน

ชีวิตที่ทดลองใช้ ท่ามกลางตัวแปรมายที่ไม่อาจควบคุมได้ อาทิ การก่อการร้ายหลายต่อหลายครั้ง การเปลี่ยนแปลงสภาพภูมิอากาศของโลก กระแสเฟมินิสต์และความเท่าเทียมทางเพศในแวดวงวิชาการ

ผสมกับตัวแปรใหม่ๆ ที่โผล่ผุดออกมาจากหมู่เมฆ และควันไฟของการวางระเบิด ทั้งนักวิทยาศาสตร์และนักข่าวฟรีแลนซ์

ทดลองดู… ทดลองไปในที่นั้นๆ ทดลองเพื่อหาทางออกจากปัญหาของการไม่สามารถมีลูกและสถาปนาพันธะอันมั่นคง ทดลองเป็นพ่อ ทดลองย้อนกลับไปใช้ชีวิตหนุ่มโสดกับเพื่อนสมัยมหาลัย ทดลองอะไรก็ได้เพราะถึงอย่างไรก็คงไม่มีอะไรเลวร้ายไปกว่าการทดลองระเบิดปรมาณูสองลูกในเมืองจริงๆ และคนจริงๆ

หนังสือเล่มนึ้กระจัดกระจาย แต่นี่แหละคือความจริงแท้ในภาวะกึ่งกลาง

ถ้าคุณหาแทสเมเนียของตนเองจนพบ ก็ดีไป แต่ถ้าไม่ ก็อาจต้องเขียนหนังสือเศร้าๆ เล่มหนึ่ง
Profile Image for Febe Van Ryckeghem.
6 reviews5 followers
January 29, 2023
Bijzonder boek, met bijzondere schrijfstijl en verhaallijn, maar de moeite waard.
Een boek over relaties die doodbloeden en opnieuw ingang vinden, over een zoektocht en ronddwalen, over onvervulde verlangens, over atoombommen, de klimaatopwarming, terrorisme en wolken!
Het is een boek waar je de tijd moet nemen om je verbonden te voelen met de personages, alhoewel die verbondenheid voor mij lang uitbleef. Daarbij vond ik het moeilijk de chronologie van de verhaallijn te volgen (nochtans had dit wel z'n redenen) en vond ik het van de 'hak op de tak' springen van de hoofdstukken soms moeilijk te plaatsen.
Ik las reeds 'De eenzaamheid van de Priemgetallen' en 'De hemel verslinden' van Paolo Giordano, waar ik vol lof over was, maar dit boek valt hier wat buiten. Desondanks is het wel een boek dat je wilt uitlezen, een boek met mooie boodschappen en met de overdracht van interessante wetenschappelijke kennis.
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August 26, 2023
Wenn man über Bücher redet, spielt häufig die Frage des "Ersten Satzes" eine große Rolle. In Paolo Giordanos "Tasmanien" ist jedoch der letzte Satz der entscheidende, denn erst durch ihn versteht man das vorher auf über 300 Seiten präsentierte Durcheinander.

Auch wenn das Buch die Bezeichnung "Roman" auf dem Cover trägt, weist dieser "Roman", dessen Hauptcharakter ebenfalls Paolo heißt, Physik studiert hat, in Rom wohnt und als Journalist arbeitet, doch starke Parallelen zur Biografie seines Verfassers auf, sodass sich unweigerlich die Frage stellt, wo die Grenze zwischen Fakt und Fiktion verläuft. Eine intendierte autobiografische Orientierung würde erklären, warum nicht alles Sinn ergibt, manche Handlungslinien unvollendet bleiben etc. - doch zunächst zurück zum Anfang.

"Tasmanien", was mit dem Land gleichen Namens nichts zu tun hat (es wird im Buch insgesamt zweimal erwähnt, hat für die Handlung allerdings keinerlei Relevanz) folgt den Erlebnissen eines freien Schriftstellers in der Zeit zwischen 2016 und 2020. Mit der Arbeit an seinem neuen Buch über die Atombombe beschäftigt, verweben sich Leben des Protagonisten und zeitgeschichtliche Themen: Klimawandel (allerdings mehr als Politikum, als als inhaltliches Thema), terroristische Anschläge und Organisationen (zu denen die Hauptfigur eine fast ambivalente Haltung zu haben scheint) und die "Gender-Frage", welche v.a. im Kontext der Rolle von Frauen im akademischen Umfeld behandelt wird, wenn auch (erneut) sehr ambivalent. Paolo geht es dabei meist eher um persönliche Beziehung als um ein Richtig oder Falsch. So erklärt es sich auch, dass moralische und politische Fragen häufig unter dem Drama seiner Gefühlswelt verschwinden, wie etwa der schwierigen Beziehung zu seiner deutlich älteren Frau oder seinem Wunsch nach einem Kind, der eigentlich der Wunsch danach ist, Vater zu sein.

An sich wäre das gar nicht einmal ein so schlechtes Konzept für einen Roman, doch gelingt es Giordano nicht, dieses auch voll durchzuziehen. Politisch fehlen etwa sehr auffällig Themen wie die #metoo Debatte oder der Missbrauchsskandal in der katholischen Kirche, die kaum erwähnt werden. Auch inhaltlich scheint Giordano Paolo nicht ganz zu folgen - die am Ende erwartete Katharsis, die Selbsterkenntnis des Protagonisten, bleibt in vielerlei Hinsicht aus. Andere Aspekte bleiben ebenfalls offen.

So entsteht insgesamt der Eindruck, eine Art "roman-isiertes" Tagebuch zu lesen, mit zu starken autobiografischen Einflüssen, als dass man sie ignorieren könnte, auffälligen Lücken und dem bleibenden Gefühl, dass das Schreiben des "Romans" als Ersatz für einen Besuch beim Psychologen diente. Besonders deutlich wird das hinsichtlich der Identitätskrisen des Protagonisten, bei denen man sich als Leser fünf Schritte voraus fühlt und am liebsten mit der Hauptfigur ins Gespräch treten möchte, um ihr zu zeigen, wo sie sich vor sich selbst versteckt. (Selber erkennt sie das bis zum Ende des Buches nicht.) Für eine Autobiografie wäre das sicher vertretbar, als Roman liest sich das jedoch schmerzhaft und unvollendet.

Mit einer Empfehlung tue ich mich deshalb schwer. Wer aufgrund der politischen Teaser-Themen im Klappentext, insbesondere des Klimawandels, auf dieses Buch aufmerksam geworden ist, dem würde ich sogar explizit von der Lektüre abraten. Für Fans von Paolo Giordano mag es dagegen genau das richtige sein, genau wie für Personen, die gern Romane über zwiegespaltene Persönlichkeiten lesen, deren Ende weder glücklich noch tragisch, sondern einfach offen ist - so wie das Leben. Sprachlich ist das Buch auf jeden Fall nicht schlecht. Ich wünschte nur, Giordano hätte sein Schreibtalent dafür genutzt, einen auch inhaltlich überzeugenden Roman zu präsentieren.
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