«Io l'amore lo conosco ma non lo capisco, lo conosco ma non lo controllo. Non lo so dosare e non lo so proteggere. Lo sapevo fare, forse, poi è stato sempre più difficile, qualche volta è andata bene, altre no; imparerò di nuovo, se sarò fortunata, se sarò attenta. Ho sempre voluto amare nel modo giusto, essere all'altezza della forza che sentivo; ho impiegato ogni mia energia nel trasformare lo slancio che avevo nella pancia e nelle tempie in cura, attenzione, culla per gli altri e non ci sono sempre riuscita. Non so, chissà, magari non ci sono riuscita mai. [...] Ho lavorato su me stessa come individuo tutta la vita, eppure non mi sono mai sentita così giusta come quando qualcuno mi amava, come se l'amore fosse una medaglia, il riconoscimento che ero okay, che c'era qualcosa di buono perfino per una come me. So che tutti ci siamo sentiti così, almeno una volta nella vita, non me ne vanto e non me ne vergogno; forse con il bisogno d'amore nasciamo tutti, chi più chi meno, vai a capire come si fa poi a farci i conti.»
Premetto: adoro Daniela Collu e la seguo molto volentieri su i social. Il libro è avvero carino e intrattiene, alcune parti poi, mi sembrano una bella riflessione di una persona che ha vissuto tanto ed è cresciuta, che ha imparato molto da ciò che le è successo.
Ovviamente non va preso come un oracolo o un trattato di psicologia, va preso come un buon intrattenimento per farsi due risate, una lacrimuccia e sentirsi un po' capiti.
Carino, giusto per passare qualche ora, tranne alcuni passaggi che risultano lunghissimi e pesantissimi! Sinceramente non lascia nulla e speravo in qualcosa di meglio.